di Giacomo Bertoni
A Cremona la Commissione del Comune ha bocciato la proposta di intitolare una strada a Oriana Fallaci perché si tratta di “una figura che divide”. Rosita Viola (Sel), l’assessore ai Servizi demografici che quel giorno rappresentava l’amministrazione in Commissione, ha spiegato al Corriere della Sera che “stiamo parlando di un nome che ha fatto discutere”.
Ci sono personalità che corrono su binari comuni a velocità inusuali. Non frequentano le tratte note, non hanno tragitti prevedibili. Sono personalità che, con il loro pensiero, la loro arte, le loro azioni, rompono gli schemi del quieto vivere, tratteggiando i contorni delle bugie quotidiane. Raccontano la verità, per questo infastidiscono. Hanno parole profetiche, per questo intimoriscono. Costringono a prendere posizione, per questo rompono gli equilibri comodi. Hanno un grande talento, per questo rendono molti invidiosi. Quando la loro onestà intellettuale è così manifesta che risulta impossibile oscurarla, rimane solo una strategia possibile: estrometterle dalla vita pubblica perché “divisive”.
Svelare l’inganno del politicamente corretto, illuminare le ombre dei poteri nascosti che fanno da burattinai nei palazzi del potere, indicare le note stonate nello spartito del pifferaio magico di turno… Chi fa tutto ciò è una personalità “divisiva”, e per questo non merita una strada intitolata alla sua memoria. Non sia mai che qualcuno, percorrendola, si senta ispirato a seguire le sue orme. Nessuno osi fermare le feste gioiose che animano la sala da ballo del Titanic. A voi la strada, a me Oriana.
senz’altro anche a me Oriana! Ci sono tante strade intitolate a distruttori, bugiardi, ingannatori di popoli, eroi fasulli e chi più ne ha più ne metta. Forse Oriana non merita di essere messa tra questi, meglio senza strade, ma con tutto il nostro affetto e riconscenza.
Mi piacerebbe conoscere quanto unisce invece una “Via Palmiro Togliatti” (a meno che non sia un invito…)
Viale Palmiro Togliatti a Roma unisce solo Tor Cervara con via Tuscolana
In realtà, a Roma via Palmiro Togliatti unisce la metro Pontemammolo, sulla Tiburtina, a piazza di Cinecittà, metro Subaugusta sulla Tuscolana…
Via di Tor Cervara non tocca la Togliatti.
😜😉
Se le avessero dedicato una viuzza di periferia pochissimi l’avrebbero saputo e non se ne sarebbe parlato. Così, con questa ridicola scusa, diventerà un caso nazionale. Se non la volevano potevano dire che era passato troppo poco tempo dalla morte, che avevano una lunga lista di Cremonesi a cui dedicare qualcosa ecc. ecc., ma dire che è perché divide fa capire il livello a cui si trova certa gente.
Notizia davvero singolare… Senza nemmeno voler citare i nomi a cui sono intitolate vie a destra e manca, mi pare davvero singolare che una scrittrice, giornalista, eminenza culturale del nostro paese, pubblicamente riconosciuta tale, non meriti una via a suo nome. Non capisco. Ha ucciso qualcuno? Non mi sembra. Ha rubato? Che io sappia, no. Ha violato la costituzione in modo insindacabile? Magari non sono informata io, ma direi di no. Una cosa l’ha fatta in effetti. Ha dato da pensare. E, guarda un po’, continua a far pensare, con le sue parole lasciate nero su bianco, anche dopo la sua morte. E certamente, per un popolo che si vuole convincere a restare nell’ignoranza (e dico ignoranza come quella condizione di ignorare in generale, che tanto ci penserà qualcun altro a pensare e fare al posto mio), in effetti la Fallaci potrebbe risultare scomoda non solo da onorare con una strada, ma da ricordare più semplicemente. Per fortuna, ai giovani la Fallaci piace. Perchè rompe, divide, parla in faccia e chiama le cose col suo nome. Non c’è bisogno di una strada per Oriana, ha già molto di più.
La storia ci lascerà Oriana. Di questo assessore SEL chi si ricorderà più?!
…ma come era bella Oriana Fallaci! Non come Costanza Miriano, ma quasi!
Sono cresciuta con i suoi libri non sempre in accordo con le sue idee ma ammirazione sconfinata per la coerenza di pensiero e quel dono unico dello scrivere con il cuore che era suo. Mi manca
In memoria di Oriana Fallaci:
Oriana Fallaci (Italian: [oˈrjaːna falˈlaːtʃi]; 29 June 1929 – 15 September 2006) was an Italian journalist, author, and political interviewer. A partisan during World War II, she had a long and successful journalistic career. Fallaci became famous worldwide for her coverage of war and revolution, and her interviews with many world leaders during the 1960s, 1970s and 1980s.
Her book Interview with History, contains candid, lengthy, penetrating interviews with Indira Gandhi, Golda Meir, Yasser Arafat, Zulfikar Ali Bhutto, Willy Brandt, Shah of Iran Mohammad Reza Pahlavi, and Henry Kissinger, South Vietnamese President Nguyễn Văn Thiệu and North Vietnamese General Võ Nguyên Giáp during the Vietnam War. The interview with Kissinger was published in Playboy, with Kissinger describing himself as “the cowboy who leads the wagon train by riding ahead alone on his horse.” Kissinger later wrote that it was “the single most disastrous conversation I have ever had with any member of the press.” She also interviewed Deng Xiaoping, Lech Wałęsa, Muammar Gaddafi, Cayetana Fitz-James Stuart, 18th Duchess of Alba, and many others.
After retirement, she returned to the spotlight after writing a series of controversial articles and books critical of Islam that aroused condemnation as well as support.
La democrazia ha come sua base il 50+1 % o NO, TU NO, a secondo dei casi, e delle tangenti,
Specie ai nostril giorni dimostriamo sempre piu’ il nostro spessore a questo processo cognitivo per applicarlo ai valori sociali: vedi migranti.
Aggiornamento educativo, via l’imbibizione giornaliera con integratori telecomunicativi, da impartire alle masse per saggia democrazia nazionale e stradale al fine di un vivere sociale in armonia.
Pace all’anima sua.
Paul
E’ quello che dissero di Benedetto XVI. Che era uno che “polarizzava” (e quindi inadatto al papato)
del resto cos’e’ il buonismo se non una marmellata di tutto e del suo contrario?
L’ha ribloggato su Luca Zacchi, energia in relazionee ha commentato:
” Ci sono tante strade intitolate a distruttori, bugiardi, ingannatori di popoli, eroi fasulli e chi più ne ha più ne metta. Forse Oriana non merita di essere messa tra questi, meglio senza strade, ma con tutto il nostro affetto e riconscenza.”
E pensare che a Milano hanno da poco inaugurato un parchetto intitolato addirittura a Franca Rame!!! C’era naturalmente il sindaco Pisapia e Dario Fo con tutto il loro “seguito ” e quattro gatti come pubblico…..una tristezza. Cosa devo dire alle mie nipotinie se mi chiedono chi era costei?