Pasqua di sangue per i cristiani del Pakistan

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Uccidere mamme e bambini al parco giochi, ucciderli in un modo orribile, ucciderli perché cristiani, il giorno di Pasqua. Almeno 53 delle 72 vittime  morte nell’attacco suicida in un parco pubblico di Lahore, nel Pakistan centrale, facevano parte della comunità cristiana, famiglie che festeggiavano la Pasqua in uno dei ritrovi più popolari e affollati, il Gulshan-i-Iqbal Park nell’area di Iqbal Town.

Il kamikaze si e’ fatto esplodere vicino a delle altalene in mezzo alla folla.Una carneficina: 72 morti di cui 30 bambini, e oltre 300 feriti alcuni dei quali gravissimi.

La strage è stata rivendicata dai talebani del gruppo Jamatul Ahrar telefonicamente a vari giornali pachistani confermando che “l’obiettivo erano i cristiani, abbiamo voluto mandare un messaggio al Primo ministro Nawaz Sharif: siamo entrati a Lahore”, ha detto il portavoce della fazione, Ehsanullah Ehsan.

I sopravvissuti hanno detto di aver visto i corpi smembrati dalla deflagrazione riversi in pozze di sangue. Per trasportare i feriti negli ospedali sono stati usati taxi e riscio’ che erano parcheggiati all’uscita del parco. La polizia ha confermato la presenza di un kamikaze e l’uso di sfere metalliche per aumentare l’effetto letale dell’esplosione. Il 15 marzo dello scorso anno due kamikaze sempre del Tehrek-e-Taliban Pakistan (TTP) Jamat-ul-Ahrar, si erano fatti esplodere all’ingresso di due chiese di Lahore vicine fra loro, la cattolica St.John’s Church e la cristiana Christ Church causando 17 morti

“Ieri, nel Pakistan centrale, la Santa Pasqua è stata insanguinata da un esecrabile attentato, che ha fatto strage di tante persone innocenti, per la maggior parte famiglie della minoranza cristiana – specialmente donne e bambini – raccolte in un parco pubblico per trascorrere nella gioia la festività pasquale”. E’ intervenuto così Papa Francesco al termine del Regina Coeli del lunedì dell’Angelo in Vaticano commentando l’attentato.

254 pensieri su “Pasqua di sangue per i cristiani del Pakistan

  1. giovanni

    “solo un’infinita misericordia può darci salvezza”. Per cui amiamo e perdoniamo, E comunque i morti prima o poi risorgeranno .

  2. Corrado

    Quando si ammazzano donne e bambini non voglio più sentire parlare di misericordia! Stiamo morendo di misericordia! Rabbia e orgoglio questi sono i sentimenti che provo. Vigliacchi!

      1. Giusi

        No io non concordo. Non concordo che continui a promuovere un’immigrazione incontrollata, non concordo che non dica mai chi è stato, non concordo che lavi i piedi ai musulmani perché Cristo li lavò agli apostoli cioè ai sacerdoti.

  3. Pierfranco

    Questa notizia rischia di passare inosservata.
    Il massacro di oltre settanta persone tra le quali molti cristiani, ma in Pakistan forse fa meno notizia di quelle morte in Belgio!
    Dei cristiani perseguitati e uccisi nel mondo non frega niente a nessuno specialmente nella ricca e opulenta Roma!
    E per Roma intendo il centro della cristianità!
    Questi cristiani stavano feteggiando la Pasqua e sono stati colpiti mentre celebravano la vita, la Vera Vita!

  4. Qualche giorno fa…

    “E’ di 41 morti e e oltre 100 feriti il bilancio dell’attentato suicida avvenuto ieri nell villaggio di Iskanderiyah, nella provincia irachena di Babil a circa 50 chilometri a sud di Bagdad, dove un attentatore si è fatto esplodere in uno stadio dopo un torneo di calcio. Lo riferisce un funzionario della direzione sanitaria della provincia di Babil. Da quanto si apprende 17 vittime avevano un’età compresa tra i 10 ed i 16 anni”.

  5. Come vorrei che tutti i governatori del mondo si riunissero per eliminare queste carneficine!! E’ vergognoso che non si riesca a fare qualcosa per la pace

  6. Corrado

    Vai a dirglielo ai parenti che i loro cari risorgeranno. Risparmiateci per favore queste espressioni untuose da fariseo.
    Il sangue di questi innocenti urla giustizia a Dio.
    Obama e l’Unione Europea impongono sanzioni alla cristiana Russia ma restano indifferenti alle stragi senza fine di cristiani: rinnegano le proprie origini, è vergognoso.

    1. Mi pare che mai periodo fu appropriato per ricordare che in morti in Cristo, in Cristo risorgeranno.

      Fermi restando l’indignazione, la comprensibile umana rabbia e il fatto che questo sangue grida giustizia, nel ricordare il destino che ci attende, qualunque sia la morte umana che parimenti ci attende, non vi è nulla di “untuoso” o farisaico.

      Anche gli iniqui carnefici risorgeranno, ma per la dannazione eterna…
      (Terribile sorpresa per i tanti che credevano di guadagnarsi il paradiso immolandosi!)

            1. Non ci vorrebbe mica tanto anche a ringraziare con semplicità per gli auguri ricevuti, invece di polemizzare sul mio blog…
              O sono gli auguri pasquali in sé che ti urtano.
              Se così è dimmelo che evito… tutto vorrei tranne che aumentare il tuo spirito polemico 😉

      1. Fabrizio Giudici

        “non vi è nulla di “untuoso” o farisaico.”

        No. Però citare la misericordia senza la giustizia è semplicemente cosa eretica, in quanto stravolgimento della natura di Dio. Tu tempo fa scrivesti correttamente che Dio “è” e basta, e poi però perché entri nelle nostre testine dobbiamo usare un approccio analitico e “scomporlo” in attributi. Che però devono essere sempre presenti tutti, in modo equilibrato. Sennò il modello che ci facciamo nelle nostre teste non corrisponde al Vero Dio.

        Per cui capisco benissimo chi sopra si è alterato e condivido.

        1. @Fabrizio,
          parimenti, visto che taluni paiono invocare solo giustizia, le cose mi pare si bilancino, se il punto è nominare assieme Misericordia e Giustizia.
          Poi sinceramente ricordare la Resurrezione per coloro che sono morti, non vedo dove leda il concetto di Giustizia che in una prospettiva escatologica appartiene solo a Dio.
          (peraltro se hai letto gli altri miei commenti l’ho nominata la Giustizia Divina…)

          É cmq ben triste che in giorni come questi segnati dalla gioia indicibile della Resurrezione di Nostro Signore da una parte e dal dolore e orrore di simili stragi che vedono in atto una strategia diabolica (termine che uso non a caso), ci si trovi a lanciare accuse e prendere le distanze tra fratelli…

          Buona Pasqua, Fabrizio.

          1. Aggiungo che bollare come eretico un qual si voglia commento che di volta o in volta (e “a caldo”) si soffermi solo su uno dei tanti attributi che in noi “definiscono” ( sarebbe eresia anche usare questo termine 😉 ) Dio, sarebbe decisamente sprositato, dato che un commento non vuol essere trattato di teologia né viene espressa una intera tesi…

            Nel caso specifico quindi passeremmo da “untuoso e “farisaico” a eretico… una bella escalation non c’è che dire 😉

  7. Klaus B

    Vai a dirglielo anche a tutti quegli adulti e bambini che sopravvivranno ma passeranno il resto della loro vita con uno o due arti in meno, o un occhio, o una parte del viso. In un paese dove non so quanto (ma temo di immaginarlo) l’intervento pubblico e l’assistenza sanitaria potranno aiutarli. Quelle bombe sono confezionate in modo da procurare il maggior danno possibile anche dove non arrivano a uccidere, come si è visto dai resoconti dopo gli attentati di Bruxelles.

    1. E questo Klaus non fa altro che confermare quanto si tratti solo e soltanto di azioni vili, crudeli e volte solo al male (ammesso qualche altro motivo possa esitere e essere ritenuto valido…)

  8. Klaus B

    Su questo non c’è dubbio. Il fatto è però, almeno per come la vedo io, che si tratta di una guerra, nonostante la comune riluttanza degli europei ad ammetterlo (a parte i francesi). Una guerra scatenata contro l’occidente e contro i cristiani. E in una guerra, purtroppo, si deve combattere. Pur cercando di non provare odio verso il nemico anche quando compie azioni sommamente crudeli sleali e vili come in questo caso. E anche se il nemico, ovviamente, non può essere costituito da tutto il miliardo e più di fedeli dell’Islam, altrimenti ci avrebbero già eliminati tutti, visto che un solo suicida riesce a uccidere un centinaio di persone. Ma occorre che ciascuno sia tenuto a dichiarare senza equivoci da che parte sta, e in questo il buonismo e l’accoglienza indiscriminata non aiutano.

  9. 61angeloextralarge

    Quanta sofferenza e quanti innocenti che pagano! C’è poco da stare a parlare misericordia-sì e misericordia-no. Stiamo pregando troppo poco per la pace. D’altra parte se non c’è nemmeno tra noi cristiani…

  10. Oggi come oggi cosa starebbe a significare “occidente cristiano”?!

    O lo definiamo come “cristiano” quando ci torna comodo a creare magari contrapposizioni?

      1. Klaus B

        Se ti riferivi al mio commento, io ho parlato di guerra contro l’Occidente “e” contro i Cristiani, mai di “occidente cristiano”. Nel delirio di chi compie certe azioni, tuttavia, è ben possibile che Occidente e Cristiani si identifichino, anche se noi ben sappiamo come stanno le cose. Purtroppo.

        1. Enrico

          Si identifichino o glieli facciano identificare. E ‘ più facile trovare qualcuno che si fa saltare per aria per motivi religiosi piuttosto che per motivi politici molto meno eroici.

          L’Occidente dovrebbe fare un mea culpa poi per le proprie responsabilità. Quando ai Paesi poveri viene chiesto sistematicamente di tagliare su sanità e ISTRUZIONE (nota ricetta di Banca Mondiale e Fondo Monetario per decenni nel cosiddetto terzo mondo, ora ce la cucchiamo anche noi), può saltare fuori qualcuno che gratis (in teoria, nella realtà coi soldi dell’Arabia Saudita) offre un minimo di istruzione (solo ai maschi): le scuole coraniche. O la colpa è solo dei genitori che avrebbero dovuto tenere i figli a casa?

        2. No KIaus, non mi irferivo ad un tuo commento…
          Come ho scritto mi riferivo ad un commento che deve essere stato cancellato dall’admin, ma che avevo fatto in tempo a leggere e a cui ho risposto.

          Essendo stato cancellato non sto a riportarne il contenuto.

    1. Fabrizio Giudici

      “O lo definiamo come “cristiano” quando ci torna comodo a creare magari contrapposizioni?”

      In questo caso non è un problema, perché quelli ammazzano chiunque non è come loro. Occidentale _o_ cristiano, oppure occidentale _e_ cristiano; ma anche altro.

      1. Poco ma sicuro… Ma il tuo commento non mi pare tenga conto della tesi a cui rispondevo.
        L’avevi letta, prima che evidentemente non fosse pubblicata?

  11. Come vediamo dai commenti possiamo dire che e’ una espressione umana di dolore verso tanto orrore. Per 6 milioni di persone e altre 100 milioni di militari/civili ci furono anche allora tentativi di indignazione comune. Ora, piu’ o meno, libro chiuso e forse e’ bene cosi’ e si va avanti. Siamo andati avanti? o siamo solo diventati in generale piu’ barbari?, materialisti, edonisti, atei ed eticamente freddi a tutto oppressi dal nostro egoismo al punto di non vederlo piu’?. Quanto accade oggi sono le conseguenze di tempo perduto dai nostri sistemi sociopoliticieconomici di egoismi etici delle nazioni, religiosi,nazionali e di politiche di soppravvento a sfruttamento reciproco. Il mercato globale del denaro. Godiamoci le conseguenze di quello che abbiamo seminato e stiamo raccogliendo. Ricordiamoci che siamo solo all’inzio dell’Apocalisse: vale anche per chi non la vede o non si cura dei Segni. Chi ha occhi ed orecchi da intendere intenda. Al lupo, al lupo ma nessuno ci crede piu’. Cordiali saluti, Paul

  12. Enrico

    Scriveva recentemente don Carron sul Corriere della Sera:
    Di recente Benedetto XVI ci ricordava la ragione dell’insistenza di Papa Francesco in questo Anno della Misericordia: ‘La Misericordia è l’unica vera e ultima reazione efficace contro la potenza del male. Solo là dove c’è misericordia finisce la crudeltà, finiscono il male e la violenza.’

  13. Fabrizio Giudici

    @Bariom “ricordare la Resurrezione per coloro che sono morti, non vedo dove leda il concetto di Giustizia che in una prospettiva escatologica appartiene solo a Dio.”
    “un commento non vuol essere trattato di teologia né viene espressa una intera tesi…”

    Proprio per il fatto che non esprimiamo tesi intere ritengo che i commenti adirati sopra siano assolutamente comprensibili. Infatti, per esempio, non fa assolutamente male citare la Resurrezione, certo. Ma, visto che stiamo parlando di un discorso contestualizzato, fortunatamente nessuno dei commenti ha evidenziato vene di pessimismo relative al nostro destino finale: per cui non è quello l’argomento primario da battere. Mentre gli attributi divini che si possono trovare in apparente contrapposizione, se mal citati, penso che sia sempre assolutamente importante menzionarli entrambi. Sulla Misericordia, poi, è evidente che il contesto è l’ossessiva predicazione della Santa Sede (non a caso giovanni vi ha fatto riferimento) che la sbilancia nettamente nei confronti della Giustizia, ad un punto che siamo ormai borderline con il luteranesimo [1].

    Per non dire, poi, che ormai il discorso è stato degradato a livello di slogan. Cosa vuol dire, in risposta a tutte queste violenze, “solo un’infinita misericordia può darci salvezza”? In che prospettiva stiamo ragionando? In prospettiva spirituale non c’è dubbio. Ma in prospettiva materiale? Vale la stessa risposta? Guardando duemila anni di magistero e vari esempi di santi che si sono impegnati in prima persona nel reagire alle violenze rivolte verso di loro (da San Luigi a Giovanna d’Arco, fino ai martiri combattenti Cristeros e quelli della Guerra Civile spagnola) direi proprio di no. Per cui una risposta laconica, che non fa che ripetere uno slogan, non può che provocare irritazione in chi la riceve.

    @Enrico La predicazione di Benedetto XVI non si può ridurre ad una singola intervista, non contestualizzata, come ha fatto Carron sul Corriere. Per esempio, commentando l’episodio biblico della Querca di Mamre, Benedetto così scrisse in una sua catechesi (io ho ampiamente riassunto, da leggere tutto l’orginale [2]):

    ****
    Il primo testo su cui vogliamo riflettere si trova nel capitolo 18 del Libro della Genesi; si narra che la malvagità degli abitanti di Sodoma e Gomorra era giunta al culmine, tanto da rendere necessario un intervento di Dio per compiere un atto di giustizia e per fermare il male distruggendo quelle città. È qui che si inserisce Abramo con la sua preghiera di intercessione. [Benedetto fa ampi riferimenti al fatto che Abramo si appella alla misericordia divina per salvare la città nel caso vi si trovino almeno dieci giusti] Se leggiamo, però, più attentamente il testo, ci rendiamo conto che la richiesta di Abramo è ancora più seria e più profonda, perché non si limita a domandare la salvezza per gli innocenti. Abramo chiede il perdono per tutta la città e lo fa appellandosi alla giustizia di Dio; dice, infatti, al Signore: «E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano?» (v. 24b). Così facendo, mette in gioco una nuova idea di giustizia: non quella che si limita a punire i colpevoli, come fanno gli uomini, ma una giustizia diversa, divina, che cerca il bene e lo crea attraverso il perdono che trasforma il peccatore, lo converte e lo salva. Con la sua preghiera, dunque, Abramo non invoca una giustizia meramente retributiva, ma un intervento di salvezza che, tenendo conto degli innocenti, liberi dalla colpa anche gli empi, perdonandoli. Il pensiero di Abramo, che sembra quasi paradossale, si potrebbe sintetizzare così: ovviamente non si possono trattare gli innocenti come i colpevoli, questo sarebbe ingiusto, bisogna invece trattare i colpevoli come gli innocenti, mettendo in atto una giustizia “superiore”, offrendo loro una possibilità di salvezza, perché se i malfattori accettano il perdono di Dio e confessano la colpa lasciandosi salvare, non continueranno più a fare il male, diventeranno anch’essi giusti, senza più necessità di essere puniti. […] Ma neppure dieci giusti si trovavano in Sodoma e Gomorra, e le città vennero distrutte. Una distruzione paradossalmente testimoniata come necessaria proprio dalla preghiera d’intercessione di Abramo. Perché proprio quella preghiera ha rivelato la volontà salvifica di Dio: il Signore era disposto a perdonare, desiderava farlo, ma le città erano chiuse in un male totalizzante e paralizzante, senza neppure pochi innocenti da cui partire per trasformare il male in bene. Perché è proprio questo il cammino della salvezza che anche Abramo chiedeva: essere salvati non vuol dire semplicemente sfuggire alla punizione, ma essere liberati dal male che ci abita. Non è il castigo che deve essere eliminato, ma il peccato, quel rifiuto di Dio e dell’amore che porta già in sé il castigo.
    ****

    Carron non nomina neanche la parola “giustizia”. D’altronde la giustizia per lui è già sparita da quando non ha preso posizione sul DDL Cirinnà. Dal suo intervento, da quello di giovanni, ed in generale da tutta la predicazione corrente della Santa Sede (perlomeno in quella che batte i canali mediatici più importanti), sembra che dobbiamo accettare gli eventi così come sono e limitarci ad affidarci alla misericordia divina. Non c’è traccia della parola “punizione”, “castigo” (qualcuno ha persino riportato che in alcuni santuari, come quello di Pompei, sono apparsi vicino ai confessionali “atti di dolore” dove è stata rimossa la frase “perché ho meritato i tuoi castighi”), e quindi neanche conversione. Di fatto chi compie questi atti violenti sembra un’entità immateriale, non altri uomini che non solo sono maligni da fermare, o peccatori che hanno bisogno della giustizia e del castigo come opportunità di conversione. Insomma, sembra che siamo tutti… predestinati: le vittime al Paradiso e gli altri boh. Invito a leggere il pezzo del sac. Morselli [1] per capire la china su cui stiamo scivolando.

    [1] http://blog.messainlatino.it/2016/03/lutero-cantalamessa-e-la-resurrezione.html
    [2] http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1347958

    1. Fabrizio Giudici

      Per necessità di precisione, “reagire alle violenze rivolte verso di loro” va corretto come “reagire alle violenze rivolte verso le loro comunità”.

      1. Giusi

        Che vuol dire poi il discorso generico: usiamo la misericordia? Che misericordia dobbiamo usare nei confronti di un assassino ammalato di islam (non lo chiamo kamikaze, i kamikaze avevano la loro dignità) che si fa saltare ammazzando donne e bambini credendo di andare in paradiso con non so quante vergini? (pure in paradiso pensano di poter fare i porci!). All’inferno deve andare! Dove merita!

        1. E di fatto molti di costoro avranno una amara sorpresa…

          Ma mi pare che ciò che ci scandalizza, è anche il solo pensare che Dio potrebbe (mettiamoci pure tutti i se e i ma che conosciamo e che anche la Chiesa insegna) anche decidere diversamente, e starebbe forse a noi giudicare l’agire di Dio?

          1. Giusi

            No ma quando muoio, magari prima di mandarmi all’inferno, spero che me lo spieghi…….

        2. Klaus B

          Infatti: questa volta sono in pieno accordo con Giusi (non mi capita molto spesso). Il termine kamikaze non va usato a proposito di questi suicidi, è un insulto a quelli veri, che seguivano un’etica di onore, per quanto da noi non condivisibile, e colpivano esclusivamente obiettivi militari, obbedendo a ordini dei loro superiori e in una guerra dichiarata e combattuta secondo regole. Per quanto riguarda l’inferno, non spetta a noi dirlo, certamente, perché non possiamo entrare nelle loro coscienze, ma, anche volendo supporre che siano irresponsabili perché indottrinati e manovrati (ma dove andrebbe a finire il libero arbitrio?), ci sarà pure qualcuno che pagherà.

          1. Si Klaus, ma torniamo sempre lì…

            Il cuore del Cristiano deve essere quello di Dio (santo come Lui è Santo) che dice: “Com’è vero ch’io vivo – oracolo del Signore Dio – io non godo della morte dell’empio, ma che l’empio desista dalla sua condotta e viva.”

            O si deve sperare che “qualcuno la paghi”!?
            Cristo a già pagato le colpe dell’Uomo, vogliamo rendere vano il Sacrificio di Cristo?

            Poi che non siamo santi e godremmo di un po di “giusta” umana vendetta, ok… ma non raccontiamoci che questo abbia a che fare con l’essere Cristiani.
            Il Cristiano non proclama che l’inferno è vuoto, che non esiste o che nessuno rischia la dannazione eterna (nessuno escluso), ma non può che desiderare che ognuno sia salvato.

            1. Klaus B

              Esiste anche il Purgatorio, però (guai per me se non esistesse, spero solo di andarci). “Orribil furon li peccati miei / Ma la Bontà infinita ha sì gran braccia / che prende ciò che si rivolge a Lei”. Ma ci si deve rivolgere a Lei, però, cioè ci si deve pentire. Quindi mi auguro certamente che ognuno si salvi, ma so che questo potrà avvenire solo se per chi si pentirà, rendendosi conto del male che ha procurato. La salvezza dunque non potrà esserci senza grande sofferenza. Sofferenza personale di chi ha commesso il male, che sarà evidentemente proporzionale al male commesso, in aggiunta alla sofferenza di Cristo che ha salvato tutti noi. Se mi sbaglio, correggetemi.

              1. Direi in buona sostanza corretto…
                Non ho citato il Purgatorio (Chiesa Purgante) in quanto chi vi si trova o troverà è già sostanzialmente salvato.

