di Costanza Miriano
Non so perché sia stato scelto l’11 luglio, il giorno in cui nella maggior parte delle città la gente si alzerà in piedi per difendere la libertà di espressione (a Roma saremo in piazza il 16). Mi piace pensare che sia perché è il giorno di san Benedetto, l’uomo che, andato a Roma a studiare, di fronte alla disperazione e allo sfacelo di un impero che cadeva in rovina – ignoranza, miserie morali e materiali – decise non di buttare il napalm come a volte vorremmo fare noi, non di combattere in qualsiasi altro modo “del mondo”, ma di ritirarsi in una grotta, tra le rocce, in un servizio alla Parola di Dio. All’inizio lo fece in totale solitudine, perché il primo banco di prova per la nostra conversione siamo noi.
Da quel gesto è nata l’Europa. Perché Benedetto da Norcia ha affascinato migliaia di uomini, che attraverso la via tracciata da lui – il monachesimo occidentale – hanno incontrato Dio, cioè la Verità, cioè la realtà. E per amore alla realtà, e quindi alla Verità, hanno tramandato le opere letterarie, hanno bonificato campi, hanno salvato il seme.
Ecco, non so se la scelta del giorno sia dovuta a questo, ma di certo so che questa è una battaglia di civiltà sull’ultima trincea, quella della realtà. Una legge che impedirà di dire che i maschi sono maschi e le femmine femmine è la fine della civiltà, della adaequatio rei et intellectus (corrispondenza tra realtà e intelletto), della Verità. Dopo questo, basta, potremo dire tutto: tutto sarà vero e falso insieme, perché se io posso dire che mi sento maschio, dunque sono maschio, vale tutto. Come quel genio spagnolo che a 60 anni stanco di lavorare si è dichiarato donna, senza fare nessuna operazione – in Spagna non serve – e si è aggiudicato il diritto alla pensione 5 anni prima. E tutti muti, perché discutere questo significherebbe mettere in discussione il principio, affermato in Spagna e molti altri paesi, che quello che conta è la percezione. O come il violentatore seriale che in carcere ha dichiarato di sentirsi donna, si è fatto trasferire nel carcere femminile, e ha stuprato due carcerate, mettendole incinta, perché ovuli e spermatozoi sono omofobi, si sa, e quindi non hanno tenuto conto del fatto che lo stupratore si sentisse donna.
Per questo, per difendere il diritto di dire la realtà così come è, ci alzeremo in piedi in cento piazze in tutta Italia, qui trovate l’elenco: https://www.restiamoliberi.it/elenco-citta/
Ci alzeremo anche per tutte le persone, soprattutto i ragazzi, che vengono convinti dalla melassa di indifferentismo nella quale vengono immersi dall’infanzia, di una enorme, crudele bugia. Il fatto che siamo definiti dal nostro sesso è vero, è innegabile, e non è una costrizione ma la nostra realtà. Il limite è ciò che permette l’incontro con l’altro. Il fatto che ci sia una ringhiera mi permette di uscire sul terrazzo, e di non stare chiusa in casa. Il limite è ciò che ci fa funzionare. Il nostro compimento viene dall’incontro con l’altro, quindi non da una relazione narcisistica come quella omoerotica.
Ci alzeremo, dunque, staremo in piedi un’ora, in silenzio, leggendo un libro perché la cultura e la libertà di parola sono il fondamento di ogni civiltà, ci alzeremo soprattutto per loro, le persone ingannate dai lustrini arcobaleno, per poter continuare a parlare loro del lato oscuro dell’arcobaleno, per poter continuare a dire che spesso una attrazione verso lo stesso sesso, condizione transitoria e reversibile, viene da ferite nella maturazione e nella crescita, o dall’avere subito molestie o violenze, o dall’avere assistito a rapporti violenti o abusanti. Noi vogliamo poterlo dire a coloro che soffrono, perché la prima forma di amore è la verità: a chi soffre non puoi dire solo “poverino”, ma devi dare gli strumenti, se puoi, perché si tiri fuori dal suo dolore. Noi non vogliamo che il gender sia insegnato nella scuola statale dell’obbligo. Noi non vogliamo che le teste dei nostri ragazzi siano imbottite di opinioni prefabbricate, ma aiutate a funzionare in modo indipendente.
Anche chi non la pensa così dovrebbe scendere in piazza, per difendere la nostra libertà di dirlo, se con rispetto e senza offese. La libertà è un bene non negoziabile, invalicabile perfino a Dio, che vuole sempre il nostro consenso per agire. E se oggi tolgono la libertà a noi, domani potranno toglierla a tutti.
Per questo vi chiediamo di venire in piazza, e se non potete di mandare qualcuno per voi.
Da Nord a Sud un popolo si alzerà in piedi per dire “No” al liberticida ddl Zan sull’omotransfobia, ora in discussione in Parlamento.
Con la nostra presenza di piazza vogliamo dire no all’istituzione di un nuovo reato, quello di omotransfobia, appunto, che non viene definito dal legislatore, lasciando così enormi spazi a interpretazioni e derive liberticide che colpiranno tutti coloro che si esprimeranno pubblicamente in modo non allineato al mainstream.
In caso di approvazione del testo, sarà possibile per chi gestisce una palestra vietare ai maschi transgender (che si “sentono” donne) l’ingresso nello spogliatoio delle donne? Sarà possibile per un genitore chiedere che il figlio non partecipi ad attività scolastiche inerenti temi sensibili sulla sessualità e la famiglia? Sarà ancora possibile per un sacerdote spiegare la visione cristiana del matrimonio? Sarà possibile dire pubblicamente che la pratica dell’utero in affitto è un abominio o dirsi contrari alla legge sulle unioni civili? Per tutte queste domande il ddl sull’omofobia ha una sola risposta, NO.
Ecco perché scendiamo in piazza. Per la libertà di espressione, per la libertà di educazione, per la libertà di stampa, per la libertà di associazione, per la libertà religiosa.
