Neanche un prete per chiacchierar? … e allora mettetevi comodi (molto comodi, anche sdraiati!) e beccatevi le chiacchiere di Costanza nell’intervista a La Voce del Timone …tra gli oleandri e i baobab. Tenete presente che quando l’ha rilasciata era prima di mezzogiorno, e non aveva preso neanche quattro caffè.
per ascoltare clicca qui
“Nel Vangelo si dice che chi ama la propria vita la perde, e chi odia la sua vita in questo mondo la salverà per la vita eterna. Queste parole, di Giovanni, che secondo la tradizione fu il discepolo più amato dal suo maestro, vogliono significare solo questo: che coloro che si ritengono in possesso del valore , e perciò amano la propria vita, sono in realtà fuori della verità, e che una vita eterna, come valore assoluto, attende coloro che nessun contenuto del mondo ha mai soddisfatto.”
Marco Vannini “Lontano dal segno” firenze 1971
“il senso del mondo deve essere fuori di esso. Nel mondo tutto è come è, e tutto avviene come avviene; non vi è in esso alcun valore – né, se vi fosse, avrebbe alcun valore. Se un valore che ha valore v’è, deve essere fuori di ogni avvenire ed essere-così.Infatti ogni avvenire ed essere così è accidentale. Ciò che li rende non accidentali non può essere nel mondo , perché sarebbe , a sua volta, accidentale. Deve essere fuori del mondo”
Wittgenstein “Tractatus logico -philosophicus 6.41
E’ proprio vero che ciascuno ha i suoi talenti.
Io manco dopo essermi ascoltata l’ennesima intervista a te, Constance, ritrovo in me uno solo dei tuoi.
Grazie, piccola, di non aver seguito la sirenacea eppur fascinosissima lusinga di sotterrare qualcuno dei tuoi ogni benedetta volta che ti veniva chiesto di uscire fuori dalla rincuorante nicchia di casa tua o del tuo personal computer, a dare ragione della tua fede alle genti.
Perchè ti percepisco di una riservatezza – accoccolata in braccio a quella tua dolcezza e a quel tuo pudore di svelarti al di fuori delle mure domestiche – palpabile, e… mariana, proprio. E, nonostante questo, tu rivestita del coraggio Regale vai on line, con il discernimento di quando parlare e quando invece nel cuore serbare.
No, io non penso tu sia “di natura” facile a mostrarti.
Ergo: un encomio – il mio, e per quel che vale – al coraggio di esporti ogni benedetta volta che ti sta accadendo.
Je vous remercie, madame Constance, per ogni singola minuziosa volta che hai attraversato – liquefacendola stecchita – la tentazione della vanagloria, onnipresente, oh, lei, pur di zittire Cristo alle genti, e alle genti “moderne”, noi, Schiuso attraverso labbra di piccoli, e labbra di donna, nella bella fattispecie.
E perdonami.
Questa è la volta in cui non ho resistito a sviolinartelo. Io spesso self-control ZERO.
E rimorso, dopo, ancor meno.
E’ proprio vero che ciascuno ha i suoi talenti.
Io manco dopo essermi ascoltata l’ennesima intervista a te, Constance, ritrovo in me uno solo dei tuoi.
Grazie, piccola, di non aver seguito la sirenacea eppur fascinosissima lusinga di sotterrare qualcuno dei tuoi ogni benedetta volta che ti veniva chiesto di uscire fuori dalla rincuorante nicchia di casa tua o del tuo personal computer per dare ragione della tua fede alle genti.
Perchè ti percepisco di una riservatezza – accoccolata in braccio a quella tua dolcezza e a quel tuo pudore di svelarti al di fuori delle mura domestiche – palpabile, e… mariana, proprio. E, nonostante questo, tu rivestita del coraggio Regale vai on line, con il discernimento di quando parlare e quando invece nel cuore serbare.
No, io non penso tu sia “di natura” facile a mostrarti.
Ergo: un encomio al coraggio di esporti ogni benedetta volta che ti sta accadendo.
Je vous remercie, madame Constance, per ogni singola minuziosa volta che hai attraversato – liquefacendola stecchita – la tentazione della vanagloria, onnipresente, lei, pur di zittire Cristo alle genti, e alle genti “moderne”, noi, schiuso attraverso labbra di piccoli, e labbra di donna, nella bella fattispecie.
E perdonami.
Questa è la volta in cui non ho resistito a sviolinartelo. Io spesso self-control ZERO. E rimorso, dopo, ancor meno.
Molto bella questa intervista.
“Mi piace”.
dimenticavo…. ce ne fossero come te 🙂
Uffà.
E io allora?
😀
Dany tu sei fuori concorso perchè vinci sempre 🙂
tra parentesi… non ti trovo più su facebook 😐
Hai fatto che sei di un’altra categoria, è come se si volesse presentare a una gara aziendale un professionista!!!
Mi rendo conto che noi siamo come delle ranocchie pettegole, basta una parola seria di un altro calibro per capire subito la differenza!!!