              1. Giusi, sinceramente, nemmeno a me.. 😐
                Ciò non toglie che dobbiamo aspirare ala santità.
                Quando ci verrà “spontaneo” vorrà dire che saremo in grado di “esercitare la virtù senza sforzo” un bel passo di cammino avanti 😉

                1. Paul Candiago

                  La nostra Fede: Signore nell’ora della prova simmi vicino e dammi il tuo aiuto e forza. Preghiamo e sacrifichiamoci per i nostril fratelli martiri di prima, di ora e del futuro. Paul

          2. Paul Candiago

            Astratto: Attenzione per chi e’ Cristiano cattolico. Chiedete in giro ad amici/amiche e conoscenti cristiani se sanno il significato catechetico Cristiano della Misericordia di Dio per il suo Valore e come Medicina di Salvezza o conoscono solo il significato della parola misericordia. A mio limitato sondaggio mi sembra che e’ capita come entrare ed uscire da una porta e il trucco e’ fatto. Speriamo che mi sbagli o l’apparato ecclesiastico deve fare unn po’ di catechismo coni i fedeli ? Abbiamo ancora molti mesi per sapere come le cose stanno e sapere il senso della Misericordia Divina per il suo giusto Valore. Cordiali saluti di Miesercordia per noi tutti,Paul

          3. Paul Candiago

            Astratto: eravamo ammalati di fascismo, nazismo, comunismo, franchismo e del Che e abbiamo fatto immensamente peggio, per ora, del presente terrorismo, piu’ avanti staremo a vedere. Scritto questo aggiungo che due sbagli non fanno un opera buona. La soluzione? o si cambia l’andazzo mondiale delle nostre relazioni e convivenze o questo e’ solo il preludio alla terza Guerra mondiale che dopo constatare: senza vincitori ne vinti avremo di nuovo lacrime da coccodrillo. “ Proprio quando gridiamo pace e bene si scatenra’ l’inferno”, non sono parole mie ma si possono leggere su vari testi. Paul

    2. sweety

      Forse Fabrizio è come dici. Però mi pare anche manchi nelle tue parole un esame attento a cosa significhi misericordia. Se misericordia vuol dire vabbe liberi tutti allora non è che una blasfema imitazione della Misericordia. La misericordia di Dio è il suo continuo accoglierci, comprenderci e salvarci. Non vedo come una predicazione possa essere “ossessiva” su questi punti che sono il cardine della fede. A me pare piuttosto ossessivo il continuo ed estenuante criticare il Papa. Dici che siamo quasi al luteranesimo: eppure saprai bene che la misericordia divina non è esattamente il punto forte del luteranesimo. ..Piuttosto, in molti commenti qui io vedo una nettissima convergenza con l ebraismo. Per vari motivi sto studiando teologia ebraica, e la nozione di giustizia e di legge è fondamentale. La grazia non c è. Devi obbedire alla lettera delle mitzvot, i precetti. Poi c è un discorso complesso, io amo profondamente l ebraismo e imparo molto dai fratelli ebrei su osservare le feste ecc. Ma davvero mi pare che in molti commenti qui lo spirito sia simile.

      1. Di fatto l’Ebraismo non dimentica e non perdona… Lo dimostra quanto la Shoah sia per gli Ebrei come una tragedia accaduta ieri e ancora sono presenti e fortissime nei toni, le loro preghiere di invocazioe di giustizia di Dio su coloro che sono stati i loro aguzzini (potremmo anche chiamarle “maledizioni”).

        Questo senza voler sminuire l’immane tragedia che fu l’Olocausto, né volendo giudicare gli Ebrei, per i quali ho un profondo rispetto e affetto…

    3. “Proprio per il fatto che non esprimiamo tesi intere ritengo che i commenti adirati sopra siano assolutamente comprensibili. Infatti, per esempio, non fa assolutamente male citare la Resurrezione, certo.

      Bene, ottimo… solo pareva così non fosse 😉

      Sugli “sbilanciamenti” sono tue valutazioni… vero è che oggi (causa le valutazioni di molti sullo “sbilanciamento”), oggi nominare qualunque cosa riporti alla Misericordia, sembra sia pronunciare eresie o bestemmie.

      Siamo nell’Anno della Misericordia, grosso errore quindi, perché mette in risalto un solo attributo di Dio facendo dimenticare la Giustizia che gli appartiene (e che ammistrerà in modi che Lui solo conosce)?
      E che dire della Festa della Divina Misericordia istituita da San Giovanni Paolo II?

      Come vedi diviene un po’ complesso esser sempre preoccupati di “bilanciare”…
      Fermo restando l’assoluto valore dell’intervento divino (laddove Lui vuole e decide) che è salutare e benefico castigo o punizione, il cui scopo ultimo è (guarda caso) nuovamente di misericordia, inquanto Dio dice per bocca di Ezechiele: “Com’è vero ch’io vivo – oracolo del Signore Dio – io non godo della morte dell’empio, ma che l’empio desista dalla sua condotta e viva.”

      1. Fabrizio Giudici

        “Come vedi diviene un po’ complesso esser sempre preoccupati di “bilanciare”…”

        No, Bariom, non è complesso e la citazione di GPII è a sproposito: quel Papa, come Benedetto, non si esprimeva a slogan, ma con una teologia ben fondata e ben spiegata. E con uno stile di predicazione che non lasciava adito a dubbi (anche negli episodi secondari, come per esempio quando, furibondo, riprese in diretta televisiva Ernesto Cardenal a Managua). L’Anno della Misericordia non è un errore: il grosso errore è spacciare un’idea di misericordia falsa ed incompleta. La citata predica di Benedetto e il breve pezzo di Morselli spiega perché (e fa capire che non è una “mia valutazione”, ma il Magistero).

        A proposito Bariom, metto la faccina 🙂 perché non voglio sembrare brusco. Quando ti si fanno presente (e non solo a te) certe evidenti contraddizioni tra il Magistero e la predica della Santa Sede (incluso il Papa) tu vai in tilt (e, beninteso, non sei l’unico), e pensi di cavartela con quel “sono tue valutazioni”, anche quando uno porta argomenti e, soprattutto, citazioni. Non mi pare un buon modo di ragionare.

        PS Se vogliamo rimanere su un livello terra-terra, allora potrei dire che la Misericordia senza Giustizia diventa un concetto così relativo che si può ribaltare come ci pare. Per esempio, perché non essere misericordiosi nei confronti di chi non vuole neanche un migrante in casa, o di chi rifiuta la giusta paga agli operai, oppure si disinteressa del lavoro per i giovani?

      2. Bruna

        Penso che se vedessimo più chiaramente le nostre colpe, saremmo tutti più assetati di misericordia, che di giustizia. E saremmo noi stessi più disposti alla misericordia.

        1. Bruna

          Visto che alla fine, ahinoi, dovremo rispondere delle nostre colpe, e in virtù della giustizia non è che ci verranno abbonate colpe perché altri ne hanno commesse di più gravi.

    4. Enrico

      Purtroppo il sac. Morselli ha preso un pezzettino di una predica per sviluppare la sua tesi. Se non si possono fare riduzioni per Benedetto non è bello farne nemmeno per gli altri. Non sono di CL, ho preso un brano di un articolo che mi sembrava in argomento solo per mostrare che l’opposizione Francesco/Benedetto penso esista solo nella testa dei rispettivi fans e non tra gli interessati. Se non si può ridurre Benedetto ad una intervista a me pare che l’insistenza di Francesco sulla Misericordia lo trovi favorevole.

      1. Giusi

        Mah! Persino la Scaraffia sull’Osservatore Romano ha dissentito dalle recenti esemplificazioni giornalistiche…..

        “L’intervista che Benedetto XVI ha rilasciato al teologo gesuita Jacques Servais sul tema della fede tocca temi cruciali. Non si rivela tanto come un appoggio offerto dal Papa emerito a un presunto partito della misericordia, e quindi a Francesco, come ha rilevato chi ha dato dell’intervista soprattutto un’interpretazione giornalistica: come se il tema della misericordia costituisse un’esclusiva del Papa regnante e non un tema fondativo della tradizione cristiana, anche se spesso emarginato e dimenticato. Piuttosto l’intervista è importante perché contiene un’interpretazione storica di grande rilievo, di quelle che ribaltano il pensiero comune: per l’uomo di oggi «le cose si sono in un certo modo capovolte, ovvero non è più l’uomo che crede di aver bisogno della giustificazione al cospetto di Dio, bensì egli è del parere che sia Dio che debba giustificarsi a motivo di tutte le cose orrende presenti nel mondo e di fonte alla miseria dell’essere umano. Tutte cose che in ultima analisi dipenderebbero da lui».

        http://w2.vatican.va/content/osservatore-romano/it/comments/2016/documents/se-e-dio-a-doversi-giustificare.html

        1. Paul Candiago

          Astratto: dalle canne sbattute dal vento e dai falsi profeti liberaci o Signore che si fa sera e le tenebre dell’apostasia coprono sempre piu’ il mondo. Paul

  14. Fabrizio Giudici

    “No ma quando muoio, magari prima di mandarmi all’inferno, spero che me lo spieghi…….”

    In realtà, su questo punto ha ragione Bariom. Se è umano reagire con ira, razionalmente non possiamo permettercelo. Questa, traparentesi, è la grande differenza tra “noi” e “loro”. Nel citato film di ieri, in una scena appariva invalicabile la distanza tra un militare algerino ed uno dei frati trappisti (che sarà tra le vittime del martirio finale). Il militare conduce il frate in un hangar dove è custodito il corpo di un terrorista che i suoi soldati hanno ammazzato (facendogli fare una fine orribile). Va detto che quel terrorista aveva fatto di peggio con altri soldati e con molti civili. Il frate ne è ben consapevole; eppure il suo primo moto di reazione dinnanzi al cadavere è di pregare per lui. Cosa che imbestialisce non poco il militare: questo pregare per il nemico, che non solo è nemico, ma è pure assassino efferato, appare assolutamente intollerabile; tanto da ingenerare anche un certo sospetto nei confronti del frate.

    Ma noi non possiamo ragionare come quel militare islamico. Cristo ha perdonato dalla Croce i suoi aguzzini, noi non siamo certo “più importanti” di Cristo.

    Questo non vuol dire che non sia legittimo desiderare e agire in modo tale che gli assassini di Lahore siano ricercati, catturati e giustamente puniti (il che può voler dire anche ammazzati). Oltre che un fatto di giustizia in sé, può essere un modo perché si riscattino (rileggersi il punto di BXVI sulla punizione di Sodoma e Gomorra).

    PS Tanto per rafforzare il concetto con la cronaca recente:

    ****
    In un primo momento l’Esecutivo dei musulmani di Belgio aveva annunciato l’intenzione di far leggere in tutte le moschee una dichiarazione comune. Ma la proposta è stata respinta dal Consiglio dei teologi dello stesso Esecutivo. Così come è stata respinta la richiesta che gli imam oggi recitassero la sura “Al-Fatiha” per le vittime degli attentati. Il diniego è stato motivato con la constatazione che le vittime non sono tutte musulmane. Una posizione, questa, che manca di fermezza, a detta di alcuni membri della comunità musulmana belga.
    ****

    http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/Bruxelles-islamici-in-piazza-.aspx

    Insomma, gli islamici belgi non pregano per i morti non islamici. Valga questo come punto eclatante per ribadire che il nostro Dio non è il loro Dio.

    1. Perché il loro dio NON conosce la Misericordia! Ma la sola giustizia che è data dalla appartenennza.
      Eccola la differenza…

    2. Giusi

      Fabrizio ma io lo so che sbaglio infatti ho detto “prima di mandarmi all’inferno” ma non ce la faccio ad essere ipocrita: penso ai bambini sventrati….. Poi è vero che non possiamo sostituirci a Dio ma a rigor di logica quando dovrebbero essersi pentiti? Mentre esplodevano?

  15. “L’Anno della Misericordia non è un errore: il grosso errore è spacciare un’idea di misericordia falsa ed incompleta. La citata predica di Benedetto e il breve pezzo di Morselli spiega perché (e fa capire che non è una “mia valutazione”, ma il Magistero)

    E ti pare io sarei in disaccordo?

    Le tue valutazioni – che denunciano una contraddizione e che essendo persona intelligente basi su testi e argomenti – restano per me tue (e di altri) valutazioni.

    Lo so vorresti fossero confutate con altrettante argomentazioni, non dico tu non abbia ragione, ma che posso dirti? Forse (anzi senza forse) non ho le tue stessa capacità analitiche, forse non la vivo come una priorità che richiederebbe non poco tempo e impegno… e non credo proprio sarei capace io di farti cambiare idea.
    Per te semplicemente “vado in tilt”… 😉

    Certo che bisogna essere misericordiosi anche con “chi non vuole neanche un migrante in casa, o di chi rifiuta la giusta paga agli operai, oppure si disinteressa del lavoro per i giovani”…
    Per il fatto stesso che anche noi abbiamo i nostri egoismi (magari pure peggiori), limiti e peccati.
    Ciò non toglie che a noi come a loro debba continuamente essere ricordato ciò che è buono e giusto e ciò che invece è male ed errato e tutte le conseguenza delle proprie scelte, fermo restando che solo una cosa cambia il cuore egoista, profondamente egoista dell’Uomo… e sappiamo quale.

    L’egoismo poi spesso ha come ragione non una radicata cattiveria (anche), ma una inevitabile forma di autodifesa, perché se il tuo cuore non è stato riempito, ciò che dai o che ti viene chiesto di dare, sembra ti impoverisca, ti tolga la vita…

  16. @Fabrizio
    Visto che citi i monaci di Tibhrine torno a far notare che il famoso testamento spirituale di uno di loro (che avevo inserito nel post sull’uccisione delle suore yemenite) è assolutamente consonante con la predicazione più recente della Santa Sede. Giudicando obiettivamente a partire quel testo, puoi affermare che quei monaci non l’avrebbero approvata di tutto cuore? Poi, ribadisco, si può dissentire anche dai martiri, ma non si può dire che certe posizioni appartengono solo a cristiani luteraneggianti o tiepidi.

    @Enrico
    Completamente d’accordo sul fatto che la contrapposizione tra Francesco e Benedetto sia gonfiata dai rispettivi fans. Faccio spesso notare, per esempio, come il terribilmente progressista Ravasi fu creato cardinale da Benedetto, mentre il rassicurantemente tradizionale Sarah fu nominato da Francesco.

  17. Fabrizio Giudici

    “Purtroppo il sac. Morselli ha preso un pezzettino di una predica per sviluppare la sua tesi. Se non si possono fare riduzioni per Benedetto non è bello farne nemmeno per gli altri. ”
    Il Morselli ha letto la predica interamente, così come altre prediche “luteraneggianti” di Cantalamessa. Basta andarsele a leggere. D’altonde è Cantalamessa di suo pugno a scrivere cose come:

    ****
    Lutero ha avuto il merito di riportare alla luce questa verità, dopo che per secoli, almeno nella predicazione cristiana, se ne era smarrito il senso. E’ di questo soprattutto che la cristianità è debitrice alla Riforma, di cui il prossimo anno ricorre il quinto centenario.
    ****

    che chiariscono benissimo la prospettiva del suo pensiero: “per secoli”, ovvero 1500 anni, la Chiesa aveva “smarrito il senso”, poi è arrivato un eretico e, bontà sua, lo ha ripreso. Questo è il contesto.

    “Perché il loro dio [degli islamici] NON conosce la Misericordia! Ma la sola giustizia che è data dalla appartenennza.
    Eccola la differenza…2
    “Però mi pare anche manchi nelle tue parole un esame attento a cosa significhi misericordia. Se misericordia vuol dire vabbe liberi tutti allora non è che una blasfema imitazione della Misericordia.”
    “Non vedo come una predicazione possa essere “ossessiva” su questi punti che sono il cardine della fede. A me pare piuttosto ossessivo il continuo ed estenuante criticare il Papa. Dici che siamo quasi al luteranesimo: eppure saprai bene che la misericordia divina non è esattamente il punto forte del luteranesimo.”

    Qui si sta proprio cercando di riportare l’attenzione sul vero significato di misericordia. Infatti, per esempio, non è vero che il Dio degli islamici “non conosce misericordia”. Secondo loro è misericordioso, anzi, è uno dei suoi attributi ripetuti più frequentemente. È che hanno una diversa interpretazione di cosa sia la misericordia. È da questo punto di vista che ho citato il termine “ossessiva”: martella (slogan) solo su una prospettiva, almeno sui canali più diffusi. Certo che la misericordia non è il punto forte del luteranesimo: però Lutero la misericordia la cita, eccome. Anche lui la interpreta male: e proprio per questo, alla fine, il luteranesimo non ne fa un punto forte. Perché se non si intende correttamente, le si reca gran danno.

    “Di fatto l’Ebraismo non dimentica e non perdona… Lo dimostra quanto la Shoah sia per gli Ebrei come una tragedia accaduta ieri e ancora sono presenti e fortissime nei toni, le loro preghiere di invocazioe di giustizia di Dio su coloro che sono stati i loro aguzzini (potremmo anche chiamarle “maledizioni”).”

    Io non sono certamente studioso dell’ebraismo; tuttavia qualcosa mi sento di dirla. È vero che nell’ebraismo ci sono certi toni. Ma non si può neanche fare dell’erba un fascio. Nella predica citata sopra di BXVI è evidente il riferimento alla misericordia divina nell’insistenza di Abramo; è evidente nell’insistenza di Dio nello spingere Giona a predicare a Ninive (dove viene stigmatizzata la sua attesa per la punizione della città, che poi non arriva); così come il Salmo 135, quello che nelle strofe dispari è un insistente “perché eterna è la sua misericordia.”. Eccetera. Queste sono le loro Scritture e anche le nostre. Però in tutti i casi è sempre presente il bilanciamento con la giustizia: Sodoma e Gomorra vengono condannate; Ninive no, ma solo perché la popolazione accoglie la predicazione con l’invito alla conversione di Giona e “veste di sacco”; e nel salmo c’è anche scritto che il Dio misericordioso “travolse il faraone e il suo esercito nel mar Rosso”, oltre a vari “percosse” re e potenti (quelli che non si sono convertiti). Insomma, la misericordia non l’ha introdotta Gesù Cristo, che d’altronde è venuto per il Sacrificio Eucaristico; non è venuto a cambiare la Legge. Anche i due comandamenti “Ama il tuo Dio; ama il prossimo tuo…” nel vangelo escono dalla bocca di un dottore della legge, in un dialogo con Cristo, che poi approva. Evidentemente i concetti c’erano già negli ebrei che li volevano intendere correttamente. Questo lo dico non per divagare sull’ebraismo, ma per ribadire che la giusta interpretazione della misericordia e della giustizia la possiamo tirare non solo da due millenni di Tradizione cristiana, ma anche da qualche millennio ebraico precedente, senza dover andar dietro a chi pretende di vedere rivoluzioni, vere o presunte.

    “Poi, ribadisco, si può dissentire anche dai martiri, ma non si può dire che certe posizioni appartengono solo a cristiani luteraneggianti o tiepidi.”
    Non avevo seguito quella discussione. Riporto i testo da te citato all’epoca:

    ****
    “Non vedo, infatti, come potrei rallegrarmi del fatto che questo popolo che io amo venisse indistintamente accusato del mio assassinio. Sarebbe pagare a un prezzo troppo alto ciò che verrebbe chiamata, forse, la “grazia del martirio”, doverla da un algerino, chiunque sia, soprattutto se egli dice di agire in fedeltà a ciò che crede essere l’Islam. […]
    È troppo facile mettersi la coscienza a posto identificando questa via religiosa con gli integralismi dei suoi estremismi. L’Algeria e l’Islam, per me, sono un’altra cosa, sono un corpo e un’anima.
    L’ho proclamato abbastanza, mi sembra, in base a quanto ho visto e appreso per esperienza, ritrovando così spesso quel filo conduttore del Vangelo appreso sulle ginocchia di mia madre, la mia primissima Chiesa proprio in Algeria, e, già allora, nel rispetto dei credenti musulmani.
    La mia morte, evidentemente, sembrerà dare ragione a quelli che mi hanno rapidamente trattato da ingenuo, o da idealista: “Dica, adesso, quello che ne pensa!”. Ma queste persone debbono sapere che sarà finalmente liberata la mia curiosità più lancinante. Ecco, potrò, se a Dio piace, immergere il mio sguardo in quello del Padre, per contemplare con lui i Suoi figli dell’Islam così come li vede Lui, tutti illuminati dalla gloria del Cristo, frutto della Sua Passione, investiti del dono dello Spirito, la cui gioia segreta sarà sempre di stabilire la comunione, giocando con le differenze.
    Di questa vita perduta, totalmente mia e totalmente loro, io rendo grazie a Dio che sembra averla voluta tutta intera per questa gioia, attraverso e nonostante tutto.”
    ****

    È stato citato direi per intero nel film. Ma qui non è tanto un “dissentire” dai martiri. È un mettere le cose nel contesto. Io sopra ho fatto una correzione fondamentale al mio post precedente: “reagire alle violenze rivolte verso di loro” è una cosa diversa da “reagire alle violenze rivolte verso le loro comunità”. Nel caso di quei martiri, stiamo parlando del primo caso: di una scelta personale, del martirio che è una vera e propria vocazione, così come il sacerdozio o il matrimonio, a cui Dio chiama; chiamata che ogni fedele deve saper discernere. Nella ricostruzione dei fatti appare chiaramente che quei frati non sono andati a cercarsi il martirio. Lo hanno accettato come una possibilità e non si sono tirati indietro. Ma non erano responsabili verso terzi: il frate parla di sé e dei suoi fratelli, della sua prospettiva personale, riproponibile ad altri, ma non a tutti; mica si vorrà dire che in quel testamento chiamava l’intera comunità cristiana al martirio? Paolo parlava di diversi carismi dello Spirito: in questo caso, evidentemente c’è chi è chiamato al martirio, ma c’è anche chi è chiamato a difendere la propria comunità, e chi è chiamato perché cerchi di mettere in pratica la giustizia. Se guardiamo ad una cosa sola, allora sì che ribadisco il termine “ossessione”.

    D’altro canto qui sopra non leggo persone che chiedono la “condanna di un popolo” senza distinzioni.

    ” Faccio spesso notare, per esempio, come il terribilmente progressista Ravasi fu creato cardinale da Benedetto, mentre il rassicurantemente tradizionale Sarah fu nominato da Francesco.”
    A parte il fatto che molti prelati che hanno “fatto carriera” (passatemi il termine) sotto Benedetto hanno cambiato rotta in modo evidente sotto Francesco… di Benedetto sappiamo bene che il governo non era una sua dote. Lo ha detto lui stesso, di fatto, dimettendosi. Ravasi ha detto che dobbiamo “dialogare” con la Massoneria, con la quale condivideremmo dei valori. Ti pare che chi lo definisce “terribilmente progressista” esageri?

    1. Enrico

      Condivido una cosa, per quanto riguarda la parte che risponde a me: andare a leggere la predica in versione integrale.

      1. Paul Candiago

        Astratto: e dice il poeta: e parlano con una bocca piena di sole e di sassi. Paul

  18. Infatti, per esempio, non è vero che il Dio degli islamici “non conosce misericordia”
    Dai Fabrizio il senso lo avevi capito… certo che viene continuamente citato come “il misericordioso”…
    e cmq stiamo sempre facendo un distinguo tra Mussulmani e islamizzanti.

    Sull’Ebraismo e tutti i passi che citi, certo che li abbiamo in comune e che il concetto di Misericordia non è stato introdotto in terra da Gesù Cristo, si tratta anche di come si interpretano le Scritture … non per nulla Cristo non ha abolito la Legge, ma l’ha portata a compimento e la cosa non èstata da tutti ben digerita.

    Poi come sempre, abbiate misericordia ;-), non fatemi dire cose che non ho detto o da una frase estrapolarne tutto un pensiero sull’Ebraismo (che è fare di tutta l’erba un fascio) che non ho sostenuto NON conosca la Misericordia.

