“Un bel giorno il Partito avrebbe proclamato che due più due fa cinque, e voi avreste dovuto crederci. Era inevitabile che prima o poi succedesse, era nella logica stessa delle premesse su cui si basava il Partito. La visione del mondo che lo informava negava, tacitamente, non solo la validità dell’esperienza, ma l’esistenza stessa della realtà esterna. Il senso comune costituiva l’eresia delle eresie.
Ma la cosa terribile non era tanto il fatto che vi avrebbero ucciso se l’aveste pensata diversamente, ma che potevano aver ragione loro. In fin dei conti, come facciamo a sapere che due più due fa quattro? O che la forza di gravità esiste davvero? O che il passato è immutabile? Che cosa succede, se il passato e il mondo esterno esistono solo nella vostra mente e la vostra mente è sotto controllo?”
Dopo aver preso atto di ciò, Winston è spinto a scrivere sul suo diario:
“Le pietre sono dure, l’acqua è bagnata e gli oggetti lasciati senza sostegno cadono verso il centro della Terra. Con l’impressione di rivolgersi a O’Brien e con la convinzione di formulare un importante assioma, scrisse:
Libertà è la libertà di dire due più due fa quattro. Garantito ciò, tutto il resto ne consegue naturalmente”
George Orwell, 1984 (Nineteen Eighty-Four) [1949]
***
Siamo in ritardo, ma il ritardo non è verso quei paesi e istituzioni che ci costringono a considerare fari di civiltà e che sono avanti sì, ma nel triste declino della società occidentale, avanti nell’imporre pratiche aberranti sulla pedofilia e l’eutanasia infantile, ma in ritardo su quel mondo immaginato da Orwell, quel mondo pazzesco dominato dal condizionamento mentale e dalla neolingua. Siamo in ritardo di 62 anni sull’uscita del libro, e di 32 sulla data ipotizzata da Orwell, ma ormai ci siamo, anche qui, anche in Italia. Capita allora che in una trasmissione televisiva su una rete nazionale, due omosessuali sposati nel civilissimo Canada e che sempre in Canada hanno ottenuto tre bambini con la tecnica dell’utero in affitto rispondano così alla domanda di Costanza Miriano “dov’è la madre di quei bambini?”: “La madre non c’è, la madre è un concetto antropologico, non c’è”
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E per non farci mancare niente ecco cosa hanno detto il Senatore Pd Sergio Lo Giudice e il suo compagno (che hanno sfruttato in California la pratica dell’utero in affitto), nell’intervista alle Iene di ieri:
– Dopo quanto avete portato via il bambino da questa mamma surrogata?
> Dopo qualche settimana.
– E’ stato allattato?
> E’ stato allattato non al seno ma col latte che lei ci portava ogni giorno.
– Perché non è stato allattato al seno?
> E’ molto importante che sin dall’inizio i rapporto tra la donna e il bambino sia considerato non come un rapporto di una madre col suo figlio.
– Non è un trauma per un bambino essere separato appena nato dal corpo della madre?
> Non credo assolutamente.
> Non lo possiamo sapere.
– E per la donna che l’ha portato in grembo non è un trauma?
> Credo neppure.
– La madre surrogata è stata pagata?
> E’ una domanda a cui non voglio rispondere.
http://www.video.mediaset.it/video/iene/interviste/nobile-il-senatore-il-marito-e-il-figlio_591927.html
Sentendo quell’intervista mi si è gelato il sangue, sarà che sono un concetto antropologico da 8 mesi e da qualche giorno ho scoperto che lo sarò nuovamente, a Dio piacendo, tra 8 mesi. Nel sentire quelle agghiaccianti parole è tornata alla mia mente il volto della mia bambina appena nata appoggiata sul mio petto, la sua bocca che cercava il mio seno, il suo respiro che si calmava non appena l’avvicinavo al mio volto. Ecco, a questo pensavo, e poi ho pensato a quei bambini a cui tutto ciò è stato negato, e una tristezza infinita mi ha invaso. Sono andata poi a guardare la mia piccola mentre dormiva e la mia mano ha toccato istintivamente la mia pancia e una lacrima mi è scesa. Saranno gli ormoni, i concetti antropologici sono ricchi di ormoni ballerini.
Però per i cani invece è un trauma separare i cuccioli dalla mamma prima dei tre mesi di vita…
http://animalidalmondo.pianetadonna.it/come-separare-i-cuccioli-dalla-madre-208994.html
evidentemente la vita umana è considerata inferiore a quella dei cani…e poi questi signori ci parlano di civiltà… BAH!
Leggere queste parole mi provoca vomito … e qui, per misericordia, non posso scrivere cosa penso di questi esseri viscidi che non hanno neanche il coraggio di rispondere alle domande (avrà pagato in nero oltre i 1000 Euro?)
1000 euro per iniziare a parlare della fattibilità della cosa….
Costanza, tutta la mia solidarietà…
“E’ molto importante che sin dall’inizio i rapporto tra la donna e il bambino sia considerato non come un rapporto di una madre col suo figlio.”
Per chi? Al fine di che?
“Non è un trauma per un bambino essere separato appena nato dal corpo della madre?”
“Non credo assolutamente.”
Ah, se lo dice lui…
“La madre surrogata è stata pagata?”
“E’ una domanda a cui non voglio rispondere.”
Ecco, è meglio (che poi anche non fosse stata pagata, non è che si sarebbe tutta ‘sta differenza)
😐 😐 😐 😐
“Al fine di che?”
Al fine di non rischiare che il pargolo, per motivi meramente istintivi, un giorno possa chiedere chiarimenti sul concetto antropologico.
Quel “Non credo assolutamente” è irrazionale e disumano.
Ma quello che segue, quel “NON LO POSSIAMO SAPERE” è agghiacciante e diabolico.
Non c’è differenza alcuna fra costoro e il dottor Mengele. La stessa protervia nel sostenere la legittimità di esperimenti atroci su creature indifese.
Mengele? 1984? Signori miei, credo sia il caso di andare a prendere un bel dizionario della lingua italiana per rivedere le definizioni di “totalitarismo” e “democrazia”. Rimarrete sorpresi.
LE POLPETTE AL SUGO DEL CONCETTO ANTROPOLOGICO
Massimo Viglione
il mio concetto antropologico oggi è a letto con il mal di schiena.
io le ho detto di non lamentarsi e stare tranquilla, perché il mal di schiena è solo un concetto neurologico.
Lei mi ha risposto che stasera allora non mi cucina, perché l’appetito è solo un concetto fisiologico.
Mi sono subito venute in mente le sue polpette al sugo… e ho capito perché io sarò sempre inguaribilmente retrivo, oscurantista, reazionario. Uno di quelli che fa vergognare gli ambienti intellingenti e progressivi dove lavora.
A me le polpette al sugo di mia madre non me le levate…
A voi i concetti e la dieta vegan, a noi la realtà, le polpette e pure la bistecca, la lasagna e tutto il resto.
A voi l’odio di chi procrea solo concetti ed emana il fetore del proprio rancore. Ai noi l’amore per i nostri figli e ai nostri bambini l’amore di un padre e una madre.
Ormai, siamo due umanità. Voi siete incarnati dalla Littizzetto, noi dai nostri padri e dalle nostre madri, dai nostri mariti e delle nostre mogli, dai nostri figli.
Voi siete l’utopia del nulla. Noi siamo la famiglia dell’essere.
“Mamma son tanto felice… ” Avete presente? Ecco, noi siamo questi.
MASCHIO E FEMMINA, PADRE E MADRE, MARITO E MOGLIE, FIGLI E FIGLIE.
e polpette…
Geniale. Viva le polpette al sugo della mamma. 🙂
Ma..è palese come si vuole giustificare l’ingiustificabile, è come pretendere di dire che : durante il giorno..c’è il buio-luminoso, e nella notte..c’è una luce diversa, perchè ” luce ” è un concetto soggettivo, come l’aberrante ideologia del Gender vuol far credere che il sesso non derivi dalla formazione biologica naturale,..ma si sceglie,.con un’educazione psicologica-soggettiva-mentale!! Sono le assurdità demoniache di una cultura senza Dio che partorisce solo negazio-ni perchè vuota del vero, del bello, del buono,..avvolta nelle spire di reinterpretate ideologie della Scuola di Francoforte con successive modifiche, scientificamente declinate verso il perverso, il male, la distruzione dell’essere e l’annientamento dell’uomo. Dio ci salvi ! Noi..però abbiamo il gusto del normale, crediamo sempre in ciò che è, è stato e sarà sempre,.e ci rende immensamente felici d’essere nati in una famiglia con un padre ed una madre,.nonni e nonne
certe,.a cui anche somigliamo,fisicamente, possiamo ricostruire la nostra storia, le nostre generazioni., e.tutto ciò ci dona ,certezza, forza, gioia,stabilità e solidità dell’essere una persona con “radici certe”, genealogia certa e vera. Vogliamo e lottiamo affinche’ la ns Patria conservi e tuteli tali valori primordiali -naturali per le generazioni future.
