Uccise in Yemen quattro suore di Madre Teresa

2016-03-04_230923

Sanaa (AsiaNews) – Stamattina alle 8.30 “persone in uniforme hanno fatto irruzione nel compound dove vivono le missionarie della Carità e hanno ucciso il guardiano e tutti gli impiegati che si sono frapposti sul loro cammino. Poi hanno raggiunto le suore e hanno aperto il fuoco, quattro sono morte e una di loro è riuscita a nascondersi e si è salvata. Ora è in un posto sicuro”. È un racconto drammatico quello che fa AsiaNews mons. Paul Hinder, vicario apostolico dell’Arabia meridionale, sull’assalto “per motivi religiosi” di questa mattina al convento delle Suore Missionarie della Carità ad Aden, città nel sud dello Yemen.

Le vittime sono suor Anselm, dell’India, suor Marguerite del Rwanda, suor Judit del Kenya e suore Reginette originaria del Rwanda. Si è invece salvata la superiora, che è riuscita a rifugiarsi in un nascondiglio. Gli assalitori avrebbero inoltre sequestrato padre Tom Uzhunnalil, un sacerdote salesiano che viveva nella struttura, il quale al momento dell’assalto “era nella cappella a pregare”. Le vittime totali sono 14: quattro religiose e dieci laici, impiegati della comunità che accoglieva anziani e disabili. 

Per mons. Hinder il “segnale è chiaro: si tratta di un qualcosa che ha a che fare con la religione”.

“Noi sapevamo che la situazione era difficile – prosegue il prelato – e che le suore [già in passato oggetto di attacchi mirati] correvano un certo rischio”. Tuttavia, aggiunge, “avevano deciso di rimanere qualsiasi cosa capitasse, perché questo fa parte della loro spiritualità. Del resto era chiaro che “la zona non era sicura”, anche se non vi erano state particolari avvisaglie ed “è difficile avere notizie”.

Nel luglio del 1998 altre tre suore dell’ordine delle Missionarie della Carità fondato da Madre Teresa di Calcutta vennero uccise sempre in Yemen da un uomo armato mentre uscivano dall’ospedale della città di Hodeida. Le autorità di Sana’a dissero all’epoca che l’aggressore era uno ”squilibrato saudita”. Due delle missionarie uccise, suor Lilia e suor Anneta, erano di nazionalità indiana, mentre la terza, suor Michelle, era originaria delle Filippine.

Dal gennaio dello scorso anno la nazione del Golfo è teatro di un sanguinoso conflitto interno che vede opposte la leadership sunnita, sostenuta dall’Arabia Saudita, e i ribelli sciiti Houthi, vicini all’Iran. Nel mese di marzo, i sauditi a capo di una coalizione hanno lanciato raid aerei contro i ribelli nel tentativo di liberare la capitale Sana’a e riconsegnare il Paese al presidente (prima in esilio, poi rientrato) Abdu Rabu Mansour Hadi.

Per l’Arabia Saudita gli Houthi, alleati alle forze fedeli all’ex presidente Ali Abdullah Saleh, sono sostenute sul piano militare dall’Iran; un’accusa che Teheran respinge al mittente con sdegno. Nel Paese sono inoltre attivi gruppi estremisti legati ad al Qaeda e milizie jihadiste legate allo Stato islamico, che hanno contribuito ad aumentare la spirale di violenza e terrore.

 

ASIANEWS

64 pensieri su “Uccise in Yemen quattro suore di Madre Teresa

  1. Non posso non andare con il pensiero delle altre 10 vittime di cui non conosciamo neppure il nome…
    Persone che avevano solo la colpa di essere lì a lavorare con e per queste sorelle.

    Forse alcuni di loro avranno persino tentato di frapporsi tra gli assassini e le suore…

  2. Preghiamo per tutti gi uccisi e le uccise in questo episodio. O più che altro per noi. Loro sono nelle mani misericordiose dell’Eterno. Il tormento resta il nostro, come la chiamata al martiri, alla testimonianza con tutta la vita e, se richiesto, con la vita stessa.

