Le «Messe beat» non furono solo canzonette

di  Claudia Mancini per LaPorzione.it

Musicisti capelloni con chitarre elettriche, organo e batteria. All’interno della sala ci sono circa tre o quattrocento persone, soprattutto giovani. Per lo meno il doppio sono rimaste fuori, tentando di forzare l’entrata presidiata dalla polizia. È il 27 aprile del 1966 e non è un concerto rock né una manifestazione studentesca tipica di quegli anni ribelli; è la prima esecuzione della cosiddetta «Messa beat».

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Se Dio fosse veramente il dio che gli atei negano

Da quando nel lontano 2010, in occasione del Discorso alla curia romana, Benedetto XVI propose l’apertura di una sorta di Cortile dei gentili, nella Chiesa sono state numerose le iniziative, di vario livello, volte a promuovere il dialogo con le religioni diverse dal cattolicesimo e con le persone che si professano non credenti, fino ad arrivare all’ultimo Cortile di Francesco organizzato dalla comunità francescana e dal Pontificio Consiglio per la Cultura. Un evento straordinario che ha portato in dialogo ad Assisi, dal 14 al 17 settembre, importanti personalità – dal Card. Ravasi ad intellettuali, politici ed artisti del calibro di Cacciari, Augè, Isgro, Christo – con incontri gremiti di pubblico che si sono svolti, oltre che al Sacro Convento, anche in molti luoghi della città. Ancora una volta credenti di varie religioni e atei si sono incontrati, per confrontarsi senza pregiudizi su temi che interrogano e sfidano la nostra contemporaneità. Continua a leggere “Se Dio fosse veramente il dio che gli atei negano”

Kierkegaard e la fenomenologia del “mi piace”

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di Claudia Mancini

Nel 1846 Kierkegaard pubblica la Postilla conclusiva non scientifica alle Briciole di filosofia, con lo pseudonimo di Joannes Climacus. Con la consueta ironia, degna di un cesellatore di paradossi, egli chiama “postilla” quello che propriamente è un «saggio esistenziale», un denso testo filosofico di circa settecento pagine. Nella Prefazione, enfatizzando il tono ironico, Climacus scrive di essere pienamente soddisfatto perché il precedente saggio – Briciole di filosofia (1844) non ha avuto successo, anzi, «non ha prodotto nessuna sensazione, nessunissima» [1].

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«Cristo tutto intero» nella Croce

di Claudia Mancini

«La bellezza e il colore delle immagini [sacre] sono uno stimolo per la mia preghiera. È una festa per i miei occhi, così come lo spettacolo della campagna apre il mio cuore a rendere gloria a Dio» [1]. Tutti concorderanno con queste parole di San Giovanni Damasceno, nel sottolineare il connubio fecondo tra immagini sacre e preghiera: rinviano l’una all’altra in ciò che raffigurano come in ciò che esse significano. Con l’approssimarsi della Pasqua di Resurrezione vorremmo presentare alcune opere dell’iconografia cristiana, magari come sostegno e stimolo per la preghiera. La nostra presentazione inizia dall’iconografia del Crocifisso, e, alla fine dell’esposizione, saranno chiare le ragioni più e meno evidenti di questa scelta. Continua a leggere “«Cristo tutto intero» nella Croce”