Un importante e autorevole contributo sulla vicenda Alfie Evans

In Inghilterra si è deciso che quando un bambino è malato molto gravemente e non può guarire, gli si sospendono idratazione e nutrizione, perché la sua vita “non è degna”. Così Charlie è stato ucciso. Così  Isaiah è stato ucciso. Per Alfie il giudice ha decretato la stessa fine, negando la possibilità che venga trasferito al Bambin Gesù, dove non lo avrebbero guarito, no, ma lo avrebbero curato fino alla fine (posso dire di essere orgogliosa che ci sia un ospedale così, in Italia, grazie alla Chiesa?). 

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La preghiamo Santo Padre, non permetta che si usino le sue parole per uccidere Alfie

di Costanza Miriano

Alfie Evans è un bambino gravemente malato a cui 14 mesi fa avevano fatto una prognosi molto infausta: si pensava che sarebbe morto a breve, invece è ancora qui fra noi. Solo che, purtroppo per lui, è inglese, e l’ospedale di Liverpool ha deciso che la sua vita non è degna. I genitori si sono opposti, la cosa è finita davanti a un tribunale, fino all’Alta Corte di giustizia. E mentre Alfie continua a vivere nonostante le previsioni dei medici, il giudice ha ordinato che gli sia staccare il ventilatore. E la cosa intollerabile è che lo ha fatto citando  a sostegno delle proprie tesi un passo della lettera di Papa Francesco a monsignor Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita.

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