Thomas Evans, il papà di Alfie, è arrivato questa mattina a Roma accompagnato dall’inviata de La Nuova Bussola Quotidiana Benedetta Frigerio
CONTINUA LEGGERE SU LA NUOVA BUSSOLA QUOTIDIANA
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I commenti sono chiusi.
L’ha ribloggato su l'ovvio e l'evidente.
Evvai!!!
Il link alla NBQ sembra cambiato, quello nuovo e’:
http://www.lanuovabq.it/it/il-papa-incontra-thomas-trasferiamo-alfie-a-roma
Avanti!!!
Pregare pregare pregare….
Non si può fare un appello anche alla Regina Elisabetta? Lei è a capo della Chiesa Anglicana, quindi dovrebbe essere coinvolta come è stato fatto con il Papa.
Bisogna scomodare tutti per salvare Alfie.
siamo seri per favore
Finalmente ! Almeno in questo caso penso che il Papa si fosse interessato del caso, usando l’ iter normale, l’ arcidiocesi di Liverpool. Con la risposta che abbiamo letto. Si può dedurre dal fatto che i rapporti con Thomas e Kate sono stati affidati al vescovo di Carpi. Spero che ora un qualche parroco di Liverpool si ricreda su quello che è il suo job, e sappia dare l’ assistenza spirituale e materiale di cui la famiglia ha bisogno. Inutile dirlo che le preghiere sono sempre necessarie !
Bellissima notizia. Speriamo che ora anche la Chiesa di Inghilterra torni sulla retta via.
W il Papa!
Forza Papa Francesco! Fatti sentire!
Nell’Esortazione Apostolica “Gaudete et exultate” il Papa dice che non si può contrapporre la difesa della vita nascente e l’accoglienza ai migranti. Giusto. Ma tale principio va integrato nella realtà in cui si vive e in ITALIA molti cattolici, anche prelati, parlano solo di accoglienza tacendo vergognosamente sul dramma dell’aborto.
Il problema, almeno in Italia, non è quello di chi difende la vita ma non accoglie i migranti, come teme il Papa, perché TUTTI i volontari dei Centri di Aiuto alla Vita sono aperti ai migranti.
Il problema, in Italia, sono i cristiani che accolgono i migranti (e con essi i contributi dello Stato) ma che sono insensibili e INDIFFERENTI sul tema dell’aborto. E, anzi, magari lo favoriscono, come faceva don GALLO!
In Italia i migranti non muoiono perché senza cure, ma tanti ANZIANI sì. E i migranti non vengono condannati a morte dallo Stato, mentre tanti bambini non desiderati vengono abortiti.
La Conferenza Episcopale inglese ha risposto con un documento, che potete leggere p.es. sul sito di Tosatti: qualche ipocrita moina per Alfie e i genitori, e poi una difesa a spada tratta dell’ospedale e del suo operato. Meno male che è un vescovo italiano che segue la cosa (che è stato anche uno dei pochissimi che ha criticato la legge proto-eutanasica approvata nel nostro paese pochi mesi fa).
Ma è del tutto evidente che sono necessari provvedimenti seri nei confronti dell’episcopato inglese.
PS Per quanto riguarda la Regine Elisabetta… se non fosse un contesto tragico, ci sarebbe da ridere. È sicuramente troppo presa dal lutto per la dipartita di uno dei suoi ultimi cani: diamine, era il suo preferito.
PS Per quanto riguarda la Regine Elisabetta… se non fosse un contesto tragico, ci sarebbe da ridere. È sicuramente troppo presa dal lutto per la dipartita di uno dei suoi ultimi cani: diamine, era il suo preferito.
Mi dispiace, allora comprendo il silenzio della Queen 😱
Eppure lei ha fatto in tempo a vedere i suoi inglesi combattere contro l’ideologia nazista. Dovrebbe perciò essere la prima a incazzarsi coi suoi giudici 😠
Per quanto riguarda il comunicato dei Vescovi inglesi fa solo ribrezzo leggerlo.
Secondo me Tommaso Moro esce dalla tomba per bastonarli!
@luigi
anche S.Tommaso becket.
però guarda che l’eutanasia,la sterilizzazione di massa ecc. come ideologia e teorizzazione viene dal mondo anglosassone fin dall’800.ed in genere nel nord europa( malthus,spencer,galton,graham bell. i nazisti arrivarono buoni ultimi. anche se agirono con teutonica meticolosità
e se si va a ben guardare nelle associazioni più o meno mondialiste delle quali è membra, di tali discorsi sul genere ve ne sono parecchi.
compreso quello che a suo tempo fece il marito della queen ( da presidente del wwf )””Se potessi reincarnarmi, mi piacerebbe tornare come un virus mortale, per contribuire a risolvere la sovrappopolazione”.
e d’altronde è in buona compagnia: e.emanuel,costruttore dell’obamacare,:”È inutile sprecare risorse mediche su coloro che non possono avere un’elevata qualità della vita.”.
t.aso,ministro delle finanze e viceprimoministro del giappone:parlando di pazienti affetti da gravi malattie, ha detto: “Non puoi dormire bene quando pensi che tutto è pagato dal governo. Questo non si risolverà a meno che non si acceleri la loro morte”.
Purtroppo è tutto cinicamente vero. Il problema è che certe idee contaminano anche la Chiesa.
Vorrei fare un appello: smettiamo di usare le parole “diversamente abile” che presuppongono che il disabile “buono” è quello che ha una qualche abilità, spesso superiore alla media, che dovrebbe compensare la disabilità. No, diamine! Uno ha diritto di essere disabile e basta, senza vincere paralimpiadi, scrivere bestseller, scoprire leggi della fisica, circumnavigare il globo il carrozzina, ballare all’Opéra o chissà cos’altro. La dignità di un disabile risiede nel fatto che è umano e che può dare e ricevere amore (carità), non servono doti speciali. Altrimenti alimentiamo l’ideologia della “dignità della vita” e così il diversamente abile può vivere, il disabile e basta, come Alfie, no.
