di Raffaella Frullone
Lei: “Ciao caro, bentornato! Oggi ho avuto una giornata pesantissima, il direttore mi ha chiesto di anticipare la consegna della relazione di bilancio a dopodomani invece che a fine mese. Non lo posso sopportare, l’ha fatto perché, ho saputo da Chiara, la sua segretaria, che lui se la fa con Roberta, la stagista del settore marketing, che è fidanzata ma in crisi, e i due se ne andranno in fiera in Germania tra cinque giorni, ecco perché vuole la relazione in anticipo. Quel meschino. Comunque ti volevo dire che mi ha chiamato mia madre, che ha fatto le analisi del sangue ed è tutto a posto, menomale mi ero preoccupata che ci fossero ancora problemi con l’anemia come è successo con mia cugina di secondo grado Luisa, ti ricordi Luisa vero? E ho sentito Laura, lei e Giovanni passerebbero a trovarci domenica, coi gemellini naturalmente. E a te come è andata? Ah, sto preparando una platessa al forno con vellutata di asparagi, la ricetta me l’ha data Marta, viene dal corso di cucina con Henry uno chef che ha conosciuto in Costa Azzurra, te ne ho parlato vero? Hey, ma non mi hai detto come stai! Che hai fatto oggi, come è andata?”
Lui: (stramazzando al suolo) “…bene…”
Una delle funzioni automatiche dell’articolo “donna” è il parlare. Bionda, mora, bassa, alta, sportiva, ecologista, ambiziosa, timida, non c’è esemplare che si salvi e che possa fare a meno di dialogare, discutere, chiacchierare, sparlare, spettegolare.
Un’attitudine di fronte alla quale l’uomo, quando non scappa, resta attonito e, nemmeno a dirlo, in silenzio. Per lui infatti non esiste cosa più misteriosa di due donne che parlano mezz’ora al telefono senza che ci sia alcun motivo reale. “Cosa si diranno per tutto quel tempo?” si chiede considerando che quando lui chiama un amico di solito la conversazione dura circa 15 secondi: “Ciao vecchio, birra stasera?” “Ok”.
Quello che lui percepisce come un lontano bla bla bla, è invece per le donne un mondo che si schiude e comprende: il lamentarsi, lo sfogarsi, l’organizzarsi, il dare consigli non richiesti, l’assicurare che si ascolteranno consigli sapendo che non accadrà, il chiedersi come stanno i rispettivi mariti-figli-madri-padri-vicini di casa, il commentare la nuova nuance di ombretto di Max Factor, il malignare sulle doppie punte di Michelle Hunziker, e poi ancora l’adularsi, lo sgridarsi, il comprendersi, il confrontarsi, insomma il comunicare.
Se ce ne fosse bisogno, a conferma del gap tra la loquacità femminile e la parsimonia nell’eloquio maschile, c’è lo studio di Louan Brizendine, psicologa californiana, che nel suo libro The female brain, (il cervello femminile) spiega che le donne in media – e sottolineo in media – pronunciano circa 20 mila parole al giorno contro le 7 mila maschili. 3 a 1 insomma, ma credo di conoscere casi in cui la proporzione è 5 a 0,5.
A me questa è sempre parsa una sorta di menomazione maschile, un difetto di fabbrica, uno svantaggio del quale loro – i maschi – semplicemente non si rendevano conto. “Poverini – pensavo – non capiscono la ricchezza della condivisione”.
Poi un giorno davanti al Vangelo di Matteo, comincio vagamente a comprendere il mio dramma: Il vostro parlare sia sì, sì, no, no. Il di più viene dal maligno (Matteo 5.37). Il di più viene dal maligno?? Ma io non rispondo maaaai “sì” o “no”! C’è sempre almeeeno mezz’ora di argomentazione dopo, che porta ad un’altra sotto argomentazione, e un’altra ancora e una successiva che apre a una nuova conversazione. Come sarebbe che tutto il resto viene dal maligno? Vuoi vedere che lamentarsi in ordine sparso: che fa troppo caldo, che fa troppo freddo, che c’è troppo lavoro, che manca lavoro, che lui non mi regala mai le rose, che la collega incapace ha avuto una promozione e quella rompiscatole ha trovato marito, viene dal maligno? Vuoi vedere che venire a conoscenza di un segreto, e trenta secondi dopo essere al telefono con un’amica e una punta di cinismo per divulgarlo, viene dal maligno? E sottolineare i difetti di chiunque non rientri nella mia cerchia di affetti viene dal maligno? Se le cose stanno così sono messa davvero male.
Qualcuno che mi conosce bene poi, mi ha fatto notare cosa dice l’Imitazione di Cristo al Capitolo 10
Fuggi quanto puoi il tumulto degli uomini, perché il trattare gli affari del mondo molto distrae, anche quando lo si faccia con retta intenzione. Infatti, subito siamo contaminati e presi dalla vanità. Vorrei fossero più le volte che ho taciuto, e non essermi trovato in mezzo agli uomini.
E perché parliamo e chiacchieriamo tanto volentieri, mentre è così raro che si torni al silenzio senza danno della coscienza? Noi parliamo volentieri, perché vogliamo distrarci conversando, e vogliamo ricrear l’animo affaticato da pensieri contrastanti.
E molto ci piace parlare e rimuginare quelle cose che più amiamo o desideriamo, oppure che ci vanno.
Purtroppo, spesso tutto questo ci riesce vano e senza risultato, perché la consolazione esteriore è di non piccolo danno della interiore e divina consolazione. È però bisogna vigilare e pregare, perché il tempo non scorra oziosamente.
Se ti è lecito e doveroso il parlare, parla di cose che edifichino. La mala abitudine e la negligenza del nostro profitto spirituale sono la causa per cui non custodiamo la lingua.
Giova non poco al profitto dell’anima il parlare devotamente di cose spirituali, soprattutto quando si trovano unite insieme persone che sono un cuore solo e un’anima sola in Dio.
Insomma ci ho messo un po’ ma ho capito che quello degli uomini non solo non è una fortuna, ma anzi è una grande grazia. Questo non significa che abbia imparato a parlare meno, anzi, alle volte mi autogiustifico raccontando che parlo per deformazione professionale e che i giornalisti sono chiamati a dare notizie. Ma almeno ho afferrato la differenza tra il parlare inutilmente, e, invece “delle cose che edificano”.
Per esempio ma questa settimana ho sentito una donna dire cose straordinarie. Si tratta di Carolina Porcaro, 51 anni, la madre di Lorenzo Cenzato, 18, giovane brianzolo colpito con una bottiglia di vetro da un 17enne ecuadoriano e morto mercoledì scorso. Appena individuato l’aggressore, mentre divampavano polemiche sul razzismo e si parlava di vendetta, questa madre esemplare è riuscita a dire: “Mi dispiace per quel ragazzo, per tutto quello che dovrà sopportare e mi dispiace per i suoi genitori. Non ho bisogno di perdonare perché nemmeno per un attimo ho pensato di odiare chi ha ucciso mio figlio. Mio figlio era un bravo ragazzo che rubava l’affetto, ci abbracciavamo sempre, con tutti noi è sempre stato molto tenero. Era un ragazzo vivace, allegro, contento, fiducioso. Fiducioso negli altri, e infatti aveva tanti amici, soprattutto stranieri. E’ la fede che mi dà la forza di essere serena”.
Ecco, di fronte a questo, perfino io, finalmente, sono rimasta senza parole.
Prima!
Ma torno nel mio silenzio dopo questo post 🙂
Solo mi viene in mente Maria che serbava tutto nel suo cuore. Poi peró ha raccontato tutto. Anni dopo, ha raccontato agli amici di suo figlio l’infanzia di Gesù
Voglio commentare al contrario… stile giapponese quando leggono i libri 😀
Voglio partire da Carolina Porcaro; anch’io ho sentito la sua testimonianza su TG5 anche se è stata abilmente tagliata in un “Mi dispiace per quel ragazzo, per tutto quello che dovrà sopportare e mi dispiace per i suoi genitori.”
Troppo poco avevo intuito che c’era qualcosa sotto e mi era scesa la lacrimuccia per il coraggio di questa madre, visto che io ho subito un torto inferiore e ancora oggi, ogni tanto, avrei voglia di vendetta… (e lì scatta l’imitazione di Cristo anche per me)
Per quanto concerne il parlare, inizio a pensare d’esser gay perchè non parlo così poco… anzi (pur conoscendo anch’io quel capitolo 10, incriminato).
Che gli uomini siano graziati, parliamone.
Gli uomini, quando sono in gruppo e, optional non necessario ma accettabile, senza donzelle attorno, parlano… cavolo se parlano e, credetemi, di argomenti per nulla edificanti:
– donne (nelle accezioni più o meno volgari)
– sport (calcio, f1, moto)
– lavoro
sempre sempre sempre.
A volte si parla di fede, a volte qualcuno raddrizza l’orecchio ma ci sono troppi punti caldi che tagliano la testa al toro:
– chiesa istituzionale
– castità
– la domenica a messa
e allora di nuovo lì a parlare, parlare, parlare e parlare di robe totalmente inutili anzi, magari unitili ma distruttivi per l’anima e per un percorso spirituale.
