Cara Costanza non sono d’accordo con te (e forse neanche Origene)

2015-11-07_111042

di Giovanni Marcotullio

Cara Costanza,

mi rubo finalmente, e volentieri, qualche minuto per riflettere con te di questa storia delle “due visioni di Chiesa”, su cui hai voluto confrontarti dopo la pubblicazione del tuo post in merito. Quel giorno lessi le tue complesse considerazioni e le condivisi sul mio profilo Facebook, chiosandole così: «Quanto alla tua domanda finale, mi ricordi – e ti ricordo – che il buon vecchio Origene, il quale di suo era piuttosto incline al rigore, imparò pian piano che c’è salvezza anche per chi vive una fede non tematizzata, non impugnata, al limite perfino blanda. “Simpliciores”, li chiamano le traduzioni latine dei suoi testi: sono quelli che accolgono l’annuncio cristiano ma non ne vengono permeati che “fino a un certo punto”. Sono dei comuni “cristiani della domenica”, che per il resto pensano grossomodo come il mondo e neanche lo sanno, e se glie lo fai notare neanche sono in grado di capirlo (ché poi la differenza tra “noi” e loro, se c’è, sta tutta qua, perché a peccati stiamo messi allo stesso modo). Continua a leggere “Cara Costanza non sono d’accordo con te (e forse neanche Origene)”

Sinodo: non due fazioni, ma due diverse visioni della fede

foto Gitti
foto Gitti
di Costanza Miriano

Non so chi abbia vinto o perso, e non so neppure se questa terminologia agonistica sia adatta all’uopo, ma quello che ho capito io è che al Sinodo si sono confrontate due visioni del mondo e della fede. Non ci sono arrivata subito, anche perché durante le tre settimane di dibattito nei circoli minori le notizie uscite all’esterno sono state poche (e io non sono una insider). Dopo avere seguito praticamente tutte le conferenze stampa mi sembrava, sì, di avere sentito voci estremamente diverse le une dalle altre, anche qualcosa che non mi tornava tanto a dire il vero (tipo la “misericordia verso il peccato”: io ero rimasta alla distinzione tra peccato e peccatore, ma, si sa, quanto a teologia io sto ferma al catechismo della prima comunione), però, nonostante la grande varietà di posizioni sentite ero certa che alla fine sarebbe arrivata una parola chiara e conclusiva. Quando finalmente è arrivata, questa benedetta relazione finale, mi ero messa tranquilla. Okay, le so tutte. Ho il Catechismo, pure in varie copie, cartonato e non, e tutto mi torna: a leggere i punti chiave mi pareva che non fosse cambiato niente nella dottrina su matrimonio e famiglia, e in più ero col cuore pieno di gioia per certe parole meravigliose sulla sessualità, la tenerezza, la castità, i metodi naturali, l’accoglienza alla vita, l’amore tra gli sposi, e anche per la comprensione della fatica che una famiglia fa a consistere. Continua a leggere “Sinodo: non due fazioni, ma due diverse visioni della fede”

La presunzione dei dubbiosi

dubbio

di Stefano Fontana

Oggi molti pastori della Chiesa amano seminare dubbi tra i fedeli. Alcuni di loro non seminano dubbi, ma permettono che altri lo facciano senza intervenire. Inutile fare degli esempi. Lo abbiamo visto prima del Sinodo, durante il Sinodo e dopo il Sinodo. Sembra che un fedele che sia saldo, fermo o irremovibile nella fede, come chiede San Paolo nella prima lettera ai Corinzi (15,58) e in quella ai Colossesi (1,23) sia in qualche modo fuori posto.  Continua a leggere “La presunzione dei dubbiosi”