Ieri una lettrice, Nerella, ci ha fatto arrivare la lettera di una sua amica francese; ecco cosa ha scritto Isabelle.
Cari amici,
Per rispondere ai messaggi ricevuti da alcuni di voi, provo a raccontarvi cosa sta succedendo qui in Francia. Non sono sicura che i media in Italia, come i nostri, ne diano un’immagine giusta e completa.
Scusate in anticipo la lunghezza e l’italiano !
Come sapete, il governo, al potere da un anno, ha messo in atto la promessa del candidato Hollande di aprire il matrimonio e l’adozione alle coppie omosessuali. Questa legge è stata inizialmente chiamata « Mariage Pour Tous » (Matrimonio Per Tutti), cercando di nascondere il fatto che includesse anche l’adozione.
In effetti, mentre nei primi sondaggi sembrava che una maggioranza fosse a favore della legge, man mano che il dibattito si è fatto più deciso, questa percentuale è calata e, oggi, una maggioranza si dichiara contro l’adozione per coppie omosessuali.
Il dibattito è stato inizialmente totalmente soffocato dallo stato e dai media : a sentirli, tutta la Francia era unita e entusiasta di questa legge ; quando, lentamente e in particolare grazie ad internet, è diventato evidente che non era cosi, si è cercato di dire che chi si opponeva era un pugno di cattolici omofobi e fascisti (i tre insulti ormai più gravi della nostra società, quelli dai quali un uomo non si rialza)…
La manipolazione dell’informazione, cosi come la violenza della repressione contro le pretese violenze, ha raggiunto livelli che credevamo impensabili in una democrazia come la nostra.
La legge è stata prima studiata e approvata davanti all’Assemblée Nationale (la prima camera), poi davanti al Senat (seconda camera ; lì sembra che la votazione, che è passato solamente grazie a due voti, abbia avuto luogo in condizioni assurde: in un momento inaspettato, a mano alzata, con partecipazione del presidente della camera che per tradizione si astiene…). Di fronte al crescere della protesta, il calendario è stato poi accelerato perché il progetto di legge ritornasse immediatamente davanti all’Assemblée Nationale per il voto finale, che ha portato all’approvazione della legge il 16 aprile. E’ in atto un ricorso davanti al Consiglio Costituzionale. Se il testo dovesse essere validato, il presidente Hollande procederà alla pubblicazione dei decreti per l’attuazione della legge – sembra che siano già pronti.
Siamo ovviamente molto amareggiati e preoccupati sia della legge e delle ideologie che la sostengono (gender, ecc), sia dell’atteggiamento dello stato. Ma se tutto questo ha permesso quello che stiamo vedendo nascere, penso che, in fondo, ne valga la pena!
Subito dopo le elezioni, un collettivo, chiamato La Manif Pour Tous, si è formato per cercare di impedire la legge, informando la gente, contattando i deputati e il governo e organizzando manifestazioni di varie forme. E’ composto di varie associazione cattoliche, ma anche di associazioni di omossessuali che si oppongono alla legge (sono tanti), di associazioni di sinistra, di musulmani…
Le prime manifestazioni di strada hanno riunito più di cento mila persone ; ma il movimento si è rapidamente ampliato, nonostante il silenzio totale dei media ; il 13 gennaio eravamo tra le gli 800.000 e e il milione e duecentomila persone, e altrettante il 24 marzo. Solo da questa ultima data, i media hanno cominciato a prendere atto di quanto succedeva (probabilmente sentendosi anche più liberi rispetto a un governo che viene criticato sempre di più da tutte le parti), e hanno cominciato a rendere conto di questa reazione e a dare la parola a esponenti del collettivo – anche se si cerca molto spesso di ridicolizzarli in tutti i modi.
Un’altra grande manifestazione si prepara per il 26 maggio.
Queste manifestazioni trascinano persone di tutti tipi (tante famiglie di tutta la Francia, che hanno fatto il sacrificio economico, logistico e di forze di venire ogni volta a Parigi, anziani, tantissimi giovani, omosessuali, ecc…) in un’atmosfera di festa e di pace determinata che stupisce tutti, dai giornalisti alla polizia.
Ieri, tra le varie testimonianze durante una manifestazione locale, un omosessuale che, fino a qualche settimana fa militava nella LGBT (Fédération Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali, che è all’origine della legge; uno dei principali esponenti ne è Pierre Bergé, convivente per anni dello stilista Yves Saint Laurent, uno degli uomini più ricchi di Francia e… finanziatore della campagna elettorale di Hollande) a favore della legge; dice di aver incontrato omosessuali del collettivo opposti alla legge, di aver discusso con loro, e di essersi sentito compreso e accolto come da nessuna parte… ha cambiato idea e campo di battaglia!
Inoltre, dalla settimana dell’approvazione in Parlamento, sono nati a Parigi movimenti spontanei, che si stanno espandendo in tutto il paese e all’estero:
1) Alcune mamme, che si sono chiamate les Mères Veilleuses, per gruppo di 10, si danno il turno ogni 24 ore per “veiller” (vigilare) in posti significativi nelle varie città: in modo pacifico, incontrano chiunque voglia conoscere le loro ragioni. Numerosissime testimonianze di persone che vengono a ringraziare, a portare loro coperte, cibo, o persone che vengono a discutere, anche ad insultare, e che ripartono dopo lunghe conversazioni, magari non convinte ma colpite e commosse da quello che hanno visto. Dei giornalisti venuti per un Reportage si sono fermati più di due ore…
2) Gli « Hommen » imitano – al contrario – le Femen nelle loro azioni a sorpresa e messe in scena.
