Il gender e la ragione

In Svezia è stato girato, da Ankdam TV, un interessante video-intervista.
All’Università di Soderton una ragazza bionda e piccolina ha chiesto a diversi studenti se può essere considerata un uomo alto due metri e giapponese, o anche – perché no? – un gatto.

Fino a che punto può essere condizionata la nostra mente?
Le risposte dei ragazzi ti sorprenderanno..

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Traduzione a cura della Redazione di #ProVita.

Fonte
https://www.youtube.com/watch?v=Qd1SVUXFgr8

54 pensieri su “Il gender e la ragione

  1. luigi igiul

    Ok, ma il video con la traduzione dov’è?
    Ho cliccato ogni possibile link e collegamento, ma non l’ho trovato…

  2. Spettacolare.
    Sono tutti preoccupati di dire la cosa giusta, non la verità o quello che gli suggerisce la ragione (fantastica la risposta “il genere è più una cosa interiore, credo”). Solo uno ammette, alla fine, seguendo la logica delle domande, che la ragazza non può essere, biologicamente, un uomo.
    E per loro è strano che lei dica di essere giapponese (cosa che potrebbe tranquillamente essere vera!), ma che lei sia un uomo, no.

    1. Cavaliere di San Michele

      C’e’ a parer mio un altro punto interessante.

      Gli intervistati avevano chiaramente la consapevolezza di essere davanti ad un microfono e ad una telecamera, quindi la preoccupazione per il politically correct era ovviamente al massimo.

      Sarebbe interessante fare una cosa del genere ma con modalita’ “telecamera nascosta”, tipo “Scherzi a parte” e vedere le reazioni della gente (e magari distinguere gli “intervistati” per classi di eta’, estrazione sociale, nazionalita’, ecc.) e vedere cosa viene fuori.

      Voglio credere (sperare?) che le reazioni autentiche sarebbero un tantino diverse…

      1. E’ un’idea interessante, ma credo che lo scopo delle video interviste fosse proprio quello di stigmatizzare una uniformità di pensiero che si piega appunto a quello “dominante” 😐

  3. FORTE!

    Si credo ci sia molta preoccupazione di essere politicamente corretti e nel bidone ogni semplice ragionamento 😉 😐

  4. vale

    veramente il problema,mi pare, è che arrivino all’università -non solo a soderton, negli stati uniti paiono essere messi molto peggio,- e si possano persino iscrivere persone che non vogliono distinguere tra oggettivo e soggettivo.
    tra realtà e fantasia.

    1. vale

      e a questo,invece,ci credi?

      http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=4235

      GUARITA A LOURDES UNA BAMBINA SORDA DALLA NASCITA
      Intervista al responsabile Unitalsi: ”All’inizio eravamo increduli, ma ci siamo dovuti arrendere all’evidenza dei fatti”

      Era sorda fin dalla nascita ma l’11 maggio scorso, verso le 20.30, si è tolta le protesi e le ha date alla madre dicendole così: «Non mi servono più, ci sento». La piccola era in pellegrinaggio a Lourdes insieme alla mamma, alla nonna e al fratellino. A raccontare a tempi.it la storia di quello che è successo è Giuseppe Secondi, responsabile della sezione Unitalsi di Milano Sud-Ovest, che ha condotto il pellegrinaggio cui la piccola ha partecipato.

  5. dudu

    se sei nato in giappone da genitori caucasici sei giapponese. Allora un negro non si sentirà mai un americano??

    1. Dudu, il punto interessante del video è che le stesse persone che non si fanno problemi ad obiettarle “non sembri giapponese”, perchè effettivamente non lo sembra (se fosse di cittadinanza giapponese lo avrebbe poi chiarito, ma il dubbio è legittimo), invece stanno ridicolmente attenti ad obiettarle un ancora più evidente e difficilmente obiettabile “non sembri un uomo”. Perchè li hanno letteralmente terrorizzati insegnandogli a pensare che dire una cosa simile è offensivo, aggressivo, omofobico e via discorrendo, tanto che non osano neanche avanzare il più piccolo dubbio per non sembrare politicamente scorretti. Ed è assurdo, perchè evidentemente stanno ensando “è una ragazza, ma per carità diciamole di sì, c’è anche la TV…” 😉