Un paio di annetti fa (avevo già letto quel decimo capitolo) ne ho vissuto l’esperienza.
Dopo una sera con amici a chiacchierare; la sera sono tornato a casa che avevo perso la mia pace.
Soluzione?
Tagliare con quelle persone e stare di più con chi, come dice l’imitazione, ha il cuore a Dio.
Difficile… molte volte sono dovuto rimanere da solo a casa oppure ho dovuto tagliare con persone con cui stavo da 10 anni.
Un dramma… almeno in questa vita.
Tagliare con delle persone? Non so, non mi sembra una gran soluzione
Eppure anche nell’imitazione di Cristo è consigliato; Libro I – Capitolo 8: “Non aprire il tuo cuore al primo che capita” (Sir 8,22); i tuoi problemi, trattali invece con chi ha saggezza e timore di Dio. Cerca di stare raramente con persone sprovvedute e sconosciute; non metterti con i ricchi per adularli; non farti vedere volentieri con i grandi. Stai, invece, accanto alle persone umili e semplici, devote e di buoni costumi; e con esse tratta di cose che giovino alla tua santificazione. Non avere familiarità con alcuna donna, ma raccomanda a Dio tutte le donne degne. Cerca di essere tutto unito soltanto a Dio e ai suoi angeli, evitando ogni curiosità riguardo agli uomini. Mentre si deve avere amore per tutti, la familiarità non è affatto necessaria. Capita talvolta che una persona che non conosciamo brilli per fama eccellente; e che poi, quando essa ci sta dinanzi, ci dia noia solo al vederla. D’altra parte, talvolta speriamo di piacere a qualcuno, stando con lui, e invece cominciamo allora a non piacergli, perché egli vede in noi alcunché di riprovevole.”
“che lui non mi regala mai le rose…”
Voilà: nell’assenza delle rose – a tremare i polsi dell’amata tramortendola nel seguente obbligatissimo silenzio – c’è tutto lo scibile per astenersi da qualsivoglia argomentazione; sale sul podio del primo posto la contemporanea liceità del muliebre tacere. E l’alibi del delitto perfetto del (mio, almeno) fuggire (ovunque ma che sia OLTRE).
Poi se dovessi sparare una cosa un filino femminista mirerei sulla granitica convinzione che le donne parlano sempre 2 km in più degli uomini perchè i siori maschietti spesso e volentieri, tipo pe’ sport, non sono più così capaci di stupirle come invece sanno fare sovente loro, e da secoli, lasciandoli con la bocca all’aria, basita, guarita nella risoluzione della resa, il silenzio.
Gli uomini parlano meno perchè sono troppo impegnati a tenere le labbra a cuore, schiuse – spesso spalancate, eh -, interdette dalla incastrante meraviglia di quello che stavano dicendo loro certe donne. Una meraviglia impietosamente congelante. Nel bene e nel male, desolè.
E così parlano meno, gli uomini, perchè gli manca il tempo: gliel’ha fregato via lo stupore. E lo stupore è originariamente/biblicamente donna.
Buongiorno, Salvatore. Come la mettiamo?
Confesso: non ho mai letto l’imitazione di
Cristo (e non penso di farlo per un bel po’)
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Quando saremo dieci miliardi
DEMOGRAFIA, TECNOLOGIE E TABU’
Quando saremo dieci miliardi
Mentre tutto va male nel mondo economico, ci siamo dimenticati che dai palazzi vaticani arriva la buona notizia che stiamo per diventare (in ottobre) 7 miliardi. Per di più, e meglio ancora, arriva anche una nuova previsione demografica. Finora si stimava che nel 2050 saremmo arrivati a 9 miliardi, per poi cominciare a decrescere. Ma oggi la stima è diventata che a fine secolo, nel 2100, saremo 10 miliardi. È anche perché l’Aids è diventato controllabile e non ucciderà più come prima. Ma è anche per merito (o per colpa) della Chiesa cattolica che si ostina – pressoché sola tra tutte le religioni – a proibire i contraccettivi e a demonizzare il controllo delle nascite.
Eppure la nuova proiezione dei dieci miliardi è terrorizzante. Anche perché il sovraccarico demografico colpirà soprattutto l’Africa. Per fortuna per fine secolo la popolazione cinese scenderà a quota 950 milioni, e anche se l’India dovrebbe salire da 1 miliardo e 200 milioni di oggi a più di un miliardo e 500 milioni, anche così il totale dei due colossi asiatici rimarrebbe invariato. Invece l’Africa è davvero votata al disastro. Quest’anno la zona in crisi di siccità e di cibo è il Corno d’Africa; ma lo è da parecchio, si tratta di una crisi ricorrente. Che ricorre un po’ dappertutto. Ma la proiezione che più spaventa è quella della Nigeria, che dai 150 milioni di oggi dovrebbe addirittura salire a 730 milioni. Follia suicida? Certo. Ma la stessa follia è diffusa in tutta l’area, fino al Sud Africa.
Aggiungi che i dati demografici non dicono tutto. Di tanto un Paese povero si sviluppa davvero, di altrettanto aumentano i consumi pro capite: consumi di cibo ma anche di comodità di vita. Chi non ha mai visto la luce elettrica, ora la vuole; chi ha sofferto il freddo dell’inverno e il caldo dell’estate ora vuole riscaldamento e condizionatori; chi va in bicicletta aspira a una motocicletta; chi mangiava solo riso ora vuole anche carne. Quindi l’aumento demografico comporta aumenti moltiplicati di cibo e di comodità. È giusto. Ma il «carico ecologico» diventa così sempre più insostenibile. L’altra faccia del problema è che la sovrapopolazione fa salire l’inquinamento e anche il riscaldamento dell’aria. Per il 2100 l’aumento dovrebbe essere di 4 gradi con effetti sconvolgenti sul clima e anche sul livello del mare. E mentre l’acqua salata cresce, l’acqua dolce diminuisce. Ovunque le falde acquifere che alimentano l’agricoltura si assottigliano (scendono) da decenni. Cina e India possono ancora contare sui fiumi alimentati dai ghiacciai dell’Himalaya; ma il granaio del mondo, gli Stati Uniti, dipende in buona parte dalle falde acquifere di Ogallala, che oramai si abbassano tra i trenta e i novanta centimetri l’anno.
Che fare? Io dico che la crescita demografica va fermata ad ogni costo. Ma nessuno osa dirlo; l’argomento è proibito. Tutti o quasi tutti invocano la tecnologia e le sue scoperte. Ma non c’è tecnologia che basti e che ci salvi con dieci miliardi di viventi.
Giovanni Sartori
15 agosto 2011 09:54
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Caro Alvise, hai fatto bene a riportare questo articolo di Sartori: sono anni che ripete sempre la stessa cosa. Che siamo troppi, che il mondo sta scoppiando, che bisogna fermarsi, basta fare figli, usate il preservativo e non ascoltate la Chiesa che vi porta all’irresponsabilità e bla bla bla. Ma se la gente non si sposa più e non fa più figli?? E’ incredibile, sta a malapena in piedi ma sto Sartori non ha perso la forza per dire ca**ate. In certe circostanze, di fronte a certe persone, mi duole ammetterlo, mi trovo profondamente favorevole all’eutanasia.
@Jo March
Sartori vuole solo dire che bisogna limitare le nascite a uno/due figli per coppia. Con un mondo occidentale che fa solo un figlio per coppia, e un secondo e terzo mondo che si limitano a due… la popolazione mondiale potrebbe gradualmente ridursi numericamente ed evitare l’estinzione.
soluzione alla cinese, insomma….. MA FATEMI IL PIACERE!!!!!!
Bell’articolo. Si vede che è scritto da una donna. Un uomo avrebbe detto le stesse cose in dieci righe 🙂
Personalmente, quando mi trovo nella situazione del Lui di cui sopra, dopo trenta secondi non ascolto più.E’ come un salvavita che scatta da solo. Poi si attiva una specie di pilota automatico che, a intervalli regolari, dice parole rassicuranti per l’interlocutrice, come: “Sì…certo…senz’altro”.
Funziona benissimo:
– Ma mi stai ascoltando?-
– Sì…certo…senz’altro…-
che spettacolo 🙂
Buona festa dell’Assunta a tutti.
Che belle le letture della Messa di oggi, Maria che, invece che essere sconvolta dalla novità e da quello che la attende, si mette in viaggio e va a servire l’anziana Elisabetta. E poi la Donna vestita di Sole, tutte donne che aspettano un bambino, tutte nel compimento della loro più profonda essenza.
Buona giornata, e grazie, Raffaella, di questo post così bello.
Grazie Genoveffa,
buona festa dell’Assunta a te e a tutti
Nulla da dire sulla frase della madre di Lorenzo, il ragazzo ucciso da una bottiglia di vetro…
Per il resto, mi pare che la frase “sì sì, no no” non sia legata al fatto di parlare tanto, ma all’abitudine di giurare. Basta leggere tutto il paragrafo:
“Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti; ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare sì, sì, no, no; il di più viene dal maligno”
Inoltre, il libro che viene citato, “the female brain”, è stato contestato proprio su questa misurazione del numero di parole usate dagli uomini e quelle usate dalle donne. Da quanto si legge nel link qui sotto, non ci sono prove scientifiche, né sul numero di parole usate in media, né sul fatto che effettivamente gli uomini tendono a parlare di più delle donne. Tanto che la stessa affermazione, si legge, è stata cancellata nelle versioni seguenti. Questi numeri deriverebbero da un altro libro, nel quale, dando gli stessi numeri, si parla di “atti comunicativi” (quindi non solo di parole), ma senza citare fonti.