3) Ma soprattutto i « Veilleurs » : sono un gruppo di giovani ragazzi che, davanti alle violenze nate dopo alcune delle manifestazioni nei giorni dell’approvazione della legge, hanno voluto esprimere anche la loro disaprovazione, ma in modo pacifico : ogni sera da tre settimane, si trovano in un posto bello di Parigi (il loro slogan è la frase di Dostoievski : « La bellezza salverà il mondo » !), per « Veiller » (vigilare) : si siedono per terra davanti a candele, indifferenti a pioggia e freddo, e ascoltano poesie, riflessioni di autori, canti lirici, brani di musica (il tutto dal vivo), intercalati da canti sottovoce e momenti di silenzio, o riflessioni scritte da loro o fatte da invitati sulla situazione attuale e la legge. La prima sera erano una cinquantina, dopo una settimana 5000 (anche grazie alla « pubblicità » che hanno procurato loro gli arresti violenti totalmente assurdi delle prime sere, che oggi non hanno più luogo) ; attualmente si danno il turno e sono qualche centinaio ogni sera a Parigi, ma anche in tante città del paese, e all’estero (compreso Milano, dove c’è stata almeno una Veglia !). All’origine dell’iniziativa, due giovani, Alix e Axel (fratello e sorella ???), che non vogliono essere conosciuti e intervistati dai media, e che assomigliano stranamente (almeno Axel) ai fratelli Scholl della Rosa Bianca…
Alcuni dei numerosissimi autori citati: Hugo, Aragon, Eluard, Desnos, Péguy, Rostand, Racine, Sofocle, Toqueville, Camus, Ronchi, Popieluszko, Dostoiesvki, Jaurès, Mac Arthur, Saint Exupéry, Gramsci, Havel, Soljenitsin, ecc… Tra i film citati : Hannah Arendt, Cristiadas…
Incuriosita e desiderosa di capire veramente chi erano, ho partecipato ieri alla loro veglia. Ho visto dei ragazzi giovanissimi (la maggior parte sembra attorno ai 20 anni), con dei leader di una maturità e di una determinazione stupefacente. Siamo stati seduti per due ore nella modalità che ho descritto. Il posto (Avenue de Breteuil) era nuovo, e sembra che la polizia che finora ha controllato da molto vicino questi incontri non sia riuscita a trovarci. Poi ci siamo alzati e incamminati, sempre con candele e canti, verso una destinazione sconosciuta (i responsabili sono coscienti che queste manifestazioni rischiano di attrarre i pro- e i contro la legge che cercano le risse, e sono quindi molto cauti, perché le informazioni circolano istantaneamente sulle reti sociali) : abbiamo scoperto dopo che l’obiettivo era la Place Vendôme, dove si trova il palazzo di giustizia.
Erano le 23.30, tanti « Veilleurs » erano già andati a casa, ed eravamo ormai circa 200. Dopo qualche centinaia di metri, siamo arrivati sugli Invalides, dove ha avuto luogo la maggior parte delle Veglie precedenti… lì ci aspettavano i Gendarmes! Abbiamo visto correre contro di noi centinaia di militari super armati, con casco e scudo, e nel giro di qualche secondo eravamo accerchiati da un muro. Una scena surreale, se si pensa alla tranquillità del gruppo che avevano di fronte !
I leader del gruppo hanno chiesto di poter andare al Ministero come erano intenzionati, ma davanti al rifiuto, ci hanno immediatamente detto di sederci e che la « Veglia » sarebbe andata avanti li, sul marciapiede. Abbiamo ripreso letture e canti. La « guardia » davanti a noi è rimasta tutto il tempo, in piedi, ma hanno presto ridotto il numero, sono rimaste solo compagnie di Gendarmes che si sono alternate ogni venti minuti davanti a noi.
Regolarmente, i leader ricordavano che ognuno poteva andarsene quando voleva, pensando in particolare ai suoi impegni del giorno dopo, e consultavano il gruppo per sapere se andare avanti. C’era poca gente in giro a quell’ora, ma chi passava si fermava a chiedere chi fossero questi ragazzi seduti e sorvegliati dalla polizia. Qualcuno applaudiva e incoraggiava. Verso l’una e mezza, i CRS (la polizia anti sommosse) ha dato il cambio ai Gendarmes, che se ne sono andati. Questi, partendo, ci hanno salutato silenziosamente da ognuno dei numerosi camion che ci passavano davanti. Durante la lettura del testo di Mac Arthur sulla giovinezza, abbiamo visto un poliziotto recitarlo a memoria insieme al lettore.
Io sono andata via verso le 2, ma un gruppo di una cinquantina è andato avanti fino alle 7 questa mattina.
Non so cosa succederà nei prossimi tempi, come si evolverà. Sicuramente il governo spera che l’approvazione definitiva della legge stroncherà queste varie manifestazioni. Può darsi che abbia ragione. Oppure no.
Comunque non potrà togliere il fatto che si è alzato un popolo, per dire « io », testimoniando di una diversità di mentalità e di cultura ormai indecifrabile dall’intelligentsia al potere, ma disposto a tutto per non farsi omologare, per rimanere se stesso. Ieri, durante la Veglia, uno degli interventi diceva che il ’68 ha formato la cultura, la mentalità e la classe dirigente fino ad oggi. E domandava : chissà se la primavera 2013 formerà quelle degli anni a venire ?
Aggiungo una cosa personale : spesso ci interroghiamo nel movimento, qui, sul significato della nostra presenza, cosi piccola e in apparenza poco feconda. Anche in questa circostanza, la Sua vittoria non ha la forma che ci saremmo imaginati (fallimento della legge), ma si dimostra ancora più imprevedibile, umana (« Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo ») e potente.
Oggi, in questo istante, mi sembra che il nostro compito nell’esser stati messi qui sia di testimoniare quello che vediamo : « cio’ che i nostri occhi hanno visto, i nostri orecchi hanno udito… ».
Isabelle
Per chi volesse approfondire, ecco alcuni link (ovviamente in francese, anche se almeno alcuni video si capiscono anche senza audio…)
Siti :
Il sito del collettivo « La Manif pour Tous » : http://www.lamanifpourtous.fr/fr/
Il sito Homovox, che raccoglie filmati di interviste a numerosi omosessuali opposti al matrimonio gay a nome della famiglia : http://www.homovox.com/
Il blog dei Veilleurs, con alcuni dei testi letti durante le Veglie : http://lestextesdesveilleurs.blogspot.fr/
Il sito delle Mères Veilleuses : http://www.meresveilleuses.com/
Video :
Filmato di una delle prime veglie, in cui si vede l’arresto assurdo di ragazzi mentre cantanoA : http://www.dailymotion.com/video/xz5emt_les-veilleurs-de-la-famille_news#.UYe-v0prjSg
Alcune momenti di altre Veglie : http://www.youtube.com/watch?v=yLW0csJpBGA (riassuntiva della piccola storia del movimento fino al 21 aprile) http://www.dailymotion.com/video/xz5emt_les-veilleurs-de-la-famille_news#.UYe-v0prjSg (con marcia al ministero della famiglia)
Filmato che spiega l’apparente falsificazione da parte della questura di foto della manifestazione del 24 marzo : http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=bljFh_r5imc (questa informazione è ancora da verificare, anche se tanti elementi sembrano confermarla, ma per ora i media e il governo non sembrano aver voglia di fare la luce su queste interrogazioni).
