di Costanza Miriano
La violenta, irrazionale, unanime levata di scudi contro il World Congress Family è stata davvero inspiegabile. Si può non condividere una manifestazione, ma basta non andarci. È facile. A me non è mai venuto in mente di farmi venire una crisi isterica per i gay pride, e neanche perché la presidente della Camera, un ministro o un senatore donna gli accordassero la loro compiacente benedizione.
L’Unar, organo della presidenza del consiglio dei ministri, finanziava dei circoli dove si facevano festini a base di sesso (che sia omosessuale o etero non cambia la sostanza, in questo caso), e per lungo tempo, fino a che la cosa non è stata tirata fuori dalle Iene, nessuno ha avuto niente da dire, però se il logo della Presidenza del Consiglio compare sulla locandina di Verona apriti cielo. Addirittura un convegno in cui si parla di famiglia, che schifo! Visto che in Italia le culle sono vuote, le scuole chiudono e ci stiamo estinguendo, magari proviamo a sentire che ha da dire il convegno, o ci affidiamo alla ricetta di Emma Bonino? Vogliamo ascoltare il ministro ungherese che ha risollevato la natalità nel suo paese, o per principio è inascoltabile? (Gli ungheresi hanno la lebbra?) Magari la loro ricetta è sbagliata, ma ascoltare potrebbe anche avere un senso, visto che ha funzionato.
E tutto ciò prima ancora che i relatori abbiano potuto dire una sola parola. Questo odio delle élites per la famiglia è davvero inspiegabile e anche poco lungimirante (l’estinzione non è una bella notizia per nessuno). Da tempo, prima dell’inizio del convegno (quasi) tutti i mezzi di comunicazione come un sol uomo hanno cominciato unanimi a gridare allo scandalo, ma senza circostanziare le accuse. Alcune poi erano false, e sono state oggetto di querela da parte degli organizzatori. Altre erano semplicemente balle, come quella della Cirinnà che in tv ha detto che sarebbe stato scandaloso che si permettesse di parlare a una come me che ha scritto Sposati e sii sottomessa, senza sapere che io non sono relatrice al Forum, e ovviamente senza minimamente immaginare neppure cosa significhi la parola sottomessa nel linguaggio paolino, che è il modo in cui io l’ho usata (un testo senza contesto è un pretesto, cit.). Ma mi rendo conto che è una pretesa esagerata aspettarsi che uno prima di commentare un libro lo legga addirittura. (Anche Calenda parla di spose sottomesse a Verona, vi prego, non lo deludete, venite tutte col capo chino, al guinzaglio del marito, col grembiule da cucina addosso, un mestolo, le ciabatte). Rimane il fatto che una donna che ha studiato legge, dopo avere esibito il cartello “Dio patria famiglia che vita de m…” (ma non è vilipendio?) si permette di dire che qualcuno, che peraltro non ha offeso nessuno, non può intervenire in qualche contesto pubblico.
Non sto scrivendo solo per me, che infatti non parlerò al convegno, ma per tutti i relatori i quali non hanno commesso reati, che io sappia, e che esprimeranno semplicemente delle opinioni, più o meno condivisibili. Magari cretine, non lo so, non è escluso, ma se togliessimo la parola a tutti i cretini il mondo sarebbe un luogo molto, molto silenzioso. Di solito nel mondo civile si fanno convegni, chi è interessato va, chi non lo è non va. Se uno dice cose intelligenti qualcuno applaude, sennò prende delle critiche. Questo nel mondo normale, dove si può sostenere di tutto, anche che la terra è piatta, mentre nel mondo delle élites se solo si parla di famiglia apriti cielo.
Poiché non si riesce a entrare nel merito – spiegando esattamente perché mai certe opinioni non dovrebbero essere espresse e sarebbero così scandalose – allora si passa al piano B, urlando accuse a caso come “medievali”, che è sempre meglio che “grasse”, ma “più che un’offesa è una dichiarazione di analfabetismo”, come ha detto Franco Cardini, aggiungendo fuffa a caso tipo “nel Medioevo si bruciavano le streghe” (casomai nel Rinascimento e dopo la Riforma protestante – esistono anche crimini non commessi prevalentemente da cattolici, incredibile – , ma non è che stai a guardare quei duecento anni in più o in meno; io comunque i miei amici Jacopo e Filippo a bruciare streghe non ce li vedo tantissimo).
Sono uscite dal cilindro altre fantasmagoriche accuse a caso, tipo che la gente del convegno vuole che le donne siano costrette a stare a casa, quando tutte le statistiche dicono che più le donne sono colte e occupate, più fanno figli, e quasi tutte le donne madri numerose che conosco hanno almeno una laurea, fanno lavori importanti oppure hanno scelto liberamente e orgogliosamente di stare a casa, se se lo sono potute permettere. Niente di più lontano dagli sfigati che dice Di Maio: gli sfigati sono quelli che si sono lasciati confondere dall’illusione della realizzazione personale e hanno rinunciato alla figata più grande di tutte, fare figli, o al massimo si sono accontentati di uno solo (ho in mente una carrellata di donne – perché soprattutto le donne poi ne soffrono, che lo ammettano o meno – davvero fregate dalla balla di un sogno da inseguire, e poi spesso un sogno poverino e da quattro soldi, letteralmente, per ritrovarsi a 40 anni completamente prive delle coordinate della realtà). Non mi riferisco a chi invece i figli non riesce ad averli, perché quello che conta è avere messo la propria vita in gioco, essersi resi disponibili ad accogliere, e non avere immolato tutto a inseguire delle cretinate.
Tra l’altro tutte le mamme numerose e superglamour che mi stanno venendo in mente adesso, non mi paiono esattamente sfigatissime, come Agnés Marion, antagonista di Macron, mamma di sei, bella e super intelligente. Più che a loro comunque io penso alle “mie” mamme glamour, quelle non famose ma di riferimento per me, ai lavori che fanno (in casa e/o fuori) tenendo in piedi delle vite da capolavoro, perché la maternità è un master, ti insegna a fare le cose meglio e con meno della metà del tempo delle altre: ci sono segreti che chi non è andata in conferenza stampa dopo essersi tirata il latte e aver pulito vomiti fino all’alba, lanciando figli all’asilo e correndo a 4’30” a km sui tacchi per arrivare prima del ministro e finire prima dell’inizio della recita dell’asilo non può neanche immaginare.
Sono stata a lungo indecisa se andare o no a Verona, dove ho preferito non essere fra i relatori proprio perché, pur essendo un evento di respiro mondiale, e non il primo, la presenza di alcuni politici italiani mi sembrava richiedere un endorsement che io non voglio fare: secondo me un giornalista, soprattutto del servizio pubblico, non dovrebbe. Si possono avere opinioni – le mie, sulla famiglia, la vita, le unioni civili sono abbastanza chiare, credo – ma sul come poi queste vengano declinate politicamente un giornalista serio deve tenere riservate le proprie idee. Ancora più mi preme il mio ruolo di passare parola sulle verità della Chiesa sull’uomo e sulla donna, e anche se qualche vescovo questo diritto se lo arroga, io penso che chi annuncia la Verità non possa dare indicazioni partitiche – ma solo generali, sui grandi temi di riferimento – per non allontanare chi ha un’altra sensibilità. La Chiesa deve dire ai credenti cosa è la vita, chi è l’uomo, dove puntare il mirino della nostra vita, ma sulle scelte ognuno si misura con il magistero e la propria coscienza.
Per quanto mi riguarda andare alla Marcia di Verona – sì, andrò a marciare ma non sarò fra i relatori – non è un endorsement al governo, ma è esattamente il contrario, cioè dire a chi sarà lì: guardate che per quanto mi riguarda il mio voto lo avrete se, al di là dei proclami, farete qualcosa per la famiglia, ma qualcosa di concreto, come abbassare drasticamente le tasse a chi ha figli, fino a portarle a zero a chi ne ha molti. Come ripristinare i fondi per i disabili. Come fare le leggi che diano obbligatoriamente il part time alle donne che lo vogliono. Come combattere l’utero in affitto e impedire che le anagrafi dicano bugie dichiarando padri o madri persone che non lo sono. Andare a marciare significa fare lobbying in modo trasparente e onesto, dire a chi ci governerà – che sia questo governo o il prossimo – che esiste un popolo che chiede cose di buon senso, e che non è rappresentato. Le élites non sanno niente delle esigenze reali, e infatti parlano di donne costrette a stare a casa da fantomatici maschi cattivi, quando le statistiche dicono che sono infinitamente di più le donne che vorrebbero più figli, più tempo per i figli, o almeno un più ragionevole life work balance, come si dice (che in soldoni è: non rischiare l’embolo ogni volta che c’è una ricerca di gruppo a casa tua e un interminabile appuntamento di lavoro, e poi tra te e il letto una lavatrice e una lavastoviglie e sei ciotole di pop corn lasciate dai giovani ricercatori).