    1. Giusi

      Pazzesco! Non dice chi è stato e parla di dialogo! Dialogo con i tagliagole! Bene. Visto che ne è convinto che ci vada lui. Disarmato ovviamente e senza nessuna scorta. Se si può dialogare non gli faranno niente!

      1. sweety

        Guarda che parla di dialogo fra le parti in guerra nello Yemen, cioè fra sciiti e sunniti, entrambi musulmani.
        Che doveva dire, “americani per favore andate e bombardate”?
        Fra l’altro, lui in Africa c’è andato e quando gliel’hanno sconsigliato ha detto ci si sarebbe pure paracadutato…la scorta la può rifiutare quanto gli pare, sai che non è solo per la sua sicurezza? Ma perché pensa al potere contrattuale dell’ISIS se rapisse il Papa. O se Boko Haram dicesse “dateci il governo della Nigeria del Nord altrimenti scanniamo il Papa”. Tu magari lo faresti pure scannare, ma milioni di cattolici e relativi governi cederebbero alle minacce di ISIS o Boko Haram per riaverlo e sarebbe un casino mondiale.
        Ecco perché la scorta al Papa.
        Sai che ogni tanto la gente (persino il Papa) ha intenzioni migliori di quelle che tu con tanta sicurezza attribuisci loro.

        1. Giusi

          Non rispondo a chi non capisce i paradossi e mi attribuisce pensieri che non avrei mai con cattiveria gratuita salvo poi piagnucolare e lamentarsi da admin per aggressioni inesistenti!

          1. sweety

            Quale cattiveria? Il mio magari lo faresti pure scannare era un paradosso egualmente (uno potrebbe pure dire che il Papa stesso dovrebbe chiedere di farsi scannare).
            Se tu pensi che ogni critica sia piagnucolare, essere buonisti, calarsi le braghe…okay.
            Ma ripeto ol Papa si rivolgeva alle parti in guerra in Yemen, ovvio che invochi il dialogo e la pace…o no?

        2. grazia

          Una preghiera in loro memoria e in onore alla loro missione (già in passato oggetto di attacchi mirati).

          “Guarda che parla di dialogo fra le parti in guerra nello Yemen, cioè fra sciiti e sunniti, entrambi musulmani.”
          Allora i litiganti son sciiti e sunniti (musulmani)..
          Però sbagliano bersaglio………… e irrompono nel Convento (cristiano) dove vivono le missionarie della Carità, uccidono il guardiano tutti gli impiegati le suore sequestrano un sacerdote salesiano il quale al momento dell’assalto “era nella cappella a pregare”..

          Un caso, uno sbaglio?
          Peccato che con casi simili si possano riempire volumi e volumi.. Però il problema non esiste, non deve esistere.
          http://www.ilfoglio.it/chiesa/2016/01/04/e-poi-non-rimase-nessuno-la-fuga-dei-cristiani-dal-medio-oriente-continua___1-v-136645-rubriche_c201.htm

          Verrebbe da dire che all’interno del mondo musulmano è la scristianizzazione delle loro terre l’obiettivo seguito dalle loro beghe islamiche sunniti contro sciiti…
          Verrebbe da dire che con la scristianizzazione dell’Europa in atto per colpa nostra, non sarà difficile per i novelli profughi/ migranti/richiedenti asilo iniziarne l’islamizzazione… ( vedi Belgio Austria , Gran Bretagna ( dove Mohamed è
          il nome più popolare fra i neonati….)

          Intanto il Papa confidando nella conversione al Cristianesimo per attrazione non reputa l’invasione araba dell’Europa propriamente un male.