E in Italia… :
Pagine Facebook italiane del collettivo La Manif pour tous : https://www.facebook.com/romelamanifpourtous ; http://www.facebook.com/pages/La-Manif-Pour-Tous-%C3%A0-Milan/445995675489385
Sarò un illuso, ma vedo del bello, in tutto ciò: il fatto che falsità e faziosità diano origine a risposte pacifiche, di serenità e bellezza dimostra che la Provvidenza agisce sempre e incondizionatamente, servendosi degli uomini di buona volontà.
Spero che questa bella testimonianza venga letta anche da chi ( come nel caso della manifestazione per la vita di Roma del 12 maggio) critica le marce e le manifestazioni dei cattolici che nono sono, ovviamente,si contro le persone ,ma contro le idee.
Ammirato. Non so se sarei così coraggioso. Temo di no.
L’ha ribloggato su Busecae ha commentato:
Certe cose in rete non sono diffuse a sufficienza…
Forse mi prenderò “i tre insulti ormai più gravi della nostra società, quelli dai quali un uomo non si rialza”, ma non posso che condividere… e poi, insieme a persone come queste, ci si può anche rialzare.
aggiungo un’esperienza indiretta relativamente al movimento “manif pour tous”, con amici abbiamo cercato di far arrivare delle t-shirt in italia ma non siamo riuciti. Gli amici francesi han timore di comprarle visto che il solo possesso delle stesse porta ad arresti.
Qualsiasi assembramento del cavolo viene mandato a ripetizione in tutti i telegiornali, la marcia per la vita è stata appena nominata, non da tutti e giusto in coda…..
un bel articolo contro la disinformazione imperante
Allora, come è cattivo e ingiusto e falso e ipocrita il mondo!
Della gente che cerca di agire pour le bon motif che viene presa a manganellate e irrisa o schernita o sputazzata o fatta dormire nel vomito eccetra mentre i media massonico-comunisti continuano indisturbati la lora opera di dcerebralizzazione e di despiritualizzazione dell’uomo in cambio di pseudo-politica e di pettegolezzi “cochon”.
Solo voi a battervi con più o meno coraggio contro la grande onda della società liquida che affoga tutto.
Pur esseendo chiarito che voi, per la grazia di Dio, avete già vinto, da sempre, nondimeno continuate a sfruculiare tra le colpe degli altri uomini, accusare, puntualizzare, bisimare, contumeliare,dolervi, angustiarvi perché in definitiva c’è dei governi (purtroppo) e questi governi non rappresentano i valori che voi rappresentereste se foste alla guida di questi governi, anzi non rappresentano nemmeno il volere dei cittadini. E continuate così la vostra lotta eroica sulle piazze di tutto il mondo, disposti, ovviamente, anche a farvi bastonare per i vostri principii. Non praevalebunt, comunque.
@Alvise, ormai sei persino profetico…
” Tutti i popoli che hai creato verranno e si prostreranno davanti a te, o Signore, per dare gloria al tuo nome…”
” Allora il regno, il potere e la grandezza di tutti i regni che sono sotto il cielo saranno dati al popolo dei santi dell’Altissimo, il cui regno sarà eterno e tutti gli imperi lo serviranno e obbediranno. “
non solo non praevalebunt, ma neppure gli Alvise Maria pasaràn!
“Gli amici francesi han timore di comprarle visto che il solo possesso delle stesse porta ad arresti.”
Ma fammi il piacere!!!
veramente è quel che è successo, in Francia per davvero.hanno arrestato( e rilasciato dopo averle trattenute per un po’, finché non si è tolto la maglietta non lo hanno fatto uscire dal posto di polizia) delle persone perché la maglietta era”contraria ai buoni costumi”. si chiama Franck Talleu, padre di 6 figli adottati e direttore dell’insegnamento cattolico a Soissons, Laon e Saint-Quentin.
http://www.totustuus.it/modules.php?name=News&file=article&sid=4397
basterebbe informarsi prima del” fammi il piacere”
… è sempre lo stesso caso che avete già riportato più volte!!!
appunto. vuol dire che fai delle battute tanto per fare.
più volte.
visto che la notizia c’è.
http://www.tempi.it/in-francia-non-puoi-bere-neanche-un-birra-se-hai-la-maglia-della-manif-fermati-24-ragazzi-a-parigi
“I sommi sacerdoti e i capi della città cercarono di stroncare sul nascere la comunità dei credenti in Cristo e fecero imprigionare gli Apostoli, ordinando loro di non insegnare più nel suo nome. Ma Pietro e gli altri Undici risposero: « Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù … lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore… E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo» (At 5,29-32). Allora fecero flagellare gli Apostoli e comandarono loro nuovamente di non parlare più nel nome di Gesù.
Ed essi se ne andarono, così dice la Scrittura, «lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù» (v. 41).”
Io mi domando: dove trovavano i primi discepoli la forza per questa loro testimonianza? Non solo: da dove venivano loro la gioia e il coraggio dell’annuncio, malgrado gli ostacoli e le violenze? Non dimentichiamo che gli Apostoli erano persone semplici, non erano scribi, dottori della legge, né appartenenti alla classe sacerdotale. Come hanno potuto, con i loro limiti e avversati dalle autorità, riempire Gerusalemme con il loro insegnamento (cfr At 5,28)? E’ chiaro che solo la presenza con loro del Signore Risorto e l’azione dello Spirito Santo possono spiegare questo fatto. Il Signore che era con loro e lo Spirito che li spingeva alla predicazione spiega questo fatto straordinario.
La loro fede si basava su un’esperienza così forte e personale di Cristo morto e risorto, che non avevano paura di nulla e di nessuno, e addirittura vedevano le persecuzioni come un motivo di onore, che permetteva loro di seguire le orme di Gesù e di assomigliare a Lui, testimoniando con la vita.”
