di Costanza Miriano
Al di là di smentite (che non arriveranno), esegesi, interpretazioni normalizzatrici, al di là dei tranquillizzatori di professione, i nononvolevadirequello che ignorano che mai nessun Papa ha avuto un team di addetti alla comunicazione così nutrito (a parte che Navarro Valls era così alto e bello e bravo che ne valeva dodici), a parte le analisi dei tagli di montaggio che manco Thelma Schoonmaker, trovo che non si debba cadere nella trappola della lobby lgbt.
Il colpo, quello finale, che la lobby tenta da decenni, con gli slogan sull’omofobia (quando sono la categoria più protetta del mondo occidentale) e le parate e le storie alla “non mi vogliono in parrocchia” (quando ci sono capi scout civiluniti e parroci mandati via perché a loro non andava bene), al di là delle leggi, quello che la lobby cerca di ottenere, VERAMENTE, è che la Chiesa smetta di dire che i rapporti sessuali tra due persone dello stesso sesso sono contro natura, un peccato mortale, un intrinseco disordine. Non è un peccato l’omosessualità, ovviamente, in quanto condizione in parte misteriosa, quasi sempre una risposta a una ferita che nessuno può giudicare, spesso fonte di grande sofferenza verso la quale la Chiesa, da vera madre, invita a comprensione e accoglienza. Invece l’assecondare la tendenza avendo rapporti sessuali contro natura, questo sì è un peccato. E su questo anche Papa Francesco è sempre stato chiaro (dal chi sono io per giudicare un omosessuale che cerca Dio – che cerca Dio vuol dire che non si adagia sulla sua condizione, ma è in tensione verso la Verità – al suo definire le teorie omosessualiste “colonizzazione ideologica”, e “sbaglio della mente umana”, fino al suo denunciare, in Amoris Laetitia 278 le inaccettabili pressioni che le Chiese locali subiscono da organizzazioni internazionali per introdurre le unioni civili, e mille altri esempi). Soprattutto, se anche Francesco dovesse diventare meno chiaro, come forse è stato, perfino su questo, in sede di interviste, esternazioni, conversazioni private riferite da colleghi un po’ creativi, il giudizio della Chiesa sugli atti omosessuali non potrà mai cambiare, perché la Chiesa è madre, li ama davvero come figli, e non potrà mai dire che ciò che alimenta la loro ferita è buono per loro.
Non cambierà il Catechismo, non cambierà il Magistero, non cambierà san Paolo (troppo tardi, mi spiace), non cambierà il Vangelo.
Si possono fare tutti i film che si vogliono, i taglia e cuci, occupare i posti più in alto nella gerarchia con preti prime donne, rilasciare tutte le interviste del mondo, ma questo non cambierà mai, perché è Parola di Dio, e la Parola di Dio è sempre una parola di amore per i suoi figli, ed è l’unica salvezza offerta a questi fratelli feriti. Gesù mangiava con i peccatori, le prostitute, le adultere, ma non chiedeva una legge per il divorzio o per la prostituzione, perché sapeva che il vero bene di quei figli feriti era tornare al progetto originario di Dio su di loro. Si faceva compagno del peccatore, ma giudicava il peccato.
Possiamo sicuramente chiederci se in passato ci sono stati gesti e parole e giudizi poco fraterni sui peccatori, possiamo sicuramente essere fratelli migliori verso tutti, ma non potremo mai cambiare la Verità.
Alla lobby omosessualista non interessano veramente le posizioni della Chiesa sulle loro battaglie civili, la lobby le sue leggi le ha già ottenute, ed è ridicolo che ci si accapigli su una frase sulle unioni civili quando la legge già c’è in tutto il mondo occidentale. Gli omosessuali già possono civilunirsi, non sono discriminati anzi come si è visto in questo caso manovrano i fili della comunicazione (e solo un uomo di un’altra generazione come Papa Francesco può davvero pensare ancora che siano una minoranza da valorizzare, e non i padroni del vapore: siamo noi “troppo cattolici” la minoranza da proteggere tipo panda), quelli ricchi già possono comprarsi i figli (come anche coppie di uomini e donne, in barba alle leggi italiane). Possono intestarsi case ed eredità, andare a prendere a scuola i figli nati da un ovulo comprato e dal seme del convivente, e definirli figli propri, benché in Italia la stepchild adoption non esista, possono già fare tutto. Il mondo li considera come vogliono essere considerati, è rimasta solo la Chiesa a dire loro che la loro sessualità vissuta è intrinsecamente peccaminosa, ed è questo che dà loro fastidio. Sennò perché tutta questa esultanza, a partire dal nostro paese, sulle unioni civili, che già ci sono? Perché Martin definisce “storica” l’intervista vecchia di due anni del Papa? Perché non hanno messo nel film anche quel passaggio in cui il Papa dice che per gli omosessuali “quando sono ancora piccoli si può fare ancora qualcosa con lo psichiatra, dopo è tardi” (cit.)? Perché l’obiettivo è non avere più nessuno che dica loro una Verità dolorosa e che risuona dentro di loro proprio perché vera. Insomma, a me di cosa pensi di me il Rabbino capo o l’Imam non importa. Li rispetto, ma non riconosco loro nessuna autorità morale su di me. Perché invece quello che dice la Chiesa è così importante anche per persone – la maggioranza – che non cercano di conformare la propria vita alla vocazione battesimale, che non fanno un cammino serio di fede?
Infine, una nota. Ho letto che il film racconta anche l’incontro con due omosessuali che si preoccupano di portare in parrocchia i tre bambini generati da donne all’estero con il loro seme, temendo il giudizio dei parrocchiani (dove li avranno mai visti dei cattolici che rifiutano dei bambini in parrocchia? Vi prego presentatemeli!), motivando il loro desiderio con la preoccupazione di voler educare cattolicamente i piccoli. Ora, tutti noi educatori, genitori e non, sappiamo bene che l’educazione non può essere altro che una trasmissione di sé, cioè non possiamo insegnare ai piccoli ciò che noi per primi non viviamo o non proviamo seriamente a vivere, perché i figli ascoltano con gli occhi. Vedono quello che siamo, verificano con la nostra vita se ciò che diciamo è vero. Due omosessuali che non abbiano fatto un voto di castità, cosa che non posso sapere ma che è la conditio sine qua non, non possono educare cattolicamente, perché vivono in modo stabile, programmatico, dichiarato, deliberato, cosciente e consapevole nel peccato mortale. Potranno educare stupendamente all’arte, alla cultura, a tutto quello che vogliamo, un senso civico invidiabile, un rispetto dell’ecologia ineccepibile, impegno sociale per i poveri, ma essere cattolici è un’altra cosa. E’ cercare con tutto il cuore una relazione personale con Dio per mezzo di Cristo, attraverso i sacramenti, nell’insegnamento della Chiesa. Vivere deliberatamente nel peccato mortale impedisce questa relazione.
Conosco coppie che per varie vicissitudini si sono incontrate con un matrimonio alle spalle. Quando hanno deciso di vivere il loro battesimo hanno fatto voto di castità. Non so, forse a volte saranno caduti, ma poi hanno chiesto perdono e si sono rialzati. Loro sì che hanno educato in modo cattolico i figli – e che figli! – giocandosi la vita nell’obbedienza alla Chiesa, versando lacrime e sudore per essere fedeli a Cristo, perché quando lo incontri capisci che vale la pena scommetterci ciò che hai di più caro, perché niente è più caro di Cristo, per chi lo ha incontrato. Non hanno mai preteso che fosse la Chiesa a cambiare per i loro desideri.