Puro maschilismo. Almeno fosse stata Concetta Antropologica.
(è per non piangere, neh)
Se la madre è un concetto antropologico, ovviamente anche il padre è un concetto antropologico, e tanto più è un concetto antropologico la coppia con i bambini a carico. Allora perché quei due civilissimi signori vogliono a tutti i costi scimmiottare la coppia genitoriale con i figli a carcio? Dal suo punto di vista aveva perfettamente ragione Aristarco!
Ciao costanza, volevo chiederti: esistono studi scientifici che dimostrano il disagio psicologico che vivono i bambini cresciuti in ambiente omosessuale? Se si converrebbe citarli per far capire anche a questa persone il male che fanno si bambini. Grazie
…personalmente ritengo ci si debba fermare anche a monte degli studi.
stante il fatto che si nasce da un uomo e da una donna, l’essere deliberatamente senza una una delle figure genitoriali è una condizione che delinea fondamentalmente un esperimento su cavie umane non consenzienti.
Tutti i possibili studi conseguono da questo.
Badate bene, non parlo di casi della vita per cui uno possa essere orfano o abbandonato. In ogni caso, qui si tratterebbe, a fortiori, del paragone con una disgrazia che credo nessuno infliggerebbe deliberatamente a una creatura.
ripeto, personalmente, mi fermerei qui
“E’ molto importante che sin dall’inizio i rapporto tra la donna e il bambino sia considerato non come un rapporto di una madre col suo figlio.”
E’ una frase terribile!!!!!!
Altro che dottor Mengele…….
La chiama “donna” non madre o mamma …..è proprio una lavatrice!
Cito:
“La chiama “donna” non madre o mamma …..è proprio una lavatrice!”
Non c’è di che stupirsi.
Fu insegnato “ama il prossimo tuo come te stesso”.
Da chi si odia a tal punto da rinnegare la propria natura profonda e reale – questa è la vera omofobia – non ci si può aspettare una benché minima comprensione verso il prossimo.
Ciao.
Luigi
Confermo, anch’io sono sobbalzato nel leggere questa frase aberrante. Qui siamo ben oltre l’inciviltà: siamo alla disumanità.
L’ha ribloggato su maurostabile.
Ciao Costanza, Grazie e complimenti per quello che fai per l’umanità. Io e la mia famiglia (io ex mia moglie abbiamo 8 figli) ti seguiamo sempre volentieri e ci ricordiamo di te nella preghiera. Così come abbiamo fatto l’altra sera durante il programma alla 7. Grazie anche per tutti i contributi che mandi. Ti segnalo che dopo il filmato della 7 si posiziona un filmato contro Santa Teresa di Calcutta. Bisognerebbe trovare altra soluzione anche per i prossimi eventuali link a filmati su you tube. Grazie per tutto e coraggio. Siamo tutti con te e con voi Virgilio Mazzacani
Inviato da iPhone
>
Degna di nota poi la composizione numerica degli “ospiti” e l’atteggiamento dei conduttori. Come sempre, comunque…
L’ha ribloggato su G blog.
Ma il concetto antropologico della contrattualizzante la relazione emotiva che può produrre oggetti del concepimento…. chi è?
concett* antropologic* per favore, altrimenti non é gender-compliant
Ah no, eh! Non facciamo scherzi! Questo è un blog DEASTERISCHIZZATO 😉
“Questo è un blog DEASTERISCHIZZATO”
concett# antropologic#? 🙂
E pure “decancellettizzato”, tie’ 😉
Del concetto antropologico mi interessa poco
Mi basta quel “la madre non c’è”
Perchè questa è la risposta, la madre non c’è, il resto è la motivazione alla risposta
Ma anche se la motivazione fosse stata diversa e “accettabile” il fatto che la “la madre non c’è ” sarebbe rimasto
La madre non c’è
Quindi tutto bene?
La carica della neolingua è cominciata ai tempi del referendum sull’aborto. Per questo adesso le femministe sono così in impaccio. Ai tempi affermarono il diritto di trattare il feto come una cosa (più recentemente, la Dandini, ai tempi del referendum sulla legge 40 si distinse su un palco facendo urlare agli astanti che l’embrione era una cosa, – anche lei non dimentichiamo), adesso due uomini affermano che le donne sono solo una cosa (l’utero) e una funzione (l’incubatrice). Mi dispiace solo (però TANTO) del pavido silenzio di tanti pastori.
…bisognerebbe alle coppie, omosessuali, negargli il diritto di espatrio.
Sicuramente andrebbero a cercarsi qualche utero in affitto.
(primo articolo della legge Adinolfi, all’indomani della bocciatura
della legge Cirinnà)
Bella battuta, ma semplicemente basterebbe richiedere come obbligatorie le generalità della madre.
@filosofiazzero
Quando butti lì affermazioni che nessuno pensa né son state scritte …
E continuano a non (voler) capire cosa hanno davanti
http://www.corriere.it/opinioni/16_febbraio_03/quel-centrodestra-cerca-leader-1a67e332-c9e4-11e5-83af-3e75cf16ed0a.shtml
Grazie! Sapere che il Corrieruccio ha decretaro che la causa che mi condotta a Roma “è discutibile, e alla lunga votata alla sconfitta” mi ha dato tutta la carica che stamattina mi mancava proprio. 😀
L’identificazione automatica del popolo del Circo Massimo con un fantomatico “centrodestra” e’una perla assoluta.
http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/family-day-crozza-su-gandolfini–il-sesso-non-e-un-piacere-concordo/227165/226456
Michela Murgia filosofeggia e cristianeggia, ma stringi stringi la pensa uguale alla coppia di uomini
http://espresso.repubblica.it/attualita/2016/02/01/news/michela-murgia-non-chiamatela-maternita-surrogata-1.248420?ref=HRBZ-1
Fine ingloriosa delle pseudofemministe di ultima generazione.
Sogno proibito? Assistere a un confronto tra Camille Paglia e Michela Murgia (ma lo saprà, l’inglese?).
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=491276854391842&substory_index=0&id=456629424523252
Carissima Costanza e carissimi tutti,
sono anch’io una FamilyDay30gennaio.
Sottoscrivo i vostri pensieri e i vostri sentimenti in difesa dell’unica Verità.
Ho un solo rammarico:
che si parli della stepchild adoption solo nel risvolto che riguarda le prospettive della coppia omosessuale maschile che ricorrerà all’utero in affitto (su questo, puntualmente, occorrerà precisare che lo sfruttamento del corpo della donna può anche essere duplice, perché possono essere due le donne coinvolte, come già succede, ossia una che dona l’ovulo in un mercato fiorentissimo in termini di dollari, e l’altra che ‘incuba’ il bambino).
Ma c’è anche il caso della pretesa di un figlio da parte della coppia omosessuale femminile.
In questo caso la gravidanza può essere ‘portata avanti’ da una delle due, con l’apporto indispensabile del seme di un donatore. I donatori che si iscrivono alle ‘banche del seme’ lo fanno per lo più per denaro (sono per lo più studenti, o uomini con difficoltà economiche) e sono in numero relativamente basso (mi baso su quanto uscì dal caso danese di una decina di anni fa).
Questo porta al rischio-certezza della nascita di un sacco di fratellastri che ignorano di esserlo (è già successo, sta succedendo ancora, tanto che negli USA ci sono ragazzi che, saputa dalla madre la propria origine, fanno ricerche nel web per rintracciare il padre biologico e i propri fratellastri, quelli ‘usciti’ dalle ‘donazioni’ del medesimo uomo.
Anche tutto questo andrà considerato nel dibattito.
Grazie per la vostra vitalità.
