La sindrome dell’escalier

Lo sapevo. La sindrome dell’escalier ha colpito ancora. Per giorni ho fatto le prove e ripetuto risposte brillantissime, intelligenti e ironiche a figli, passanti, lampioni. In trasmissione sono stata impacciata, ingessata, imbranata. Il giorno dopo Oprah Winfrey non mi allacciava le scarpe.

In aereo, per dire, ho avuto un vicino che incautamente ha mostrato interesse all’articolo di Libero che stavo leggendo (si occupava di Sposati e sii sottomessa), e così l’ho rintronato di chiacchiere. Brillante, rilassata, tranquilla. La lunga traversata (aereo guasto, cambio, nuovo imbarco e nuova partenza per un totale di quasi tre ore) è volata: il mio vicino era intelligente e piacevole, è vero, e questo aiutava. Però io sembravo la regina mondiale del talk show.

Ora non dormo da così tante ore che nemmeno me lo ricordo, e so anche che la netiquette prevede che di domenica non si scriva, ma io devo assolutamente dedicare queste poche righe a ringraziare Giovanni, Livio, Azzurra, Jasmine, Jenny, Claudia e tutti quelli che, anche su fb, mi hanno fatta sentire apprezzata. Il fatto è che abbiamo un Amico comune, e questo rende molto più facile capirsi!

PS la scala della foto non è una scala qualsiasi. Per chi ne volesse sapere di più clicchi qui.

4 pensieri su “La sindrome dell’escalier

  1. claudia

    Sono io che continuerò a ringraziare te per la consapevolezza che mi hai donato!!!! Sono una donna felicemente sottomessa forse perchè conosco il tuo senso ironico e non mi sono fermata al primo significato scritto sullo Zingarelli, ma, come facevo sul Rocci al tempo del liceo, arrivavo fino in fondo per vedere quale significato era più adatto alla traduzione del testo che stavo affrontando. Purtroppo di persone come te, se ne trovano sempre meno, anzi io, nella mia realtà, le posso contare sulle dita, per questo ho imparato a sgomitare per farmi ascoltare e molto spesso ad alzare il tono della voce.
    Tu invece appartieni ad un’altro mondo, quello della cultura, dove l’educazione è ancora un valore, per cui non snaturalizzarti, dimostra solo un po più di convinzione in quello che dici, perchè siamo in tanti a pensarla come te!!!!!!!

  2. Prego, a grazie alla sindrome dell’escalier, coma la chiami tu, che ti ha permesso di essere te stessa! L’ironia l’hai fatta -e molto bene- dove dovevi, cioè nel tuo libro. Il resto è fuffa :-D, e di nuove matrone decise e ferrigne non mi pare proprio che si senta l’esigenza. Avanti così, che va bene!

  3. azzurra

    grazie a te!
    il mio compagno ha elaborato la regola della pallina nella vasca, di cui riporto un fedele copia e incolla: prima di trovare la sua corretta collocazione nel centro della vasca, la pallina oscilla verso destra e verso sinistra, se troppo a destra oscillerà verso sinistra e viceversa. così, oscillazione dopo oscillazione, troverà il suo punto di equilibrio al centro della vasca.
    il principio applicato ai rapporti tra uomini donne racconta dell’evoluzione da un eccessivo “maschilismo”, che ha dominato i secoli passati, alla rivoluzione sessuale degli anni ’60, che spingendo la pallina nella direzione opposta ha talvolta superato il centro di equilibrio esasperando alcuni aspetti negativi e perdendo per strada aspetti positivi.
    punti di vista come il tuo sospingono la pallina di nuovo verso il centro, dimostrando che raggiungere una stabilità condivisa è possibile.
    ps: il tuo è un libro gioioso. ulteriori commenti sono rimandati alla fine della lettura 🙂

  4. Claudia

    Non so se sono io la Claudia dei ringraziamenti, forse sì, ma comunque….Ricambio con tanto affetto! Non vedo l’ora di iniziare il libro!

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