          E qui in Italia dove fino a quarant’anni fa di musulmani neanche l’ombra zelanti vescovi e sacerdoti di Santa Romana Chiesa le cui Chiese sono sempre più vuote si attivano per inserire nelle scuole festività musulmane ( perché non anche cinesi, buddiste indù ecc?), – sono favorevoli alla costruzione di moschee (ma non erano quelli che non si immischiano nelle cose dello stato?), – condividono in Parrocchia il Ramadan, – ci invitano a fare molti passi indietro per favorire la pace (?).. E Gesù e Maometto com’è che li conciliano?
          – e qui dico di averli contatati tutti per ” avviare un dialogo su questi temi” –. Zero risposte, per ora.
          Grazie al cielo sono alcuni casi. – per ora -.

          articolo del 3 febbraio “Aleppo, la collera del vescovo” http://costanzamiriano.com/2016/02/03/aleppo-la-collera-del-vescovo/

          “La responsabilità di un vescovo è quella di insegnare, e usare la sua influenza per trasmettere la verità. I vostri vescovi perché hanno paura di parlare? Naturalmente saranno criticati, ma darà loro la possibilità di difendersi e difendere questa verità. Dobbiamo ricordare che il silenzio a volte è un segno di assenso”.

          E’ anche la politica migratoria dei paesi occidentali che l’arcivescovo ha criticato: “L’egoismo e gli interessi servilmente difesi dai vostri governi alla fine uccideranno anche voi. Aprite gli occhi, non avete visto quello che è successo di recente a Parigi? ” ha aggiunto l’arcivescovo, prima di concludere supplicando:” Abbiamo bisogno che voi ci aiutiate a vivere a casa nostra! […] Non posso accettare di vedere la nostra Chiesa di duemila anni scomparire. Preferisco morire piuttosto che vivere questo”.

          Preghiamo con tutte le forze e lottiamo affinché del “e-poi-non-rimase-nessuno” non si debba leggere in futuro anche per la nostra Europa perché ora ce la stiamo vedendo proprio brutta e gli attacchi arrivano da ogni dove. E, aiutiamoli i coraggiosi di Aleppo, non solo i “migranti” !!

              1. grazia

                “Irrompono CHI, caspita! I sunniti, gli sciiti, al Qaeda, il Daesh?”

                sunniti- sciiti – al Qaeda – Daesh = musulmani
                convento ( già in passato oggetto di attacchi mirati) = cristiano

                da Avvenire 8 marzo 2016
                In odio alla fede. I particolari del massacro di Aden conducono a questa sola conclusione. È stata una strage decisa e attuata contro la sola presenza cristiana nello Yemen. Le suore uccise, e la cappella, il crocefisso, il tabernacolo, tutto metodicamente distrutto.

                http://www.ilfoglio.it/chiesa/2016/01/04/e-poi-non-rimase-nessuno-la-fuga-dei-cristiani-dal-medio-oriente-continua___1-v-136645-rubriche_c201.htm

                1. Enrico

                  Che sia stato fatto in odio alla fede pare assodato e comunque ne sono convinto anch’io. Accomunare tutti i musulmani è una banalizzazione da bar (favorita da diversi media ansiogeni). Come se io accomunassi Costanza Miriano con certi pastori e predicatori protestanti americani o te con gli anglicani americani (che se non sbaglio ammettono il matrimonio gay): tutti cristiani, no?

          1. @Grazia, fatti i dovuti distinguo e prese le distanze su quello che tu (come altri) ritieni sia l’intendimento del Santo Padre, la tua estrema (e non entusiasmante) sintesi è in gran parte condivisibile, pur rifiutando qualunque qualunque tendenza voluta o non voluta, a “fare id ogni erba un fascio”.

            La parte più condivisibile e realistica è quella che punta il dito verso una decisa sottostima della realtà di un tentativo di islamizzazione più che evidente, progettato ed attuato non solo con fatti ecclatanti, crudeli e vigliacchi, ma con una azione più o meno silente, diffusiva e pervasiva che trova il maggior alleato proprio in una non percezione del pericolo e dei reali obiettivi.
            La banale concessione di spazi (che possono essere fisici o altro), ad esempio, come ho già avuto di scrivere in altri commenti, non tiene per nulla in conto la mentalità che fa di questi spazi vere e proprie “conquiste”, che NON verranno mai restituiti o ceduti ad altri.