  6. fra' Sereno (François Marie)

    purtroppo questa Europa è sempre di più anche Italia. E anche all’università. Un professore del Politecnico di recente diceva che chiedendo dopo una dimostrazione agli studenti di primo anno se era tutto ok (se avevano capito), uno di loro aveva risposto che non era convinto. Perché? perché… dentro non sentiva che quella dimostrazione fosse vera. E pur non potendo presentare nessun argomento logico, considerava la sua emozione soggettiva come sovrana. Forse non ha fatto grande carriera universitaria ma il Cardinale Martini parlava già per l’Italia di fenomeno di soggettivismo come di una metastasi.

    1. Vanni

      Sul soggettivismo e il Cardinale Martini c’è chi la pensa in un altro modo.

      http://www.loccidentale.it/articoli/118367/alcune-critiche-alla-speculazione-intellettuale-di-carlo-maria-martini

      Questo è un assaggio:

      “Né il clero né il diritto ecclesiale possono sostituirsi all’interiorità dell’uomo. Tutte le regole esterne, le leggi, i dogmi ci sono dati per chiarire la voce interna e per il discernimento degli spiriti”. Bello, forse, per chi si arresti al suono delle parole, ma equivoco, poiché la recezione di una formula del genere, oggi, non può essere che soggettivistica, subordinata alla presunta centralità dell’io ‘moderno’: il dogma sarebbe dato per chiarire la voce della coscienza e per aiutarla a discernere le/nelle altre coscienze! Qui è contenuto tutto Martini.

    2. ba

      fra Sereno, questo video mi ha suggerito una grande idea per far avanzare il regno di Dio. le chiedo perchè in qualità di consacrato non potrebbe manifestare pubblicamente per ottenere la reversibilità della pensione a favore di Gesù eucarestia. anche se Gesù non ne avesse bisogno perché già provvisto dei mezzi di sostentamento necessari, far valere questo diritto potrebbe testimoniare la fede nella presenza reale e sostanziale di Gesù nel pane consacrato.
      poi in aggiunta, se lo facessero tutti i consacrati con un lavoro, a parte la figura di coerenza potrebbe venirne alla chiesa altro che otto per mille da destinare a opere di bene.

  7. anna maria

    a filosofiazzero:
    non condivido i tuoi pensieri, anzi i tuoi messaggi, ma mi sei particolarmente simpatico. Penso che sei molto più evoluto spiritualmente di quanto vuoi far credere a te stesso e a noi. Se alle sette del mattino rifletti su Chi opera miracoli, io vedo già l’opera di Dio nell’Anima che stimola alla ricerca della Verità Assoluta.
    Solitamente non intervengo su commenti perché rispetto ogni pensiero. Questo strappo alla regola, spero non ti abbia disturbato eccessivamente
    ANNA MARIA

    1. Vanni

      “Se alle sette del mattino rifletti su Chi opera miracoli, io vedo già l’opera di Dio nell’Anima che stimola alla ricerca della Verità Assoluta.”

      Con tutto il rispetto per la ricerca spirituale di Alvise, io ci vedo la voglia di rompere fin dalla mattina presto.

  8. Pingback: Riflettendo . . a prescindere | LEAVE ME A PHOTO

  9. L’ateismo consiste come prima cosa nel pensare che il mondo non ha che il senso che gli uomini ci mettono, coi loro
    pensieri e con le loro azioni e come seconda cosa che questo è quanto. Alla religione questo non basta , bisogna che l’uomo abbia un valore, che la sua presenza sulla terra abbia un senso e che questo valore e questo senso siano garantiti assolutamente da una volontà superiore all’uomo. Cabasiso uno e cabasiso due, altro non avvi.

  10. …ascoltata profferire dall’acuto (per dire) Adinolfi la locuzione “orizzonte valoriale”.
    FA pensare al nome di una città brasiliana: Belo Orizonte!