E chi non può scendere in piazza,,,,, rosari a gogò 🙏🙏🙏
Sara’ fatto
Condivido in pieno. Troppo tardi molti c.d. cristiani, anche pastori (pessimo termine) si accorgono delle tenebre in cui ci ha portato l’ideologia di Sinistra dopo decenni di incontrastato dominio. “Vegliate” ci da detto il Maestro, perché “i figli delle tenebre sono più figli di zoccola dei figli della luce”….
Non ho parole siamo alla follia
Ci stanno anestetizzando goccia a goccia, ci stanno avvelenando goccia a goccia.. .ma non prevarranno! Ma quanto bisogna reagire! E pregare!
A quel “bisogna reagire e pregare” va tutta la mia approvazione e andrà la mia adesione. Ma a quel “ci stanno anestetizzando” manca il soggetto, che, a mio parere, sta nientemeno che nei pastori (“pessimo termine”, commenta bene Domenico)! Basta guardare ad “Avvenire” (il “loro” giornale), o alle loro amicizie con personalità politiche abortiste (invitate a parlare in chiesa o nelle sale parrocchiali), o alle benedizioni alle convivenze degli omosessuali (per educarli “alla reciproca fedeltà”), o alla comunione ai divorziati pur conservando i rapporti coniugali (per la loro santificazione e per l’educazione cristiana dei figli), o ad altre amenità giustificate con i “nuovi paradigmi interpretativi”. Non ultimo, basta guardare al Papa, tutto sorridente mentre riceve in dono un Crocifisso al quale, alla Croce, è stato sostituito il martello col quale hanno inchiodato le mani del Signore! Preghiamo, sì; per la conversione, sì; ma per quella dei pastori innanzitutto! Ancora più urgente di quella dei politici!
Anziché sparare a zero sul Santo Padre, bisognerebbe approfondire e documentarsi sui fatti attingendo da fonti attendibili, evitando così di attribuire atteggiamenti al Papa, senz’altro frutto di preconcetti, che non corrispondono alla verità!
Questo, è il link https://www.ilgiornale.it/news/cronache/papa-lascia-bolivia-crocifisso-falce-e-martello-1150713.html
Strano, qui dice il contrario…
https://www.repubblica.it/vaticano/2015/07/13/news/papa_francesco_sud_america-118991851/
Mi pare che tutti gli articoli concordino sul fatto che al Papa sia stato donato un crocifisso “artistico”, senz’ altro non ortodosso. Che avrebbe dovuto fare il Papa se non accettare con diplomazia un dono fatto da un capo di Stato ad un altro capo di Stato? (Il Papa è un capo di Stato oltre che sommo pastore dei cattolici).Dove sta il problema?
Sul fatto che tu avevi detto che l’aveva lasciato in Bolivia
Non l’ho detto io…e non conta nulla dove sia finito quel dono particolare.
Qualche anno fa, in occasione del suo compleanno, al Papa era stato donato un altro Crocifisso particolare tempestato di diamanti rarissimi (diamanti arancioni), prontamente messo all’asta dal Pontefice.
E anche qui
https://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/papa_roma_crocifisso_falce_martello_roma-1140467.html
Cara Maria Cristina I cattolici. Non sono divisi quelli non sono cattolici. PUNTO. TU CHE PUOI FARE? QUESTA È LA DOMANDA IMPORTANTE PERCHÉ È QUELKA CHE CI SARÀ GESU NEL NOSTRO GIUDIZIO.. che ci spiace per i pseudocattolici… Ci sarà
Grazie Costanza !
Ho girato il post ad in amico e mi ha contestato la veridicita’ dei due fatti descritti. Allora ho cercato su internet e risulta che lo stupratore abbia molestato due carcerate, non violentato. Le violenze sono precedenti….So che e’ un dettaglio che non cambia molto il nocciolo della questione, ma giusto per evitare facili contestazioni…..
La mia fonte è il sociologo argentino Augustin Laje. Però cercherò di verificare. Non cambia molto, comunque, come giustamente scrivi tu.
Non so che siti hai controllato, ma basta cliccare sulle parole evidenziate in rosso dell’articolo per andare su bussola quotidiana del 26.10.2019 e leggere.
Ho cercato anche su internet con nome e cognome +stupro ed è venuto fuori un insieme di info simili nel racconto di varie fonti sia di quotidiani che di info solo on line. Non mi pare che sia come la racconti.anche nel dettaglio.
ho visto che anche a Vicenza si organizzano, io ci sarò, grazie sempre!
Ma le alte gerarchie, dove sono? Ma il Papa, perché non parla forte e chiaro? Perché tanti sacerdoti si sono prodigati in meravigliose catechesi su vari argomenti, ma hanno sempre evitato accuratamente di rispondere a queste domande, quando i commenti pullulavano di queste richieste? Censureremo la Bibbia? Pure l’Islam condanna gli atti omosessuali, ma non l’orientamento omosessuale, come il cristianesimo, ma sembra che gli omofobi siano solo i cristiani. Si potranno organizzare tutte le iniziative di piazza, ma se la chiesa tace e si defila su tutti i temi forti della morale, non chiarisce, non spiega, non serve a niente. Vergogna.
Sono un’insegnante della scuola dell’infanzia e gia’ da molto tempo stiamo notando e vivendo insieme ai bambini i problemi causati dalle famiglie distrutte dal divorzio e se questa legge dovesse passare, solo l’aiuto di Dio potra’ aiutarci a stare vicino a questi bambini sofferenti
Cara Simonetta abbiamo il Papa, il Vescovi e i Sacerdoti che ci meritiamo. Se sbagliano (e non ho dubbi che alcuni siano fifoni) ne risponderanno davanti Dio. Concentriamoci su quello che Dio chiede a noi.. Il famoso metro di trincea a noi affidato. Altrimenti parliamo come il mondo.. Un lagno, un lamento continuo…io sabato mi farò da sola 160 km per prendermi un bel po’ di pernacchi….
Hai ragione
Ragione su cosa? Francesco sta facendo bene! Vi sembra cristiano il vostro modo di parlare? Gesù si comportava come voi?
