Libera-forzata migrazione

Abbiamo ricevuto  un autorevole commento da Ettore Gotti Tedeschi all’articolo  GCM: il Trattato ONU che sfida le Nazioni

“ Cara Costanza ,di questo tema immigrazione si parla in realtà da un quarto di secolo , si iniziò nei primi anni ’70 con il Kissinger Report sul NuovoOrdineMondiale , e con successive dichiarazioni in Congressi internazionali fatti da segretari generali Onu, in particolare da Kofi Annan e Ba Ki-Moon. Non voglio annoiare i tuoi lettori con la storia della decisione di avviare il processo di  “libera-forzata migrazione “, solo vorrei  proporre una riflessione , spero utile .

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L’immigrazione, la Chiesa e l’Occidente

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Ettore Gotti Tedeschi, economista e ex presidente dello Ior spiega a Giovanni Bucchi per Formiche.net come le vere cause del fenomeno migratorio non siano affatto quelle economiche
 
Le motivazioni economiche non bastano a spiegare l’immigrazione di massa. E’ un fenomeno “previsto e voluto per modificare la struttura sociale e religiosa della nostra civiltà, in pratica, per ridimensionare il cattolicesimo”. Sono parole messe nero su bianco da Ettore Gotti Tedeschi nell’Ottavo Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel mondo curato dall’Osservatorio internazionale card. van Thuân sul tema immigrazione. L’economista e banchiere cattolico, già presidente Ior, ha affidato a un breve saggio le sue valutazioni, che dopo la presentazione del Rapporto a Roma hanno suscitato alcune critiche (qui e qui) insieme a commenti positivi.

Gotti Tedeschi, nel suo intervento lei parla di una “correzione fraterna” ad alcune istituzioni ecclesiali che non avrebbero compreso il problema dell’immigrazione. In cosa consiste questa correzione?

Sono rimasto preoccupato della solerzia umanitaria piena di toni emotivi che tende a ignorare i numeri del fenomeno e non affronta le cause del problema. Si direbbe infatti che ci siano tre “tabù” che oggi non si devono o possono affrontare razionalmente e in modo completo: il problema della natalità, dell’ambiente e delle migrazioni. Si direbbe che ci sia una volontà superiore, diffusa ed imposta, che non vuole che si discutano questi tre tabù. Così come si direbbe che ci siano “controllori” pronti ad usare ogni mezzo, inclusa l’intimidazione, affinché su questi tabù si accetti un pensiero unico: basta nascite perché l’uomo distrugge l’ambiente, facilitiamo perciò l’immigrazione perché è la miglior soluzione. Ci sono molti punti non chiari su tutti e tre i tabù, ma per rimanere in tema è bene sapere che i dati e le informazioni sulle immigrazioni regolari sono influenzati da accordi o “ricatti economici” con nazioni di partenza migrazioni. I dati e le informazioni sulle immigrazioni irregolari sono ancor meno chiari; si pensi che gli sbarchi irregolari in Italia nel 2016 (181.436) sono stati quaranta volte quelli del 2010 (4.406). E  ci si renda conto che il fenomeno della clandestinità è in aumento e  fuori controllo. Nel 2015 lo status di rifugiato è stato riconosciuto solo per il 5% dei casi, il 36% ha ricevuto assistenza umanitaria ed il 59% è stato rifiutato, ma non si sa dove sia. E si tratta di più di 100mila persone (su 153.842 sbarcati). Nel 2016  il dato è cresciuto, sono arrivate via mare 181.436 persone (18% in più del 2015) e gli irregolari espulsi con riaccompagnamento nel Paese di origine sono stati solo il 5%. In pratica, la cosiddetta clandestinità cresce ad un ritmo di 100mila unità all’anno, e i Paesi confinanti con il nostro ostacolano gli espatri.  Si tratta di dati forniti dall’Alto Commissariato dell’Onu sui rifugiati. Continua a leggere “L’immigrazione, la Chiesa e l’Occidente”