  11. «Mario Adinolfi sai mica se hanno già chiesto anche sesso e rock’n’roll? Noi stiamo pronti con la birra…

    Firmato Ceres, la birra, ovviamente, danese!

  12. fra' Sereno (François Marie)

    A Vanni: per favore non entriamo nel dibattito stupido su chi può proclamarsi esperto di Carlo Maria Martini e giudicarlo.
    Ricordo un principio: La Chiesa ha sempre detto “et – et” , gli eretici “aut – aut”. Mi spiego: di fronte al Mistero di Dio, la Chiesa non ha una parola umana che può esaurirlo. La Parola Divina è Gesù Cristo, Rivelatore del Padre, ma il problema è che da 2000 anni riusciamo a dire cose nuove sul Cristo senza mai esaurire tutta la sua ricchezza. La Parola Divina è esauriente, la parola umana no. Allora la Chiesa tiene dei punti fermi che indicano i limiti entro i quali si sta nell’ortodossia e oltre i quali si sta fuori. Il Mistero è questo “e” (et) anche questo “e” (et) ancora questo. Gesù Cristo è Vero Dio “et” Vero Uomo. Gli eretici dicono “aut – aut” (oppure – oppure). Gesù Cristo è solo Dio! altri dicono: no, è solo Uomo. Questo è il principio.
    Di fronte al mistero dell’uomo e del suo cammino di Salvezza si applica con prudenza lo stesso principio. L’ESTRAPOLAZIONE è un ALTRO NOME DELL’ERESIA (“scelta” in greco), e anche se spicciola da molto fastidio. Per coscienza sono andato al link del Corriere della Sera che indichi e leggendo mi son fatto una opinione, personale per carità, molto simile al commento di questo lettore che si firma Ezio (escludendo i riferimenti a Stalin e alle feste del PD di cui non m’importa nulla): “ancora una volta una astuta manipolazione in funzione di creare confusione in chi crede nella chiesa usando una persona malata e poi scomparsa che non potrà mai confutare quanto scritto da un giornale che si presta ad abbassarsi al livello di un qualsiasi infimo talk-show riducendo anche la religione, unica decisione che è propria della libertà della coscienza dell’uomo, ad un gossip di staliniana memoria buono solo per essere usato scandalisticamente nelle feste del PD e nei salotti ”intelligenti”. Vergogna Corriere.”
    Io mi chiedo perché più di un intervenente alle conversazioni di questo blog sembrino dilettarsi a questi giochetti. Perché caduti proprio in quella paura di cui parlava il Cardinale Martini? O peggio, caduti nell’invidia che stenta ad avere altri mezzi per innalzarsi se non sminuendo gli altri? Non abbiate paura. Io, in una intervista di Martini non cerco di capire tutto di Martini ed emettere una sentenza su di lui, ma di nutrire la mia vita spirituale. Quello che propone lui d’altronde. Comunque, che un cristiano che si vuole fedele al Magistero autentico per sapere cosa succede nella Chiesa scelga il Corriere della Sera mi sembra per lo meno ingenuo.
    Il principio “et – et” significa, nel nostro caso concreto delle parole di Martini, che il fine di Dio nella Chiesa è la salvezza dell’uomo e non delle strutture ecclesiali o della sua dottrina. Che il dogma, pur assoluto, sia un aiuto per l’uomo per andare verso Dio e non un idolo spero che ci trovi concordi. Questo non significa, infatti, che ciò che afferma il dogma, nella sua essenza, non sia assoluto! Ed è proprio in quanto riferimento sicuro che è un aiuto alla coscienza . Ma l’avventura di ogni uomo con Dio ha dei colori personali e si chiama santità, mai uguale, mai scontata. Letto onestamente e non in chiave polemica quello che citi di Martini è perfettamente vero, tanto più se lo congiungi (“et – et”) con quello che ho riportato di lui sul soggettivismo negativo dei nostri tempi. Se voglio polemizzare ed estrapolare, tutto può essere criticato. Ma che solitudine poi e che inganno!