Anzi, uno studio, sempre citato in questo link, dimostra esattamente il contrario: gli uomini parlerebbero di più delle donne. (nota per i più sensibili: a parte contraddire la tesi alla base del post in questione, questo link non contiene null’altro di scabroso 😉 )
http://itre.cis.upenn.edu/~myl/languagelog/archives/003894.html
Per il resto, sono convinto che comunicare non faccia male: lo ha fatto anche Gesù, gli apostoli e i santi. Far sapere, soprattutto a chi si vuole bene, cosa si pensa, cosa si prova veramente, senza affidarsi all’intuito altrui può solo fare del bene.
Chiaro, come disse un saggio, l’uomo ha una sola bocca, ma due orecchie. Per cui dovrebbe ascoltare (e capire) più di quanto parla… Ma questo non significa che non bisogna parlare.
stacco per qualche giorno, ci si rilegge/riscrive tra un po’.
Un saluto di cuore a tutte/i.
Ciao a te, Alessandro, buon riposo. E iscriviti a FB!!! 😉
Buon riposo, Alessandro!
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO.
Quindi sarebbe:riproduciamoci forsennatamente che la provvidenza provvederà(lo dice la parola stessa).
in che senso Francesca?
Non ho capito il senso della tua domanda…
Sei per il controllo delle nascite?
@ Francesca
Perchè secondo te l’alternativa a non bloccare le nascite è riprodursi “forsennatamente” affidandosi alla provvidenza? Ma dove vivi? Ti sembra giusto contenere il numero di figli allo scopo di bloccare la crescita demografica, distribuendo preservativi come fossero volantini?
Io vivo sul pianeta Terra, 3° pianeta del sistema solare, e tu? E’ un pianeta popolato da varie specie animali tra le quali l’Homo Sapiens che ancora non ha eguagliato le orche , che si riproducono ogni 10 anni, nè i panda giganti , che lo fanno ogni 15-24 mesi ma solo se trovano il partner adatto e spesso la femmina sopprime il primo nato.La femmina di Homo Sapiens ha il pregio (o difetto?) di essere fertile circa 12 volte l’anno.Proposte più intriganti e meno cruente?
fertile 12 volte l’anno per circa 3 giorni al mese… cioè può copulare più di 300 giorni l’anno senza procreare.
Quindi proposta intrigante e meno cruenta: tanto sesso, approfittiamo dei 300 giorni tranquilli (lo so lo so, è un casino evitare quelli fertili!!! Ma con un po’ di impegno forse ci si riesce)
Comunque la crescita demografica non penso sia un nostro problema (intendo dell’Italia). In ogni caso io il mio contributo l’ho dato. Ciao!
La crescita demografica degli ultimi 300 anni è un fenomeno senza precedenti, la cui portata e i cui effetti sfuggono in buona parte alla nostra attuale comprensione. L’ambiente naturale della terra ne è risultato completamente trasformato, ampi territori che mai avevano conosciuto l’aratro sono stati non solo trasformati in zone coltivate, ma colonizzati e urbanizzati, completamente trasformati dall’azione umana e occupati dalla nostra specie come luogo di residenza, svago, produzione industriale o alimentare. Si pensi che, probabilmente, la maggioranza dell’umanità è vissuta tra il 1700 e il 2010 piuttosto che nei 140.000 anni precedenti.
Giusto Fefral. A parte qualche irregolarità ,è così. Più difficile è spiegarlo all’ homo sapiens in Bangladesh. In effetti nel Darfour probabilmente ci pensa la fame a sterilizzare le fammine ( se non si mangia non è garantita la produzione degli ormoni della riproduzione). Scusa , non voglio essere provocatoria con te che sei uno dei miei punti fermi. Il problema è molto più ampio anche di come la vede Sartori e non è il luogo per fare pistolottoni ( e poi non sono così brava). Non bisogna dimenticare poi la trasmissione sessuale di alcune malattie anche se sul discorso AIDS ho idee personali non completamente in linea.No ,non condivido nulla della posizione cattolica ufficiale e non sul sesso, la procreazione e la genitorialità.Io ,da parte mia ,ho solo garantito la crescita zero.
Il problema è molto ampio e variegato. Io di carattere sono portata a mettere voce dove so che ho spazio anche per agire. E quindi non parlo del bangladesh di cui so onestamente molto poco.
Sono circondata da amiche che hanno preso la pillola per decenni. Che hanno deciso di provare a fare figli dopo i 35 anni. E molte di loro non ci riescono.
Non preoccuparti di provocarmi, Francesca: siamo qua per discutere.
Che idee hai sull’aids non in linea? In linea con cosa? Qual è la posizione cattolica ufficiale che non condividi?
Ciao Francesca,
parlo dati alla mano e articolo del Timone.
Nel Timone TIMONE N. 96 – pag. 16 – 17 (Paolo Rodari e Andrea Tornielli) spiegano come, nei paese africani cattolici, dove viene insegnata la castità la percentuale dell’AIDS è drasticamente scesa.
Cosa che non si può dire in Europa e in America dove i profilattici non mancano di certo ma la malattia dilaga.
Scritto quanto sopra su l’aids affrontiamo il problema “sovrapopolazione” al dir poco INESISTENTE.
L’homo sapiens, come lo definisci tu, ha dimostrato più e più volte che, ad ogni svolta nella storia, ha applicato il suo ingegno per vivere bene sulla terra.
In passato si è già verificato che qualcuno gridasse allarme sovrapopolamento, dichiarando problemi di cibo e/o spazio per vivere ma, dopo centinaia di anni, siamo quì a dimostrare che non è così.
L’uomo ha un fantastico strumento che si chiama cervello con il quale inventa sia armi di distruzione di massa (che possono risolvere il problema sovrapopolazione con una bella guerra mondiale) che strumenti per far vivere tutti bene e, ripeto, TUTTI.
Vorrei anche ricordare (per i cattolici) che per ricevere il sacramento del matrimonio si fa promessa anche sull’esser aperti alla vita.
Poi, per concludere e per chi ci crede, la Madonna a Medjugorje non fa altro che dire di fare figli.
“sul discorso AIDS ho idee personali non completamente in linea”
Francesca, non mi dire!!! anche io ho idee personali non in linea, e non sono medico! Che siano le stesse…
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=2650
Frefal dice:
“fertile 12 volte l’anno per circa 3 giorni al mese… cioè può copulare più di 300 giorni l’anno senza procreare.”
Mmm… A me hanno insegnato che gli spermatozoi possono restare vivi per ben 5 giorni una volta nel corpo femminile. Il che fa 8 giorni (i 3 dell’ovulazione e i 5 precedenti) su 28.
A questi bisognerebbe (ma non è obbligatorio) aggiungere i 5 giorni di mestruazioni i quali sono off limits per molti, personali o anche religiosi. Questo porta a 13 i giorni no, su 28 in media. Il che significa quasi metà anno.
Salvatore Di Fazio dice:
“Nel Timone TIMONE N. 96 – pag. 16 – 17 (Paolo Rodari e Andrea Tornielli) spiegano come, nei paese africani cattolici, dove viene insegnata la castità la percentuale dell’AIDS è drasticamente scesa.
Cosa che non si può dire in Europa e in America dove i profilattici non mancano di certo ma la malattia dilaga.”
Che dilaghi in Europa e in America (Settentrionale? Meridionale?) non so. Mi pare però che le percentuali di infetti in alcuni paesi africani siano decisamente più alte che in Europa…
Sulla questione sovrappopolamento, non mi preoccuperei così tanto. Se non ci pensa una carestia, sarà qualche guerra a diminuire il numero di abitanti della terra.
Certo, sarebbe meglio prevenire tutto questo ma, in mancanza di un intervento umano, ci può pensare Madre Natura (o la Provvidenza, o tutt’e due). Soluzioni, a parte una limitazione delle nascite, non ne vedo…
A proposito della Provvidenza, potrebbe anche arrivare un disastro naturale a sistemare tutto; questo, secondo qualcuno, colpirà a mo’ di castigo questa o quella popolazione miscredente. (ok, quest’ultima è una nota leggermente polemica, ma si basa su commenti a post precedenti…)
@Adriano, 3 forse sono pochi, 8 mi sembrano un eccesso di prudenza (per carità dopo tre figli preferisco la prudenza anche io 🙂 ). Non mi pare che ci siano problemi di tipo religioso per avere rapporti durante il ciclo, almeno per i cattolici. È più un problema personale, ognuno ha la sua sensibilità.
Se pure fosse metà giorni sì e metà no, ma perché, adria’, ti sembra poco?
@Salvatore: davvero la Madonna a medjugore dice di far figli? Mi recuperi i messaggi in cui l’ha detto?