L’uomo non è il cancro del pianeta

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di Ettore Gotti Tedeschi

L’agenzia meteo delle Nazioni Unite, Wmo, ha lanciato l’ultimo appello sul record di concentrazione di CO2 (vulgo, anidride carbonica) nell’atmosfera. Sta agli scienziati verificare la realtà e dimensioni dell’allarme. lo vorrei solo parlare della responsabilità di questo fenomeno che si è accelerato negli ultimi 50 anni e che di fatto implica , come soluzione, decrescita economica e decrescita della popolazione, ritenendo che l’uomo sia il «cancro della natura». Questo record di CO2 nell’atmosfera è dovuto alle conseguenze di dottrine neo malthusiane-ambientaliste che dagli anni Settanta sono riuscite, da una parte, a convincere il mondo occidentale ad azzerare le nascite e, conseguentemente, ad avviare un’epoca cosiddetta consumistica per sostenere la crescita del Pil, e dall’altra parte, per poter consumare sempre più, a delocalizzare in Paesi a basso costo le produzioni per aver prodotti a basso costo, accrescendo così il potere di acquisto e consumando sempre di più. Continua a leggere “L’uomo non è il cancro del pianeta”

Chi danneggia di più il Papa?

Da Ettore Gotti Tedeschi riceviamo questa lettera che pubblichiamo.

Putin in Italia: vede il Papa e Napolitano, poi a cena da Berlusconi

di Ettore Gotti Tedeschi

Senza dubbio fra chi sta provocando  oggi i maggiori danni alla Chiesa e a  Papa Francesco ci sono  persone a Lui vicino. Nel caso specifico dell’articolo con le  liste dei “nemici di Francesco e amici di Putin”, emergono  questi (spontanei o incoraggiati)  Suoi supporter mediatici  che vorrebbero dimostrare di essere “ più papisti del Papa”, creandogli invece danni .

Nella loro  ansia di difenderlo  con gli argomenti che  han dimostrato di saper  usare, non han fatto  altro che rafforzare  le convinzioni di chi è confuso  o critico. Stanno creando una identità sbagliata del Santo Padre,  lo connotano indirettamente,  cercando di demonizzare chi esprime critiche su considerazioni confondenti.

Ma  attaccando  chi è critico ( il “peccatore”), non gli argomenti della  critica (il peccato) , esattamente il contrario di ciò che avrebbero dovuto  semmai cristianamente fare,  creano ed enfatizzano l’attenzione  mediatica su questi contrasti  più o meno veri ed  indirettamente   pubblicizzano   addirittura    inimicizie  al Papa, in alcuni casi  si direbbe persino  più auspicate  che vere. In più riuscendo a coalizzare  una reazione imprevedibile  da parte di gran parte del mondo cattolico.  Sant’Agostino li avrebbe definiti “imbellettatori di Belfagor ” ( il nome del demone della confusione intellettuale).
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Lettera immaginaria di un Papa agli imprenditori

Sul quotidiano La Verità di  sabato 8 ottobre a pagina 12 è stata pubblicata la prefazione al libro di padre Robert A. SiricoLa vocazione dell’imprenditore“, una immaginaria lettera di un Papa agli imprenditori fatta dal banchiere ed economista Ettore Gotti Tedeschi.
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di Ettore Gotti Tedeschi   
“Carissimi figli imprenditori, noi pensiamo che l’impresa sia un valore comune e debba essere gestita e sostenuta come tale. Noi comprendiamo che la crisi economica in atto ha frenato o persino impedito lo sviluppo necessario a creare occupazione e benessere. Noi comprendiamo anche che spesso, seguendo le regole consumistiche imposte per compensare il crollo delle nascite con la crescita dei consumi individuali, abbiate accettato di produrre beni superflui, spesso indebitandovi troppo, spesso cercando il profitto a breve.
Ma noi non crediamo che sia l’impresa ad aver responsabilità della crisi, e ora debba sopportarne invece gli oneri. Perciò, proprio in questo difficile momento, vi vogliamo incoraggiare e vogliamo mostrare apprezzamento per il vostro ruolo, vogliamo riabilitare la dignità e moralità dell’imprenditore affinché non desistiate, non vi scoraggiate e non fuggiate la vostra vocazione imprenditoriale, per il bene comune. Noi crediamo che il valore dell’imprenditorialità sia oggi più che apprezzabile, sia eroica. Noi ben sappiamo che solo attraverso l’impresa privata si crea vera ricchezza indispensabile per essere realmente distribuita. Ma l’impresa è un mezzo cui va dato un fine, un senso, affinché detta ricchezza sia creata bene e serva all’uomo, al suo benessere integrale, e sia possibile distribuirla, secondo leggi economiche, per il bene comune, di tutti. Continua a leggere “Lettera immaginaria di un Papa agli imprenditori”