Andare alla marcia dunque non è assolutamente firmare un assegno in bianco né a questo governo né a nessun partito, ma rappresentare la realtà, le famiglie che faticano a tenere insieme i tempi, a far bastare i soldi e che pagano tasse proprio come chi invece i soldi li usa per fare shopping, che non sono aiutate in nessun modo dallo Stato, neppure per pagare l’apparecchio per i denti, il corso di inglese, i musei: questo per me è andare a Verona e partecipare a tutte le occasioni in cui si scende in piazza – marcia per la vita, family day, sentinelle in piedi, e poi anche sit in per Asia Bibi, Charlie, Alfie, chiunque organizzi – secondo il principio per cui chi non è contro di noi è per noi. Che tutti quelli che hanno a cuore la vita e la famiglia, il luogo dove la vita nasce, si uniscano, e chiedano spiegazioni ai preti che dicono che la marcia delle famiglie “è una vergogna”, alla rete antirazzista per l’accoglienza che ha raccomandato agli albergatori di non accogliere i partecipanti, ai docenti universitari che hanno raccolto firme contro delle persone prima ancora che parlassero (come fecero anche alla Sapienza di Roma nel 2008 impedendo a Benedetto XVI di parlare).
Io penso che i cristiani non debbano pretendere di essere egemonici (ormai un pensiero velleitario, surreale, direi) ma che non possano certo neanche smettere di essere lievito, e di far fermentare la pasta: non faremmo il lievito se ci limitassimo a vivere nelle nostre case, nei nostri condomini, senza uscire fuori a testimoniare. Non importa se il clero sarà poco rappresentato, è giusto così, ai preti non è chiesto di marciare, ma a noi laici sì, è chiesto di agire sia con la testimonianza silenziosa che con la presenza incisiva, agendo per la nostra conversione personale e silenziosa del cuore, ma nel frattempo chiedendo misure concrete per l’economia e anche culturali – le leggi fanno mentalità.
Il male è sempre negli occhi di chi lo vede, io non lo vedo in questa marcia di amici che non accusano nessuno, ma chiedono misure di sostegno alla vita. Di certo non è uno spot elettorale, perché al prossimo voto manca tempo, e le famiglie non si faranno bastare le chiacchiere.
Non avrei saputo esprimere meglio i medesimi concetti! Concordo e ringrazio per la limpida comunicazione!
Top. Punto!
Lucida ed efficace esposizione di realismo e di grande buon senso che sottoscrivo in toto!
Grazie
Ineccepibile!
Condivido in pieno!!!!
Io ci sarò….
Grazie Costanza, spero di organizzarmi e riuscire ad essere presente a Verona.
Anche alla faccia di chi non vorrebbe che si facesse la marcia.
Le élites, qualsiasi cosa significhi questo termine, detestano sommamente tutte le cose che uniscono ed amano e promuovono tutto ciò che divide; la Famiglia fa parte delle prime, come il senso di appartenenza ad una Patria e la Religione (quella Vera, non le sue parodie). L’ideale per costoro è l’individuo “tatcheriano” che si contrappone a qualsiasi consorzio sociale: single, apolide e, possibilmente, ateo o agnostico o, perlomeno, aderente a quella sublime fuffa neospiritualista nella quale trova posto tutto ed il contrario di tutto, ossia la celebrazione del nulla.
Le ineffabili Cirinnà della situazione sono perfettamente funzionali a questi disegni, sempre pronte ad essere anti-qualcosa, contro-qualcosa, meglio x che y …, mai a favore di qualcosa o pro-qualcosa. noi sia mai che il discorso si volga al positivo e si trovi qualche punto di convergenza! Le élites vogliono vedere la plebe del “volgo disperso che nome non ha” darsele di santa ragione su qualsiasi argomento in un gioioso tutti contro tutti con foga da ultras calcistici.
Se affermare certi principi, poi, è ritenuto “medioevale” a me la cosa non dispiace affatto, nel medioevo si costruivano stupende cattedrali alcune delle quali vennero demolite perché ritenute brutte, “gotiche” e barbariche da quegli illuministi che oggi sono visti come i riferimenti dei benpensanti PolCorretti.
Non posso che preferire chi costruisce qualcosa a chi demolisce ciò che non comprende.
Grazie Costanza!
Io non potrò venire a Verona per l’età avanzata col seguito di acciacchi vari. Però vi accompagnero colla preghiera, con la certezza dell’efficacia di ciò.
Sono vicina a tutti voi che ci sarete con le vostre famiglie
e tutti ringrazio.
Che la benedizione di Dio, vi accompagni!
Nonna Anna Maria
Grazie per questo articolo
Onorare la moglie di mio figlio che con una laurea in tasca in geologia ha deciso di fare la mamma a tempo pieno.
Stanno crescendo 9 figli , non sono sfigati né fuori dal mondo. È sempre ben vestita e curata e così tutti i bambini. Che lo stato inizi a sostenere chi fa figli e non li lasci soli. Grazie.
Complimenti a loro!
Mi spiace proprio non poterci essere, anche per far rabbia a chi dice “Vergogna”, nessuno capisce bene perché!
Giustissimo: se non piace a lor signori, restino a casa!
Che poi contro la manifestazione ci siano uomini di Chiesa, scusate, ma a me crea scandalo.
Mi dispiace che tu non sia tra i relatori, la circostanza che lavori nel servizio pubblico è molto debole.
Soprattutto perché la cultura diffusa dalla RAI è sostanzialmente anticristiana e un leggero riequilibrio non sarebbe male. Certamente farebbe molto discutere però, perché la persecuzione e la discriminazione riguarda, in modalità sempre più violente, gli uomini e le donne di fede. A Milano si terrà un convegno islamico su come trattare le mogli, con bastoni di varia grandezza. Ma i civilizzatori, gli accoglienti, non lo hanno notato.
Siamo in realtà sotto un regime mediatico e finanziario in cui le parole Amore, libertà, diritti, sono gusci vuoti dove può essere infilato solo ciò che permette chi detiene il potere. Gandolfini ha ragione, occorre coinvolgere forze politiche e sociali anche non pienamente cattoliche ma che vedano nella mistificazione dell’ideologia progressista la causa della morte della nostra civiltà, per rompere l’assedio della cultura cristiana. Spero che i capi di partito che partecipano al convegno non perdano l’occasione per cercare di invertire la rotta della deriva nichilista.
Per capire l’odio tracimante e completamente irragionevole, consiglio assolutamente la lettura illuminante dell’ultimo libro di Eugenio Capozzi “Politicamente corretto” (ed. Marsilio), che fa davvero capire la dinamica da rivoluzionari in cui le attuali élite sono immerse, e collega in un unico quadro tutte le cose allucinanti che stiamo vedendo. Secondo me, è una formidabile e accuratissima risposta alla domanda di Costanza. Inoltre suggerisco l’ultimo post di Berlicche: https://berlicche.wordpress.com/2019/03/26/la-felicita-promessa/
che si ricollega pienamente alla questione.
L’ha ribloggato su Il sito di Alberto.
se togliessimo la parola a tutti i cretini il mondo sarebbe un luogo molto, molto silenzioso
La forza del silenzio.
W la famiglia anche quando non c’è o quando procura sofferenza a chi si trova ad occupare un posto marginale al suo interno. La famiglia non è un luogo d’amore meraviglioso ma senza sarebbe ancora peggio. E speriamo che ci siano tante belle famiglie al convegno. Almeno lì.
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Davvero GRAZIE, per la chiarezza. Costanza, lei ha la capacità di esprimere quanto preme nel cuore a ciascuno di noi. Ci vediamo alla Marcia!
Più chiaro di cosi !!!!!!! Grazie Costanza e a tutti voi per la marcia a Verona, a difese della vita.
Vorrei ringraziarti Costanza per quanto hai scritto, hai espresso molto meglio di quanto avrei saputo fare io ciò che penso. L’unica cosa che non sono sicura di aver capito bene è a chi/cosa ti riferisci con “le élites”…la stampa?la tv?i politici? Il “buonismo”? chi sono esattamente le élites?
Spero di incontrarti e magari stringerti la mano di persona domenica ,io e la mia famiglia ci saremo.
Il nostro compito è difendere la famiglia. Diffondete quanto scritto da Costanza.
È perlomeno curioso che, pressoché dall’inizio, la Chiesa gerarchica si è sempre sentita autorizzata ad intervenire, insegnare, proibire e costringere su temi quali famiglia, matrimonio, etica sessuale, omosessualità, ecc. Dico curioso perché, essendo costituita esclusivamente da maschi non sposati, dovrebbe parlarne con l’umiltà di riconoscersi almeno inadeguata.
