di Costanza Miriano
Ieri davanti al Miur, per difendere i nostri figli.
Per me è stato facile: io e le piccole siamo state fuori di casa un’ora in tutto (c’era un figlio sotto esame da far agitare un po’, per essere certa che la sua ansia non diminuisse troppo). È vero, faceva caldo, ma ho risolto con un patteggiamento: dieci minuti di sole contro tre palline di variegato al cioccolato (il presidio davanti al Miur prevedeva bimbi e zainetti). Ma c’è gente che è venuta da Trieste, Verona, Treviso, Brescia, e chissà quanti altri da dove.
Bambini lattanti, bambini sui passeggini, all’ombra su una panchina, o con qualche grande che teneva loro un giornale in testa. Sfiniti dal caldo, piccoli e grandi (non come noi privilegiati che abitiamo a due chilometri). C’erano nonni, c’erano maestre. Ancora una volta il sacrificio di gente che a spese sue ha attraversato l’Italia per dire che i genitori, anche quelli che non vogliono o non possono permettersi scuole private, hanno il diritto di sapere cosa viene insegnato ai loro figli, e hanno il dovere di intervenire su tutto ciò che è legato all’affettività e alla sessualità. Se noi cattolici imponessimo a tutti che a insegnare educazione sessuale nelle scuole andassero i sacerdoti, che rivoluzione si scatenerebbe? Perché allora ai nostri figli devono essere imposti attivisti lgbt – come avviene sempre più spesso nelle scuole – senza che noi genitori siamo informati di nulla, programmi, temi, contenuti? Senza che ci venga chiesto di firmare il consenso informato come previsto dalla legge sulla buona scuola, di cui le Linee Guida rischiano di dimenticarsi? Perché la preside che si è opposta è stata messa in mora? Perché si nega l’evidenza del fatto che su quei temi sensibili non c’è un’informazione neutra, ma fortemente influenzata dal proprio orientamento? Perché travestire di oggettività e scientificità le teorie lgbt, mentre l’antropologia cattolica sarebbe infondata e oscurantista? Perché, soprattutto, la necessità di plasmare le teste dei nostri bambini, a scuola?
È evidente, il perché: il lavoro che si fa a scuola è molto invasivo e molto fecondo, in grado di spostare le masse. Noi non vogliamo che qualcuno si approfitti del terreno fertile che sono i nostri figli senza esserne informati (come prevede la nota prot. AOODGSIP n.4321 del 6/07/2015): abbiamo il diritto e il dovere di dire la nostra sui nostri figli, e di scegliere noi come educarli. Chiediamo che si rispetti la circolare ministeriale AOODPIT n.1972 del 15/9/2015 che dice “che tra i diritti e i doveri e tra le conoscenze da trasmettere non rientrano in nessun modo ideologie gender”. Grazie a chi ha attraversato l’Italia, grazie a chi avrebbe voluto ma non ha potuto, grazie a chi ha organizzato, in prima linea Giusi D’Amico, Massimo Gandolfini, Filippo Savarese. Grazie a chi ci sarà la prossima volta, perché noi non abbasseremo la guardia.
Pingback: CINQUANTASEI DI TRECENTOVENTICINQUE | noncerosasenzaspine
…esiste una “antropologìa cattolica”?
Perché non abbiamo saputo nulla di questo appuntamento, neppure sul tuo blog (o mi son perso qualcosa)? Di tutto cuore con questa lotta. Non abbassiamo la guardia.
Il tribunale che doveva pronunciarsi sulla denuncia penale contro il Cardinale di Valencia Canizares, aveva sei mesi per farlo. Ha reso subito la sentenza che NON E’ REATO CRITICARE LA TEORIA GENDER. Lo si sappia anche in Italia: in Spagna non è reato criticare la teoria gender! La mobilitazione serve. Sono contento di aver firmato anch’io su “HazteOir” a sostegno del Cardinale Canizares. Anche se a lungo termine ci salverà la testimonianza di famiglie felici perché vivono il Vangelo.
L’ha ribloggato su Luca Zacchi, energia in relazionee ha commentato:
Grazie a chi ha attraversato l’Italia, grazie a chi avrebbe voluto ma non ha potuto, grazie a chi ha organizzato, in prima linea Giusi D’Amico, Massimo Gandolfini, Filippo Savarese. Grazie a chi ci sarà la prossima volta, perché noi non abbasseremo la guardia.
L’ha ribloggato su l'ovvio e l'evidente.
voi non la abbasserete, la guardia. ma ho come il sospetto che a lorsignori non gliene potrebbe fregar di meno.
come ricordano i napolitano, i monti, i prodi( eh, anche i cattolici adulti),per non parlare della sfilza di intello’ in servizio permanente effettivo:
“bisogna impedire ai cittadini di votare su questioni importanti”.
e, considerando che il futuro di lorsignori e dei loro ascari e del sistema che vanno erigendo in tutta europa che gli permetterà di continuare così, dipenderà dal quantitativo di “giovani” ai quali riusciranno a lavare il cervello- in subordine ad installare la terza narice di guareschiana memoria-, dubito fortemente che ascolteranno il protestatarii.
a proposito del AOODPIT n.1972 del 15/9/2015 ricordare che leggi ,regolamenti e quant’altro:
per gli amici si interpretano.
per i nemici si applicano.