Secondo me hai ragione, Marisa, questo aspetto è troppo poco considerato. Ed è altrettanto grave dell’altro. Non dimentichiamolo mai. Non enfatizziamo troppo l’aspetto materno, perché il problema è molto più ampio. Anzi la figura del donatore di seme mi è sempre sembrata estremamente tragica, perché è troppo facile farlo materialmente, e non rendersi conto anche per molti anni di quello che si è commesso ai danni propri e dei figli che rimarranno sconosciuti. Poi è un tema su cui tanti (soprattutto uomini) fanno gli spiritosi con battutine varie, per via delle modalità con cui la ”donazione” viene fatta, a volte persino esaltandosi come se fosse una prova di virilità. Mi fa una tristezza immensa. E’ una pratica in cui l’uomo viene strumentalizzato e disprezzato tanto quanto la donna. E poi la pagano comunque i bambini.
Concordando sulla “tristezza immensa” e ringraziando per averla espressa, segnalo per par condicio anche il similare “Ma nessuno toglie un padre, quel padre semplicemente non c’è” di tale Pamela Villoresi:
http://27esimaora.corriere.it/articolo/io-nonna-arcobaleno-chiedo-per-mia-nipote-uguali-diritti
Ciao.
Luigi
Notare il bisogno di specificare “amatissima” – non sono uno psicologo, ma mi sembra che dica molto di chi scrive.
Di cose assurde ne ho sentite tante, ma che “la madre è un concetto antropologico” devo ammettere che le supera tutte. Verrebbe quasi da ridere…. ma in realtà viene da piangere! E’ una tragedia vera… Non so se la storia dell’umanità ha mai conosciuto tragedie così grandi.
Credo che anche il problema posto da Marisa non sia irrilevante. Non tanto tempo fa avevo sentito la storia di una coppia che poi aveva scoperto essere fratello e sorella. Erano stati adottati da famiglie diverse e non era stato concesso loro di mantenere rapporti, e così quando si sono conosciuti non sapevano di essere fratelli.
E con tutti i semi sparsi, cosa accadrà?
Altro problema emerge – e anche di questi casi ce ne sono stati diversi – quando c’è un errore per cui il bambino nasce del colore sbagliato, o quando ne sopravvivono più di uno (ma l’ordine era stato chiaro: un pezzo!!!), o quando il bambino nasce con qualche patologia o menomazione non prevista…. Insomma…. soddisfatti o rimborsati? e quando scade la garanzia?
http://giulianoguzzo.com/2016/02/03/lallattamento-del-concetto-antropologico-e-una-garanzia/#more-9272
“con il ddl sulle unioni civili si è raggiunta l’apoteosi: viene esplicitamente detto che il bambino, l’essere indifeso che dovrebbe essere garantito dalla società “civile”, passa invece da Soggetto di diritto ad Oggetto di diritto: il diritto di qualcun altro alla “genitorialità”. il resto: http://www.ingannati.it/2016/02/03/la-morte-del-diritto/
Lo show di Fazio e della Lititzzetto, i continui servizi delle Iene, su La7 tutti contro Costanza Miriano (la guardavano e la consideravano un’aliena. Forse la maternità tra qualche tempo sarà un concetto marziano e nemmeno più antropologico). Nel frattempo che in tv il pensiero unico non lascia spazio e continua a fare lavaggi del cervello, a me personalmente è stato vietato di parlare nella scuola in cui insegno religione cattolica del tema Matrimonio e Costituzione in un incontro con un avvocato canonista del Tribunale ecclesiastico di Palermo. La scusa è sempre la stessa: “Io (dirigente) sono cattolica, ma siamo in una scuola laica”. Laicità significa mettere il bavaglio ad una posizione cattolica o saper ascoltare chi dissente dal pensiero unico che dilaga in televisione e nelle menti “cattoliche” politicamente corrette e laiciste?
Carissima Costanza, sono un ragazzo di 23 anni di Roma. Con queste poche righe, voglio esprimere la gratitudine che nutro per te e tutto ciò che fai, in difesa dei diritti dei bambini, della famiglia e della dignità di ogni essere umano. È ASSURDO constatare quanto oggi sia considerato rivoluzionario sostenere cose che davamo per scontate: cosa c’è di radicale nel sostenere che i bambini sono soggetti di un diritto e non oggetto di desideri individuali? cosa c’è di radicale nell’urlare che l’utero in affitto viola la sacralità del corpo femminile? cosa c’è di sbagliato nel dire che gay e etero hanno entrambi la stessa dignità in quanto uomini ma che non possono pretendere stessi diritti in nome di un malsano senso di giustizia, posto che aspirazioni e desideri possano essere considerati diritti? cosa c’è di incomprensibile nell’affermare che esiste una Verità che trascende le nostre aspirazioni, le nostre rivendicazioni e i nostri capricci? Grazie Costanza per l’esempio che dai a chi come me combatte ogni giorno contro il relativismo della verità e tenta di predicare la bellezza di un Assoluto che vale davvero la pena di perseguire!
Una domanda: ma se non esisto e sono un concetto antropologico, allora chi mi parla come minimo ha le allucinazioni…
L’ho pensato anch’io, cavolo! Sono un concetto antropologico! E io, sempliciotta, che credevo di esistere, in carne ed ossa, e che quello che pensano gli altri non influisse per nulla sulla mia esistenza o meno…
Non vi perdete questo articolo di Emanuele Boffi su Tempi. http://www.tempi.it/family-day-una-piazza-per-la-realta
Non solo per le cose autentiche e belle che dice ma anche per la scintillante selezione di illuminate stroncature del Family Day.
Difficile scegliere ma se dovessi dare l’Oscar lo darei a Furio Colombo (Oscar alla carriera, se non altro).
Leggo:
“Difficile scegliere ma se dovessi dare l’Oscar lo darei a Furio Colombo (Oscar alla carriera, se non altro).”
Va bene, a Colombo oscar alla carriera (ex aequo con Marc Saudade?).
Però come miglior film io voto Grillini.
Siamo al puro non senso logico: la natura cacciata dalla porta vien fatta rientrare dalla finestra.
Tralascio di commentare l’osservazione sugli ebrei iscritti al partito nazi-fascista durante la Shoah…
Ciao.
Luigi
Viviana non saprei …. sono indeciso tra Saviano e Marzano.
Anzi no, la Litizzetto, il suo modo di “etichettare” é unico e inimitabile, quanti begli appellativi! 😉
Una considerazione seria peró vorrei farla, una cosa che é capito leggendo tanto di quello che si é scritto sui partecipanti al Family Day, queste persone non ci conoscono per nulla!
Quella piazza era bellissima, si respirava un clima di grande serenitá e di nessuna ostilitá (nei confronti di nessuno). Ovvio che qualche eccezione negativa ci sará pur stata – anche se io personalmente non ne ho incontrate – ma, in generale la gente stava lí per dare semplicemente la testimonianza di alcune semplici veritá (NON di Fede) tipo 2+2=4.
Inoltre la gente mi é sembrata pure PIÚ che mediamente informata sul: DDL, il contesto politico, cosa sta avvenendo sul panorama mondiale in merito a questi argomenti, e in alcuni casi anche su questioni filosofiche ed etiche di un certo livello.
La tua impressione della piazza è anche la mia. Sconsolante è la mancanza di interesse, di curiosità, di voglia di sapere del giornalista medio. La pappa è già pronta e c’è solo da condirla con una immagine o una battuta opportunamente selezionata. (Del resto, la maggioranza della categoria è carne da cannone sottopagata e precaria… malgrado tutto non me la sento di dargli troppo la croce addosso…).
«Un tempo non era permesso a nessuno di pensare liberamente.
Ora sarebbe permesso, ma nessuno ne è più capace.
Ora la gente vuole pensare ciò che si suppone debba pensare.
E questo lo considera libertà»
(Oswald Spengler – Il tramonto dell’Occidente)
L’ha ribloggato su l'ovvio e l'evidente.
eh,mala tempora currunt. sed peiora…
i prezzi,non solo del petrolio, scendono sempre di più.
un tempo ci si vendeva l’anima almeno per il galles.
ora per cinque poltrone di sottogoverno…
Intervista a Costanza su LInkiesta
http://www.linkiesta.it/it/article/2016/02/03/miriano-lamore-e-anche-gay-la-famiglia-mai/29121/
Ottima intervista. Però c’è un passaggio che mi invoglia a fare un commento che già volevo fare l’altro giorno.
