Nel bel giardino

di Agostino d’Ippona

Il bel giardino del Signore, o fratelli, possiede, non solo le rose dei martiri, ma anche i gigli dei vergini, l’edera di quelli che vivono nel matrimonio, le viole delle vedove. Nessuna categoria di persone deve dubitare della propria chiamata: Cristo ha sofferto per tutti. Con tutta verità fu scritto di Lui: “Egli  vuole che tutti gli uomini siano salvati, e arrivino alla conoscenza della verità” (1Tm 2,4).

Dunque cerchiamo di capire in che modo, oltre all’effusione del sangue, oltre alla prova della passione, il cristiano debba seguire il Maestro. L’Apostolo Pietro, parlando di Cristo Signore dice. “Egli, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio”. Quale sublimità!

“Ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana umiliò se stesso” (Fil 2,7-8). Quale abbassamento!

Cristo si è umiliato: eccoti, o cristiano, l’esempio da imitare. Cristo si è fatto ubbidiente: perché tu ti insuperbisci? Dopo aver percorso tutti i gradi di questo abbassamento, dopo aver vinto la morte, Cristo ascese al cielo: seguiamolo. Ascoltiamo la parola dell’Apostolo che dice. ” Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio” (Col 3,1)

dai “Discorsi” di sant’Agostino, vescovo

2 pensieri su “Nel bel giardino

  1. Franca Dell'Orto Matteotti

    lettera ai Filippesi – di San Paolo – cantico primi vespri quarta settimana – magnifico!

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