Fatevi un esame di coscienza!
Francesco purtroppo parte sempre in quarta quando si parla di ambiente e migranti (tematiche tanto care e in linea al pensiero moderno) non si fa problemi a parlare. Purtroppo su temi morali che disturbano la società moderna, se parla, lo fa molto sottovoce. Questo mi dispiace, perché lui piace tantissimo a chi non fa parte della chiesa (piace lui, non Cristo, ahimè). Due pesi e due misure: proprio perché si è conquistato l’ala avversa da sempre alla chiesa, dovrebbe iniziare a parlare di temi scomodi almeno tanto quando parla di quelli comodi. Non solo lui, ci mancherebbe, ma tanti ecclesiastici di spicco seguono l’andazzo. È una mia impressione, dici?
@ Roberto C. “Gesù si comportava diversamente?” La domanda è davvero stimolante. Lascio a lei valutare quanto segue. Leggo nel Vangelo di san Luca che Gesù ha detto alla donna adultera: “Neppure io ti condanno. Va’ e non peccare più”. Leggo invece in un Documento dei Vescovi dell’Emilia Romagna (ma non loro soli) che, pur invitando i divorziati risposati o conviventi ad astenersi dagli atti che chiamano impropriamente “coniugali” (chissà perché non li chiamano per quello che sono: adulterini), tuttavia, “questa scelta non è considerata l’unica possibile, in quanto la nuova unione e quindi anche il bene dei figli potrebbero essere messi a rischio in mancanza degli atti coniugali.” (31.01.2018 n. 9). Possono dunque continuare a convivere “more uxorio” ed accostarsi ugualmente all’Eucaristia, sia “per la propria santificazione” come “per assicurare l’educazione cristiana dei figli”. Dunque, là dove Gesù raccomanda all’adultera: “non farlo più”, i Vescovi dicono: “puoi farlo ancora”! Da Papa Francesco mi risulta vi sia stato solo un sorprendente silenzio. Che ne dice? Quanto alla faccenda del Crocifisso, i fatti sono fatti. La loro interpretazione la lascio a lei. Con rispetto.
@roby
Gesù poteva giudicare perché leggeva in profondità il cuore delle persone: noi no! Ed invece, si leggono commenti carichi di giudizi per lo più “umorali”. Non piacciono i migranti? Ecco prontamente un giudizio sprezzante nei confronti del Pontefice, che “parte in quarta…ecc. ecc.” solo perché ci ricorda il Vangelo che non e’ comodo in certi suoi passi.
Sì, Gesù si comportava diversamente!
Cara Costanza ,quando un regno e’ diviso al suo interno non puo’ che fallire e crollare .
La Chiesa cattolica e’ disperatamente divisa al suo interno. Infatti accanto a tanti cattolici che la pensano come te ce ne sono altrettanti ( e quelli oggi al potere I gesuiti! )
che addirittura pensano che la proposta di Legge contro l’ omotransfobia sia positiva e per nulla rischiosa
Francesco Antonio Grana riporta su il Fatto Quotidiano :
“ Nessun rischio effettivo per le libertà fondamentali di alcuno” nel testo unico depositato alla Camera contro l’omotransfobia. Ad affermarlo è la Comunità di vita cristiana (Cvx) che, come precisano i responsabili, “riunisce adulti e giovani di ogni condizione con un’amicizia particolare con i padri gesuiti e un forte legame con la spiritualità ignaziana”. L’associazione “prende ancora una volta le distanze da qualsiasi strumentalizzazione politica del Vangelo”. Inoltre, “invita a valorizzare la parte educativa e preventiva della proposta, anche in vista della sua successiva applicazione, e ad accrescere le iniziative di formazione all’accoglienza e al contrasto di qualsivoglia discriminazione e violenza, già promosse in questi anni da diverse comunità cattoliche”.
Capito Costanza ? Secondo costoro che hanno un forte legame con la “ spiritualita’ ignaziana “ bisogna valorizzare la parte educativa della proposta di Legge Zen-Scalfarotto !
Ci sarebbe da piangere se non ci fosse sa ridere. Come possiamo sperare noi cattolici di apparire agli altri sensati e coerenti, quando al nostro interno non siamo d{ accordo neppure piu’ sui fondamentali? Quando fra di noi c’ e’ chi elogia lo Spirito di Pannella e Bonino e chi prega il Rosario davanti alle cliniche abortiste, chi sostiene Planet Parenthood e chi l’ avversa, chi vuole il matrimonio omos ssuale p almeno una benedizione in chiesa e chi no ecc ecc.
no credimi Costanza , la battaglia e’ perduta : non c’ e’ una sola Chiesa cattolica , c’è ne sono almeno due , divise su tutto. E certo Avvenire il giornale dei Vescovi italiani si sa gia’ da che parte sta, come tutti i vertici ecclesiastici oggi al potere.
Cara Maria Cristina concordo. Non so se sai che i vescovi ucraini hanno ( giustamente) attaccato la chiesa tedesca accusandola di mettere in difficoltà la loro comunità davanti agli ortodossi e ai mussulmani per la loro accettazione del gender, nozze gay e ormai aggiungo io aborto ed eutanasia. SI, quei fedeli, catechisti e genitori in primis che oseranno dire qualcosa contro il gender saranno denunciati e fatti processare a gran Voce dalle associazioni Ignaziane, dai don Mauro e dai mons Paglia di turno. Non scherzo e tutto ciò non so fino a quando durerà, se le profezie di La Salette, di Emmerich ecc sono vere, con il prossimo Papa la separazione sarà ufficiale, il che a questo punto mi farebbe anche piacere, peccato che contemporaneamente scoppieranno guerre sia in Italia che in Francia, il Papa verrebbe ucciso e altre amenità del genere….. Comunque questa associazione si meriterebbe una pernacchia, scommettiamo che invece sono in prima linea contro gli ormai ex ddl sicurezza di Salvini?!?!