“Nessuno può permettersi di giudicare la condotta di nessuno. ”
Il commento che volevo fare è questo. Dal punto di vista politico, direi che stiamo facendo il massimo che possiamo fare con in mezzi a nostra disposizione. E dal punto di vista evangelico, cioè di evangelizzazione? Il che mi porta ad una domanda anteriore: ma il popolo del Family Day è cattolico o no? È una domanda che già altri si sono posti e mi pare che la risposta ufficiale, per ora, sia che non è un popolo cattolico, anche se è composto da una maggioranza di cattolici. Dal punto di vista politico, va benone: non solo perché, banalmente, racimola consensi da un bacino più ampio, ma anche perché dimostra che non è una questione di cattolico-vs-resto-del-mondo, ma di buon senso vs irrazionalità. Che poi la maggior parte di quel popolo sia cattolico, è semplicemente per via del fatto che il Magistero è anche buon senso.
Tuttavia, questa ambiguità sulla natura di quel popolo va gestita con attenzione, perché poi possono uscire passaggi che vanno bene politicamente, ma non evangelicamente. Tra cui la frase che ho riportato. Presa nel contesto (che non ho riportato, perché c’è il link), il senso è che lo Stato non deve intromettersi in questioni sentimentali private, concetto che sostengo fortemente anch’io. Presa diversamente, ovviamente non mi suona. Cattolicamente noi non dobbiamo giudicare le persone, ma dobbiamo ammonire le condotte sbagliate (“ammonire i peccatori” è una delle opere di misericordia). Ora, so benissimo cosa pensa Costanza: perché qualche giorno fa, sul Foglio, ha tranquillamente chiuso la sua intervista parlando di Inferno. E non è possibile in una breve intervista esprimersi sempre in modo completo su tutti i punti in questione: per cui vale il concetto che bisogna tenere presente vari discorsi, articoli, interviste.
Però, tornando alla prima domanda: e dal punto di vista dell’evangelizzazione? Purtroppo abbiamo un doppio fardello: nel momento in cui i nostri pastori si sono vigliaccamente defilati, quasi tutti, per non parlare dei traditori, abbiamo anche la responsabilità di essere il faro del popolo di Cristo. Ecco perché devo essere pignolo su questo punto.
Per questo, dico, l’idiosincrasia sull’identità del popolo del Family Day andrà prima o poi risolta. Non nei prossimi giorni, perché ora l’urgenza è focalizzarsi sul Senato. Però non troppo tempo dopo.
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-io-madre-comprata-per-8mila-dollari-alle-donne-italiane-dico-lutero-in-affitto-e-un-inferno-15142.htm
http://www.tempi.it/parigi-oggi-convegno-abolizione-universale-utero-affitto#.VrHRVtLhCmw
«Abolizione universale della maternità surrogata». È questo l’obiettivo dell’assise che si terrà oggi pomeriggio all’Assemblea nazionale di Parigi. L’iniziativa internazionale, che mira a porre fine al supermarket planetario della vita nascente, durerà tre ore e interverranno intellettuali, politici, femministe, attivisti e studiosi.
Grazie per averlo ricordato: io ho firmato ieri
in quanto a chi sostiene che la chiesa non dovrebbe scendere nell’agone politico,almeno direttamente con i suoi rappresentanti ( ma non era l’idea di S.Ambrogio, per esempio):
Vladimir Sergeevic Solov’ëv
Confinata la fede nel tempio e abbandonato l’agone pubblico ai principi pagani, così la Chiesa orientale si condannò a soccombere alla «legge di vita» di Maometto. «Bastarono cinque anni per ridurla ad archeologia»
http://www.tempi.it/bisanzio-fu-distrutta-in-un-giorno-la-conquista-islamica-secondo-il-grande-solovev#.VrHSOdLhCmw
L’ha ribloggato su geniofemminile.
Fin troppo evidente, ormai, che quello che si “batte” per le unioni civili è un utile idiota terminale (o addirittura in mala fede, per quanto riguarda organizzatori, capi e capetti) a sostegno della società aperta di Soros e Goldman Sachs, ancor più che del vecchio arnese liberale Karl Popper, fondata sul mercato sovrano e sugli evanescenti “diritti civili”.
Secondo i famigerati complottisti, che sempre più spesso vedono giusto e ci prendono, dietro la lobby omosessuale americana (e mondiale), sponsorizzata dal capitale finanziario egemone, ci sono pezzi da novanta, sostenitori e finanziatori per calcolo e interesse di classe, come Soros, JPMorgan, Rockefeller Foundation, al punto che si potrebbe consigliare agli italiani la lettura dell’interessante libro Unisex. La creazione dell’uomo “senza identità”, di Perucchietti e Marletta, edito da Arianna Editrice, in cui si svelano le vere ragioni, molto concrete, del sostegno assicurato dalla finanza di rapina ai diritti della minoranza omosessuale e alla cosiddetta ideologia Gender, a partire dalla “società pilota” statunitense.
Solo un povero imbecille può credere che gli squali dell’alta finanza, nonché i vertici dei gruppi produttivi-finanziari, investano tempo e risorse e spendano la loro immagine per liberalità, convinti che ciò migliorerà anche l’aspetto lavorativo, aumenterà l’efficienza e risponderà a una richiesta sentita da clienti e dipendenti.
Accertato chi sono gli sponsor delle campagne occidentali per i diritti omosessuali, la diffusione dell’ideologia Gender e l’”eccezione familiare”, che si vorrebbe diventi addirittura una regola soppiantando la famiglia tradizionale, ci viene il fondato sospetto che la manovra costituisca un passo successivo – non solo di distrazione dalla questione sociale – a quello già compiuto e metabolizzato dell’idiotizzazione di massa, che ha portato alla perdita, per i più, della dimensione politico-sociale e della capacità di lottare per un futuro migliore.
Riassumendo, la spinta esterna e interna all’Italia sui diritti della minoranza omosessuale, che diventano prioritari su tutto, consentirà alle élite globaliste di conseguire i due seguenti obbiettivi principali, anche nel nostro paese:
1) La disintegrazione progressiva della famiglia tradizionale, unità di base della società, resistenza di natura comunitaria al neocapitalismo e difesa per l’uomo, che deve essere completamente individualizzato e privato di ogni appiglio e difesa su cui poteva contare in passato.
2) L’oscuramento della questione sociale, non più prioritaria, e la sua sostituzione, fino al raggiungimento degli obbiettivi elitisti – nozze e adozioni – con la questione gay/lesbiche.
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=16177
Novena a Maria SS di Lourdes, preghiera forte e continua, e fiducia nella Madonna che “è con noi”. Mi sembra di aver capito che il DDL in questione sarà dibattuto il giorno 11 febbraio, festa dell’Immacolata di Lourdes. Facciamo la nostra parte e la Madonna di certo farà la Sua.
A proposito di neolingua: anche la “coppia omosessuale” per la lingua italiana non esiste.. sarebbe un paio…
Quando Dio non è più al centro, vengono meno pure il padre e la madre, ognuno fa ciò che vuole e pensa ciò che gli fa più comodo. Se manca Dio, manca ogni altra autorità e la società non più retta dalla ragione e dalla verità può essere dominata solo con un regime totalitario, giusto appunto quello che sta succedendo, perchè il liberalismo è un regime totalitario che impedisce che venga detta le verità, che impedisce la pratica delle virtù e appoggia ogni vizio. I cattolici dovrebbero essere la pietra di inciampo e dovrebbero odiare il peccato come lo odia Dio, invece sempre più si è conniventi con esso, lo si tollera e si cerca il male minore, come se il male non fosse semplicemente male e non fosse sempre odiato da Dio. Siamo in un momento di svolta non è più possibile tentennare, bisogna prendere posizione o con Dio o contro di Lui, non esistono le vie di mezzo, non esistono scapatoie, altrimenti i martiri sarebbero stati fessi a farsi ammazzare, quando potevano incensare un pochino gli idoli pagani, senza per forza dover rinnegare il proprio Dio. Invece hanno scelto il martirio, perchè agli idoli non si può dare nulla, tutto va dato a Dio che ci ha creati e redenti e che è il nostro ultimo ed unico fine. Finchè non tornerà Dio al centro non solo dei nostri cuori, ma al centro della società e delle leggi, allora non ci si potrà stupire se anche ogni autorità, ogni persona umana sarà considerata nulla, solo merce per far soldi.