“Se pure fosse metà giorni sì e metà no, ma perché, adria’, ti sembra poco?”
A dire il vero sì! 😉 😉
Adria’ dacci dentro nei giorni tranquilli e vedrai che ti basta :-). Gli altri considerali un po’ come dei romantici e delicati preliminari…tua moglie (sei sposato vero?) apprezzerà e ti dimostrerà la sua gratitudine
Fefral te lo cercherò è tra i msg registrati
Fefral
“tua moglie (sei sposato vero?) ”
No comment! 🙂
Fefral, oltre a dirti che ti apprezzo sempre di più (ma non mi voglio fidanzare con te) mi limito a dire quattro concetti semplici sull’AIDS :ognuno ne tragga le conclusioni che vuole.Il retrovirus HIV è estremamente termolabile cioè a contatto con temperature inferiori a quella corporea non vive affatto bene ,comunque molto meno bene del virus dell’epatite C.Questo spiega perchè non lo prendi da una siringa ‘infetta’ raccolta per terra(al limite ti becchi un’infezione batterica) e perchè che io sappia non vi sono storie certe di AIIDS contratta da personale sanitario che viene in contatto accidentale col virus e io personalmente ne conosco molte. Conosco invece almeno 2 persone che si sono beccate l’epatite C e B (quando non c’era il vaccino).Una volta che malauguratamente qualcuno si è infettato non è affatto certo che si ammali di AIDS :non si spiegherebbe altrimenti il fatto che percentuali apocalittiche di sieropositivi in Africa(si parla di 60-80%in certe zone) non portino all’estinzione della popolazione in assenza di terapie antiretrovirali
“(ma non mi voglio fidanzare con te) ” e meno male! Iniziavo a preoccuparmi… Ho passato l’età in cui cuccavo quelli più grandi, quella in cui piacevo ai divorziati con figli, anche quella in cui attiravo i ragazzini di 10 anni più giovani, adesso che gli uomini iniziano a non filarmi più comincio a piacere alle donne 🙁
Continuo per ballo della tastiera (qualcuno mi soiega perchè c’è questo dannato ballo?) Alla fine degli anni’80 sono stati aperti numerosi reparti di malattie infettive negli ospedali perchè si doveva far fronte alla nuova peste che non c’è stata.Lungi da me sottovalutare il rischio di trasmissione di infezioni ( sono nota sul lavoro per rompere violentemente le palle se vedo qualcuno senza guanti avvicinarsi a un paziente), non capisco perchè ci sia stato e ci sia un pathos spettacolare sull’HIV e non ad esempio sull’epatite C o sulle dissenterie virali in Africa. Avete mai sentito di raccolte fondi contro la diarrea da rotavirus?Oppure il sarto Valentino che mette il fiocchetto che so color fucsia conto l’epatite?Sicuramente l’HIV si trasmette sessualmente,non più frequentemente nei rapporti omosessuali (la frequenza è pressochè simile), ma anche l’epatite C si trasmette e così pure il papillomavirus.Perchè si parla quasi solo di AIDS?
Salvatore, permettimi di dubitare che la castità sia la soluzione del problema delle malattie trasmissibili sessualmente e anche della procreazione consapevole:non credo di dire una cosa strana affermando che neppure i preti,che dovrebbero essere motivatissimi,ce la fanno( e anno tutta la mia umana comprensione).
Francesca Miriano manchi di rispetto e di stima nei confronti dei sacerdoti i quali hanno fatto voto di castità e lo mantengono tranne che alcune eccezioni che, umanamente, cadono.
Ma tra alcune eccezioni e “neppure i preti ce la fanno” ne passa di acqua sotto i ponti.
Se tu hai un problema a tenere a bada il corpo non puoi dare per assodato che anche i preti hanno lo stesso problema!
[Che brivido, Salvatore, sentirti richiamare una donna all’ordine chiamandola – austeramente: io immagino austeramente – per nome + cognome. Che brivido da sottomessa sto provando 🙂 🙂 ]
Ma torniamo pure a parlare – ad OVVIA eco del post – di come abbiamo dei pretacci assurdi, noi cattolici, tutti uguali ‘sti pretacci. E tutti pedofili, dimenticavo. Ah, se questi preti si mettessero una buona volta a distribuirli loro i preservativi nelle scuole, mica solo quelle africane, a dare il buon esempio. Ah, quanti homines sapientes (dico bene?) risparmiati. Sovrappopolazione zero.
-RISOLTO. Ok?
(Il silenzio di Maria è OT)
Aiuto! ANNO senza H!!
Il post invitava al silenzio e qui si divaga sul sovraffollamento del pianeta. Non ho capito il nesso.
Ma poi a voi che vi frega del sovraffollamento del pianeta? Siamo a crescita zero, vivremo se ci va bene un’altra trentina di anni. Pensiamo a vivere bene e a volerci bene. Se Dio provvede agli uccelli del cielo che non chiedono nulla volete che ci lasci senza cibo? Il mondo è fatto per noi, dobbiamo solo gestirlo in modo intelligente. La miglior lotta all’aids è la castità, è talmente ovvio da essere assurdo doverlo ribadire.
WOW, mi mancava un vero Torquemadaaaa!!! Evviva l’ho trovato!! Spero tu sia all’altezza del mai dimanticato Livio.
Ti senti inquisita? Dico solo cose ovvie, delle grandi banalità ma che per una ragione oscura sfuggono al dominio pubblico.
nonpuoierrereserio:lamigliorloiiaallaidsèlacastità
43 gradi da quelle parti?
Non ci posso pensare.
…LA S O V R A P P O P O L A Z I O N E MOOOONDIAAALE.
E l’homo sapiens.
E certo.
Come fai a non preoccuparti della S O V R A P P O P O L A Z I O N E MONDIAAALEE se tu sei uno scampato alle banane?
Castità ai figli delle scimmie???
E per R E G O L A R E le nascite… PER VIA DELLA SOVRAPPOPOLAZIONE MONDIALE??
Ma certo.
E’ talmente fantascientifico quello che scrivi, Francesca.
Ed è talmente fantascientifico che tu non voglia fidanzarti con Fefral, Francesca.
Parlavo con Salvatore
Solo un po’ di distrazione! Il cervello in pappa evidentemente non dipende dalla temperatura
LUIGI MIO ADORATO!!!! Perchè invece di rampognarci non racconti di come stai, cosa hai fatto, dove sei andato, che cosa hai visto, hai trovato, hai pensato, noi ormai abbiamo già raccontatto tutto di noi, io non fo ormai più altro che copiare discorsi di altri e proporli per sentire i pensieri canonici, di me ormai sapete già tutto, o quasi, che sono un mastro muratore ancora attivo e potente, che mi avventuro negli anfratti della natura, che se non vedo non credo e neanche se vedo perchè penso sarà vero quello che vedo o solo immagino io di vederlo eccetra, gli stessi eterni discorsi pensieri mai risolti da nessuno posti in questa maniera ma solo tutti cercando di vivere credendo per esempio alla misura di un muro di una pietra alpeso di un sasso che poi non è detto che neanche questo sia vero ma solo espedienti pratici che ci aiutano a vivere come anche non fosse VERA la medicina ma si piglia le medeicine e puntureesoprattutto supposte vere o metaforiche e sembra in fondo che funzioni (o nemmeno)
Fantastico Alvise! 🙂
Mmhhh, Alvise mon amour…. J’adoreee 🙂
Alvi, ragassuolo, senta: sappia lei che siamo già in due a venire da te in Toscana.
Ultima settimana di Agosto o prima di Settembre.
E’ chiaro che te lo dico non solo al cell, adesso, e non solo solo per e-mail privata, unicamente per controllare se anche gli altri 2500 readers/writers vogliono con noi affollare il giardinello di casa tua. 😀
Insomma: Alessandro ed io (ci siamo sentiti poco fa apposta via tel) ti raggiungiamo a breve. Io poooorto le mmozzarelleeeeeeeeeeee…..
le mozzarelle!!! 🙂 Quasi quasi mi aggrego… porto un po’ di porchetta dai castelli?
mais oui, Cyrano! Assolutamente!Ehm… Luigi…. già che stai ancora in France… ci raggiungi anche tu, poi, vero, e… ehm… non vorrai mica venire a manine vuote in Toscana da Alvisuzzo?, dunque io proporrei…di portare… dalla France… quel …ehm… ci siamo capiti?
(Ma che sia un garçon francese DOC. Tu pensa a rapirlo e a metterlo in valigia. Al resto ci penso io, capì?)
“Tramonto dell’Occidente e ascesa del Dragone rosso d’oriente. Questo è il titolo del film che sta scorrendo davanti ai nostri occhi.”
Sembra il titolo del libro di Spengler (1918-1922)e invece no, è ancora LUI, Antonio Socci, un ‘invito, forse, il suo, a un’altra guerra “santa” o a che, a quali misure, a quali provvedimenti, alla conversione totale mondiale a Cristo e alla fratellanza universale, quando, ora subito, o con l’apostolato, o con la preghiera?
con tutt’e due, Alvise! E col digiuno, naturalmente! 🙂
Sono pronta, mi sono granchita un po’ le dita e torno qui. Cosa trovo? le idiozie di Sartori sul sovrapopolamento del pianeta e il profilattico come soluzione all’AIDS…. che tristezza. Meno male che c’è Luigi Torquemada, e anche Salvatore L’Oscuro! come al solito gli uomini in poche mosse hanno piazzato le poche parole sensate….