Cosa stanno progettando i governanti europei?

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E’ categorico il commento dell’economista Ettore Gotti Tedeschi sulle dichiarazioni della ministra dell’Istruzione tedesca Wanka sulla formazione professionale insieme con l’omologa italiana Stefania Giannini. Nell’intervista con Intelligonews spiega: “Quello che non capiscono questi burocrati è che le soluzioni da loro prospettate provocheranno una rivoluzione epocale, sociale, culturale e politica”.
Come si combatte la decrescita? Importando i migranti. Secondo il ministro Wanka in questo contesto “i nuovi arrivi hanno una precisa funzione economica, perché vanno a inserirsi all’interno di uno spazio lasciato vuoto”. Cosa ne pensa…
“Vedete, come per il problema ambientale, che se è un vero problema, è dovuto proprio alle politiche malthusiano-ambientalistiche avviate negli anni ’70 quando si varò il Nuovo Ordine Mondiale, così è per il problema popolazione, dove sempre grazie alle politiche anti-natalità degli anni ’70, si avviò la crisi economica che oggi qualcuno vuol risolvere con le politiche di immigrazione. In pratica si vuole risolvere gli effetti (e non le cause) agendo proprio sugli effetti. Per capire, basterebbe andarsi a rileggere quello che l’Oms (Organizzazione Mondiale Sanità) scriveva nel 1992, invitando ad occuparsi di chi è sano e produttivo (e non di chi è anziano e malato), lasciando intendere che l’immigrato ha questi caratteri. Continua a leggere “Cosa stanno progettando i governanti europei?”

La corruzione del matrimonio è la fine della società

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di Ettore Gotti Tedeschi

Nella Genesi si legge che Dio creò maschio e femmina affinchè fossero una sola carne. L’uomo conseguentemente non dovrebbe osare separare ciò che Dio ha congiunto. Cristo successivamente riconferma l’unità e indissolubilità del matrimonio, come stabilito nella Creazione. Gesù Cristo fu piuttosto chiaro con i suoi discepoli quando dichiara l’unità e indissolubilità del matrimonio: “Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio…”. Continua a leggere “La corruzione del matrimonio è la fine della società”

Vatileaks, le responsabilità di cui nessuno parla

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di Ettore Gotti Tedeschi

Avendo avuto personalmente una esperienza, molto sofferta, nel 2012 su temi assimilabili (Vatileaks 1) e molto simili nello svolgimento a quelli di Vatileaks 2, desidero fare un paio di osservazioni per i lettori, al fine di contribuire alla comprensione di questi fatti senza far vacillare il nostro amore per la Chiesa.

La prima osservazione riguarda i fatti che sono stati considerati “scandalosi” (l’uscita e pubblicazione dei documenti). Qui ci sono quattro attori che hanno differenti responsabilità, ma solo i primi due attori sono imputati e oggetto di attenzione. Continua a leggere “Vatileaks, le responsabilità di cui nessuno parla”

Amare Dio e fare soldi

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Camillo Langone   Il Foglio – 8 agosto 2014

Ettore Gotti Tedeschi ministro dell’economia, se si fosse in tempo. L’economista piacentino ha pubblicato Amare Dio e fare soldi (Fede & Cultura), titolo sorridente ma testo affliggente: perchè già l’economia è di suo una scienza triste, se la caliamo nella situazione dell’Italia ecco che diventa tristissima. Unico o quasi unico fra tanti studiosi, Gotti ripete instancabilmente che la presente crisi economica è innanzitutto una crisi morale. Continua a leggere “Amare Dio e fare soldi”

I puntini sullo IOR. Aggiornamenti

Importanti aggiornamenti per una vicenda che Costanza su questo blog aveva trattato quasi due anni fa.