            Se non c’è da meravigliarsi che queste “concessioni”, vengano da chi ci amministra (che spesso concede o vive come normale status quo, persino forme di abusivismo e di espropiazione/appropriazione indebita), c’è da preoccuparsi quando vengono fatte da chi ha responsabilità dei beni della Comunità Ecclesiale (fisici o non fisici)…. preoccuparsi intendo, quando non c’è un preciso discernimento (lo so che uso spesso questa parola), che prima di tutto deve essere quella di individuare i “lupi travestiti da agnelli”, che altrimenti, una volta superato lo steccato e entrati nell’ovile…

            Va tenuto anche presente come la tecnica del “mimetismo” e del “travestimento” (lupo-agnello), sia ampiamente praticata e faccia anch’essa parte di una specifica mentalità che giustifica anche la menzogna se fatta ai fini di un preciso obiettivo e nell’ambito di una precisa guerra all’infedele.

      2. PAZZESCO non dice quello che Giusi riteneva giusto si dovesse dire!!!

        PAZZESCO PAZZESCO PAZZESCO PAZZESCO… 😐

        1. Enrico

          Però se il Papa avesse detto chi era stato sarebbe stato utile alle indagini, visto a quel che mi risulta non si sa ancora.

            1. Enrico

              C’era pur stato qualcuno (a cui avevi risposto PAZZESCO) che si era lamentato perché il Papa non aveva detto chi era stato (a compiere il delitto), non ti ricordi?

              1. Giusi

                Non è questione di indagini è questione di rispetto per il martirio. La prima forma di rispetto è la verità

                1. Enrico

                  E qual è la verità? Che non si sa ancora chi è stato. Dire sono stati i musulmani è una generalizzazione che il Papa non può (e nemmeno vuole) fare.

  3. Rosanna

    @giusi. mamma mia come sei polemica! Cosa vuoi che dica il Papa ” scatenate l’inferno, uccideteli tutti e non se ne parli più”?

    1. Giusi

      Almeno che dica le cose come stanno e che non parli di dialoghi impossibili. L’Imam da lui invitato in Vaticano ha pregato per la nostra distruzione. Nascondere la realtà serve solo ad accelerare la nostra rovina.

        1. Enrico

          Cosa scrive invece il Giornale sull’assassinio delle suore? In rete non ho trovato nulla

          1. Giusi

            Che importanza ha? Chi se ne importa? Le suore sono state uccise dagli islamici per odio alla fede cristiana. Non fosse che per rispetto nei loro confronti il Papa doveva dirlo!

              1. Giusi

                Mi pare il minimo. Se ti ammazzano una persona cara non vuoi sapere chi è stato? Non vuoi la loro condanna? Le suore sono persone a noi care… Invece è dimostrato che con i tanto amati “profughi” entrano pure i loro assassini……

                    1. Thelonious

                      La giustizia umana deve fare comunque il suo corso, Bariom, ed è giusto che i colpevoli siano condannati.
                      Altrimenti, se guardassimo a cosa giova alle vittime (uccise) la condanna dei colpevoli manderemmo tutti liberi

                    2. Ma perché mescolate le carte? Qui si parlava di ciò che avrebbe dovuto dire-fare il Papa, in più mi è stato chiesto cosa farei io praticamernte a livello personale…

                      Come cristiano, posso rispondere “a cosa mi giova saperli-vederli condannati?” O no?
                      La giustiza umana faccia pura il suo corso come crede meglio.

                      Gesù Cristo per i miei misfatti non mi ha condannato (almeno sino ad ora sono stato perdonato…)
                      E’ “buonismo”? Buon, me lo tengo stretto.

                      A chi preferisce, la legge del taglione.
                      O il ludibrio pubblico, che tanto sembra invocare Giusi, che come si parla di quelli che le “stanno su”, zac, t’arriva con il link della ignomignosa, recente, turpe vicenda che fa di tutta l’erba un fascio.

                    3. Giusi

                      Ma quale ludibrio? E’ il minimo, il minimo dire chi è stato e condannarne il comportamento! Altro che invitarli in Vaticano a pregare per la nostra rovina o continuare ad invitarci all’accoglienza di chi ci ammazzerà!