    1. “…in una intervista di Martini non cerco di capire tutto di Martini ed emettere una sentenza su di lui…”

      Ma qui come altrove, caro fra’ Sereno, da taluni, la “sentenza” su Martini è già stata ampiamente emessa ed è senza appello… sentenza si badi bene, che non mi risulta mai emessa dalla Chiesa che lo annovera e stima tra i suoi Figli e Ministri.

      Peraltro Vanni, tu dai una lettura “pericolosa” (equivoca) e perciò negativa alle parole di Martini che riporti… io sono d’altro avviso.
      Sarà che mi “arresto al suono delle parole”? 😐

      1. Vanni

        @Fra Sereno e Bariom

        Troppo zelo e santo sdegno nei miei confronti per aver riportato una lettura critica, ma in argomento, sul Cardinale Martini. Apprendo di essere un eretico, solo e ingannato. Grazie dell’incoraggiamento paterno. Ma ho una scusante: sono anch’io, come la Chiesa, indietro di duecento anni.

        1. No Vanni, il mio commento nei tuoi confronti si limitava a far osservare che si può avere lettura diversa della tua in chiava critica…

          Lo “sdegno” se proprio vuoi, è riservato appunto ai giudizi senza appello che qui ho letto più volte.. se riesci a dimostrare che così non è, che non vengono puntualmente espressi non con letture critice, ma qui si con sdegnata ironia, potrei fare ammenda, ma credo farai un bella fatica.

          1. Vanni

            @Bariom

            Concordo con le prime due righe: si può (si può?) avere, e proporre, una lettura diversa su un argomento. E’ quello che ho fatto. Ho riportato un articolo sull’Occidentale del prof. Pietro De Marco.
            Giù botte.

              1. Vanni

                Be’, un po’ vittima mi sento: in Toscana, durante le omelie, mi citano il Cardinale Martini una volta sì e una volta sì.
                Alternandolo con Don Milani, ora che ci penso.

                1. Vanni

                  Sequitur

                  E da qualche parte si recita questo Credo (ma l’avevo già segnalato).

                  “Credo in Dio, amore infinito, / che esprime sovranamente il suo essere più profondo nell’ evoluzione del cosmo e dell’umanità. / E in Gesù, nostro Messia, / immagine unica di Dio, / nato da genitori umani, / senza essere opera umana, / ma interamente frutto della grazia salvifica di Dio. / Egli percorse il cammino della sofferenza e della morte, / fu crocifisso per ordine di Ponzio Pilato, / morì e fu sepolto, / ma vive in pienezza, / perché si è aperto a Dio rimanendo interamente immerso in Lui, / diventando per questo una forza di guarigione, / in modo da poter condurre tutta l’umanità alla sua pienezza. / Credo nell’azione ispiratrice del soffio di vita di Dio / e nella comunità universale della Chiesa, / nella quale Gesù, il Cristo, continua a vivere con volto umano. / Credo nel dono di Dio, / che ci sana e fa di noi una nuova creazione, / per diventare, infine, esseri umani. / E credo nel futuro divino dell’umanità, / un futuro che significa la vita senza limiti. / Amen”

                  1. luigi igiul

                    Spero non lo si reciti al posto del Simbolo Niceno-Costantinopolitano o del Simbolo degli Apostoli…

                    1. Vanni

                      Sì, Luigi, alla Messa domenicale, stampato sul foglietto. Per la verità, negli ultimi tempi, il “nato da genitori umani” è diventato “nato da madre umana” perché qualcuno si è lamentato. Il testo è di un gesuita belga, Roger Lenaers.

                    2. Giusi

                      Ho trovato un articolo delirante su questo gesuita (sempre loro!). E’ del 2009. Si proponeva di riscrivere tutto il catechismo. Ovviamente un simile credo si può recitare senza che intervenga nessuno poi invece si perseguitano dei santi sacerdoti cattolici….. E’ la chiesa della misericordina bellezza!

                      http://www.adista.it/articolo/45228

                    3. ba

                      perchè ”al posto” in pratica è il credo apostolico, solo tradotto a parole sue… che poi la traduzione non sia ottimale, ma anche quella parola per parola dà spesso adito a difficoltà di comprensione

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