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Carissima Costanza, ti ho conosciuto nei libri da te scritti, entusiasmanti e sempre validi e istruttivi anche se sono nonna ormai da anni, tramite un mio figlio che lavora presso ed.art (Messa Meditazione) dei Legionari di Cristo, e sempre grazie al Signore Gesù hai arricchito la mia spiritualità..condivido in pieno tante tue espressioni e considerazioni e spesso mi ci rivedo in pieno, ho comuunicato agli altri 2 figli con rispettive nuore i tuoi entusiamanti libri… quindi sia io che le famiglie dei miei 3 figli seguiamo attentamente le varie iniziative promosse ! Ringrazio il buon Dio per tutto ciò e che il Signore Gesù benedica e protegga te, la tua famiglia e tutti coloro che partecipano a queste attività…e come un balsamo tra tante cose brutte che si leggono!
Non ti curar di loro ma guarda e passa…
Buongiorno Carissima Costanza
Grazie prima di tutto per questa splendida organizzazione. Sarà sicuramente un Sabato magnifico e indimenticabile!
Probabilmente saremo presenti anche alla Messa con don Jappicca al Gianicolo così potremo conoscerci. Alle 15:30 abbiamo un impegno diocesano a Livorno ma saremo sicuramente perdonati se arriveremo un po’ in ritardo!
Elisa e Emanuele Alamanni Tattanelli
Il nemico prova sempre a rovinare le cose Belle e Buone… ma noi lo sappiamo e domani pregheremo anche per i lamentoni. Non vediamo l’ora di vivere questa giornata insieme!!! Grazie infinite Costanza, Monica e co.!!!! ❤️🙏🏻💪🏻
Cara Costanza, non avevo ancora letto le “polemiche”, anche se seguo abitualmente il blog su cui è stato pubblicato.
Mi dispiace che ti sia sentita ferita, ma mi sembra di capire tutti e due i punti di vista.
Dal tuo punto di vista – che tende a essere anche il nostro, di noi lettori che ti stimiamo e ti seguiamo con affetto – questo è “evidentemente” un evento speciale, meraviglioso, blindato da una buona fede a 360 gradi, di cui tutti dovrebbero solo rallegrarsi.
Perché al momento, nella Chiesa italiana, non ce n’è altri che come il monastero wi-fi aggreghino tali folle di fedeli per una giornata così seria e fervorosa di catechesi e preghiera.
E perché don Fabio Rosini è un sacerdote così esemplare, e così amato da tutti coloro che lo conoscono, che solo un cristiano sottaceto potrebbe alzare un sopracciglio al pensiero che celebri all’altare della Confessione.
Ma capisco anche chi, nella Chiesa, rimane più spiazzato che entusiasta davanti a questa ennesima rottura delle tradizioni, con tutto ciò che anche di buono queste tradizioni proteggevano.
È anche vero che qualche pellegrino ci sarà, che arriverà ignaro a San Pietro sabato, e la troverà chiusa, e forse era la sua unica occasione di vederla.
Il punto è qui: San Pietro non appartiene a nessuno nella Chiesa. Averne l’uso eaclusivo per un giorno, è un privilegio eccezionale che è stato concesso a costo di togliere a qualcun altro anche solo la possibilità di entrare in quella giornata. E questo comunque è triste. Ci sono mille spazi a Roma, c’è una sola San Pietro.
Siete tanti, è vero, ma altri eventi ecclesiali sono stati organizzati in palazzetti, teatri, perfino stadi… Inoltre la necessità di spazio è stata resa necessaria dal distanziamento, quindi una necessità anche opinabile se vogliamo.
Che don Fabio Rosini celebri all’altare della Confessione appare naturale, visto che la basilica sarà piena di persone tutte convenute in un unica assemblea di preghiera: dove dovrebbe celebrare, in uno degli altari laterali? Eppure, si percepisce effettivamente qualcosa di stonato … Perché non è successo mai, prima, che un sacerdote che non fosse anche cardinale celebrasse su quell’altare? Cosa c’è che è cambiato così tanto nella Chiesa, che i fedeli si stringono intorno a certi sacerdoti e scappano a gambe levate da tanti cardinali e dallo stesso papa?
E perché la stessa autorità ecclesiastica che concede a voi tutto questo nello stesso tempo ha vietato ai sacerdoti in transito di celebrare negli altari laterali?
Perché un atteggiamento così diverso tra la estrema benevolenza per il monastero wi fi e la mancanza totale di accoglienza verso gruppi meno “simpatici”?
E sullo sfondo, sempre, il ricordo orribile della pachamama sull’altare della Confessione , un ricordo che ci fa piangere e che non possiamo cancellare.
Andate a San Pietro e passate una intensa giornata di preghiera. Sarà un dono per tanti anche che vi seguono da lontano.
Ma non banalizzare come “brontolii” le lacerazioni profonde della Chiesa.
E invece si, benedetta questa giornata di preghiera e sulla preghiera! Certo si può pregare e celebrare in ogni luogo , dal posto di lavoro alla vetta di un monte, ma sarà molto significativo essere proprio lì in tanti, con storie ed esperienze diverse.
Invece ci sono!!!!!!!Patrizia Morisi
Vengo dal nord Italia, sono in viaggio per esserci domani. Sono così felice di venire, come se stessi andando a trovare il Signore in persona! Non mi hanno mai sfiorato certi pensieri e francamente non capisco come possano venire in mente… giriamoci tutti a guardare Gesù!
Buona sera, stante gli impegni imprevisti di don Antonello Iapicca, sarà possibile incontrarlo anche sabato? Saluti Monica
non lo sappiamo, pensiamo di sì
…….Benché non sappia ancora cosa mettere……un incipit davvero epocale!