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Ovviamente il presidente della CEI Bassetti, l’11 luglio in contemporanea fa una cosa concorrenziale :
“Il c ardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, sceglie la festa di san Benedetto per invocare il patrono d’Europa e chiedere la sua intercessione sulla «rinascita dell’Italia e del continente». Lo farà sabato 11 luglio alle 18, nel giorno in cui ricorre la memoria liturgica del santo abate di Norcia, durante la Messa che il porporato presiederà a Roma nella Basilica di Santa Cecilia a Trastevere.
La scelta del luogo non è casuale: da una parte, nei pressi della chiesa si trova il convento delle suore benedettine; e, dall’altra, il titolo cardinalizio di Bassetti è proprio quello di santa Cecilia. L’appuntamento è promosso da movimenti ecclesiali, gruppi e associazioni laicali”.
Chi non crede alla realta’, chi si rifiuta di ammettere la profonda divisione della Chiesa cattolica , una divisione che’una lacerazione della tunica inconsutile di Cristo, basta che provi a vedere se qualche vescovo, qualche prete partecipera’alla manifestazione del 11 luglio o almeno se qualcuno nella Chiesa ufficiale ne parlera’ ( se non male)
Fosse una manifestazione per i migranti ci sarebbe la fila di vescovi e preti a partecipare in favore di telecamere
Ma la battaglia portata avanti da Costanza e da pochi altri e’destinata a cozzare come contro un muro di gomma non tanto contro gli esponenti della cultura LGBT ma contro il silenzio della CEI ,del Papa, dei teologi alla moda, dei gesuiti di Civilta’Cattolica ecc.
Bisogna guardare in faccia la realta’: tutti costoro, vescovi, preti, papa , teologi alla moda sono la NUOVA Chiesa 2.0, ben diversa dalla tradizionale Chiesa cattolica romana in cui ormai siamo rimasti fedeli in quattro gatti .
E’bello lottare per le cause giuste ancorche’perse, basta essere consapevoli che sono cause perse.
Fosse una manifestazione per i migranti ci sarebbe la fila di vescovi e preti a partecipare in favore di telecamere…
….tutti costoro, vescovi, preti, papa , teologi alla moda sono la NUOVA Chiesa 2.0, ben diversa dalla tradizionale Chiesa cattolica romana in cui ormai siamo rimasti fedeli in quattro gatti ….
Quale sarebbe questa “tradizionale ” Chiesa Cattolica Romana alla quale, lei, sarebbe rimasta fedele? Non credo che sia mai esistita una Chiesa che abbia voltato le spalle ai poveri (ed i migranti sono i più poveri dei poveri). Nemmeno ai tempi di Leone XIII esisté, quando lo Stato italiano invece sparava sui manifestanti scesi in piazza per protestare contro il caro-vita.
@ Roberto C. A mio parere (ma non solo mio), “i più poveri tra i poveri” sono da considerare i moribondi: ricchi o poveri che siano, a qualunque condizione sociale o cultura appartengano, in qualunque luogo si trovino, stanno perdendo veramente tutto. Anche i Volontari che frequentano una Casa di Riposo o un Hospice (es AVO, AVULSS, ecc …) o i Famigliari che assistono i loro cari a domicilio, sanno di essere accanto e di assistere “i più ultimi tra gli ultimi”. E lo fanno silenziosamente, pregando, senza farsene un vanto. Con rispetto.
Roby, anche il bambino non ancora nato….
Francesco P. V. : pienamente d’accordo! Non solo, il bambino non ancora nato, se abortito per mano d’uomo, è anche un martire!
Pingback: In piazza per la libertà! #restiamoliberi su 9 luglio 2020 da Costanza Miriano | Sopra La Notizia
Grazie Costanza, domani anche io in piazza con un gruppo di amici, sperando che non sia l’ultima volta! 🙁
Cara Maria Cristina la sera del Venerdì Santo la causa dei seguaci di Gesù non era persa era distrutta.. Al cristiano non interessa “vincere” ma fare la volontà di Dio. Noi non sappiamo quasi niente… Abbiamo però il privilegio di conoscere la Dottrina e soffrire per la essa.. Ciò ci deve bastare..
Carissima Beatrice voi avete Monsignor Crepaldi.. Noi abbiamo avuto Paglia… (sono di Terni)…… Pensa mio figlio viene a lavorare a Trieste dal 20 di questo mese (attuario alla’Allianz)….Dio benedica Trieste!!
Condivido in pieno Marina Umbra infatti domani sarò in piazza a Dio piacendo..
Anch’io penso che a questo punto la battaglia sia già persa, abbiamo contro tutti i diavoli dell’inferno. Ma, certe volte, cose inutili, e forse pericolose, vanno fatte.
Oggi a Trieste veglia delle Sentinelle in Piedi in piazza Unità d’Italia,eravamo 150, mai così tanti, e mai con così tanti ragazzi entusiasti e consapevoli.
150 metri di trincea ben difesa,non sono pochi.
Buona veglia a voi tutti!
poco fa a Vicenza, in circa 200, così dicevano, persone un po’ di tutte le età, faceva piacere ad esserci
in qualche modo servirà
Oggi a Novara più di 100 persone alla veglia …
Mi sembra si avvicini il tempo di cui parla il Vangelo di venerdì scorso (Mt.10,16-23). Un sacerdote a cui ho detto questo, mi ha risposto: “Senz’altro. La persecuzione sarà la migliore cura che lo Spirito Santo potrà offrire in questo tempo alla Chiesa per purificarla e salvare il mondo”.
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Non e’ il numero delle persone che conta, 100, 200, ma il fatto che non vengono assolutamente valorizzate. Nessuno dei media nazionali ha parlato della manifestazione, ma non e’ questo che conta . Nessuno nella Chiesa ufficiale ha valorizzato e rilanciato il messaggio . Nessun cenno da parte di Avvenire, il giornale dei Vescovi, nessun cenno naturalmente da parte del Papa , nessun cenno dai siti cattolici , tranne che nei siti cattolici tipo Nbq, Aldo Maria Valli ecc.
per questo dico che se la stessa Chiesa ufficiale, se la grandissima maggioranza dei cattolici italiani,di quelli che ancora frequentano le parrocchie e sono praticanti , diciamolo in parole crude Se Ne Frega ,oppure non sa neppure di cosa si stia parlando, la battaglia e’ perduta in partenza.