Papa Francesco, parole al Regina Coeli del 14 aprile 2013
…e così anche VOI, dunque, in marcia su Parigi!!!
…che marciare fa anche bene alla salute!!!
mi è sfuggito un “delle persone” che c’entra un tubo. mah!
Grazie a Isabelle, Nerella e Costanza
Non so quanto sia vero e quanto auto-suggestione, ma ho sempre accarezzato l’idea che la Francia, la figlia primogenita della Chiesa fin dai tempi della conversione del suo sovrano Clodoveo, così come ha guidato la marcia forzata della modernità con la Rivoluzione francese e la sua interpretazione liberticida di laicità, allo stesso modo sarebbe stata a capo di un’autentica rinascita cristiana in Europa. Per molti versi è una società più secolarizzata di quella italiana, ma i segnali di questi giorni fanno sperare che, toccato il fondo, si ricominci ad alzare la testa per vedere la luce. La Francia di Carlo Magno e di santa Giovanna d’Arco (l’unica nazione al mondo voluta direttamente da Dio), di re san Luigi IX, di Gustave Thibon e dom Gérard Calvet, la Francia che vede ogni anno migliaia di giovani in pellegrinaggio da Parigi a Chartes: se questa Francia si rialza, tutta l’Europa si rialzerà.
Amen.
Così sia!
Bellissima testimonianza, il video dell’arresto dei ragazzi è di una forza pazzesca.
Purtroppo le leggi si faranno (anche in Italia prima o poi) e saranno “famiglia” e “matrimonio” qualsiasi forma di aggregazione: uomo – uomo, donna – donna, uomo – cane, amici, conoscenti…
Da non sottovalutare l’importanza del marketing: le coppie gay sono un target appetibilissimo in quanto mediamente più benestanti (lavorano sempre entrambi) portati a consumare e a spendere di più; in TV c’è lo spot di UBI Banca sui mutui che in questo senso è molto illuminante (è un cartone animato con gli uccellini).
Queste manifestazioni però danno speranza, c’è un popolo soprattutto giovane che ha coraggio, che non si piega alla mentalità aberrante che distruggerà l’uomo.
I sommi sacerdoti del laicismo si ostinano a non voler capire che tutto quello che viene da Dio è in FAVORE dell’uomo, della sua felicità e non una serie di leggi e precetti pensati per castrare e mortificare.
@filosofiazzero: BINGO! I mass media mondiali sono massonici e spesso comunisti.
Sono commossa, in particolare dai «Veilleurs»! Leggendo pensavo ai miei alunni: mi piacerebbe vederli così, mentre vegliano perché la bellezza salvi il mondo anche attraverso di loro!
Preghiamo per tutti i francesi che si stanno alzando e per tutti gli uomini di buona volontà che ogni giorno, nel loro piccolo e nel silenzio, operano per la cultura di domani a maggior gloria di Dio.
Mi piace anche l’analisi sulla Francia proposta da Daniela. E allora, italiani, forza! Un po’ di san(t)o patriottismo! Vogliamo mica rimanere indietro?
“Veilleurs“ anche a Roma, giovedi alle ore 20 davanti a Palazzo Farnese. Per informazioni : https://www.facebook.com/veilleurs.derome
e a Milano
https://www.facebook.com/events/297842720349370/
….” e annegheranno le comuni famiglie nel sangue” (Chesterton)
…ed estenderanno l’assistenza sanitaria integrativa dei deputati( quella che un comune mortale si sogna) anche ai conviventi dello stesso sesso( ansa)
…e io pago. (Totò)
.vale:
..te vuoi dire che hai letto da qualche parte che le famiglie omosessuali francesi avranno la assistenza integrativa uguale a quella che hanno i deputati?
E quindi che sarebbero trattate con (per dire) un occhio di riguardo rispetto alle famiglie (cosiddette) normali?
E dove lo hai letto?
p.s. questo che dici sarebbe veramente un buon motivo di feroce protesta contro la diseguaglianza di trattamento.
Per il resto, se, per esempio protestare contro l’aborto, da parte di chi considera l’aborto un omicidio, mi potrebbe anche sembrare un motivo valido per protestare, protestare contro i matrimoni tra persone dello stesso sesso mi sembra da imbecilli. Fermo restando il diritto (il quale diritto si scontra contro le leggi). Come, per esempio tuttora, in Italia, c’è il diritto di diffusione del proprio pensiero a mezzo stampa, ma è tarpato da una legge che impedisce di pubblicare (su carta) liberamente. Etc.
…o forse volevi dire che ove un deputato fosse sposato con una persona dello stesso sesso, questa persona avrebbe gli stessi diritti economici che se fosse sposata con un deputato di un altro sesso?
….fermo restando il diritto di protestare(correggo)
Alvise, la tua dedizione é commovente.
Già, ma piú che commovente direi incomprensibile.
Immagino che Alvise stimi immensamente i tanti cattolici che han preso come missione quella di confutare ogni singola corbelleria scritta dagli atei dell’UAAR… E che quindi passano – come lui – ore e ore nelle pagine di siti di gente che ritengono irragionevole e prevenuta al solo scopo di mostrar loro l’inconsistenza delle loro tesi…
Alvise frequento da pochissimo questo blog: posso chiederti perché ti interessa esporre una visione atea del mondo in un blog cattolico?
E perché a te interessa esporre una visione del mondo cattolica a chi è già cattolico?
Beh direi che il paragone è infelice e spero te ne renda conto. In un forum di tifosi della Roma sarà piú probabile leggere delle scelte di De Rossi o del pensiero di Russell?
Quindi ripeto la domanda: cosa ti spinge a essere onnipresente qui? Speri di “redimere” qualche cattolico? Non c’è vena polemica – se non l’avessi capito – bensí semplice curiosità…
Curiosissima anch’io… 😀
Secondo me Alvise è qui perchè, come diceva Pascal: “Tu non mi cercheresti se non mi avessi già trovato”…. Non è ateo, fa finta….
Beh ipotizzo che un qualche interesse per il trascendente lo abbia, altrimenti ha una forza di volontà encomiabile e un’invidiabile quantità di tempo libero, per poter ribattere – solo – ad ogni nostra asserzione.
…invidiabile vero?