«Una Chiesa dove ci sono voluti due millenni per ammettere che nel matrimonio oltre la procreazione dei figli è importante anche il mutuo amore dei coniugi (Gaudium et Spes, 50), dovrebbe con tutta umiltà tacere su temi verso i quali non ha ricevuto alcun mandato dal Cristo e che, quando li ha voluti trattare, ha causato tremendi danni». […] La Chiesa dovrebbe «tornare alle sorgenti cristalline della Scrittura, troppo spesso ignorata o strumentalizzata per essere di supporto a strampalate dottrine tanto assurde quanto disumane (come quella di imporre ai divorziati risposati di vivere come fratello e sorella). La conversione della Chiesa al Vangelo di Gesù farebbe emergere che il problema, così aspramente dibattuto, della comunione da concedere ai divorziati risposati, semplicemente non esiste. La difficoltà non riguarda infatti il secondo matrimonio, ma il significato stesso dell’eucaristia. Nei vangeli appare chiaramente che l’eucaristia non è un premio concesso a quanti lo meritano, ma un dono per i bisogni delle persone: meriti non tutti li possono avere, ma tutti sono bisognosi. Gesù ha cercato di far comprendere ai duri teologi del suo tempo che la medicina e il medico sono per i malati e non per i sani, e che non occorre purificarsi per accogliere il Signore, ma è accoglierlo nella propria vita quel che purifica.
Altro tema scottante, finora sempre evitato, è quello delle unioni omosessuali. Su questo argomento era più logico e comprensibile l’atteggiamento della Chiesa pre-conciliare: gli omosessuali erano tutti peccatori e quando morivano finivano all’inferno per omnia sæcula sæculorum. Le cose si sono complicate con la morale post-conciliare: no, non sono peccatori per il fatto di essere omosessuali, ma per il manifestarlo (come dire a una pianta che può crescere, ma non può fiorire). La soluzione? Anche in questo caso la castità (gira e rigira si finisce sempre lì, sui genitali). La castità, scelta che la Chiesa riconosce essere un carisma, ovvero un dono del Signore per quanti liberamente e volontariamente la scelgono, diventa un obbligo imposto. Il rifiuto dell’omosessualità si basa sul fatto che nella Bibbia si legge che Dio maschio e femmina li creò (Gen 1,27). Nessuno mette in dubbio quest’ asserzione: gli omosessuali non sono un altro sesso, bensì maschi e femmine che orientano la propria affettività su persone dello stesso sesso. I mali della società non sono causati da chi si ama, ma da chi si detesta.
Nel documento del Sinodo appena concluso, si ripropone l’impianto della famiglia tradizionale e si legge che “circa i progetti di equiparazione al matrimonio delle unioni tra persone omosessuali, il Sinodo ritiene che non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia”. C’è da chiedersi dove si trovi questo disegno di Dio. Non certo in Gesù e il suo messaggio, unica espressione della volontà divina. Paradossalmente l’unica volta che nei Vangeli compare il termine disegno è proprio per accusare farisei e dottori della legge che “hanno reso vano per loro il disegno di Dio” (Lc 7,30), quei dottori della legge che impongono pesanti pesi sulle spalle delle persone e non vogliono aiutarli neanche con un dito (Lc 11,46).
Gesù ha uno sguardo molto critico sul matrimonio e la famiglia patriarcale, e il suo insegnamento non serve per consolidare questa istituzione ma per demolirla. Gesù viene da un’esperienza difficile e traumatica dei rapporti con i suoi che sono stati all’insegna dell’incomprensione: “Neppure i suoi fratelli credevano in lui” (Gv 7,5). Gesù ha constatato con amarezza che “un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua” (Mc 6,4), e l’unica volta in cui si rivolge alla madre, nel vangelo di Luca, è per rimproverarla, ricordandole che Giuseppe non è suo padre: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?” (Lc 2,48-49).
Il matrimonio era una tappa obbligatoria per ogni maschio ebreo giunto all’età di diciotto anni. Gesù non si sposa, trasgredendo così “il disegno di Dio sulla famiglia” (“Siate fecondi e moltiplicatevi”, Gen 1,28), incorrendo nella maledizione divina: “L’ebreo senza moglie è rifiutato dal Cielo” (Pes. B. 113°).
Gesù con il suo comportamento è la vergogna del clan famigliare che decide, madre compresa, di andarlo a catturare perché ritenuto “fuori di testa”. E sarà in occasione della tentata cattura che Gesù prenderà chiaramente le distanze dalla famiglia naturale, quella legata dai vincoli del sangue: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli? Girando lo sguardo attorno, disse: Ecco mia madre e i miei fratelli. Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre” (Mc 3,21.31-35). Poi nel suo insegnamento Gesù arriva a dichiarazioni estreme che scalzano dalle radici il solido e consacrato impianto dell’istituzione famigliare. Gesù giunge a dire che “Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo” (Lc 14,25), e in un crescendo demolitore di quel che resta della famiglia, invita i suoi discepoli ad abbandonarla, assicurando loro che non sarà una perdita bensì un guadagno: “In verità vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di Dio, che non riceva molto di più nel tempo presente” (Lc 18,29-30). Gesù dichiara che lui non è venuto per mantenere unita la famiglia ma per dividerla: “Sono venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera, e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa…” (Mt 10,35).
Sì, sarà meglio evitare di parlare di “disegno di Dio sulla famiglia…» (Alberto Maggi).
Teologo e religioso ….non stupisce poi se della famiglia se ne abbia un concetto alla Cirinnà…. “si salvi chi vuole” ….
Teologo e religioso ….non stupisce poi se della famiglia se ne abbia un concetto alla Cirinnà…. “si salvi chi vuole” ….
Ho ,letto i primi 2 libri del Cardinale Sarah…e li ho apprezzati tantissimo!
Attendo la traduzione del terzo: perchè NON SO IL FRANCESE.
Quindi?
CHE STA SUCCEDENDO? Riassunto prego!
Ma come le ha lette le Scritture?
@Giacomo certo le Scritture se l’è lette…
Poi si è fatto l’esegesi a modo suo, buon pro le faccia (ma ho qualche dubbio).
Piccola antologia delle menzogne contro il Congresso delle famiglie
http://www.iltimone.org/news-timone/piccola-antologia-delle-menzogne-congresso-mondiale-delle-famiglie/
Ho poi risposto a questo articolo, che è in un Blog di un prete Cattolico, cercando di argomentare e confutare queste affermazioni sbagliate… a dir poco. Che la famiglia sia osteggiata in ogni modo è evidente, purtroppo, e davvero come scrive Costanza, sfuggono le motivazioni profonde, ma è il “mistero dell’iniquità” che ci portiamo addosso come un fardello pesantissimo. Per quello che posso insieme a mia moglie ed ad un’altra coppia laica, tenendo regolarmente corsi di preparazione al Matrimonio, con un taglio eminentemente Cattolico ( e non è una precisazione a caso) , – abbiamo proposto ai giovani sposi un percorso bimestrale di accompagnamento per i primi anni di Matrimonio, con il fine di indurli a valutare la vita insieme un dono ed una occasione di santificazione, loro e dei loro futuri figli. L’adesione è stata soddisfacente, su 28 coppie dei primi 6 cpm, 7 coppie hanno detto si agli incontri post- matrimoniali…. un buon 25% .. più della media di chi si reca a Messa la domenica… non è male, speriamo di crescere. Sono piccoli semi di evangelizzazione che fanno bene ai giovani ( la media età è di circa 30 anni) speriamo in bene alla faccia dei vari Maggi e simili.
Ultima chicca: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2019/03/27/famiglia-cgil-flc-presidente-istat-non-vada-a-verona_2a828e1c-05f9-494e-8b83-1d64ada74360.html
Purtroppo le polemiche sono inevitabili. È diventato uno spot per il carroccio. Io non voglio identificarmi nel carroccio che se ne va sui palchi con la coroncina in mano. È una giornata per la famiglia dove la politica ha allungato le mani e questo non giova. Dobbiamo ringraziare Gandolfini se tutto questo è stato reso possibile. Un’occasione persa per una grande iniziativa.
@Andrea Franzese
Le tue parole sono vergognose. Meglio ringraziare Adinolfi per l’irrilevanza di uno zerovirgola? A parte il fatto che è completamente riduttivo bollare “spot per il carroccio” un’iniziativa a cui partecipano decine di speaker stranieri, è demenziale accusare i partiti che danno il proprio sostegno; io punto il dito contro quelli che si oppongono, ma in generale su quelli che non ci sono.
E se la cosa l’avesse organizzata il PdF io ci andrei; per quanto, e avrei risposto lo stesso a chi avesse detto “è uno spot per il PdF”. Perché chi è in prima linea si prende oneri ed onori.
Che gioia la tua presenza cara Costanza! È pubblicità “occulta” e provvidenza per quel giorno! Grazie a domenica!
Sono d’accordo su tutto e mi sento moralmente rappresentata dalle tue splendide parole cara Costanza, come donna e come cristiana.
SONO PERÒ turbata dalla connotazione politica fortemente di estrema dx che sta uscendo fuori dagli eventi di questi giorni.