    Diversamente o si tace il 99% delle volte o altrettante volte si debbono fare dei trattati… 😐

    1. E quando scrivevo “il loro dio”, non a caso minuscolo, in tendevo il dio “fatto (da loro) a loro immagine e somiglianza”…

  19. Fabrizio Giudici

    “L’Occidente dovrebbe fare un mea culpa poi per le proprie responsabilità. Quando ai Paesi poveri viene chiesto sistematicamente di tagliare su sanità e ISTRUZIONE (nota ricetta di Banca Mondiale e Fondo Monetario per decenni nel cosiddetto terzo mondo, ora ce la cucchiamo anche noi)”

    Varie domande. Primo, dove sono i riferimenti di quanto dici? Secondo: chi ha detto che l’FMI e altre istituzioni sono “occidentali”? Terzo: chi glielo dice al Pakistan di seguire le ricette dell’FMI? Quarto: paesi come Arabia Saudita – da te stesso citata – e altri emirati sono ricchissimi, eppure le radici ideologiche dell’islamismo wahabita arrivano da lì. Un gran numero di terroristi, capi e militanti, non sono poveri per niente.

    Per me questo attribuire il radicalismo islamico è un’idiozia, tipica della peggiore sinistra, a cui purtroppo Francesco fa da cassa di risonanza. Ma mi paiono solo slogan. Per questo ti chiedo i riferimenti.

    1. Enrico

      E’ vero che sono stato sintetico e correttezza vorrebbe che linkassi un po’ di roba, ma nel momento in cui chiedi chi ha detto che il FMI e altri sono occidentali capisco che sarebbe perfettamente inutile. Chiedo scusa per aver pubblicato un post di slogan che ora non ho tempo di approfondire.
      Sulla ricchezza dei terroristi ho già letto alcune cose simili in riferimento a quelli di Parigi. Per me si tratta di slogan per coprire la realtà di quelli ben più numerosi che operano ad esempio in Medio Oriente, Nigeria e Pakistan. Ma magari tu hai dati sull’argomento.

      1. Paul Candiago

        Grandi Pensatori , si raccoglie quello che abbiamo seminato, abbandonando religone, morale ed etica e principi di giustizioa socile ed ora arriva la paga. Cordiali saluti Paul

    2. Giusi

      Se cortesemente Massimo Fini e quelli come lui mi spiegassero che c’entra l’Occidente con le suore dello Yemen, con i bambini del Pakistan o con i monaci di Tibhirine gli sarei grata. Padre Dall’Oglio era tutto baci e abbracci con i “fratelli musulmani” e a cosa gli è servito? Speriamo che sia ancora vivo.

      1. Forse solo ad assomigliare un poco a Gesù Cristo (non tanto nei “baci e abbracci”, tuo schematico e riduttivo tratteggio…)

        1. Giusi

          Deriva da un video che ho visto dove baciava e abbracciava tutti ma per somigliare a Gesù avrebbe dovuto predicare la sua parola cosa che non faceva perché oggi pare brutto….. Pure il Papa alla messa in coena domini ha detto che ognuno poteva pregare il suo dio…..

          1. E tu stavi con lui e sai cosa faceva o predicava…
            O lo hai letto su qualche testata blog sempre molto informati su tutti e tutto o lo hai dedotto dal video?

            In ogni caso (come sempre) tu sai cosa sarebbe meglio facesse e non ha fatto 🙁

            1. Giusi

              Bariom è noto: ho visto un documentario di due ore parlava in prima persona. Gesuita è: tutto un dialogo interreligioso, volemose bene, preghiamo insieme chi cavolo vogliamo tanto è sempre lo stesso dio….. Io non so nulla so che sul Vangelo c’è scritto: ” «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato”. E ancora: “In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi. In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città”. Tutto questo è ancora valido o è scaduto come uno yogurt?

              1. Ah ecco, hai visto due ore di documentario (lo stesso che go visto anch’io peraltro) e ne hai sedotto con certezza che Padre Dall’Oglio NON ha predicato il Vangelo e NON ha scosso abbastanza i sandali!!

                Ma un po’ di sana vergogna non ti sfiora mai il capo?

                1. Giusi

                  Ma che vergogna mi deve sfiorare? Quella di avere riportato il pensiero di Padre Dall’Oglio? Che poi è lo stesso del Papa. Pure il Papa ha pregato nei giardini vaticani con l’ebreo e il musulmano e ognuno pregava il suo dio. L’Imam ha pregato proprio per la nostra distruzione. Non usa più convertire. Che vuoi da me?

                  1. Vanni

                    A proposito di Padre Dall’Oglio mi sono chiesto spesso: ma coloro che hanno dialogato con lui e hanno ricevuto i suoi abbracci, che fine hanno fatto? Non parlano, non sentono e non vedono come le scimmiette? Per loro è tutto normale? E per noi deve essere normale che per loro lo sia?

                    1. Giusi

                      Vanni, pure (scusa Alvise) quelle due fulminate di cui non ricordo il nome erano amiche dei terroristi siriani (come Padre Dall’Oglio del resto ferocemente anti Assad) e quelli le hanno usate per finanziarsi posto che l’Italia paga per qualsiasi sconvolta rapita che vada a fare l’umanitaria tra i tagliagole. Padre Dall’Oglio l’hanno rapito i suoi “amici” forse con gli stessi intendimenti poi chi lo sa cosa è successo……

                    2. Enrico

                      L’hanno rapito i suoi amici: come te non c’è nessuno a distorcere le cose. Hai scritto due cavolate e sostieni di aver riportato il pensiero di padre Dall’Oglio, non c’è nulla da aggiungere a quel che ha scritto Bariom. Che l’Imam abbia pregato per la nostra distruzione lo dicono il Giornale (ed altri, specie a destra), se vai sul sito di Aleteia c’è una diversa spiegazione.

                    3. Giusi

                      Ahahahahahahah! Arrampicheteia! Che è andata ad intervistare un imam che ha impapocchiato una spiegazione assurda che non sta né in cielo né in terra! Pure i mafiosi dicono che la mafia non esiste! In più i musulmani, per precetto del Corano, devono mentire agli infedeli! Certo che voi modernisti siete pronti a dar credito agli Imam ma non a Gesù Cristo!

                    4. Giusi

                      Non dal Giornale da Arrampicheteia: questo ha detto l’Imam: “Allah non impone a nessun’anima al di là delle sue capacità. Quello che ognuno avrà guadagnato sarà a suo favore e ciò che avrà demeritato sarà a suo danno. “Signore, non ci punire per le nostre dimenticanze e i nostri sbagli. Signore, non caricarci di un peso grave come quello che imponesti a coloro che furono prima di noi. Signore, non imporci ciò per cui non abbiamo la forza. Assolvici, perdonaci, abbi misericordia di noi. Tu sei il nostro patrono, dacci la vittoria sui miscredenti”.

                      I miscredenti sono quelli che gli pregavano a fianco, noi e tutti quelli che non sono musulmani: fattene una ragione!

                    5. “I miscredenti sono quelli che gli pregavano a fianco, noi e tutti quelli che non sono musulmani”

                      Ah su questo non ci piove.. 😉

          2. Enrico

            Nella messa di quale anno? Ho letto il testo dell’omelia di quest’anno e il Papa non tocca l’argomento.

            1. Giusi

              “Ognuno, nella sua lingua religiosa, preghi il Signore”……. Se permetti la lingua religiosa dei musulmani non prega l’unico Signore e nemmeno quella degli indù!

              1. Giusi:

                …sei libera di pensarla come vuoi (ovviamente)! L’unica cosa da evitare è l’uso smodato del “pure”! Pure, pure , pure, pure…

                1. Giusi

                  Che ti devo dire? Cercherò un sinonimo. Dall’Oglio si definiva “cristiano in quanto musulmano” Pure! Ma che vor dì?

                  1. Enrico

                    In realtà ha detto ‘musulmano in quanto cristiano’. Non è che non hai capito cosa vuol dire, è che il dialogo tra religioni non ti sta bene, indipendentemente da cosa ne dice la Chiesa.

                    1. Enrico

                      Abbiamo la nuova ed unica teologa, quella che sa cosa deve e, soprattutto, non deve fare la Chiesa. Papa vescovi e teologi vari andate pure a zappare la terra, non abbiamo più bisogno di voi. Grazie per il link, così tra i primi commenti ho potuto leggere un’altra tua perla.

                    2. Paul Candiago

                      Dopotutto si fa sempre piu’ confuso il significato fra vero Ecumenismo nell’ortodossia del Magisterio Cattolico secondo il Deposito della Fede e il razionalismo di un ecumenismo democratico: Federazione di Credi e Religioni per favorire I Tempi dell’ avvento all’Anticristo. “… E tu Daniele taci e non dir niente a nessuno…”Paul

                    3. Giusi

                      Prendo atto che Gesù e San Francesco non ti stanno bene. E’ proprio vero che non bisogna dare le perle ai porci ((Matteo 7,6). E’ Vangelo. Che non te ne salti fuori che è un’offesa che voi modernisti siete subito pronti a schifare il Vangelo e ad esaltare gli eretici!

                    4. Beh ci sono molti eretici anche tra coloro che presero/prendono le parole di Cristo (o di chi altro a piacere) per contrapporle a ciò che la Chiesa insegnava/insegna…

                      Ma come si sa “loro” ne sanno/sapevano di più 😛

                    5. Giusi

                      Dimmi cosa ho preso a piacere per distorcerlo in senso eretico che qua le chiacchiere stanno a zero!

                    6. Giusi

                      Enrico parla a slogan, non motiva nulla, offende l’avversario e dice che ha ragione lui. Tutto quello che non gli sta bene dice che se l’è inventato il Giornale (è un suo incubo ricorrente) Lo chiedevo a te.

                    7. Fabrizio Giudici

                      “Beh ci sono molti eretici anche tra coloro che presero/prendono le parole di Cristo (o di chi altro a piacere) per contrapporle a ciò che la Chiesa insegnava/insegna…
                      Ma come si sa “loro” ne sanno/sapevano di più 😛
                      No Enrico… non dirglielo ti prego (qualunque cosa sia…) ”

                      Io non voglio commentare niente su Padre dall’Oglio perché non ne so niente…
                      Però, scusa Bariom, non è bello per niente quello che hai scritto. Gli eretici prendono le parole di Cristo e le contrappongono alla Chiesa nel senso del Magistero. Non nel senso dell’autorità, e sappiamo benissimo che a volte l’autorità non ha seguito il Magistero perché è nella storia consolidata della Chiesa. Seguire l’autorità a prescindere è un comportamento che ha un nome preciso e si chiama “clericalismo”. Ora, Giusi ha chiesto in cosa starebbe contrapponendosi al Magistero. Non puoi liquidare la sua domanda con una battutina “non dirglielo di prego”.

                    8. Oh Fabrizo…

                      La battutina “non dirglielo ti prego…” era solo per dire “sospendete la diatriba” che non mi pareva portare nulla di buono.
                      Poi “non è per neinte bello” ecc.
                      E’ forse bello scrivere “che voi modernisti (modernisti? chi?) siete subito pronti a schifare il Vangelo e ad esaltare gli eretici!” ?

                      Dai su, lassamo perdere… (o è questione di due pesi e due misure per posizioni a prescindere?)

                      Poi “sappiamo benissimo che a volte l’autorità non ha seguito il Magistero perché è nella storia consolidata della Chiesa.”
                      Ecco, lasciamo che sia la Storia (e la Chiesa stessa) a giudicare, senza avere la pretesa ogni volta di essere noi a fare o giudicare la Storia (o le storie altrui)…
                      Ma anche su questo abbiamo certo vedute divergenti.

                      Alcuni da Dio sono stati chiamati a “fare la Storia” e anche a giudicare, richiamare, ammonire la Storia e la Chiesa stessa… se qualcuno qui si sente investito di tale chiamata, lo dichiari apertamente (ma credo che se così fosse il Padreterno avrebbe disposto ben altro che il trastullarsi su un blog…).
                      Io da parte mia volo molto più basso…

                    9. Meno male…

                      Che poi riflettendo, cosa c’è di sbagliato nel dire che “anche tra coloro che… ci furono degli eretici”?
                      Non è forse vero?
                      Poi, non fu gradita la sferzante ironia? Questo è altro discorso… 😉

                      Comunque io mi auto-sospendo da questo post, che ci ha riportato alla tragica strage di tanti nostri Fratelli nel Giorno di Pasqua e noi stiamo qui a cavillare e tirarci i capelli 😐

                      (C’ha ragione Alvise…)

                    10. Enrico

                      Io ho scritto (riferendomi a Giusi): ‘L’hanno rapito i suoi amici:come te non c’è nessuno a distorcere le cose’. ‘In senso eretico’ è un’aggiunta fatta da Giusi non basata sui miei post

                    11. Giusi

                      Per i modernisti invece ad Enrico solo che Bariom ha la sindrome del prezzemolo…..

                    12. Paul Candiago

                      Eh! E quanto mai attuale vedere come ci capiamo da cattolici cristiani. I segni dei Tempi. Confusione e il “fumo di Satana e’ entrato nella Chiesa” (Beato Papa Paolo VI). Paul

                2. Paul Candiago

                  Signor Filosofiazzero,

                  allora da Adamo ed Eva , Abramo e il popolo Ebreo, Cristo e la Sua Chiesa, tutto un cavallo di Troia, una fiaba, l’oppio dei popoli non necessario.

                  Fai da te religione e non se ne parli piu’: atteggiameneto sempre piu’ amato e praticato anche nella Chiesa Cattolica da ecclesiastici e fedeli, quasi come accettabile disposizione spirtiuale e reale non piu’ vista come apostasia, ma aggiornamento moderno per un ballo in maschera fra Dio e Mammaona.

                  Su dai, bruciamo la Croce e la Dottrina e prepariamoci al nuovo religiosismo mondiale dell’Anticristo.

                  Vediamo dall’altra parte della luna come la prenderanno questo nuovo ordine le generazioni future.

                  “Quando ritornera’ su questa Terra il figlio dell’Uomo trovera’ ancora la Fede?”

                  Cordiali saluti, Paul

  20. Fabrizio Giudici

    “a rigor di logica quando dovrebbero essersi pentiti? Mentre esplodevano?”

    Non lo so. Forse. D’altro canto non mi sconvolge l’idea che siano finiti dritti all’Inferno, visto che non è vuoto. Ma il punto più importante è che saperlo non è una responsabilità che ci compete. Spetta a Dio. Ci compete evitare che altri ripetano il gesto ed uccidano altre persone.

    “nel momento in cui chiedi chi ha detto che il FMI e altri sono occidentali capisco che sarebbe perfettamente inutile.”

    La composizione dell’FMI è nota:

    https://it.wikipedia.org/wiki/Fondo_monetario_internazionale#Ripartizione_delle_quote_e_dei_voti

    Come ben saprai, ne fanno parte anche Cina, Russia, Arabia Saudita, India, Brasile (anche il Giappone, ma facciamo che questo è occidentale, anche se è un po’ tirata). Le altre cinque potenze non sono occidentali in nessun senso. Certo, tutti insieme contano meno del 15% dei voti; sono una minoranza. Ma chi li ha obbligati a farne parte? Domanda che poi è collegata alle altre che ho fatto.

    Aggiungo un’altra considerazione: negli ultimi decenni il mondo è diventato sempre meno povero e sempre meno ignorante. Per quanto riguarda l’istruzione, trovi qui tutta una serie di dati:

    http://www.mdgmonitor.org/mdg-2-achieve-universal-primary-education/

    Quindi il mantra che vede il mondo diventare sempre più povero ed ignorante, ripetuto da molti, è falso. Certo, dice lo stesso documento, rimangono ancora numeri alti, in senso assoluto, di popolazione che è povera e ignorante. Ma erano di più in passato, e in passato c’erano meno fanatici islamici. D’altronde poveri e ignoranti non sono solo gli islamici, ma solo lì si trova gente che si fa saltare in aria.

    L’FMI e la BM sono istituzioni che chiuderei domani, se potessi, perché non credo debbano esistere istituzioni sovranazionali che impongono alcunché (neanche l’ONU, per quanto mi riguarda). Hanno gravi responsabilità nel modellare il mondo secondo idee sbagliate. Ma non li si può ritenere responsabili di tutto, a meno che non si considerino gli abitanti del Terzo Mondo come dei bambini.

  21. Fabrizio Giudici

    “Ecco, lasciamo che sia la Storia (e la Chiesa stessa) a giudicare, senza avere la pretesa ogni volta di essere noi a fare o giudicare la Storia (o le storie altrui)…”
    “Alcuni da Dio sono stati chiamati a “fare la Storia” e anche a giudicare, richiamare, ammonire la Storia e la Chiesa stessa… se qualcuno qui si sente investito di tale chiamata, lo dichiari apertamente ”

    Come tu poi dici nella seconda frase, non è una pretesa: è un dovere. Ma non di “alcuni”: tutti devono sentirsi investiti da tale chiamata: o il CVII lo si cita solo quando fa comodo? Com’è che l’altro giorno si discuteva di concilio e post-concilio, perché tu ed Ola eravate – giustamente – pronti a sottolineare una mia mancanza di adesione al Concilio; mentre ora i richiamo all’evangelizzazione da parte di tutti i laici rimane lettera morta? Posso dire che è un approccio farisaico al CVII?

    “Comunque io mi auto-sospendo da questo post, che ci ha riportato alla tragica strage di tanti nostri Fratelli nel Giorno di Pasqua e noi stiamo qui a cavillare e tirarci i capelli”

    E purtroppo i martiri c’entrano, eccome. Perché alla fine quelli diventano quegli “alcuni”: loro devono essere messi davanti ad una scelta drastica, sacrificare la vita per testimoniare; ma noi no, per carità, perché da noi devono fare tutto i teologi. Eh no, non è cosa che ci riguardi personalmemte rispondere chiaramente che una cosa è il dialogo, una cosa il rifiutarsi di predicare la conversione agli islamici. E, in altre circostanze, di prendere posizioni coerenti su Matrimonio ed Eucarestia. Nascondendosi dietro della facile ironia o qualche slogan. Perché poi? Perché non bisogna offendere Avvenire o l’Osservatore Romano? Questo non è cavillare o tirarci i capelli! È l’abc della nostra fede, diamine! E se la Chiesa ha bisogno del sangue dei martiri d’Oriente è anche perché qui in Occidente ci sono troppi che non vogliono prendersi neanche una Croce così leggera come quella che invita a prendere una posizione chiara in un discorso!

    1. Allora mi ci ritiri dentro a forza…

      Che c’entra il richiamo (anzi il dovere) all’Evangelizzazione di tutti i laici?! Semmai qui si sta discutendo “cosa” sia questa Evangelizzazione. E dove nel mio scrivere avrei affermato deve essere disatteso?!
      (mi sa che ogni tanto ti sale la pressione e manchi di lucidità…) 😛

      Riguardo il prendersi la leggera Croce della posizione chiara, lascia stare che le Croci son ben altre, che le posizioni qui anche quando son chiare son spesso fraintese o per altri non sono abbastanza chiare o abbastanza nette o abbastanza dure e per ogni piccola affermazione si fa rotolare il sassolino sinchè diventa frana!!

      Tu dimmi se è cosa sensata a accettabile che alla fine dell’ennesimo franare di commenti, dal tuo scrivere io (o chi sia) mi debba sentire preso in mezzo come uno che non ha posizioni chiare e che in qualche modo è causa-complice del martirio
      dei nostri Fratelli!
      Quando poi il mio primo intervento verteva solo sulla supponenza di chi (Giusi, tanto perche non mi nascondo dietro un dito) dopo aver visto un video, pontifica su un Uomo di Dio che ha scelto di spendere la sua vita proprio in quei paesi d’Oriente! E magari ce l’ha pure persa la vita… ma no, che diamine non ha fatto questo, non ha fatto quello, non così, non cosà…

      Dalle mie parti si dice “andate a scopare il mare ” (che è meglio!)

      1. Paul Candiago

        Vedi tu il bello di questi giorni: chi ne dice troppe di storie e chi e’ in Autorita’ di parlare non fa catechesi per prevenire l’errore/apostasia ed esercitare il Dovere di diffendere il Deposito della Chiesa e in mezzo a tanta confusione che vediamo, viviamo e bombardati, 26 ore al giorno, da ogni forma mediatica da dentro e fuori la Chiesa. In tutta questa baraonda ci sono anch’io pecorella sperduta che aspetta di essere soccorsa: no, tu no! Paul

      2. Giusi

        Bariom anche le fulminate amiche dei terroristi erano state rapite e se non avessimo pagato un vergognoso riscatto sarebbero state uccise. Per essere martiri bisogna proclamare la Parola di Dio, quello vero. Mar Musa era una sorta di Bose del deserto con la differenza che Padre Dall’Oglio è sacerdote contrariamente ad Enzo Bianchi il che è pure peggio. Ma perché dire la verità è pontificare? Non era lì per convertire: non è supponenza mia è quello che aveva scelto di fare lui. Che vuoi da me?

        1. Il dialogo, un dono dello Spirito di Padre Paolo Dall’Oglio

          Sono stato a volte criticato per il fatto che, nei miei scritti, mescolo concetti cristiani con concetti musulmani e, peggio ancora, citazioni bibliche con citazioni coraniche. Nel dialogo, se si vuole evitare il dialogo fra sordi, è necessario costruire un linguaggio comune fatto di argomenti tratti dall’una e l’atra tradizione testuale e letteraria religiosa; ognuno infatti, deve imparare il linguaggio religioso dell’altro. Ciò vale anche per il processo di inculturazione della fede, in cui le diverse fonti di valori e di senso della cultura presa in considerazione dall’inculturazione diventano, secondo il modo del dialogo e dell’analogia, il principale campo di questa nuova incarnazione.

          Se questa non è guidata dallo Spirito Santo, non serve a niente; senza un carattere carismatico e “pentacostale”, l’inculturazione, il dialogo e l’evangelizzazione diventano sterili. La relazione con l’Islam è invero tutta intessuta di citazioni coraniche. Se la paura del sincretismo ci costringe a creare mondi concettuali e linguistici paralleli ed indipendenti, se vogliamo separare radicalmente Bibbia e Corano, vuol dire semplicemente che vogliamo separare radicalmente Chiesa ed Umma musulmana, chiudendoci in una incomprensione di ferro.

          Mi è dolce ricordare il discorso di Papa Giovanni Paolo II in occasione della sua storica visita alla Moschea degli Omayyadi il 6 Maggio 2001, visita che fu per noi, a Deir Mar Musa, una profetica benedizione della nostra vocazione. Egli citò il Corano accanto al Vangelo di Luca dicendo: “Nel percorrere il camminod ella vita verso il destino celeste, i cristiani sentono la vicinanza di Maria, Madre di Gesù; e anche l’Islam rende omaggio a Mariae la saluta come “eletta fra tutte le donne del mondo” (Corano III, 42). La Vergine di Nazareth, Signora di Saidnaya, ci ha insegnato che Dio protegge gli umili e “ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore” (Luca1,51)”.