E allora uno si sente una scorreggia…..
ma no che stai dicendo?
categoria?
professionista?
adone… no quello non l’hai detto… mmm capolavoro della natura!?!??!? 😀
Ecco perchè amo internet: prendi uno scemo come me, con qualche kg di troppo e dietro una tastiera diventa un figo 😀 😀 😀 😀 😀 😀
“tra parentesi… non ti trovo più su facebook ”
Ma – tra parentesi – tu sei un gran gagliardo del pc. E non ci voleva una criminologa o una zingara per scoprirlo.
Ergo, io non ho solo il facebook (chiuso spessissimo), garçon.
Io ho anche la voglia di ricevere mail, qualche volta.
Voi a me mi pigliate per il culo, io lo so che fo cacare, e cacare è anche troppo, ma se il ritratto di DI Fazio rappresenta lui davvero, beh, allora siamo di fronte a un capolavoro della natura, una via di mezzo fra una scultura greca e il personaggio del pittore nel film “Sedotta e abbandonata” di Germi. Proprio così!!!
che ho fatto? 😐
Tranquillo, Salvato’: Alvisuccio nostro sta solo cercando di accasarmi. Fa eco a mia madre che spera con tutte le sue muliebri e materne e colonnelle forze che io porti via con me anche le mie due cagnette, insieme al bouquet nuziale
come buon augurio per essermi finalmente decisa a fare ambarabaccicicocò tra gli uomini che sarebbero, secondo LEI, l’ iiiii dddddd eeeeee aaaaa llllll eeeee per me:
-MA COME FAI, DANIELA, A NON VEDERE CHE BEGLI OCCHI VERDI CHE HA?
-MA STASERA ALMENO A QUELLO GLI HAI DETTO CHE LO RIVEDRAI DOMANI?
-MA INSOMMA MATIRENDICONTOCHENONAVRAIPIU’QUELLEGAMBE?
-TUA CUGINA INSEGNA ALL’UNIVERSITA’, HA UNA FIGLIA INTELLIGENTISSIMA E HA MENO DELLA TUA ETA’, DANIELA.
-MA LO SAI CHE TUO PADRE NON MI PIACEVA TANTO PRIMA DI INNAMORARMI?
-MA VUOI SMETTERLA DI PENSARE CHE UN UOMO POSSA ESSERE SENSIBILE E INTELLIGENTE E CATTOLICO E SINGLE e CONTEMPORAMPORANEAMENTE?
-DANIELA SOLO GESU’ E’ COME VUOI TU. ABBASSA IL TIRO BELL’A MAMMA.
Che stanchezza.
( Ed erano solo ALCUNE delle uscite del colonnello – mia madre – ; ometto quelle delle mie amiche; tutte, non solo le sposate; lasciamo perde’ quelle dei miei amici maschietti)
E che stanchezza.
Comunque ieri sera mi son sparata un film….Mmhhh, ecco, mi s’è rinforzata l’autostima, quella che poggia gagliarda sul ricordo rinfrescato del PERCHE’ sto ancora attendendo l’uomo che mi sbrilluccica gli occhi. Uh, che bel film.
(Ah, Salvatore: ‘fancucca ai kili di troppo. Quelli si perdono, eventualmente. E’ un uomo che abbia voglia di perdersi Qui dentro, che manca, o forse, semplicemente, io ancora non l’ho conosciuto – purtroppo -. Alvise me lo ricorda molto, ma è off limits per me 🙂 E comunque, io attenderei un tipo combattivo, uno che profumi di questo, ANCHE:
http://www.youtube.com/watch?v=XclGjc4yh7M&feature=related
Admin, perdonami l’OT. Rientro nei ranghi. Ranghi nella torre single. Promesso.
Vi abbraccio tuuuutti. ‘Noootte 🙂
Sei un grosso personaggo, questo almeno lo ammetterai, con il tempo queste cose vengono fuori e i ranuncoli che fino a allora si erano illusi di potere gracidare le loro
parole perfino a volte pompose, ma sempre, alla fine, ridicole e perfino imbarazzanti
per tutti quanti, i ranuncoli bisogna allora che si facciano da uan parte come ho letto una volta da bambino in un racconto di G. Benn, mi sembra, L’assasinio di un ranuncolo, ma forse era di un altro, in ogni caso il ranuncolo dovette da morire, tagliato via da un colpo di bastone preciso e ben assestato!!!!
Abbasso i ranuncoli!!!!
ecco lo sapevo… alla fine anche tu mi hai detto di mettermi a dieta 🙁
Te non hai bisogno di dieta, te hai bisogno di cominciare a spadroneggiare come ti compete, che gli altri restino nelle loro anguste tane fetide, te puoi, ora uscire, fuori, sicuro, senza paura!!!!
a
quanto mi sento preso in giro con questi commenti 😀
Danieladellatorre e salvatore con Alvise che regge regge il moccolo…che mi so’ persa ieri 😉
Macchè Il moccolo è ancora qui e tra le mie di mani
Tu però vedi di non assentarti troppo Posso giustificare solo Luigi, e perchè è nella MIA France La tua Sicilia non fa testo se non d’inverno, al mare quando tutti se lo dimenticano e io no
( E poi quando me lo fai un dolcetto per celiaci, mia fefrallina napoletana, mmhh?)