Un’ultima chiosa. Innanzitutto il Papa che sempre ricorda quanto padre e madre siano imprescindibili, non se la è sentita di ricordarlo a quei due uomini? Mi chiedo poi se qualcuno dell’amplissimo team degli spin doctor del Papa si sia preso la briga di spiegargli come sono venuti al mondo i bambini di cui parlavano quegli uomini nella lettera a Francesco (gli stessi che quando io invocavo per loro la presenza della mamma mi hanno risposto che “la madre non esiste, è un concetto antropologico”). Sono sicura che non lo sappia, perché nessuno, finora, neppure il più audace dei porporati si è mai azzardato a giustificare una pratica così atroce e crudele, che neppure il bene che sono quei bambini, innegabilmente, può giustificare, così come la nascita di bambini in provetta non può mai giustificare la morte di tutti quelli sacrificati perché loro nascessero. Le donne di tutto il mondo si stanno muovendo per denunciare questo scempio. E su questo la Chiesa non ha mai vacillato, neppure con la più spericolata o manipolata delle interviste.
Il Fatto dice che la Sala Stampa sta valutando se intervenire in questa vicenda. Si può scrivere per sollecitare una presa di posizioe a italiano@vaticannews.va
Ah ancora “sta valutando”… Aspettasse ancora qualche altro secolo, che forse si svegliano.
Le parole del Papa sono molto chiare e, dal mio punto di vista, condivisibili:
“Gli omosessuali hanno diritto di essere in una famiglia. Sono figli di Dio, e hanno il diritto a una famiglia. Nessuno dovrebbe esserne buttato fuori o essere infelice per questo. Ciò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili. In questo modo, gli omosessuali godrebbero di una copertura legale. Io ho difeso questo».
Il Papa riconosce che la famiglia possa sussistere anche tra persone dello stesso sesso. Mi pare una piacevole novità. Gesù “non chiedeva una legge per il divorzio o per la prostituzione”: verissimo. Se per questo, non ha mai chiesto neppure una legge per abolire il ripudio. A Gesù interessavano poco le leggi, per fortuna.
Ah l’ennesima incarnazione di ML65…
Certo che sei ossessionato da questo blog eh?
@Marco 29
Ciao, Vincent Vega.
Gesù non si interessava di leggi? Ma se proprio Lui disse: «Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento» (Mt 5,17). Prevengo la tua possibile obiezione: “eh, ma si tratta della legge divina, non di leggi umane”. Eppure esistono diversi episodi in cui Gesù ha modificato o confermato leggi civili che si praticavano alla Sua epoca, perché Gesù si interessava di tutto ciò che aveva a che fare con l’uomo. Primo esempio: la legge che prevedeva la lapidazione delle adultere. Penso sia chiaro a tutti come sia stata modificata quella legge ingiusta. Perché esistono peccati che sono tali per la legge divina, ma non dovrebbero essere puniti dalla legge umana (per quei peccati il giudizio spetta solo a Dio). Secondo esempio: la legge che prevedeva l’obbligo di pagare le tasse a Roma. Qui c’è stata una conferma di Gesù della bontà di quella legge e di come sia giusto che i bravi cristiani rispettino le leggi dello Stato, a meno che queste ultime non siano palesemente inique. Quando i farisei per incastrarLo Gli hanno chiesto se è lecito dare il tributo a Cesare, Gesù non ha detto: “Eh, no, a questa domanda non rispondo, perché io non mi occupo di leggi”.
Corretto. Gesù osservava scrupolosamente la legge: come poteva, del resto, Lui, perfettissimo, andare contro giustizia? Usava però quel criterio di carità che spesso gli consentiva di “andare oltre la legge” senza infrangerla.
Concordo in generale ma cara D.ssa Miriano le mancate smentite di Bergoglio , al di là delle possibili manipolazioni mediatiche, creano confusione e sconcerto. Ad Aldo Maria Valli chiesi durante la presentazione di un suo libro critico sul pontificato di Bergoglio se lo riteneva una “vittima” o no. La risposta fu perentoria: non è una vittima. La cifra di Bergoglio è l’ Ambiguità. La misericordia e la fratellanza che non partono dal rapporto vivo con Cristo falliscono miseramente in pratica ….vedi rivoluzione francese o framassoneria. Meno male che la Chiesa non è di Bergoglio ne di altri ma di Cristo.
Ma la Sala Stampa o chi dovrebbe non poteva meditare prima se era conveniente fare un docuentario con quel regista? Non esistono registi cattolici? Con quale scopo si fanno? In Vaticano a poco che si pensa bisogna dire che al minimo manca prudenza.
No, il regista ebreo gay che aveva gia’fatto un film contro gli ebrei ortodossi era perfetto per la comunicazione vaticana per un film sul papa cattolico, come Scalfari ,atei e massone , e’perfetto per spiegarci i pensieri di Bergoglio ! 😭😭😭
Temo caro admin che un intervento adesso sia ancora peggio, perché poi i media, compreso Avvenire per non parlare di Cirinna e Zan direbbero che la Curia cattiva e retrograda ha costretto il Papa tanto misericordioso, moderno e aperto a fare marcia indietro ma che il vero pensiero del Papa sia ancora di più quello del documentario. Buona serata
No, Lucia, non credo proprio che un eclatante intervento di correzione di quello che è uscito possa essere peggio di quanto sia peggio la situazione attuale.
Aggiungo che io spero tanto, sono ingenua, lo so, che il nostro Papa si renda conto finalmente di chi sia la gentaccia che lo strumentalizza e lo copre di ridicolo davanti al mondo. Perché le lodi sperticate che il Papa sta ricevendo dal mondo sono una solenne presa per il sedere sia del Papa, che della Chiesa che di tutto ciò in cui crediamo e per cui Gesù è morto.
Ma il papa non e’strumentalizzato !
Volete o no convincervi che quello e’proprio il suo pensiero? Cosa deve fare per dimostrartelo?
Hai perfettamente ragione: non si può più difendere l’indifendibile!!
Basta!!
Maria Cristina, non voglio difendere l’indifendibile, ma che ci sia una strumentalizzazione del papa non si può negare: quello che hanno fatto il regista e i due tizi che hanno comprato i bambini non si può dire che sia una strumentalizzazione, che non lo abbiano ingannato. Che poi il Papa abbia agito e agisca in maniera ambigua comunque, è un altro conto.
Ma Giovi…”Lo hanno ingannato”? Il.russo ha girato il suo film accedendo a materiale di archivio riservati , il papa ha visionato il film in anteprima, e ha ricevuto il regista facendosi fotografare mentre, come uno sciocco, gli porge una stupida torta di compleanno!
Certo intorno a tutto questo c’era una raffinata macchina da guerra lgbt, ma il potere a questi chierici corrotti lo ha dato LUI, caspita! È lo stesso papa che ha mandato mc carrick a negoziare con la cina il.tradimento dei cattolici cinesi fedeli alla chiesa, nonstante fosse già a conoscenza delle sue abitudini! Lo stesso papa che ha mandato al congresso mobdiale per la famiglie James Martin , Paglia a rieducare la Pontificia Accademia per la Vita, Zuppi che fa la.prefazione al libro di Moia a aecivescovo di Bologna, Semeraro (pochi giorni fa) al posto lasciato libero dal licenziamento di Becciu, caduto in disgrazia! È lo stesso papa che.sul ddl zan ha permesso che avvenire di fatto smentisse il comunicato ufficiale della cei!
È tutto molto coerente.
Lo.hanno strumentalizzato solo nel.senso che, come dice Costanza, mirano a qualcosa che è oltre Bergoglio, cioè a svuotare l’insegnamento della Chiesa, ma Francesco collabora attivamente e con convinzione a quest’opera di sgretolamento del magistero, il suo pontificato è coerentemente orientato a questo,.
I papi che lo hanno preceduto non era possibile a nessuno “strumentalizzarli “.
Che ti devo dire, Valeria , si cerca di attaccarsi a qualunque appiglio per non cedere alla disperazione : tutto quello che hai scritto è indiscutibile !
Però ci vuole quel qualcosa in più dell’analisi spietata di quanto sta accadendo, se no io soffoco !
Sì, lo penso anch’io!
Sicuramente, se uno legge quello che scrive Avvenire, dà ragione a Valeria Maria Monica. Però ho trovato anche questo: https://www.ifamnews.com/it/papa-frankenstein/, scritto da Marco Respinti, che frequentava con me l’Oratorio (anche se ci siamo poi persi di vista). Marco non è senz’altro un cattolico adulto o uno poco battagliero (mi ricordo che era stato in Aiuto alla Chiesa che soffre e in altre organizzazioni del tipo) e credo che il suo punto di vista sia interessante!