          Inviato dalla Chiesa al dialogo con l’Islam, non mi sento ancora sufficientemente in grado di mettere in profonda interrelazione semantica e spirituale i testi biblici e coranici. D’altronde, lo ribadisco, questo deve essere un compito ecclesiale al livello teologico, e il compito di comunità che si incontrano, al livello dialogale.

          (Tratto dal libro di Paolo Dall’Oglio: “Innamorato dell’Islam, credente in Gesù”, Jaka Book)

          Soprattutto in un tempo come questo, denso di paure e giusta ripugnanza, che invitano alla chiusura difensiva, che anima a torto o a ragione “integralismi contrapposti”, diffidenza più che confidenza, dove il termine “dalogo” (certaente troppo frainteso) è visto come il più grande dei mali, certamente una visione come quella di Padre Dall’Oglio può far nascere valutazioni contrastanti, diffidenza, prese di distanza, dubbi, ma resta il fatto che la Chiesa (che tra l’altro ha messo sotto precisa osservazione alcuni scitti del Padre) che a me risulti, non si è mai pronunciata contro l’operato di Padre Dall’Oglio o la Comunità di Deir Mar Musa.

          Cosa voglio Giusi? Io non voglio nulla… cosa mi piacerebbe? Mi piacerebbe tu la smettessi di dare patenti di ortodossia a capocchia e in base ai tuoi (presumo) ben limitati strumenti di giudizio (ho visto un video – sic!).
          Sentenze gratuite e miopi che possono solo influenzare chi, ad esempio, di Padre Dall’Oglio non conosce nulla, ma si ritrova a leggere le tue belle sparate!

          Poi è chiaro che con il giudizio che sembri avere, di chi oggi nella Chiesa, è chiamato ad avere discernimento su una realtà o persona come quelle in oggetto, per te vale molto più quello che valuti tu dal tuo angolino di mondo… ma questo è un tuo problema e dovresti avere l’intelligenza e l’umiltà di rendertene conto.

            1. Certo, dal tuo punto vista…

              E come vedi non ho riportato qualcosa di più “accettabile” ai tuoi (o altri) orecchi.
              Poi, confermando che le tue sono “sparate”, va bene tutto (ammesso vada bene tutto…)

              Quindi a me la “sindrome del prezzemolo”, a te quella “del colpo in canna” 😛

          1. Paul Candiago

            Io credo ai Tempi dello Spirito Santo accelerato dalle nostre preghiere e sacrifici per avere un unica Chiesa Universale=”venga il tuo Regno.

            Il resto, come sempre ci sono gli esperti in materia nella Chiesa con contatti con altre credenze religiose da secoli sia dal punto di vista di Codici e anche di vita con comunita’ di altre Fedi. Non facciamo un compito dei cristiani di essere anche esperti di Corano o altri testi al di la’ di conoscenza senza esserne catechizzati . Non conosciamo la Sacra Scrittura ed ora ci occupiamo anche del Corano: ma guarda tu? Dopo tutto basta sapere che fu scritto 600 anni dopo Cristo e l’induzione cristiana pervade il Corano alla loro maniera mentalita’ e cultura sociopolitca-militare araba di quel tempo…ecc. Per ulteriori informazioni Google, non so che versione coranica usa, ma si trova tanto materiale per chi e’ interessato a sapere molto della religione Islamica arrivando ad essere esperti di Corano e limitati di conoscenza della Catechesi Cattolica. Il giorno per la notte. Paul

            1. @Paul,
              non c’è alcun dubbio che a poco vale per un Cristiano, conoscere testi o libri di altre relgioni se non si conoscono approfondiamene i nostri Testi Sacri (e anche una buona parte dei documenti della Chiesa).

              1. Paul Candiago

                Signor Bariom,

                la realta’:

                La “comica” finale dell’apostasia generale nella Chiesa Cattolica e l’ora delle Tenebre.

                “Quando ritornera’ il figlio dell’Uomo sulla Terra trovera’ ancora la Fede”?

                Paul

            2. Enrico

              Un conto è che tutti i cristiani debbano essere esperti di Corano, un conto è che chi lo è e cerca di stabilire un linguaggio comune per capirsi coi musulmani, come padre Dall’Oglio, sbagli in partenza.

              1. Paul Candiago

                Caro Enrico,

                al di sopra di iniziative private e senza nessun riferimento a persone veda se inquadra le semplici frasi della Dottrina di Cristo per Cristiani apparteneti alla Chiesa Cattolica: “Canne sbattute dal vento e falsi profeti”.

                Ai nostri giorni sempre piu’ numerosi e partecipanti a una nuova forma di apostasia: fai da te religione cattolico cristiana.

                Le chiese sono vuote da fedeli che pregano e le piazze piene di gente che chiacchiera con una “bocca piena di sole e di sassi”.

                Cordiali fraterni saluti, Paul

          2. vale

            questo il concetto di dialogo visto da una buona-se non gran parte-dell’islam:

            monsignor Bernardini, vescovo di Smirne, Turchia, che il 13 ottobre 1999, nel corso della secondo assemblea speciale per l’Europa del sinodo si alzò e disse:

            «Durante un incontro ufficiale sul dialogo islamo-cristiano, un autorevole personaggio musulmano, rivolgendosi ai partecipanti cristiani, disse a un certo punto con calma e sicurezza:

            ”Grazie alle vostre leggi democratiche vi invaderemo; grazie alle nostre leggi religiose vi domineremo”.

            http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=4162

            Con le vostre leggi democratiche vi invaderemo; con le nostre leggi religiose vi domineremo
            Fonte: Tempi, 23 marzo 2016

            1. Bri

              @vale
              “con le nostre leggi religiose vi domineremo” (*)
              ma questo è bellissimo! Non fraintendetemi, eh!

              Vorrei lo potessimo anche solo pensare noi come comunità cristiana un pensiero così totalizzante, universale, così calmo e sicuro.

              Invece siamo ridotti a comunità sfilacciata, “marginale”, forse pure “fluida” (va di moda, no?), con il problema (che c’è sempre stato però mi sa) dell’appeal sulle nuove generazioni come denunciato dal più recente post di Emanuele Fant e dei battibecchi su dialogo sì, dialogo mai, dialogo se (da cui non mi posso certo chiamar fuori)

              Il problema non è fuori dal cristianesimo, è dentro

              Dentro in tanti sensi, uno dei quali è che o si ricostruisce un profondo senso di appartenenza e comunità oppure è chiaro che hai perso ogni battaglia.
              Ma non solo contro l’islam. Perdi quella culturale. Quella politica. Quella sociale.
              Ma forse, ci va bene così.
              Forse quando invitati ad “esercitare il fascino del cristianesimo” non andiamo al di là di qualche presa in giro (oppure scendiamo anche noi qualche fermata prima dall’autobus (sempre in riferimento al post di Emanuele))

              (*) che tra l’altro (secondo me) non va inteso come presentato (una minaccia) quanto piuttosto come un monito. Una frase da amico. Qualcosa privo di risvolti violenti, ma solo banalmente naturali, come il fattore demografico.
              Noi abbiamo un’identità riconoscibile, voi vi diluirete come singoli e sarete dominati.
              Non serviva che lo dicesse “un autorevole personaggio musulmano”.
              Non è nemmeno bello presentarlo come un piano d’azione rivelato da “un autorevole personaggio musulmano” che si atteggia a bullo in un incontro intrareligioso
              E’, in fondo, uno squarcio su come viene vista la nostra società e il suo futuro.
              Qualcuno riesce a dargli torto?

              PS.
              Che poi “un autorevole personaggio musulmano” potesse dire “oh, svegliatevi voi cristiani inetti e rammolliti che state lasciando andare a rotoli la società cui avete dato le basi” … beh … insomma … dai

              1. vale

                @bri

                io non so quanto conosci l’islam.

                per quel che lo conosco io , amichevole, non mi pare proprio.

                e,da quello che si vede ultimamente, non solo in europa, ma anche in pakistan,indonesia,iraq,turchia,siria,ecc. non mi pare proprio che certi irenismi siano forieri di futuri rosei.

                e va bene che saranno anche una minoranza,quelli che intendono l’islam in codesto modo. ma sono una minoranza di centinaia di milioni inclusi stati tra i più ricchi che finanziano questo tipo di visione.

                piacerebbe anche a me, lo dissi una volta molti anni fa, ad un interlocutore che pregassero assieme a gerusalemme ebrei,cristiani e musulmani come dice adesso papa Francesco e che la gara-se di gara si può parlare- fosse a chi fa più bene. non a chi sopravanza l’altro numericamente o come numero di stati “conquistati”.

                Non sarà così. e prima ci si renderà conto di questo,prima potremo far fronte a quel che accade.

                se no,scompariremo.

                1. @vale,
                  la prospettiva, il punto di arrivo, la speranza, l’obiettivo (lo si chiami come vuole), del “dialogo”, se e quando dialogo può esserci, deve essere e non può che essere, condurre tutti (mussulmani, ebrei, buddisti e chi più ne ha più ne metta) a Cristo …non altro.

                  1. Giusi

                    E chi si pone questo intento? E come? Digiunando al Ramadan con i musulmani? Pregando insieme a loro ognuno il suo dio? Fece così San Francesco? Non mi pare proprio!

                    1. Io ne conosco più d’uno, ma le strade sono molteplici, come lo sono le situazioni, i carismi e ciò che Dio dispone…
                      ma tu ti limiti a stracciarti le vesti, a dire “non c’è nessuno!” e a quelli che percorrono una delle tante strade dire “non si fa così!” 😛

                    2. Giusi

                      A me non pare ci siano tante strade. Ce n’è solo una e l’ha indicata Gesù agli apostoli

                    3. Vabbè Giusi, se vuoi fare a chi non capisce o capisce solo quel che gli pare, possiamo anche lasciar lì qualunque discorso 😛

                2. Bri

                  @vale
                  quanto conosco l’islam?
                  poco, pochissimo, affatto (*)
                  Tu quanto sai del Ku Klux Klan?

                  A me non sembra corretto far di fanatici terroristi gli esponenti ufficiali di una religione
                  Nè dire che hanno il sostegno di centinaia di milioni di persone e finanziatori. Son finanziati come gli stati uniti finanziano altri gruppi geo-politicamente stratetigici. E mentre dico “altri” ricordo che esistono voci che gli stati uniti finanzino/abbiano finanziato anche Daesh …

                  Ma soprattutto, rispondendomi così, e io a te, passiamo oltre il vero tema del mio messaggio.
                  Guardiamo a noi. Alla nostra “perduta”, “smarrita” confusa identità di comunità.

                  (*) ebbi un fugace incontro anni fa, in terra loro, non li conoscevo ma mi invitarono, così, mi fidai, uscimmo, parlammo (anche) di religione (se esco con gente appena conosciuta nella nostra di terra scordati che la religione sia un argomento che si possa affrontare, un po’ come un bacio al primo appuntamento) e la premessa inattesa fu “same roots, same roots”. La stessa voglia di incontro, di conoscenza e di pace. Gente qualunque io, gente qualunque loro. So che un caso non fa testo, ma … per 10 giusti le vogliam salvare Sodoma e Gomorra?
                  Oggi invece mi capita di vedere singoli musulmani pregare andando e tornando dal loro lavoro. Mai nessuno che snocciola rosari. Nessuno(**). Forse oggi esiste un’app per cellulari e non me ne sono accorto?

                  (**)
                  non è vero, uno l’ho visto, ma il senso è chiaro spero

                  1. vale

                    @bri

                    veramente dal marocco alla mauritania ,dalla giordania all’egitto alla tunisia ( oltre ai libri,ovviamente) dire,piuttosto che pochi fanatici terroristi rappresentano una religioneche non la rappresentino affatto mi pare un tantino ardito.

                    anch’io sono stato ospitato,mi sono trovato bene ed ho parlato con molti di loro normalmente come farei in europa.
                    con altri non è stato possibile. e allora?

                    1) non sono pochi

                    2) il fatto che preghino andando o tornando- 5 volte al giorno- significa che potrebbero essere quei buoni musulmani che stan facendo quel che stan facendo. io non lo so. ma dedurne che siano persone pacifiche è un’illazione.

                    3) sono sicuro che la maggior parte dei residenti a molenbeek o schaerbeek siano musulmani pacifici. ( e nel quartiere abitano anche persone di fede diversa,anche se pochi). in un bel reportage fatto da Panorama sul numero in edicola, asmae dacham parlando con un maghrebino, abu ilyas: a testa bassa mi racconta che due suoi nipoti sono andati a combattere. uno è morto in siria,l’altro scomparso..quando siamo andati via dall’algeria ci siamo lasciati alle spalle un decennio di morte e violenza,volevamo per loro la pace e un futuro felice e invece…sono decine i ragazzi partiti.

                    o come loubna lafkiri, insegnante della scuola di quartiere, morta nell’attentato alla metro.

                    però è anche vero che durante la sua latitanza,salah, è stato aiutato,rifornito di viveri, di medicine.nessuno del quartiere,per mesi,ha detto nulla. e per i giovani i genitori,possibile non si accorgano di nulla quando i loro ragazzi prendono brutte strade o fanno viaggi all’estero ( con i soldi di chi,poi?) ?

                    e numerosissime,oramai,ricerche statistiche dicono che le percentuali di musulmani che giustificano se non, addirittura inneggiano agli attentati sono in aumento e con percentuali a due cifre.

                    4) siccome non esiste un’autorità religiosa al di sopra di tutte nel mondo islamico, ogni imam,moullah o quel che vi pare che ha un suo seguito come predicatore od interprete della legge è perfettamente considerato un buon musulmano.

                    inclusi quelli che ricercavano nel corano o negli hadit i versi o le spiegazioni per giustificare il taglio della testa,lo gettare gli omosessuali dai palazzi, il bruciare vivi, il tagliargli mano e piede opposti,ecc.

                    la porpettiva di Bariom è ovvia. ma non ci si arriverà da una posizione di debolezza. ne sono talmente convinto che mi trovo in buona compagnia: del beato Raimondo Lullo e di San Francesco d’assisi

                    1. Si concordo, non vi si arriva da una posizione di debolezza, se non quella di tipo evengelico dove, nella nostra debolezza si manifesta la Potenza di Dio.

                      Va quindi inteso cosa significhi devolezza e cosa forza (o quale sia la “posizione di forza”).

                    2. vale

                      @bariom

                      guarda che è anche una posizione debole lo stato morale giuridico e religioso nella quale ci troviamo in europa.
                      e non solo quello.

                    3. @vale
                      Scusa ma mi devo essere spiegato proprio male.
                      Non ho detto che sono pacifici: ho detto che li si vede pregare. Senza paura di farsi vedere. Capisci dove vedo io la nostra posizione di debolezza.

                      E se guardiamo ai mandamenti mafiosi, ndrine e camorre varie non vale lo stesso che vale per uno, dieci, cento Salah?
                      Gente, popolo che osteggia le forze dell’ordine e impedisce arresti? O vogliam parlare degli inchini in processione?
                      Cristiani pure loro, eh
                      O no?

  22. morris

    Non so se sia giusto/possibile contarli, non so a chi/cosa serva, ma data la volontà dichiarata di colpire dei cristiani, gli ultimi dati (fonte polizia locale) parlano di 14 “cristiani” e 54 “musulmani” morti (a me sembrano indistintamente esseri umani). Non so se chiamarla violenza cieca o solo strabica, certo mi fa pensare ad una violenza fine a sé stessa, così, tanto per sparare nel mucchio.

    1. Bri

      @morris
      E’ un dato statistico di fatto
      Le vittime del terrorismo che dice di ispirarsi all’islam sono per oltre l’80% musulmane (google aiutali tu i dubbiosi)
      Che poi tra sciiti e sunniti non si considerino musulmani a vicenda è un distinguo dal valore limitato
      Quelli sono terroristi. I loro fini prescindono dagli obiettivi dichiarati
      Tanto più ora che stanno soffrendo le controffensive in Siria devono probabilmente dare segnali di vitalità per non perdere consenso e potere e gente e soldi.

  23. Vanni

    Un altro dato statistico di fatto: in Pakistan i musulmani sono il 97 per cento, i cristiani l’1,6.

      1. @giusi
        http://www.bbc.com/news/world-asia-35926675

        Non era quello lo scopo della manifestazione
        Quello è un terribile corollario ma la protesta nasceva contro la possibilità di modifiche alla legge contro la blasfemia (sulle cui nefandezze siam sicuramente d’accordo)
        Avute rassicurazioni se ne sono andati

        Ma, sempre per dati di fatto, si trattava di 10000 persone scese a 1000
        In un paese al 97% musulmano, in una capitale di 2 milioni di abitanti, in un paese di 180 milioni di persone

        Poi venite ancora a scrivere che non si tratta di minoranze fanatiche e militanti
        Il giudizio su di questi e le loro azioni non dovrebbe mai essere esteso a tutti i musulmani come (secondo me) pare avvenga in qualche commento o si voglia spingere a fare

        1. Giusi

          A me dei loro sporchi fini non importa nulla. E la vita di Asia Bibi non è un corollario. La vogliono morta e tanto mi basta. Non vedo perché ti affanni a cercare attenuanti. Dietro alle manifestazioni c’è un consenso più vasto. Non tutti scendono in piazza. Come i famosi islamici moderati che dicono che non possono pregare per i morti del Belgio perché non sono musulmani. D’altro canto è così. La loro blasfema religione prescrive anche questo.

          1. Bri

            @giusi
            dai son scesi in piazza più agricoltori a protestare in sicilia contro l’aumento di importazioni di olio dal nord africa …

        2. @ Bri [“Il giudizio su di questi e le loro azioni non dovrebbe mai essere esteso a tutti i musulmani come (secondo me) pare avvenga in qualche commento o si voglia spingere a fare”]

          E per l’appunto
          http://blogs.spectator.co.uk/2016/03/the-questions-nobody-wants-to-ask-about-asad-shahs-murder-2/

          “On Maundy Thursday a Muslim shopkeeper in Glasgow was brutally murdered. Forty-year-old Asad Shah was allegedly stabbed in the head with a kitchen knife and then stamped upon. Most of the UK press began by going big on this story and referring to it as an act of ‘religious hatred’, comfortably leaving readers with the distinct feeling that – post-Brussels – the Muslim shopkeeper must have been killed by an ‘Islamophobe’. … But it soon emerged that although the Asad Shah murder was being treated by police as ‘religiously motivated’ the suspected killer was in fact another Muslim who allegedly struck just hours after Mr Shah had posted a message on Facebook wishing a very happy Easter to his ‘beloved Christian nation’ …”

          Versione italiana della storia http://www.iltimone.org/34473,News.html

        3. vale

          http://www.rightsreporter.org/perche-isis-piace-tanto-ai-musulmani-un-problema-europeo/

          http://www.ilgiornale.it/news/politica/larmata-silenziosa-degli-islamici-italia-200mila-stanno-lisi-1197019.html

          penso che bri abbia letto male. non mi pare si sia detto che la maggioranza sia con i terroristi.

          si è detto che una minoranza, che comunque si può valutare in centinaia di milioni di persone, approva,fiancheggia,aiuta quella visione dell’islam.

          se per un rappresentante di al ahzar, a quelli dell’isis bisognerebbe tagliare mani e piedi, per un moullah è tuttora lecito nuclearizzare israele.

          e che le due visioni, occidentale,per così dire, e islamica non siano riducibili lo dimostra il fatto che :

          La Dichiarazione islamica dei diritti dell’uomo, proclamata il sabato 19 settembre 1981 presso l’UNESCO a Parigi, è la versione islamica della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Si è resa necessaria per il fatto che la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo non è compatibile con la concezione della persona e della comunità che ha l’Islam
          ( da wikipedia).

          Il 24 gennaio 2008, la Carta Araba dei diritti dell’uomo è finalmente entrata in vigore, in virtù della ratifica compiuta dagli ultimi sette Stati membri della Lega Araba (Giordania, Bahrein, Libia, Algeria, Emirati Arabi Uniti, Palestina, Yemen)
          (da digilander)

          In particolare, inutile negarlo, lo scontro tra la nostra cultura e quella musulmana si manifesta su tutti quegli articoli che parlano di libertà individuali e di parità di Diritti tra generi e soprattutto nel differente approccio al concetto di legge. Mentre nelle due dichiarazioni sopra citate i punti focali sono i Diritti Individuali basati esclusivamente su un concetto laico del Diritto, nella Dichiarazione Islamica dei Diritti Umani il concetto di fondo è la legge islamica, la Sharia, che si basa esclusivamente su precetti religiosi.

          E chiarissimo e lampante che tra le due visioni di insieme la differenza è abnorme e non conciliabile. E’ quindi impossibile che un qualsiasi residente in Europa possa accettare che i propri concetti di Diritto laici vengano spazzati via da un concetto teocratico che in molti punti fa addirittura a pugni con quanto stabilito dalle dichiarazioni dei Diritti accettate nel nostro continente in quanto stabilisce con chiarezza la supremazia della legge islamica rispetto alle leggi nazionali. In particolare nei seguenti articoli che non possono in nessun caso essere accettati in Europa e che, per dirla tutta, andrebbero messi fuorilegge.

          ( da http://www.rightsreporter.org/islam-e-integrazione-il-problema-della-dichiarazione-islamica-dei-diritti-umani/)

          alcuni esempi:

          Art. 1 – Il diritto alla vita
          La vita è sacra, eccetto che la shari’a consenta di toglierla. E’ consentito uccidere chi sparge “la corruzione”.

          Art. 4 – Il diritto alla giustizia

          1) Ogni individuo ha diritto di essere giudicato in conformità alla Legge islamica e che nessun’altra legge gli venga applicata…

          5) Nessuno ha il diritto di costringere un musulmano ad obbedire ad una legge che sia contraria alla Legge islamica. Il musulmano ha il diritto di rifiutare che gli si ordini una simile empietà, chiunque esso sia: «Se al musulmano viene ordinato di peccare, non è tenuto né alla sottomissione né all’obbedienza» ( ḥadīth )

          Art. 5 – Il diritto ad un processo giusto

          1) L’innocenza è condizione originaria: «Tutti i membri della mia Comunità sono innocenti, a meno che l’errore non sia pubblico» ( ḥadīth ). Questa presunzione di innocenza corrisponde quindi allo «statu quo ante» e deve rimanere tale, anche nei confronti di un imputato, fino a che esso non sia stato definitivamente riconosciuto colpevole da un tribunale che giudichi con equità.

          2) Nessuna accusa potrà essere rivolta se il reato ascritto non è previsto in un testo della Legge islamica… …

          4) In nessun caso potranno essere inflitte pene più gravose di quelle previste dalla Legge islamica per ogni specifico crimine: «Ecco i limiti di Allah, non li sfiorate» (Cor. II:229)…

          Art. 12 – Il diritto alla libertà di pensiero, di fede e di parola

          1) Ogni persona ha il diritto di pensare e di credere, e di esprimere quello che pensa e crede, senza intromissione alcuna da parte di chicchessia, fino a che rimane nel quadro dei limiti generali che la Legge islamica prevede a questo proposito. Nessuno infatti ha il diritto di propagandare la menzogna o di diffondere ciò che potrebbe incoraggiare la turpitudine o offendere la Comunità islamica: «Se gli ipocriti, coloro che hanno un morbo nel cuore e coloro che spargono la sedizione non smettono, ti faremo scendere in guerra contro di loro e rimarranno ben poco nelle tue vicinanze. Maledetti! Ovunque li si troverà saranno presi e messi a morte» (Cor., XXXIII:60-61).