Dico questo con dolore e dispiacere ma dobbiamo essere realisti: i laici come Costanza e come coloro che hanno partecipato alla manifestazione
non solo non sono appoggiati dalla Chiesa, ma sono OSTEGGIATI, MARGINALIZZATI, CENSURATI.
E poi ci sono quelli che sostengono che “ va tutto bene madama la marchesa” …….e quelli che pensano che con un certo numero di rosari persino certi vescovoni si convertiranno alla fede cattolica….
Partecipato con mia moglie ieri a Monza. Circa 200 persone di tutte le età (anche qualche bimbo) e di tutti i tipi davanti all’Arengario. Gruppetto di contromanifestanti presenti, con cartelli (spesso triviali) che dimostravano di non aver capito cosa noi facessimo lì…
Qualcosa si poteva fare meglio: era stato chiesto di non reagire alle provocazioni e qualcuno non ce l’ha fatta e la parola “mainstream” viene spessissimo usata dai complottisti, per cui sarebbe stato meglio sceglierne un’altra. Nel complesso, un clima festoso e disteso…
A Perugia circa 130 persone.. Provocazioni pochissime.. Qualche ragazzina…. Che pena!! Clima festoso e di comunione. Maria Cristina ti ripeto.. I veri cristiani sono sempre stati pochi e perseguitati. Non ti illudere che sia mai esista una Chiesa trionfante e perfetta… Tanta acrimonia che hai nel cuore non è roba buona… E paralizza quello che di buono puoi fare. Io so che ieri in piazza stavo con fratelli e sorelle in Cristo. La Chiesa gerarchica ci lascia soli? Ne avremo maggior merito.
Marina Umbra non credo che Maria Cristina provi acrimonia, ma delusione e rabbia verso una gerarchia pronta a fare scioperi della fame a staffetta, a dormire all’addiaccio a 40 gradi di notte sul sagrato, a twittare e a proclamare che i migranti sono Gesù che scende dal barcone( solo loro eh, non i padri separati che dormono sulle panchine, gli anziani che rovistano nei cassonetti della spazzatura, quelli non sono Gesù, saranno diavoli?).È quello che proviamo in tanti e credo sia normale, come mai quando c ‘ era San Giovanni Paolo 2 questi stessi vescovi e Cardinali erano in prima fila a tutte le manifestazioni profamily e prolife e adesso lasciano che quei pochi fedeli o laici convinti sostenitori del diritto naturale vengano insultati e minacciati da lbgtq scatenati? Si sono convertiti al pensiero lbgtq e al pensiero mondialista o allora fingevano, prendendo in giro il rigido e anacronistico Papà venuto dal freddo? Buona serata
Ciao Costanza,
Ero in piazza a Loreto tutto tranquillo, ma alla fine c’erano dei gruppi con cartelli blasfeme… noi a restare fermi senza parole, eravamo penso 100 persone.
Ma ne anche un prete che dire…..
Ave Maria.
Mentre aspetto la data della manifestazione nella mia città, e leggo sui soliti blog notizie delle manifestazioni già avvenute, mentre, al di fuori di questo giro, silenzio totale, riflettevo su una cosa.
Noi andiamo in piazza per due ordini di motivi:
Ci andiamo in quanto “cittadini italiani”, perché questa legge violerà in modo inaccettabile i diritti costituzionali di libertà di pensiero, di culto, e di educazione, e come tale è una legge pericolosa e nefasta per la democrazia del nostro paese, non solo per noi cattolici.
Ma ci andiamo anche “da cristiani”, perché questa legge incostituzionale ci condizionerà direttamente in quanto cristiani, vietandoci di comunicare e trasmettere i contenuti della nostra fede.
Ora, se sul primo punto possiamo anche sgomitare da soli noi laici, (non abbiamo in effetti bisogno dell'”imprimatur” dei vescovi per parlare di democrazia e di Costituzione) quanto al secondo punto, che verte sui contenuti della nostra fede, se ci muoviamo non sostenuti dalla gerarchia, verremo percepiti – sta già succedendo – come “cani sciolti”, come minoranze tradizionaliste e complottiste che indebitamente pretendono di rappresentare i cattolici, mentre in realtà non rappresentano nessuno, e quindi possono essere impunemente derise e poi schiacciate.
Se la Chiesa istituzionale – e parlo soprattutto del pontefice regnante – non assumerà una posizione chiara a sostegno della lotta dei cattolici al ddl zan; se lascerà, tacendo, che agli occhi dei laicisti appaiano parimenti sostenibili, all’interno della Chiesa, le nostre posizioni e le conclianti posizioni “collaborazioniste” dei settori più cool della Chiesa; se si comporterà così, ci fucilerà graziosamente alle spalle, e porterà la totale responsabilità morale della approvazione del ddl zan.
La CEI ha parlato – fiaccamente in realtà, ma insomma ha parlato. Alcuni pochissimi vescovi – mi viene in mente Suetta – hanno parlato, con parole molto più accese.
Ma, dall’altra parte, la squadra di Moia confonde le acque, ed arriva implicitamente a conclusioni inaccettabili, come che Dio abbia creato gli uomini “uomo, donna, e un tot di sfumature intermedie”, dato di cui non si può non tenere conto nella pastorale…
Allora, in questa situazione in cui non è più chiara a molti la posizione della Chiesa, potremmo anche essere in un milione in piazza (già ci siamo stati coi Family Day) ma non servirà a nulla. Nei confronti dei palazzi del potere, in questo tempo oscuro di scivolamento verso la perdita della democrazia, la sola pressione che conta è quella che viene da Santa Marta.