Ma in che romanzo distopico viviamo?
Ma secondo voi un intervento dei PR del papa potrebbe tamponare il disastro di sette anni di questo pontificato?
E spetta forse alla Sala stampa riportare all’ortodossia il pontefice?
E noi dovremmo anche scrivere, in modo che la Sala stampa abbia il polso della reazione dei fedeli per tarare l’intervento?
E questo invito ci arriva dal Fatto? Il giornale di Marco Travaglio?
Beh, “ho visto cose che voi umani…”
Ma infatti Cara Maria Valeria Monica……. Come si può solo pensare che dopo l ‘ ennesimo show una dichiarazione della Sala Stampa possa cambiare un intero a dir poco particolare pontificato? E hai ragione I Pr del Papa perché mai dovrebbero assumersi responsabilità di qualcosa che di certo non hanno commesso essi? Ma stiamo proprio scadendo nella novella “Una, nessuna e centomila ( versione?).
Valeria abbia pazienza, ma l’invito a scrivere non viene dal Fatto, eddai, manteniamo la lucidità !
Guarda, che io ti capisco , ma Dio non ci abbandona e non abbandona
la Chiesa !
Dio punisce, Giovi , non e”il bonaccione che vogliono farci credere i modernisti
Dio alcuni papi li dona , altri li sopporta, altri li INFLIGGE. Per riportare alla giusta misura l’uomo deviato .
Abbiamo veramente peccato molto per meritarci un papa come Bergoglio e come dice il Vangelo a proposito dei peccatori che non si pentono “se non vi convertire perirete tutti allo stesso modo “
Maria Cristina, lei dice qualcosa che ho sempre pensato. questo Papa mi è stato dato per verificare che io fossi veramente cattolico…. (forse sono anche modesto).
Chissà perché il buon Dio nei tempi biblici se l’è così presa con Sodoma e Gomorra . Mah….
Sta valutando SE….
FANTASTICO! E quando (SE) avrà un comunicato politicamente corretto da rendere pubblico, sai quanti ne parleranno?
Come arrivare col secchiello e la paletta sotto la diga ormai venuta giù!
Giusto per i più eruditi la nuova “Pontificia Commissione Biblica” motiva così la distruzione di Sodoma:
Insomma il peccato tanto grave da meritarsi la cancellazione dalla faccia della Terra non è la sodomia ma la mancanza di “accoglienza” dello straniero (chi l’avrebbe mai detto).
Si sbagliava la lettera di Giuda che afferma:
«Così Sòdoma e Gomorra e le città vicine, che si sono abbandonate all’impudicizia allo stesso modo e sono andate dietro a vizi contro natura, stanno come esempio subendo le pene di un fuoco eterno.»
Gentile Bariom comunque io inviterei I membri dell ‘ Associazione biblica a recarsi in Giordania a visitare le rovine di Sodoma a circa 60 Km da Amman. Chissà forse vedendo dal vivo la sorte toccata alle 6 – 7 città della valle di cui parla la Bibbia qualche dubbio forse gli verrebbe
Grazie Bariom per questa citazione! Non credevo esistesse un passo delle Scritture che sbugiardasse in maniera tanto palese quell’interpretazione della distruzione di Sodoma. Invece la lettera di Giuda è proprio inequivocabile. Quindi i componenti della Pontificia Commissione Biblica o sono ignoranti o mentono sapendo di mentire. In ogni caso siam messi proprio bene!
Tra l’altro il passo della lettera di Giuda che hai citato dimostra anche come Gesù considerasse peccato la pratica dell’omosessualità, pur non parlandone mai in modo esplicito. Adesso spiego meglio quello che intendo. La lettera di Giuda dimostra che Sodoma è stata distrutta perché “si è abbandonata all’impudicizia ed è andata dietro a vizi contro natura”. Gesù disse riferito alla città che avesse rifiutato i Suoi apostoli: «Io vi dico che in quel giorno Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città» (Lc 10, 12). Quindi Gesù riconosceva come vera la distruzione di Sodoma dovuta ai peccati che in essa si commettevano.
A leggere le Sacre Scritture sul tema non ci possono essere dubbi di sorta. Certo, se il capo dei Gesuiti ci viene a dire che non sappiamo se sia vero perché “ai tempi di Gesù non c’erano i registratori”, allora si può rimettere in discussione tutto. Allora un Galantino può venirci a dire che Sodoma in realtà è stata salvata. Io veramente mi chiedo come possa esserci gente che dia credito a pastori del genere, sul serio, come fai a fidarti di chi parla così? (Io ho anche discusso con una suora che difendeva la posizione di Padre Sosa).
Viviamo nell’apostasia, altro che! La parte della Chiesa cattolica che accetta e di fede certe tendenze si legga la lettera di San Paolo ai Romani 1,18-32 e il Catchismo della Chiesa Cattolica n.675. Che Dio ci illumini.
Quel passo della lettera ai Romani da Lei citato viene ormai letto, almeno così accade nella liturgia ambrosiana, censurando i versetti che si riferiscono alla sodomia.
Vengono cioè “saltati” nella lettura i vv. 26-27.
Pare impossibile? Basta consultare un lezionario ambrosiano.
Il risveglio dei CINO-COMUNISTI-CATTOLICI non del Catechismo della Chiesa Cattolica. ” Quando Tornerò sulla terra Troverò ancora la Fede ?”
Sì sono d’accordo ce lo stanno stampe intervento con una dichiarazione anche breve ma Chiara è decisiva perché il popolo Cristiano è assediato dal demonio e non è attrezzato per rispondere si sta diffondendo un disorientamento anche nei riguardo del papà e questo è veramente il risultato che il demonio voleva ottenere
O MIO DIO!
20 nipoti il bisnonno di 11 pronipoti
Invidio tua moglie!
E anche oggi smentiscono domani.
Forse è meglio così, mi tremano i polsi a pensare cosa potrebbero dire per “metterci una pezza”.
Mi scusi signora Miriano, ma dopo aver letto questo articolo
https://www.lanuovabq.it/it/la-torta-avvelenata-la-marcia-gay-studiata-a-tavolino
mi risulta impossibile credere che Bergoglio e il suo cerchio non facciano parte della lobby LGBT del Vaticano.
Brava Costanza anche questa volta hai messo il dito nella piaga, una sola cosa aggiungerei, lo sa il Papa il male che ha fatto con dichiarazioni imprudenti? Manipolate quanto si vuole ( fanno il loro mestiere i figli della menzogna) ma che nella esposizione reale sembrano dare il via libera alla omosessualità, lette da giovani confusi e da famiglie che stanno lottando perché i propri figli si riapproprino della propria sessualità provocano dolore, sofferenza ,sconcerto. Ma lo sa il Papa tutto questo? Temo di no.
Quest’articolo ci dà la chicca della torta di compleanno, per il resto fa considerazioni a mio parere incontestabili. È dal marzo 2013 che ci stiamo a raccontare di manipolazioni, parole strapolate dal contesto, taglia e cuci giornalistici e strumentalizzazioni. Abbiamo un Papa o Alice nel paese delle meraviglie? Come giustamente dice l’articolo, è impensabile e persino offensivo credere che uno staff comunicativo come quello del Vaticano si faccia ogni volta prendere per il naso. Può accadere una volta, ma allora si fa una bella smentita, con i toni dovuti e, per il futuro, si presta più attenzione. Lascio da parte l’esegesi su quale tipo di famiglia il Papa intendesse (già il fatto che le parole di un Pontefice su questi temi abbiano bisogno dell’interrpretazione è avvilente come minimo) ma della frase sulle unioni civili ne vogliamo parlare? Uno schiaffo postumo a tutto il popolo del family day: aveva ragione la Cirinnà. Non che il comportamento del Vaticano all’epoca non indicasse nei fatti da che parte stesse, ma ora abbiamo la sanzione esplicita e, guarda caso, a una settimana dalla discussione in parlamento della legge ancor più devastante sull’omofobia. Costanza Miriano ha la mia massima ed incondizionata stima, la sua fede e il suo coraggio per me sono un modello, siamo tutti smarriti e sconcertati di fronte allo spettacolo di un Papa che sostiene sempre più apertamente comportamenti e posizioni in netto contrasto con il magistero della Chiesa, ma credo che, dopo quasi otto anni, si debba iniziare a chiamare col suo nome quello che è del tutto evidente.
