Il nulla e la fecondazione eterologa

radici

di Sergio Mandelli

Quando è morto mio padre avevo dodici anni, ed stato un fatto tragico che ha condizionato pesantemente la mia vita.
Ciò che mi è mancata è stata soprattutto la possibilità di avere qualcuno che mi guidasse con sicurezza nel mondo. Avevo mia madre, per carità, che mi ha voluto bene, e altre donne sue amiche mi sono state vicine. Ma a me mancava mio padre.
Ho cercato a lungo di colmare questo vuoto nella ricerca delle mie radici. Continua a leggere “Il nulla e la fecondazione eterologa”

Alla fiera dell’assurdo

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di Andrea Torquato Giovanoli

Cioé: fatemi capire una cosa.
Mi volete dire che “più eterologa per tutti” significa che, ad esempio, uno come me, che è sano, bello e intelligente (oltreché simpaticissimo, umile e modesto), potrebbe andarsene in giro a spargere il suo magnifico seme in provette di mezz’Europa e magari verrebbe, in qualche caso, persino pagato per farlo? Continua a leggere “Alla fiera dell’assurdo”

Mio padre si chiama donatore

di Raffaella Frullone  
 «Ho passato anni della mia infanzia a fantasticare su di lui. Costruivo castelli sulle poche cose che sapevo: capelli biondi, occhi azzurri, laureato. Giorni frenetici e notti insonni passate a immaginare il suo carattere, le sue passioni. “Forse era un musicista, come me”, mi dicevo, “forse era un’artista squattrinato, per questo l’ha fatto,  aveva bisogno di soldi”. Poi ho scoperto che il donatore numero 81 era un professionista affermato, un medico che si definisce credente. Il mio padre biologico».