Per i tanti che ce lo hanno chiesto fra pochi giorni sarà disponibile su youtube il video della serata, realizzato grazie ai potenti mezzi e alla disponibilità e professionalità dello straordinario staff dell’Auditorium Antonianum.
Il Romanzo seminale
di Mario Adinolfi da facebook
All’Antonianum alle 23.30 ieri sera guardavo tutte le vostre facce: eravate tanti, tanti, tanti e nessuno si alzava per andare via. Nessuno correva a casa per non perdersi Beppe Grillo a Porta a Porta, nessuno si ricordava che all’indomani la sveglia avrebbe suonato presto per mandarci a lavoro, eravate lì ad ascoltare un prete piemontese che con il pudore degli uomini coraggiosi diceva una cosa bella e sfrontata. Prendiamoci Roma. E il primo passo di un cammino era compiuto.
Ieri sera contro i falsi miti di progresso ci siamo schierati riempiendo un teatro, platea e galleria. Platea, 572 posti. Galleria, mi pare, un centinaio. Lo abbiamo fatto parlando di ideologia del gender, matrimonio omosessuale, utero in affitto, fecondazione assistita, aborto, eutanasia, eugenetica. Sono questi i falsi miti di progresso, quelli che sembrano “liberare” l’umanità che vuole trasformare i propri desideri in diritti, invece la conduce verso la negazione di sé andando all’assalto del più debole: il bambino che deve nascere o che una volta nato ha problemi, la donna nel suo ruolo materno, l’adolescente a scuola, l’anziano malato.
I seicento dell’Antonianum ieri sera si sono presi un impegno: non saranno più indifferenti. Ascoltando la simpatia di Costanza Miriano, il rigore scientifico di Marco Scicchitano, qualche parola detta da me tratta da Voglio la mamma, ci siamo presi un impegno: mai più indifferenza e rispetto alla battaglia da combattere su questo terreno essenziale, basta timidezze. Saremo scaltri, efficaci, ci faremo sentire. Lo ha detto padre Maurizio Botta, con un obiettivo preciso: prendiamoci Roma. Prendiamola come si fa come una donna amata, circondandola d’affetto, facendola sentire importante, avendo passione per ogni centimetro del suo corpo. Padre Maurizio ha quasi urlato di voler andare in periferia (“voglio andare a Centocelle”) a ripetere serate come quella di ieri. Perché sì, ora si può dire, non potranno che essercene altre di serate così. Ci prendiamo Roma.
La frase riecheggia quella scritta da De Cataldo nel suo “Romanzo criminale”, la diceva il Libanese (la figura letteraria che riecheggiava quella tutta reale di Franco Giuseppucci, il capo della banda della Magliana) all’origine dell’epopea che tanto successo ha avuto in libreria, al cinema, con la splendida serie televisiva. Noi dovremo scrivere un “romanzo seminale”. A seminal novel, dicono i critici anglofoni quando vogliono descrivere il successo dal basso, travolgente e inarrestabile anche se inizialmente non supportato da strutture e meccanismi di marketing, di una narrazione.
Il nostro romanzo seminale è nato ieri. L’ho visto nei vostri volti mentre a mezzanotte ancora mi portavate copie di Voglio la mamma da firmare (a proposito, chi cerca il libro può ordinarlo a adinolfivogliolamamma@gmail.comche è arrivata la seconda edizione). L’ho visto nel modo in cui sorridevate guardando la clip di Brian di Nazareth che ha aperto la nostra serata spiegando praticamente tutto con l’ironia geniale dei Monty Python. L’ho visto perché padre Maurizio parlava di Roma e lui non è di Roma e molti di voi che si stavate ad ascoltare non eravate di Roma. Ma Roma è un simbolo, Roma è cuore, Roma è “capoccia di un mondo infame”.
Dio quanto è infame questo mondo che fa sì che un bambino possa essere acquistato e venduto per centomila euro, che una donna indiana o ucraina possa essere violata nell’intimità profonda della maternità per pochi spiccioli ed essere considerata solo un utero da affittare, che un anziano malato possa essere soppresso con un’iniezione di cloruro di potassio e che questa possa essergli spiegata come una pratica progressista e benefica, che il 96% dei bambini down siano abortiti e poi ci si commuova tutti ipocritamente davanti a un video che ne spiega la bellezza. Se questo mondo è così infame, c’è davvero bisogno di un romanzo seminale di speranza e lotta contro i falsi miti di progresso che se ne riprenda il cuore.
Ieri abbiamo compiuto il primo passo. Eravamo tanti, tanti, tanti. Abbiamo scoperto, ho scoperto, che non siamo soli, è stata una carezza al cuore. E hai voglia a dirci che siamo retrogradi, medievali, bigotti o pecoroni. Noi sappiamo che non è vero, siamo semplicemente dei difensori sorridenti dei più deboli, della razionalità, della intensa umanità. Saremo sempre di più. Perché abbiamo detto basta all’indifferenza e alla timidezza. E’ un impegno preso.