Gentile signora Miriano,
sono un omosessuale ateo, eppure devo dirle che sono solidale con lei. Mi piacciono molto il suo modo di parlare, la sua dolcezza, la sua lucidità nell’argomentare e il suo atteggiamento in generale, e sono convinto che i suoi figli sono fortunatissimi ad averla come madre.
Ho visto il suo intervento al Family Day (ma non sarebbe stato meglio chiamarlo “giorno della famiglia”, nella nostra bellissima lingua?), e poi, soprattutto, ho visto la puntata di “Fuori Onda”. L’atteggiamento della coppia di omosessuali è stato davvero arrogante, benché, da omosessuale, io riesca certamente a capire le loro ragioni. La parte più assurda è stata quando uno dei due ha detto che lei non aveva una sentenza di tribunale per chiedersi dove fosse la mamma, come se ci fosse bisogno di una sentenza di tribunale per capire che un bambino è nato da una madre! Non so davvero come abbia fatto a rimanere calma: io avrei dato di matto, glielo assicuro!
Francesco, mi scuso per l’intromissione ma ci tengo a dirle che leggere questo suo messaggio mi allarga il cuore. Sia perché vuol dire che i gentiluomini ci sono ancora sia perché condivido la sua perplessità sull’inglese. Grazie!
Viviana.
FANTASTICO! L’istituto di statistica ci dice che i numeri sono un’opinione. Ma non è Orwell, no….
http://www.avvenire.it/Lettere/Pagine/gay-istat.aspx?utm_content=buffer2e1e9utm_medium%3Dsocialutm_source%3Dfacebook.comutm_campaign%3Dbuffer
Divertente, no? L’ISTAT da anni è accusata di “aggiustare” dati macro-economici, come p.es. l’inflazione, secondo i desideri del governo di turno, accuse che hanno probabilmente un certo fondamento (non si tratta di semplici misure, ma di stime che dipendono in grandissima parte dal metodo operativo, vedasi p.es. la scelta dei prodotti e servizi da mettere nel “paniere”). L’istituto ha sempre difeso la bontà del suo operato. Chissà come mai ora, improvvisamente, è tutto il contrario?
Paul, per la serie: quando i fatti (leggi DATI) contrastano con le opinioni (leggi IDEOLOGIE), tanto peggio per i fatti !
E si manda la statistica a farsi benedire …. mah …… non aggiungo altro
Dizionario Garzanti della lingua italiana : Madre : n.f. donna che ha generato dei figli, considerata rispetto ai figli…
agg.: che è madre, che ha figli…
Di concetto antropologico neanche l’ombra…
In fondo quando dicono che è come quando i neri non potevano sedere sui bus con i bianchi, o i nazisti internavano ebrei e dissidenti, o pensate voi qualunque esempio di ingiustizia, di crimine, che la storia ha nel tempo combattuto e sconfitto. Solo che non si rendono conto dei veri rapporti di forza, che i veri deboli per cui lottare non sono coppie di ricchi omosessuali (ma neppure eterosessuali, se comprano figli come oggetti), ma i bambini prodotti, venduti, comprati. I bambini che necessariamente dovranno poi essere educati a credere che tutto sia a posto, e non solo i loro figli, ma anche tutti gli altri, perché se poi avessero dei problemi crescendo sarebbe colpa di noi retrogradi che siamo tanto cattivi. Allora rieducazione gender in tutte le scuole, sempre sotto il controllo del Ministero dell’Amore.
Rimarchevole l’intervento di Scilipoti: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=hotresaula
Ave Maria, concetto antropologico di Dio, PREGA PER NOI!!!!!!!!
grande e brava Costanza, sempre cosi’ “tonica”, cuore e cervello uniti nella lotta (contro il demonio e i suoi servi in pirlamento, con la “i”)
CICLISTI IN AUTOSTRADA
Stefano Brancato
Sui diritti dei ciclisti ad andare in autostrada:
Ciclista (C): è arrivato il momento di fare una legge che dia diritti a tutti quelli che hanno una bicicletta di poter andare in autostrada
Uomo comune (Uc): ma l’autostrada veramente è fatta solo per i veicoli a motore…
C – E chi l’ha detto? Chi è lei, signor Uomo comune, per dirmi che non posso andare in autostrada con la bicicletta?
Uc – Con la bici può fare altre cose, ci sono le piste ciclabili, i parchi, o anche le strade normali, ma in autostrada non si può andare con la bicicletta…
C – Ma questa è discriminazione! Perché mi vuole negare il diritto di andare in autostrada con la bici? Si rende conto che questa è ciclofobia!
Uc – Ma no, a me la bici piace pure, ma alcune cose non può farle, ha dei limiti…
C – Limiti? Mi scusi, signor Uomo comune, ma lei è un tantino retrogrado! Siamo nel 2016, c’è gente che con la bici ha fatto il giro del mondo e lei mi vuole dire che non posso entrare in autostrada con la bici?
Uc – Gliel’ho detto, signor Ciclista, per l’autostrada serve il motore… l’autostrada ha una funzione ben precisa, rendere più veloci gli spostamenti…
C – Si vede che lei è proprio ignorante, Uomo comune. Non ha letto che in determinate circostanze il mezzo più veloce per spostarsi è la bicicletta. Ci sono studi che lo provano! Lo dicono gli esperti
Uc – Si, ma comunque in autostrada possono andare solo veicoli a motore, sulle grandi distanze serve il motore, ci sono cose che la bici non è in grado di fare…
C – Ma invece di voler limitare il mio diritto ad andare in autostrada, perché non pensate a tutti quelli che guidano senza cintura? O a quelli che guidano ubriachi? Ma lei si rende conto? State qui a discriminare noi poveri ciclisti, invece di risolvere il problema dell’inquinamento!
Uc – Si scusi, ma questo cosa c’entra… le biciclette non possono andare in autostrada, anche per motivi di sicurezza, sia dei ciclisti, che degli altri automobilisti…
C – Ah! Proprio voi parlate di sicurezza! Con tutti gli incidenti che ogni anno avvengono sulle autostrade! E certo non per colpa delle biciclette! Lo sa che quelli che vanno in bicicletta hanno il tasso di mortalità più basso? Non ha letto gli studi scientifici in merito? La bicicletta è il mezzo più sicuro!
Uc – Si, sicuramente si muore meno in bicicletta che su un’automobile, ma rimane il fatto che i ciclisti non possono entrare in autostrada…
C – Ma lei lo sa che in paesi come l’Olanda e l’Inghilterra, i ciclisti vanno già in autostrada? Sono esperienze bellissime, di vera comunione! Vedesse che condivisione e che affetto! Sono tutti felici!
Uc – Ma veramente, ho sentito molte voci contrarie e anche che si sono verificate diverse cadute. Tanta gente ha subito incidenti e ferite. Forse dovremmo riflettere su questo.
C – Ma che dice? Avrà letto qualche articolo fazioso, su quelle riviste per soli automobilisti! Sono solo degli oscurantisti! E comunque abbiamo già preparato un progetto di legge, che farà dell’Italia un paese civile. E finalmente tutti i ciclisti italiani potranno godere degli stessi diritti degli automobilisti. Basta discriminazioni!
Uc – Ma veramente…
C – Siamo gli ultimi in Europa su questi temi. Finiamola! Presto il nostro sogno di viaggiare in autostrada sarà legge. E nessuno potrà più impedirci di varcare allegramente i caselli autostradali.
Uc – Ma lei si rende conto del caos che questa legge potrebbe provocare?
C – Ma quale caos! Noi non vogliamo togliere diritti a nessuno. Siete voi che volete impedire ai ciclisti di essere come tutti gli altri. E’ un fatto di dignità! Perché volete impedire che il ciclista possa beneficiare degli stessi diritti di chi va in macchina?
Uc – Ma perché la bicicletta e la macchina sono diverse. Distinguere, non è discriminare. Anzi trattare in modo uguale situazioni disuguali, questa sì che sarebbe ingiustizia.
C – Ingiustizia? Lei parla di ingiustizia? Ma lo sa quanti ciclisti ogni giorno vengono derisi e insultati per le strade? E devono respirare i fumi delle automobili? Lo sa quanto è umiliante vedere ogni giorno le macchine che ti passano accanto e non ti danno la precedenza? Sa quanti casi di ciclofobia ci sono ogni anno in Italia? Studi e si informi, prima di parlare di ingiustizia!