Alvise ciao. In vacanza quest’anno mi sono portato alcune preoccupazioni di varia natura che mi hanno impedito di decollare con lo spirito evasivo tipico di una vacanza. Gli scenari visitati erano di una bellezza straordinaria che mi rimandavano alla bontà e fantasia del nostro Signore. Mangiato bene, ho apprezzato in particolare il “Cezar ” una tartare di manzo appena scottata intorno. Persone gentili
dappertutto. Francia: Hautes Alpes.
Stai scherzando?
Luigi mi stai dicendo che sei già tornato?
Luigi ma adesso sei in Italia?
Luigi ma allora niente giovincello francese nella valigia per me?
danieladellatorre come fai a cambiare i caratteri nei commenti? e come fai a citare i commenti degli altri?
Suvvia cara, invece di provarci con tutte (ora pure con silentquellacoltanga) renditi un po’ utile!
fefrallina mia, apriti un blog su wp e usa il tuo “menage commenti” che trasforma i codici in automatico.
Oppure a mano, senza automatico perchè senza blog:
X corsivo: LA TUA PAROLA
X grossetto: LA TUA PAROLA
X quotare:
Niente, fe’, non mi permette di digitarti i codici senza cambiarli già. Mi serve la tua e-mail per scrivertelo. Qua è impossibile.
Dedicato a Daniela
Giuliana, Giuliana.
GIULIAAAAAAANAAAAAAAAA.
Questa ragazza c’ha i poteri.
Io questo flm manco l’avevo mai visto (che bello!).
(Ma Dio solo sa quant’è vero che gli ultimi 6 aerei che ho preso siano stati per un francese – perchè solo io a Lourdes potevo andarci per discernimento vocazionale, quella mia prima volta a Lourdes, e invece l’ultima notte prima di ripartire avere voglia di un cappuccino sotto una pioggia torrenziale nel cuore della notte, uscire al solito da sola col mio bello zainetto dall’hotel, entrare nell’unica brasserie aperta e innamorarmi del silenzio negli occhi verdi del barman: un Lourdesino DOC ateo e senza sacramenti – premeditatamente e perseverantemente convinto – a 3 metri dalla Grotta, e assolutamente scandalizzatiiiissiimo dal mio amore concretuccio per Cristo. E’ chiaro che oggi siamo ancora innamorati. Entrambi addirittura. Ma il fidanzamento non s’ha da fare perchè il garçon non mi farebbe battezzare i figliuoli, nel futuro corollario matrimoniaceo.
-Avete visto quanto son brava ad aver imparato l’ultima lezione del precedente mio fidanzamento di 5 anni (quello ancora prima IDEM – no che non sto scherzando, eccavolo – STESSO MOTIVO, solo che erano 6 gli anni di fidanzamento) terminato per lo stessissimo motivo con un similissimo gran pezzo d’intellettuale ateo con cui NON si poteva scendere a compromessi di alcuna sorta?
E vediamo ora chi mi dice che sbaglio. E vediamo, su.
-Che vita impervia.
Giuliana, Giuliana..
Giuliaaaaaaaaaanaaaaaaaaaaaaa…..
(Grazie, grazie… che ineffabili ricordi, grazie Giu’, ti voglio bene lo stesso, anche dopo ‘sta sguainata di spada al mio coooorazzzon 🙂 )
Salve svenevolissima Yeshua, non voglio fidanzarmi con Fefral perchè voglio assolutissimamente fidanzarmi con teeeee! So che scrivo cose fantascientifiche, poi col mio cervellino picccino piccino picciò…in confronto alla potenza della tua menteeeee…perdonami ..chiedo umilmente scusaaaaaa! Non immagini come invidio Alvisino caro che potrà godere della tua compagnia quasi in assolooooo! Ohhhh, saiiiii, qua nella pianura padanaaaaa il cervello va veramente in pappa e ti viene da pensare che forse un modo di svilupparsi diverso oh oui, forseee…chi sa…. E poi con la castità si risolve l’AIDS e anche la sovrappopolazioneeeee!Comunque scusa per l’indegnità di essere intervenutaaaa.!!!
Ciao Francesca,
non è un problema di indigenza ne di pianura padana ma solamente di voler affrontare seriamente il problema senza portare avanti dei pregiudizi.
Esempio il pregiudizio sulla castità dei consacrati.
Ti domando (domanda retorica ovviamente): Padre Pio, Maria Vianney, Francesco, Chiara, Caterina da Siena, Paolo, Pietro, Tommaso … etc etc
secondo il tuo dato assoluto anche queste persone avevano problemi di castità.
Capisci perchè la tua affermazione mi ha acceso?
Conosco fior fiore di sacerdoti e suore, laiche consacrate e persone fervorose nel cammino di santità che riescono a mantenere la castità sia fuori che dentro al matrimonio.
Capisco che oggi parlare di queste cose potrebbe sembra assurdo eppure, pensando solamente alla Madonna e a Giuseppe, la realtà, l’umanità è ben altro che usare i propri genitali.
E’ difficile, lo so… sopratutto quando si è stati educati in maniera diversa.
Le tentazioni ci sono, lo so; ma la castità si può raggiungere ed, ognuno di noi, in forme di elevazione diversa.
E’ indubbio che se la donna non si vedesse/vendesse come oggetto anche in africa non avrebbe problemi…
insomma non siamo animali e, quest’ultimi, fanno “sesso” solamente per riprodursi (se non rare eccezioni)
Detto questo non voglio condannare nessuno ma civilmente parlare, senza apostrofare ne aggettivare alcuno
🙂 🙂 🙂
( E non vale! I tre smaillini sorrisosi erano – e sono – per la Francesca! Devo precisare SENZA UN FILO D’IRONIA? Tre smaiillini davvero davvero, Fra)
Rileggendo … “Salve svenevolissima Yeshua, non voglio fidanzarmi con Fefral perchè voglio assolutissimamente fidanzarmi con teeeee”
…ma … s’era capito che sarei ancora single e che non necessariamente dev’essere un francese per fidanzarmi?
Sono libera, Fra.
( ecco le mie braccine a polipo che ti sirenano “Vieni dalla svenevole, vieni, vieeeni… vieeeeeeeeniiii)
France’, ma se capito a milano tu quanto disti?
Solo per Daniela Y
Ahahhahh! Paola, Paola! mente finissima sei…
Ho capito, ho capito, basta ia…
(Anvedi un po’ quanto me vogliono BENE…..)
Aahhahah!!
Quando il profetismo degli esperti viene smentito dalla storia
Messori Vittorio 22 Agosto 2010
“Svolta storica”: ecco che ci risiamo, con il consueto corteo di analisi, di proiezioni, di previsioni. Questa volta tocca alla Cina, con il sorpasso della sua economia su quella giapponese. Come al solito, turbe di «esperti» ci disegneranno i loro scenari per l’ avvenire dell’ Impero di Mezzo. Ma il guaio dell’ età è l’ istinto di girar pagina, per confrontarsi con la cronaca del momento, lasciando in pace la futurologia. Chi, come me, era al liceo e poi all’ università tra la fine dei Cinquanta e l’ inizio dei Sessanta è vaccinatissimo contro il profetismo degli «esperti».
Tanto per iniziare con un caso personale: nel 1961 la Torino in cui vivevo raggiungeva il milione di abitanti. Sociologi, demografi, economisti, presi sul serio dai politici, prevedevano con assoluta sicurezza che nel Duemila la città avrebbe superato i due milioni. In quell’ anno, la popolazione del Comune era di 865 mila persone. Ma, in quegli anni, in una inchiesta su l’ Espresso, Eugenio Scalfari profetizzava che, negli anni Ottanta, l’ Unione Sovietica avrebbe superato come ricchezza, benessere personale, libertà stessa America e Europa occidentale. A Scienze Politiche i docenti, con occhi luccicanti, ci parlavano delle meraviglie della decolonizzazione, allora in atto. Prevedevano, soprattutto, un boom africano: economia e cultura «nere» sarebbero esplose e ci avrebbero surclassati. Intanto, i più venerati tra i sociologi pubblicavano bestseller sulla «eclissi del Sacro nella società secolare». Nel prossimo futuro, giuravano, ci aspettava il declino della religiosità: si sarebbe spento, o ridotto a nicchia, anche il cristianesimo, mentre l’ editto di morte per l’ islamismo era già pronunciato. Fede, questa, nata per beduini nel deserto, incapace di confrontarsi con la modernità. Non poteva esserci posto per essa, per i suoi decrepiti precetti, nei nuovi Stati asiatici e africani nati dalla decolonizzazione.
