“L’obiettivo finale, te lo dico, è un referendum abrogativo della zucchina”. Mio figlio ha deciso di riscrivere la Costituzione italiana, ma il disegno in realtà porta alla lotta risolutiva contro il nemico giurato, l’odiato ortaggio. Prendendo spunto dalle celebrazioni dell’unità d’Italia e dai molti discorsi di questi giorni sulla nostra Carta, un comitato di giuristi di casa mia (Tommaso e Bernardo) ha dunque buttato giù un canovaccio di una nuova Costituzione, sulla quale molti insigni studiosi da oggi in poi dovranno misurarsi.
Articolo 1 Questa casa è una democrazia fondata sui bambini.
Articolo 2 Questa casa ripudia il passato di verdure come strumento di tortura, e di risoluzione dei conflitti alimentari.
Articolo 3 I compiti sono equiparati a lavoro nero, e quindi dichiarati illegali…
Cari ragazzi, sarà dura da digerire, ma ve lo dico ancora una volta, questa casa non è una democrazia, e compiti e verdure sono legali. Mi dispiace.
Questo mi riporta all’altra celebrazione di questi giorni, a me ben più cara.
San Giuseppe, l’unica figura di primo piano del Vangelo che non dice una parola, neanche una, è il modello di tutti i padri che abbiamo festeggiato sabato.
Se questa casa non è una democrazia lo dobbiamo proprio al fatto che da noi c’è un padre come si deve.
Se fosse per me vigerebbe la democrazia, e quindi io sarei in minoranza netta. Credo che l’happy meal di McDonalds avrebbe tutti i giorni – e più volte al giorno – la meglio sul riso con la zucca, perché il mio cuore di mamma si scioglie come un budino. Poi guardo mio marito e mi ricordo che forse abbiamo un compito un po’ più alto di quello di tenere i nostri figli sfamati e contenti.
Per questo, con colpevole ritardo rispetto al 19 marzo, lo ringrazio.
Lo ringrazio perché è generoso, e non tiene niente per se stesso.
Lo ringrazio perché fa il lavoro grosso, quello meno creativo ma più utile a tutti noi.
Lo ringrazio perché è solido e razionale.
Lo ringrazio perché è senza optional – tipo un sofisticato navigatore che gli consenta di individuare nuovi colpi di sole nella consorte – ma non va mai in panne.
Lo ringrazio perché riceve sms solo dal touring club, ma per noi c’è sempre, non come qualcun’altra che fosse per lei starebbe sempre al telefono.
Lo ringrazio perché corregge con mano ferma, spegne le luci alla sera, toglie i ciucci e dice basta alle caramelle.
Lo ringrazio perché sa sempre distinguere tra la birichinata e il birichino, e non fa tracimare l’arrabbiatura.
Lo ringrazio perché si fa aiutare nei lavori di giardinaggio, pur avendo i quattro aiutanti più sconclusionati dell’Italia centrale.
Lo ringrazio perché fa viaggi, vede film, spiega guerre, ascolta incongruenti opinioni di tattica calcistica e surreali avventure di omini lego, mette (e sente!) sveglie ed è pronto a fare tutte le cose per le quali io non saprei dove sbattere la testa.
Lo ringrazio perché ci guida ma mi chiede sempre un’opinione. E quando poi fa di testa sua di solito ci prende.
Lo ringrazio perché è il re dell’accrocco e con creatività tutta sua – uno sputo, un chiodo stortignaccolo – aggiusta praticamente, incredibilmente, tutto.
Lo ringrazio perché dire che mi rispetta è riduttivo, e sarebbe pronto a morire per ognuno di noi.
Ci sarebbero anche due o tre cosette, due o tre piccoli appunti da muovere (tipo sulla assoluta non necessità di essere sempre sincero, e sulla opportunità di fare affermazioni false, iperboliche e molto generose sull’aspetto di una moglie), ma oggi non è il giorno.
Auguri, babbo!
… appunto.
😀
Era anche per te, Livio, e per tutti i padri “comme il faut”!
Bello! e mi approprio volentieri anch’io questi auguri.
Comunque i tuoi figli sono troppo simpatici, anche se non vi invidio perchè non penso sia facile gestirli (io Trotsky l’ho sentito nominare solo nei film di Moretti)
lo so che sembra una forzatura “letteraria” ma ti assicuro che una volta tommaso mi ha chiesto della conferenza di Teheran, un’altra volta del materialismo dialettico…fortuna che c’è Wikipedia
Urge un ciclo riabilitativo completo: tre mesi solo a Topolino e Corriere dello Sport!
Grazie, Costanza. Non so, però, se la madre dei miei figli avrebbe scritto le stesse cose a proposito del padre dei suoi figli… 🙂 Guido è un uomo fortunato! … 😀
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