“voi non la abbasserete, la guardia. ”
Più che altro, la prossima volta dovranno andare a “chiedere scusa”.
Bella iniziativa – anche se non se è saputo molto in giro (o sono io disinformata?). Penso che dobbiamo lottare per la trasparenza – e cioè che ogni iniziativa nelle scuole sia effettuata informando i genitori e aspettando il loro consenso. Questo dà anche la possibilità di decidere a livello locale, che è sempre più efficace di decisioni a livello nazionale, e dà la possibilità di fare un serio apostolato a scuola con gli altri genitori.
OT. Un piccolo pensiero a latere sulla Brexit che ho visto citata in alcuni commenti. Io penso – sperando di non essere tacciata di autoritarismo – che non sempre i referendum siano la migliore espressione della democrazia. O meglio: lo sono se c’è una stampa che fa corretta informazione. Ma se la stampa è quella che è, i voti alla fine sono spesso espressione della propaganda che ha funzionato meglio. Con ciò non voglio dire che allora aboliamo i referendum, no, solo che non sono l’ideale democrazia diretta che spesso si dipinge – hanno pro e contra. Sono d’accordo con chi dice che quest’Unione Europea non funziona come dovrebbe ma si può migliorare – io sono europeista al cento per cento, anche visto che usufruisco di tutti i vantaggi che me ne derivano lavorando all’estero, il mio lavoro è finanziato da fondi UE, e perché penso che i valori dei padri fondatari dell’Europa unita fossero davvero alti e condivisibili. Magari per noi italiani è secondario, ma pensate ai lituani, estoni, lettoni, bulgari che finalmente sono parte integrante dell’Europa dopo essere stati parte o satelliti dell’URSS… La soluzione non è andarsene sbattendo la porta, ma lavorare per migliorare insieme, e si può. è facile dire “me ne vado e risolvo i problemi”, ma dipende da chi viene a “risolvere i problemi dopo”; e chi sarebbe, per esempio, il genio che guiderebbe e salverebbe l’Italia fuori dalla UE in un glorioso futuro dove possiamo finalmente decidere da soli? Che Roma decida sempre meglio di Bruxelles è tutto da vedere…Fine dell’OT.
errata corrige: voi e pure io non abbasseremo la guardia. ma senza troppe illusioni sul fatto che ci prendano in considerazione.
MIRIANO: “IL PAPA HA PARLATO ANCHE DI FAMIGLIA NATURALE. IO CRISTIANA CON AMICI OMOSESSUALI”
http://www.intelligonews.it/articoli/27-giugno-2016/45344/costanza-miriano-commenta-in-un-intervista-papa-la-chiesa-si-deve-scusare-con-i-gay
Trovo equilibrato questo articolo di Cascioli e mi pare che centri il problema. Capisco e apprezzo il tentativo congiunto di Costanza, Gandolfini e Adinolfi ma quello che passa è questo. E’ possibile che non ci sia un modo per evitarlo? E’ successo tante volte……
Scuse ai gay e Lutero, il rischio della confusione
di Riccardo Cascioli
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-scuse-ai-gay-e-luteroil-rischio-della-confusione-16618.htm
Tra l’altro, come sottolinea Cascioli, tutti si concentrano sul “bersaglio grosso” dell’omosessualismo; ma ciò che il Papa ha detto su Lutero è obiettivamente ancora più grave. Il passaggio nel quale poi finisce a dire che non bisogna chiedere scusa solo “a quelli” ma anche a tutta una sfilza di categorie (le donne stuprate???) ha un che di surreale. Oh, sembra un film di Fellini…
Mi ha ricordato in opposizione la famosa citazione di Frossard:
“Date retta a me, vecchio incredulo che se ne intende: il capolavoro della propaganda anti-cristiana è l’essere riusciti a creare nei cristiani, nei cattolici soprattutto, una cattiva coscienza, a instillargli l’imbarazzo, quando non la vergogna, per la loro storia. A furia di insistere dalla Riforma sino ad oggi, ce l’hanno fatta a convincervi di essere i responsabili di tutti o quasi tutti i mali del mondo. Vi hanno paralizzati nell’autocritica masochistica, per neutralizzare le critiche di ciò che ha preso il vostro posto. Femministe, omosessuali, terzomondiali e terzomondisti, esponenti di tutte le minoranze, contestatori e scontenti di ogni risma, scienziati, umanisti, filosofi, ecologisti, animalisti, moralisti, laici: da tutti vi siete lasciati presentare il conto, spesso truccato, senza quasi discutere. Non c’è problema, o errore, o sofferenza della storia che non vi siano stati addebitati. E voi, – così spesso ignoranti del vostro passato, avete finito per crederci, magari per dar loro man forte. Invece io (agnostico, ma storico che cerca di essere oggettivo) vi dico che dovete reagire, in nome della verità. Spesso, infatti, non è vero. E se talvolta del vero c’è, è anche vero che, in un bilancio di venti secoli di Cristianesimo, le luci prevalgono di gran lunga sulle ombre. Ma poi: perché non chiedete a vostra volta il conto a chi lo presenta a voi? Sono forse stati migliori i risultati di ciò che è avvenuto dopo? Da quali pulpiti ascoltate, contriti, certe prediche?” ”
Il fatto che il Papa regnante dia credito e munizioni ai nostri nemici è, inutile nascondersi, inqualificabile. Non è più possibile parlare di incidenti perché questi episodi sono sistematici. Non dimentichiamoci che ci siamo ritrovati qualche tempo fa a dover discutere l’ipotesi del tutto inventata di un Paolo VI che avrebbe promosso o almeno avallato l’invio di anticoncezionali da somministrare alle suore a rischio stupro in Congo negli anni ’60.
