Finiamo il Sacro Manto con un digiuno

di Costanza Miriano

Quando sullo schermo compare il nome della mia amica bionda, Monica, già lo so: non devo rispondere. Mi trascinerà in qualcosa di faticosissimo, mi proporrà un’idea pazza, o minimo qualcosa di scomodo o folle, mi sottoporrà una situazione difficilissima da risolvere, un mucchio di soldi da trovare per qualcuno, e io dovrò cominciare a chiedere a destra e a manca, che prima o poi finirà che la gente mi evita. Mi conviene dire che sono impegnatissima, che sto eseguendo un’operazione a cuore aperto, mettendo a punto un vaccino, traducendo la Summa Theologiae in cinese. Però niente, non resisto. Rispondo sempre. Anche perché di solito al massimo sto correggendo delle frasi di greco o mettendo il rosmarino dentro un pollo (che comunque un po’ somiglia a un’operazione chirurgica, dai). La sventurata rispose.

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Custodire la Vita

di Noemi Ferrari

È cominciato il periodo di Avvento e mai, come quest’anno, sperimento cosa significhi attendere qualcuno, aspettare con trepidazione che si manifesti nel mondo. A dicembre, oltre alla nascita del Salvatore, è prevista anche la venuta al mondo di Pietro, nostro figlio.

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Avvento: un tempo per rimanere

di Giacomo Bertoni

La città si accende per Natale, i bar si riempiono mentre il sole tramonta, nelle vetrine si specchiano passanti veloci carichi di borse. Voi non avete voglia di scappare? Di fuggire lontano? Solo per qualche giorno, solo per poco. Da bambini queste settimane erano l’attesa per i regali, per il misterioso passaggio di Gesù Bambino e del suo asinello con grandi sacchi pieni di doni per i bimbi buoni. Con il passare degli anni questa costruzione di cristallo ha iniziato a opacizzarsi, a scheggiarsi.

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Meditazioni Avvento 2019

di Don Vincent Nagle

Qualcuno ha trasmesso questa frase della tradizione cristiana “Maria, tu sei la sicurezza della nostra speranza”. Tu sei la sicurezza della nostra speranza. È vero che l’amore è il motivo, lo scopo, la realizzazione di tutto. È vero questo, eppure l’amore grazie al quale siamo stati creati, (infatti siamo nati da un amore eterno per il nostro destino e l’esperienza dell’incontro travolgente con questo amore apre il nostro l’animo, spalanca orizzonti, stabilisce per noi una strada) ebbene questo amore non è l’aspetto del nostro animo che rende questo mondo, questa esperienza, questa strada, una cosa umana, stupendamente umana. È la speranza, la speranza, perché la speranza sa bene che quello che abbiamo incontrato è una caparra, una piccola, piccola ed esigua caparra.

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L’Avvento è riconoscere di avere bisogno

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di Costanza Miriano

L’Avvento è riconoscere di avere bisogno. O meglio, forse non nell’ordine, cercare di imparare a cucinare entro il pranzo di Natale che ormai si è grandi ed è ora, trovare quella bambola mai prodotta che ci è stata chiesta perché tanto Gesù trova tutto, spedire qualche biglietto come se si fosse vere signore almeno qualche secondo prima della messa di mezzanotte, e riconoscere di avere bisogno.

Perché, cosa si aspetta se non si ha bisogno di nulla?

L’Avvento dunque è innanzitutto riconoscere la propria sofferenza o fatica o pesantezza di vivere, o vero e proprio dolore. È dirlo, una buona volta. Io da sola non posso nulla. Non posso neanche fare felici le persone a cui voglio bene, guarda un po’, perché non basto a me stessa figuriamoci se posso bastare a un altro.

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La risposta cristiana al razionalismo

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di Raniero Cantalamessa  dai Sermoni di Avvento, 17 dicembre 2010

1. La ragione usurpatrice

Il terzo ostacolo, che rende tanta parte della cultura moderna “refrattaria” al Vangelo, è il razionalismo. Di esso intendiamo occuparci in questa ultima meditazione di Avvento.

Il cardinale, e ora beato, John Henry Newman ci ha lasciato un memorabile discorso, pronunciato l’11 Dicembre del 1831, all’Università di Oxford, intitolato The Usurpation of Reason, l’usurpazione, o  la prevaricazione, della ragione. In questo titolo c’è già la definizione  di ciò che intendiamo per razionalismo [1]. In una nota di commento a questo discorso, scritta nella prefazione alla sua terza edizione nel 1871, l’autore spiega cosa intende con tale espressione. Per usurpazione della ragione –dice– si intende “quel certo diffuso abuso di tale facoltà che si verifica ogni qual volta ci si occupa di religione senza una adeguata conoscenza intima, o senza il dovuto rispetto per i primi principi ad essa propri. Questa pretesa ‘ragione’ è chiamata dalla Scrittura ‘la sapienza del mondo’; è il ragionare di religione di chi ha la mentalità secolaristica, e si basa su massime mondane, che le sono intrinsecamente estranee” [2]. Continua a leggere “La risposta cristiana al razionalismo”

Un Avvento…

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 di Mario Barbieri

Passeggiando per le vie di Perugia, mi sono imbattuto giorni fa, in questo bassorilievo (altorilievo per l’esattezza), incastonato nel muro esterno di una chiesa…

Una Madonna che presenta Suo Figlio all’adorazione. Una Madonna Odigitria si potrebbe dire, ma anche un rimando all’Avvento, ho subito pensato. Certo non più un bimbo in fasce, ma già fanciullo, ma in fondo ugualmente, un richiamo a Gesù che viene, a Gesù nato, a Gesù che cresce, che si presenta al mondo in grembo a Maria, che lo mostra e lo offre all’adorazione. Continua a leggere “Un Avvento…”