-Sto spolverando il monitor e mi vanno via i punti
Cara Costanza
Finalmente ho sentito l’audio dell’intervista che hai fatto e, visto che nella stessa affermi di non aver ricevuto recensioni da parte di uomini, i quali “sono tutti molto favorevolmente colpiti”, mi ci metto io! 😉
Perché sì, ho letto il tuo libro. Veramente. E no, non sono favorevolmente colpito (ma, sono certo, non te la prenderai per questo). Devo dire che ho trovato lo stile molto simpatico; è scritto in modo semplice e diretto, grazie forse al fatto che lo stile è quello di una lettera.
“se uno legge il libro secondo me non può che ritrovarsi almeno in parte.”
Certo. In parte mi trovo d’accordo, come per esempio sul fatto di non mettersi in competizione con il/la partner, il mettersi d’accordo sull’educazione dei figli, il rispetto reciproco. Detto questo non mi ritrovo per niente nella tesi principale, quella per cui i ruoli in una famiglia siano predefiniti e predestinati. Perché uno non possa fare il “mammo” e starsene a casa, se vuole e una non possa tornare al lavoro? No, non credo che la parità si limiti ai lavori domestici (come viene smesso liquidata, in modo abbastanza frettolosamente trovo, nei vari commenti), ma che possa passare anche, ma non solo, da lì. E perché marito e moglie non dovrebbero dialogare sullo stesso livello senza sottomissioni di sorta? Perché i ruoli devono essere così definiti e definitivi (e poi da chi)?
Secoli di dominio maschile nelle famiglie non hanno fatto poi così tanto bene. La giustificazione della violenza, l'”onore” da riparare con un matrimonio forzato, la vergogna delle vittime in caso di violenza sessuale (come se fosse colpa loro), la forte ingerenza da parte dei genitori nella vita dei figli (alcuni dei quali venivano isolati o diseredati perché non erano come loro volevano, “disonorando” la famiglia) erano tutte cose molto diffuse un tempo, ma che sono diminuite di recente, di pari passo con una maggiore emancipazione e a un maggior potere da parte del “gentil sesso”. Sono convinto ci sia un collegamento tra questi due elementi. Per questo non nutro poi tutta questa cieca fiducia verso a una famiglia con lui alla testa: può andar bene, può “vederci più lontano” come dici ma, storia alla mano, è molto probabile che vada male, molto male…
Uomo e donna sono diversi, certo. Ma, a parte i limiti fisiologici, possono intercambiarsi in buona parte dei ruoli, senza perdere la propria identità e completandosi nelle proprie peculiarità personali (le quali non sono necessariamente legate al genere delle persone stesse).
In una delle lettere del libro, poi, insisti sul fatto di fare figli, come se questo sia il compimento della vita di tutti, o la soluzione di tutti i problemi… Perdonami, ma mi pare un po’ semplicistico tutto questo, come mi pare semplicistico dire che la missione di una donna sia sicuramente fare figli…
Infine, il titolo. A mio avviso, è un po’ pericoloso, visto che può causare tutta una serie di incomprensioni e fraintendimenti, raccontando solo metà della storia (San Paolo dice molto di più). Certo, è un titolo, per definizione corto. Ma esistono anche i sottotitoli… A proposito: lo stesso San Paolo afferma che le donne, oltre a vestirsi in modo modesto e a portare i capelli coperti,non devono insegnare e devono solo ascoltare cosa insegnano gli uomini. Ma nel tuo libro non trovo traccia di questo; mi pare siano anche queste indicazioni con la stessa importanza di quella della sottomissione. (una chiosa: sempre San Paolo afferma che l’uomo deve avere i capelli corti 1Cor 11:14: alla faccia dell’iconografia tipica cristiana di Gesù! 😉 )
“Sono certa che le donne non siano discriminate in Italia, assolutamente”
No, non mi trovo d’accordo neanche su questo. E non sono l’unico (un’occhiata alle discussioni nei post precedenti riporta diverse persone che dicono lo stesso). Basta l’esempio di quel recente matrimonio forzato di una minorenne pachistana. E questo è avvenuto in Italia. O le lettere di licenziamento senza data, da firmare al momento dell’assunzione. O la differenza negli stipendi.
Insomma. Provo quasi un po’ d’invidia a vedere che qualcuno, come te, ha così tante certezze nella vita. E vorrei averne anch’io: deve essere bello poter avere una via come quella che dimostri di avere, così chiara, tracciata (anche se da altri…). Avrei voluto essere illuminato sulla via di Damasco, dal tuo libro…
Non mi hai convinto, per tutti i motivi argomentati qui sopra. E lo dico aggiungendo un purtroppo (per una serie di ragioni, alcune già dette, altre importanti solo per me).
Ecco, quindi, una recensione da parte di un lettore non favorevolmente colpito. Primo! 🙂
Grazie dell’attenzione (se mai leggerai questo commento) e buon Ferragosto!
Costanza hai una voce dolcissima e dici un sacco di cose sensate.