Uc – Ma scusi, signor Ciclista, si può ancora dire che una bicicletta è diversa da un’automobile? Non in dignità, certo. Però svolgono funzioni diverse. Hanno uno scopo assolutamente differente
C – Guardi, Uomo comune, io mi meraviglio del suo razzismo! I suoi argomenti sono medievali! Le bici andranno in autostrada! E’ un mio diritto di ciclista andare in autostrada! Fatevene una ragione! Questo è il vero progresso. Nessuno riuscirà a impedirci di combattere contro l’oppressione dei ciclisti!
Uc – Ma voi non state combattendo contro l’oppressione, state combattendo contro la realtà.
C – Vedo che è inutile parlare con lei, si vede che odia i ciclisti. La lascio alle sue convinzioni superstiziose. Continui a credere che l’autostrada sia un diritto esclusivo delle macchine. Noi non ci fermeremo. L’autostrada è un diritto di tutti.
BIKE = CAR! STOP CICLOFOBIA!
Questo e’il commento definitivo!
Bravo Nitto Palma!
Carissima Costanza, desidero qui esprimere la mia profonda stima verso di te e verso tutti quei laici impegnati in questa grande impresa.
Le tue parole “la gioia di alzarci da risorti … per gridare al mondo che solo Gesù Cristo è la salvezza e la verità dell’uomo” mi si sono iscritte nel cuore. Avevo conosciuto l’Avv. Amato lo scorso anno e gli avevo stretto con commozione la mano dicendogli che pregavo per lui, che pregavo per voi. Ora ho compreso che sono chiamata anche ad agire. Da sabato (sono venuta a Roma da Milano con tre amiche, tre che però facevano 14 tra mariti e figli) incessantemente rilancio ogni informazione vera a tutti i miei contatti. Prendo posizione, scrivo, parlo.
Ho smesso di tacere nel rispetto di quella “tolleranza” che sapeva più di comodo paravento.
Sono in campo e ogni giorno che passa mi accorgo che è vero: tre persone oggi, dieci domani, centro tra dieci giorni.
Un’ultima nota: non oso immaginare la sofferenza che devi aver provato nell’arena. Ma questo piccolo frammento, questi 26 secondi hanno raggiunto tanta più gente di quanta non lo abbiano fatto tutti i miei tentativi di spiegare il fondamento tecnico dell’incostituzionalità della legge o le parole del Magistero.
Grazie, grazie, grazie.
Michela
Mi raccomando, a Maggio, ricordate di festeggiare la Festa del Concetto Antropologico! 😉
Ieri notte alle 3, quando mio figlio mi chiamava, avrei voluto tanto esserlo un concetto antropologico…:)
🙂
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Il senatore della Repubblica Lo Giudice impunemente va in tv e dice che il figlio nato con la Gestazione per Altri e pagata, alla nascita è stato VOLUTAMENTE staccato dalla madre per recidere ogni rapporto con Lei, mettendo in conto anche che il figlio potrebbe accusarlo di avergli negato il diritto alla Madre (riconoscendo quindi la negazione di un diritto )
Un’altra coppia di omosessuali maschi ” cristiani” vanno in tv e anch’essi impunemente dichiarano di avere figli “commissionati”, pagati e nati con le stesse modalità, ampliando la casistica per la mancanza della madre con un “la madre non esiste, è un concetto”.
Berlusconi è stato affidato ai servizi sociali per bazzecole in confronto!
E questi? Nel caso di Lo Giudice, addirittura siede nell’aula del Senato e legifera in nome e per conto del Popolo Italiano! Possibile che sia tutto così regolare? Possibile che sia più facile incorrere in una multa per la mancanza dello scontrino del caffè?
Nessuno interviene su comportamenti posti in atto scientemente che aprono la strada alla confidenza col male e sulla pelle dei bambini
Poi provate a dirmi che l ideologia gender nn esiste!
Vi segnalo l’articolo di Campari e Bertocchi su ‘la bussola’ online dal titolo “Politiche punitive e pubblicità gay- friendly” l
Il concetto antropologico dei fessi è sempre incinto…
“Il concetto antropologico dei fessi è sempre incinto…”
Standing ovation.
il concetto antropologico stasera è veramente sfatto: ha accompagnato 4 bambini a scuola, ha pulito casa, fatto la spesa, ritirato 3 pagelle, fatto 3 colloqui con gli insegnanti, accompagnato agli sport, fatto i compiti di inglese di seconda, di quarta e di prima media, quelli di italiano, ricaricato i cellulari, provveduto a organizzare la vendita di beneficenza di domenica, spiegato a una dodicenne il meccanismo dell’ovulazione e il perchè del muco cervicale nell’arco del ciclo femminile mentre serviva tortelli e polpette ad altri tre, e mentre il padre -sant’uomo – è fuori città per lavoro.
il concetto antropologico si chiede con compassione come faranno quei due poveri papà.
Salve sono Marina.Il cartello più bello al FD :I bambini non li porta la cicogna ma nemmeno la CARTA DI CREDITO!! Anche io combatto tutti i giorni.
Facciano attenzione i fautori del concetto antropologico… va bene avere la mente aperta, ma non cosi tanto da permettere al cervello di spiaccicarsi sul pavimento!!!
Sono anch’io un concetto antropologico
Scusate non so se sia stato detto, ma mi viene in mente la difficoltà che non molti anni fa (forse anche oggi!?) doveva affrontare una coppia di sposi per prendere in adozione un bambino …. Già nato, rimasto orfano,… E se qualche malcapitato “genitore” si fosse permesso di pagare qualcosa per riuscire ad ottenere l’adozione, veniva insultato con i peggiori appellativi, o condannato da qualche giudice perché non poteva “soddisfare” il proprio bisogno di amore….. Ora dove sono quei giudici quando si “commissiona” il figlio e se invece di 2 che ne vogliamo ne arrivano tre, uno lo dobbiamo eliminare, perché non desiderato!!!!
Stiamo impazzendo tutti??????
come sempre manca il contesto. Il contesto dal quale quella frase “la madre non c’é” é stato estrapolato. Il contesto era un dibattito sul ddl cirinná, che non prevede alcun utero in affitto ma un certo tipo di azione. si propone per bambini che giá di fatto vivono in una famiglia omogenitoriale di essere adottabili dal compagno/a del genitore naturale. sempre in un contesto in cui l’altro genitore naturale non sia presente (morto, incapace di occuparsi del figlio, noncurante dello stesso o comunque favorevole alla suddetta adozione). con questo provvedimento nessuno viene strappato dalle braccia di nessuno. Il bambino che viene adottato dal compagno di suo padre o dalla compagna di sua madre giá vive con essi e colui che dovrebbe adottarlo di fatto giá gli fa da genitore. si tratta solo di regolamentare la cosa anche da un punto di vista formale, al fine di tutelare il minore stesso. il punto é se per un bambino che una madre non ce l’ha (perché lei non lo vuole, perché nato con fecondazione assistita, perché orfano di madre o che so) e vive con il padre e il compagno del padre é piú positivo essere adottato dal compagno del padre o finire in orfanotrofio se il padre magari fra un mese muore di infarto ad esempio. quei bambini giá esistono e giá vivono in famiglie omogenitoriali e giá sono privi della presenza di uno dei genitori, non lo diventano a seguito di un decreto, alla domanda su come tutelare questi bambini (l’esempio concreto portato sono i tre figli di questa coppia, non considerati fratelli, non considerati famiglia e soggetti legalmente alla cura e all’assistenza di un unico genitore) visto che adesso, senza il ddl cirinna sono privi di tutela la miriano risponde che non devono essere tolti ai rispettivi padri, ma riavvicinati alla madre. Ma questa non é una soluzione praticabile. La madre non esiste, per questi bambini in particolare non esiste perché é una donatrice anonima che non vuole affato ricongiungersi a loro e che questi bambini non li ha mai conosciuti. In altri casi, perché la madre stessa li ha abbandonati o perché la madre é morta. Quando si dice che la madre é un concetto antropologico in questo constesto si dice semplicemente che questi bambini la madre non l’hanno mai conosciuta, per loro é un’estranea. loro riconoscono tranquillamente in due padri le figure genitoriali, e non basta essere madri biologiche per esserlo in senso pieno perché essere madre non significa solo partorire, ma anche crescere un figlio, amarlo, educarlo ecc.