Già! Il che non vuol dire che sia ben speso ahite… 😉
Alvise è qui per la nostra conversione… 😉
🙂
Ben venga la sua presenza: ci agevola il compito di render testimonianza della speranza che è in noi.
Paragone infelice il mio?
Sí.
Ubi Deus ibi pax:
…quello che volevo dire era: il mio e non il tuo? Dal momento che Russel era pur sempre uno che si interessava di religione e comunque io non sono Russel (purtroppo) e questo non è un circolo romanista (o sì?).
Mi fai particolarmente fesso eh? 🙂
Avevo inteso benissimo e confermo il sí: mi spiego…
L’esempio che ho fatto è calzante perché un qualunque foro/blog che parli di X si presuma che abbia una straripante quantità di interventi su X.
Da cui l’improbabilità chenl foro della Roma si parli di Russell e del sup ateismo… Russel l’avevo insomma preso come emblema di ateo e non di matematico/filosofo etc…
Il tuo mettere sullo stesso piano lo scrivere di un cattolico in un blog cattolico con l’insolito imperversare di un ateo in un blog cattolico non regge. E tu lo sai benissimo 😉
…allora o io non esisto o non dovrei esistere (in quanto me stesso che sono interessato a discutere di queste cose che si discutono in questo supra-forum)?
? Non banalizziamo.
Ora una parvenza di risposta però l’hai data: sei interessato al trascendente o perlomeno alla dottrina cattolica.
A piccoli passi verso la Verità: mica è poco! 😛
…come credi.
Se vuoi rettificare fallo.
ho semplicemente riportato una notizia ansa che ,casualmente, oggi è in prima pagina su “libero” e anche su altri quotidiani.
che,tra l’altro, fa da corollario ad un altra notizia( ti lascio il divertimento di cercarla,se t’interessa) : di fatto il “progetto” è quello di far passare l’equiparazione delle coppie di fatto di qualunque genere- o l’ideologia “gender”- con provvedimenti amministrativi anche solo a livello locale( regionale,provinciale comunale,ecc) affinchè diventi un dato di fatto che poi, in via legislativa ,non si possa far altro che riconoscere come tale.
bypassando il parlamento.
…avevo già risposto ieri al tuo commento su questo argomento.
Quello che so io è che la tendenza (anche europea) è per l’equiparazione dei diritti dei coniugi a quelli dei conviventi sia dello stesso che di altro sesso.
Non mi sembra giusto, come dice te, con termine orrendo, by passare il parlamento. Per quanto riguarda il commento di ieri, se uno o una fosse coniuge o convivente di un o una parlamentare, avrebbe la stessa assistenza del parlamentare, come è stato fino a ora. Ma, ovviamente, sarà tutto da discutere. Forse che le mogli degli alti funzionari dello Stato non hanno, per esempio, anche oggi, la stessa assistenza dei mariti, e la reversibilità dei loro stipendioni?
p.s. In Danimarca i coniugi o i conviventi pagano le tasse ognuno secondo quanto guadagna, separatamente.
Pensioni anche separate. Non c’è la reversibilità. Ma lo Stato aiuta in caso di difficoltà. Tutto qui il discorso.
Io penso che la Chiesa dovrebbe ricominciare a scomunicare un po’ di gente, e soprattutto a minacciare di scomunica quei politici che si professano cattolici ma sono concilianti su abomini come nozze gay, adozioni gay e aborto.
“Il sito Homovox, che raccoglie filmati di interviste a numerosi omosessuali opposti al matrimonio gay a nome della famiglia ”
Il sito Homovox viene citato spesso e volentieri come prova del fatto che il “mariage pour tous” sia voluto solo da una minoranza di omosessuali, mentre una maggioranza sarebbe contraria. Ora il sito in questione è stato registrato e viene gestito da un certo Jean-Baptiste Maillard, giornalista, eterosessuale, sposato, padre di due bambini e “impegnato nell’evangelizzazione per internet dal 2002”
(Fonte di queste informazioni: http://www.jesusprems.com/qui-suis-je/)
Insomma, penso possa venire qualche dubbio sul fatto che questo sito rappresenti effettivamente l’opinione della maggioranza di gay e lesbiche francesi…
Legittimo dubbio che viene però anche leggendo o ascoltando le dichiarazioni apodittiche e iperboliche di qualche attivista gay, per il quale il 99.9% degli omosessuali concorda con loro… Quindi non se ne esce?
Ubi Deus,
Lei darebbe maggiore retta al contenuto un sito che parla di religione cattolica gestito da un ateo o da un gruppo religioso riconosciuto?
Naturalmente se volesse capire meglio il pensiero del mondo cattolico su un argomento..
Dunque i siti dei fondamentalisti islamici che si macchiano dei piú terribili delitti sono per Lei rappresentativi del mondo islamico piú della maggioranza dei musulmani moderati che non danno voce in alcun modo al loro pensiero?
Deus,
Vuole suggerire che chi sostiene il matrimonio gay sia solo un gruppo “fondamentalista” e non rappresenti “la maggioranza” di omosessuali “moderati che non danno voce in alcun modo al loro pensiero”?
Mi sembra che non ci sia modo di verificare l’attendibilità di tale tesi, dunque nemmeno di confutarla. Lei porterebbe a supporto documenti rilasciati da qualche associazione fondamentalista homosex. O di qualche media che definirà “integralisti cattolici, fascisti e reazionari” le tante famiglie che hanno partecipato domenica alla Marcia per la vita (qualche esempio? Repubblica, TG3, Il Fatto Quotidiano); della cui obiettività dunque si deve discutere…
Ad ogni modo spero che anche Lei convenga che l’Italia e la Francia hanno ben altre priorità che non i diritti delle coppie dello stesso sesso… 🙁
Scusa Anonimo ma le testimonianze sono di omosessuali o no?
JoeTurner
Bella domanda. Sul sito in questione ho trovato solo nomi, ma mai i cognomi dei “testimoni”, per poter verificarne l’autenticità.
L’altra domanda è: presumendo che siano vere, queste poche testimonianze su un sito gestito da un “evangelizzatore” rappresentano il pensiero della maggioranza degli omosessuali, francesi come viene spesso sostenuto? O è più più plausibile che esso venga rappresentato, per esempio, dalla fédération LGBT, (che sostiene di riunire circa 130 associazioni gay/lesbo francesi)?