Papa Francesco ha fatto cio’ che doveva essere fatto e gli sono grato.
oggi il dovere non è scontato.
un incontentabile come me auspica ora qualche “letterina di licenziamento”: per Paglia magari e qualche suo collega inglese.
Francesco
Anch’io sono stato felice che il papa abbia ricevuto i genitori del piccolo Alfie e soprattutto del fatto che non abbia solo menzionato la loro volontà di opporsi alla condanna a morte della loro creatura, ma abbia affermato che solo Dio puo stabilire quando e come morire. Tuttavia, non per essere incontentabili, ma qualche domanda dobbiamo farcela.
Perche’ in questi casi egli sembra attendere la sollevazione di una parte dell’opinione pubblica per intervenire e non sempre con la necessaria chiarezza? Perché, come tutto fa pensare, non e’intervenuto presso la gerarchia inglese, la prima che avrebbe dovuto prendere posizione? L’incredibile comunicato che ha emesso la conferenza episcopale, nemmeno In consonanza con le parole del pontefice, fa ritenere che non abbia ricevuto richiami perentori, come si sarebbe dovuto fare. E se poi nessun altro intervento verso i vescovi inglesi ci sarà al riguardo, la conclusione e’ che ognuno può dire la sua su di un tema di capitale importanza, come quello della vita ritenuta senza qualità. L’Istituto per la vita fondato da GP II, se non fosse stato rivoltato con un calzino, avrebbe fatto sentire la sua voce. Quello attuale ha parlato per bocca di mons. Paglia giustificando l’operato dei medici anglosassoni. E chi ha nominato Paglia al posto di chi avrebbe parlato molto diversamente? E Paglia e’ stato,non dico destituito, ma nemmeno richiamato o smentito. I pro life non sembrano godere di molta considerazione, mentre i modernisti sono i più ascoltati consiglieri. Come ha ricordato Padre Scalese sul blog Querculanus, in un momento in cui l’pndata eutanasica montava in modo quasi irresistibile, il papa ha parlato dell’accanimento terapeutico, come se questo fosse l’argomento più urgente. Il giudice inglese ne ha tratto argomento a favore della sua decisione. E’ stato smentito? C’e’ stata qualche, anche blanda, precisazione? Purtroppo la decisione di marcia sembra evidente, anche se poi ogni tanto c’e’ qualche correzione temporanea per far felici i cattolici che si contentano.
“Perche’ in questi casi egli sembra attendere la sollevazione di una parte dell’opinione pubblica”
Una parte molto esigua, per dire la verita’: vogliamo metterci a fare un calcolo percentuale di quanta esposizione ha avuto la vicenda di Alfie sui media di massa (televisione, giornali, radio)? Ecco, appunto.
Un po’meglio sui social media, ma anche li’di fatto esposizione insufficiente, come ricordava un’altra commentatrice su Twitter l’hashtag #AlfieEvans non era neppure in trending. Su Facebook non so perche’non lo seguo.
Rimangono i soliti inossidabili noti come il blog di Costanza, la NBQ, il Timone, ecc.
Alla fine della fiera chi era interessato ad aggiornamenti sulla notizia doveva andarsela a cercare attivamente, almeno fino all’udienza dell’altro giorno.
“Una parte molto esigua…”
Sì. Diciamo che al posto “opinione pubblica” dovremmo riferirci al sottoinsieme dei cattolici praticanti, o giù di lì; quelle che il card. Brandmueller ha recentemente designato grossomodo come minoranze qualificate:
“È evidente che non è possibile identificare in modo puro e semplice il sensus fidei con l’opinione pubblica o della maggioranza. Non sono in alcun modo la stessa cosa” (Il sensus fidei nella vita della Chiesa, n. 118). Ciò vale anche per l’opinione pubblica o della maggioranza all’interno della Chiesa. “Spesso nella storia del popolo di Dio non è stata la maggioranza, ma piuttosto una minoranza a vivere autenticamente la fede e a renderle testimonianza […]. È dunque particolarmente importante discernere e ascoltare le voci dei ‘piccoli che credono’ (Mc 9,42)“ (ibidem).
[…]
Il sensus fidei fidelium, ritengo, si esprime in modo molto più autentico attraverso dichiarazioni spontanee. Un esempio molto evidente di ciò lo offrono le manifestazioni di massa “Manif pour tous” in Francia.
È degna di nota anche la partecipazione di centinaia di migliaia di persone alle marce per la vita.
Infine, quasi un milione di cattolici hanno indirizzato al Santo Padre una petizione riguardo alle questioni sorte con Amoris laetitia, seguiti da oltre 200 eminenti studiosi da tutto il mondo.
Sono queste le forme in cui si manifesta oggi il sensus fidei, l’istinto di fede del popolo credente.
Sarebbe ora che il magistero prestasse la dovuta attenzione a questa testimonianza di fede.
La Corte Suprema ha respinto il ricorso:
http://www.lanuovabq.it/it/flash-la-corte-suprema-respinge-il-ricorso-per-alfie
FLASH: La Corte Suprema respinge il ricorso per Alfie
ATTUALITÀ20-04-2018
La Corte Suprema ha respinto oggi il ricorso per evitare che l’Alder Hey Hospital stacchi la ventilazione ad Alfie Evans e permettere il trasporto di Alfie in un altro ospedale.
Ricorso d’urgenza alla CEDU per evitare che già lunedì venga tolta la ventilazione ad Alfie.