 

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Dal comunicato stampa degli avvocati del professor Ettore Gotti Tedeschi.

l Tribunale Penale di Roma, in accoglimento della richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Roma, con decreto di archiviazione emesso in data 19 febbraio 2014 ha condiviso le argomentazioni ampie e puntuali svolte dal P.M. ed ha escluso ogni responsabilità del dott. Ettore Gotti Tedeschi nell’operazione che aveva portato nel 2010 la magistratura a sottoporre a sequestro 23 milioni di Euro dello IOR per la violazione della normativa anti riciclaggio.

[…]In sintesi detto decreto di archiviazione, unitamente a vari fatti che verranno di seguito affrontati, spiega e sancisce inequivocabilmente che il dottor Gotti Tedeschi, nella sua qualità di Presidente Ior ha ben operato,  per il bene della Chiesa e secondo il mandato ricevuto da Benedetto XVI, ma che è stato ostacolato nel perseguimento di tale azione dalla Direzione dell’Istituto […] Continua a leggere “I puntini sullo IOR. Aggiornamenti”

Come cresce una società

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di Ettore Gotti Tedeschi

Sono quasi vent’anni che tratto, in ottica economica, temi a difesa della vita, della famiglia, e propongo il crollo della natalità quale origine vera della attuale crisi economica. Sarà forse per questo che una parte del mondo cattolico non mi ama. Sono quasi vent’anni che cerco di spiegare qualitativamente e quantitativamente che senza aumento delle nascite il Pil – di fatto e senza retorica accademica – nel mondo cresce solo se si fanno crescere i consumi individuali.

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Uscire dalla crisi? Fare figli.

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Costanza Miriano intervista Ettore Gotti Tedeschi

A Bruxelles si discute, nel Forum sulla demografia, di “Investire sul futuro demografico in Europa”. Si parla di lotta alla denatalità, e non in un oratorio parrocchiale, ma in una sede internazionale tra le più laiche e prestigiose. Finalmente le sue teorie, quelle che lei da anni va ribadendo in ogni sede possibile, stanno diventando di moda? Che succede?

Credo che a Bruxelles si difenda keynesinianamente le nascite per difendere la necessità di domanda ,non tanto la vita.  Quando Papa Paolo VI  nel 1968 scrisse l’Enciclica Humanae Vitae , ad avversarlo non furono solo gli ambienti laici ,ma anche alcuni  teologi cattolici. Se ricordo bene  si rischiò una specie di “scisma” in casa cattolica sul tema della dignità della vita umana , sul tema natalità e così via. Continua a leggere “Uscire dalla crisi? Fare figli.”

I puntini sullo Ior…perché no?

di Costanza Miriano

Se io fossi Ettore Gotti Tedeschi, cosa che, con sollievo della finanza e dell’economia, non sono, personalmente me ne andrei in giro a parlare, a spiegare, a chiarire, a mettere puntini sulle i ed eventualmente anche su qualche o, per essere sicura. Concederei interviste a chiunque mi volesse ascoltare, e non credo ci sia un giornale in nessuna parte del mondo che non vorrebbe ascoltare in questo momento le ragioni dell’uomo più importante della finanza vaticana, a parte forse il gazzettino del Kirghizistan, tutto occupato da uno speciale sulla transumanza. Concederei interviste, se è per questo, anche ai vicini di casa, alle mamme della scuola, fermerei i passanti per spiegare le mie ragioni. Continua a leggere “I puntini sullo Ior…perché no?”