Il valore morale sociale della famiglia non può e non deve essere proprietà di nessuno ma prezioso bene da tutelare da parte di tutti. Io rispetto tutti e capisco tutti e mi aspetto una certa reciprocità !
Detto questo forse nel muoverci dovremmo seguire l’esempio di Gesu: testimoniare accogliere fermi Amore a Dio ed ai fratelli…….per favore non facciamoci usare!!!!
SONO PERÒ turbata dalla connotazione politica fortemente di estrema dx che sta uscendo fuori dagli eventi di questi giorni.
Dove sarebbe l’estrema destra?
mi aspetto una certa reciprocità !
Che vuol dire reciprocità in questo caso? Da chi te la aspetti?
Siccome per grazia di Dio ora passo e chiudo per andarmene un po’ in campagna, tanto per evitare un po’ di discorsi inconcludenti fatemi mettere nero su bianco alcuni punti chiave imprescindibili per quello che stiamo discutendo.
1. Chi contesta, chiarisca cosa intende per “estrema destra”. Senza tanti giri di parole, l’estrema destra è il fascismo, ovvero ciò che il mainstream bolla come tale ogni volta che si prova a contraddirlo. Complimenti a voi, se cascate in questa trappola verbale. Il fascismo è, in senso lato, chiunque usi la prepotenza e la violenza, verbale o fisica, per zittire l’avversario politico. Chi è che si sta comportando così?
2. È del tutto evidente che è l’estrema sinistra: tutti, dal primo all’ultimo. Infatti con toni violenti e contenuti falsi si sono espressi giornali, intellettuali ed esponenti dei partiti, Zingaretti e Di Maio inclusi, che rappresentano legittimamente i relativi partiti. Cosa ancora più notevole, non si è sentita una voce fuori dal coro: citatemi quali esponenti “cattolici” in seno a quei due partiti abbiano speso una sola parola per condannare queste falsità e queste aggressioni verbali. Aggressioni verbali che poi sono propedeutiche alla violenza fisica, cosa dimostrata da tempo e anche da fatti degli ultimi giorni.
3. La politica è fatta di offerte e di cittadini che votano secondo quanto le offerte vadano a genio. Certo, poi c’è una questione di coerenza degli esponenti politici, ma la possiamo tranquillamente mettere da parte perché chi si salva dall’incoerenza scagli la prima pietra. Ora non è un mistero che per una buona parte della destra “Dio, Patria e Famiglia” sono principi fondanti (ne resta esclusa la destra neopagana, che però è minoritaria). E a sinistra? Molti si sono scandalizzati per le parole “dio, patria, famiglia: che vita di merda” della Cirinnà, ma io vi dico senza falsa retorica che io invece spezzo una lancia in suo favore; infatti una volta tanto nella sua vita quella donna ha detto una cosa vera, cioè ci ha comunicato come sono considerati a sinistra (e dico a sinistra, non necessariamente quella estrema) quei valori. Ribadisco infatti che lo stesso pensiero è stato confermato da tutti gli esponenti politici dell’area, senza eccezioni. Se qualche anima bella se ne accorge solo ora, è stata un po’ ingenua. Se non se ne accorge ancora, peggio. Non è a causa del fato crudele che siamo arrivati a questo punto, ma è l’unico sbocco possibile che ha l’ideologia di sinistra, come ben previsto da Del Noce con largo anticipo. Certo, ringraziamo la Chiesa moderna per aver tratto in inganno numerosi fedeli (per non parlare poi dei preti e dei prelati), da Giovanni XXIII che tolse “profeticamente” le scomuniche. Ringraziamo anche il Concilio Vaticano II che, nella profusione di documenti, ben si è guardato dal condannare quelle ideologie (e non venitemi a parlare di post-concilio, perché un post-concilio può essere responsabile di travisare un documento, ma l’assenza di un documento fondamentale è responsabilità dell’originale).
4. A Verona sono stati invitati esponenti di sinistra, per esempio Di Maio. Non ci hanno voluto andare. Come ha scritto Costanza, saremmo stati lieti di vedere un Di Maio, uno Zingaretti o un Calenda disponibili ad un confronto. Hanno preferito insultare. Dunque il problema sarebbe degli organizzatori del convegno che hanno lasciato colonizzare l’evento? Il problema è vostro, semmai, sedicenti cattolici che votate quel partito e i suoi alleati. E ora, incoerenze a parte di Salvini e Meloni, questi due esponenti politici, insieme ad altri, si stanno prendendo la propria parte di insulti (per non parlare delle minacce di morte) per questa scelta. Sopra non a caso ho scritto “oneri ed onori”.
Concordo al 100% e mi permetto di aggiungere un altro interrogativo: davvero qualcuno pensa che se Salvini e Meloni non fossero venuti a Verona, il giudizio sull’evento di tutto l’apparato mainstream sarebbe cambiato di una virgola? Vi prego, smettiamola di cadere in queste trappole, da più di cinquant’anni “fascismo” è la parolina magica per ridurre al silenzio chiunque obietti qualcosa ai dogmi provenienti da sinistra… e probabilmente l’origine di tutto questo nervosismo e violenza verbale nasce proprio dalla consapevolezza che il trucchetto inizia a non funzionare più così bene. Difendiamo con orgoglio i nostri ideali e chiunque ci dia una mano sia il benvenuto!
Continua la gragnuola di colpi sul World Congress Family.
Oggi leggo sul sito di Repubblica Conchita De Gregorio : “Alla vigilia del cosiddetto congresso mondiale delle famiglie che riunirà a Verona i massimi esponenti del Medioevo, fossili viventi…”
Uno sparare a zero veramente incredibile, sul nulla.
E senza mezzo alcun contraddittorio, che ne so, la curiosità di sapere minimamente di cosa si parlerà a Verona, di vedere di cosa si parlerà a Verona.
E l’accostamento ignorantissimo e del tutto incongruo col Medioevo, ancora !
Siccome si tratta di una rubrica di lettere, non c’è qualcuno ( io non mi sento in grado ) che possa scriverci ?
Mi ricordo che in quella rubrica , chiamata ” e invece Conchita”, tempo fa fu pubblicata una lettera di una donna felice di stare a casa a seguire la famiglia: fu coperta di contumelie, ma molti, molto più del previsto, mi pare la maggioranza, la sostennero.
Ma perché uno dovrebbe farsi del male leggendo rep?
al massimo vi trovi quelle che riccardo ruggeri definirebbe “fake truth” ( i fatti sono rigorosamente veri ma vengono configurati in modo distorto ovvero nascondono certi aspetti).
Grazie Costanza! Diffonderò il tuo articolo per dare la possibilità alle persone di respirare un po’ di aria buona e sana invece che l’aria malsana e inquinata di tutte le menzogne diffuse in questi tempi su questo tema!
“questo caso? Da chi te la aspetti?…..”
Me l’aspetto da tutti quelli che la pensano in modo diverso e invece di rispettare insultano e ed altre amenità che vediamo da tutte le parti trasmissioni comprese.!
Per quel che riguarda l’Ungheria per esempio…è vero che ha predisposto un ottimo programma per le donne e le famiglie, ma non possiamo negare una tendenza che vogliamo chiamare sovranista?! Non in positivo…come difesa dei principi ma qualche cosa che sembra diverso.
Insomma ci vuole equilibrio!
@giulia
non possiamo negare una tendenza che vogliamo chiamare sovranista.
e allora?quale sarebbe il problema?
Caro Fabrizio , sono contenta che tu sappia esprimere con chiarezza concetti che condivido…..infatti conduco questa battaglia all’interno del mio piccolo mondo ribadendo che non si può dare il voto……
Resta il fatto però che articoli come questo :
https://www.google.it/amp/s/www.ilpost.it/2019/03/24/il-congresso-mondiale-delle-famiglie-verona/amp/
Mi fanno pensare !…..o comunque non cambiano il mio pensiero ma un Po mi turbano. Sbaglio?! Forse!
Quell’articolo mi pare un gran cumulo di sciocchezze….
E’ proprio la mancanza di sovranità degli stati, che sta portando ad una deriva incontrollata, questo “liberi tutti” , nel nome di una democrazia che non è più tale, ( se mai lo è stata) è sconcertante. Ben fa il Premier Ungherese a seguire questa linea…. pia illusione per l’espressione geografica che è l’Italia …
Non pensate che sarebbe ora di boicottare le aziende definite gay-friendly? Siamo decine di milioni, loro boicottano gli hotel di Verona e noi boicottiamo le aziende che loro premiano, vediamo chi ci perde di più
Infatti boicotto i prodotti della Saiwa che inneggia alle famiglie arcobaleno, ma la Mercedes la vedo dura😁
Alda, perché vede dura boicottare la Mercedes? Io ci riesco benissimo: mai comprata una!