Appunto, è un scempio che non va alimentato né legalizzato.
LOVE FOREVER – CIRINNO’
…appunto che? Claudia stava semplicemente provando a dire come la vede lei, che non è uno scempio.
Come esistevano già delle povere donne costrette a coabitare con dei bruti che le seviziavano e picchiavano, perchè non c’era il divorzio. O esistevano già delle povere donne violentate e sole che morivano in seguito a procedure di aborto clandestino, perchè l’aborto non era depenalizzato.
Per questo si sono fatte queste leggi, e facendole mica hanno fatto in modo che adesso le sedicenni vadano tranquillamente ad abortire dopo essersi divertite in discoteca. O che le coppie divorzino perchè la passione di un tempo è svanita e ormai sono solo due amici…
il punto, ovviamente, è che il ”contesto” è frutto di una precisa decisione presa coscientemente da due uomini o (non dimentichiamolo) due donne, non è che i figli gli sono stati depositati nottetempo davanti alla porta di casa: queste coppie decidono di mettere al mondo un figlio programmaticamente orfano di un genitore. il DDL Cirinnà permette di rendere tutto questo legale, e quindi lo riconosce, potremmo dire che persino lo promuove, eliminando magari uno degli ultimi scrupoli che queste persone potrebbero avere. E poi io non credo che un giudice, in caso di morte del genitore naturale, toglierebbe un bambino all’uomo o alla donna che lo avesse cresciuto con buoni risultati. Infatti sentenze di questo tipo ci sono già state. Ma sono appunto sentenze su casi singoli Con questa legge si creerebbe un automatismo, la costituzione legale di una ”famiglia” . Senza contare che davvero si aprirebbero le porte alle adozioni vere e proprie. Ma … possibile che sia così dura da capire?
Nel caso di Lo Giudice e compagnia partitica (non sara’ per caso un “conflitto d’interesse di un parlamentare” il suo?) la madre “donatrice” c’era, dunque Claudia “come la vede”? e poi riavvolgendo il film del “come la vede”, senza uteri in affitto la mamma c’e’ sempre! non perdiamo tempo, please
Si ma l’adozione del figlio del coniuge viene resa possibile solo in caso di approvazione del genitore biologico. Passando dal tribunale dei minori fra l’altro, che giudicherá se l’adozione sia positiva o meno per il minore. Non si tratta di legalizzare l’eterologa. Ma siccome all’estero l’eterologa esiste, e siccome viene utilizzata i bambini nati tramite di essa esistono. E quindi?? non li tuteliamo perché sono nati tramite una pratica che consideriamo uno scempio?? o andiamo a ricercare le donatrici anonime e le obblighiamo a crescere i figli??
In ogni caso non é detto che si riferisca solo a bambini nati dall’eterologa. Se una ragazza madre si scopre lesbica?? il padre non c’é, la sua compagna non dovrebbe poterla adottare?? e se l’altro genitore biologico é morto?? che si fa lo resuscitiamo??
Non si sta parlando di quale sia il modello perfetto di famiglia migliore per un bambino, si cerca solo di capire come tutelare un bambino giá esistente che non ha l’assistenza di uno dei genitori e giá vive in una famiglia omogenitoriale. E ci vive da prima del ddl cirinná,senza alcun bisogno di questa legge. L’unica differenza é la tutela legale.
Scusa Claudia ma chi te l’ha detto che a noi sta bene l’utero in affitto per gli eterosessuali?
Più di un anno fa Mario Adinolfi con la Croce e con l’appoggio anche di Costanza ha lanciato una campagna di raccolta firme per chiedere all’ONU di mettere in votazione la proposta di moratoria delle pratiche di utero in affitto e di genitorialità surrogata in tutto il mondo, nel rispetto particolare che si deve ai soggetti più deboli che più fatica fanno a far valere i propri diritti umani e civili come le donne in condizioni di bisogno e i bambini appena nati.
Senza distinzione di orientamento sessuale dei committenti
https://costanzamiriano.com/2015/01/30/i-figli-non-si-pagano-gli-uteri-non-si-affittano
admin:
…ho letto attentamente i commenti di Caludia. . Non ci trovo nessuna apologìa degli gli uteri in affitto.
C’è scritto invece molto chiaramente: “non si sta parlando di quale sia il modello perfetto di famiglia migliore per un bambino, si cerca solo di capire come tutelare un bambino giá esistente che non ha l’assistenza di uno dei genitori e giá vive in una famiglia omogenitoriale.”
@claudia
“Se una ragazza madre si scopre lesbica…”
Direi che non rappresenta un esempio (il tuo, non l’ipotetica madre) di una persona che abbia un equilibrio adulto. Forse già in sè un contesto sospettabile di situazione non ideale per crescere un bimbo. Al di là dell’amore.
Idem il caso di genitore biologico deceduto il cui superstite elabori il lutto scoprendo nuove preferenze affettive.
Tutelare un bambino già esistente da cosa? Non Ha già tutto l’amore che gli serve. Che gli manca? Un pezzo di carta che introduca nella sua vita il genitore due? Questo è ciò che manca al bambino?
“”Si ma i poveri pedofili che all’estero possono abusare dei bambini, magari con l’approvazione del genitore biologico, dove li mettiamo? Magari potremmo architettare un’approvazione presso il tribunale dei minori, che giudicherá se l’approccio sessuale possa essere positivo o meno per il minore. Non si tratta di legalizzare la pedofilia! Ma siccome all’estero la pedofilia esiste, e siccome viene utilizzata, i bambini abusati tramite di essa esistono. E quindi?? non li tuteliamo perché sono abusati tramite una pratica che consideriamo uno scempio?? o andiamo a ricercare tutti i turisti sessuali anonimi e tutti i mercanti di bambini del mondo e li obblighiamo a cambiare lavoro??
Fondiamo invece un bel sindacato per tutelare i bambini oggetto del mercato della pedofilia all’estero!
E se poi un bambino scopre che può pure piacergli?? che facciamo eh! vogliamo proibirgli di sollazzarsi!?!? Che razza di oscurantisti medievali!!
Non si sta parlando di quale sia il modello perfetto di approccio sessuale migliore per un bambino, si cerca solo di capire come tutelare un bambino giá esistente che non ha l’assistenza di uno dei genitori e giá vive in una famiglia povera e deve contribuire a portare a casa la pagnotta per il bene della famiglia e dello Stato nel quale vive. E ci vive da prima del ddl cirinná,senza alcun bisogno di questa legge. L’unica differenza é la tutela legale.””
La madre c’è. Stop! Anzi… amen!
Mi è piaciuto e condivido:
http://www.mec-carmel.org/c44-articoli/lettera-dal-monastero-delle-carmelitane-scalze-di-cividino/
e intanto…..
http://www.ilgiornale.it/news/politica/diktat-sulle-adozioni-gay-ora-leuropa-esagera-davvero-1220809.html
@Cinzia,
almeno tutto questo lavoro di contro-informazione che si sta facendo, sta costringendo i sostenitori di questo DDL a venire maggiormente allo scoperto e dire la veritá su quali sono i loro obiettivi e quelli della legge.
1) le dichiarazioni del sen. Lo Giudice e del compagno alle Iene, che spiegano in modo perfetto cosa permetterá di fare l’introduzuone della stepchild adoption, Per la serie: meno male che questa legge non ha nulla a che vedere con l’utero in affitto.
Preciso che per me l’utero in affitto (GPA) è una pratica sbagliata, indipendentemente dall’orientamento sessuale di chi la pratica, e lo affermo da quando ho capito in cosa consisteva, giá parecchio tempo fa.
2) le dichiarazioni dell’altra coppia che in risposta a Costanza affermano che “la madre NON esite …… é un CONCETTO ANTROPOLOGICO”!
3) il Pesidente della Camera (3a carica dello stato) che alla porte del dibattito in aula del Senato, si schiera apertamente pro Cirinná, compresa “doverosa” stepchild adoption;
4) l’ISTAT che qualche giorno fa ci spiega che la statistica nel caso dell’ultimo censimento é da ritenersi inattendibile, ma solo relativamente al caso delle coppie dello stesso sesso (7591) con relativi figli (528).