  4. zimisce

    Mah, in certi commenti mi sembra di vedere uno spirito da “vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?” che non pare molto edificante. Si possono avere opinioni diverse su come gestire il male, ma non si può accusare il papa, o chiunque altro, di aver non aver stigmatizzato come colpevole l’intero Islam.
    Immagino che a tutti qui sia capitato di leggere il testamento spirituale di Christian de Chergé, priore dei monaci trappisti uccisi in Algeria:

    “Non vedo, infatti, come potrei rallegrarmi del fatto che questo popolo che io amo venisse indistintamente accusato del mio assassinio. Sarebbe pagare a un prezzo troppo alto ciò che verrebbe chiamata, forse, la “grazia del martirio”, doverla da un algerino, chiunque sia, soprattutto se egli dice di agire in fedeltà a ciò che crede essere l’Islam. […]
    È troppo facile mettersi la coscienza a posto identificando questa via religiosa con gli integralismi dei suoi estremismi. L’Algeria e l’Islam, per me, sono un’altra cosa, sono un corpo e un’anima.
    L’ho proclamato abbastanza, mi sembra, in base a quanto ho visto e appreso per esperienza, ritrovando così spesso quel filo conduttore del Vangelo appreso sulle ginocchia di mia madre, la mia primissima Chiesa proprio in Algeria, e, già allora, nel rispetto dei credenti musulmani.
    La mia morte, evidentemente, sembrerà dare ragione a quelli che mi hanno rapidamente trattato da ingenuo, o da idealista: “Dica, adesso, quello che ne pensa!”. Ma queste persone debbono sapere che sarà finalmente liberata la mia curiosità più lancinante. Ecco, potrò, se a Dio piace, immergere il mio sguardo in quello del Padre, per contemplare con lui i Suoi figli dell’Islam così come li vede Lui, tutti illuminati dalla gloria del Cristo, frutto della Sua Passione, investiti del dono dello Spirito, la cui gioia segreta sarà sempre di stabilire la comunione, giocando con le differenze.
    Di questa vita perduta, totalmente mia e totalmente loro, io rendo grazie a Dio che sembra averla voluta tutta intera per questa gioia, attraverso e nonostante tutto.”

    Ora, accetto che la si pensi anche in modo opposto, non è che un martire debba avere per forza ragione. Contesto che si consideri un cristiano da salotto che la pensa come padre Christian, o il papa per aver fatto la distinzione che lui chiedeva si facesse (e, immagino anche queste suore, per cui mi unisco alla preghiera e come Bariom la estendo anche ai loro collaboratori)

    1. @zimisce, sottoscrivo in toto…

      Per il resto avrai capito che qui ultimamente tirare in ballo il Papa ad ogni “stormir di foglie” e diventuto sport “da salotto” appunto 😐
      Qui poi non si tratta di uno “stormir di foglie” e forse la decenza (chissà cosa pensavano questi nostri martiri del Santo Padre? cara Giusi…), chiederebbe solo silenzio e preghiera.

      1. Giusi

        Si stiamo zitti e preghiamo. Tanto a un certo punto ci dovremo svegliare per forza. Ma sarà troppo tardi.

          1. Giusi

            E’ realtà, non catastrofismo. Sarà troppo tardi per questo mondo. Andremo nell’altro.

    1. vale

      p.s. questo link è abbastanza politicamente corretto e degno di comparire nel blog?

      1. Enrico

        Sulle suore assassinate avresti fatto fatica a linkare il Giornale, visto che sull’argomento non hanno scritto una virgola.

          1. Enrico

            Il Giornale viene citato più della Bibbia quando fa comodo, ma quando si dimentica di pubblicare la notizia che sono state uccise 4 suore cattoliche allora chi se ne frega, certo, proprio così.

            1. Thelonious

              Ma qual è il punto? che sono state uccise 4 suore o se “il Giornale” pubblica l’articolo?