…ben sapendo che la strada per prendere Roma è quella tracciata dai martiri che hanno dato il loro sangue molti secoli fa.
Contento di esserci stato.
E impegno preso!
Io non c’ero ma che importa? Siamo tutti di Roma 😀
L’ha ribloggato su Cidade de meu andar….
Oggi il presidente cardinal Bagnasco al consiglio permanente CEI:
“Con fermezza, rispetto e insistenza torniamo a chiedere alle Autorità responsabili di avviare politiche che esprimano un sì convinto alla “famiglia senza surrogati”; politiche attente a renderne meno difficile e gravosa la formazione, quindi la generazione e l’educazione dei figli – specie se malati – , la cura e l’assistenza degli anziani…. Sono queste le vere necessità a cui dare risposte immediate e concrete.
E altresì chiediamo che la famiglia, fondata sul matrimonio, non sia messa sotto scacco da una cultura insistente e monocorde, che pretende di “ridefinire” il volto stesso dell’amare favorendone la fragilità, anziché aiutarlo a superare – anche per il bene dei figli – le inevitabili prove. Snaturare la famiglia significa scendere nel più profondo, fino a toccare le corde dell’umano e sciogliere la persona dentro a rapporti liquidi e insicuri.”
http://www.avvenire.it/Dossier/CEI/Prolusioni/Pagine/prolusione-bagnasco-cei-20-maggio.aspx
E ieri il Papa nella prolusione:
“Tra i “luoghi” in cui la vostra presenza mi sembra maggiormente necessaria e significativa – e rispetto ai quali un eccesso di prudenza condannerebbe all’irrilevanza – c’è innanzitutto la famiglia.
Oggi la comunità domestica è fortemente penalizzata da una cultura che privilegia i diritti individuali e trasmette una logica del provvisorio. Fatevi voce convinta di quella che è la prima cellula di ogni società. Testimoniatene la centralità e la bellezza. Promuovete la vita del concepito come quella dell’anziano. Sostenete i genitori nel difficile ed entusiasmante cammino educativo. E non trascurate di chinarvi con la compassione del samaritano su chi è ferito negli affetti e vede compromesso il proprio progetto di vita.”
Tutto si compia secondo verità e carità:
“Verità e misericordia: non disgiungiamole. Mai!
“La carità nella verità – ci ha ricordato Papa Benedetto XVI – è la principale forza propulsiva per il vero sviluppo di ogni persona e dell’umanità intera” (Enc. Caritas in veritate, 1). Senza la verità, l’amore di risolve in una scatola vuota, che ciascuno riempie a propria discrezione: e “un cristianesimo di carità senza verità può venire facilmente scambiato per una riserva di buoni sentimenti, utili per la convivenza sociale, ma marginali”, che in quanto tali non incidono sui progetti e sui processi di costruzione dello sviluppo umano (ibid., 4).”
http://www.avvenire.it/Papa_Francesco/Discorsi/Pagine/papa-francesco-discorso-alla-cei-conferenza-episcopale-italiana-19-maggio-2014.aspx
L’intervento di oggi del Cardinale Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Card. Bagnasco, alla 66ª Assemblea Generale:
http://www.chiesacattolica.it/cci_new_v3/s2magazine/vedidocAreaRiservata.jsp?id_allegato=66756
Il saluto del Cardinal Bagnasco al Santo Padre, ieri, all’avvio della 66ª Assemblea Generale
http://www.chiesacattolica.it/cci_new_v3/s2magazine/vedidocAreaRiservata.jsp?id_allegato=66736
La prolusione di Papa Francesco, ieri, per la 66ª Assemblea Generale:
http://www.chiesacattolica.it/cci_new_v3/s2magazine/vedidocAreaRiservata.jsp?id_allegato=66737
“(a proposito, chi cerca il libro può ordinarlo a adinolfivogliolamamma@gmail.comche è arrivata la seconda edizione)”
(per chi lo volesse comprare)
Bravi, bravi, bravi! Avanti così!
