Annunciate ai ragazzi la vita eterna!

di Costanza Miriano

Quello che ho ascoltato alle conferenze stampa del Sinodo mi fa pensare a quando una volta don Vincent Nagle, trovandosi davanti a una marea di ragazzi e parlando senza riuscire ad attirare la loro attenzione, si interruppe, fece silenzio, poi gridò: “Ragazzi, voi dovete morire”. Il brusio cessò e tutti si misero ad ascoltare (e poi, una volta che cominci ad ascoltare don Vincent, se lo fai entrare nel cuore, sei spacciato).

I ragazzi, che sono solo uomini e donne con qualche giorno di meno, sono alla ricerca del senso. Se la Chiesa non parla loro di morte e di vita eterna, che gliene può importare ai ragazzi dell’opinione dei preti sul mondo? Che autorità hanno i preti, se non quella dell’accesso al sacro? Ci sono sociologi migliori di loro, e psicologi, e animatori, e anche operatori sociali. Perché mai qualcuno dovrebbe ascoltarli? Da dove viene loro l’autorità?

Continua a leggere “Annunciate ai ragazzi la vita eterna!”

Chi ha paura delle preghiere per i morti?

IMG_3268

di Costanza Miriano

Sinceramente, dopo tutto il tempo passato a rimuovere bestemmie e offese surreali dal mio profilo facebook, ero tentata di lasciar cadere la faccenda, ma non lo farò, per due ordini di motivi. Il primo è che continua a sembrarmi preziosissimo pregare per le vittime del terremoto. Il secondo è che da questa assurda vicenda ho imparato alcune cose utili che vorrei condividere con chi lo desidera.

Per chi si era sanamente distratto dal mondo virtuale, riepilogo. La sera dopo il terremoto ero sul divano con tutta la famiglia, incollati a guardare i luoghi nei quali abbiamo trascorso le vacanze degli ultimi anni con gli amici più cari. Cercavamo volti e luoghi noti. Durante la giornata avevamo chiamato persone che erano ancora lì per capire se si potesse andare a dare una mano, ma la risposta, letterale, era stata: “la Protezione Civile sta cacciando tutti” (nel senso di tutti quelli che non sanno esattamente cosa fare in questi casi). A raccolte di cibo e soldi aveva pensato mio figlio. L’unica cosa che rimaneva da fare era pregare. Quando si muore nel sonno, o in pochi secondi, chissà, magari non si ha neanche tempo di raccomandare l’anima a Dio. Chissà in che condizioni erano quelle anime, pensavo. Se fossi al posto loro sarei felicissima che qualcuno mi presentasse al Padre chiedendo misericordia per me. Continua a leggere “Chi ha paura delle preghiere per i morti?”

El Dante, ultimo incontro

2016-05-23_143451

Mercoledì 25 nella chiesa di Ognissanti in Via Appia Nuova 244 alle 21 sarò insieme a Franco Nembrini che parlerà del Canto XXXIII del paradiso, quello dell’inno alla Vergine e quello in cui un uomo si cimenta con la descrizione del suo incontro faccia a faccia con Dio. Lo ascolterò e poi potrò fargli delle domande. Mi ha detto di non ripassare niente, e di andare ad ascoltare così come sono (perfetto, perché quanto a ignoranza sto messa benissimo, ne posso anche esportare).
Una domanda però già ce l’ho. Se Dante avesse fatto come tutti i cosiddetti misericordiosi contemporanei, quelli che parlano di perdono rifiutando l’idea che ci sia un male e un peccato assoluto, quelli per esempio che hanno canonizzato il padre della legge sull’aborto, come sarebbe stata la Divina Commedia? Ah già è vero, noi siamo medievali, e purtroppo Dante non aveva potuto frequentare corsi di scrittura creativa…

C.M.

Continua a leggere “El Dante, ultimo incontro”

L’angolo di Paradiso

paradiso 3

di Maria Elena Rosati   trentamenouno

Non so quante volte ho visto il film “Ghost”. So solo che tutte le volte che lo trasmettono, pur conoscendo a memoria la storia, ci casco e torno a guardarlo come se fosse la prima volta.

Mi emoziono sulla scena del vaso e tutte le volte che lui dice “idem” invece di “Ti amo” a lei, mi commuovo quando sparano a lui, rido quando lui incontra Whoopy Goldberg, mi indigno al tradimento dell’amico, e così via fino alla scena finale, quando lui ritorna su, dove lo aspettano.

Continua a leggere “L’angolo di Paradiso”