Grazie grazie grazie perché sto cercando chiarezza e certezza che il Vangelo non sarà mai cambiato. Li troviamo la verità e la libertà. Ciò che più mi fa male è sapere che tante persone soprattutto di una certa età avendo solo come metro di misura il TG cadono in questa trappola di notizie false e sapientemente raccontate.
Prima giustifico gli omoerotici laici poi giustifico gli omoerotici preti. Tutto va bene è la rovina .Dopo questa rovina la chiesa risorgerà più santa e immacolata.
Lo so che lo avevo già scritto, ma questo, cara Costanza, è uno dei post migliori di sempre. Grazie per la tua fede, la tua chiarezza di giudizio e per l’ inconfondibile stile letterario. Sempre unite nel Signore.
Grazie, Costanza, per aver espresso un chiarimento e aver dato voce alla piccola minoranza dei cattolici.
Grazie, grazie e ancora grazie carissima Costanza. Ogni tuo post che leggo è fonte di luce e speranza. Questo è sublime, perfetto. Vorremmo sentire pronunciate queste parole da quelli che dovrebbero essere i nostri pastori. Pazienza! Ma fortunatamente ci sei tu, il Signore ha scelto te per tenere alta la voce della Verità e noi ci alziamo in piedi con te. La tua risposta è la migliore che io abbia letto finora. Ci sono articoli che sono “ arrampicate sugli specchi “ per giustificare l’indifendibile. Dobbiamo, con molta molta sofferenza, dire che una parte della Chiesa, pur definendosi cattolica, vuole solo cancellarla. Prendiamone atto ma teniamo fermo il nostro sguardo su Cristo che è Via, Verità e Vita, così come i 2000 anni di Magistero ci hanno insegnato. E la Verità ci renderà liberi.
Costanza, sempre lei ci ricorda che “Niente di ciò che soffri andrà perduto”!
Ma come mai le parole di Giovanni Paolo II non davano mai la possibilità di essere manipolate o interpretate? Forse perché erano di una chiarezza cristallina pur non mancando mai di misericordia per nessuno?
Me lo chiedo pure io. Anche Biffi parlava chiaro. Non avrei mai immaginato che saremmo caduti così in basso, sono profondamente amareggiata. Mi stupisce ancora di più il silenzio assordante dei sacerdoti mediatici. Quelli tanto bravi a stimolarci profonde riflessioni. Perché fanno finta di niente?
C’è un eccellente articolo sull'”Isola di Patmos”..
Ovviamente NON scritto dal padre Ariel…
In casa mia, quando si voleva parlare di qualcosa di detto poco chiaro, si usava l’aggettivo “gesuitico”. Conoscendo un padre gesuita di Napoli (confessore di mia nonna) e avendo studiato i gesuiti in storia a scuola, non avevo compreso perché i miei ne parlassero in quei termini. Bergoglio mi ha fatto capire pienamente…..
Grandissima Costanza grazie!
Benissimo, cara Costanza. Ho chiesto spiegazioni a uno dei nostri parroci sulla questione, è andato in confusione. Non sapeva che esisteva, in Italia, la legge sulle unioni civili e che il sottoscritto andava bacchettato perché, secondo lui, avrei equiparato una convivenza stabilita per legge dallo Stato fra due omosex a quella naturale tra uomo e donna. Cosa non vera essendo un cattolico praticante oltretutto e fedele alla Tradizione e alla morale cristiana. Nella Chiesa non si ha il coraggio di dire come hai detto che la convivenza tra due omosex è peccaminosa perché è un comportamento gay messo in atto. Questo aspetto si sorvola semplicemente perché si sostiene la tesi che l’amore esiste anche tra due persone dello stesso sesso, che il loro cosiddetto amore è uguale a quello tra uomo e donna per cui dove c’è amore c’è famiglia intesa quindi uguale a quella tradizionale. Non so se sbaglio, ma io sono fedele a quello che mi è stato insegnato finora dalla Chiesa e di questo sono rispettoso osservante. Naturalmente non voglio giudicare, né additare nessuno e ognuno ha diritto di vivere come vuole, ma vivere come una coppia omosex e chiedere l’approvazione della Chiesa mi sembra francamente assurdo.
Il docufilm è stato premiato in Vaticano e il Papa era presente ai festeggiamenti cogliendo l’occasione per festeggiare anche il compleanno del regista. Questo significa che il Papa approva il lavoro del regista. Dobbiamo aspettare di vedere il film, così sapremo perché è stato premiato. E ogni dubbio si dissolverà. Aspettiamo…
“E’ cercare con tutto il cuore una relazione personale con Dio per mezzo di Cristo, attraverso i sacramenti, nell’insegnamento della Chiesa”: grazie! L’insegnamento della Chiesa è già attivo ma poco conosciuto, a volte ignorato. I Sacramenti sono fondamentali per la nostra crescita relazionale con Gesù e con gli altri: diamoci da fare! Anzi, continui il nostro darci da fare!!
Grazie. Smack!
Basta per favore dire che il papa si e’ espresso chiaramente e in linea con la dottrina su questo argomento dei gay e solo i giornali e la lobby gay come al solito lo hanno frainteso!
Basta :esiste un video con testuali parole : mi sono battuto per questo (le unioni civili gay)Basta non se ne puo’piu”, esiste la testimonianza dei gay coi tre figli con l’utero in affitto , approvati dal papa. Basta! Cosa altro deve dire o fare questo papa per convincervi che lui la pensa proprio come i media e la lobby gay e che non solo non e’strumentalizzato ma usa i media per amplificare il proprio pensiero? Finche’,i buoni cattolici non accettano di aprire gli occhi di fronte alla realta’ ma di fare finta che il papa, poverino,sua strumentalizzato dai cattivi media, si rimane sempre nella menzogna.
il senso di questo pezzo non è dire che non lo ha detto, è dire che non ci cambia niente
Cambia, cambia, soprattutto per tutti quelli che sono fragili e piccoli. La lotta spirituale si faè più dura, perché ora essere indotti in tentazione è molto più facile. Gli argini sono rotti… e la persecuzione delle Famiglie sarà sempre più dura. Dio abbi pietà di noi!
Scusa elenamiri, credo che dire “non ci cambia niente” si riferisca al fatto che il Papa abbia detto o non detto quelle parole : comunque è un effetto devastante.
Almeno io così deduco dall’articolo.
Ah, io ho scritto alla mail indicata !!!
Caro admin non sono d’accordo non si può dire non ci “ cambia niente”. Lui è il Papa, e con lo stesso metodo al prossimo Angelus potrà dire “ non siamo sicuri se Cristo è risorto… fate un po’ voi …”.
Lo dirà e a noi non ci cambia niente?!
@Maria Cristina. Condivido il suo “basta!”
Mi sembra un po’ da illusi credere che Bergoglio non volesse intendere quello che tutti hanno inteso. Quando ha voluto smentire qualcuno, come per esempio quando il Card Sarah di espresse a favore della Messa in Latino, lo fece immediatamente. D’altra parte ha solamente espresso la posizione portata avanti da decenni dai Gesuiti tedeschi, dalla cui scuola lui stesso proviene. Qualcuno mi dica quando Bergoglio si è espresso apertamente contro i rapporti omosessuali. Mai. La posizione della conferenza episcopale tedesca infatti è che anche in quelli ci sia qualcosa di buono. Non mi stupirei affatto se tra un anno di esprimesse a sostegno di una benedizione delle coppie omosessuali, come richiesto dai cardinali tedeschi che lo hanno votato. Allora si ricomincerà a fare i soliti distinguo, che è cosa ben diversa dal matrimonio, che non viene toccata la dottrina, etc.
