4 pensieri su “Cuore di mamma

  1. giovi

    Ecco, mi pareva che, nell’articolo sull’otto per la vita, fosse un pochino scivolata via la questione di questa differenza salariale con cui ogni volta , soprattutto l’8 marzo, ci sfiniscono i media e subito arriva un bell’approfondimento.
    Aggiungo una mia esperienza personale.
    Faccio parte di un ordine professionale in cui c’è una certa maggioranza di donne, ma il consiglio direttivo dell’ordine , sia a livello locale, che nazionale, è composto in grande percentuale da uomini.
    Si tratta forse di discriminazione, sessismo o simili ?
    Manco per sogno, solo che le donne , compresa me ! , hanno poco interesse a partecipare ad organismi forse necessari, ma che comportano un impegno molto gravoso in termini di tempo, serate e serate fuori casa, qualche trasferta a Roma, impegni istituzionali di ogni genere e tipo, il più delle volte di rappresentanza.
    Tanto è vero che le poche donne assurte ai vertici di categoria ci sono volute arrivare quando i figli erano ben più che maggiorenni.
    Nel lavoro, nessunissima discriminazione, nessuna differenza di stipendio, anzi nel mio campo sono preferite per l’assunzione proprio le donne.
    E ogni anno tocca sentire sta solfa delle donne che guadagnano meno degli uomini a parità di impegno e sui giornaloni nessuno che tiri fuori cifre reali degne di questo nome.
    Ah, forse per quanto riguarda gli attori: pare che gli attori maschi internazionali guadagnino 10 miliardi a film, mentre le attrici di punta solo 9 miliardi !
    Sono grane grosse !

    1. Elena

      Buongiorno. Anche a me la questione degli stipendi nel post l’otto per la vita è rimasta nei pensieri ma per il motivo opposto. Lavoravo in ambito prettamente maschile. Assunta da un’azienda del settore che già mi conosceva da anni, non obietto sul livello contrattuale. Dopo circa 1 anno viene assunto un giovane collega, nessuna esperienza nel settore però maschio.. Mi viene affiancato perché possa imparare. Dopo qualche tempo, parlando,mi dice che il suo livello è superiore al mio. E di conseguenza anche lo stipendio. E’ vero che i contratti nazionali non prevedono differenze di genere, ma nella realtà le differenze ci sono eccome. Liberi di credere o meno a quanto ho scritto, ma quel ragazzo doveva veramente essere accompagnato per mano in ogni ambito. Ho parlato poi col mio superiore ed il mio livello contrattuale è stato adeguato. Dopo più di 1 anno però. Volete provare ad aiutarmi a leggere quest’ esperienza in modo differente da una discriminazione di genere? Grazie

  2. Elena, non è facile valutare su un singolo caso. Per dire, esistono i “semplici” raccomandati, indipendentemente dal sesso. Ne ho visto vari (io lavoro come freelance, quindi sono questioni che non mi toccano personalmente, ma in tanti anni ho visto molte aziende “da dentro”). Sui singoli casi ho visto anche donne fare carriera più velocemente di uomini come minimo di pari livello.

    L’unico modo per capire se sono discriminazioni sulla base del sesso è avere una base statistica decente e fare un’indagine seria. Il problema è: di quale fonte possiamo fidarci? Balle enormi vengono raccontate in tutti i campi oggidì.

  3. giovi

    Sono d’accordo con Fabrizio, aggiungo solo che se ci sono stipendi che si possono contrattare ( anche Elena ha contrattato, in fondo ), allora si può essere più o meno bravi , o con faccia tosta, se si preferisce, a contrattare.
    Forse in un’azienda prettamente femminile una donna avrebbe avuto gioco più facile di un uomo.
    Non saprei, come ripeto, nella mia realtà i contratti sono rigorosamente nazionali , rigorosamente uguali per uomini e donne, ed eventuali bonus si conquistano sul campo. Così come per altri lavori che si svolgono nella mia cittadina, che vive di scuole, sanità, commercio, turismo, e piccole fabbriche e imprese : insegnanti, impiegati, commesse, professionisti, operai, camerieri, tecnici ecc ecc. Si sentono molte lamentele riguardo agli stipendi, anzi, moltissime, ma mai sentito nessuno che si lamenta in quanto donna o in quanto uomo.

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