Stiamo uscendo dalla tragedia per entrare nella commedia del nonsenso.
Quella delle donne stuprate è quasi comica (cerco di sorridere per non piangere). Fatta la tara dei casi di pedofilia (che riguardano quasi sempre i maschietti……), a dir la verità, quando i preti non erano gay, di qualche tresca si è sempre saputo (la carne è debole…) persino nel mio paesello natio e ai tempi di mia mamma ma non erano stuprate……. ce stavano!
“Quella delle donne stuprate è quasi comica”
E perché, cosa dire delle scuse ai “poveri, alle donne e ai bambini sfruttati nel lavoro”? Se c’è un’entità che da sempre (da sempre, dall’Alto Medioevo, con mille e più anni di anticipo sulla “filantropia”) ha fatto di tutto per l’assistenza agli svantaggiati, che ha inventato gli ospedali, gli orfanotrofi, eccetera… è proprio la Chiesa. C’è una sfilza di santi che hanno fatto questo per tutta la vita, fondando ordini che ancora oggi di quello si occupano. È una falsità totale, lo scenario che sottintende quel “dobbiamo chiedere scusa”; del peggior stampo laicista ed ignorante.
Già. Sembrano le accuse alla Chiesa che fanno gli atei anticlericali tipo il famoso anello d’oro che poteva sfamare tutta l’Africa….
ma il Papa dice chiaramente che non è la “Chiesa” a dover chiedere scusa, perché la Chiesa è santa, ma i cristiani.
E penso che di battezzati che si sono macchiati di colpe nei secoli ce ne siano.
Ciao Roberto, sono d’accordo con te.
Credo però che la frase che citi non sia di Frossard ma di Lèo Moulin citato da Vittorio Messori in “Pensare la storia”
😉
Per Roberto.
Sicuro fosse Frossard? Non era lo storico Leo Moulin citato da Vittorio Messori in un articolo apparso su Vivaio e poi su Pensare la storia?
Anche perché Frossard non era ateo o agnostico, era un convertito
Bravi! Infatti mi sembrava che l’attribuzione a Frossard fosse sbagliata nel link dove l’ho trovato, ma oggi la memoria si rifiutava di collaborare.
Visto che ormai pure nelle esortazioni apostoliche che firma (lo si diceva qui pochi giorni fa a proposito di molte parti di “Amoris laetitia”) si trovano, più che magistero autentico, considerazioni personalissime e singolarissime che non fanno magistero, e considerato che non si contano più in tre anni e rotti le sortite sballate, gli svarioni, le approssimazioni, i veri e propri spropositi sconfinanti nell’eterodossia – almeno se vale il significato manifesto di quello che dice – cui Bergoglio s’è abbandonato nelle ore innumeri di innumeri interviste più o meno “ufficiali” rese con affliggente incontinenza in ogni dove, per quanto mi riguarda mi rammarico per gli effetti nocivissimi di questa sfrenatezza esternatrice ma ho smesso di meravigliarmene.
Purtroppo non posso non leggerle, perché poi arriva Tizio che puntualmente ti rimbecca (“anche il Papa lo ha detto”) e quindi tocca continuare a dare un’occhiata a tutti i bollettini quotidiani della Santa Sede… ma dedicandoci giusto lo stretto necessario, perché non mette conto…
Bella intervista, concordo su ogni parola.
Papa Francesco, che sembra dare così fastidio per il fatto che chiede scusa, segue semplicemente la strada aperta da Papa Giovanni Paolo II. Tutti sappiamo che non è facile chiedere scusa, che lo faccia il Papa lo trovo giusto e positivo. La Chiesa è santa ma tutti noi che la formiamo siamo peccatori: è a nome nostro che chiede scusa.