Ci è altresì ormai ben noto come Bergoglio sia abituato a esprimere opinioni completamente opposte a seconda di chi abbia davanti. Condanna l’aborto davanti alla conferenza episcopale polacca e poco dopo esprime la sua gratitudine alla Bonino e Napolitano additandoceli come i politici italiani degni della massima ammirazione.
Quello che pensa veramente risulta evidente unendo i puntini del suo “pontificato”.
Addirittura una Diocesi, mi sembra quella di Torino, ha promosso corsi di fedelta’ per omosessuali…Cioe’ anziche’ dissuadere dal peccato e invitare alla castita’, corsi per rimanervi sempre piu’ invischiati…
Certo il Papa non e’ responsabile di questo, ma il primate d’Italia e’ lui e qualche voce gli sara’ pur arrivata.
Non solo la Bonino, in Vaticano fu ricevuta e premiata con tutti gli onori la signora Ploumen la più famosa femminista abortista olandese e non era neanche stata in Africa a differenza della Bonino. E vogliamo dire che il Cardinale Zen qualche settimana fa è venuto a Roma per supplicare il Papa di NON firmare il rinnovo dell’ accordo Vaticano – Cina, ebbene il Papà non lo ha ricevuto…… Evidentemente i tizi come la Ploumen e i 2 padri gay valgono più del Cardinale Zen. Buona serata
E’ veramente una tristezza. Da quando ho letto questa uscita del papa mi sento svuotato dentro, mi chiedo dove trovare la forza per continuare a lottare contro il peccato. Dopo la “quasi” comunione ai divorziati risposati – che io perlomeno non ho ancora capito se è stata consentita o no tanto anodino era il comunicato finale – un altro colpo a chi di noi cerca, con fatica e perseveranza, di mantenere la barra ferma. Alla fin fine se il Signore ama tutti se anche pecco un po’ non sarà poi così grave no?
Esce di mano a lui che la vagheggia
prima che sia, a guisa di fanciulla
che piangendo e ridendo pargoleggia,
l’anima semplicetta che sa nulla,
salvo che, mossa da lieto fattore,
volontier torna a ciò che la trastulla.
Di picciol bene in pria sente sapore;
quivi s’inganna, e dietro ad esso corre,
se guida o fren non torce suo amore.
Onde convenne legge per fren porre;
convenne rege aver che discernesse
de la vera cittade almen la torre.
Dov’è la Guida? Dov’è la legge? Dov’è il “Rege”?
E la torre della vera citade?
Persa fra le nebbie del relativismo, purtroppo dichiarato da questo papa fin dalle due famose interviste con Scalfari all’inizio del suo pontificato.
Credo che se Benedetto VXI avesse visto in un sogno quanto sarebbe poi accaduto avrebbe tenuto duro anche fra mille difficoltà altro che l’aria buonista del film “I due papi”
Bravaa
@Enrico: però ha detto che i seminari devono chiudere la strada al sacerdozio di giovani che presentino tendenze omosessuali.
Bravissima Costanza!
Cara Costanza di recente ho discusso con alcune utenti di questa situazione e non solo dell ‘ argomento gay, io leggo anche i post di Adinolfi, il blog di Tosatti, anche Valli ogni tanto e avevo capito da tempo che Papa Francesco si è schierato da una parte e non è quella dei prolife e profamily….. Dal punto di vista religioso – teologico avevo sempre creduto che la Chiesa e in primis il Papa non potessero passare dalla parte del mondo, ma poi leggendo vari autori, teologi, ho capito che NON è esattamente così, ma di recente su “Isola di Patmos” ho letto un pezzo di Padre Ariel che mi ha destabilizzata alquanto, ne ho parlato anche qui ma ho la sensazione che il mio intervento non sia stato recepito in tutta la sua interezza. Secondo padre Ariel i vescovi e i Cardinali non possono fare nulla per “fermare” il Papa perché sarebbe dichiararsi scismtici e ciò che hanno fatto i Cardinali dei DUBIA è il massimo che si possa fare, in pratica il Papa così è o meglio così Fa’e così c’è lo dobbiamo tenere e fin qui Pazienza, ma ciò che mi ha destabilizzato è che secondo lui la deriva del mondo e io aggiungerei della Chiesa, non può essere bloccata in alcun modo, perché sarebbe una violazione da parte di DIO della libertà umana che egli in alcun modo non farebbe mai e qui ti saluto non solo le profezie della Emmerick ma anche di Fatima sulla vittoria della Regina del Cielo. Secondo lui invece è più probabile direttamente la fine del mondo….. Quando ho letto l ‘ articolo sono rimasta davvero sconcertata. Ciò che voglio dire è che davvero tutti dovremmo farcene una ragione, la chiesa si è arresa al mondo e mi spiace dirlo dovrebbero farsene una ragione i gruppi prolife e profamily che ormai sulle pagine Fb vengono sbeffeggiati anche da tanti cattolici, non solo da simpatizzanti lbgtq.Ecco dovremmo incominciare a pensare come aiutarli visto che in tutto il mondo dopo l ‘ assist di Papa Francesco i governi faranno la corsa ad approvare non solo matrimoni gay ma anche utero in affitto. Non so se sei al corrente che in tutto il mondo latinoamericano le organizzazioni legate all’ ONU e la open society di Soros stanno condizionando gli aiuti economici per combattere la pandemia alla legalizzazione di aborto eutanasia e utero in affitto. L ‘ Ecuador ha ceduto, il Brasile del cattivo( secondo il Papa) Bolsonaro ha respinto al mittente il ricatto, ma adesso per quanto potrà resistere? Vorrei segnalare la campagna di solidarietà che citizen go ha lanciato per la signora Kenyana Kyono, una femminista profamily e per la signora Caroline Farrow pesantemente minacciate di morte, alla Farrow hanno minacciato anche i suoi bambini di sfregiarli con l ‘ acido e continuamente citata in giudizio per omofobia, citizengo afferma che è addirittura finita sul lastrico. Ecco perché non incominciamo a organizzarci intorno a associazioni del genere naturalmente senza coinvolgere preti e vescovi, a meno che non siano essi a offrirsi perché non solo probabilmente si defilerebbero ma potrebbero essere fortemente puniti dai superiori. Buona serata.
Date troppo credito a p. Ariel… Lui se la tira da fine teologo e magari lo sarà anche, ma la sua prosopopea sommerge tutto quello che di cristiano può dire…
Cara Alda ma io non mi faccio il problema di Padre Ariel ma il problema di cui lui dibatteva e che è sempre questo di queste ore . Il Papa può andare contro ciò che la Chiesa ha sempre annunciato o peggio la Chiesa può rimangiarsi la dottrina? Da ciò che ho capito tra le righe la risposta è SI perché l ‘ umanità ha fatto la sua scelta e perché come dimostrano tante situazioni e come profetizzo la Emmerick tra gli altri, a Roma si è insediato il drago. Come finirà? Be, io speravo nella parte finale del messaggio di Fatima, invece pare che è molto più probabile che si passerebbe direttamente al Giudizio Universale. Nel frattempo persecuzioni continue e sempre più dolorose ai fedeli, ANCHE dalla chiesa di Roma, evidentemente. Questo è ciò che io ho inteso dall ‘ articolo e purtroppo è ciò che sta accadendo in queste ore, se lei va a leggere le pagine dei pochi politici e giornalisti profamily vedrà sberleffi e insulti velati ANCHE da tanti cattolici oltre a quelli dei lbgtq, oltre ovviamente a “Finalmente un Papa che vive il Vangelo nella sua essenza e che non si mischia con quelli di destra e con i prolife americani che hanno poco o nulla di cattolico e che capisce che anche i rapporti tra gay sono fondati sul rispetto e sull ‘ amore”. Penso che quello che sta accadendo in queste ore sia solo l’ inizio. Buona serata
Buongiorno Lucia,
leggo questa tua domanda:
“Il Papa può andare contro ciò che la Chiesa ha sempre annunciato o peggio la Chiesa può rimangiarsi la dottrina?”