Una testimonianza è una testimonianza, è vita vera; se è autentica, non dovrebbe essere meno rispettabile per un pregiudizio sui gestori del sito
Si tratta del metodo denigratorio che una volta chiamavano disinformatja. La fondatrice di Homovox si chiama Nathalie de Williencourt: http://www.tempi.it/sono-gay-francese-e-contro-le-lobby-non-voglio-ne-matrimonio-ne-ladozione-e-ora-provate-a-dire-che-sono-omofobo
La Williencourt, contrariamente alla vulgata che vuol farci credere che i cristiani siano i più mortali nemici degli omosessuali, è semplicemente amica o conoscente di Jean Baptiste Maillard (fatto che mi risulta non essere – ancora – proibito dalla santa e immacolata legge dello Stato, nemmeno in Francia, mi pare), al quale ha chiesto aiuto per mettere in rete il sito, non capendoci molto di informatica. Lo ha detto lei stessa in un commento di risposta a un articolo denigratorio comparso su questo blogo omosessualista: http://stop-homophobie1.overblog.com/homovox.com-pris-en-flagrant-d%C3%A9lit-de
Per comodità lo riporto di seguito:
Bonjour,
Avant de publier vos informations glanées au hasard du net, vous devriez m’appeler. Je suis la fondatrice d’homovox, prête à vous rencontrer, nous sommes tout à fait ouverts au dialogue…Jacky et Raphael aussi sont tout à fait paisibles et sereins si vous voulez en savoir plus ils sont prêts à dialoguer. Je connais en effet JB Mailard qui m’a donné un coup de main pour le site, car je n’y connais rien en informatique. Il n’y a évidemment aucune manipulation, et le croire serait naîf ou de mauvaise foi. Nous accueillons toutes les personnes homosexuelles qui souhaitent protéger la filiation et le mariage homme femme, en revanche nous n’aimons pas la désinformation nous concernant, ni la violence entraînée par ce débat qui doit rester serein, et qui fait malheureusment beaucoup souffrir les personnes homoseuelles. car il ne respectent pas la spécificité du couple homosexuel, qui est différent du couple hétéro…C’est une réalité qu’aucune loi ne changera. Refuser cette réalité, c’est se faire souffrir inutilement… Non à l’homophobie, oui à la liberté d’expressions des personnes homosexuelles!!
Bien cordialement, vous pouvez me répondre bien sur sur mon mail perso que j’ai donné ci-dessus! Ce serait avec beaucoup de joie que je viendrai prendre un café avec vous!
Nathalie
P.s. Complimenti all’anonimo disinformatore, è sempre utile sapere quali sono i metodi impiegati da chi ti contrasta. Sempre i soliti: quelli che prevedono che gli oppositori della cause “illuminati” vadano, come osservava il noto reazionario Karl Popper, «azzerati e diffamati nelle polemiche scritte, fisicamente soppressi, quando ciò sia possibile» visto che «impediscono alla storia di realizzarsi, resistendo al suo corso» e perciò «ingenerano violenza».
1990! Anche Augias avrebbe qualche problema a ricordarsi di aver scritto quell’articolo 🙂 complimenti per la memoria Andreas 😛
Ad ogni modo, anche se con difficoltà, come si vede dai miei ultimi commenti, resto convinto che la strada del dialogo privo di inutili sarcasmi e frecciatine velenose sia doverosa con chi ne fa invece una bandiera di superiorità intellettuale…
@ Ubi Deus ibi Pax
L’ho letta per la prima volta in un libro intitolato “Come io vedo il duemila”, che raccoglie diverse interviste di Popper, non ho una memoria così efficiente, purtroppo… 😀
Io credo si possa dialogare con chi non ha un’ottica distorta da pregiudizi ideologici e ha mantenuto un minimo patrimonio di correttezza intellettuale. Non è il caso di chi adotta due pesi e due misure in nome di quella presunta superiorità.
Deus,
Come ho già riportato sopra, da una parte c’è un “collettivo” che non dà numeri precisi, dall’altra una federazione che invece ne cita, con tanto di link alle associazioni e ai raggruppamenti di associazioni rappresentati.
Entrambe dicono di rappresentare la maggioranza del mondo omosessuale.
Naturalmente non è possibile verificare con certezza assoluta nessuna di queste affermazioni. Posso solo dire che, andando per logica, per i motivi di cui sopra propenderei per la seconda associazione. E questo senza nessuna velleità di “superiorità intellettuale”.
JoeTurner
Se una testimonianza è autentica, ha valore per quello che è: una testimonianza. Il dubbio, come già detto, è sul fatto che questa rappresenti la maggioranza degli omosessuali, visto anche (ma non solo) il nome del proprietario (non solo gestore) del sito.
Andreas Hofer
Grazie del link e della possibile spiegazione. Ho ricontrollato il sito homovox.com e posso solo confermare quanto ho già detto: non ho mai trovato il nome di de Willencourt sul sito (né nessuna indicazione di questa possibile spiegazione) e il sito risulta non solo gestito ma anche di proprietà di Maillard. Chi registra un sito per conto di altri deve farlo mettendo il nome di quest’ultimi nel campo del proprietario e il proprio in quello dell’amministratore; altrimenti chi si crede proprietario dello stesso non ha in realtà nessun diritto. Detto questo, considero la spiegazione che ha riportato come possibile.
Su suo, mi perdoni il termine, lungo sproloquio in cui parla “disinformatja”, Popper ecc., non rispondo visto che esso non aggiunge nulla di costruttivo al discorso ma, a mio modo di vedere, ha come unico obiettivo quello di aumentare inutilmente il livello di conflitto in un fin’ora civile, tranquillo e rispettoso scambio di punti di vista.
Penso di fermarmi qui. Grazie a chi ha partecipato a questa discussione.