Ad ogni modo per arrivare da 528 a 100.000 c’é quasi un fattore x200, quindi è da “ritenersi” mooooolto inattendibile;
5) Il Presidente del Senato (2a carica dello Stato) – tra l’altro uomo di legge – che, di fronte a 40 Senatori che denunciano una violazione procedurale importantissima, afferma che si stanno comportando da “azzeccacarbugli”;
6) Il Commissario ai Diritti Umani della UE che entra a gamba tesa nel dibattito nostrano, dichiarandosi sorpreso perchè ancora stiamo a parlare delle adozioni alle coppie dello stesso sesso, come se fosse una cosa scioccante!
Ci scuserá se qualcuno osa ovanzare alcune riserve o vere e proprie obiezioni su una legge che porterá a un cambiamento epocale (ci sta tutto) nel modo di concepire: la mamma (#concettoantropologico), il papá (#donatorediseme) e il figlio (#èunmiodiritto)!
Scusi se esiste ancora qualcuno che non si fida ciecamente di alcuni studi svolti (per ovvie ragioni) in tempi molto recenti e peraltro molto contrastanti tra loro.
Comunque lo ringrazio seriamente per la sua onestá, in quanto ci conferma per la 700centesima volta che la giurisprudenza della Corte di Strasburgo “è chiara: se le coppie etero non sposate possono adottare i figli del partner, lo stesso devono poter fare le coppie gay”.
Dopo tanti chiarimenti e precisazioni, mi pare evidente (anche se spero di sbagliarmi fino all’ultimo) che se anche il DDL Cirinnà dovesse diventare legge moncato della stepchild adoption, dopo poco le adozioni (senza step) saranno introdotte per via giurisprudenziale.
Scusate la lungaggine avevo voglia di ricapitolare a me stesso gli ultimi avvenimenti, e ho pensato potesse esser d’aiuto ad altri. Grazie Cinzia per lo spunto!
Senza parlare delle falle logiche presenti nel testo (che si sta cercando di tamponare con emendamenti dell’ultim’ora)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/05/unioni-civili-errori-nel-testo-del-ddl-nulle-se-il-partner-e-gay-emendamento-pd-per-riparare/2437900/
Si Viviana, l’ho letto, il DDL é scritto proprio bene, non si sa se ridere o piangere 😐
@senm_webmrs
Ma come fanno? Ma che figura ci fai coi tuoi colleghi? Son due anni che lavori a sta legge e ci son queste castronerie? Ma andrebbe rigettata per incompetenza del redattore, relatore, chiunqueellasia …
Al di là del tema, dato che il mestiere del parlamentare è fare leggi, bisognerebbe dimostrasse di saperle fare (o far fare l’è istess) altrimenti …
È la prova che la stampa libera non esiste è che la stampa libera tutta intera non avrebbe perso l’occasione per mettere alla berlina una tal situazione. E invece silenzio.
Chiudo lo sfogo con una domanda: ma esiste ancora il pudore?
Come dice Davide, non si sa se ridere o piangere.
Per la serie “massì, abbondiamo”, si è sentito pure questo:
http://www.ilgiornale.it/video/politica/unioni-fay-lex-grillina-nemmeno-ges-aveva-padre-naturale-1220566.html
Ma se a queste persone dicessero “il tuo stipendio non esiste, è un concetto antropologico”?
Ciao.
Luigi
Costanza Miriano contro tutti?
Invece a me mi sembra che la partecipazione
di due babbei (i babbi “canadesi”) sia stato un grosso
favore fatto alla giornalista vaticana!
Gli aspiranti mamme-babbi (avranno pensato in molti)
sono dei babbei.
Viceversa ,gli aspiranti mamme-babbi comuni
si saranno sicuramente rincresciuti di essere stati rappresentati da due babbei.
O invece gli aspiranti mamme babbi sono tutti dei babbei
come i due babbei canadesi?
Alvise,
credo che tu abbia ragione quando dici che quelle affermazioni siano state un grosso favore a Costanza, o meglio a tutti noi, perchè ci aiutano a capire meglio come stanno le cose, ma, non credo assolutamente che sia stato un episodio intenzionale, ma semmai un incidente di percorso per chi aveva organizzato la trasmissione con tutt’altra aspettativa.
Detto questo, io ritengo che né loro né gli altri “aspiranti” siano babbei, ma penso che stiano commettendo un grave errore nel privare i loro bambini della mamma (“concetto antropologico” o “madre sociale” che sia) perché esiste.
Allo stesso tempo, sono certo che loro questo non lo comprendono, altrimenti non agirebbero così.
Quello che sto cercando di dire è che non penso siano “cattivi”, solamente sono in errore (capita a tutti noi purtroppo), e infatti mi sembra che nessuno qui condanni a loro, bensì le istanze che portano avanti.
…ma però io intendevo dire che quei due erano proprio due babbei-babbei di persona in se stessi, non per la ragione delle loro dichiarazioni che invece presentate da persone non babee avrebbero potuto forse apparire meno bebbee di come apparivano presentate da persone che, apparendo smaccatamente babbee, facevano un cattivo servizio alla loro causa (cosiddetta) e un grosso favore alla nostra vaticanista.
Nemmeno io penso che fossero cattivi.
Lo immaginavo 😉
San Paolo aveva forse un altro pensiero:
“[26]Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. [27]Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento. [28]E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d’una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno, [29]colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori, [30]maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, [31]insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. [32]E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa.”
Mi pare vi sia di che riflettere sulla tremenda durezza di tali parole.
Ciao.
Luigi
La religione ha messo in testa alla gente che un uomo invisibile vive in cielo e guarda tutto quanto facciamo minuto per minuto. L’uomo invisibile ha un elenco speciale di dieci cose proibite. Se facciamo una qualsiasi di queste dieci cose, ha un posto speciale tutto fuoco e fiamme e fumo e torture e dolore dove ci manda a vivere, soffrire, bruciare urlare e piangere nei secoli dei secoli…
Ma lui ci ama…
Se ti fossi preso il tempo necessario a leggere il breve passo di san Paolo – 30 secondi? Un minuto? Non di più, certo – ti saresti reso conto, magari, che non sta parlando di un futuro oltreterreno.
La terribile situazione che descrive è già qui e ora, in questa vita, per chi si allontana da Dio.
Sta parlando della realtà.
Il video dimostra a usura tutto ciò.
Al dolente e appassionato stupore che Costanza esprime con la sua domanda, risponde una voce metallica e sprezzante. Una voce quasi senza cuore, oserei dire.
Spero, per chi parlava così come per te, che vi ricrediate e ritorniate sui vostri passi.
Ciao.
Luigi
lo conoscevo già bene quel passo, dove anche si legge “e pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte…”
Credo che ognuno abbia delle sue azioni la sua mercede, o nei fatti, o se ne sente la colpa,
e che le azioni delle persone possano anche fare male o bene (o nulla) a quegl’altri.
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10154357050503912&id=101748583911
…che non si voglia che sia possibile l’adozione da parte di omosessuali lo si può anche capire, ma non che sia perché andrebbero di corsa in cerca di uteri da affittare. Sarebbe come non dare la patente di guida a due omosessuali
perché poi l’automobile la adoprerebbero per chissà quale turpitudine!
SEPARARE IL FIGLIO DALLA MADRE NON CREA TRAUMI.(?)
Un dogma Laico, o Laido?
Tenetevi forte. Dopo il concetto antropologico ecco la “mamma sociale”. Appena sentita in televisione a proposito di una sentenza del tribunale di Roma, che ha legalizzato l’affidamento di due bambine “a due mamme di cui una è la mamma naturale”. L’altra è la mamma sociale, appunto.
La “mamma socialeeeee” ??????
Basta Viviana ho mal di testa giá a causa dell’influenza! 😦
Limonata calda e miele e auguri di pronta guarigione 🙂
Grazie per la dritta! 😉
Leggetevi questa grandissima cazzata di Magris:
http://www.corriere.it/opinioni/16_febbraio_09/tre-cowboy-un-adozione-l-unico-requisito-l-amore-1c2083ae-ce9a-11e5-8ee6-9deb6cd21d82.shtml
John Wayne, fosse vivo, andrebbe a prenderlo a pistolettate.
Seguito da John Ford, che del film fu regista.
“Mi chiamo John Ford. Faccio western”.
Il punto interessante, di tutta questa allucinazione morfinomane, è che il film è una straordinaria e struggente metafora della Natività.
Insozzano tutto ciò che toccano. Ripugnante.
Ciao.
Luigi