          Ora, è chiaro che se anche le seconde generazioni di musulmani crescono apprendendo che i loro Diritti sono tutelati dalla Dichiarazione islamica dei Diritti Umani invece che dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani o dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, lo scontro tra civiltà e ideologie diverrà immancabile e a farne le spesa sarà proprio quella integrazione di cui tanto si parla.

          1. Bri

            @Vale
            Ti ringrazio per gli spunti che offri e mi spiace di soffrire dei limiti della comunicazione scritta rispetto quella orale: ti interrogherei ben di più

            Subito dico che concordo con la conclusione.

            Peraltro chiunque abbia aderito per conto mio alla dichiarazione universale bla bla NON mi rappresenta affatto. I miei valori NON vengono certo da lì e direi nemmeno i tuoi. E quindi ben capisco che un musulmano magari si identifichi meglio con la sua dichiarazione universale come farei io se ci fosse una versione cristiana.

            Infine limite più, limite meno (anche mio nel capire) , curiosità più, curiosità meno, provocazione più, provocazione meno
            art 1. come sta andando l’iter della moratoria sulla pena di morte nei paese che riconoscono la dichiarazione universale bla bla non islamica?
            art 4 comma 5. non è l’obiezione di coscienza?

            PS. sui due link: cioè ma qualcosa di peggio no?
            Dal giornale (tutto organizzato per dare risalto al negativo con frasi impostate così “il 70% è bravo MA il 10% no”:)
            “Ancora più gravi le risposte al quesito su cosa faresti «se conoscessi persone della comunità che favoriscono il terrorismo islamico». Il 70% le segnalerebbe alle autorità. Il 10%, però, ha risposto «non li denuncerei». E il 20% (teoricamente 200mila islamici) ha detto «non so»”
            Gravi? cioè il 70% li denuncerebbe. Fate il sondaggio a chi vive a Casal di Principe o a San Luca … poi vediamo che cifre saltan fuori

            1. vale

              il sondaggio è di Al Jazeera.

              i link che allego sono sovente i primi che trovo,e che ovviamente riportano quel che cerco.
              siccome-leggendo molto-spesso non mi ricordo le fonti a memoria di quel che ho letto, uso tale sistema.

              a me, banalmente, che una notizia la riporti un link anarchico,della parrocchia o di casa pound ,interessa poco.

              1. Bri

                @vale
                allora mettilo come disclaimer 😀
                “link presi a caso dai primi di google”

                Il sondaggio è di al jazeera e appunto si dice che vale una cicca di tabacco per tutta una serie di motivi … ma l’hai letto l’articolo originale della Stampa o ti sei fermato alle speculazioni di rights reporter? Ne riporto uno stralcio
                “«Al Jazeera» ha fatto in arabo sul suo sito questa domanda: «Sostieni le vittorie dello Stato islamico in Iraq e Siria?». Oltre 38.000 utenti hanno deciso di rispondere, e l’81% ha votato «sì». Naturalmente non è un vero sondaggio, e sappiamo che «al Jazeera» è basata nel Qatar, da dove sono partiti molti finanziamenti per l’Isis. Inoltre il suo pubblico è composto soprattutto da sunniti, e un rilevamento analogo condotto l’11 settembre del 2006 aveva riportato che il 50% dell’audience appoggiava Osama bin Laden. Di recente, l’intelligence americana ha classificato il capo della sede della televisione in Pakistan come un membro di al Qaeda e della Fratellanza Musulmana. “

                1. vale

                  che è ,perlappunto,quel che si diceva:non sono pochi-anche se minoranza- e sostenuti finanziariamente da stati molto ricchi e anche da privati moooolto ricchi.

                  da tenere sempre presente il concetto di dissimulazione che permette ad un musulmano di raccontare quel che vuole ai non musulmani.la parola data ad un infedele è nulla.

                  ( sembra di risentire,se non ricordo male,pajetta che in un discorso diceva di preferire il partito alla verità…
                  sembra di vedere il percorso che ha portato erdogan a presidente della turchia.)

                  in quanto al tipo di sondaggio dimostra solo che hanno il potere di venderti quel che vogliono.ma non lo potrebbero fare,almeno in quei paesi, se non vi fossero coperture ed un sostrato considerevole,per quanto minoritario ,di consenso.

                  oggi,sul foglio,vi è un articolo di matzuzzi su intervista a Hassen Chakghoumi.presidente della conferenza degli imam di francia. vive scortato ,lui e la sua famiglia ,24h.al giorno.
                  uno dei pochi imam che è andato in israele più volte. non ha dubbi sulla sottovalutazione da parte dei governi europei della crescente radicalizzazione.
                  già nel 1996 si era accorto della radicalizzazione di certe zone cittadine.ha scritto diversi libri nei quali ha denunciato l’ascesa dell’estremismo nei sobborghi ed il pericolo di interferenze straniere.

                  se vogliamo che le nostre guide religiose comprendano e rispettino il luogo dove vivono ed insegnino agli altri ad amarlo dobbiamo prepararli in europa e non importarli da qualche madrassa orientale.

                  sulle cause, non sposa le ricette che portano tutte a presunte cause economiche.la povertà e l’esclusione sociale certo incidono.una persona senza speranza è più facilmente manipolabile.

                  ritiene che ,però,la radicalizzazione derivi in primis da una mancanza di identità ben determinata. l’ambiguità di molti( ripeto : molti) che sono incapaci di sentirsi a pieno titolo come appartenenti al popolo francese…

                  ne ha anche per quei leader religiosi musulmani che non alzano la voce contro la persecuzione: c’è chi non denuncia i crimini dei quali stiamo parlando, ed è inaccettabile.alcuni perché temono rappresaglie.

                  altri perché usano la religione per scopi meramente politici. la libertà di scelta è letteralmente prevista dal corano: afferma che “non vi può essere alcuna costrizione nella fede ( 2;256 256 Non c’Ë costrizione nella religione . La retta via ben si distingue dall’errore. Chi dunque rifiuta l’idolo e crede in Allah, si aggrappa all’impugnatura pi˘ salda senza rischio di cedimenti. Allah è audiente, sapiente. ).

                  e però:

                  “Chiunque abiuri la sua religione islamica, uccidetelo”. [Sahih Al-Bukhari 9:57]

                  “Essi (gli infedeli ndr) devono essere uccisi o crocefissi e le loro mani ed i loro piedi tagliati dalla parte opposta [Sura 5:33]- “Sappiate che il paradiso giace sotto l’ombra delle spade” [Sahlih al-Bukhari Vol 4 p55]

                  nella sura 3;56 già si vada verso un:

                  55 E quando Allah disse: “O Gesù, ti porrò un termine e ti eleverò a Me e ti purificherò dai
                  miscredenti. Porrò quelli che ti seguono al di sopra degli infedeli, fino al Giorno della Resurrezione” .
                  Ritornerete tutti verso di Me e Io giudicherò le vostre discordie.

                  56 E castigherò di duro castigo quelli che sono stati miscredenti, in questa vita e nell’Altra, e non
                  avranno chi li soccorrerà.

                  67 Abramo non era né giudeo né nazareno, ma puro credente e musulmano. E non era uno degli
                  associatori.

                  85 Chi vuole una religione diversa dall’Islàm, il suo culto non sarà accettato , e nell’altra vita sarà tra i
                  perdenti.

                  125 Anzi, se sarete pazienti e pii, quando i nemici verranno contro di voi, il vostro Signore vi manderà
                  l’ausilio di cinquemila angeli guerrieri .

                  126 E Allah non ne fece altro che un annuncio di gioia per voi, affinché i vostri cuori si
                  rassicurassero, poiché la vittoria non viene che da Allah, l’Eccelso, il Saggio,

                  127 per fare a pezzi una parte di quelli che furono miscredenti, per umiliarli e farli ritornare sconfitti.

                  sura 5

                  51 O voi che credete, non sceglietevi per alleati i giudei e i nazareni, sono alleati gli uni degli altri. E
                  chi li sceglie come alleati è uno di loro .

                  Chiunque combatta contro Allah o rinunci all’Islam per abbracciare un’altra religione deve essere “messo a morte o crocifisso o mani e piedi siano amputati da parti opposte” [Sura 5:34]

                  ecc.

                  anche tra i così detti “moderati” attenzione alla dissimulazione..

                  il Grande Ayatollah sciita Muhammad Fazel Lankarani

                  « La taqiyya per gli sciiti significa nascondere il proprio credo temendo un danno fisico o morale e non è solo permessa ma in alcune occasioni obbligatoria »

                  Paragonabile alla taqiyya è il sostantivo kitmān (in arabo: كتمان‎, traducibile come “discrezione, o riserva mentale”), che consiste nel dire solo una parte della verità riconoscendosi il diritto a una riserva mentale per celare le proprie reali convinzioni. (da wikipedia voce taqqiya )

                  1. @vale
                    A me è sufficiente che si separino fedeli musulmani di un certo tipo dai fanatici
                    Maggioranza di qua, minoranza non così numericamente piccola di là
                    Anche se alle centinaia di milioni mi rifiuto di credere. Lo so, mi rifiuto io, oh … son partiti in 2000 da tutta Europa. 2000.
                    C’era (spero sian cambiati i tempi) più gente pronta a far casino nelle curve di Roma e Lazio

              2. Bri

                @vale bis
                se poi hai tempo di rispondere anche alle altre obiezioni che ho posto …

            2. Giusi

              E’ un paragone che non regge. Cosa c’entrano i reati con una religione che permea tutta la società? L’Islam è una religione di guerra: nei vangeli i versi violenti sono zero, nell’insieme dei testi biblici 34, nella totalità dei testi islamici 328, a fronte di un testo molto più corto. Sia nella Bibbia che nel corano dove ci sia una contraddizione il successivo annulla il precedente. nella Bibbia i versi violenti sono tutte nelle parti antiche, quelle scritte durante l’età del bronzo, nel corano purtroppo le sure di medina, violentissime, sono le ultime rispetto a quelle della Mecca. ( il corano ha le sure messe in ordine di lunghezza non cronologica,) la Bibbia è interpretata dai Talmud che nei secoli hanno stemperato: la lapidazione dell’adultera si fa i sassi della disapprovazione, occhio per occhio diventa il compenso in denaro per la perdita. il corano dal XII secolo è stato dichiarato increato, il corano è Dio, non può essere soggetto a nessuna interpretazione. Nella Bibbia la violenza è circoscritta: riguarda guerre specifiche, egiziani o assiri, nel corano riguarda gli infedeli, cioè tutti noi, inclusi me, voi, quelli che erano al Bataclan, i belgi, il Papa, i rabbini, le mamme, i bambini, tutti…….

              1. Bri

                @giusi
                scusa ma a chi/cosa rispondi?
                Mettila un’intestazione per cortesia o una citazione purtroppo il formato del blog non aiuta altrimenti a capire
                Se noti lo facciamo un po’ tutti

                  1. @giusi
                    Il paragone non è mafia vs. Isis
                    Ma tra sostegno alle mafie e sostegno all’isis
                    Sostegno passivo di paura o attivo di partecipazione che sia

    1. @vanni
      È come mai non li hanno ancora uccisi tutti? 97 contro 1
      Non dovrebbe essere un problema
      O magari di quel 97% non tutti pensano che sia giusto ammazzare un cristiano …

        1. Bri

          @vanni
          Io non capisco
          Mi rispondete tutti come se io stessi dicendo che islam è bello
          E che i cristiani perseguitati sono una finzione
          Non capisco perchè separare terroristi da fedeli porti a questa considerazione

          PS.
          Guarda che il tono non era un tono, ce l’hai messo tu e per fortuna che si favoleggia dello spirito toscano sempre pronto alla battuta

            1. @vanni
              La battuta non era sull’argomento quanto sul senso del commento
              Evidente non fosse fatta bene (dato che è stata non colta)
              Ma sul punto prima del ps non mi puoi aiutare a capire ?

                1. @vanni
                  Ricordo bene quel discorso di Al Sisi
                  Un sunnita che ha decapitato la fratellanza musulmana, anch’essa sunnita (*) in egitto giusto perchè tutti i musulmani sono potenziali terroristi
                  E poi, con quel discorso, è andato a spiegare alle autorità religiose più importanti del mondo islamico, a casa loro, nella loro università, che non è bello che per colpa del loro lassismo nel condannare altri musulmani (i terroristi) il mondo veda tutti i musulmani come potenziali terroristi
                  Insomma di sto fatto lui si era scocciato
                  È io con lui
                  Ma non è il solo eh
                  http://english.alarabiya.net/en/News/middle-east/2014/09/08/Egypt-s-Grand-Mufti-ISIS-not-part-of-Islam.html
                  o a caso
                  https://mobile.twitter.com/LibyaLiberty/status/502055567783780353
                  Per chi ha tempo c’è google (chiave di ricerca per i più pigri “islam condemns isis”)

                  Ma mi son veramente stancato di commenti indirizzati a nutrire diffidenza e quasi odio nei confronti dei musulmani in genere su un sito cristianamente bello e ispirato come questo
                  Con quest’ultima frase non mi riferisco direttamente a te o a nessuno (chè non è una questione personale). È una opposizione a quel certo tipo di commento (tu l’abbia mai fatto o meno, a prescindere, sto post è ormai un’iliade e mi ci perdo a scorrerlo quindi scrivo tutto qui e … scusami in caso)

                  (*)
                  Fossero stati sciiti sarebbe un po’ meno clamoroso

          1. Paul Candiago

            Bris ono gelosi e la gelosia e’ una pianta da non coltivare perche loro non possono essere terroristi.Hallah e’ grande. Paul

            P.S.: non studiano il Corano per vedere come sia una sola ed unica espressione d’Amore e di Fratellanza.

  24. Giusi:

    …ma, però, a dispetto di qualsiasi intransigenza possibile, non ci è più scritto, che io sappia,
    sui passaporti (chi ce li ha) “pure” la religione (chi ce la ha) cui uno appartiene.
    Il che vorrebbe dire (mancando il requisito specifico di repellenza) in pratica, “non passa lo straniero!”

  25. Fabrizio Giudici

    “Per essere martiri bisogna proclamare la Parola di Dio, quello vero.”

    Su padre dall’Oglio ho detto che non commento e non commenterò quindi la maggior parte delle cose che avete scritto, visto che sono relative al religioso. Solo devo dire che non sono d’accordo con la frase di Giusi: se uno ama Cristo e perde la vita per la sua fede, perché la affida in un totale atto di fiducia (scusate la ripetizione, ma il concetto centrale è questo) a Dio, penso che sia un martire cristiano, anche avendo idee sbagliate.

    “Visto che alla fine, ahinoi, dovremo rispondere delle nostre colpe, e in virtù della giustizia non è che ci verranno abbonate colpe perché altri ne hanno commesse di più gravi.”
    No. Però ci verrà imputata la colpa di non aver fatto tutto quanto in nostro potere perché le altri non ne commettano.

    “Le vittime del terrorismo che dice di ispirarsi all’islam sono per oltre l’80% musulmane (google aiutali tu i dubbiosi)”
    “Un altro dato statistico di fatto: in Pakistan i musulmani sono il 97 per cento, i cristiani l’1,6.”
    Ecco, appunto. Le loro vittime sono musulmane in gran parte perché è nei paesi musulmani che sono già stati in grado di portare il caos. La percentuale corretta va calcolata in relazione alle etnie presenti in quei paesi: se si fa il conto, si arriva ad una conclusione radicalmente opposta a quella di Bri.

    “Un altro dato di fatto: assetati di sangue stanno chiedendo a gran voce l’esecuzione di Asia Bibi!”
    Un dato di fatto è che nella Germania degli anni ’30 i nazisti “convinti” erano una minoranza: eppure guardate un po’ cosa è successo. Fu grande la colpa di coloro che non si opposero. Potrei farti un esempio simile, per quanto ci riguarda, relativo ai mafiosi: i boss e le loro milizie sono una esigua minoranza della popolazione italiana. Eppure tengono sotto controllo grossi pezzi di territorio.

    Google, peraltro, permette di recuperare documenti come questo:

    http://it.ibtimes.com/non-solo-militanti-i-numeri-del-supporto-europeo-allo-stato-islamico-tra-francia-inghilterra-e

    da cui si ricava che la percentuale di islamici che approvano l’ISIS & dintorni è spaventosamente molto più alta di quelli che sono coinvolti in atti espliciti: il potenziale numero di terroristi attivi nei nostri paesi potrebbe scalare di vari ordini di grandezza, pescando da quel bacino, se una parte dei simpatizzanti viene convinta a diventare soggetto attivo, e portarci a livello di guerra civile, letteralmente. Poi, le statistiche hanno il problema del mezzo pollo e dei due polli: le zone più critiche del territorio sono già molto vicine ad essere fuori controllo: avete visto tutti la popolazione di Molenbeek ribellarsi contro la polizia. Quando cadde l’Impero Romano, i Saraceni scorrazzavano a destra e a manca, senza essere un grande esercito. L’impatto che avevano sulla vita della gente era notevole, tanto da influenzare il modo con cui venivano costruiti paesi e strade.

    Non è una questione di minoranze di violenti: è una questione culturale. Giustamente qui sopra hanno ricordato che in Pakistan c’è una legge che condanna a morte i blasfemi come Asia Bibi e il Pakistan è formalmente una repubblica. Non vedo manifestazioni di massa del popolo islamico per opporsi a questa legge barbara; semmai vedo il contrario. Riporto qualche stralcio da un’intervista a Wilson Chowdhry, presidente della British Pakistani Christian Association (BPCA):

    http://www.ilfoglio.it/chiesa/2016/03/30/pakistan-strage-bambini-cristiani-terrorismo___1-v-140039-rubriche_c277.htm

    “L’odio in Pakistan […] è così radicato che tanti musulmani pensano che i cristiani contaminino l’acqua potabile, tanto da bere in pozzi separati. Musulmani che, in larga parte, sono istruiti nelle madrasse, perché è più conveniente. Questo consente all’imam del luogo di coltivare l’odio attraverso una linea ‘dura’ dell’islam, che è quella che va per la maggiore nelle moschee del paese.” […] Il chairman della BPCA parla di un genocidio (in tal senso sono stati lanciati e presentati una petizione e un appello) che ha come obiettivo la minoranza cristiana, almeno da quando – negli anni Settanta – gli ebrei sono stati cacciati in seguito alle guerre arabo-israeliane.

    Per quanto riguarda l’Europa:

    “I governi comunitari sono ancora impegnati a farsi carico di enormi quantità di richiedenti asilo dalla Siria e dall’Iraq, molti dei quali sono tra coloro che hanno seviziato e ucciso migranti cristiani nei campi profughi. La loro ideologia potrebbe non essere così distante da quella dello Stato islamico, come invece sostengono i governi europei. L’assalto alle donne in Germania ne è una dimostrazione. Più di 130 mila musulmani britannici credono che Mumtaz Qadri [ndr l’assassino di un governatore che si era opposto alla legge anti blasfemia] un sia un eroe, e hanno già firmato una petizione che chiede la condanna del governo pakistano.

    In Arabia Saudita il supporto per il wahabismo è anche peggiore. Non sono quattro gatti. Non lo sono nei loro paesi, non lo sono in Europa.

    1. Giusi

      Fabrizio volevo dire che si può morire per tanti motivi anche per sottovalutazione di un pericolo. I Frati Minori Berardo, Ottone, Pietro, Accursio e Adiuto andarono in Marocco per portare Cristo agli infedeli. Furono decapitati: stessi sistemi allora come ora. Padre Dall’Oglio è andato a dialogare, credeva che i suoi rapitori fossero amici…. Non so tu ma io ci vedo una differenza…

      1. @Giusi, no, io non ce la vedo…

        E credo agli occhi di Dio non ci sia (dando per scontata la tensione dei cuori su cui nessuno può qui dire nulla e che agivano tutti in nome di Dio e della Chiesa).
        Ma tu ce la vedi (e quindi sentenzi…) 😐

        1. Giusi

          Bariom io ce la vedo da essere umano non mi metto certo a posto di Dio. Vuoi impedirmi di nutrire ammirazione per i frati martiri?

          1. Allora ti chiedo la cortesia di essere più chiara…
            Il tuo commento può essere interpretato in tati altri modi (visti poi i precedenti)… come essere umano puoi nutrire ammirazione per chi ti pare 😉 (non che i frati martiri che citi non ne siano degni… così come lo sarà Padre Dall’Oglio se risultasse martire – ma no per te presumo

            1. Giusi

              Ma chi sono io? Lui dev’essere martire agli occhi di Dio e non mi metto certo al suo posto. Intanto spero che sia vivo. Anche se mi viene da pensare che se lo fosse avrebbero già chiesto un riscatto visto che l’Italia paga.

    2. Bri

      @fabriziogiudici
      No, non arrivi a una conclusione opposta a quella di Bri
      Semplicemente arrivi ad asserire senza dubbio in merito che un sedicente buon musulmano abbia senza remore ucciso, con l’approvazione di un numero supposto crescente di sedicenti buoni musulmani, uno o più altri possibilmente buoni musulmani con un attentato suicida mirato a fare il maggior danno possibile (oggetti metallici nell’esplosivo sono un chiaro indicatore dell’intento)
      Peccato che questo sia (secondo me) incompatibile con l’islam
      Questi sono solo fanatici terroristi che NON hanno in questi gesta alcuna approvazione dal corano

      No dai, Fabrizio, un sondaggio telefonico di due anni fa. 6 mesi prima dell’attacco a Charlie Hebdo!!!
      Un sondaggio cui alla sola, unica, puntuale e dettagliatissima domanda in tema:
      “From what you know, please, tell me if you have a very favorable, somewhat favorable, somewhat unfavorable or very unfavorable opinion of the Islamic State of Iraq and the Levant otherwise known as ISIS?”
      27 persone (3%) ha risposto “very favorable”
      130 (13%) “somewhat favorable”
      308 (31%) “somewhat unfavorable”
      309 (31%) “very unfavorable”
      e ben 226 (23%) ha risposto “Don’t know”

      Come fai a trarre conclusioni da qualcosa di ormai così scaduto?

      1. Giusi

        Si certo raccontiamoci le favole: il Corano è un libro di pace e la guerra santa se l’è inventata la CIA!

        1. Bri

          @Giusi
          che c’azzecca questa tua risposta con un ragionamento completamente diverso
          Completamente.
          Ed è sleale mettere in bocca parole mai pronunciate
          Come è sleale criticare in modo beffardo conclusioni che non sono le mie

          1. Giusi

            Bri non so di chi siano e non mi interessa. Ne ho le scatole piene della favola che il Corano sia un libro di pace.