Ciao Mario, ieri sera ero all’Auditorium e ringrazio te e gli altri della “Compagnia” per averci ricordato che siamo noi a doverci adattare alla realtà e non viceversa…
http://spennatevive.blogspot.it/2014/05/ieri-sera-lunedi-19-maggio-sono-stato.html
Oltre 600….
di Elisa Calessi
Oltre 600 persone, un lunedì sera, all’Antonianum, in una zona nemmeno centralissima. Già questo è un fatto clamoroso. Io che vado spesso a manifestazioni politiche vi assicuro che nessun partito, non parliamo di sindacati o altre associazioni, riesce a riempire una sala del genere senza mezzi, senza alcuna pubblicità se non il passaparola o Internet. E invece ieri, all’Antonianum, è successo. Grazie, allora, innanzitutto a voi che c’eravate. Alle mamme con le carrozzine e i passeggini, ai tanti che dopo il lavoro si sono presi la briga di venir fin lì. Siete un spettacolo. Ma grazie soprattutto a Padre Maurizio, senza il quale non ci sarebbe nulla di tutto questo, a Costanza Miriano, a Marco Scicchitano, a Mario Adinolfi, agli amici dei Cinque Passi per la chiarezza, l’ironia, la preparazione e soprattutto l’amore per la realtà. E grazie a Guido e a Ivan, per la creatività e la cura con cui hanno preparato video, riprese e regia della serata. Comunque state in campana perché è solo l’inizio.
Invidio chi c’era, non riesco a non farlo! Sigh!
Concordo con Elisa Calessi su “è solo l’inizio”. 😉
E sono contenta che nessuno aveva fretta per andare a vedere Porta a porta… 😉
CHI sono gli amici dei 5 passi?
http://www.vallicella.org/cinque-passi-mistero/
http://www.vallicella.org/cinque-passi-al-mistero-2012-2013-archivio/
A proposito dei 5 passi… ma quelli 2013-2014 quando si potranno ascoltare? Che ho già in mente due o tre persone con cui condividerli. Grazie!
Verranno pubblicati il 26 maggio, festa di san Filippo Neri.
Ieri sera anch’io ero all’Antonianum. Premesso che ho letto volentieri il tuo libro (il primo) e premesso che mi ritrovo ampiamente nei contenuti di ieri sera mi rimane, però, una domanda. Incontri dello stile di quello di ieri sera sono per chi già è convinto e ben disposto o anche per chi è alla ricerca e aperto a modificare il proprio convincimento semplicemente sbagliato? In altri termini, se una persona di altro convincimento, ma alla ricerca fosse stata presente ieri sera si sarebbe sentita accolta e chiamata alla conversione.
Perché se l’obiettivo è anche il secondo ho l’impressione che sarebbe più utile una modulazione diversa di alcuni toni e atteggiamenti (senza cedere nei contenuti) che possono non aiutare chi si vuole mettere seriamente in discussione. Papa Francesco mi sembra che faccia così da buon gesuita e missionario “fortiter in re et suaviter in modo”.
Magari mi sbaglio, ma, ad ogni modo, grazie!
Domenico
Fuori tema…ieri era il mio compleanno vado in libreria x farmi un regalo…a bassa voce dico: ” Avete Obbedire è meglio…” xche si sa che a quella parola tutti si girano e alla cassa ti guardano male; contemporaneamente entra una ragazza sui 20anni…” CHE EDIZIONI AVETE DEL KAMASUTRA?! “…
Mi sono vergognata di essermi vergognata!
A proposito di “Obbedire è meglio”… Costanza mi sa che sei masochista, almeno n pochino. No? Con tutto le rogne che “sottomessa” ti ha procurato… “obbedire”? Smack al coraggio!!!! 😉
Quando ci prendiamo Milano? Venite anche qui…
Grazie per la serata di ieri sera.
Mio marito ed io c’eravamo ed è stato bello ascoltarvi dal vivo.
I vostri libri li avevamo già letti e anche regalati.
I contenuti li condividevamo già e siamo d’accordo che ci sia una buona battaglia dialettica e di opinione da combattere per il bene della nostra società.
Come?
Ciascuno, nel proprio ambiente di lavoro e di vita, deve essere disponibile a ‘metterci la faccia’, ma deve anche essere preparato: qualche dato statistico alla mano (come quelli contenuti in “Voglio la mamma”) e informazioni scientifiche serie, attendibili e basate sulla realtà.
Grazie per questo prezioso lavoro di reperimento dati e per gli spunti di riflessione che ci avete dato ieri.
Vi aspettiamo a Milano a Crema o a Cremona! Mi rendo disponibile ad aiutarvi ad organizzare, a cercare la location e tutto ciò che è necessario. (Non mi interessa essere pubblicata, volevo solo comunicarvi la mia disponibilitá)
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2014/05/19/news/forl_insegnante_toglie_cellulare_con_foto_hard_ad_alunno_e_viene_accusato_di_furto-86605412/?ref=HREC1-16
Eh, già… così siamo messi… Meno male che dalle parole del sindaco e da alcuni commenti riportati emerge ancora il buon caro senso della realtà e delle cose, altrimenti sembrerebbe di essere su “Scherzi a parte”!… per non piangere…
Mi piacerebbe fare una domanda ad Adinolfi: come mai nessun candidato di sinistra ha firmato il manifesto per la vita e per la famiglia promosso da Novae Terrae in vista delle elezioni europee?
http://Www.novaeterrae.eu