Anche in questo la Chiesa Cattolica dimostra la sua unicità e sono convinto che queste cose colpiscono chi le vede e possono favorire sia la conversione di tanti che l’avvicinamento delle Chiese cristiane.
Si guarda hanno colpito Vendola che si è sentito confermato nei suoi peccati!
Bergoglio chiede scusa ai gay. Vendola: “Rompe una tradizione di omofobia”
Papa Francesco di ritorno dall’Armenia: “La Chiesa deve chiedere scusa ai gay”. E Vendola: “Non usa la fede come alibi per crocifiggere le storie e le speranze dell’umanità”
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/bergoglio-chiede-scusa-ai-gay-vendola-rompe-tradizione-1276570.html
S’è deciso che s’ha da mettere ‘na pezza? Vabbè: Forza Italia!
Bellissimo articolo di Aldo Maria Valli su Papa Benedetto:
Benedetto XVI. Una proposta che non tramonta
http://www.aldomariavalli.it/2016/06/26/benedetto-xvi-una-proposta-che-non-tramonta/
ma intanto…..
http://osservatoriogender.famigliadomani.it/28-paesi-firmano-accordo-congiunto-unasse-europeo-promuovere-gender-diktat/
sempre peggio!
Anche da questo non prevedo niente di buono:
http://www.orizzontescuola.it/news/istruzione-proposta-legge-educazione-sentimentale-sel-inizia-oggi-iter-commissione-cultura
Interessante: “tutti e 28” i paesi, incluso il “cattolicissimo” governo polacco. Si saranno distratti. Ma è inutile preoccuparsi di quello che succede fuori se il problema è in casa nostra. Don Giovanni Ferrara, il prete padovano che ha osato creare una scuola parentale per offrire un porto a chi vuol scappare dal gender, dopo essere stato lungamente contrastato dal bergogliano vescovo mons. Cipolla, ora è stato definitivamente cacciato (con le solite scuse clericali):
http://www.riscossacristiana.it/don-giovanni-ferrara-sacerdote-cattolico-di-padova-diffamato-dal-mattino/
Gli incendiari sono in casa. Vedo che anche Gandolfini, Cascioli ed altri stanno cercando di spegnere l’ennesimo focolaio appiccato dall’ennesima intervista in aereo, ma è come tentare di estinguere un rogo con i sifoni da seltz.
Il messaggio di Costanza, Gandolfini, Cascioli, et al. è che “la dottrina non cambia”. Lo sappiamo bene che la dottrina non cambia: non può cambiare e comunque non si può neanche tentare di cambiarla con una serie di interviste confuse in aereo o con un paio di ambigue note a piè pagina. Ma a cosa serve questo discorso? A chi stiamo parlando? I cattolici solidi queste cose le sanno; forse si dà un po’ di punti di appoggio ai cattolici che in questo momento si sentono confusi e disorientati; ma le decisioni politiche non le fanno questi gruppi di persone. La Cirinnà è passata perché un manipolo di parlamentari sedicenti cattolici ha potuto impunemente mettere l’interesse del proprio culo davanti a quello della verità e ha potuto farlo, giustificandosi di fronte all’opinione pubblica, perché dai vertici della Chiesa non è arrivato un messaggio chiaro. Sai cosa se ne fregano della dottrina. E poi il messaggio ossessivo, confuso, ripetuto, di tutto questo pontificato è che la dottrina passa in secondo piano. Anzi, se insisti a parlarne, sei un rigido fariseo che butta pietre.
PS Nel frattempo quello che non ha intenzione di cambiare la dottrina in aereo ha detto pure che “Lutero è una medicina per la Chiesa”, in mezzo ad uno sgangherato discorso storico-politico in cui sembra che i principi tedeschi, Zwingli e Calvino siano andati a Wittenberg, abbiano preso Lutero, che non era mica cattivo, gli abbiano puntato la pistola alla tempia e l’abbiano costretto ad affiggere le 95 tesi sulla porta della chiesa (ironicamente, Calvino aveva nove anni nel 1517). Tutto casualmente preceduto da opportune uscite dei mafiosi di San Gallo: Marx con il suo “chiedere scusa agli omosessuali” e poco prima Kasper con un libro sulla magnificazione di Lutero.
Tutto procede come previsto per il grande colpo di ottobre.
Son d’accordo con te ma capisco pure lo sconforto di chi è in prima linea e tenta di tirare il PROPRIO PADRE (!!!!!!) per la talare! Dolore e umiliazione: questi sono i miei sentimenti.
L’educazione sentimentale arriva alla Camera!
CELESTE COSTANTINO
https://www.facebook.com/notes/celeste-costantino/leducazione-sentimentale-arriva-alla-camera-1oradamore/1087441277994127
admin @CostanzaMBlog 27 giugno.
