di Pierluigi Bartolomei
Che fine fa l’Amore dopo il fidanzamento? E’ ancora lecito e percorribile il sogno di un Amore per sempre?
Dopo che mia moglie mi aveva detto che se volevo sapere qualcosa in più di lei avrei dovuto leggere i 5 linguaggi dell’Amore di Gary Chapman, pur avendo risposto che quello che sapevo già mi bastava….anzi mi avanzava pure, mi sono, comunque e per obbedienza (tanto finisce sempre così), improvvisato sceneggiatore/form-attore. Prima leggendo il libro di nascosto, in bagno; poi decidendo di metterlo in scena, forte del successo che aveva avuto vendendo milioni di copie in tutto il mondo.
Così è cominciata per me una nuova avventura. Ho fatto 237 repliche in tutta Italia, e ad agosto porterò lo spettacolo in Argentina, agli italiani all’estero. Dopo tanta esperienza con i giovani a Scuola e in alcune associazioni ricreative e sportive ho deciso di dedicare tempo al teatro: un nuovo modo per parlare di Amore coniugale. L’obiettivo della lezione spettacolo è anche quello di fare chiarezza e di sconfessare le grandi menzogne del capitalismo che vogliono farci credere all’autodeterminazione dell’uomo, al sentimento come prodotto che, terminata la sua funzione, può essere sostituito da uno nuovo. Il fatto è che l’uomo da solo non raggiungerà mai la felicità (vedi per esempio Into the wild), perché la gioia nasce dalla condivisione con l’altro.
L’uno senza il due (l’altro) è destinato a morire, a sciogliersi come la neve al sole, e la relazione deve essere vera, profonda, deve portarci al fondo di noi, perché se rimaniamo in superficie e cerchiamo nuovi amori quando i vecchi non ci soddisfano scopriamo facilmente che la nuova relazione non è latro che una piega della stessa. Al fondo delle scelte di ogni uomo serve qualcosa che non si compia solo in lui, che non sia autocentrato. Queste ed altre motivazioni sono l’impalcatura che mi spinge a girare senza tregua da nord a sud, instancabilmente.
Chi sono?
Un Padre di 5 figli, un marito sottomesso ai flussi ormonali di mia moglie che come ogni donna ha il suo cervello che cambia assetto ben 25, dico 25, volte in un mese a causa degli ormoni che sono neurotrasmettitori celebrali. Sono anche responsabile di una ONG che opera nei 5 continenti. Preside di una scuola con più di 500 allievi.
A settembre uscirà il mio quinto libro, il primo romanzo che racconta la storia di una bambina che fugge dal Ghana attraversando il deserto del Sahara e dopo una brutta operazione chirurgica nella quale scambia il suo fegato con un ragazzo ricco ma molto malato, figlio di un famoso industriale, raggiunge il successo esponendo i suoi capolavori a Montmartre a Parigi.
Cercherò di dire queste e molte altre cose senza essere pesante (mi dicono che di solito ci riesco): per due ore sto da solo sulla scena. Una sigla d’apertura a tema, una musica pertinente per ogni linguaggio, un monologo da cabaret, modello Brignano, su fatti matrimoniali di vita vissuta, qualche filmato comico – i Simpson, Sordi, Verdone – e una slide centrale sulla scena per ogni linguaggio che fissa i temi più importanti, il vero distillato dello spettacolo.
Vi aspetto lunedì 20 alle 21 alla Chiesa delle Santissime Stimmate, a Largo Argentina, per la madre di tutte le repliche!
Se non mi cambiano i turni di lavoro, spero di esserci
Ho letto un articolo che parlava dei 5 linguaggi, è un approccio interessante.
Per chi vive lontano da Roma, ci sarà la possibilità di scaricare un video dell’incontro?
Sarà disponibile una registrazione per chi non è di Roma?
Ti aspettiamo a San Donato milanese teatro Troisi giovedì 23 ore 21.
L’obiettivo della lezione spettacolo è anche quello di fare chiarezza e di sconfessare le grandi menzogne del capitalismo
un cristiano come ettore gotti tedeschi la pensa un po’ diversamente: è il capitalismo selvaggio ultimo( anche quello della grande depressione del ’29), non il capitalismo tout court da condannare. ( “negli affari vince caino” -perché è così difficile essere etici nel mondo della finanza-. pubblicato allegato a “il giornale”)
il capitalismo senza etica.quello dove ha prevalso la finanziarizzazione senza morale.
“il capitalismo senza etica.quello dove ha prevalso la finanziarizzazione senza morale.”
Attenzione che lo dicevano anche del comunismo.. “la teoria era buona, e’solo stata applicata male!” 🙂
Ma dal momento che non esiste nemmeno una definizione universalmente condivisa di capitalismo ( cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Capitalismo#Perch.C3.A9_nessuno_concorda_sul_significato_di_capitalismo.3F ), presumo che nello spettacolo si seguira’la linea tracciata da Gotti Tedeschi.
Non so cosa diranno allo spettacolo, ma sottoscrivo l’osservazione di ola, abbiamo un problema di vocaboli.
È che “comunismo” è un termine piuttosto chiaro, perché la dottrina era ben definita. “Capitalismo” invece può voler dire un sacco di cose. Come dice senm_webmrs lo strumento “uso dei capitali” è moralmente neutro. “Capitalismo” vuol dire semplicemente “uso dei capitali”? Per molti sì, e allora la parola non indica un’idea menzognera. “Capitalismo” vuol dire ridurre tutta l’esistenza umana all’uso dei capitali? E allora è un’idea menzognera.
Personalmente ho sempre usato “capitalismo” nel senso di “uso dei capitali” e mi ritengo capitalista. Ma è pur vero che “-ismo” indica un’estremizzazione, per cui il termine è probabilmente problematico. Ne esiste uno migliore e non ambiguo, che esprima il senso di vale e senm_webmrs, per evitare gli equivoci?
@Fabrizio domanda interessantissima. Una mia riflessione:
Il problema secondo me e’che noi conosciamo solo un modello di capitalismo, il nostro, che si e’involuto nelle derive che abbiamo davanti agli occhi tutti i giorni.
Se esistesse in un qualche Paese lontano un esempio di un “ramo evolutivo” – perdonate il paragone – diverso del capitalismo che conosciamo, dove il capitale e’rimasto il mezzo e non il fine del sistema, penso che il nome che gli daremmo sarebbe allora la risposta corretta da dare alla tua domanda.
Il guaio è che “-ismo” (http://www.treccani.it/vocabolario/ismo/) come le forbici, i coltelli, le corde e le mani può essere usato per fare molte cose, certe buone e certe cattive.
Repetita iuvant. L’uso dei quattrini ammonticchiati (capitali) scopo guadagno et redistribuzione potest essere cosa buona. Anche: capitalismo non è sinonimo di luteranismo.
“L’uso dei quattrini ammonticchiati (capitali) scopo guadagno et redistribuzione potest essere cosa buona.”
Assolutamente, se non lo fosse penso proprio che la Chiesa lo direbbe espressamente. Penso sia come per altre cose una questione di distinguere tra mezzo e fine.
domande molto pratiche : costo del biglietto? c’è un numero limitato di posti? grazie spero di riuscire ad esserci.
L’ha ribloggato su sapereperscegliere.
Per lo spettacolo del 23/6 a San Donato occorre la prenotazione?