@ Anonimo
Francamente di convincere qualcuno mi interessa molto poco. La de Williencourt comunque è accreditata come portavoce di Homovox anche da siti omosessualisti. Poi capisco che chi è intriso dello schema dicotomico menzionato da Popper abbia anche un doppio parametro morale, onde i patrocinatori delle cause “illuminate” godono di un pregiudizio ampiamente positivo laddove i fautori delle cause “reazionarie” sono destinatari di un pregiudizio negativo e sospettati di malafede, magari di essere “agenti segreti” e “sotto copertura” delle Forze Oscure Della Reazione In Agguato (ah! il solito Fodria!). È la vecchia strategia del calomniez. La realtà è che queste battaglie di “civiltà” come sempre sono condotte da circoli che cercano di legittimarsi come portatori, profeti e interpreti unici di una fantomatica “volontà generale” (del “mondo omosessuale” in questo caso). Dunque cercano di screditare con questi mezzucci di bassa lega coloro che non si riconoscono nella loro “illuminata” pretesa egemonica. E questo la dice lunga sul loro tasso di “democraticità”. È una strategia vista e rivista, ripeto. Si rassegni, non tutti sono così fessi da abboccare.
Ma, forse che anche tra persone non omosessuali e a proposito delle questioni più varie non ci sono persone che non condividono (esistesse)il punto di vista generale comune condiviso da tutti? E da tutti chi?
Appunto. Grazie al cielo la capacità di riflessione critica non è scomparsa dall’umanità. Dunque converrai con me che le pretese egemoniche di alcune sigle associative, che cercano di imporre le “parole d’ordine” della loro agenda politica invocando un mandato che nessuno ha loro conferito, sono da prendere come minimo con le molle?
Sì, in ogni caso!
@Anonimo: che si pretenda che le testimonianze di Homovox rappresentino la maggioranza degli omosessuali te lo sei inventato tu :”Il sito Homovox viene citato spesso e volentieri (citato da chi? dove? su questo blog?) come prova del fatto che il “mariage pour tous” sia voluto solo da una minoranza di omosessuali, mentre una maggioranza sarebbe contraria.”,
nel post invece si dice “Il sito Homovox, che raccoglie filmati di interviste a numerosi omosessuali opposti al matrimonio gay”, NUMEROSI quindi non MAGGIORANZA. Cioè te la canti e te la suoni.
JoeTurner
No, non ho inventato nulla. La invito a leggersi l’articolo de “I Tempi” di cui al link citato (tra gli altri) da Andreas Hofer qui sopra. In esso c’è una citazione da della portavoce di homovox:
” Noi vogliamo dare la parola alla maggioranza degli omosessuali in Francia e sosteniamo la “Manifestazione per tutti” perché noi gay non vogliamo il matrimonio. ”
E ancora, un altro paragrafo, si rafforza il concetto:
” Sono francesi, sono omosessuali, «la maggioranza degli omosessuali», e non vogliono né il matrimonio né l’adozione per le coppie gay, soprattutto non vogliono essere trattati allo stesso modo delle coppie eterosessuali «perché siamo diversi: non vogliamo uguaglianza, ma giustizia». Parliamo dei cittadini francesi gay rappresentati da Homovox, che non chiede il “matrimonio per tutti” ”
Le stesse parole di de Williencourt sono riportate diverse volte su siti diversi.
Tutto ciò mi pare confermare appieno la frase che Lei mi contesta. Come ha potuto constatare, non me la canto, né me la suono.
Buona serata.
@anonimo: lei ha i dati relativi alla percentuale di omosessuali francesi favorevoli alle nozze gay? Se ce l’ha potrebbe fornirli così parliamo di dati oggettivi, altrimenti le mie, le sue e le supposizioni del redattore di Tempi hanno lo stesso identico valore. Buonanotte.
Anonimo mi permetta una battuta:
«Penso di fermarmi qui. Grazie a chi ha partecipato a questa discussione.»
Concludeva poche ore fa… Le piacciono i sequel? 🙂
P.S.: il diritto di replica è sacrosanto. La mia è solo una battuta!
JoeTurner
Quelle contenute ne I Tempi non sono presentate come supposizioni, ma come affermazioni, senza citare dati, ma solo quanto sostiene la portavoce di homovox, su cui ricade l’onere della prova.
Concordo, con “dati oggettivi” la questione sarebbe più chiara. In mancanza d’altro, si potrebbe pensare, basandosi sulle statistiche note (e che si basano sulla popolazione generale) che anche tra gli omosessuali ci possa essere una maggioranza a favore, ma non credo che supporre che gli omosessuali la pensino come la popolazione generale possa avere molto senso.
Per le ragioni che ho già detto, e fino a prova contraria, propenderei a credere che la fédération lgbt (anche solo per una questione di numeri) sia maggiormente rappresentativa del mondo omosessuale francese. Non ho sostenuto altro, né voglio convincere nessuno. Sarebbe interessante però leggere le ragioni di chi la pensa diversamente.
Deus
Colpa dell’insonnia…
Anonimo:
.
..e invece non le leggerai!
Gli EUROPEI PER LA MANIF (Européens pour La Manif) una comunità internazionale, popolare, non violenta, apolitica e indipendente, nata a Matera, in Italia, e che raccoglie persone di differenti nazionalità, ma tutti Europei, segue le vicende francesi dal mese di ottobre 2012. Siamo stati anche a Parigi nella storica manifestazione del 24 marzo dove con orgoglio abbiamo sventolato il tricolore italiano in segno di solidarietà verso il popolo francese e il 4 maggio abbiamo organizzato a Matera il primo raduno degli “Europei per La Manif” tutti con il tricolore italiano. La legge Taubira è quanto di peggio si possa immaginare per il futuro della Francia, dell’Europa, della nostra società e umanità.
Complimenti per l’articolo che condividiamo volentieri nella notra pagina facebook e su twitter.
https://www.facebook.com/europeenspourlamanif
https://twitter.com/EuropeensPLM
Chi rappresenta la maggioranza di chi, chi è una minoranza… Non lo so. Premesso che se su 100 fossero favorevoli a un’opinione errata tutti e 100, l’opinione rimarrebbe cionondimeno errata, non esiste una schiacciante maggioranza di francesi a sostegno della legge “matrimonio omosessuale e adozione per le coppe omosessuali”. Anzi.