😂😂😂😂😂😂
Intendevo di fare un boicottaggio organizzato, io pure non prendo Lenovo, Findus, Ikea, macchine tedesche o francesi no a priori per motivi anche politici ecc. ma pochi non danneggiano come milioni di persone; e la gaystapo è organizzatissima nel colpire e premiare
Bravissima, come sempre, Costanza Miriano, che esprimi in modo così chiaro e incontrovertibile quello che pensiamo in tanti. Grazie, grazie, grazie di essere la voce che riesce a farsi sentire anche di molti che non ne hanno la possibilità, o le capacità, o la perseveranza (del resto nomen est omen, e non per niente il Tuo è Costanza)
Grande Costanza! Con la tua pacata e sapiente ironia unita alle cristalline riflessioni conclusive hai spiegato il motivo per cui vale esserci a Verona il 31 p.v.
L’ha ribloggato su gipoblog.
Seguo con interesse il suo blog, gent. Costanza. Condivido quanto scrive ma questa volta proprio non la capisco: élites che odiano, Unar, Bonino, Cirinnà, Di Maio… e poi, il ritirarsi perché ci sarà Salvini. Come se la sua presenza dovesse necessariamente essere un ostacolo alla propria libertà ed esentasse dalla testimonianza. E non la scandalizza invece (neppure una parola…) l’equilibrismo della CEI e il defilarsi dei Vescovi (cosa ben più grave e amara!), compreso quello di Verona? Ecco in sintesi il programma del Convegno:
Il Congresso Mondiale verte su tutto quello che va valorizzato piuttosto che su cosa contrastare:
– Celebriamo la presenza di famiglie numerose come doni speciali per le terre in cui vivono (invece di limitarsi a opporsi al cosiddetto “controllo della popolazione”)
– Valorizziamo la famiglia naturale come fonte di rinnovamento e progresso sociale (invece di opporsi semplicemente alle cosiddette “nuove forme di famiglia”)
– Dichiariamo l’ortodossia religiosa fonte di valori umani e progresso culturale (invece di contrastare unicamente la secolarizzazione).
Cosa c’era di tanto “disdicevole nei modi” da spingere i Vescovi a sottrarsi ad un loro dovere pastorale, i quali, sbaglierò, ma per me personalmente, più che dei Pastori hanno ormai l’aria dei mercenari? Con stima e rispetto.
Sono andata dal mio nuovo parroco ad informarlo che con mio marito ed alcuni amici parteciperò alla marcia delle famiglie a Verona.
Il suo commento è stato un concentrato dei luoghi comuni della “nuova chiesa”, (in questo caso anche completamente fuori bersaglio):
Sono d’accordo sui contenuti ma non sul metodo (grazie Parolin per il contributo alla confusione), non dobbiamo essere divisivi ma cercare il dialogo con chi ha una visione diversa dalla nostra, dobbiamo tener conto delle nuove realtà e delle fragilità delle famiglie, non si deve sbattere in faccia agli altri il nostro ideale di famiglia e “mostrare i muscoli” con le manifestazioni, anche il Signore era mite e non imponeva niente a nessuno ma ha solo testimoniato con la vita…
Insomma, il mondo mentre ti perseguita riesce anche a farti credere che sei tu il cattivo, e tanti cattolici ci cascano in pieno (in questo si distinguono con menzione speciale tanti sacerdoti)
Chiesa impaurita, sotto ricatto, sempre più preda della “sindrome di Stoccolma”.
Che dire?
“Meno male che Costanza c’è “…
Non si devono mostrare i muscoli perché il Signore era mite? Ma questo prete l’ha letta la pagina del Vangelo sui mercanti del tempio? O frasi come “razza di vipere” e “sepolcri imbiancati”? Mite sì, ma parlava sempre chiaro e forte, mi pare. O sono io che ho letto un altro libro?
A proposito di sostegno (nel catalogo) alle famiglie arcobaleno: che ne dite dll’Ikea?
“… Insomma, il mondo mentre ti perseguita riesce anche a farti credere che sei tu il cattivo, e tanti cattolici ci cascano in pieno (in questo si distinguono con menzione speciale tanti sacerdoti)
Chiesa impaurita, sotto ricatto, sempre più preda della “sindrome di Stoccolma”.”
No Chiara, la sindrome di Stoccolma ha una sua giustificazione (sei prigioniero, devi sopravvivere, sperare in un qualche sollievo alle tue sofferenze, torture, ecc.), qui è diverso: c’è complicità con il NEMICO (ora sarò censurato, ma di questo si tratta), altro che dialogo.
L’ha ribloggato su Felicemente Stanchi.
I padroni di questo mondo odiano la famiglia in quanto famiglia, ma in quanto la famiglia presuppone delle regole.
Regola base: papà+mamma=figli.
Ed è proprio questo che non va giù: le regole sono un ostacolo agli affari, le regole impongono limiti.
Non so se mi son spiegata.
il problema è che si è diffusa la visione -regole+libertà senza rendersi conto che abolire tutte le regole, non abolisce la legge d’oro: la legge del più forte. e I PIù FORTI SON I PADRONI DI QUESTO MONDO.
“se togliessimo la parola a tutti i cretini il mondo sarebbe un luogo molto, molto silenzioso”
Questa la riciclerò!!
Scherzi a parte, sottoscrivo tutto l’articolo
Io ho 35 anni e non ho ancora figli, ma certo non per velleità di carriera… Vorrei, ma da sola non posso, e non ho trovato la persona giusta. Io sono stra-felice per le mie amiche che ne hanno, e spero tutte le famiglie siano numerose, solo che quando costantemente mi sento ripetere che è una colpa non avere figli, che significa essere egoisti, quando io sacrificherei più che volentieri il lavoro, è pesante. Credo che al mondo ci siamo più situazioni di quelle prospettate nell’ articolo.
E poi Sweety, non dimenticare che il Signore non dimentica gli atti di fedeltà che abbiamo compiuto verso di Lui. Mi pare di ricordare che tu abbia già vissuto una relazione in cui lo sforzo di vivere secondo il progetto di Dio era tutto dalla tua parte. Quindi il coraggio e la volontà non ti mancano, e forse il tempo è propizio per incontrare qualcuno con cui condividere anche la tua vita di Fede.
Sweety, non ti angustiare,Costanza scrive sopra :
“Non mi riferisco a chi invece i figli non riesce ad averli, perché quello che conta è avere messo la propria vita in gioco, essersi resi disponibili ad accogliere, e non avere immolato tutto a inseguire delle cretinate”.
Io ho tardato molto a trovare la persona giusta, ma , proprio come te, ero disponibile ad accogliere un marito e dei figli e il Signore me li ha messi sulla strada.
Dunque, coraggio e…preghiera !
Dunque, ho tirato il fiato e mi sono letto l’articolo del Post (@vale a farsi del male mica c’è solo rep!).
il Southern Poverty Law Center, organizzazione americana senza fini di lucro impegnata nella tutela dei diritti delle persone.
Ecco, qui è doveroso fare un po’ di chiarezza e mettere anche in contesto storico. Il SPLC è il classico esempio di cosa succede quando la Chiesa, in modo totalmente imbecille, decide arbitrariamente di rinunciare al ruolo di giudice del mondo che Cristo le ha affidato; rinuncia in nome del “dialogo” e del “liberalismo”. Succede che, semplicemente, il suo posto viene rimpiazzato da un’altra sedicente autorità che agisce in modo totalmente arbitrario e secondo gli interessi di potenze terrene (anche non terrene, ma non di quelle buone).
Queste sedicenti autorità sono tipicamente associazioni “filantrope” e “no-profit” (però gestiscono budget immensi, da centinaia di milioni di dollari) che iniziano con cause buone e giuste, per raccogliere l’approvazione della gente. Il SPLC è nato per contrastare il razzismo negli stati meridionali degli USA, p.es. contro il KKK ed altri gruppi analoghi. Bellissimo. Una volta superata la prima fase, la gente con il cervello all’ammasso continua ad approvarli qualsiasi cosa facciano, perché sono diventati un’autorità morale. Il SPLC, così, ha iniziato a pubblicare liste di cosiddetti “gruppi d’odio”, che nella cultura di sinistra americana si sono imposte come una specie di standard di fatto: Amazon, Google e altre compagnie private applicano ritorsioni nei confronti dei gruppi elencati dal SPLC semplicemente sulla parola del SPLC (ovviamente la questione è più sofisticata: Google, Amazon e SPLC sono creature degli stessi burattinai); peggio ancora, certi magistrati di sinistra si basano su questi presupposti per condurre indagini e comminare sentenze (notevole, visto che l’SPLC è un’entità privata e certamente non emana leggi). Potete approfondire sul SPLC qui:
https://www.lifesitenews.com/tags/tag/southern+poverty+law+center
Una particolare lista di gruppi d’odio del SPLC è quella degli anti-LGBT, e per farne parte è sufficiente dire le parole magiche “famiglia tradizionale”. Dunque, che il WCF sia in questa linea è ovvio ed è un punto di merito. Nell’articolo del Post, infatti, si dice esplicitamente:
«promuove una visione rigida della famiglia, basata esclusivamente sul matrimonio di un uomo eterosessuale con una donna eterosessuale e i loro figli biologici […]. Strettamente connessa a questa ideologia è un’aderenza a rigidi ruoli di genere binari, in cui gli uomini sono i capi della famiglia e le donne le loro aiutanti e le fattrici dei loro figli».