Rispondo, semplicemente, ricordando che nella sua ora più buia Nostro Signore fu rinnegato per tre volte da Pietro.
Sotto la Croce, c’era uno solo dei Dodici che Lui personalmente aveva scelto.
Lo dice chiaramente il passo di san Paolo, apostolo delle genti, che riportavo più sotto: se anche un angelo disceso dal Cielo portasse un nuovo vangelo, non bisogna riceverlo.
Semplicemente non esistono, nuovi vangeli.
Perciò rasserenati e rincuorati: il Depositum Fidei è intoccabile, l’inerranza della Chiesa di Cristo verità certa e inscalfibile.
Nonostante tutti gli errori, le colpe, i peccati degli uomini che ne compongono la struttura “visibile”. D’altronde è quanto si evince anche dalle visioni della beata Caterina Emmerick, che ricordavi ieri in un altro intervento: sempre rimarrà il piccolo resto della vera Chiesa, pur in mezzo alla confusione della neochiesa; che poi è lo stesso pensiero di Benedetto XVI.
Ho da poco terminato la lettura del libro “Si fa sera e ormai il giorno volge al declino”, del cardinale Robert Sarah. Nelle ultime pagine si trova, semplice e umile, l’indicazione della strada da seguire in questi tempi: tenersi contenti della Verità di sempre, senza intestardirsi a tentare di contrastare quello che lui chiama “l’ateismo liquido”, perché è solo peggio.
Sursum corda!
Luigi
Bravo signor Luigi, lei ha espresso in poche parole, ciò che io su questo blog sto cercando di esprimere e cioè che ormai il Vaticano non coincide con la Chiesa e che come dice il Cardinal Sarah è inutile incaponirsi a cercare di contrastare il mondo attuale e adesso si è visto ufficialmente anche di cercare di costringere il Papa tornare a difendere la dottrina di sempre come ancora tanti qui si aspettano, compresa forse Costanza o il povero Mario Adinolfi ormai sbeffeggiato pubblicamente. NON succederà, non ci sarà nessuna retromarcia e se sarà fatta sarà FINTA , il che sarebbe ancora peggio. Rassegnamoci e ai miei amici impegnati attivamente in associazioni prolife e profamily che eventualmente stanno leggendo questo blog li invito ad andare avanti senza aspettarsi più nulla ne da vescovi, Papa ecc, quando avete in programma delle iniziative compreso veglie di preghiera non chiedete il loro sostegno, adesso che il ddl Zan sarà approvato potrebbe costarvi un processo…. Non dimentichiamo il povero prete che organizzo la veglia di preghiera contro il ddl zan come fu contraddetto dal suo vescovo…..
@Luigi
«Ho da poco terminato la lettura del libro “Si fa sera e ormai il giorno volge al declino”, del cardinale Robert Sarah. Nelle ultime pagine si trova, semplice e umile, l’indicazione della strada da seguire in questi tempi: tenersi contenti della Verità di sempre, senza intestardirsi a tentare di contrastare quello che lui chiama “l’ateismo liquido”, perché è solo peggio».
So che questo è il pensiero del cardinale Sarah e spiega molti dei suoi assordanti silenzi su tante questioni (ammetto che sono assordanti, ma non inspiegabili dopotutto, vista la posizione che occupa in Vaticano). Non dico che non sia giusto lottare per rimanere nella Verità nella propria stanzetta privata e al di fuori da sguardi indiscreti (di questi tempi chi ci riesce fa già tanto). Giustissimo anche quello che una volta in una conferenza ha proposto Sarah come soluzione di fronte allo scandalo suscitato da molti pastori (anche all’apice della gerarchia): disse che invece di lamentarci continuamente, avremmo dovuto pregare e fare sacrifici per la conversione di quei pastori. Questo è quello che invita a fare anche la Madonna in una delle apparizioni che ho avuto la grazia di conoscere recentemente: sto parlando dell’apparizione a Pierina Gilli nella località Fontanelle di Montichiari. Tutto questo è giustissimo, per carità. Però penso sia anche giusto eccome continuare a contrastare “l’ateismo liquido” e l’eresia. Ci manca che lasciamo il campo solo ai propalatori di menzogne, sarebbe come lasciare i piccoli e i semplici nella fede in pasto alle guide cieche che guidano spediti in direzione del burrone. Sant’Atanasio non se ne è rimasto chiuso nella sua chiesa a rimanere nella Verità solo e soletto tra quelle mura, ma ha combattuto apertamente contro gli ariani subendo tutte le conseguenze del caso (è stato accusato di essere arrogante, di minare l’unità della Chiesa, è stato persino scomunicato dal Papa). Ma alla fine ha vinto. Contro tutto e tutti. La situazione era talmente grave che disse riferito agli ariani: «Loro hanno le chiese, noi la Fede». Ha vinto la Fede ovviamente, ma all’epoca sembrava impossibile. Una volta, a una conferenza tenuta a Roma dai cardinali dei famosi dubia, un prete giovane con accento americano, seduto di fianco a me, mi diede un’immaginetta di Gesù nella gloria e mi disse: «Dopo la lotta, la vittoria». Io quel fatto l’ho letto come un segno di incoraggiamento dal Cielo a non mollare nella giusta battaglia per la Verità. Ancora oggi ogni tanto l’immaginetta la guardo per darmi coraggio, quando la stanchezza e la rassegnazione si fanno sentire, e penso: “ok, so che vinceremo, qualsiasi cosa accada, perché l’ha promesso Gesù (“Non praevalebunt” mi ripeto come parola motivante), però bisogna prima lottare, perché lo Spirito Santo agisce anche per mezzo di noi, se solo Glielo lasciamo fare, e al Signore dovremo rendere conto pure dei nostri peccati di omissione, quindi vediamo di commetterne il meno possibile per favore”.
“So che questo è il pensiero del cardinale Sarah e spiega molti dei suoi assordanti silenzi su tante questioni […]”
È oggi il pensiero del cardinal Sarah come lo fu, quindici secoli fa, di un san Benedetto da Norcia.
Quello che il mondo chiama “starsene chiuso nella sua chiesa a rimanere nella Verità solo e soletto tra quelle mura”, Dio ha evidentemente giudicato in altro modo.
Notoriamente le vie del Signore sono infinite, non bisogna pensare si riducano solo a quella che ci piace di più (e che magari è, per noi, pure sbagliata…).
@Lucia
Come ti hanno già scritto in tanti: lascia perdere quello che dice don Ariel. Leggerlo ti turba senza produrre in te alcun frutto positivo? E allora impiega il tuo tempo leggendo cose più edificanti. Anch’io lo leggevo in passato, ma poi ho smesso perché scrive veramente in una maniera insopportabile, con una volgarità e un’arroganza che non hanno nulla di cristiano.
Quanto alla questione se stiamo vivendo gli ultimi tempi o meno, se ci sarà il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria o andremo incontro alla rovina totale fino al Giudizio universale, non ha importanza, sono cose che sa solo Dio e che rientrano nei Suoi misteriosi disegni. Anche tutte le rivelazioni private che parlano di profezie, va bene leggerle (lo faccio pure io), purché non diventino un modo per soddisfare una curiosità morbosa sul futuro, ma ci aiutino soprattutto a lavorare sulla nostra conversione ora, cercando di capire cosa vuole da noi Dio in questo tempo preciso che stiamo vivendo.
A noi infatti non è chiesto di stare a fare previsioni sul futuro, dicendo che avverrà questo o quel fatto in quello o quell’altro anno. A noi è chiesto di fidarci di Cristo, perché è Lui che guida la Chiesa e la Storia, e di lavorare su noi stessi per conformarci sempre di più alla Sua volontà. Lo dice anche Gesù: «Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena» (Mt 6,34). Non perdiamo tempo a discutere del futuro, parliamo dei problemi che abbiamo ora nel nostro presente, che sono già tanti e gravi.