Costanza, sulla nuova polemica papa e gay, partita dalla conferenza stampa nel viaggio di ritorno dall’Armenia, buona la tua intervista a intelligonews. Due rilievi: 1. insisti sul fatto che ascolti il papa da credente. Non c’è bisogno di essere credenti. Basta ascoltare lui, innanzitutto, alla fonte, e da persona onesta intellettualmente. 2. Non sai se la sua risposta è magistero: il papa dice di ripetere il Catechismo della Chiesa Cattolica: quello che dice il papa deve essere compreso alla luce del Catechismo, e il Catechismo è magistero. Ad ogni evenienza ricopio la parte della conferenza stampa sull’argomento. A me sembra tutto tranquillo e chiaro. Anzi, direi che ha ridimensionato molto bene quello che avrebbe detto il Cardinal Marx che mette in gioco la Chiesa come istituzione e la pretesa comunità gay. Il Papa mette tutto sul solo piano delle persone e delle loro coscienze. Comunque ognuno legga e tiri le proprie conclusioni.
Giornalista Cindy Wooden – Cns:
Grazie Santità. Nei giorni scorsi, il Cardinale tedesco Marx, parlando ad una grande conferenza molto importante a Dublino, sulla Chiesa nel mondo moderno, ha detto che la Chiesa cattolica deve chiedere scusa alla comunità gay per aver marginalizzato queste persone. Nei giorni successivi alla strage di Orlando, tanti hanno detto che la comunità cristiana ha qualcosa a che fare con questo odio verso queste persone. Cosa pensa lei?
Papa Francesco:
Io ripeterò la stessa cosa che ho detto nel primo viaggio, e ripeto anche quello che dice il Catechismo della Chiesa Cattolica: che non vanno discriminati, che devono essere rispettati, accompagnati pastoralmente. Si possono condannare, non per motivi ideologici, ma per motivi – diciamo – di comportamento politico, certe manifestazioni un po’ troppo offensive per gli altri. Ma queste cose non c’entrano con il problema: se il problema è una persona che ha quella condizione, che ha buona volontà e che cerca Dio, chi siamo noi per giudicarla? Dobbiamo accompagnare bene, secondo quello che dice il Catechismo. E’ chiaro il Catechismo! Poi ci sono tradizioni in alcuni Paesi, in alcune culture che hanno una mentalità diversa su questo problema. Io credo che la Chiesa non solo debba chiedere scusa – come ha detto quel Cardinale “marxista” [Cardinale Marx] – a questa persona che è gay, che ha offeso, ma deve chiedere scusa anche ai poveri, alle donne e ai bambini sfruttati nel lavoro; deve chiedere scusa di aver benedetto tante armi… La Chiesa deve chiedere scusa di non essersi comportata tante, tante volte… – e quando dico “Chiesa” intendo i cristiani; la Chiesa è santa, i peccatori siamo noi! – i cristiani devono chiedere scusa di non aver accompagnato tante scelte, tante famiglie… Io ricordo da bambino la cultura di Buenos Aires, la cultura cattolica chiusa – io vengo da là! –: da una famiglia divorziata non si poteva entrare in casa! Sto parlando di 80 anni fa. La cultura è cambiata, grazie a Dio. Come cristiani dobbiamo chiedere tante scuse, non solo su questo. Perdono, e non solo scuse! “Perdono, Signore!”: è una parola che dimentichiamo – adesso faccio il pastore e faccio il sermone! No, questo è vero, tante volte il “prete padrone” e non il prete padre, il prete “che bastona” e non il prete che abbraccia, perdona, consola… Ma ce ne sono tanti! Tanti cappellani di ospedali, cappellani dei carcerati, tanti santi! Ma questi non si vedono, perché la santità è “pudorosa” [ha pudore], si nasconde. Invece è un po’ sfacciata la spudoratezza: è sfacciata e si fa vedere. Tante organizzazioni, con gente buona e gente non tanto buona; o gente alla quale tu dai una “borsa” un po’ grossa e guarda dall’altra parte, come le potenze internazionali con i tre genocidi. Anche noi cristiani – preti, vescovi – lo abbiamo fatto questo; ma noi cristiani abbiamo anche una Teresa di Calcutta e tante Terese di Calcutta! Abbiamo tante suore in Africa, tanti laici, tante coppie di sposi santi! Il grano e la zizzania, il grano e la zizzania. Così Gesù dice che è il Regno. Non dobbiamo scandalizzarci di essere così. Dobbiamo pregare perché il Signore faccia in modo che questa zizzania finisca e che ci sia più grano. Ma questa è la vita della Chiesa. Non si può porre un limite. Tutti noi siamo santi, perché tutti noi abbiamo lo Spirito Santo dentro, ma siamo – tutti noi – peccatori. Io per primo. D’accordo? Grazie. Non so se ho risposto… Non solo scusa, ma perdono!