            1. Bri

              @giusi
              ???
              forse ho frainteso
              la tua risposta “sì raccontiamoci le favole” per chi era? (pensavo fosse per me e quindi l’ho trovata per nulla attinente)

          2. Paul Candiago

            Ma vi sta bene a voi due, siete entrambi fuori strada per saperla uno piu’ lunga dell’altro e intanto Satana fa il suo gioco: divide e conquista e semina confusione come vediamo. Preghiamo fratelli per trovare il lume della via della salvezza eterna il resto non sono problemi nostri: Hallah e’ grande e Dio ancor di piu’ e allora come la mettiamo? Povero Cristo: e vi avevo detto di amarvi come fratelli, tu solo hai parola di vita eterna. Paul

        2. Paul Candiago

          Giusi ma a Lepanto e a Vienna c’era allora la CIA? Io non ci capisco piu’ nulla e come faro’ a mantenere la mia Fede Cristiano Cattolica? Ma? “Com’e’ profondo il mare? Paul

      2. Qualche giorno fa l’ufficio statistico dell’ONU ha diramato gli ultimi dati relativi agli atti terroristici nel mondo, il “Global Terrorism Index”. Alcuni dati che mi sono parsi significativi:
        Tra il 2001 e il 2015 nel mondo sono morte 142.000 persone vittime del terrorismo. Nello stesso identico periodo, in tutto il continente europeo, ne sono state uccise 435, pari allo 0,3% del totale.
        Nel 2016, nei primi tre mesi, in Europa sono state uccise 92 persone; 32 in Belgio, 60 in Turchia.
        Sempre nel 2016 sono state uccise 86 persone in Nigeria, 48 in Mali, 40 in Costa d’Avorio, 125 in Kenya, 72 in Somalia, 72 in Pakistan, 37 in India, 11 in Cina, 450 in Iraq, 245 in Afghanistan, 850 in Messico, 134 in Guatemala, 185 in Colombia, 96 in Venezuela, 670 in Siria.
        Nel 2014 il 78% dei morti per atti terroristici sono stati in Afghanistan, Iraq, Nigeria, Pakistan e Siria.
        Nel 2015 l’82% dei morti sono stati in Afghanistan, Iraq, Nigeria, Pakistan, Yemen, Oman, Lybia, Tunisia, Siria, Mali.
        Nel 94% dei casi i morti erano di fede e cultura musulmana.
        Ricordiamo che la Repubblica Italiana, per ventitré anni (dal 1969 al 1992), è stato considerato il luogo in assoluto più pericoloso per attività terroristiche di tutto l’emisfero occidentale. Nel 1972 morivano (per mano dei terroristi e della mafia) la media di 325 persone all’anno soltanto in Italia, 400 in Europa. Dal 2001 al 2014, in Europa sono morte meno di 25 persone all’anno.

    3. “…da cui si ricava che la percentuale di islamici che approvano l’ISIS & dintorni è spaventosamente molto più alta di quelli che sono coinvolti in atti espliciti: il potenziale numero di terroristi attivi nei nostri paesi potrebbe scalare di vari ordini di grandezza, pescando da quel bacino…”

      O anche da questo: “Il rapporto del ministero della Giustizia lancia un chiaro allarme: «Gli Istituti di Pena costituiscono un luogo dove gli estremisti possono creare una rete, reclutando e radicalizzando nuovi membri attraverso una campagna di proselitismo». L’aspetto più grave è che fra i detenuti sono spuntati come funghi gli «imam fai da te». Nel 2013 erano ben 181.”

      Da: Imam non controllati nelle carceri italiane (Sono quasi duecento, contro i nove autorizzati dal Viminale)
      http://www.ilgiornale.it/news/politica/imam-non-controllati-nelle-carceri-italiane-1086710.html

      Peraltro interessante l’intervista durante uno dei notiziari di Radio24, ad un Imam che tra i primi denunciava il grosso rischio di islamizzazione e radicalizzazione che riscontra nel suo servizio nelle carceri.
      Metteva bene in evidenza che, in una situazione già precaria, di grande rabbia e di estrema ignoranza, moltissimi (per lo più giovani) Mussulmani, sono facili prede di una predicazione che incita all’odio e alla jihad come rivincita.

      1. Paul Candiago

        Ma voi per trovare agi nel pagliaio siete diventati degli specializzati speciali: congratulazioni. Era proprio quello che piaceva a Cristo dei Farisei. Paul

        1. Grazie caro Paul per aver dato del Fariseo a tanti Fratelli che qui disquisiscono, credo non con l’intento di cercare “aghi nel pagliaio”…

          Anche il puntare il dito e sentenziare sulle altrui intenzioni era proprio ciò che gradiva e gradisce Cristo.

          Buona Domenica della Misericordia 😐

            1. Grazie Giusi… se è così chiedo perdono, ma se ci si trova simile commento in risposta ad uno proprio e non è meglio esplicitato, si cade in tentazione e nell’errore 😐

            2. Paul Candiago

              Signora Giusi : non chi dice Signore, Signore entra nel Regno dei Cieli, ma chi fa la Volonta’ del Padre mio che e’ nei Cieli. Imitiamo i santi e capiremo cosa significa una vita austera, tacere e fare penitenza perche’ solo ora e’ il tempo favorevole per la salvezza delle nostre anime e con le chiacchiere non si arriva al Paradiso: le usa Satana con la stessa seduzione con cui conquisto’ Adamo ed Eva e continua a farlo con i “moderni” cristiani al caffe’ con la panna. Tutto il resto come sempre fumo al vento. Paul

          1. Giusi

            Per quanto riguarda la Misericordia invito all’ascolto di questa bellissima catechesi di Don Leonardo Maria Pompei:

            1. Paul Candiago

              Signora Giusi speriamo che si spieghi, da parte di qualsiasi ecclesiastico, in forma piu’ eletta e spirituale della Misericordia mostrata e spiegata dal Padre al Figliol Prodigo. La capiscono tutti nella completa grandezza e Bonta’ del Padre che ci mette la veste nuova e l’anello al dito: Parole di Cristo. Cordiali saluti. Paul

          2. Paul Candiago

            Signor Bariom in verita’, e sempre con un certo grado di lettura leggera, non sono farisei sono cristiani cattolici diventati apostati della loro fede cristiana non per colpa loro.

            La Chiesa con il suo “accettato” secolarismo: una mano al Mondo e agli Affari e l’altra alla Dottrina ha “spostato” loro la testa facendoli pensare che possono servire a due Padroni.

            (“Cercheranno la Parola e non la troveranno”)

            Siamo stati avvisati non e’ possibile in questo Greggge fare politica furba/ macchiavellismo/ razionalismo perche’ qui si e’ nel campo della fede: Il Deposito della Fede e la “politica” e’ fuori questione.

            A noi vigilare e pregare per non cadere ,“nella bocca del leone ruggente di anime da sbranare”, in questa tentazione moderna.

            Dove il modo piu’ comune a questo cancro apostata e’ fare religione secondo propria capoccia/coscienza personale perche’ sappiamo leggere e scrivere e per di piu’ abbiamo anche appreso di come divertirci con questi giocattoli.

            Non e’ cosi’, non sara’ mai cosi’, ma sara’ per Cristiani Cattolici sempre e solo cosi’: Parola, Tradizione e Magisterio nell’ortodossia della Chiesa.

            Le Provvidenziali regole del “ gioco” non le ho fatte io o altri, le ha volute cosi’ il Fondatore della sua Chiesa: Cristo e per questa sua unica Sposa ha dato la Vita e la fa Vivere della sua Vita.

            Eh! quante chiacchiere, per dirci: viviamo in costante grazia di Dio e lo Spirito Santo ci illuminera’ sull’ unico vero cammino di Salvazione eterna.

            Io mi vedo gia’ andare a pescare con San Pietro : poi pesce alla griglia, pane fatto in casa, un bicchier di vino. Che vogliamo di piu’ dalla vita di paradiso?.

            Paul

      1. I “buoni” pavidi…

        Ma daltronde bisogna trovarsici a fare i buoni “coraggiosi” quando poi si rischia la propria pelle.
        Non per nulla la questione è, come giustamente dici, antica come l’Uomo.

        E nella Fede, è un coraggio che viene da Dio (e che va poi assecondato).

      2. Fabrizio Giudici

        “Imam non controllati nelle carceri italiane”
        Esatto. E inoltre il problema è “come li controlliamo”? Quale autorità dovrebbe approvarli o disapprovarli? Non c’è gerarchia nell’Islam. Lo stato? Uno stato occidentale? Ma figuriamoci se potrebbero mai accettare una cosa del genere. Oltretutto, se qualche stato viene ad imporci la nomina dei preti – come in Cina – ci incazziamo: per reciprocità, come facciamo a pensare che non si incazzerebbero loro? E poi, sempre questa tiritera del “vero” Islam. Ma che ne sappiamo? Se un islamico venisse a parlarvi del “vero Cristianesimo” lo stareste ad ascoltare?

        E poi, alla fine: non esiste il vero Islam. L’Islam è una religione falsa. Non c’è una Parola di Dio alla sua base e l’intervento continuo dello Spirito Santo che garantisce la corretta interpretazione (questo non vuol dire che lo Spirito non ispiri singoli uomini islamici, ma è un’altra storia). Senza lo Spirito Santo il Corano rimane un testo sibillino ed ambiguo, interpretabile da chiunque come gli pare e piace, in modo totalmente arbitrario. Il problema del “vero” Islam è semplicemente un problema che non esiste. Noi possiamo dialogare con gli islamici, non con l’Islam.

        “Il problema dei buoni che disapprovano ma tacciono, facendosi così complici dei cattivi è antico come l’uomo, temo. ”
        Io non credo che il popolo di Gerusalemme, se fosse stato chiamato a decidere freddamente, avrebbe condannato Gesù: infatti quelli che in piazza urlavano “Barabba” non erano certo tutta la popolazione di Gerusalemme; Bri direbbe che erano una minoranza di fanatici. Che, insieme ad una maggioranza che ha fatto il pesce in barile, ha determinato i fatti.

        1. “Senza lo Spirito Santo il Corano rimane un testo sibillino ed ambiguo, interpretabile da chiunque come gli pare e piace, in modo totalmente arbitrario.”

          Cosa poi che vale anche per a Bibbia:

          Apocalisse 5:

          2 Vidi un angelo forte che proclamava a gran voce: «Chi è degno di aprire il libro e scioglierne i sigilli?». 3 Ma nessuno né in cielo, né in terra, né sotto terra era in grado di aprire il libro e di leggerlo. 4 Io piangevo molto perché non si trovava nessuno degno di aprire il libro e di leggerlo. 5 Uno dei vegliardi mi disse: «Non piangere più; ha vinto il leone della tribù di Giuda, il Germoglio di Davide, e aprirà il libro e i suoi sette sigilli».

          9 Cantavano un canto nuovo:
          «Tu sei degno di prendere il libro
          e di aprirne i sigilli,
          perché sei stato immolato
          e hai riscattato per Dio con il tuo sangue
          uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione
          10 e li hai costituiti per il nostro Dio
          un regno di sacerdoti
          e regneranno sopra la terra».

          Questo scrivo non per dire “allora tutto è uguale” ma proprio per sottolineare che leggere o cercare di interpretare la Scrittura secondo il proprio sentire non è garanzia di un bel nulla… Il Cristianesimo NON è la “religione del Libro” e oltre all’assistenza dello Spirirto Santo esiste una Autorità e una Tradizione che come hai già detto Fabrizio, manca del tutto nell’Islam.
          Quindi il problema di con chi interloquire, e mi sposto sul piano sociale e giuridico, è serissimo e di difficile soluzione.
          O meglio, interloquire con quali garazie di un risultato fattivo?
          Sul piano spirituale l’approccio è diverso, ma le grandissime differenze restano.

          1. Fabrizio Giudici

            “O meglio, interloquire con quali garazie di un risultato fattivo?
            Sul piano spirituale l’approccio è diverso, ma le grandissime differenze restano.”

            Esatto, Bariom. Aggiungo solo una nota, che questo vale anche per una ipotetica “riforma islamica” che nasca all’interno dell’Islam, invocata da alcuni intellettuali islamici e caldeggiata in Occidente. A parte il fatto che io ci vedo semplicemente l’estensione dell’intento laicista di assoggettare le religioni, non esiste alcuna possibilità che l’Islam indica un equivalente di un concilio, ch ne sancirebbe l’approvazione della maggioranza del popolo islamico. Perché anche il concetto di concilio è totalmente estraneo a quella cultura.

            1. Paul Candiago

              “ Cercheranno la Parola e non la troveranno”= cercheranno la Verita’ e non la troveranno.

              Lo vediamo nella confusione che regna non solo per chi e’ di Fede cattolica, ma bensi’ anche in altri credi e le azioni/opere inique che si compiono in nome di un dio fatto su misura dei difetti/peccati umani. Paul

        2. Bri

          @fabriziogiudici
          eh, sì
          Una minoranza istigata e una maggioranza senza rappresentanza

          Una nota su il “vero” islam: è un distinguo operato dagli islamici stessi per evitare l’assimilazione di tutti i musulmani ai comportamenti di Al-qaeda, isis, boko haram

    4. Bruna

      “Visto che alla fine, ahinoi, dovremo rispondere delle nostre colpe, e in virtù della giustizia non è che ci verranno abbonate colpe perché altri ne hanno commesse di più gravi.”
      No. Però ci verrà imputata la colpa di non aver fatto tutto quanto in nostro potere perché le altri non ne commettano.

      Peccato di omissione nei confronti dei musulmani (e delle vittime immagino), intendi?
      Io temerei di più il peccato contro il 2°comandamento (non nominare il nome di Dio invano), che è molto diffuso in questi casi, e che è legato al diffondere un’idea di Dio fuorviante, per esempio invocando una Giustizia Divina che sa più di puntualizzazione, se non vendetta, e che non si addice a uno che largamente perdona e che si consegna (se stesso, ma anche i suoi) all’ingiustizia umana per un fine molto più alto che è la salvezza dell’ingiusto.

      No, il punto è un altro. Si parlava di giustizia da contrapporre alla misericordia. E si invocava la giustizia di Dio contro i terroristi.
      La giustizia di Dio è sempre finalizzata al bene del giudicato. Il bene del giudicato è che si ravveda, non commetta più il male, e così viva. Questo è l'”obiettivo” di Dio per ogni uomo: che viva nell’amore, perché è nell’amore che l’uomo realizza se stesso.
      La punizione, nella giustizia di Dio non ha senso di essere. La correzione sì, ma sono due cose diverse: la punizione è una sorta di tentativo di pareggiare i conti. Ma chiunque, anche il più santo di noi, che conti vuol pareggiare davanti a Dio? Anche se fossimo perfetti moralmente, saremmo comunque in debito della vita e delle buone inclinazioni del nostro cuore. La correzione, invece, anche se a volte può apparire punizione, è volta a far risvegliare la libertà e la responsabilità dell’uomo.
      La miglior garanzia di una vita che diventi buona per sé e per gli altri è un cuore cambiato, pacificato; non certo l’aver scontato una condanna. Il buon ladrone ha un vero, profondo pentimento. Obiettivo raggiunto, non c’è più nessun bisogno di riparare. Dritto in paradiso con Gesù.
      Inoltre, non è cosa di poco conto che con la misura con cui giudichiamo saremo giudicati. La stessa giustizia che invochiamo sugli altri, la invochiamo su noi stessi.

      1. Paul Candiago

        Gentile Signora Bruna, “La miglior garanzia di una vita che diventi buona per sé e per gli altri è un cuore cambiato, pacificato; non certo l’aver scontato una condanna. Il buon ladrone ha un vero, profondo pentimento. Obiettivo raggiunto, non c’è più nessun bisogno di riparare. Dritto in paradiso con Gesù. Inoltre, non è cosa di poco conto che con la misura con cui giudichiamo saremo giudicati. La stessa giustizia che invochiamo sugli altri, la invochiamo su noi stessi..”

        Chi legge e capisce la Dottrina del Vangelo di Cristo dal verso giusto che e’ molto semplice e facile da seguire se vogliamo e chi ci mette del sale insipido di natura umana contaminato da apostasia e massoneria. Cordiali saluti, Paul

  26. Fabrizio Giudici

    “Non so tu ma io ci vedo una differenza…”

    La differenza c’è, ma sono due piani diversi. C’è il piano dei fini pratici (testimonianza, carità, eccetera) e il piano delle motivazioni (amore di Dio, oppure ideali puramente terreni). Questa seconda cosa è fondamentale, perché uno che fa filantropia per ideali puramente terreni, al tempo stesso rifiutando Dio, può benissimo finire all’inferno. Tornando al primo piano, uno può perseguire quei fini in modo capace, intelligente, e ottenere risultati concreti; oppure può anche essere un fesso incosciente e perdere la vita senza concludere niente. Ma se è spinto dall’amore per Dio, per Dio non credo faccia alcuna differenza. Per Dio conta che aderiamo a lui, non necessariamente che siamo intelligenti o sapienti o concreti (anche se certamente lo Spirito Santo fa sì che molte persone siano anche intelligenti, sapienti e concrete, altrimenti il modo sarebbe già andato a gambe all’aria).

    Certo non si prende ad esempio un incosciente. Nota che con “martire” non intendo che uno debba anche essere necessariamente proclamato santo, cioè ad esempio per la Chiesa militante.

    Prendi SImone Weil. È una che, per me, dal punto di vita pratico ha sbagliato quasi tutto nella vita, una specie di sbandata, una sciroccata; il suo misticismo è anche mescolato di idee balorde e qualcuna anche eretica, ma si capisce che quello che faceva lo faceva senza malizia. Ha pure sempre rifiutato di farsi battezzare (salvo, forse, in punto di morte), una cosa totalmente assurda. Ma aveva un suo modo di amare Dio. Additarla ad esempio per un cristiano (come voleva fare Paolo VI, che la considerava una santa nel senso stretto della parola) è una follia, una scelleratezza, perché l’umanità è già abbastanza sbandata di suo, e ha bisogno di esempi ortodossi. Ma non vuol dire che non si sia conquistata la vita eterna, in un modo totalmente obliquo. Dio scrive diritto nelle righe storte.

  27. “perché uno che fa filantropia per ideali puramente terreni, al tempo stesso rifiutando Dio, può benissimo finire all’inferno.”

    Ma non mi dica!

  28. In conclusione: Il Corano è un libro mortifero.
    I musulmani (di conseguenza) sono mortiferi.
    Non bisogna averci a che fare in nessunissima maniera.
    Inamissibile anche cercare di convertirli, non potendeci avere con loro nessun dialogo di nessun genere essendo persone non disposte a ascoltare altre che quelle parole del libro mortifero.
    Meno che meno farli entrare in Europa.
    Se possibile, invece, rimandarli a casa sua, più presto che sia possibile.
    Ergo tamen ipso facto vade retro in aeternum.
    (ne abbiamo, direbbe Giusi, le scatole piene)
    (quelli, direbbe Giusi, col nostro buonismo, ci spellano vivi)
    (la questione è chiusa!)
    (seguono link di conferma)

    1. Paul Candiago

      Signor Filofiazzero, non e’ ammesso dire la verita’ non e’ piu’ di moda e ti diminiuisce il politico corretto. Hallah e’ grande. Paul

      1. Paul Candiago

        Siamo nel 2016, cosa da non credere che non si sappia ancora che’ cos’e’ l’Islam. ( Google per leggee il Corano e avere infos….e li abbiamo lasciati entrare nel momdo Crsistiano ed ora godiamoceli e compartiamo la loro fratellanza mussulmana che da sempre condivide il modo con cui vivono altri credi vedi es. Pakistan o Indonesia , Iran ecc….)

        Forse un millennio e mezzo non e’ stato sufficiente per sapere che Hallah e’ grande:

        le teste saltano, i fanatici terroristi di questi credi fanno gl’eroi facendosi esplodere e ammazzare gente per le strade e piazze e i cristiani soffrono il martirio e li ringraziamo della loro religione ed etica cosi’ civilizzata e democratica da cui abbiamo molto da imparare per vivere un vivere in comune di pace e prosperita’. Hallah e’ grande.

        Nemesi storica?

        Ma?

        Paul

  29. Beatrice

    Non conosco a fondo padre Dall’Oglio, non ho visto il documentario sulla sua vita e sul suo operato, di lui so solo che è scomparso in Siria, quindi non mi permetto di accusarlo di eresia, anche se il discorso citato da Bariom non alimenta di certo la mia simpatia nei suoi confronti. Simone Weil invece la conosco e la stimo, al punto che spero vivamente abbia raggiunto la salvezza, e la trovo un personaggio meno dannoso rispetto a tanti prelati che cercano di imporre le loro tesi eterodosse senza avere il buon gusto di porsi al di fuori di una Chiesa di cui non rispettano più la maggior parte degli insegnamenti. Però sinceramente non penso che un eretico possa essere considerato un martire cristiano o un santo, per quanto si possa ammirarne il coraggio o l’amore rivolto al prossimo e a quello che lui considerava essere il suo Dio. San Tommaso disse: “sopportare che sia inflitta la morte non è cosa lodevole in sé, ma in quanto è ordinato ad un determinato bene, il quale consiste nell’atto della virtù come nel caso della fede e dell’amore di Dio”. Non basta, però, professare un generico amore verso un Dio creato a mia misura personale, ma conoscerlo, amarlo e servirlo attraverso la mediazione della vera Chiesa di Cristo: “Extra Ecclesiam nulla salus”. Sant’Ambrogio disse: “anche gli eretici sembrano avere Cristo con sé; perché nessuno di loro rinnega il nome di Cristo, ma rinnega Cristo chi non professa tutto ciò che è di Cristo”. Ho appena finito di leggere il libro di Saverio Gaeta “Il veggente”, consigliato da Costanza su questo sito e la Madonna non fa altro che ammonire i sacerdoti attraverso Cornacchiola proprio sul pericolo di deriva teologica e dottrinale presente nella Chiesa, pericolo dovuto al relativismo religioso e morale sempre più diffuso in tutti gli ambienti ecclesiastici. Nel messaggio del 13 marzo 2000 (che Enzo Bianchi & co dovrebbero appendersi in camera e rileggere tutti i santi giorni!) la Madonna dice rivolta ai sacerdoti: “figli miei, la salvezza non è riunire tutte le religioni per farne un ammasso di eresie ed errori, ma convertirvi per l’unità di amore e di fede. Non si può costituire una chiesa, perché la Chiesa è già costituita, per accogliere il pentito che è nell’errore e nell’eresia. Gli uomini devono vivere la Chiesa, e non la Chiesa vivere di loro. Gli uomini devono essere persuasi della verità. Se voi tentennate, o vi spogliate, o non siete più in odore sacerdotale e avete perduto la sostanza della dottrina, nessuno vi ascolterà più, ma abbandonando la Chiesa vanno nelle assemblee di capanne eretiche, idolatriche… La dottrina della Chiesa è di Cristo, il Verbo mio Figlio, e io sono Madre della Chiesa. Non cambiate la dottrina, ma cambiate i vostri cuori a vivere essa dottrina per la salvezza vostra e del prossimo che attende impaziente il vostro ritorno alla fonte pura dell’Evangelo”. Gesù disse che esistono peccati contro lo Spirito Santo da cui non si può trovare assoluzione: “In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna”(Mc 3,28-29). Sono sei peccati tra cui quello di “impugnare la verità conosciuta”, cioè prendere la Verità del Vangelo e ribaltarla a proprio uso e consumo come oggi fanno in molti nella Chiesa. Un frate carmelitano che adoro in una omelia disse che anche il diavolo conosce a memoria la Bibbia e la cita per tentare Gesù nel deserto, in essa c’è persino scritto “Dio non esiste”, con l’aggiunta, però, della frase: “dice lo stolto”. Poi volevo rispondere a Bri che ha tirato in causa un paragone a mio parere forzato tra i fondamentalisti islamici e i mafiosi cristiani, perché i membri di cosa nostra, ‘ndrangheta, sacra corona unita, etc., non possono trovare neanche una sola parola del Vangelo che giustifichi i loro comportamenti criminosi, di cristiani nominali che vivono in modo incoerente e contrario agli insegnamenti di Gesù purtroppo è pieno il mondo. Al contrario se chiedi ai fondamentalisti islamici di citarti i passi del Corano che li spinge ad agire così te ne citeranno una sfilza! Giulia Innocenzi, che non è proprio una leghista o una giornalista di Libero ha raccontato sul suo blog la bella accoglienza ricevuta insieme a un amica in Iran: http://giuliainnocenzi.blogspot.it/2015/08/due-donne-sole-in-iran-quello-che-gli.html
    Sempre nel libro di Gaeta viene riportato questo appunto di Cornacchiola, scritto il 17 febbraio 1999 in seguito a visioni di terribili stragi: “ma perché gli uomini responsabili non vedono l’invasione dell’islam in Europa? Qual è il fine di queste invasioni? Non si ricordano più Lepanto? Oppure hanno dimenticato l’assedio di Vienna? Non si può vedere un’invasione pacifica quando uccidono nel loro Paese islamico coloro che si dichiarano cristiani o si convertono a Cristo. Non solo questo, ma non ti permettono di costruire chiese né far proseliti”. Io non dico che tutti i musulmani siano terroristi e debbano essere cacciati dall’Europa, ma a un certo punto bisogna cominciare ad aprire gli occhi di fronte a un problema evidente per agire di conseguenza ed evitare un buonismo cieco e dannoso per tutti, anche per gli islamici di buona volontà che restano vittime come noi del fondamentalismo, altrimenti le terribili visioni di Cornacchiola temo si realizzeranno molto presto.

