Cascina San Benedetto: un monastero di famiglie

Carissima Costanza,

Siamo gruppo di giovani famiglie che desiderano costruire un luogo di vita fraterna ispirato al modello monastico benedettino. Un “monastero di famiglie”, un aiuto per far sì che la preghiera liturgica praticata con regolarità possa costituire l’ossatura fondamentale delle nostre vite, che continueranno a giocarsi ogni giorno nel mondo. Siamo dei grandissimi fan dell’idea del monastero wi-fi ma – forse proprio perché quasi tutti tra noi lavorano con Internet, con la tecnologia, con i media – vorremmo farne uno vecchio stile, di mattoni.

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Guerrieri mendicanti di Spirito Santo

Alla presentazione di Opzione Benedetto alla Camera dei Deputati.
Questo è più o meno quanto ha detto l’autore Rod Dreher.
Mi sembra in linea con quanto si percepisce nella Chiesa a più livelli: dalla famosa profezia di Ratzinger del 1969, alla constatazione che – anche con la crisi di molte realtà ecclesiali, e la constatazione del tramonto dell’organizzazione delle parrocchie come sono state pensate finora – è necessario ripartire da piccole luci, piccole comunità, piccoli monasteri di laici, guerrieri mendicanti di Spirito Santo (come il nostro, wi -fi: a proposito, novità in arrivo a brevissimo!).

 

La Chiesa è in un momento di confusione, e spesso in Usa le parrocchie sono poco più che una fabbrica di sacramenti. Questo significa che noi cattolici dobbiamo lavorare particolarmente duro per mantenere la fede.

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La Chiesa ha un problema con l’omosessualità, solo dopo con la pedofilia

di Luca Del Pozzo
La questione della pedofilia nella Chiesa – tornata prepotentemente alla ribalta delle cronache  – è in realtà solo la punta dell’iceberg. La Chiesa ha un problema ben più grave – e rispetto al quale la pedofilia è un effetto (per altro assolutamente marginale stando ai casi realmente accertati a confronto con la valanga di denunce spesso rivelatesi infondate ma nel frattempo cavalcate ad arte dai media compiacenti per aumentarne l’eco scandalistica) – con l’omosessualità. O meglio, con quella che non caso, già a partire dal 2012, il Prof. Oko della Pontificia Accademia di Cracovia aveva identificato con l'”omoresia”, ossia una concezione dell’omosessualità in aperto contrasto con il magistero della Chiesa cristallizzato nel catechismo e nei documenti ecclesiali.

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Il mio sogno più grande

di don Ugo Borghello

Il mio sogno più grande: miriadi di nuclei primari carismatici in espansione. Non c’è altra soluzione per la nuova evangelizzazione. Ed è più facile di quanto possa sembrare.

Basta presentare bene la bellezza del Vangelo quando è preso sul serio, come risposta ad una chiamata di Gesù (il battesimo è vocazionale) in comunione di cuore con altri. Occorre proporre una scelta, fuori dalla quale il Vangelo non dà i suoi frutti. Ovunque si ritrovano tre o più cattolici dovrebbe fiorire un cammino di santità.