              1. Enrico

                In Italia delle suore hanno parlato diffusamente l’Osservatore Romano ed Avvenire. Qualche altro giornale ha pubblicato un trafiletto, quasi tutti NULLA. Io me la sono presa col Giornale in particolare perché se c’è da criticare Scalfaro o dire che i musulmani ci stanno invadendo allora è affidabile, se si dimentica delle suore cattoliche allora pace, non è grave quello che NON ha scritto.

          2. vale

            @ giusi

            lascia perdere. è solo un altro sul tipo dell’altra volta che invece di contestare-ammesso ci sia da contestare- la questione “scalfaro”,ti dice ,come ricordava la miriano,quando non si hanno argomenti: tu puzzi.

            sono come paolini, che sbuca dietro la telecamera durante i collegamenti in diretta.

            non ragioniam di lor, ma guarda e passa.

                  1. vale

                    @giusi

                    grazie.
                    piccolo riepilogo:

                    intervengo sulla questione scalfaro. e solo su quella. allegando un link che il motore di ricerca mi dice avere gli articoli che stavo cercando.
                    non guardo che sito sia nello specifico. allego il link che rimanda direttamente ai due articoli.

                    mi viene contestato: di aver allegato un link di un sito di simpatizzanti della rsi e,pare di capire,non consono a questo blog.

                    risposta sintetica: 1) ribadisco la scelta casuale del sito. cercavo gli articoli e lì ho trovato. non ho compulsato il sito per vedere di che parte politica fosse.

                    2) se avessi linkato un sito di anarchici, gli articoli sarebbero stati gli stessi.sarebbe cambiato qlcosa?

                    3) mi pare che l’unico a “cassare” link o quant’altro su questo blog, sia l’admin. e non chi lo frequenta.

                    4) gli articoli erano de “il giornale”. e allora? se i fatti -fatti,ribadisco- riportati in quegli articoli sono inesatti, al di là del fatto che si sia d’accordo con il commento dei fatti dell’autore dell’articolo, li si contesti. nel merito
                    non perché riportati da “il giornale”.
                    o forse che se li avesse riportati “il messaggero” sarebbero stai più “fatti” o più “attendibili” perché pubblicati da un altro quotidiano?

                    se,poi, ho equivocato con enrico le sue intenzioni,nel senso che era solo un ricordarmi che siti attinenti alla rsi non è bello vederli su questo sito,potrebbe anche starci. e chiedo venia.

                    se,invece, come mi è parso di capire, l’intenzione era altra- e non entro nel merito- ribadisco tutto quel che ho detto.

                    incluso non ragionar di lor, ma guarda e passa

                    1. Il grosso probelma è, in generale, l’attendibilita di tutti gli organi di stampa (per non parlare di siti o blog) quando si parla di “fatti”… purtroppo 😉

                    2. vale

                      @bariom

                      no ,guarda, non è questo il caso.

                      per due motivi: gli articoli su quel sito sono riportati con data e autore.pertanto rintracciabilissimi. e per intero.
                      2) gli articoli riportano fatti pubblici,anch’essi verificabili e mai smentiti.( ovviamente ho fatto anche questo).

                      pertanto in generale puoi aver ragione.

                      in questo caso,ribadisco,no.

                      (dopo 25 anni in un quotidiano,e,adesso, presso un altro editore, un minimo, di come si citano le fonti e come si verificano le notizie,penso di saperne)
                      bye

                    3. Enrico

                      Francamente, lo dico con sorpresa, non mi era mai capitato che qualcuno per sostenere le proprie idee linkasse articoli a caso. Questo ha dato origine ad un mio fraintendimento, ho pensato che ci fosse una simpatia per certe idee.
                      La fonte che si linka conta parecchio secondo me, la sua credibilità cala fortemente se è notoriamente ostile alla persona di cui si discute. Sull’articolo del Giornale qualcosa ho scritto in una risposta a Giusi, l’altro non l’ho letto. La discussione su Scalfaro era nata casualmente e non avevo né voglia né tempo per documentarmi adeguatamente per eventualmente difenderlo e per controbattere articoli di dubbia correttezza che oltretutto non riguardavano il famoso ‘io non ci sto’ all’origine della discussione.
                      Il Messaggero non lo conosco e quindi per me sarebbe più attendibile del Giornale, di cui conosco padrone (che è stato in rapporti tesissimi con Scalfaro) e metodi.
                      Per il sito vicino alla RSI penso che non sia bello vederlo qui perché potrebbe essere usato da chi è ostile per dire: guardate questi sostenitori delle famiglie che alla fine sono dei neofascisti (ho trovato simili accuse per i lettori del Giornale). Di volere morti tutti gli appartenenti alla RSI non mi è mai passato lontanamente per la testa, anzi non mi viene in mente nessuno che vorrei morto.