A questo punto, Giulia, io già mi chiedo perché hai segnalato questo articolo-spazzatura come se fosse interessante. Ma visto che ho iniziato, vado avanti.
Il resto dell’articolo sostanzialmente dice che al WCF sono cattivi perché si oppongono all’aborto e all’ideologia gender. Dunque, semmai altri punti al merito. Poi ci sono i patetici tentativi di discredito, che seguono un percorso tipico: cercare tra i promotori qualche persona, qualche condizione al contorno, che possa essere tirata in ballo in qualche sillogismo tirato per i capelli. Due esempi:
+ Tra gli speaker c’è Alessandro Fiore, figlio di Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, dunque si dimostra che il WFC è fascista. Tutto ciò senza neanche sapere cosa dirà Alessandro Fiore al congresso. Siamo al livello tipo: Trump ha una figlia convertita all’ebraismo e sposa di un ebreo, dunque Trump è membro del Consiglio dei Savi di Sion. Si chiama razzismo, questo ragionamento, però ovviamente se lo fa il Post è giusto.
+ Il convegno si tiene a Verona “il crocevia dell’estremismo della destra italiana in tutte le sue forme – fu una delle capitali della Repubblica di Salò, fu la sede del comando generale della Gestapo”. Come dire: il Bundestag ha approvato il matrimonio gay, il Bundestag ha sede a Berlino che fu capitale del IV Reich, dunque gli LGBT sono nazisti. Logico, no? Aggiungo che se fossi veronese citerei il Post per diffamazione.
Giulia, devo ripetermi: perché hai segnalato questo articolo-spazzatura, come se ponesse qualsiasi problema reale degno di nota?
Tornando al tuo commento, ad uno dei punti da te sollevati: evidentemente per te il sovranismo è un problema. Ci spieghi perché? Come ho scritto sopra, qui stiamo difendendo la triade Dio-Patria-Famiglia, che è immutabile nel tempo e nella storia. Il “sovranismo” non è il “nazionalismo”, che predica la superiorità di una nazione a scapito di altre, ma è semplicemente l’idea che ogni nazione debba difendere i propri confini (la Patria) ostacolando la formazione di un super-stato che inevitabilmente sarebbe una dittatura (e già lo vediamo oggi). Non predica l’isolamento o la contrapposizione tra Stati, né è contrario all’idea di Europa (non facciamo confusione tra Unione Europea ed Europa).
A me l’articolo è stato utile: non conoscevo quei signori e penso sia bene non sottovalutarli. Anche a me ha colpito negativamente il sillogismo su Verona crocevia nazista….
“il Bundestag ha sede a Berlino che fu capitale del IV Reich”
Lapsus freudiano?
Oppure “in vino veritas”? 🙂
Per il resto, non comprendo stupore e incredulità di tanti sulla fiumana d’odio livoroso espettorata contro il Convegno di Verona.
O forse si è pensato davvero, anche in “casa cattolica”, che le libertà d’opinione, di stampa, di espressione, di religione – nei secoli così pomposamente sbandierate dagli anticattolici – fossero altro che tatticismi volti a far passare l’indicibile?
Una volta scardinate le difese “catecontiche” della Cristianità, era logico che tutto il ciarpame liberale/liberista/libertario/libertino sarebbe rapidamente finito nell’immondizia; altrimenti non sarebbe stato a suo tempo infallibilmente condannato dal beato Pio IX.
Le élites odiano la famiglia per il semplice motivo che, almeno a far data dal 1789, hanno apertamente scelto la via dell’odio anticattolico. Finché possono sterminare popoli con l’acquiescenza degli stessi, esse sorridono (o, meglio, ghignano); ma se i popoli cominciano a muovere qualche timida obiezione, la maschera viene rapidamente buttata ed escono fuori le colonne infernali (nomen omen!), il GULag, i campi di rieducazione, le fosse comuni.
Anche oggi, per dire, in quel faro di civiltà che è la UE vengono assassinati con l’aborto circa 5600 innocenti. L’estinzione non converrà, eppure non pochi lavorano per ottenerla (come da refrain di una campagna associativa del WWF, qualche anno fa).
(Allo stesso modo non comprendo nemmeno lo stupore di chi non si capacita che l’agenda dei lavori mondialista non sia accettata da tutti come verità rivelata.
Sempre per dirla con Gomez-Davila, il mondo moderno non è una calamità definitiva…)
“il Bundestag ha sede a Berlino che fu capitale del IV Reich”
Lapsus freudiano?
Oppure “in vino veritas”? 🙂
LOL. Pensare a Berlino mi ha fatto pensare alla Merkel, e da lì al IV Reich c’è voluto poco. 🙂
Gentile signor Fabrizio Giudici purtroppo molti non hanno studi alle spalle per capire la differenza tra sovranismo e nazionalismo .Il mainstream e purtroppo il mondo ecclesiastico tranne alcune eccezioni hanno fatto passare nella mente di parecchi cattolici di ” buona volonta” che i due termini siano sinonimi e peggio ancora siano parenti stretti del fascismo che per loro e solo quello di destra .Non so se le e capitato di leggere del disagio crescente con cui i blog piu vicini a Papa Francesco parlano del patriottismo di San Giovanni Paolo ll , gli stessi semmai che qualche anno fa lo consideravano segno dell ‘ amore per la sua Polonia .Purtroppo Papa Francesco esaltando i politici ( di sinistra in primis) pro- ue e incontrando con scarsa simpatia quelli che semplicemente antepongono gli interessi (legittimi )del proprio Paese ha fatto entrare in circolo l ‘ idea che dire ” prima l ‘ Italia ” sia qualcosa che da un momento all ‘ altro puo sfociare….in un campo di concentramento .Lo vedo anche in casa e ripeto lo leggo sempre piu spesso nei media .Questa secondo me e anche la spiegazione , almeno in parte del fatto che nessun politico ” cattolico” di sinistra e intervenuto a difendere il Congresso di Verona.Io spero che a Verona tutto fili liscio , ma di certo questo non cambiera l ‘ opinione di chi vede nel difendere il proprio Paese come qualcosa di NON cattolico e che rischia di far passare ulteriormente il messaggio che anche difendere la famiglia ormai e NON cattolico.Tristezza enorme ma questa e la realta che abbiamo di fronte nei prossimi anni .La saluto con simpatia
@Lucia Non so se le e capitato di leggere del disagio crescente con cui i blog piu vicini a Papa Francesco
Non li frequento: già m’inca**o a vedere i telegiornali (che infatti non guardo più). 🙂
Ovviamente ha ragione (come Leonardo sotto ha confermato “in tempo reale”). Ricambio la simpatia.
Comunque, già che parliamo di vescovi: apprendo che un altro vescovo (oltre a mons. Zenti, che ha aperto i lavori) ha partecipato oggi al WCF, mons. Cordileone. Squilli di fanfare! Però… sembra italiano, ma è solo oriundo: viene da San Francisco.
Gli italiani devono essere occupati in questioni più serie. Per esempio, apprendo che quello di Pisa si sta spendendo per la costruzione di una moschea.
A proposito di Sovranismo:
” Lo scorso anno, dando la Lampada alla cancelliera Merkel, auspicammo la costruzione di un’Europa unita e plurale. E ancora oggi siamo convinti che il nostro Continente non possa abdicare a questa sua vocazione e cedere ad illusorie quanto malsane aspirazioni sovraniste”, ha detto il Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti”. Ecco a cosa è ridotta oggi la Chiesa, non più custode e annunciatrice della Verità del Vangelo, ma gattone che fa le fusa ai potenti del mondo, a quelli che vogliono distruggere le identità dei popoli, quella cristiana in primis. Come già scrissi tempo fa commentando un altro post di Costanza, quando leggo certe sparate, sono sempre più convinto della mia scelta di non finanziare più col mio 8xmille questi soggetti.
Per chi volesse deliziarsi, ecco il link: http://www.ansa.it/umbria/notizie/2019/03/29/assisi-blindata-per-re-di-giordania_2c4e0c74-f3f9-4b5e-b556-0a0ac455b8ad.html
@rosa
Il libro del card. Sarah è uscito da pochi giorni in Francia. Per l’edizione italiana bisognerà attendere la fine dell’estate. Il mio francese non è sufficiente per un libro di questa portata (considerato che già i due precedenti erano molto densi e ricchi e mi hanno richiesto un certo impegno di lettura già in italiano). Stanno uscendo alcuni stralci e alcune interviste da cui ci si può fare un’idea generica, ma sarà necessario attendere una recensione completa per avere il quadro generale. Comunque, quello che già si capisce è che il cardinale esplicita il grave momento di crisi interna della Chiesa, senza precedenti, striglia preti e prelati che se ne stanno zitti per vigliaccheria (per non parlare degli eretici), affronta vari temi di Magistero ribadendo le verità di sempre su vari fronti. Da certi stralci che ho letto su patria, colonialismo francese e migranti il Post presto scriverà che il card. Sarah è fascista (nero, effettivamente, lo è).