La Chiesa è effettivamente divisa in se stessa, e se il papa in questa circostanza parlerá chiaro per confermare i cristiani nella fede (che sarebbe il suo lavoro), e farà di tutto per bloccare il ddl zan usando la sua influenza sul governo, visto tra l’altro che apertamente lo sostiene (e questo a dir la verità non sarebbe il suo lavoro, ma visto che usa comunque in modo insistente la sua influenza per altre cause che gli stanno veramente a cuore…), se si darà da fare in questo senso, potrebbe davvero impedire la imminente persecuzione dei cristiani.
Ma se non lo farà, se continuerà a restare zitto, facendo l’indifferente come se lui… per carità…nella politica italiana non si immischia…come dichiarò per i family day…beh se si comporterà così non si illuda di poter far finta, in futuro, di non avere avuto alcuna connivenza con quello che sta accadendo. La storia lo condannerà. I cristiani vedranno in lui, con evidenza irrecuperabile, il pastore mercenario che abbandona le pecore che gli stanno antipatiche alle zanne dei magistrati.
E a proposito di battaglie perse: sì, la battaglia per la difesa della democrazia, forse la perderemo.
Ma la battaglia per la difesa della nostra fede non la perderemo comunque. Aver avuto il coraggio di riconoscerLo davanti agli uomini non sarà dimenticato da Lui, comunque dovesse finire in Parlamento. I Parlamenti passano, ma un gesto di tetimonianza e di amore verso la legge di Dio non sarà dimenticato nei secoli.
Oggi la nostra coscienza ci chiede questo gesto, oggi lo facciamo. Il domani è nelle mani di Dio.
Buongiorno Valeria,
nel maggio del 1966 l’indimenticato Giovannino Guareschi scrisse una lettera a don Camillo.
Si intitolava “Il Papa si chiama Giuseppe”.
Questo breve scritto si trova tranquillamente in rete. Forse varrebbe la pena leggerlo.
Standing ovation VMM👏👏👏
E adesso, tu e Maria Cristina, aspettatevi gli strali del papofilo Roberto C…..
Neanche mi ci metto, invece, perché sarei sicuramente censurato. Rispondo brevemente solo lei, signora Alda: sono orgoglioso (non gaio…😁) di amare questo Pontefice che rispecchia il mio sentire. Le pare poco? Mi dispiace che Costanza non le faccia una bella reprimenda e non la reindirizzi su qlc sito protestante che in rete non dovrebbe mancare. 👿
“Neanche mi ci metto, invece, perché sarei sicuramente censurato.”
signor Roberto C. se è convinto di questo non capisco perché continua a perdere tempo ad intervenire su questo blog.
Perchè ML65 deve fare il Calimero su tutti i blog cattolici lamentandosi continuamente delle “censure” a lui rivolte, mentre chiama “fuffa” l’opinione di quelli che non la pensano come lui.
Un vecchio narcisista (e logorroico) attivista PD in cerca di attenzioni.
Valeria Maria Monica, pur condividendo quasi tutto quello che scrive, continuo a pensare che, più che il Papa (che effettivamente non dovrebbe entrare nella politica italiana -uscendo dalle discussioni cui lei accenna e in cui è entrato- in quanto dovrebbe avere uno sguardo più ampio sul mondo intero), dovrebbero parlare più forte i Vescovi e la CEI, facendo come il Card. Ruini che, a 89 anni, ha ancora la lucidità che gli conosciamo e che ha bacchettato i vari Moia; penso che la CEI avrebbe dovuto fare lo stesso e ricondurre i giornalisti sedicenti cattolici alla ragione. Purtroppo, la voce di Ruini è rimasta isolata….
Gentile Francesco Paolo credo che i vescovi hanno lasciato solo il cardinal Ruini perché lui è in pensione e loro NO. Sanno che per far carriera sia nel Vaticano che nella Chiesa italiana bisogna abbracciare i migranti o qualche coppia gay, visto che il Papa ha affermato che essi sono Gesù che scende dai barconi e i secondi vengono accolti con tutti gli onori in Vaticano, mentre non si fa carriera ad accogliere in diocesi un convegno dei profamily ( come con San Giovanni Paolo 2). Naturalmente ciò è anche il frutto di Concordato e 8 per mille, la Cei vuole mantenere rapporti cordiali con il potere civile e visto che in Europa occidentale esso è di sinistra, laicista e lbgtq, tant ‘ è…. La fede e la Chiesa onesta e sincera sono in Europa orientale, in primis in Polonia, mio parere personale. Buona serata
Scusate, abbiano lasciato solo.Non avevo corretto prima di inviare.
Ah ah @Alda! In effetti mi aspettavo di trovarlo già! È in ritardo…speriamo stia bene…
@Luigi: hai ragione, il testo “Il papa si chiama Giuseppe” si trova facilmente, e l’ho letto. Un po’ velocemente, in verità, perché mi faceva troppa tristezza. Curioso. È stato scritto nel 1966 che è l’anno della mia nascita. Nhil novi sub sole: crediamo di averne viste di tutti i colori, nella nostra vita, crediamo di vivere per la prima volta epoche terribili, e invece tutto è relativo, nella storia della Salvezza. Le mode tramontano. Gli imperi crollano. Le persecuzioni passano. Solo Lui è eterno. E la nostra vita in Lui 💓
Buona giornata, complottisti! 😉
(E sapete chi sto citando! 😄)
Verissimo! Ho un paio d’anni più di lei e ricordo i racconti dei miei genitori sul post-Concilio e certo la confusione non era minore di adesso. La cosa che noto è che allora erano più i Vescovi che si mantenevano in linea con la tradizione, ora lo sono più i piccoli parroci…
Ricordo mia madre che andò una domenica a Messa in una chiesetta (in realtà una stanza in un sottoscala e rimase colpita dal sacerdote, che seguì quando si trasferì nel Duomo. Poi venne fatto vescovo e spostato prima a Carpi, poi a Como e non riuscì più a seguirlo (il nome del sacerdote era Alessandro Maggiolini) e si accorse che poteva riprendere ad ascoltare le prediche senza assorbire eresie. Ricordo il prete che mi preparò alla prima Comunione, che qualche anno dopo si spretò e si sposò; qualche tempo prima di spretarsi, mio padre, durante una messa, uscì di chiesa, arrabbiato perché nella predica aveva detto che era più giusto andare a manifestare coi cileni contro Pinochet che passare il capodanno in famiglia…
Questo per restare in epoca non lontanissima. Se poi andiamo indietro, ne vediamo molte altre belle, come Alessandro VI, le eresie come quella ariana, la simonia che portò al protestantesimo…
Come disse il Cardinal Lambertini (Benedetto XIV): se la Chiesa non è stata distrutta dai preti, è segno che è guidata da Dio!