“Io ripeterò la stessa cosa che ho detto nel primo viaggio, e ripeto anche quello che dice il Catechismo della Chiesa Cattolica: ”
Non è sostanzialmente vero che ripete quello che è nel CCC: perché ne omette alcune parti, come per esempio il fatto che l’omosessualità è un grave disordine. Il CCC questo dice, non che si devono criticare solo le “manifestazioni un po’ troppo offensive”. Che poi includono delle vere e proprie bestemmie dirette, ma qui le scuse da parte loro passano in cavalleria. E sono tre anni che lo omette. Si può ribaltare il senso di un documento anche ripetendolo ossessivamente in modo parziale (d’altronde, è stato fatto nella AL con la Familiaris Consortio).
Forse lei ha problemi con l’italiano se legge un ridimensionamento delle frasi di Marx.
@fabriziogiudici
scusa, forse non dovrei chiederlo a te, ma ci provo lo stesso: cosa voleva dire il Papa con
“Dobbiamo accompagnare bene, secondo quello che dice il Catechismo. E’ chiaro il Catechismo! ”
Ah, per cortesia sforzati (o fingi) di rispondere con la stessa delicatezza di cui è ricca la citazione che ho riportato
Grazie
Belin, che ricchezza di citazione. Vabbè. Il Catechismo dice chiaramente che le persone vanno accolte, ma vanno edotte sull’errore che compiono quando vivono in uno stato di peccato grave. Senza conversione, non c’è pentimento e senza pentimento non si ottiene la grazia di Dio.
Niente di tutto ciò è mai stato citato da Francesco a proposito dell’omosessualità, in modo così plateale come sono interventi come quelli che stiamo discutendo. I suoi due amici omosessuali argentini, di cui ora non ricordo il nome ma è superfluo, che sono stati più volte ricevuti in udienza privata hanno sempre ribadito che da Francesco non è mai arrivato l’invito a cambiare vita. La maggior parte delle sue azioni di governo vanno questo senso, inclusa la nomina dei vescovi, che poi combinano quello che – esempio tra tanti – succede a Padova. Marx – che è stato rafforzato da questa intervista, altro che ridimensionato – sostiene da anni che nelle unioni omosessuali c’è del bene. Così Kasper, i belgi, e Cupich che ha nominato a Chicago. L’Avvenire galantiniano continua a ripetere che la legge sulle unioni civili porta maggior coesione sociale. Ancora pochi giorni fa un noto prete olandese che ha queste idee sulla “pastorale omosessuale” è stato ben lieto di poter incontrare Francesco e far scattare una foto mentre consegnava un suo libro con un bell’arcobaleno in copertina:
https://www.lifesitenews.com/opinion/dutch-priest-jubilant-after-giving-pope-francis-his-book-of-pro-gay-homilie
Non arrampicatevi a dire che è stato un “agguato” in piazza san Pietro, perché la cosa era stata preparata:
http://agensir.it/quotidiano/2016/6/18/editoria-mercoledi-22-lumsa-ed-eurispes-per-la-presentazione-del-libro-addio-ragazzo-di-luce/
Prima di parlare di compassione e accompagnamento, leggetevi chiaramente l’articolo in inglese: va benissimo, è ovvio, assistere gli omosessuali in punto di morte; ma per convertirli, perché il punto centrale è questo:
He [il prete autore del libro che pubblica le sue omelie] had a clearly unorthodox point of view, calling homosexuality a “brainwave of God” and seeking to value “homosexual love.
L’arcobaleno d’altronde è simbolo delle lobby gay, non degli omosessuali che cercano Dio. Il che fa capire anche che i tentativi patetici di separare le due cose in questo contesto sono, per l’appunto, patetici.
Cosa penso io? È probabile che il senso della concezione di peccato di Francesco è il “simul iustus et peccator”, che traspare da quelle ambiguità della AL e le prediche relative per cui una coppia adulterina potrebbe invece benissimo essere in stato di grazia. Di sicuro è il senso del peccato dei suoi più stretti collaboratori. Segnatevi questa frase di Lutero, perché probabilmente ora inizieranno le danze sulla sua “corretta interpretazione”.
Ho letto di tanti umili santi che non si sono schiodati dal letto del moribondo impenitente strappandolo all’inferno a forza di preghiere finché non si è convertito, confessato, comunicato e morto in grazia di Dio. L’omosessuale Pannella ha avuto tutto un passa e spassa di Paglia, telefonate dal Papa ed è morto col funerale laico dove si raccoglievano le firme per la droga libera. Mi sorge il legittimo sospetto: Paglia o il Papa gliel’hanno detto che se non si fosse convertito sarebbe andato all’inferno? Gli hanno detto che con la sua azione politica ha provocato la morte di milioni di bambini e la rovina di moltissime famiglie? Gli hanno detto che le sue pratiche sodomitiche sono peccato mortale che porta all’inferno (come dice San Paolo e Don Pusceddu) se non c’è pentimento? Si sono consumati le ginocchia a dire il Rosario per la sua conversione?