Teneva banco, soprattutto, il think-tank degli ascoltatissimi super-esperti riuniti nel «Club di Roma»: con la sicurezza di chi si appoggia solo su dati sicuri, annunciavano, implacabili, «la fine dello sviluppo». Entro pochi anni, le riserve di materie prime si sarebbero esaurite, a cominciare dal petrolio. Ci aspettava, ben prima del Duemila, la regressione alle caverne per mancanza di mezzi fornitici da Madre Terra. Ma ci attendeva anche una grande glaciazione, si andava verso «il raffreddamento globale». Non è una battuta ironica sugli apostoli attuali del global warming . Ricordo come, da giovane cronista, fui inviato a un grande congresso internazionale e riferii ai lettori dell’ unanime parere dei climatologi: la forza del Sole si indeboliva per lo schermo provocato dall’ inquinamento, presto avremmo visto iceberg alla deriva nel Mediterraneo.
A Venezia saremmo andati con slitte e pattini. Anche se lo si è rimossa con disagio, era quella, allora, l’ ossessione dell’ apocalittismo ambientalista. Nasceva l’ elettronica, qui dominavano gli esperti che si rifacevano a un bestseller francese, La sfida americana. Una scuola opposta a quella di Scalfari, una scuola dove si puntava sull’ egemonia yankee. Da questi esperti, predizioni apodittiche come quella che tutto il settore elettronico, nel mondo intero, sarebbe stato monopolizzato da una sola azienda, l’ Ibm. Nessuno sarebbe stato in grado di scalfirne lo strapotere e nessun tecnico, se non americano, sarebbe stato in grado di costruire un computer. Meno che mai i giapponesi, buoni solo a copiare. Ma la forza imperiale Usa si sarebbe imposta anche nelle auto: i tre colossi storici – General Motors, Ford, Chrysler – avevano già accaparrato ogni brevetto, i loro centri studi erano invincibili, in ogni continente si sarebbe costruito solo su loro licenza.
Niente da fare per i non americani anche per le linee aeree: tutte sarebbero divenute solo filiali locali del gigante non sfidabile, la Pan American. Solo per promemoria: la compagnia fallì, dopo lunga agonia, nel 1991. Quanto all’ Europa, editorialisti da giornale e cattedratici insigni convergevano su alcune certezze: nel caso, dato peraltro per impossibile, di riunificazione tedesca, si sarebbe trattato di una sorta di incorporazione della Germania Ovest in quella dell’ Est che, alla pari dell’ Urss, avrebbe scalato le classifiche economiche. Ancora: dopo decenni di energica cura di Tito, la Jugoslavia era un blocco compatto, era l’ unione ormai indissolubile di un unico popolo. La Spagna, alla morte di Franco, sarebbe precipitata in un’ altra guerra civile, il re designato come successore sarebbe stato espulso se non fucilato.
In ogni caso il Paese, spossato dalla dittatura franchista, avrebbe avuto decenni non solo di violenza ma anche di spaventevole miseria. Per Israele, un avvenire sereno: l’ islamismo si squagliava sotto il sole della modernità, gli arabi avrebbero sempre più apprezzato i vantaggi economici portati dagli ebrei, che facevano fiorire il deserto e cercavano mano d’ opera per le loro fabbriche. Solo pochi fanatici musulmani, isolati, si sarebbero opposti al predominio della democrazia, del laicismo e, dunque, della feconda convivenza. Quanto alla Cina, i sinologi occidentali non esitavano: il marxismo alla Mao aveva trovato l’ habitat ideale nel temperamento e nella storia cinese, nell’ enorme Paese era impossibile una conversione a una qualunque economia di mercato. Gli affari non erano cosa per le gregarie «formiche cinesi».
Potrei continuare a lungo. Ma questo basta, credo, per giustificare il sorriso annoiato – mio e dei miei coetanei – ogni volta che i media annunciano «svolte epocali» e ne traggono previsioni che la Storia, puntualmente, smentisce. Ben prima di Hegel, gli antichi Padri cristiani parlavano dell’ ironia divina: l’ Onnipotente si prende gioco della presunzione umana nel voler prevedere un futuro di cui Egli solo conosce il mistero.
Vittorio Messori
Fonte > Corriere della Sera
paulbratter
mmmm. Certo, è un elenco delle previsioni sbagliate… Ma quante sono state quelle giuste? Nel dubbio, propenderei per il famoso principio di precauzione. Che ne dici?
direi di no: queste le previsioni “sbagliate” spesso non sono semplici errori ma hanno lo scopo di creare un’idea uno stato d’animo, mentale (etat d’esprit) utile per un fine, utile sempre a qualcuno e sempre a qualcosa. Bene che vada il risultato è la paura utilissimo alleato per il controllo delle masse. Come il caso citato di Sartori che non fa altro che ripetere le tesi del Club di Roma del 1972, non so te ma io per esperienza tendo a fidarmi poco di David Rockfeller e compagni…
paulbratter
Che la paura controlli le masse è risaputo, v. tg attuali in Italia e altrove.
Che spesso questi errori nascondano qualcos’altro, non so: tendo a non vedere complotti.
So solo che le carestie e le morti per fame sono vere e sono ora. Per cui non vedo poi così male una diffusione della cultura della maternità/paternità responsabile (e non “facciamo tanti figli, tanto ci pensa la provvidenza” come qualcuno qui ha scritto).
Daniela Y… mi ricordi un’amica che al primo appuntamento col suo lui gli ha chiesto se la sua auto aveva un bagagliaio abbastanza grande per metterci i passeggini dentro!!!! 😀
mmmmmme sa che la conosco anch’io, quest’amica. Grande mente.
😀
infatti…. ha giocato subito a carte scoperte e l’ha messo in rete…. ma ho la vaga impressione che lui lo sappia!
Un cimitero di atei nel mio cuore, Giu’.
Due tombe sole irte di fiori ancor oggi.
Eh già.
Yeshuaaa! Arrivooo….(non mi riescono gli smiliniiii)
Bene. Bene, mia cara suddita Francesca. Apprezzo molto che tu continui a rivolgerti a me scrivendomi in ginocchio.
Gli altri miei sudditi continuano a intercedere perchè io maestà svenevolissima perdoni la tua insolenza.
Sei perdonata, mia suddita.
( Supplisco io –> 😀 😀 😀 )
Un saluto da una spiaggia gialla gialla. Entro per scrivere ad alvise che oggi l’ho pensato molto mentre attraversavo le campagne del ragusano piene, dico piene, di muri e muretti a secco. Entro dicevo e cosa trovo? Tresche e intrallazzi di danieladellatorre con tutti e tutte! Pure con la miriano non sottomessa!
O tempora, o mores!
Torno a lucertolarmi al sole
:attacco alla torre, o mio primo amore fefralloso.
Fefral
16 agosto 2011 a 12:36 #
Pure con la miriano non sottomessa!
La Miriano non sottomessa può dire/scrivere/fare ciò che vuole, inquantoché cuggina der Genio cosmico.
Un po’ come a Roma per le ZTL: hanno il passi per parcheggiare sulla scalinata di Trinità dei Monti
“inquantoché cuggina der Genio cosmico”
è precisamente per questo che ancora mi tremano i tanga.
L’Homo, e il sapiens.
x Fefral:
non riesco a recuperare il msg, cmq se leggi quì: http://www.mariadinazareth.it/Medjugorje%20-%20Il%20trionfo%20del%20Cuore/i%20bambini%20ed%20i%20segreti.htm
in fondo alla pagina c’è la testimonianza di Mirjana al riguardo
Questo che invio è tratto da quello che te hai consigliato di leggere:
“Un bambino che nasce è un possibile santo, a prescindere della religione in cui verrà allevato, perché Dio, quando vuole, suscita i santi anche tra gli inuit dell’Alaska o tra i bantù dell’Africa Nera. Un bambino che non nasce, invece, è sicuramente un santo mancato. Un pensiero in meno per satana. ”
S’, va bene, ho capito, credenti, ma credenti vuole dire anche potersi immaginare cazzate di questo genere? Ma abbiate pazienza!!!
“Ora il vero discorso è questo: qualsiasi cosa debbano fare i bambini noi non lo sappiamo, ma sappiamo che saranno interessati durante i dieci segreti. Questo brano che riporta la profezia di padre Sauvageau, almeno dalle ricerche che ho fatto, non ha nessun fondamento sicuro, né dal punto di vista teologico né dal punto di vista dottrinale. Ma vale come esempio. Eccome se vale. Le parole di Mirjana, una piccola confessione strappata dalle insistenze di suor Emmanuel, ci portano a fare una semplice conclusione: i bambini del mondo, durante i dieci segreti, potranno: o vedere qualcosa, o sentire qualcosa o fare qualcosa che solo loro potranno fare. ”
Direbbe, Scriteriato, citando Totò: ma mi facci il piacere!!!!
Scusami lacorsianumerosei, tesi a carico della tua misscredenza o è solamente per partito preso?
Cioè vorrei capire, cosa non ti torna sul “ogni bambino che nasce può essere un santo” e sul “i bambini del mondo, durante i dieci segreti, potranno: o vedere qualcosa, o sentire qualcosa o fare qualcosa che solo loro potranno fare.” ?
“Nel 1975 la popolazione mondiale raggiunge i 4 miliardi di individui, raddoppiando in 35 anni e toccando la propria velocità di crescita più elevata;[7]”
Quindi?