@Vatti
> Come disse il Cardinal Lambertini (Benedetto XIV): se la Chiesa non è stata distrutta dai preti, è segno che è guidata da Dio!
Anche Chesterton lo ha scritto! 🙂
In questo momento Chesterton si rivela veramente profetico….
E se non sbaglio lo zio cardinale di Napoleone al nipote disse ” Se non siamo riusciti noi Cardinali a distruggere la Chiesa, di certo non ci riuscirai tu”.
Chiedo un consiglio: alla manifestazione di Monza, fra i contromanifestanti ho visto il figlio di un mio compagno d’università e amico, che portava uno striscione con una frase assurda (qualcosa come: vi dite pro-vita, ma rovinate la mia): pensate che potrebbe essere utile se mandassi un messaggio al mio amico perché spieghi a suo figlio cosa cercavo realmente (e gli altri con me) in quella piazza o ritenete sia inutile o addirittura dannoso?
Rispondi direttamente al figlio con un cartello con la foto di un feto: “E tu rovini questa!”
Kosmo, col figlio ho poco o nulla a che fare. Lo vedevo nella scuola dove insegna mia moglie e studia mio figlio, ma ha finito gli studi lì….
penso che spiegare possa sempre essere utile, soprattutto quando c’è una relazione positiva, di amicizia… poi certo che solo chi è disponibile al ascolto attento può eventualmente comprendere e uscire un attimo dagli schemi…
Lascia stare….
Caro @Vatti, rispondo qui al suo intervento di oggi alle 13.54: mi creda, ci sono arrivata molto a malincuore alla conclusione che la salvezza dei cattolici italiani è nelle mani del pontefice regnante: sono d’accordissimo con lei che non è di questo che si dovrebbe occupare il pontefice, nessun pontefice.
Ma la riflessione su quello che è accaduto mi ha portato a questa amara conclusione.
Mi sono chiesta: com’è che all’epoca del primissimo Family Day, quello contro i DiCo di Renzi, bastò quella prima manifestazione, e una aggrottata di ciglia della CEI, e i DiCo tornarono nel cassetto, mentre per la Cirinnà – legge molto peggiore dei DiCo – la CEI rimase passiva, e, nonostante il popolo si desse da fare come un matto, con diversi movimenti mobilitati e ben due straordinari Family Day, abbiamo subito la sconfitta della indegna approvazione (a colpi di fiducia) di una legge ideologica e pretestuosa?
COSA era cambiato, nella vita politica e ecclesiale italiana, in così poco tempo?
Era cambiata una cosa sola: il papa.
Dietro quella prima sconfitta, c’era il silenzio del papa neo eletto – e, forse, (adesso, dopo anni di frecciate, appare plausibile crederlo) – la sua velata antipatia per un certo tipo di cattolici.
Solo pensando al lavorio di questi sette anni di pontificato possiamo spiegarci il fatto che, adesso, una atrocità come il ddl zan, (con la sua futura inevitabile rivendicazione di GPA), trovi un mondo cattolico così debole, anestetizzato, incapace non solo di AGIRE ma perfino di PENSARE da cattolico. Con i movimenti zitti. Con addirittura il giornale dei vescovi che osa sostenere questa legge iniqua, delegittimando la presidenza CEI, senza conseguenza alcuna per il direttore e gli autori. Cosa dobbiamo pensare, se non che li difende qualcuno di più potente della presidenza CEI?
Sì, adesso improvvisamente ci rendiamo conto che la CEI, in quanto CEI, non se la fila più nessuno, perché la società e la politica si sono abituati a saltare i livelli intermedi e relazionarsi direttamente con il vertice, il leader maximo, che con il suo narcisismo esasperato in questi anni si è sempre posto e proposto come l’interlocutore diretto, il padre del popolo. senza mediazioni, la rockstar che telefona ai suoi fans, che interviene in diretta tv, che si concede a ruota libera a interviste che seminano dubbi e sconcerto. Il leader pronto anche a smentire e sconfessare pubblicamente suoi autorevoli collaboratori: errore terribile per qualunque organizzazione.
E, fuori dalla Chiesa, si sono abituati a trovare in questo leader un interlocutore con una sua propria agenda di priorità, somigliante, ma non poi tanto, alla “tradizionale” agenda della Chiesa. E in questa agenda, piena di migrazioni e ecologia e di un ecumenismo così distorto da rasentare il sincretismo, la strizzata d’occhio al gay friendly è chiaramente percepita come spontanea e veramente empatica da parte del papa, questo papa che “chi è lui per giudicare”, questo papa baciebbracci con James Martin.
E noi cattolici a cercare di consolarci con la collezione di frasi “cattoliche” del papa: che una volta nel tale santuario ha detto … Che una volta per la festa tale ha affermato…
Sembriamo Nanni Moretti (“Aprile”, 1998) quando guardava in tv D’Alema e si disperava “D’Alema, dì qualcosa di sinistra!”.
Ecco, noi aspettiamo che il papa dica qualcosa di cattolico.
Ma sul serio.
E intanto andiamo in piazza.
Valeria … la Chiesa è 50 anni che perde tutte le battaglie.
Forse non è cambiato nulla, se non il modo di perderle le battaglie.
Non credi?