    1. Enrico

      Rispondo a questo post, ma anche altri mi sembrano non aver preso in considerazione un fatto: i cattolici governano solo la Città del Vaticano. I governi europei (e gli USA) hanno altre priorità rispetto alla libertà religiosa o ai rischi derivanti dall’Islam. Del resto questo inizio di invasione non ci sarebbe stato (almeno per ora) se non fossimo andati a portare la democrazia nel mondo (che tradotto si legge: a rovesciare i governi che ostacolavano i nostri interessi).
      Quindi secondo me noi cattolici ci troviamo di fronte a due problemi. Il primo è: cosa possiamo fare per sostenere i cristiani che vivono in Stati/zone dove sono minoranza non proprio benvista. Il secondo: cosa possiamo fare nei nostri Paesi dove l’afflusso di migranti sta diventando importante ed è gestito da gente che scambia i desideri per diritti inalienabili e nutre la medesima indifferenza per le religioni (per la cattolica in realtà c’è proprio astio, ovviamente stimolato dal demonio visto che crediamo nel vero Dio).

    2. @beatrice
      Scusate tutti
      Preciso
      Non confrontavo i mafiosi etc ai terroristi quanto il consenso offerto loro
      È stato postato un riferimento a un sondaggio che voleva dimostrare il diffuso sostegno all’isis
      Io contro argomentavo che mi pare ben più alto il sostegno (unito ad omertà) dato in certe zone d’Italia (e immagino possaessere lo stesso in Cina, Giappone, Russia, Colombia … )
      Zone d’Italia in cui fan pureleprocessioni
      La provocazione è: perchè nessuno dice che il cattolicesimo sostiene la mafia?perchè giustamente contestualizziamo e non facciamo di tuttal’erba un fascio? Mentre con i musulmani sì.
      .

      1. Paul Candiago

        E’ piacevole vedere che vi intrattenete con questi giocattoli: buon divertimento. Paul

      2. Beatrice

        I mafiosi non uccidono per motivi religiosi perché istigati da alcuni preti cattolici deviati che hanno costruito un’ideologia violenta basata su una lettura errata dei Vangeli. Non è la religione cristiana a guidare il loro agire, ma interessi economici e politici. Negli ultimi anni più volte i Papi si sono scagliati contro di loro, celebre il discorso tenuto ad Agrigento da San Giovanni Paolo II il 9 maggio 1993, in cui disse ai membri di cosa nostra: “Convertitevi! Una volta, un giorno, verrà il giudizio di Dio!”. La Chiesa è santa e di costituzione divina, ma è composta da esseri umani fallibili e soggetti a tentazione come tutti, che storicamente hanno sbagliato molte volte a tutti i livelli della gerarchia ecclesiastica. Gesù non è responsabile degli errori dei preti o dei laici che si professano cristiani. Tutte le atrocità commesse dai cristiani nel corso della storia non hanno alcuna relazione con gli insegnamenti del Vangelo. Mi devono spiegare gli inquisitori come cavolo hanno fatto a passare da “amate i vostri nemici”, “se uno ti schiaffeggia porgi l’altra guancia”, “amerai il Signore Dio tuo con tutta la tua anima e il prossimo tuo come te stesso”, a “bruciamo sul rogo streghe ed eretici”. Maometto ha predicato e agito in maniera molto diversa rispetto a Gesù Cristo e questa è storia, non libera interpretazione personale. Si può obiettare che il contesto politico e sociale era diverso: sbagliato! Gesù si è fatto catturare e ha scelto di farsi ammazzare piuttosto che ribellarsi e diffondere il suo messaggio di salvezza con la violenza e con le armi, così hanno fatto dopo di Lui tutti gli apostoli e i primi cristiani. I mafiosi che vanno in chiesa o nelle processioni sicuramente non trovano nelle parole dei preti alcun incoraggiamento a perseverare nella loro condotta deplorevole, non così i terroristi islamici che frequentano moschee di imam fondamentalisti sempre prodighi nell’alimentare l’odio nei confronti degli infedeli. Il punto non è criminalizzare l’Islam, chiudere tutte le moschee e cacciare tutti i musulmani, ma riconoscere come ha fatto Benedetto XVI a Ratisbona, quando è stato quasi mangiato vivo da tutti, che l’Islam ha un problema serio con la violenza, problema che deve cercare in tutti i modi di risolvere. Per esempio se una piccolissima minoranza manifesta per chiedere la testa di Asia Bibi, la maggioranza moderata potrebbe fare una manifestazione ancora più grande per chiedere che venga liberata e che venga abolita quella vergognosa legge liberticida contro la blasfemia. Come ho letto una volta su “Tempi”: “Islam moderato se ci sei batti un colpo!”.

        1. @beatrice
          Tutto giusto
          Condivido (tranne l’ultimissima riga)
          Ma stiam parlando di due cose diverse
          Perchè la maggioranza di onesti cittadini di (si metta una cittadina qualunque di un feudo mafio-camorristico-ndranghetista) non fa alcuna manifestazione di (quel che si vuole) contro i boss del posto? Tanto c’è lo stato a proteggerli, no? Ci sarebbero anche i media a sostenerli, a intervistarli, ad aiutarli a liberarsi di quest’immagine di affiliati o conniventi con la criminalità.
          Però non succede
          E nonostante non succeda noi li capiamo bene. Non pensiamo che in certi posti sian tutti Casalesi (un nome fra i tanti). Sappiamo pure che chi può se ne va. Ma molti non possono. E sicuramente non gli rinfacciamo un bel niente.
          Ma i pakistani silenziosi (che poi che ne sappiamo davvero di quel che non dicono (*)) che non si alzano pubblicamente contro gente che ammazza pure i bambini anche musulmani di un parco giochi con l’esplosivo, li troviamo pavidi e vigliacchi e conniventi.
          Perché?

          (*)
          rifacendomi anche all’ultima tua riga ho già postato sopra o sotto non so qualcosa sulle condanne del mondo islamico ai terroristi: il senso in sintesi è “chi dice che i musulmani non condannano i terroristi è solo perchè non ascolta i musulmani”

          1. Beatrice

            L’indifferenza e l’omertà sono sbagliate sempre e comunque in qualsiasi luogo vengano attuate, su questo non ci piove, ma io parlavo del fatto che i crimini mafiosi non prendono spunto dalla religione cattolica, mentre gli attentati terroristici sono alimentati dall’interpretazione fondamentalista del Corano. Il mafioso che ammazza anche rischiando la sua vita lo fa per soldi e potere, l’estremista islamico che si fa saltare in aria lo fa per fede, perché crede così di diventare un martire e ricevere in premio da Allah il paradiso con le vergini e tutto il resto. Per onestà bisogna dire che tanti cercano di combattere la mafia come possono, spesso pagando il prezzo più alto, pensa alle numerose vittime che ci sono state tra giornalisti, imprenditori, magistrati, poliziotti, etc. Inoltre sono tante anche le manifestazioni di piazza a cui partecipano soprattutto giovani, così come molte sono le associazioni che tentano di togliere potere alla criminalità organizzata. Sicuramente anche all’interno del mondo musulmano esistono tanti esempi virtuosi di persone perseguitate o uccise per aver agito in difesa dei diritti umani e della giustizia. Il problema è che la mafia è legata a dinamiche territoriali limitate, non è portatrice di un’ideologia mortifera paragonabile al nazismo che si sta diffondendo in tutto il mondo e che esercita un fascino pericoloso soprattutto tra i giovani (per ideologia mortifera non intendo la religione islamica tout court ma solo le interpretazioni fondamentaliste del Corano). Il presidente della Conferenza degli imam di Francia, Hassen Chalghoumi, che da quando ha condannato l’attentato a Charlie Hebdo vive sotto scorta, ha detto recentemente: “Non possiamo essere tenuti in ostaggio da una minoranza estremista. Come è possibile che un miliardo e trecento milioni di persone siano tenute in scacco e minacciate da questi gruppi?. Forse aveva ragione quel rabbino sopravvissuto ad Auschwitz con cui avevo parlato una volta. Mi disse che i nazisti non erano poi molti. La maggioranza, però, era rimasta in silenzio”.

            1. Paul Candiago

              Gentile Signora Beatrice, siamo nel 2016 ed esiste ancora la mafia? Come la giustifichiamo? Abbiamo un esercito, che fa? Abbiamo i carabinieri chef anno? Abbiamo la polizia che fa? Scusi abbiamo un Governo Democratico eletto dal Popolo che fa? Abbiamo un Presidente che fa anche meravigliosi discorsi contro la violenza verso le Donne che fa?

              “Com’e’ profondo il mare” Cordiali rispettosi saluti, Paul

  30. Cornacchiola dice (tra l’altro):

    A chi mi chiede: “Come era bella la Madonna?”, spesso rispondo:
    “Pensa alla cosa più bella che tu possa immaginare. L’hai pensata? Bene. La Vergine, preferisco chiamarLa così e non Madonna, è molto, molto più bella. Pensa ad una Donna giovane e bellissima ricolma di grazie donatele direttamente dalla Santissima Trinità, di virtù vissute nell’obbedienza d’Amore, di quei doni che può avere soltanto la gran Madre di Dio, di quella dignità celeste che soltanto la Regina del Cielo e della terra può avere… Eppure è ancora poco, perché il nostro sentire è umanamente limitato”.

    A voi del blog che effetto vi fa?
    Certo, uno potrebbe dire: sempre meglio che i musulmani assetati di sangue cristiano…

  31. Fabrizio Giudici

    Tante cose…

    “Una nota su il “vero” islam: è un distinguo operato dagli islamici stessi ”
    Certo: ogni corrente islamica sostiene di essere quella “vera”. È una cosa che accade in quasi tutte le religioni, compreso la nostra: non prova di per sé che esista una corrente “vera”. Ripeto: il fatto che il Cattolicesimo sia “vero” non discende dal fatto che, semplicemente, lo affermiamo noi.

    “La punizione, nella giustizia di Dio non ha senso di essere. La correzione sì, ma sono due cose diverse: la punizione è una sorta di tentativo di pareggiare i conti. Ma chiunque, anche il più santo di noi, che conti vuol pareggiare davanti a Dio?”
    La punizione non è certo il tentativo di pareggiare i conti. La punizione è una correzione, è una sberla più o meno forte che Dio dà agli uomini per dargli la sveglia.

    “I miei valori NON vengono certo da lì e direi nemmeno i tuoi. ”
    Ecco, Bri, qui sei veramente svicolante come un’anguilla 🙂 Però questa volta hai fatto troppo in fretta. I nostri valori non vengono da lì, ma ti faccio presente che vari Papi sono stati all’ONU in celebrazione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo:

    http://www.acistampa.com/story/le-nazioni-unite-il-papa-e-i-diritti-dell-uomo-1267

    Quindi, se contesti il riferimento del documento a vale, dovresti anche contestarlo ad un certo numero di papi. In realtà, per non cadere nel tuo sofisma, bisogna ricordare che se è vero che i nostri valori non vengono da lì, quella dichiarazione viene un parte dai nostri valori, travisati. Il problema è quell’ “in parte” e l’essersi auto-referenzializzata, negando l’origine divina e ponendosi come idolo. Questo non vuol dire che quel documento sia da buttare nel cesso. Nel momento in cui dice che “la vita è sacra”, non possiamo che essere d’accordo, anche se riconduciamo l’origine di quella sacralità in radici diverse. Questo, quindi, non può che farci stigmatizzare la frase “La vita è sacra, eccetto che la shari’a consenta di toglierla. E’ consentito uccidere chi sparge “la corruzione”, qualsiasi sia il fondamento su cui si basa. Per cui l’argomento di vale rimane pertinentissimo.

    “Il sondaggio è di al jazeera e appunto si dice che vale una cicca di tabacco per tutta una serie di motivi … ma l’hai letto l’articolo originale della Stampa o ti sei fermato alle speculazioni di rights reporter”
    Ah, be’, Al Jazeera varrà poco, ma La Stampa, per dindirindina, quella sì che è una fonte autorevole!

    “Simone Weil invece la conosco e la stimo, al punto che spero vivamente abbia raggiunto la salvezza, e la trovo un personaggio meno dannoso rispetto a tanti prelati che cercano di imporre le loro tesi eterodosse senza avere il buon gusto di porsi al di fuori di una Chiesa di cui non rispettano più la maggior parte degli insegnamenti.”

    I prelati sono dannosi più della Weil, se non altro perché sono dentro la Chiesa e lei non ci entrò mai, e poi perché sono molti di più e hanno più influenza. Non posso che condividere la tua avversione per quei signori, compreso quelli che hai citato.

    Ma la Weil sostenne cose gravi, come il rigetto di ogni intermediazione della Chiesa tra il fedele e Cristo (roba da protestanti, e fu coerente in ciò rifiutando i sacramenti) e cose fortemente gnostiche come questa:

    http://www.filosofiablog.it/filosofia-contemporanea/la-cristologia-filosofia-di-simone-weil-4/

    “La Weil legge nella Bibbia l’esaltazione della forza, ovvero del demonio [2], che non ha nulla a che fare con Cristo. Se di “popolo eletto” si deve parlare, allora si tratta di un popolo eletto per l’accecamento, eletto per essere il boia di Cristo, eletto per far valere la violenza della propria forza assoggettante. Avendo rifiutato il Dio-giustizia degli egiziani, gli ebrei ebbero il Dio di cui si erano dimostrati degni: un Dio carnale e collettivo, e la maledizione di Israele pesa anche sulla cristianità.”

    Questa contrapposizione tra “Dio dell’Antico Testamento” e Cristo è pura e semplice gnosi, quella stessa gnosi che era alla base dei Bogomili e dei Catari (tant’è che . Nell’ultimo secolo purtroppo è stato ricorrente il tentativo di separare e contrapporre il Dio dell’Antico Testamento da Cristo, cosa che non può che avere conseguenze catastrofiche e che è una delle ragioni dell’anti-semitismo: si attacca l’Ebraismo per snaturare il Cristianesimo. L’ultimo che ho sentito, in ordine di tempo, è Vito Mancuso – che se ne è uscito pure con il riferimento egiziano (vedasi l’ultimo articolo del “Correttore di bozze” di Tempi). D’altronde Mancuso cita a piene mani Weil (anche se a modo suo):

    http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/weil/weilmancuso.htm

    E come vedi, il pensiero della Weil, alla fine, è ancora dannoso attraverso altre gambe. Non è l’unico esempio di pseudo-misticismo deviante: l’ultimo secolo ne è pieno.

    “Però sinceramente non penso che un eretico possa essere considerato un martire cristiano o un santo, per quanto si possa ammirarne il coraggio o l’amore rivolto al prossimo e a quello che lui considerava essere il suo Dio”

    Santo no, nel senso di esempio per i fedeli: l’ho scritto prima. Non certo se si è costruito un “Dio” a sua misura, questo no: è un atteggiamento dell’uomo che si ripiega in sé stesso e riformula Dio in propria funzione. Ma se quelle sue strane idee erano frutto di “ignoranza invincibile” – magari anche di qualche deficit psichiatrico – … questo non possiamo saperlo. Ripeto: se hanno sacrificato la propria vita affidandola a Dio, senza altre motivazioni, questo non è un segno di ripiegamento in sé stessi.

    Beninteso che non sto dicendo che questi sicuramente non va all’inferno. Dico che qualcuno non ci va. Diamine, è una delle pochissime cose su cui sono d’accordo con Papa Francesco… 😉

    “Non basta, però, professare un generico amore verso un Dio creato a mia misura personale, ma conoscerlo, amarlo e servirlo attraverso la mediazione della vera Chiesa di Cristo: “Extra Ecclesiam nulla salus”.
    E qui però stai gettando la condanna proprio sulla Weil, che sosteneva di avere la vocazione al cristianesimo fuori dalla Chiesa Cattolica… Io ovviamente non posso che essere d’accordo con te, però esistono le “vie straordinarie” per la salvezza fuori dalla Chiesa. Mi sembra evidente che non siamo in grado di spiegarle – vedasi recente intervista di Ratzinger. Ma, essendo frutto anche dell’ultimo Concilio (magari mal descritte) non possiamo rigettarle.

    1. zimisce

      Accidenti quanti discorsi interessanti, ho un po’ di imbarazzo a continuarli perché i commenti sono già troppi e questo post doveva servire a essere vicini a fratelli uccisi, non a fare speculazioni. Magari se Admin trova un post a tema… Comunque telegraficamente:

      @ Fabrizio su Islam vero/finto, senza speranza/riformabile ecc.
      Tempo fa mi sono imbattuto in questo testo di Solov’ev:
      http://www.tempi.it/bisanzio-fu-distrutta-in-un-giorno-la-conquista-islamica-secondo-il-grande-solovev#.Vv76Mr2pXqA
      Vi invito a leggere l’ultima parte (“conclusioni”)
      Qui il grande pensarore cristiano russo, oltre a sottolineare le qualità umane di Maometto confrontandolo con Carlo Magno e Costantino, individua nell’Islam anche un nutrimento spirituale per quella parte di umanità non ancora pronta per l’annuncio cristiano. Come ti sembra la sua analisi?

      @ Giusi su Martirio ortodosso/eterodosso
      C’è un caso di una santa cristiana proclamata martire per una morte avvenuta non annunciando la fede, ma vivendola nella solidarietà: Edith Stein. Mi risulta che il suo riconoscimento come martire da parte di Giovanni Paolo II sia stata una sorta di rivoluzione, dato che appunto Edit Stein non fu messa in un campo di concentramento per la sua fede (che anzi le avrebbe consentito di salvarsi) ma per solidarietà con il suo popolo.
      In fondo non si può imputare la stessa solidarietà ai monaci di Tibhrine, che vollero restare vicini alla popolazione algerina esposta all’islamismo? E padre dall’Olio non potrebbe essere stato mosso dallo stesso spirito?

      Sul fatto poi che l’Islam abbia connaturato lo sterminio dell’infedele:
      Facciamo un confronto con l’altra faida religiosa che ha dilaniato la storia europea, quella tra cristiani ed ebrei.
      Ora, non lo faccio per il gusto di polemizzare, è che ci sto riflettendo da un po’, e se il mio parallelo è improprio correggetemi.
      Gli ebrei sono stati oggetto di violenze fin dai primi secoli. Da alcuni fanatici senza dubbio, ma anche con il contributo propagandistico di predicatori, a volte anche di padri della Chiesa. E un qualche appiglio scritturale c’era: la frase “questo sangue ricada sui nostri figli” o il riferimento alla “sinagoga di Satana”. Ora, per fortuna noi permettiamo interpretazioni e abbiamo anche un’autorità che non ha mai avvallato i pogrom. Ma questo filone antisemita ce lo siamo portato dietro per tutta la storia del cristianesimo e ogni tanto riaffiora. Oggi, dopo il Vaticano II, sembra relegato nei gruppi più antimodernisti del tipo dei lefebriani, ma chi può dire che non riemerga in qualche tempo e in qualche luogo? Quindi qualche ebreo in qualsiasi momento della storia europea avrebbe potuto scrivere che nel cristianesimo è connaturato lo sterminio degli ebrei. Prima si parlava del Pakistan e dell’accusa ai cristiani di avvelenare le acque. Questo ricorda molto il tipo di dicerie che circolavano sugli ebrei. Ma ce n’erano anche di peggiori, come la storia di quel bambino di Trento, cancellato dal martiriologio solo nel XX secolo. Quindi una certo clima di sospetto e crudeltà verso le minoranze è appartenuto anche alle nostre società.

      1. Paul Candiago

        Se non sarete semplici come questi fanciulli non entrerete nel regno deli Cieli. Paul

    2. @fabriziogiudici
      La mia frase era e rimane “i miei valori non vengono da lì”
      Punto
      Che per compromessi o lobbying o coincidenze vi siano valori cristiani … non cambia. Ma tu col tuo commento alteri il senso del mio.
      I miei valori non vengono da lì.

      Sul al jazzeera e la stampa: Vale posta un link che contiene un link che dicono cose interpretate in modo opposto
      È ci fa un ragionamento
      Io glielo faccio notare tutto qui
      Mica gliel’ho fatto fare io
      Lui dice che prende il primo link utile al suo ragionamento
      Vabbuò
      Che c’entro io?

      1. Paul Candiago

        Avvera’ cosi’ per tutta l’Umanita’ passata, presente e futura, lo sapete, lo sappiamo, lo sanno, lo sapranno: “venga il tuo Regno”= il Regno di Cristo verra’ e come sgabello al piede del suo trono i potenti della terra, non avra’ rivali, al suo dominio universale che non conoscera’ tramonto.