Per esempio, se devo essere sincera, il problema più grande ora è costituito dai soliti pompieri che ci assicurano che “il Papa non ha toccato la dottrina”. Ma vadano a raccontarlo a qualcun altro. Persino il cardinale Muller, che è sempre stato stra-prudente nei confronti del Papa ha parlato chiaro su quanto siano indigeribili le sue parole sulle union civili (http://campariedemaistre.blogspot.com/2020/10/card-muller-bergoglio-sbaglia-le-unioni.html, http://campariedemaistre.blogspot.com/2020/10/card-muller2-anche-lo-stato-laico-non.html).
Ora, tu temi che questa nuova presa di posizione del Papa e di tutti i suoi difensori renderà ancora più difficile la battaglia dei pro-family e dei pro-life? Beh, lo temo anch’io. Ma questa paura, che io ho esattamente come te, non deve bloccarci dal continuare a combattere la giusta battaglia da testimoni del Vangelo e della Verità. D’ora in poi la persecuzione nei confronti di noi “cattolici coerenti” sarà più dura fuori e dentro la Chiesa? Quasi certamente. E allora dobbiamo pregare ancora di più e ancora meglio, perché non riusciremo a trovare la forza di affrontare quello che ci attende se non chiediamo aiuto a Dio. Del resto essere cristiani non è mai stata una passeggiata in nessuna epoca (e a noi va già meglio rispetto ai cristiani in Medioriente).
Cara Beatrice ti ringrazio per il tuo commento. Vorrei solo rassicurare te e gli altri utenti che non sono affatto turbata da Padre Ariel,in realtà mi suscita simpatia, io sono campana e il suo folklore non mi risulta indigesto. Era solo per spiegare che il tempo delle illusioni sul Papa e sulla gerarchia almeno per me è finito da tempo. La chiesa situata nel Vaticano ha abbandonato il gregge, temo che però molti non lo abbiano ancora capito e stiano aspettando ritratta ioni, scuse, rettifiche che NON ci saranno MAI. Giusto, per capire che aria tira in Vaticano consiglio di andare a leggere il blog di Valli, dai soliti scandaletti sessuali ad un atroce sospetto di un terribile tradimento verso un povero SANTO Cardinale, spero che siano solo notizie infondate ma se non dovesse essere così, altro che torta di compleanno ad un giornalista – regista imbroglioncello…… Buona serata
Il gesuita James Martin ha detto questo alla CNN :
“[Papa Francesco] può avere in un certo senso, come diciamo nella chiesa, sviluppato la sua dottrina. Dobbiamo fare i conti con il fatto che il capo della chiesa ora ha detto che ritiene che le unioni civili siano ok. E non possiamo ignorarlo…. I vescovi e altre persone non possono liquidarlo con la stessa facilità che potrebbero desiderare. Questo è in un certo senso … questo è un tipo di insegnamento che ci sta dando “.
@Gian Piero
A Padre Martin e.a. si risponde tranquillamente che un DVD NON E’insegnamento, soltanto un’opinione. Quando cambierà il Catechismo ne riparliamo – ma non cambierà, a meno che abbiamo smesso di credere che Gesu’non abbandonera’la Sua Chiesa.
A dimostrazione che bisogna proprio ripartire dai fondamentali, altro che “noi già ce lo sapevamo…”, mi permetto di osservare questo: il Catechismo è già stato cambiato.
Moooolto accortamente, lo si è fatto su un tema che decenni di dolciastro neoumanesimo gnostico avevano reso pronto a cadere; ovvero la pena di morte.
La piena liceità della stessa è dottrina cattolica, mai contestata lungo venti secoli; tanto che fino all’ultimo fu contemplata e messa in atto anche nell’ordinamento dello Stato della Chiesa.
Eppure:
http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20180801_catechismo-penadimorte_it.html
Il fatto ancora più grave è che non si sia scritto “ci eravamo sbagliati”, ma che si intenda esplicitamente che la verità cambi al cambiare delle mode, dei tempi, delle sensibilità umane.
Come scrisse qualcuno, il Reno si è gettato nel Tevere.
Che fesso quel Tale che aveva accettato la Croce, non sapendo che oggi esistono “sistemi di detenzione più efficaci, che garantiscono la doverosa difesa dei cittadini”.
Ma l’appetito vien mangiando, per cui nell’illeggibile “Fratelli tutti” – dove la Santissima Trinità viene letteralmente sostituita dalla triade rivoluzionaria “libertà-uguaglianza-fraternità” – si impugna la verità conosciuta (con quanto ne consegue) relativamente alla dottrina della “guerra giusta”.
Domani, lo si tenga per certo, cambieranno il Catechismo anche su tutto il resto che infastidisce il mondialismo anticristico.
Ma questo non significa minimamente che Nostro Signore abbia abbandonato la sua Chiesa; al più, vuol dire che i Giuda vi allignano più numerosi che in passato.
Per questo mi ero permesso di ricordare il passo di san Paolo…
@Ola
A parte che hanno già dimostrato di non aver problemi a cambiare il Catechismo (vedi questione “pena di morte”). Comunque non hanno bisogno di cambiare il Catechismo, basta renderlo lettera morta lasciando passare messaggi fuorvianti che ormai non si preoccupano neanche più di rettificare in qualche modo. Guarda cos’è successo con l’Amoris Laetitia: non è stato necessario cambiare il Catechismo sull’indissolubilità del matrimonio per far passare il messaggio che si può essere cattolici, divorziare, risposarsi e avere una vita coniugale attiva senza per questo dover rinunciare ai Sacramenti. È bastata una nota ambigua e tutto un corollario ben orchestrato di parole e gesti atti a far capire che solo una è l’interpretazione giusta per sciogliere l’ambiguità, interpretazione ovviamente che contraddice il Vangelo e il Catechismo. Eppure tutti giù a dire: “No, no, non è un rovesciamento della dottrina, è uno sviluppo!”
Evidentemente si pensa che i tempi siano ormai maturi anche per un ulteriore “sviluppo della dottrina” sul fronte relazioni omosessuali. Ci sono segnali inquietanti che mostrano come si sia già messa all’opera una potente macchina di teologi intenzionati a cambiare la dottrina su quel punto lì: basta vedere la nuova interpretazione dell’episodio di Sodoma diffusa dalla “Pontificia Commissione Biblica”, uno dei passi più importanti delle Scritture su cui si basa l’insegnamento morale sulla pratica dell’omosessualità. O basta leggere i teologi morali promossi sulle pagine di Avvenire con sempre maggiore frequenza (vedere qui: https://www.avvenire.it/amp/chiesa/pagine/omosessuali-libro-fumagalli-prefazione-semeraro). Ma, tranquillo, non sarà un rovesciamento della dottrina, solo un suo sviluppo! Dio, Ti prego, aiutaci Tu!
@ Beatrice, Luigi,
Condivido le preoccupazioni, però credo sia giusto contestualizzare, nel senso di non cosiderare questo l’unico momento la società ha cercato di “normalizzare” l’insegnamento della Chiesa. Sono sempre un po’ scettico quando sento parlare di complotti orchestrati e astute strategie a lungo termine. Fa pensare che i malvagi siano sempre delle super-menti, mentre i buoni sono dei sempliciotti. Io parlerei più di “mode culturali” e “spirito del tempo”, che esercitano una pressione potentissima in una certa direzione. Anche con grandi interessi da parte di individui e gruppi che cavalcano queste cose, non lo metto in dubbio. Non saprei dire se queste nascono da premesse filosofiche o da suggestioni soprannaturali o entrambe, ma la storia è piena di queste cose.
Scusare se mi dilungo un po’ in esempi, ma spero sia utile.
C’è stato un tempo in cui la società dava un’importanza mostruosa alla divisione in classi e la pressione culturale era verso il riconoscere che Dio vuole che alcuni nascano per governare e altri per obbedire. Soprattuto da un certo punto in poi, ci si aspettava che la Chiesa ratificasse l’idea che ogni monarca è lì per diritto divino. E che tutto questo doveva necessariamente valere fino alla fine dei tempi. Si possono trovare fondamenti scritturali per difendere questo, ma in fondo questa era una forma culturale. La cosa infatti non è mai entrata nel catechismo, ma in tanti documenti ufficiali della Chiesa sì.