“il prete autore del libro che pubblica le sue omelie” -> “il prete autore delle omelie pubblicate nel libro”
@fabriziogiudici
Bon, io intendo quell'”accompagnare bene” come il tuo primo “capoverso”.
Un pastore che va con dolcezza a prendersi la pecorella in giro ovunque sia, la avvicina, la riconduce a casa e … con pazienza riallaccia un dialogo tra penitente e confessore.
Ergo puoi anche pensare di fare pace su questo col Papa.
Il resto del tuo commento è una ricostruzione a supporto di una tua tesi e come tale lo ignoro perchè sto cercando di smettere di ficcarmi in questi scambi improntati all’esercizio di dimostrare con logica e rigore una supposta verità a danno di un’altra.
PS.
Ho ascoltato, poco fa, papa Ratzinger nel suo 65°
Pare non fosse previsto parlasse
Ma ha parlato per dire (più o meno) grazie Santo Padre della tua bontà e vai avanti con la tua misericordia
Questo l’ha detto il papa emerito
Io l’ho scritto solo così, come pretesto per pensarci su un po’ a quel che sappiamo davvero e a quello che crediamo di conoscere
Poi, fate vobis, io garantisco ogni sforzo possibile per tornare a fare il lettore
@Bri
Questo modo di rispondere è veramente stucchevole. Tu hai fatto una domanda; io ho dato varie risposte. Certe sono una relazione di fatti suffragati da documenti. Quindi è infantile liquidare tutto con “è una tua ricostruzione”. Sarebbe utile, da parte tua, dirci (uso il plurale, perché qui parliamo davanti ad altri fratelli) se hai letto gli articoli a cui ho fatto riferimento, inclusa l’agenzia di stampa del SIR, e se pensi che anche quelle sono mie ricostruzioni. Non si sa mai, magari la notte sono sonnambulo e divento redattore del SIR, o corrispondente di LifeSiteNews.
Per il resto, non è che tu abbia torto a considerare limitato l’esercizio di logica. Basterebbe il sensum fidei per capire che se un Papa dice in pubblico “Gesù fa un po’ lo scemo” ci sono molte cose che non vanno.
PS L’ho sentito anch’io. Ratzinger ha risposto in modo formale durante un incontro formale. Non c’è altro da dire; a meno che tu non voglia dare ricostruzioni a supporto di una tua tesi. Siamo tutt’orecchi (anzi, occhi).
Non vedo proprio cosa altro avrebbe potuto dire in una festa organizzata per lui. Ha ringraziato tutti da Bergoglio a Muller….. Che vuoi ricostruire sull’ovvio?
@giusi
Nulla, io non ricostruisco nulla.
Comunque ciao, giusi, saluto e lascio anche te.
Un po’ è stato il web, un po’ tu e un po’ io e son sicuro che conoscendoti di persona mi sarei fatto un’idea diversa e non t’avrei scritto a volte in certo modo
Non sto capendo ‘st’uscita alla Wanda Osiris comunque tranquillo mi puoi scrivere come vuoi mica mi offendo e poi non sei offensivo. Tu te la canti e tu te la suoni. Ti regalo questa intervista di un prete con gli attributi che poi significa solo avere il coraggio della verità:
Don Mario Pieracci: “Bisogna chiedere perdono per tutti i peccati, inclusi quelli di natura sessuale”
Chiedere scusa ai gay? Non ci penso proprio. Perché? La Chiesa non deve scusarsi, semmai sono i peccatori a chiedere perdono”. Lo dice il vulcanico don Mario Pieracci sacerdote a Roma e volto noto come opinionista televisivo.
Don Mario è vero che la Chiesa deve scusarsi con i gay?
” Chiedere scusa ai gay? E perchè mai? Semmai è il contrario, ma questo vale per ogni tipo di peccato. Chiunque è nel peccato, vale per chi ruba, uccide e altre mancanze, deve chiedere perdono di cuore mediante la confessione in tutta umiltà, con proposito fermo di non tornare a peccare. Lo ripeto: vale per ogni tipo di peccato, inclusi quelli di natura sessuale. Oggi si pensa, magari per compiacere il mondo e la moda, di invertire le parti e questo genera confusione dottrinale e morale . Davanti a queste derive noi sacerdoti non possiamo più tacere”.
Sa chi ha detto che la Chiesa deve chiedere scusa ai gay?