C’è un Paese diviso, come indicano i sondaggi (che vanno presi con le pinze, ma qualche linea di tendenza riusciranno pure a intercettarla):
Après de longs mois de polémique, dans une enquête BVA pour i-Télé* publiée ce vendredi, 52% des sondés disent être opposés au projet de loi ouvrant le mariage et l’adoption aux couples de même sexe. Ils étaient 55% dans un sondage du même institut pour notre journal, la semaine dernière. Mais BVA note que, concernant le seul droit au mariage, «l’opinion est remarquablement stable depuis six mois», avec 58% des Français se prononçant pour, soit «exactement la même proportion qu’au début des débats à la rentrée 2012». En matière d’adoption, une majorité de Français (53%) est toujours opposée à l’ouverture aux couples homosexuels. Mais, selon l’institut, «l’approbation remonte de deux points par rapport» à fin 2012.
*Enquête réalisée auprès d’un échantillon de 1219 personnes, représentatif de la population française âgée de 18 ans et plus, recrutées par téléphone et interrogées par internet les 18 et 19 avril 2013.
http://www.leparisien.fr/politique/mariage-gay-les-anti-lancent-de-nouveaux-appels-a-manifester-19-04-2013-2741243.php
Premesso che se su 100 fossero favorevoli a un’opinione errata tutti e 100, l’opinione rimarrebbe cionondimeno errata
Parigi, 19 giugno 1852
Eminentissimo signore:
Prima di sottomettere all’alto giudizio dell’Eminenza Vostra Reverendissima le brevi considerazioni che ebbe la bontà di chiedermi con la sua lettera del maggio scorso, mi sembra conveniente segnalare anzitutto i limiti che io stesso mi sono imposto nella redazione di queste note.Tra gli errori contemporanei non c’è alcuno che non si risolva in una eresia; e tra le eresie contemporanee non ce n’è alcuna che non si risolva in un’altra, già condannata ab antiquo dalla Chiesa.Negli errori passati, la Chiesa ha condannato gli errori presenti e quelli futuri. Identici tra loro quando vengano considerati nella loro natura e nella loro origine, gli errori offrono, tuttavia, lo spettacolo di una varietà portentosa quando vengano considerati nelle loro applicazioni. Il mio proposito oggi è di considerarli nelle applicazioni piuttosto che nella loro natura e origine.Voglio esaminarli dal punto di vista politico e sociale piuttosto che da quello religioso; per ciò che hanno di vario piuttosto che per ciò che hanno di identico; e infine per ciò che hanno di mutevole anziché per ciò che hanno di assoluto.
…Gli errori contemporanei sono infiniti; ma tutti, a ben guardare, hanno origine e fine in due negazioni supreme: una relativa a Dio, l’altra relativa all’uomo.( lettera la cardinal fornari,1852)
…Agli occhi della Chiesa l’errore nasce e vive senza diritti( saggio sul cattolicesimo,liberalismo e socialismo)
Juan Donoso Cortés
Ecco!!!
…e poi, a proposito di tutti i discorsi sui nuovi matrimoni, convivenze, e relativi riconoscimenti e burocratizzazioni amministrativi o meno, cosa c’entra questo con il cattlicesimo? Voglio dire:quelle che saranno le nuove famiglie saranno automaticamente fuori dalla dottrina, senza venissero sfruculiate anche sul versante economico legale eccetra, da decidersi non “by passando”
A Cesare quel che è di Cesare….
«Se non sei un omosessuale felice, completamente a posto con se stesso, che promuove i sani valori del mainstream rispecchiando l’Elite gay culturalmente corretta, allora vieni considerato come un omosessuale che odia se stesso. Questo è il cuore della menzogna gay». A scrivere queste parole in un editoriale sul celebre magazine gay americano Out è Bret Easton Ellis, omosessuale dichiarato, famoso romanziere autore di American Psycho e Glamorama, che gli sono valsi il successo mondiale.
http://www.tempi.it/bret-easton-ellis-sono-lunico-omosessuale-ad-essere-infastidito-dal-nuovo-fascismo-gay-intollerante#.UZOwvaI0yXw
E intanto in Italia…………
http://www.larena.it/stories/Provincia/508920_lex_mister_gay_parla_di_conversione_e_scoppia_la_polemica/
…e tutto questo pubblicato sullla celebre rivista!
Cattolici italiani e quanti siete contrari al “matrimonio” tra omosessuali e alle adozioni da parte di omosessuali, attenzione perché il ministero delle pari opportunità vi stigmatizza.
Si legge infatti nel documento “Strategia nazionale per combattere le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere (2013-2015)”:
“Il 62,8% del campione [dati Istat] è favorevole alle unioni civili, il 43,9% al matrimonio ed il 20% all’adozione”.
Perché i numeri non sono più rotondi, come auspicherebbe il ministero?
Ovvio: “Questi dati indicano ancora una titubanza nella percezione delle discriminazioni per orientamento sessuale della popolazione italiana, dovuta a fattori prettamente culturali relativi ad un modello normativo di tipo tradizionale (nel quale l’eterosessualità è l’unico modo legittimo e socialmente accettato di espressione dell’orientamento sessuale e l’omosessualità un disvalore)”
Cioè: è colpa di chi ritiene “l’omosessualità un disvalore”. Costoro sono ancora “titubanti”, ancora esitano a “percepire” di essere deplorevoli discriminatori degli omosessuali (o meglio: della “comunità” LGBT”).
Ma il ministero ha una “strategia nazionale”. Lasciatelo fare, e anche i discriminatori titubanti smetteranno di discriminare e di titubare. L’omosessualità sarà unanimemente considerata un valore. E finalmente saremo tutti favorevoli al matrimonio gay e all’adozione da parte di omosessuali.
Lasciate fare al ministero.
http://www.pariopportunita.gov.it/images/strategianazionale_definitiva_29aprile.pdf
Io spero proprio che questa cavolata del matrimonio gay (e relativa adozione) sia una bomba che a Hollande scoppierà in mano. Ormai si è raggiunto l’assurdo: di questo passo, tra qualche anno vedremo uomini maturi pretendere di sposare ragazzine di 11-12 anni, o fratello e sorella pretendere la stessa cosa. Ma anche due semplici amici: infatti, non si vede proprio come il fatto di non essere omosessuali possa impedire a due donne o a due uomini di sposarsi, magari per lasciare l’uno all’altro tutti i suoi beni senza che vadano a parenti che gli stanno sulle scatole ma evitando tante spese di successione. Sono le conseguenze cui si va incontro quando si pretende di mettere sullo stesso piano cose che sullo stesso piano non sono, come, in questo caso, eterosessualità e omosessualità.
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