In occasione dell’uscita in francese del suo nuovo libro, il Prefetto della congregazione per il culto divino – una delle voci più forti della Chiesa – ha ricevuto a Roma Laurent Dandrieu per Valeurs Actuelles. Traduciamo il testo dell’intervista:
https://www.breviarium.eu/2019/03/29/sarah-le-soir-approche-laurent-dandrieu-valeurs-actuelles/
Ah ha, “Valeurs Actuelles”! Che Wikipedia definisce généralement classé à droite de l’échiquier politique, tendance « hors les murs », et parfois à l’extrême droite.
Fassisti!
@giudici
chissà se a sfilare per la famiglia ci saranno anche:
Il cardinale Claudio Hummes, già prefetto del Clero e oggi responsabile dell’Amazzonia per il Brasile ammette in un’intervista che il Sinodo di ottobre dovrà pronunciarsi su un sì o un no ai preti sposati. Ma l’orientamento è quello di concederlo, intanto a determinate condizioni.
Non è difficile ipotizzare che da una situazione di estrema necessità in un continente o in una regione particolare si possa poi passare ad una situazione di estrema necessità o carenza altrove; non più nella foresta pluviale, ma nelle giungle del secolarismo occidentale.
E lo stesso criterio può applicarsi alle donne?, ha chiesto l’intervistatore, parlando di sacerdozio o diaconato femmile. Hummes però ha risposto: “Questo è molto più remoto”. Implicando invece che per i Viri Probati una decisione favorevole è molto più probabile, e vicina.
( da lanuova bussolaquotidiana di oggi).
Giusto per celia si potrebbe tentar di parafrasare una battuta che pare apparisse spesso sulle labbra sottili di quel siciliano dai tratti normanni – occhi chiari, incarnato ancor più chiaro – con genesi alla Piana degli Albanesi – eufemisticamente detto: epicentro di non esemplari costumi – ed omonimo di un capataz mafioso che, narrano le cronache, ca va sans dire, nulla aveva a che spartire con il primo – Enrico Cuccia – e che faceva più o meno così: «Meglio arraffar denari per un banchiere piuttosto che ‘cantare’, che ‘parlare’». La parodia a cui ci riferiamo invece recita così: «Meglio costruire la mistificazione che sparger misteri» e sarebbe dedicata all’algida figura dell’intellettuale organico, secondo la più che nota definizione che ne dette Gramsci.
Un’altra glossa della succitata battuta è: «Un intellettuale può anche non essere disonesto materialmente ma lo deve essere intellettualmente». Chiosa. Si direbbe a questo proposito – visto come vanno i fatti – che chi si sia ammucchiato, portando il famoso cervello all’ammasso, auto-cooptandosi per certi versi, con gli abbondanti (in tutto e per tutto) quanto abominevoli Totalitarismi del Secolo Breve – come ha fatto una vasta schiera dell’intelligentsia – abbia contratto un rictus,[1] una smorfia intellettuale, che contraendosi causa la più profonda e pervicace Disonestà Intellettuale.
Del resto chi vistosamente zoppica non può non aver avuto chances d’aver deambulato spesso e volentieri con chi insegnava a zoppicare davvero. Maestri di tale Impostura – non per nulla è un titolo azzeccatissimo di un saggio che ha smascherato come impostore eccelso niente di meno che quell’orrendo figuro di Michel Foucault – sono stati, quasi banale affermarlo, i Grandi Totalitarismi del Secolo Breve, i Grandi Mali Assoluti, gli Enormi Olocausti: vedi alla voce Maoismo, Stalinismo,[2] Nazismo, ‘Pol-pottismo’. Enormi, smisurate, bocche del Vulcano Moloch a cui sacrificare sangue innocente per nulla, per un puro (diabolico) ghiribizzo delle Volontà di Potenza delle Oligarchie Iniziatico Finanziarie Globali.
Là si poteva e si voleva ‘inventar’ la Menzogna quale Regola di Vita, anzi, la Mistificazione come Pietra Angolare della vita (in)civile, inumana, satanica. Ora erano i kulaki – piccoli proprietari terrieri decisamente innocui a tutto ed a tutti – ad impersonar la minaccia e quindi da sterminare; ora erano gli ebrei a costituire la sfida e dunque venivano internati, eliminati a josa; ora erano i laureati o semplicemente chi indossava gli occhiali e giù nelle risaie, a capo chino, per finire nelle fosse comuni, elisi per sempre; ora i contadini non inurbati assieme agli oppositori del Regime a finir nella Grande Carestia del Grande Salto In Avanti a morir di stenti e di fame e via di seguito. Chi conosce anche epidermicamente alcune tracce sparse di storiografia sa di cosa parliamo. Tutti questi maelström infernali hanno trovato la loro non esigua, anzi, vastissima, claque intellettuale. Come non ricordare l’onda d’oro del maoismo qui da noi sul suolo italico? Come non rammentare i britannici Very Upper Class Houston Stewart Chamberlain quanto Oswald Mosley, ma solo per citarne alcuni, gaudenti sostenitori dell’orrore bruno-nazista? Come non rimembrare le schiere di fanatismo PCI pro-URSS staliniana? E via così. Non serve scomodare[3] la per nulla chiara – punto cristallina – critica al Totalitarismo di ogni angolo, di ogni parvenza, di un Orwell o di un Huxley per afferrare che il Totalitarismo è la Praxis e la Theoresis[4] della Mistificazione. Ebbene, gli scribi, i gazzettieri – i rivoluzionari di professione[5] – che hanno da sempre sostanziato i Totalitarismi di ieri sono strettamente gemellati con quelli coevi che albergano nel Capitalismo cosiddetto democratico occidentale.
L’Intellettuale Organico – fiancheggiatore tanto del totalitarismo ieri quanto oggi del Capitalismo della Seduzione, quanto della sempiterna Alba di un Nuovo Avvenire Progressista – al conteggio pratico non va tanto per il sottile: la disonestà intellettuale fa strame della realtà, della conta dei fatti, di ciò che è realmente. Inventa letteralmente una sua Narrazione, fantasmatica, Inesistente se non fosse per la sua mente paranoide.
Così a Dacia Maraini non le sorge il benché minimo sospetto che il suo incolpare un paio di giudici i quali recentemente hanno firmato degli scandalosi decurtamenti di pena nel caso di omicidi di donne da parte dei loro conviventi – giustificandosi in quanto avrebbero rilevato delle ‘tempeste emotive’ nei colpevoli – a causa di una (fantomatica) presenza condizionante della mentalità del Pater Familias è semplicemente ridicola tout court. In una compagine sociale ove proprio il peso culturale-etico del Pater Familias è stato disarticolato, disintegrato, dimidiato, a partire da quelle forze sessantottine che ebbero l’indubbio appoggio, avallo, almeno per concorso esterno, proprio da parte della Maraini e della sua petit band – che petit non era proprio! – dove la scorge l’Umbra del Pater Familias? In Corona? In Rocco Siffredi aedo così tanto immaginato ed invocato in Porci con le ali[6] coevo al maremoto sessantottino? In Nichi Vendola? In Luxuria forse? In Cicciolina vestale del Progressismo Massonico Radicale? In Valentina Nappi eroto-filosofa di “MicroMega” forse? In Walter Veltroni ohibò?
E come fa a far tornar il conto del gioco della ‘smorfia’, la Maraini, se la Magistratura tutta è dominata da Magistratura Dominante – pardon! Volevamo scrivere Magistratura Democratica – e proprio proprio questi due giudici che non hanno comminato la pena massima sfuggono a questo dominio?
Non arriva a congetturare che il garantismo, il buonismo, il laissez-faire, lo spezzamento di ogni Nomos, il mitico ‘Vietato vietare’, elementi peculiari del Pensiero della Pubblicità Progresso Sinistrosa – Oliviero Toscani docet! – agente dal ’68 sino ad oggi, sono questi davvero i cardini ‘informanti’ delle sentenze emesse da questi giudici?
Quando la scure si abbatte sugli avversari politici [la ferrea volontà di far ingabbiar ad libitum ‘semplici’ colpevoli di un ‘semplice’ falso in bilancio ai tempi di Tangentopoli fu estremamente caldeggiata dalla Left-Wing!] allora non si è per niente garantisti; quando un neo-selvaggio tribale ‘importato’ sotto gli auspici aurei sorosiani fa a pezzi – alla lettera – una giovine donna, scannandola, dimidiandola, allora si diviene di nuovo garantisti.