Quindi nulla!!!
Che ogni bambino che nasce potrebbe essere santo è un discorso senza senso, potrebbe essere qualsiasi cosa, certo, anche santo, ma è un discorso fatto tanto per fare.
Quanto ai dieci segreti….lasciamo perdere!!!!
Quanto a Satana, che venga qui a casa mia, Satana, che lo metto anche lui a tavola,
con gli altri ospiti, ma che venga, però!!!!
Ergo non credi nell’esistenza del cornutazzo?
Laciamo perdere…..
Che esista oppure no, di certo è comodo dare la colpa di pensieri, parole e opere a un “essere maligno” esterno.
Di recente ho sentito alla radio che nella Striscia di Gaza gli ospedali sono pieni di… donne che partoriscono! Speranza nel futuro? Direi di no. Diverse persone hanno semplicemente dichiarato che fanno tanti figli semplicemente per motivi religiosi. E questo nonostante la guerra, l’isolamento, le difficoltà di approvvigionamenti ecc.
Mai sottovalutare il potere di un credo religioso (come ha capito anche il PCI in Italia nel dopoguerra).
Scusatemi ma allora Cristo quando parla e dice ” Egli è stato omicida fin ?dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui.” Giovanni 8:39 in poi
o quando esorcizzava e parlava di demoni a cosa si riferiva?
Adriano: dici che è comodo?
Eppure dai tempi degli embrei si parla di un angelo caduto (poi in Giobbe se ne ha il primo riferimento) che odia gli uomini e li tenta.
La caduta, l’errore, non è causa sua.
I santi che esorcizzavano: Francesco, Pio, Vianney o si sacerdoti attuali che compiono questo ministero; contro cosa combattono?
E noi cosa contro combattiamo?
Salvatore
Certo che è comodo. Come quei ladri che affermano di essere “vittime della società” e di essere stati “spinti dalle circostanze” a fare quello che hanno fatto. Come i criminali di guerra che dicono di aver “seguito gli ordini” dei propri superiori quando ammazzavano dei civili.
Dare una colpa propria a qualcuno/qualcosa che è al di fuori di noi è comodo. Ci permette di lavarci un po’ la coscienza, di sollevare il peso di qualcosa che abbiamo fatto.
“E noi cosa contro combattiamo?”
Contro noi stessi, le nostre pulsioni, i nostri desideri immondi, la nostra rabbia. Meno comodo pensarla così, incolpare noi stessi di quello che stiamo facendo. Ma, magari, è il modo migliore per prenderci le nostre responsabilità, primo passo per una “guarigione” dal male che c’è in noi.
Con me questa idea ha funzionato, anche se probabilmente non è né ortodossa, né contemplata dal Magistero.
Siamo noi il diavolo.
Io ho solo riportato degli articoli, dei commenti, eccetra, che a me mi sembrava quantomeno curioso avere sott’ochio, previsioni e dati non veri, come ha “dimostrato” Paul Bratter, come del resto tutte le previsioni e i dati che si rispettino, del doman non v’è, secondo me, certezza, mai, e di oggi anche meno, una cosa è sicura , allo stato della medicina attuale, la morte, o forse un giorno la scienza sarà in grado di farci “vivere” come eterni simulacri di ex scimmioni pelosi. O non ce li avete voi i peli?!?
Scusa Adriano se mi inserisco nei discorsi tra te e Salvo, ma se ho capito bene per te allora la fede sarebbe un modo per tenersi lontani dall’agire nel male, quindi un codice di leggi da rispettare per non compiere il male, visto che l’uomo non è altro che “un atomo opaco” da cui scaturisce immondizia. Quindi, secondo te, la consapevolezza di essere un involtino schifoso di malizia e la ferma volontà di non compiere il male attenendosi alle leggi morali-religiose, sarebbero il fondamento della fede? ho capito giusto? ho sintetizzato giusto o no? fammi capire
ma stai pure a dajje retta?
No, Giuliana.
Per me la fede non esiste solo perché esiste il diavolo (e non penso di essere l’unico a pensarla così).
Dico solo che è troppo comodo scaricare a qualcun altro le nostre colpe e le nostre responsabilità, anche sotto forma di “tentazioni” esterne.
Tutto qui.
sai Scriteriato qual è la vera verità? mi sconvolge davvero chi sta dietro a Cristo per la morale e non per la sua Risurrezione…. insomma, secondo me è una perdita di tempo pazzesca!
Giuliana
Non ho mai negato la Risurrezione.
Scriteriato
;-P
meno male!!!! visto che è l’unica cosa che conta, e davvero anche davanti a tutte le nostre possibilità di fare il male (che comunque secondo me rimane opera del demonio che lo ispira e noi collaboriamo con lui)
“Oggi sappiamo che i canali di Marte non esistono: erano stati un tentativo del nostro cervello di organizzare in strutture una realtà confusa. Nel 1966 utilizzando i dati della sonda Mariner 4 ci si convinse che i canali di Marte erano stati un problema psicofisiologico, non astronomico”
Dal Sole 24 ore di Domenica 14 Agosto
Certo che se uno mi dicesse: “Bene, allora “dimostrami” che il Diavolo non esiste!”
Non saprei da che parte rifarmi…..
Oh, Silent.
Struggente Silent.
Un dentrificio, qua, pour toi.
http://www.youtube.com/user/DanieladiYeshua?gl=IT#p/c/09408831C5D1A530
Perdincibacco!!!!!!!
Daniela Y….
torno da te perchè davvero non riesco a capire come si possa fare due buchi nell’acqua in 10 anni (10!!!!). Anche io ho avuto il mio bel da fare con l’ateo, ma dopo quasi 5 anni riusii a tagliare. E mi rifaccio al commento di Salvatore su in alto ore 8.31. Quando un rapporto ci impedisce nel cammino verso Cristo, meglio tagliarlo. Non c’è altra soluzione, per quanto doloroso possa essere. Ovviamente anche nel tuo caso sarà stato così. E quindi tutto sommato, fai bene a mettere in chiaro quello che vuoi fin dall’inizio!
Ho condiviso infatti sin dal primo istante quanto scritto da Salvatore circa il “tagliare” con ciò che ci taglia dal vero, e dal Vero, poi, manco a dirlo.
E’ che io mi innamoro così di rado. E così poi quando m’è capitato – 2 volte in tutto ad oggi – mi ci è voluta una cattedrale di forza per tagliare pur amando e amando da chifo.
Comunque sto pensando di mettermi un cartello al collo; alla prox che vo in vacanza all’estero me lo scrivo da qualche parte che sono così diversamente credente da volermeli battezzare i figlioli, se e quando la buona fata cicogna me li sovrappopola in grembo.
Daniela Yeshua.
Non conosco il caso specifico, ma un rapporto con una persona atea non necessariamente impedisce “il cammino verso Cristo”.
E poi sono io l’unico “diversamente credente”! 🙂
Certo che non lo impedisce, Adrià.
Ma te lo impedisco io il rapporto con me se i miei eventuali bambini li precludi dal diventare – e quanto prima – figli di Re. Sono troppo pretenziosa per volerli solo creature, di Re.
(Mi assenterei adesso il tempo di un appuntamentino quotidiano Regale)
Non è che ti preclude il cammino in Cristo, ma di certo te lo rende molto più faticoso e difficile…..
Suvvia, rinvenga milord.
Eva ha labbra pervicaci.
Ma anche Erodiade stanca.
E lo sai che è vero, Alvisù.
RIprovo a distrarti.
Questo ( a seguire) con ME funziona.
Non so a te, Alvi… è un tantinello “una bocca di rosa” per DONNE da cui – almeno io – NON rinvengo.
Ma io non capisco una cosa. Quando si ha un rapporto nel periodo non fertile, vi è comunque uno spreco di spermatozoi. Allora non vale comunque la pena infilarsi il preservativo, e farlo quando più vi aggrada?
Credo che nessuno possa replicare a questo!
O no?
il punto è lì, cara Silent (deduco che sei una lei dal fatto che porti il tanga): che gli spermatozoi non vanno mai sprecati, perchè nel caso il buon Dio abbia intenzione di avvalersi della nostra facoltà di metterci a disposizione della vita, Lui possa a gire misteriosamente anche in quei giorni dal semaforo verde.
Forse non puoi venire.
te sei bella, Silent. Me lo sento nella schiena che sei propria bella.
Avrei una gran voglia di conoscerti, adesso.
Una, due, tre sigarette insieme.
Magari in un pub quando sono andati via tutti e nessuno (sguardo maschile eventuale) più ci rompe? Ma certo che è una proposta, questa ,e adesso.
Si. Io un po’ ti spolperei di sguardi. Te sei una che capisce quando due donne possono guardarsi per ore senza il minimo cenno di noia o di fraintendimento.
Me lo sento nella schiena.
Non ho capito bene come funzionano le repliche in questo blog, forse perché ho delle ore arretrate da recuperare.
Daniela, generalmente non fumo, ma se un paio di sigarette posso scroccartele, va bene. Considera che però quando bevo, divento terribilmente sincera e fuori luogo.
