La teoria del gender esiste eccome e vogliono che sia legge

di Costanza Miriano

Chiariamo sulla nuova bufala di Zan, cioè che la teoria del gender non esiste.
Dunque. Da qualche centinaia di migliaia di anni l’uomo sulla terra nasce maschio o femmina (salvo rarissimi casi di malformazioni genitali). E continuerà a farlo. Il sesso si riceve durante lo sviluppo embrionale, e da allora marchia tutte le cellule del bambino, tutte, non solo quelle legate alla genitalità. Gli esseri umani sono maschi o femmine.

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“Mute” e “unmute”. Sul DdL Zan

Vogliamo segnare questo post di Chiara Bertoglio musicista, musicologa e teologa sul ddl Zan (forse non sarà all’altezza di Fedez ma ci accontentiamo…)

di Chiara Bertoglio

Premetto che non mi è facile scrivere questo post: so che potrà essere molto frainteso, e che le mie intenzioni potranno essere giudicate male; così come so che potrei alienarmi l’amicizia di persone cui voglio bene, e di cui mi dispiace perdere l’affetto e la stima. Ma amicus Plato, magis amica veritas: con fatica ritengo sia giusto pronunciarmi su una legge che rischia di portare a molti mali, che forse oggi non sono immediatamente visibili a tutti. Non sono omofoba: ho molti amici che vivono relazioni omosessuali, voglio loro bene, li stimo e nutro sincero affetto per loro, anche se non condivido tutte le loro scelte. Ancor meno nutro “odio” per alcuno: semplicemente, ritengo che sia giusto esprimersi in questo momento delicato per proteggere le persone più deboli. Continua a leggere ““Mute” e “unmute”. Sul DdL Zan”

L’epidemia di disforia di genere tra i ragazzi – trailer di un’inchiesta –

La disforia di genere era rarissima fino a una decina di anni fa ma poi nei paesi occidentali c’è stato un aumento esponenziale (in UK ci sono state 77 diagnosi nel 2009 e 2590 nel 2018, negli USA in pochi anni si è passati da una prevalenza dello 0,002% tra le ragazze al 2%. ), quasi esclusivamente tra adolescenti e con una percentuale di ragazze che si aggira sul 75%.

Questo aumento non ha nulla di fisiologico ma è dovuto a un “contagio sociale” ovvero a un lavaggio di cervello perpetuato da insegnanti, attivisti, influencer, attori, cantanti, scrittori, genitori, operatori sanitari etc etc.

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Restiamo liberi

Questo il parere scritto che mi ha chiesto la Commissione Giustizia della Camera sul ddl Zan Scalfarotto Boldrini. Perdonate la lunghezza…

di Costanza Miriano

Ringrazio i membri della Commissione che vorranno dedicarmi un po’ del loro tempo, e ringrazio coloro che mi hanno dato la possibilità di dare il mio contributo. Mi scuso se il mio linguaggio non sarà affatto tecnico: scrivo in qualità di giornalista e anche di madre (di due maschi e due femmine).

Per chi (immagino tutti) non sa chi sono, vorrei premettere che mi sono trovata a occuparmi di questi temi – maschile e femminile, ruoli, identità – del tutto casualmente, ormai quasi dieci anni fa, quando, mentre lavoravo alla redazione economia del tg3, ho pubblicato un libro in cui scrivevo lettere alle mie amiche per convincerle a sposarsi.

Quando ho cominciato a scrivere non pensavo che dire alcune ovvietà – dobbiamo essere libere di scegliere che tipo di donna diventare – mi avrebbe causato denunce, raccolte di firme per fermare il mio libro, contromanifestazioni: ciò prova che oggi ha diritto di cittadinanza un solo modo di intendere i ruoli, le relazioni, l’identità. Le centinaia di migliaia di copie vendute però dicono che invece a molte persone interessa anche un altro punto di vista, che racconterò alla fine per chi avrà la pazienza di arrivare fin lì.

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Omofobia, una nuova legge non serve, anzi è dannosa

di Costanza Miriano

Se c’è qualcuno che davvero aiuta le persone che provano attrazione verso lo stesso sesso, è la Chiesa. Avevo lanciato il guanto di sfida tempo fa, ma nessuno di coloro che – anche da dentro – invitano la Chiesa a “costruire ponti”, qualunque cosa singifichi, mi ha mai saputo indicare un solo episodio concreto di persona “discriminata” dalla Chiesa per le sue preferenze sessuali. Io ho sempre e solo visto accoglienza, ascolto, pazienza verso le persone, accompagnamento e aiuto. In molti casi la Chiesa è stata l’unica voce a non dire “fa’ quello che ti pare”, perché sa che fare quello che ci pare non sempre ci rende veramente felici, quando è la risposta a una ferita (e non è così solo per l’attrazione omoerotica, siamo tutti feriti, e la Chiesa, nei suoi pastori più sapienti, ha proprio la missione di guarire, attraverso Cristo, la ferita di ciascuno).

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