” Lo so. Il ruolo del Papa nella Chiesa è fondamentale e sicuramente non intendo contestarlo, ma sinceramente oggi non sono in grado di capire nella mia finitezza, non ne ho le capacità, dove ha soffiato e dove soffia lo Spirito Santo, magari Dio dal male vuol fare nascere un bene. Ho dubbi che siamo sulla strada giusta e me lo domando. Non è vero che queste mode portino bene e la pratica religiosa, mi riferisco a Roma, è diminuita, non aumentata. Noi preti abbiamo il dovere di annunciare il Vangelo e la sana dottrina cattolica senza fare sconti alla mentalità del mondo. I nostri vincoli siano solo la fedeltà al Magistero e alla tradizione, niente altro. Purtroppo, molto spesso, noi preti non facciamo più i preti”.
Magari le dicono che lei è all’ antica..
” Fatti loro, non mi interessa io non devo piacere alla gente, ma a Dio. Cerco di non venire meno al mio ministero, meglio antiquato che fuori strada o complice di derive. Di più. Celentano tempo fa, criticando parte della stampa cattolica, si riferiva ad Avvenire e Famiglia Cristiana disse che parlava poco del sacro e di Dio e molto di altre cose. Aveva ragione lui. Dobbiamo tornare a parlare di Dio, il nostro solo dovere è l’ annuncio cristiano, non il resto”.
Il vescovo di Cagliari ha ordinato il silenzio ad un sacerdote che aveva commentato la lettera di San Paolo ai Romani avvertendo sul peccato di sodomia. Anche il vescovo ha chiesto scusa ai gay..
” Un errore, normale politica e adattamento alle mode”.
Brexit che cosa ne pensa?
” Bisogna rispettare il voto, questa è la democrazia e poi non capisco, se avesse vinto rimaniamo tutti sarebbero stati ad incensare la saggezza degli inglesi, hanno vinto gli altri e quasi diamo dei cretini, non va bene così. In quanto all’ Europa: domandiamoci se funziona e ha funzionato. Perché i nostri allevatori devono fare i conti con le quote latte o dobbiamo fare arrivare le arance dal Marocco? L’ Europa spesso ci ha imposto e ci impone stili incompatibili con le nostre tradizioni e pongo una domanda: per quale motivo si deve rinunciare alla sovranità nazionale? L’ Europa, con silenzio colpevole di un nostro ex Presidente ci ha voluto imporre l’ atesimo religioso”.
Don Mario, chiede scusa ai gay?
” Non ci penso”.
http://www.lafedequotidiana.it/don-mario-pieracci-bisogna-chiedere-perdono-per-tutti-i-peccati-inclusi-quelli-di-natura-sessuale/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook
@fabriziogiudici
no, Fabrizio, io non rispondo, lascio, perchè le nostre discussioni non sono utili a me come mi pare nemmeno a te.
@fraSereno
Grazie.
Sottolineo, per i lettori distratti come me, che non c’è alcun riferimento a “donne stuprate” come qualche commento più su è stato erroneamente indicato
Qui c’è il video integrale: verso la fine parla di gay, donne, poveri e armi…..
https://youtu.be/BWHm71WiZG8
Donne *sFRUTtate”. Oh, meno male, almeno questa avevo sbagliato a sentirla. Un piccolo sollievo. Grazie della correzione.
Vabbé non è che cambia molto. Lo sfruttamento talora prevede pure quell’altra cosa. Perché deve chiedere scusa la Chiesa? Nessuno ha valorizzato la donna come la Chiesa di Gesù Cristo!
Questo di certo non modifica, purtroppo, il mio giudizio su quello che ho sentito, ma non significa che non possa rammaricarmi di aver frainteso; e poi qualsiasi diminuzione dell’assurdo è gradita e ben accetta.
Riforma: Müller puntualizza….
http://www.lastampa.it/2016/06/28/blogs/san-pietro-e-dintorni/riforma-mller-puntualizza-dJ8A6OSW7UX5MvYRLsqJoI/pagina.html
a frà’ sereno:
non ho capito bene: la Chiesa…deve chiedere scusa di aver benedetto tante armi…
quindi ci scusiamo anche ,che so, per poitiers- tours (732),granada (1492) ,vienna( 1529 e 1683 ), Lepanto 1571( a proposito,chiediamo scusa anche per il Papa Pio V che benedisse lo stendardo della Lega raffigurante su fondo rosso il Crocifisso tra gli apostoli Pietro e Paolo e sormontato dal motto costantiniano In hoc signo vinces ed incluso lo sciogliere tutte le campane alle h. 12 in occasione della festa da tale Papa indetta : S.Maria della Vittoria, rinominata da Papa Gregorio XIII S.Maria del Rosario, ecc.?
già che ci siamo chiediamo scusa anche perché a lecce hanno-con i fondi del qatar che finanzia l’isis o daesh che dir si voglia- costruito la prima università islamica in Italia. giusto vicino a Otranto dove i loro correligionarii decapitarono 800 cristiani che non si volevano “inculturare” o “condividere” la religione e la loro terra con lorsignori e sembra che non tutti i cristiani condividano?
chapeau.