A suo tempo, anche Giovanni Paolo II venne accusato di essere un “modernista” tant’è che vi fu persino uno scisma all’interno del cattolicesimo.
In fondo, in tutti questi anni, sì è molto parlato di riforme fondamentali nella dottrina sociale della Chiesa, ma, sostanzialmente non si è mosso nulla.
Perché di sostanziale non c’è nulla da muovere.
Spiace per una società che va a morire, ma il cammino della Chiesa continua, con altre donne che non saranno più le figlie sterilizzate da una politica cretinotta da 4 soldi.
Inoltre, se sei convinta che il pesce puzzi dalla testa, forse la cosa più giusta da fare è scrivergli, facendogli presente le tue perplessità.
Per quanto mi riguarda gli interventi più significativi sono stati quello di “Lumpy” (in “voglio essere sessista”) e di Roberta (in questo stesso post) : le loro considerazioni sono per me definitive e vincolanti.
E’ per questo che non riesco a capire fino in fondo la tua “ansietà”.
Perché, anche se avessimo una gerarchia ecclesiastica votata al martirio, il problema è sempre uno solo : la base.
Vivi in una società dove Costanza che ha cresciuto diversi figli con passione ed affetto viene considerata come un esempio negativo dai giovani e fischiata al liceo.
Un’altra, come la Murgia ad esempio, o la Cirinnà o lo Zan, che si intendono di figli come io di vita su Marte, vengono invece considerati competenti e al passo coi tempi.
Ma dimmi tu se ha ancora un senso parlare con questi fessi.
@VMM
È più che evidente che lei non segua minimamente questo Papa.
Francesco non ha mai avallato l’omosessualità, e quella frase ( fraudolentemente da lei riportata solo nel periodo utile a perorare la sua maldicenza), è aderente al Catechismo della Chiesa Cattolica, che non esclude gli omosessuali che con volontà praticano la continenza.
Valeria Maria Monica, desidero innanzitutto ringraziarla per il tempo e l’attenzione che mi ha dedicato! Innanzitutto, mi è chiarissima la sofferenza nell’arrivare a certe conclusioni anche perché sono le conclusioni cui, spesso, giungo anche io quando ragiono a ruota libera. E la sofferenza la capisco pienamente perché uno dei cardini del cattolicesimo è l’obbedienza al Papa. Vengo da una famiglia con molti ecclesiastici (mio fratello, due fratelli di mia madre, il fratello del nonno paterno…) e, forse proprio per questo, in casa mia sono stato educato al rispetto degli ecclesiastici, all’obbedienza a loro, ma anche al rispetto più a ciò che essi rappresentano che alle singole persone che ricoprono un incarico ecclesiastico, tanto che in casa mia si è sempre parlato liberamente di ciò che non andava e sentii diverse critiche sull’operato di Giovanni XXIII, di Paolo VI e dell’allora cardinale di Milano, Colombo.
Ci troviamo in un difficile equilibrio: rispettare l’autorità dei prelati (in primis del Papa), ma certe volte non ne capiamo o non ne condividiamo l’operato. Penso che sia molto difficile e che si debba partire, possibilmente, da un pregiudizio positivo, arrivando a un giudizio negativo solo quando non ne possiamo fare a meno e questo è quello che cerco, nei limiti delle mie capacità di fare, sperando che sia giusto.
Purtroppo, non è cambiato solo il Papa, la direzione della CEI è passata in mani molto meno decise di quelle di Ruini e almeno meno chiare di quelle di Bagnasco. Avvenire, che per anni ho letto da abbonato, trovando toni chiari, ma morbidi, sempre in linea col cattolicesimo, oggi è femminista e radicaleggainte come Repubblica (che, però, è fatto meglio). Non so, peraltro, se la CEI abbia obbedito a ordini superiori (come sostiene lei) o, semplicemente, non abbia la forza e il coraggio di intervenire…
La cosa, per me, più problematica del regnante pontefice è la mancanza di chiarezza e la difficoltà dei contenuti dei suoi discorsi. Quello cui accenna lei sull’omosessuale, in realtà, non dice niente di sbagliato, solo che è molto facile trascurarne un pezzo fondamentale (la ricerca di Dio, che comporta anche la castità) per travisarlo completamente. E non c’è mai un chiarimento su queste frasi che circolano….
Prima o poi tutto questo passerà, ma certo che per ora è proprio difficile…
ROBERTO C…..
Colpito e affondato (ma non censurato)..
Oh, no, @Beppe, la Chiesa non perde affatto tutte le battaglie!
Né se pensi alla Chiesa nella sua realtà metafisica, di luogo di salvezza dei battezzati, (qui proprio assolutamente no!) ma neanche se pensi alla Chiesa come realtà che vive nel mondo, composta da cristiani che, pian piano, vivendo nella loro vita civile, “dando a Cesare quel che è di Cesare”, lentamente trasformano la società e le leggi della società in cui vivono plasmando un mondo migliore in cui vivere… Secoli di cristianesimo hanno fatto dell’Europa e degli altri paesi di civiltà giudaico cristiana luoghi in cui vivere era veramente umano: non così è avvenuto altrove. Basta coi complessi di inferiorità, e col pensare che la fede è una cosa e la vita un’altra.
Poi se guardi solo agli ultimi 50 anni di storia europea, sì, hai ragione, è un periodo di scristianizzazione feroce del continente europeo, e di questo non si può certo dare la colpa al solo povero papa pro tempore.
Ciò non toglie che, ferma restando la complessiva scristianizzazione in atto, (che nei paesi nordeuropei è progredita molto più rovinosamente che nella cattolica Italia), analizzando il clima ecclesiale e sociale dei tre ultimi pontificati (per me, i soli di cui ho conoscenza diretta) emerge un diversissimo modo di porsi del pontefice nel contesto della Chiesa , e che lo “stile Bergoglio” è stato rovinoso ai fini della incisività politica della Chiesa nella politica e della società, intesa come capacità di far accogliere i valori cristiani in quanto portatori di un valore aggiunto per la società civile.