Mmhh, meraviglioso sulla tua sincerità.
Circa le sigarette: io fumo bohemienne, alias rollo da me. Mi auguro poter essere defraudata parimenti.
Come si fa allora? Telefono, mail, piccioni viaggiatori, cosa?
Attualmente non vivo in Italia, non sono troppo di strada…
Uff.
Niente nuova amichetta.
Non glielo dovevo dire che rollo.
Beh, sarai mica una di quelle che “se la vuoi, fattela da sola”?
Io sono sempre stata impedita, anche ai bei tempi delle canne durante l’ora di ginnastica.
“se la vuoi, fattela da sola”
Sei un omicidio interessante, Silent.
Il tuo di te.
Mi trasmetti un dolore acutissimo.
Ho bisogno di farti una domanda molto personale e non sono sicura che tu abbia voglia di sentirtela fare qui sul palco, porca pupattola. Possiamo andare un po’ in disparte?
Ma fai pure, qui sono solo un nick 😉
Vabbè, ma allora voi, facendovi i calcoletti, peccate!
E comunque il buon Dio agisce misteriosamente anche quando lo si fa con il preservativo, talvolta.
E comunque il buon Dio agisce misteriosamente anche quando lo si fa con il preservativo, talvolta.
Vero!
vero, ma non sufficiente! la maternità e paternità responsabili … e anche il sesso nella vita coniugale: mi sembra che ne parli ampiamente Giovanni Paolo II nel suo magistero. Lo abbiamo già citato mesi fa proprio sul tema in questione.
E’ il misteriosamente che ti urta, Silent.
La mia è una domanda, anche.
Ma perché il preservativo è sbagliato e farsi i conticini no? Io questo non capisco!
Daniela Y. Ne avevo uno sul bagagliaio ma scoreggiava troppo, ho pensato anche che poteva essere un buon marito e papà, tutti i bravi papà che conosco scoreggiano abbastanza, diffida degli altri. L’ ho messo allora sul Thule ma è morto dal caldo.
T’ha fregato, Lui’.
Era un italiano.
I buoni papà francesi scoreggiano ma non te n’accorgi.
E i buoni papà italiani sono quelli che ti scrivono la parola scoreggia in un signor blog ma solo per darti a capire che sognare è fondamentale ma senza perdere mai di guardia l’autenticità dell’essere umano. Un cavaliere, si, aspettalo, Daniela. Ma attenta a non crearti un mito d’uomo a tuo sogno e somiglianza. Diceva Luigi con la scusa – bellissima – delle scoregge.
(-Grazie, Lui’…)
un ateo e un credente insieme il risultato può essere che il credente con la sua vita riesca ad accendere qualcosa nell’ateo ma, storia insegna, che è più probabile il contrario o che per il credente l’ateo sia solamente una croce.
e io sarei anche un po’ stanchina, Salvato’.
(Mai che mi sia sentita protetta da un uomo. Ma quella è un’altra storia. E babè.)
beh c’è il caso di Santa… oddio non ricordo se era Santa Lucia :-\
Cmq di uomini stronzi ce ne sono a go go… se li cercate con il lanternino 😀
Te sei str?
(Rita, mi pare fosse la Rita)
io str???
non credo proprio…
“un ateo e un credente insieme il risultato può essere che il credente con la sua vita riesca ad accendere qualcosa nell’ateo ma, storia insegna, che è più probabile il contrario o che per il credente l’ateo sia solamente una croce.”
Potresti per cortesia portare esempi per cui “la storia insegna” che nelle coppie miste ateo-credente, è molto probabile che il primo diventi la croce del secondo?
Grazie.
lacorsianumerosei: una domanda solamente per capire… sei cattolico/a?
Sono un uomo, dal punto di vista anagrafico, sono battezzato, cresimato, ho fatto tutta la trafila di giovane italiano normale,
ora sono un uomo adulto, senza segni particolari, che si possano vedere, vestito, non sono credente, lavoro, tutto in regola, totale,
di legge…..
“senza segni particolari,”
Tutto falso.
Silent….temprarsi nella rinuncia …e basta!
Daniela Y. tu vai oltre, ti stimo un casino. Francese di questi tempi credo sia una buona scelta, rispetto agli italiani, si va a periodi ma ora sceglierei anch’io oltralpe.
Io “vado oltre”, Luigi? E’ perchè sono fuori come un balcone. Niente di aulico. E soprattutto nulla da stimare. Sono
consapevolissimadi quanto appena scritto: nulla.Miiii quanto ho parlato oggi.
Raffaellina: nero su bianco la prova provata di quanto io donna sappia tacere.
In ferie da me stessa dovrei andare.
Santa notte fratelli miei.
Riguardo al sesso preservativato o meno all’interno o all’esterno del matrimonio, sull’uscio del matrimonio o sul pianerottolo e nondimeno in macchina credo siano leggine per chi ne ha bisogno giusto per codifica e confessionali da poco. Ritengo che la sessualità meriti ben altri palcoscenici che queste vili dispute.
Nei giorni passati qualcuno ha criticato l’andamento dei commenti in questo blog perchè assomigliano sempre di più ad una chat: personalmente CONCORDO, ma non ho ne il tempo ne le forze per “pilotare” le discussioni.
Chiedo solamente un po’ di collaborazione affinchè non si trascenda almeno nei toni, (come è successo oggi a Silent, e infatti un commento in particolare mi è sembrato non consono a questo blog ed è stato cancellato).
Grazie
Eh! Perchè la parola basta eccome ! 🙂
grazie danie’, ma come non ce l’hai la mia email? Domani te la mando, così non chattiamo quassulblog che admin c’ha pure un po’ ragione (io sto facendo la brava, vero? Zitta e muta sto io, solo ogni tanto rido, Alvì piuttosto tu non mi pensi più? e scusate ma cyrano che fine ha fatto?). Ora me ne vado a dormire. Roba seria ‘sto post e si è finito a parlare di preservativi e di canne. Meglio tacere 🙂
Buonanotte!
p.s. il fatto che il demonio esista (alvì lo so che non ci credi, ma se non credi che Gesù sia Dio mi pare pure coerente) non implica che non abbiamo responsabilità per il male che facciamo.
Si, si, manda manda. No che non ce l’ho, uff.
L’Admin un santo è.
(Mai visto un Admin così paziente in tutta la blogosfera, e mai a pensare che anche a fare l’admin ci vuole un carisma. Perdona, Admin, davvero)
Un bacio a tutti.
Daniela Yeshua
17 agosto 2011 a 00:13 #
L’Admin un santo è.
———
L’ADMIN, o vulgo sciocco,
Un pitocco
Non è già, che a l’altrui mensa
Via con lazzi turpi e matti
Porta i piatti
Ed il pan ruba in dispensa.
E né meno è un perdigiorno
Che va intorno
Dando il capo ne’ cantoni,
E co ‘l naso sempre a l’aria
Gli occhi svaria
Dietro gli angeli e i rondoni.
E né meno è un giardiniero
Che il sentiero
De la vita co ‘l letame
Utilizza, e cavolfiori
Pe’ signori
E viole ha per le dame.
L’ADMIN è un grande artiere,
Che al mestiere
Fece i muscoli d’acciaio:
Capo ha fier, collo robusto,
Nudo il busto,
Duro il braccio, e l’occhio gaio.
Non a pena l’augel pia
E giulía
Ride l’alba a la collina,
Ei co ‘l mantice ridesta
Fiamma e festa
E lavor ne la fucina:
E la fiamma guizza e brilla
E sfavilla
E rosseggia balda audace,
E poi sibila e poi rugge
E poi fugge
Scoppiettando da la brace.
Che sia ciò, non lo so io;
Lo sa Dio
Che sorride al grande artiero.
Ne le fiamme cosí ardenti
Gli elementi
De l’amore e del pensiero
Egli gitta, e le memorie
E le glorie
De’ suoi padri e di sua gente.
Il passato e l’avvenire
A fluire
Va nel masso incandescente.
Ei l’afferra, e poi del maglio
Co ‘l travaglio
Ei lo doma su l’incude.
Picchia e canta. Il sole ascende,
E risplende
Su la fronte e l’opra rude.
Picchia. E per la libertade
Ecco spade,
Ecco scudi di fortezza:
Ecco serti di vittoria
Per la gloria,
E diademi a la bellezza.
Picchia. Ed ecco istoriati
A i penati
Tabernacoli ed al rito:
Ecco tripodi ed altari,
Ecco rari
Fregi e vasi pe ‘l convito.
Per sé il pover manuale
Fa uno strale
D’oro, e il lancia contro ‘l sole:
Guarda come in alto ascenda
E risplenda,
Guarda e gode, e più non vuole.
(dal grande Carducci)
Salve! Quello della donna chiacchierona è una categorizzazione in cui non mi riconosco.
A parte questo, sul tema della parola e delle differenze uomo donna, mi sembra interessante notare come il Vangelo annunci l’incarnazione del Verbo, ovvero la Parola di Dio, in un uomo e non in una donna. E’ un fatto importante su cui riflettere, mi sembra.
io trovo molto interessante che tu lo trovi interessante, tanto per cominciare: che vorresti suggerirci? 🙂