        E non sara’ nella falsa interpretazione/opere malvagie di “ Hallah e’ grande”, ma un Universale corpo mistico in Cristo, Re del suo Regno e il Sacerdote dell’ unica Chiesa da Lui

        Istituita e nessun altra esistera’. (anche per semplice razionale di logica umana verso coerenza teologica…per dire)

        Dopottutto le profezie devono avverarsi:, l’ateismo, le varie eresie ed apostasie, errori e prevaricazioni catechetiche della Chiesa e religioni umane cesseranno di esistere e Hallah mostrera’, a suo tempo, la Verita’ della sua Rivelazione all’uomo.

        Provando da sempre la sua Bonta’ di Padre Celeste e Reale quando con il suo Dito ci diede la Legge da seguire per la nostra via alla Salvezza eterna.

        (Ovviamente : “chi conosce la legge e’ soggetto alla legge” chi non la conosce sono creature al suo Giudizio)

        Ci rivedremo tutti alla resurrezione dei morti.

        Buona Domenica a tutti,

        Paul

    3. Beatrice

      “E qui però stai gettando la condanna proprio sulla Weil, che sosteneva di avere la vocazione al cristianesimo fuori dalla Chiesa Cattolica…”

      Io ho solo espresso la mia stima per Simone Weil e la speranza che sia stata salvata da Dio, non ho mai detto che debba essere dichiarata santa dalla Chiesa cattolica, anche perché avendo sempre rifiutato di farvi parte, non penso sarebbe possibile. Tuttavia è innegabile il suo impegno umanitario a favore degli emarginati e l’encomiabile ricerca di avere un qualche rapporto con Dio, elementi che mi spingono a simpatizzare per lei. Quanto alle sue teorie filosofiche le trovo meno pericolose di quelle formulate da teologi che continuano ad essere chiamati cattolici quando di cattolico non hanno più nulla o quasi (ogni riferimento a Rahner è puramente casuale!) e continuano ad essere insegnati nei seminari e nelle facoltà teologiche. Dopotutto quando uno prende in mano un libro di Simone Weil sa di avere a che fare con una pensatrice che non ha mai voluto essere considerata cattolica per sua precisa volontà, quindi evidentemente si aspetta di trovare anche idee controverse che potrebbero cozzare con quanto insegnato dalla Chiesa.

      “Io ovviamente non posso che essere d’accordo con te, però esistono le “vie straordinarie” per la salvezza fuori dalla Chiesa. Mi sembra evidente che non siamo in grado di spiegarle – vedasi recente intervista di Ratzinger. Ma, essendo frutto anche dell’ultimo Concilio (magari mal descritte) non possiamo rigettarle.”

      Certo che esistono “vie straordinarie” per la salvezza, nessuno lo vuole negare, anche se in linea di massima la Chiesa dovrebbe sempre e comunque ribadire che solo Gesù è la Via, la Verità e la Vita. Proprio perché riconosco l’esistenza di queste “vie straordinarie” penso che Simone Weil possa essere stata salvata: è chiaro che il giudizio finale spetta solo a Dio, è Lui che conosce fin nei minimi particolari tutta la verità che riguarda l’esistenza di una persona ed è Lui a decidere secondo giustizia quale destinazione meriti un’anima. Esiste anche il battesimo di desiderio, quando per varie ragioni un uomo vorrebbe riceverlo ma è impossibilitato a farlo, così come esistono individui che non hanno mai potuto conoscere Cristo e in vita magari sono state le persone più buone del mondo, in questo caso la Chiesa riconosce la possibilità che siano salvate, ma da qui a dire che tutte le religioni sono uguali e ti permettono di amare Dio e ottenere da lui la salvezza ce ne passa! D’altronde capita a volte di vedere individui all’apparenza cristiani devoti, ma la cui fede si è ridotta a un formalismo sterile incapace di entrare in un vero rapporto con Dio, e atei irriducibili che a un certo punto della loro vita riscoprono l’importanza di un incontro ravvicinato con la dimensione spirituale della vita fino a riaccendere la scintilla della fede, tanto da apparire molto più ricolmi di Spirito Santo di molti altri che credono solo per abitudine. Benedetto XVI nel discorso del 13 febbraio 2013 cita come esempio di conversione Etty Hillesum, una donna che non ha mai ufficialmente aderito al cristianesimo men che meno alla Chiesa cattolica, ma nelle cui opere e nei cui scritti è evidente l’azione della grazia divina. Nelle lettere e nel diario che ci ha lasciato spesso arriva a citare passi del Vangelo provocando scandalo tra gli amici ebrei che le dicono “ma questo è cristianesimo”, al che lei risponde “certo, cristianesimo, e perché poi no?” Leggere gli scritti di Etty Hillesum non può che fare bene a qualsiasi cristiano a differenza dei testi di tanti sedicenti cattolici che hanno tradito completamente le verità fondamentali del Vangelo, nonché la dottrina di Cristo come è sempre stata espressa dal magistero della Chiesa.

  32. Fabrizio Giudici

    ” i cattolici governano solo la Città del Vaticano. ”
    Non capisco il senso di questa frase.

    “Del resto questo inizio di invasione non ci sarebbe stato (almeno per ora) se non fossimo andati a portare la democrazia nel mondo (che tradotto si legge: a rovesciare i governi che ostacolavano i nostri interessi).”
    L’11 settembre era il nostro interesse? E l’11 settembre a cosa era la reazione? E gli attentati del decennio precedente? E la Siria, per esempio, quand’è che l’avremmo rovesciata? E che mi dici della frase “Sarà il ventre delle nostre donne a darci la vittoria” che certi leader islamici dicono da decenni? E Lepanto? Lì a cosa reagivano gli islamici? E nei secoli precedenti, quando erano in Spagna, in Sicilia, a cosa avevano reagito?

    Dopodiché, andando più sul difficile, potrei chiederti cosa pensi del caso Regeni.

    1. Fabrizio Giudici

      Aggiungo questa citazione di Sua Beatitudine Mar Béchara Boutros Raï, patriarca dei Maroniti del Libano, uscito su Famiglia Cristiana qualche tempo fa:

      D. “Lei pensa che ci sia un progetto dei musulmani di conquistare l’Occidente attraverso i flussi migratori?
      R. «Ho sentito più volte dai musulmani che il loro obiettivo è conquistare l’Europa con due armi: la fede e la natalità. ”

        1. Paul Candiago

          Sono emozionato di vedere le persone cristiane sempre piu’ interessate al Corano e chissa’ che con un po’ di buona volonta’ e fede islamica si convertano in mussulmani e seguire la vera fede del profeta Maometto. Tempo di ammodernarsi perche’ Cristo e’ diventato cosa del passato. Dopo tutto Hallah e’ grande. Paul

      1. Paul Candiago

        Vuoi divertirti con l’apostasia? affidati alla Famiglia Cristiana e ti insegnano loro come si mescola il mondo degli affari di stampa, dicasi a copertina cristiana cattolica e il soldo per mantenere il margine di sopravvivenza della rivista: e non costa 30 pezzi d’argento solo il Deposito della Fede. Paul

    2. Enrico

      @Fabrizio Giudici

      Il senso era che in certi post sembra che ‘Occidente’ (e relativi governi) e ‘Cristiani’ siano sinonimi e invece non è così. Per fare un esempio, al nostro governo (ma nemmeno agli altri governi occidentali) non interessa nulla se in Arabia Saudita non puoi portarti croci o vangeli, ci fa affari senza chiedere rispetto per i propri cittadini che si recano là.
      Prima del’11 settembre sono successe tante cose. Ad esempio gli USA hanno finanziato chiunque fosse contro i Russi in Afghanistan. Poi c’è stata la prima guerra del Golfo, a cui hanno partecipato le principali nazioni occidentali, che ha provocato migliaia di morti (e relativo odio verso l’occidente). Dopo (l’11 settembre) c’è stata la seconda guerra, che non ha permesso di trovare le armi di Saddam ma che ha destabilizzato l’area. Poi c’è stata la caduta di Gheddafi, dovuta non tanto ai suoi crimini quanto al petrolio libico. In Siria è noto che gli USA hanno aiutato l’opposizione al regime, visti i loro precedenti dubito che abbiano fatto dei distinguo tra gli oppositori nel rifornirli di armi. Coi satelliti possono sicuramente individuare i convogli dei rifornimenti al Daesh, come mai non li distruggono, facendo finire la guerra?
      I profughi vengono da queste zone, sono loro i protagonisti dell’inizio di invasione di cui parlavo, tu pensi che senza guerra sarebbero venuti lo stesso?
      Sul caso Regeni dico che secondo me gli assassini sono all’interno dell’apparato statale e se il governo egiziano, come pare, non può o non vuole scovarli, non si arriverà a nulla perché non possiamo/vogliamo metterci contro l’Egitto.

      1. Paul Candiago

        Avvera’ cosi’ per tutta l’umanita’: “venga il tuo Regno” e non conoscera’ tramonto. Dopotutto le profezie devono avverarsi e Dio non ha bisogno di mentire. Ci rivedremo tutti alla resurrezione dei morti. Buona Domenica a tutti, Paul

  33. Fabrizio Giudici

    “questo post doveva servire a essere vicini a fratelli uccisi, non a fare speculazioni.”
    Be’, come si fa a “essere vicini” commentando un post? Si può essere vicini solo pregando, ma allora bastava esplicitare questa intenzione e chiudere i commenti. Se si commenta, è chiaro che si va nel merito della questione.

    Solov’ev sull’islam. Avevo letto quel pezzo e ne ho tratto una conclusione, banale 🙂 che l’autore russo dice certe cose intelligenti e altre cose piuttosto sospette (eufemismo).

    Di buono c’è tutto questo paragrafo:

    I bizantini hanno creduto che, per essere veramente cristiani, fosse sufficiente conservare i dogmi e i riti sacri dell’ortodossia senza preoccuparsi di cristianizzare la vita sociale e politica; hanno creduto che fosse cosa lecita e degna di lode confinare il cristianesimo nel tempio e abbandonare l’agone pubblico ai principi pagani. Non poterono certo lagnarsi del loro destino. Hanno avuto quello che volevano: hanno conservato il dogma e il rito e solo la potenza sociale e politica è caduta in mano ai musulmani, eredi legittimi del paganesimo.

    Questa sembra scritta proprio per i nostri tempi, da dare come risposta ai proponenti dell'”opzione Benedetto”. Ma qui stiamo parlando di noi, e non dell’islam. Ecco, semmai Solov’ev interpreta correttamente l’islam come qualcosa di intrinsecamente nemico del cristianesimo, anche politicamente, che sperimenta fasi più dannose quando il cristianesimo si indebolisce per motivi suoi. In poche parole, è la sua nemesi.

    Il confronto tra Carlo Magno, Costantino e Maometto, invece, non sta in piedi. Il terzo è l’iniziatore di una religione, profeta sommo di Allah ed esempio umano da seguire per ogni buon mussulmano. I primi due sono stati semplicemente due governanti cristiani. Fine. Non sono santi; non hanno scritto trattati religiosi; non mi pare che nessuno li prenda in minima considerazione in prospettiva religiosa. Quindi, che senso ha paragonarli?

    La cosa peggiore sono i passaggi che parlano di “ideali”: popoli che “non sono ancora innalzati ai supremi ideali dell’umanità”. Qui il discorso è totalmente privo di senso: innanzitutto il cristianesimo non è un ideale. E poi, l’idea del “non ancora” puzza di storicismo. Gesù risorto disse di portare la buona novella a tutti i popoli, indistintamente, oppure avvisò che alcuni “non erano pronti”? Stiamo scherzando? :-O E cosa potevano avere di così terribile quelle popolazioni pre-islamiche, peggio dei vichinghi, delle popolazioni che abitavano il Nord Europa ed altre che sono state evangelizzate “direttamente”? Dovrei pensare che la rivelazione di Maometto ha un’origine divina, perché Dio pensava che quei popoli “non erano ancora pronti” alla sua parola? Ma siamo matti?

    Infine, per quanto riguarda le tue osservazioni:

    “Gli ebrei sono stati oggetto di violenze fin dai primi secoli.”
    ” Quindi qualche ebreo in qualsiasi momento della storia europea avrebbe potuto scrivere che nel cristianesimo è connaturato lo sterminio degli ebrei.”

    Tutti i popoli si sono sempre contrapposti sin dall’inizio della storia (questo non vuol dire che non dobbiamo prenderci le nostre responsabilità). Agli ebrei è andata peggio di altri, nei secoli passati, perché avevano perso la patria e senza patria sei alla mercé degli altri (la Shoah, invece, ha anche altre motivazioni che vanno indagate nella radice esoterica del nazismo). Ma anche gli ebrei, quando avevano una patria fiorente, sottomisero altre civiltà. Se non avessero perso la propria patria, avrebbero continuato a farlo. La persecuzione anti-ebraica, inoltre, se sicuramente dopo la morte di Cristo ha potuto nutrirsi di nuove fonti d’odio collegate all’idea di “deicidio”, esisteva già prima, tant’è che Gerusalemme e gli antichi regni giudaici non li distrussero i cristiani, ma i romani. Quindi, con un po’ di cinismo storico fammi dire: “normale amministrazione” della storia. Non sto dicendo che l’islam, in passato, sia stato peggio di altre civiltà. Però ora ragioniamo al presente. Non dico che le contrapposizioni siano terminate: non ci sono solo quelle militari, ma anche quelle economiche e culturali, e certamente l’Occidente – come tutte le altre culture – continua ad esercitare tentativi di espansione con questi nuovi mezzi. Lo sappiamo bene perché ora lo fa anche contro di noi, vedasi gender e dintorni. Ma penso converremo tutti che imporre un’ideologia con i mass media non è proprio la stessa cosa che farlo tagliando gole o facendosi esplodere: no? Il fatto che questi paragoni debbano sempre prendere in considerazione quello che l’occidente ha fatto in passato dimostra proprio che c’è una totale differenza di cultura, perché invece quelle cose l’islam continua a farle nel presente (ed è opinione diffusa che sia peggiorato dagli anni ’30/’40, con la nascita dei movimenti che oggi sono al potere, come wahabismo, Fratelli Musulmani, eccetera). I punti sono due, legati: il rapporto con la libertà (da quelle parti inesistente sin dall’inizio, per via della diversa relazione tra Dio e uomo) è il rapporto con la ragione, che da quelle parti è fallito, come diceva Ratzinger. Ed è fallito subito, dopo pochi secoli.

  34. Paul Candiago

    Signor Bairon una cosa e’ Misericordia Cristiana e un’altra cosa e’ buonismo=falsa Misericordia . Come sempre ci vuole illuminazione o prendiamo fischi per fiaschi e il secolarismo e uno dei tanti di far credere apostasiamente che la Dottrina Cattolica Cristiana ha le porte dell’Ovile aperte e Misericordiose accettando tutto l’andazzo religioso del mondo. Non e’ cosi’, e lei lo sa, ne mai sara’ cosi’. In ultima analisi non si capirebbe piu’, come vuole Satana il principe della menzogna, perche’ Cristo e’ morto sulla Croce per “ un popolo messo a parte” “ Ca nissuno e fesso ma apostati e prevaricatori, eretici ed atei si” Cordiali saluti, Paul

  35. Giusi

    Lahore, la mistificazione indecente della realtà

    “Eppure, nei giorni seguenti, leggendo giornali, ascoltando telegiornali, cercando sui siti internet dei principali quotidiani di tutto il mondo (Repubblica, LeMonde, France24, etc.), sembra quasi che i cristiani uccisi siano un danno collaterale, secondario, insignificante. Tutti a fare a gara a specificare il dolore dei musulmani o a specificare che anche alcuni musulmani sono morti nell’attentato. I leader politici sono impegnati in improbabili acrobazie retoriche per non dire, non specificare, che l’attentato è un attentato volto a colpire la comunità cristiana, non si deve dire!

    E si rimane allibiti di fronte a questa mistificazione indecente della realtà. E ci si chiede: ma come è possibile?

    Per il potere senza volto che guida il cervello dei media europei (e quello dei suoi leader politici), l’idea stessa che dei cristiani possano essere «vittime» è inaccettabile, perché contraria alla vulgata politically correct che vuole che il cristianesimo sia a ogni costo presentato al mondo solo come persecutore, colonizzatore e inquisitore. Voltaire ha davvero dato forma al mondo contemporaneo (écraser l’infâme!): il cristianesimo va descritto solo come la religione dell’oppressore e dello status quo reazionario.
    Che dei cristiani possano essere vittime, bersagli, uccisi in quanto tali è un fatto inconcepibile, inammissibile per il totalitarismo intellettuale odierno, un fatto che va quindi negato, occultato, taciuto. Anche di fronte all’evidenza. Anche di fronte alle stragi.
    Ecco allora spiegato il silenzio assordante, o ancora peggio, la patetica e pelosa retorica dei quotidiani di tutta Europa. Tutti a sottolineare che sono i musulmani le vere vittime (non tanto i Pakistani, no! proprio i musulmani, come se i giornalisti avessero la bacchetta magica per stabilire fede e ortodossia delle vittime), che sono i musulmani a soffrire. “Tanti musulmani tra le vittime”. Nessuno che abbia il coraggio di dire senza equivoci “un altro massacro di cristiani in terra musulmana”. No, che quel fatto sia accaduto perché in nome dell’Islam un gruppo di islamici decida che i cristiani vanno uccisi e eliminati non conta NULLA. Le vittime sono altri.

    Eppure i carnefici erano stati chiari.
    “Abbiamo commesso l’attentato di Lahore per colpire la minoranza cristiana, i cristiani sono il nostro bersaglio”.
    Vallo a spiegare a Repubblica”.

    http://www.culturacattolica.it/default.asp?id=3&id_n=38534

  36. Giusi

    No, non è terrorismo. È jihad
    “Nel 622 Maometto si reca a Yathrib e già appena nel 635 la Siria e la Palestina diventano islamiche: ha così inizio la lunga e paziente lotta di conquista ed espansione armata dell’islam. Nella primavera del 638 viene conquistata Gerusalemme che rimarrà islamica ininterrottamente per tre secoli, cioè fino alla prima crociata. Nel 640 Mesopotamia, Armenia, Persia, Egitto, Tunisia, Marocco, Algeria sono sottomesse. Nel 711 è la volta della Penisola iberica, che nel 773 vedrà la proclamazione dell’emirato di Cordova divenuto poi califfato nel 929. Nel 721 le truppe islamiche attraversano i Pirenei penetrando nella Francia meridionale, arrivando a conquistare Avignone e Arles, e a pochi chilometri da Lione. Nel 732 la marcia di conquista trova una battuta d’arresto a Poitiers-Tours in cui le truppe minoritarie di Carlo martello riescono ad avere la meglio sulle quattro volte più numerose truppe moresche. Il 17 giugno 827 le truppe moresche sbarcano in Sicilia a Mazara del Vallo, conquistando in breve Marsala e Agrigento; nell’estate dell’831 vengono espugnate Palermo, Messina, Modica e Ragusa; Enna cade nell’859; ultima Siracusa la cui popolazione viene trucidata nella primavera dell’878 dopo un estenuante assedio. Nel 1444 gli eserciti europei si radunano a Varna, in Bulgaria, per fermare l’avanzata moresca. Nel maggio del 1453 Costantinopoli viene soggiogata all’islam dopo mesi di assedio. Il 28 luglio 1480 la flotta del Sultano Maometto II sbarca ad Otranto, e il 14 agosto vengono sterminate 12 mila persone e soprattutto sono decapitati gli 813 otrantini che si sono rifugiati nella cattedrale con il vescovo Stefano Pendinelli rifiutandosi di rinnegare la propria fede. Il 18 maggio 1565 viene assediata Malta dalla flotta ottomana. Nel luglio del 1571 è la volta di Cipro. Il 7 ottobre 1571 la flotta ottomana viene fermata a Lepanto dalla provvidenziale flotta radunata nel Mediterraneo tramite la partecipazioni di quasi tutte le potenze navali europee dell’epoca. L’11 settembre 1683 ben 140 mila ottomani assediano Vienna difesa da uomini di ogni culto cristiano (cattolici, protestanti e ortodossi) provenienti da tutta Europa. L’11 settembre 2001 vengono distrutte le torri gemelle di New York. A Madrid nel 2004 e a Londra nel 2005 vengono condotti attacchi dinamitardi, rispettivamente, sulla linea ferroviaria e nelle linee della metropolitana. Tra l’1 e il 3 settembre 2004 1.200 persone nella scuola di Beslan, in Russia, vengono prese in ostaggio da 32 militanti islamici che ne uccidono 331 in tre giorni. Nel gennaio 2015 a Parigi si consuma l’attacco armato alla redazione di Charlie Hebdo. Il 13 novembre 2015 ben 7 attacchi dinamitardi e armati per le strade di Parigi causano 150 morti e il doppio dei feriti. Infine, il 22 marzo 2016 il Belgio subisce l’attacco che provoca una trentina di morti e più di 200 feriti negli attentati all’aeroporto Zaventem di Bruxelles e alla metropolitana della stessa capitale belga.
    Appare evidente, dunque, che non si tratta di meri atti terroristici, ma di ulteriori fasi di una vera e propria guerra, il jihad, che l’islam ha dichiarato e conduce da secoli contro tutti coloro che non sono islamici in genere e contro l’Occidente in particolare”.

    http://www.tempi.it/terrorismo-jihad

    1. Qui (in ciò che ha riportato Giusi), sta credo un punto fondamentale, che magari sbagliando, provo a sintetizzare per quanto sta a ciò che mi pare avere intuito e compreso.

      Molti Cristiani, vengono bollati di “radicalismo” o di essere (guarda caso) “talebani” per la loro visone e integrale (o “integralista” in senso negativo) del Vangelo…
      Questo in quanto alle loro prese di posizione nella vita personale o anche nel sociale su svariati temi (inutile credo fare qui esempi che credo ben conosciamo), ma di fatto, sono coloro che vivono l’Annuncio e la Fede nella sua integrità e pienezza.

      Ho scritto “del Vangelo” e non “della Scrittura”, perché l’Antico Testamento, non viene preso e vissuto nella sua integrità letterale, o anche noi dovremmo fare “guerre sante” piccole o grandi contro i nostri “nemici” e non sono pochi i passi piuttosto cruenti nella Scrittura, ma il compimento della Legge in Cristo e la Sapienza della chiesa nei secoli, hanno giustamente riportato certi “passaggi” al loro profondo significato spirituale e alla giusta “messa in pratica” dei suddetti passi.

      Ho l’impressione che questa nell’Islam, sia una dinamica piuttosto latente (non voglio dire del tutto assente, non saprei…), per motivi che sono già stati esplicitati e in primis la mancanza di una unica Autorità che dia un’unica corretta interpretazione, per cui i “veri” Mussulmani sarebbero coloro che appunto vivono integralmente i dettami del Corano e praticano la jihad. Per costoro, i fratelli che hanno posizioni più “blande”, “occidentalizzanti” o che hanno convivenze “blasfeme” (vedi con i Cristiani) sono considerati dei “mezzi miscredenti” o peggio degli apostati e di fatto molti attentati non vanno tanto per il sottile nel timore vi possano essere altri mussulmani tra le vittime…

      Quindi, qual’è il “vero” Islam?

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