Il martirio dell’equilibrio (replay)

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di  Costanza Miriano

Sono passate le due di notte. Sono indecisa se dire l’Ufficio delle letture di oggi, cioè ormai di ieri, insomma quello che avrei voluto dire più o meno una ventina di ore fa, oppure fare finta di niente e aprire con disinvoltura direttamente l’ufficio di domani, che poi ormai è oggi, cioè insomma quello che nei monasteri diranno prima delle lodi, fra qualche ora – almeno in Italia, perché chissà magari col fuso del Giappone sarei un po’ meno in ritardo (non so, non mi sono mai applicata per capire da che parte si gira per contare le ore). Continua a leggere “Il martirio dell’equilibrio (replay)”

Il martirio dell’equilibrio

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di  Costanza Miriano

Sono passate le due di notte. Sono indecisa se dire l’Ufficio delle letture di oggi, cioè ormai di ieri, insomma quello che avrei voluto dire più o meno una ventina di ore fa, oppure fare finta di niente e aprire con disinvoltura direttamente l’ufficio di domani, che poi ormai è oggi, cioè insomma quello che nei monasteri diranno prima delle lodi, fra qualche ora – almeno in Italia, perché chissà magari col fuso del Giappone sarei un po’ meno in ritardo (non so, non mi sono mai applicata per capire da che parte si gira per contare le ore). Continua a leggere “Il martirio dell’equilibrio”

La fatica di scegliere

di Costanza Miriano

Se la vita è il prodotto delle scelte che progressivamente facciamo, e io lo so che è così, immagino il pallottoliere a me collegato nella torre di controllo – credo che ci sia san Pietro lì a sorvegliare le palline – abbastanza mal messo: molti settori attivi, ma pochi punti ciascuno. Il problema è che per me scegliere è un dramma, e vorrei sempre fare tutto (nel frattempo, tanto che, mentre): tenere insieme, incastrare, accumulare, e soprattutto mai, mai e poi mai dire di no a niente. Continua a leggere “La fatica di scegliere”