Giorgio Bocca – eone del Sinistrismo – è un fulgido esempio di questi due pesi e di queste due misure: bastava che lo invitasse la proprietaria del “Corriere della Sera” – l’ineffabile Crespi – in una sua tenuta e diveniva, costei, magicamente non più come ‘padrona’, come ‘capitalista’, ma come mentore…
Più vicino ai giorni nostri, l’Ala Estrema Sinistra non ha forse garantito un adeguatissimo sostegno perpretato per anni al pluri-omicida reo confesso omonimo del cantante italico, tale Battisti?
Stessa scenografia si allestì nel caso Calabresi: uno sciame d’intelligentsia lo condannò con un Manifesto spietatissimo.
Stesso spietatissimo odio fu gettato contro il pentito Marino, mentre anni dopo qualsiasi pentito che avrebbe potuto accusare le potenziali connivenze del partito della Democrazia Cristiana col potere mafioso era portato al settimo cielo.
La Disonestà Intellettuale al Potere, altro che l’Immaginazione sessantottina al Potere!
Del resto non si creda che tale Disonestà alberghi solo nella Left-Wing. Mesi orsono fu sottoposto il magistrale documento Who financed Hitler? dei coniugi Poole, il quale sviscerava l’appoggio delle Oligarchie anglo-statunitensi dell’Alta Finanza all’orrore bruno-nazista ad un demi-maitre à penser di un ‘Sito dei Siti’ decisamente destrorso quanto cristianeggiante, per così dire: ebbene, ne censurò ogni MENZIONE di sorta.
R.I.P verità.
[1] È quel rictus di cui accennava Roberto Calasso – non a caso – che avrebbe colto tutti coloro che in quale modo fossero stati ‘a contatto’ con le opere di Theodor Wiesengrund Adorno.
[2] Da ricordar che l’olocausto staliniano come quello maoista è di dimensioni immani rispetto a qualsiasi altro, compreso quello nazista, con buona pace del ‘politicamente corretto’ che non dedica – ovviamente – nessun Giorno della Memoria a ciò.
[3] Sull’argomento ci torneremo sopra quanto prima.
[4] Lo decliniamo in inglese in quanto l’isola posta sopra l’Europa è stato un epicentro assoluto nella vulcanologia della Mistificazione di tutti i tempi. Di già ce ne dette ampio conto in un magistrale saggetto Carl Schmitt, Terra e mare, Adelphi, Milano 2001 in cui era chiarissimo l’estrinsecarsi – di squisita marca britannica – della Mistificazione quale raison de vie.
[5] Del resto non si potrebbe non esser rivoluzionario di professione senza prebende laute, da parte di Lor Signori, vedi la ‘carriera’ – a puro titolo di esempio trai tanti – di Luca Casarini. A quale persona normale verrebbe da dire che uno ‘spende’ e guadagna la propria vita prima nei centri sociali e poi nella ‘buonista accoglienza immigrati’ e da ciò ne trae da vivere quando la suddetta persona normale fatica anche a reperire un semplice stipendio da commesso/a?
[6] Un vieto pamhplettino soft-porn che fece furore negli anni Settanta nostrani.
@unaminieraacieloaperto
Le leggi per i nemici si applicano,per gli amici si interpretano.
quanto agli intellò ( cinghia di trasmissione dei desiderata delle élite varie ) vedere articolo di oggi su “la verità” pag 15 “il grande inganno della meritocrazia. così le élite hanno tradito la realtà”.
recensione-anticipazione del libro di ivan kratsev “gli ultimi giorni dell’unione.sulla disintegrazione europea” ( ed.luiss)
L’ha ribloggato su l'ovvio e l'evidente.
E, a sorpresa, una senatrice M5S parla fuori programma a Verona:
https://www.huffingtonpost.it/2019/03/29/la-senatrice-5s-drago-a-verona-nonostante-il-veto-di-di-maio_a_23702423/
Non so con quale convinzione e con quale appropriatezza di posizione, ma c’è. Nessuno l’ha cacciata. Si conferma che nessuna formazione politica è stata esclusa, ma che chi non c’è non ha voluto andare.
Voglio poi precisare», ha quindi concluso Coghe, «che, a differenza di quanto alcuni credono, il Congresso non è assolutamente una passerella per questo o quel partito politico: noi abbiamo invitato tutti, a prescindere dalle appartenenze partitiche. Con chi ha risposto positivamente, siamo ben lieti di collaborare ma, dopo un po’, gli chiederemo conto degli impegni presi con noi. Finalmente hanno tutti potuto sentire in diretta il nostro pensiero, il resto sono strumentalizzazioni».
Anche chi nel mare magnum della “informazione” (tra 4 virgolette) non se ne esce come quel fenomeno della Gruber, non riesce a fare a meno di spargere sottilmente e subdolamente i propri e/o altrui pregiudizi…
Così a Radio 24 questa mattina Simone Spetia intervista il Ministro Bussetti, chiedendogli di giustificare (nella buona sostanza) il perché abbia deciso di intervenire al Congresso della Famiglia…
Perché ci sono ambienti “piuttosto preoccupati” per questa sorta di “endorsement” del governo… (SIC!)
Esprimo la mia solidarietà a Costanza per il vergognoso attacco di Barbara D’Urso” che ha esposto l’immagine di Costanza nel suo programma “Pomeriggio Cinque” durante l’intervista con Giorgia Meloni, con il sottotitolo “Sposati e sii sottomessa”. “Quella giornalista della RAI”, come è stata additata, non è una medievale retrograda, ma io non posso posso che essere testimone del bene che mi ha fatto la lettura dei libri di Costanza. Un abbraccio in Cristo, sperando che sia riconosciuto un giorno il diritto di replica. Francesco.
Piccolo suggerimento a titolo personale per tutti coloro che parteciperanno alla marcia: a meno che uno non sia esperto di comunicazione (e lo sia veramente, eh…) nessuno di noi rilasci interviste – prendiamo spunto dalle istruzioni prudenti fornite dalle Sentinelle in Piedi. Perché ai manipolatori dell’informazione bastano due parole e rimontare opportunamente un video per strumentalizzare qualsiasi cosa venga detta e attribuirla agli organizzatori dell’evento.
Sottoscrivo…
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forse andava argomentato di più il titolo “perchè le elites odiano la famiglia”, capisco che non sia facile nè breve. Se non si risale alle vere ragioni che vedono osteggiata la famiglia tradizionale si finisce per litigare anche tra noi
I pareri delle elites non sono decisivi, sebbene in qualche modo influenti. E’ il progetto molto più a monte che bisognerebbe capire. In africa nascono circa 2 milioni di bambini al giorno, la natalità è in forte aumento in altri paesi, cina, india, ecc … ma tutto questo non viene criticato molto. Si attacca la famiglia tradizionale, e in modo spesso non giustificato e violento, incominciando dall’anello più debole, in questo caso l’italia dove con le nascite siamo a zero. Non mi risultano carneficine contro la famiglia non tradizionale nè contro gli omosessuali, e nemmeno che questo sia il desiderio della famiglia tradizionale, però questo è il messsaggio pubblicizzato e che vuole veicolare un interesse diverso. Poi il resto segue a ruota, distruggere tutto, che sia questo il vero target ? saluti a tutti
«Là (a Verona) ci sono dei fanatici che guardano al medioevo…»
Parola di Di Maio (a futura memoria…)
Magari fosse solo di Di Maio , in realta quasi tutti i partiti hanno dimostrato attraverso i leader che la sola definizione ” famiglia naturale ” a loro fa orrore e i presunti cattolici nessuno si e fatto sentire dimostrando che nel migliore dei casi la loro posizione e talmente ininfluente da tacere .Uniche eccezioni Meloni e Salvini che almeno loro si sono presentati .La chiesa italiana e il vaticano hanno dimostrato purtroppo di non essere disposti piu ad investire su questa tematica .Ormai a entrambi interessano solo i migranti e il clima .Dobbiamo farcene una ragione e soprattutto dovrebbero accettarlo coloro che sono impegnati nei movimenti pro – life per non incappare in brutte sorprese .Consiglio loro umilmente di non invitare in convegni , congressi vescovi , preti e cardinali a meno che non siano quelli notoriamente impegnati in queste tematiche per non sentirsi di nuovo dire” non condividiamo il metodo ” oppure ” non bisogna fare guerra” .Solidarieta ancora una volta agli organizzatori del Congresso di Verona .
Comunicazione social della Taffo Agenzie di pompe funebri:
https://media.licdn.com/dms/image/C4D22AQH6gnZtm1o_mw/feedshare-shrink_8192/0?e=1554130800&v=beta&t=ARUwcrqy_utCRHaGBAPUcz3Xqa8pD6owX-bEyjI1EIo
Ma se doveste pagare il loro servizi, non credo si tireranno indietro dovessero venire a sapere che eravate al Congresso.
Ma chi c’era può sempre segnarsi il nome ed evitare di metterli nell’imbarazzo 😉