Non ci sono app per la sete d’infinito

di Giacomo Bertoni

Andare al cinema è sempre un’esperienza formativa, anche se il film in questione è “It” (avrei molte domande da fare ad Andrés Muschietti). La sala è piena ma, nonostante il film sia vietato ai minori di 14 anni, l’età media è tremendamente bassa. Non è la sede per interrogarsi sul ruolo dei genitori nella scelta del titolo, e neppure sulla loro assenza in sala. Non è la sede per discutere le scelte commerciali del cinema, anche se la crisi (drammatica) del settore non giustifica la vendita dei biglietti con le fette di salame sugli occhiali 3d.

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La tecno-nonna

Illustrazione di Emanuele Fucecchi

di Emanuele Fant per Credere

I nonni maschi non sono un problema. Loro, se gli regali un cellulare, lo dimenticano nel vano portaoggetti della macchina, in attesa di una emergenza che, a loro dire, difficilmente si potrà verificare.

L’esemplare su cui la scienza concentra oggi i suoi interrogativi è quello femminile, la “tecno-nonna”, detta pure “anziana che ha scoperto il computer e il cellulare”.

Non è nativa-digitale, è l’unica a utilizzare con tenace ostinazione la funzione “Serve aiuto?” del computer.  Continua a leggere “La tecno-nonna”

Succede Oggi. La TV

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di Sara Nevoso

Succede oggi che non esista più la fascia oraria dedicata ai cartoni animati, ma che in ogni momento mamma tv può sostituirsi a noi, può essere la tata che, senza fatica, fantasia, amore, ipnotizza i nostri bimbi per intere ore.

Sembra incantato, non si sente volare nemmeno una mosca”, quante volte ho sentito questa frase! Continua a leggere “Succede Oggi. La TV”

Spegni il telefonino e vivi

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di Annalisa Guglielmino    per Avvenire
  
Siamo in pubblico da soli? Automaticamente cerchiamo il telefonino, il dito scorre, lo sguardo fisso legge, come se nelle mani avessimo tutto ciò di cui abbiamo bisogno in quel momento, la risposta a tutto. Qualcuno dice basta. «Mani dietro la testa e lontani dal telefonino». «Guarda in alto!», Look up!È tutto qui il video-appello lanciato da un ragazzo inglese, Théophile Duplouy, che da poco pubblicato su YouTube sta facendo il giro del mondo. «Ho 422 amici, eppure sono solo». Continua a leggere “Spegni il telefonino e vivi”

1 – Diario dalla Terra Santa. La partenza

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di Costanza Miriano

–  Oh, visto che devi partire per Israele in qualità di blogger, forse è il caso che ti spieghi come si fa a pubblicare un articolo.

–  Devi proprio?

–  Dai, forza, mica puoi partire senza saperlo fare. Lo so che è mezzanotte, ma io sono tre anni che cerco di spiegartelo. Forza. Apri il blog.

–  Va bene. Vuvvuvvusposatiesii…

–  No! Non ci posso credere!!! Non sai neanche come si chiama il tuo blog!!!!!!

–  Magari fosse solo quello che non so. Non so connettermi, non so usare skype, non so fare foto.

(E stavo partendo anche senza computer, se è per questo, ma dotata di novena, breviario e molti punti luce per gli zigomi). Continua a leggere “1 – Diario dalla Terra Santa. La partenza”

Bla bla bl@

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di Jane

Vorrei evitare di trasformarmi in una critica dei costumi contemporanei anzitempo (non ho ancora l’eta’) ma la tentazione e’ troppo forte per non giocare d’anticipo. Soprattutto dopo che l’ennesima provocazione mi ha colpita. Nella rubrica di un importante quotidiano inglese e’ apparso un pezzo intitolato “Una cena senza il fastidioso giochetto di sbracciarsi con il cameriere”. Nell’articolo, il giornalista annuncia entusiasta un nuovo modo per andare al ristorante che ci evitera’ di dover chiamare con la mano il cameriere per farci portare il conto, situazione che crea sempre un po’ di imbarazzo e goffaggine, soprattutto se si tratta di una cena romantica e il cameriere non dovesse capirvi (immaginatevi mentre chiamate il cameriere con fare da uomini veri mimando il gesto universale della firma, poi vi girate ad ammiccare alla ragazza a cena con voi, il cameriere arriva e vi dice “dessert signore?”) Continua a leggere “Bla bla bl@”

Tanta tanta vita

tanta

di Mario e Marta Grossi

“Saturazione mediatica. Chiunque abbia un satellite in casa saprà di cosa si tratta: centinaia di canali che solo a curiosarli tutti ci si perde mezz’ora, decine di film di ogni epoca e genere fra i quali è impossibile scegliere, anche perché bisognerebbe avere due ore libere per gustarsene uno. Ma chi le ha più, due ore lisce e filate, se alle dieci di sera ancora deve consultare il televideo, leggere l’articolo di giornale saltato al mattino, lanciare uno sguardo colpevole al romanzo che giace esanime sulla mensola, aprire la posta elettronica e la cartacea, ascoltare la segreteria del telefonino e pure quella del telefono, andare sul sito web consigliato dall’amico tramite sms, rispondergli con un messaggio possibilmente spiritoso e nelle pause parlare coi parenti e accorgersi della nuova pettinatura del coniuge? Continua a leggere “Tanta tanta vita”