                    4. Bri

                      @vale @giusi
                      Rispondo qui perchè è dove mi è concesso trovare il link “rispondi”

                      Forse ho frainteso ma anche se fosse rimane un argomento di cui si può anche iniziare a parlare tra l’altro a cavallo del passaggio ai 10M di visitatori al sito, a me pare che l’intento di Enrico sia quello di sottolineare come si usino, anzi no, che Giusi usi a discrezione articoli di giornale a supporto delle proprie tesi precostituite
                      Così non è questione di Scalfaro (che mi son perso e di cui nulla so) o de Il Giornale in sè

                      E’ questione che un articolo di un giornale che dice quel che ti serve per la discussione (contro i musulmani, contro chi vuoi) va bene e lo riporti, se lo stesso giornale tace su un altro tema, non ti prendi la briga di criticarlo perchè in fondo non è un soggetto oggetto del tuo obiettivo di critica (come invece lo è il Papa per esempio)

                      Quindi, nel caso specifico delle suore, Giusi critica il Papa perchè non ha accusato i musulmani tutti di essere gli assassini, ma non leva un fiato sulla stampa che non ha scritto una riga

                      Ma se la stessa stampa avesse titolato “Il Papa tace il nome degli assassini” … ecco pronto il link

                      @giusi
                      Prima ho messo un commento sintetico come un segnalibro, perchè in quel preciso istante non avevo tempo di argomentare. Ora che ho finito di mangiare il cavolo, ti lascio l’argomento

                    5. Giusi

                      Lo dico una volta per tutte perché mi sono rotta: a me di quello che pubblica il Giornale non importa nulla! Che il Papa non abbia mai detto né ora né mai che il genocidio dei cristiani sia opera di musulmani è un dato di fatto. Che stia scritto sul Giornale o sulle istruzioni di un detersivo è del tutto irrilevante. Che Scalfaro, a reti unificate, quando si trattava di coprire se stesso, abbia detto: “non ci sto” è triste storia del nostro bistrattato Paese. Che sia scritto sul Giornale o sulla carta igienica è del tutto irrilevante come pure è un fatto che abbia chiesto la condanna a morte di otto persone. Le interpretazioni sono quelle di Enrico e quelle stanno scritte solo nel suo cervello.

                    6. Enrico

                      Se il Papa dicesse che il genocidio dei cristiani è opera di musulmani dimenticherebbe tutti i cristiani uccisi in India. Il senso di dover dire ‘ad opera di musulmani’ non lo capisco. Ci sono al mondo oltre 1.500.000.000 musulmani, quanti di loro vanno in giro ad ammazzare cristiani? A parte che dire genericamente musulmani significa ignorare le divisioni al loro interno. Anche all’interno del cristianesimo tra cattolici ed anglicani ad esempio c’è differenza.
                      Che Scalfaro l’abbia fatto per coprire se stesso è opinione di qualcuno, non suffragata dai fatti. Che per certi reati ci fosse la pena di morte, non dipendesse dal PM scegliere la pena e non fosse lui a giudicare è un dato di fatto. Che ‘non so se fosse colpevole’ l’abbia detto alla figlia di uno dei fucilati e non ad una commissione parlamentare di inchiesta è un dato di fatto. In base all’idea che ci si è già fatta della persona Scalfaro si opta per la bugia caritatevole (ha preferito fare una brutta figura per salvaguardare la memoria paterna della donna) o per il pentimento tardivo di chi sente il peso delle magagne.

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