C’è stato un tempo in cui la società premeva per l’uniformità interna, soprattutto al tempo delle guerre di religione, per cui sembrava buono e moderno e doveroso fare leggi per obbligare gli Ebrei a convertirsi o a emigrare con la confisca dei beni, e al tempo stesso a bruciarli se si scopriva che si erano convertiti per finta. Questo deriva spagnola poi è passata in tutti i paesi controllati dalla Spagna (con gli Ebrei che si trasferiscono finchè possono nelle Fiandre, in Portogallo e in Italia), finchè poi fuggono in massa nell’Impero Ottomano, regalando al Sultano molti uomini di cultura europea per strutturare un stato che fino a quel momento era semitribale e sarebbe stato molto meno temibile senza queto apporto. Ancora, la conversione forzata non è mai stata accolta del catechismo. La scelta forzata coversione o esilio con confisca dei beni, neppure, ma nelle leggi dei paesi cattolici e credo anche dello Stato Pontificio sì (almeno per un certo periodo). Dobbiamo pensare che fosse un complotto di alcune elite che hanno deciso questo? Io direi che sì, alcune elites avevano di che guadagnarci, ma era anche il popolo a chiedere queste cose a gran voce. E le elites trovavano in questo una misura facile da fare, per dare un contentino che nascondesse i loro fallimenti. Quindi, cosa viene prima? Cosa è venuto prima oggi? Passi la pena di morte, ma da dove veniva l’idea che lo Spirito di Dio voleva senza dubbio alcuno che gli eretici bruciassero (anche qui, non nel catechismo, ma in documenti pontifici sì).
C’è stato un tempo in cui alla società conveniva moltissimo il commercio di schiavi. Anche qui, si possono trovare fondamenti scritturali. Ma il commercio su larga scala come lo sviluppò il Portogallo (e in parte la Spagna) era qualcosa di diverso dalla schiavitù al tempo di Paolo, è qualcuno già all’epoca se ne accorse. C’erano ecclesiastici che sostenevano che Dio per natura ha creato alcuni popoli per essere schiavi (anche qui fondamento scritturale = la maledizione di uno dei figli di Noè). L’idea non è mai stata accolta nel Catechismo, e neanche in documenti pontifici, ma la pressione culturale delle elites cattoliche fecerò si che e condanne pontificie fossero molto blande e/o restassero inapplicate. Non per un anno o due, ma per un secolo o due. E tutto questo in un’epoca in cui alla Chiesa era riconosciuto formalmente il primato sulla società. Che peso hanno queste pressioni oggi che la Chiesa è una piccola minoranza?
Dunque, sarò cinico e poco credente, ma non posso stupirmi che il papa stesso sia influenzato dallo spirito del tempo, anche nella forma di una reticenza inopportuna. Non mi stupisce nemmeno che la corte papale sia piena di gente che abbraccia supinamente lo spirito del tempo e pensino in piena buona fede che adeguare la Chiesa sia ciò che dio vuole (come penso che fosse in buona fede Torquemada). Anche se sappiamo tutti dovrebbero (dovremmo) ascoltare lo Spirito Santo e non il mondo.
@zimisce è interessante la tua ricostruzione, ma permettimi, anche se sei “un po’ scettico quando senti parlare di complotti orchestrati e astute strategie a lungo termine che fanno pensare che i malvagi siano sempre delle super-menti…”, non tutti certo saranno “super menti” o super intelligenti, ma c’è purtroppo una mente mooolto intelligente ancorché diabolica (Lucifero), seppure non conscia che è perdente perché accecata dal proprio orgoglio, che intrighi pianifica, tante menti governa, alcune perché in mostruosa ignoranza, altre perché non così intelligenti, poche oso sperare, perché hanno scelto Satana per padre.
Ma una “regia”, un “complotto” se vogliamo usare un termine contemporaneo, c’è, e il Cristiano ne è conscio e dovrebbe anche sapere chi sia il Nemico.
Grazie per la puntualizzazione Bariom, ovviamente sono d’accordo, è anche materia di Fede. D’altra parte ci sono tante intelligenze angeliche e la Sapienza di Dio che pongono comunque dei limiti all’azione di questa intelligenza deviata.
@tutti condivido – con zimisce – anch’io le preoccupazioni, e non voglio nemmeno riaprire il discorso fatto all’epoca con Fabrizio Giudici, ma nel caso della pena di morte e’evidente che il principio non e’stato cambiato, e questo non vuol dire che la verita’dipenda dalle situazioni contingenti, ma che le situazioni contingenti – come insegna S. Tommaso – possono modificare il giudizio morale su un atto.
D’altra parte proviamo ad arrivarci col ragionamento: puo’uccidere essere un bene intrinseco? no, perche’e’proibito dal Decalogo. Puo’essere un male intrinseco? No, perche’la Chiesa ha insegnato che in certi frangenti (pena di morte, legittima difesa) puo’essere accettabile. Se quindi non e’ne un bene intrinseco, ne un male intrinseco, e’evidente che il giudizio morale dipenda dalle circostanze in cui l’atto avviene.
Confrontate anche https://www.amicidomenicani.it/cosa-ne-pensa-di-papa-francesco-ha-modificato-larticolo-2267-del-catechismo-rendendo-la-pena-di-morte-inammissibile/
@Beatrice
Note ambigue e interpretazioni dubbie vanno appunto lette come note ambigue e interpretazioni dubbie, ma non vedo come questo possa cambiare la dottrina (il “non ci cambia niente” di Admin sotto, per intenderci). Fatte salve le preoccupazioni per i “piccoli” nella fede, e qui non posso che darti ragione su tutto il campo.
Letta la tua risposta, Ola, ti ringrazio e mi permetto solo di osservare che:
– è in ogni caso dimostrato come, almeno in una occasione, il Catechismo sia stato cambiato;
– ed è stato cambiato nel principio, proprio per quanto affermi: se la giustizia di pena di morte e guerra non è implicita (e su questo non ci sono obiezioni), ma dipende dalle circostanze in cui esse sono poste in atto, è ovvio che non si può escludere a priori – per via di quella cosuccia che è il peccato – che possano ancora verificarsi situazioni adeguati a considerare giuste e l’una e l’altra.
Due esempi sul tamburo: esclusa – come è stato fatto nella “Fratelli tutti” – qualsiasi possibilità di guerra giusta, gli Armeni dovrebbero oggi deporre le armi e lasciare che i Turcomanni completino l’opera iniziata 105 anni fa.
Sulla pena di morte oserei dire che, nei confronti degli aguzzini di Pamela Mastropietro, sarebbe del tutto giusta. Stiamo parlando di una ragazzina di 16 anni drogata, violentata, uccisa, fatta a pezzi (si spera dopo l’omicidio), coi poveri resti mortali infine impiegati a fini satanico-cannibalici.
La risposta che segnali è, con tutto il rispetto, a dir poco zoppicante: dimostra al più – nemmeno riuscendovi, per altro – la coerenza in merito di Francesco con Giovanni Paolo II.
Ecco, ci sarebbe ancora da dimostrare però la coerenza con 19 secoli di insegnamento precedente. Lo trovo un pochino difficile.
Zimisce, ho letto la tua risposta. Grazie per il tempo che vi hai dedicato, ma si tratta pressoché completamente di questioni storiche e non magisteriali (come tu stesso ammetti).
Rispondo per cortesia solo al’obiezione di merito. Sono d’accordo che non sia certo l’unico momento in cui la società abbia cercato di “normalizzare” Santa Romana Chiesa.
Non conosco però nemmeno un caso, almeno dal Concilio di Trento, in cui tale tentativo abbia trovato sponda ufficiale nelle gerarchie umane della Chiesa; senza considerare la vastità del tentativo…
Però un sassolino me lo tolgo 🙂
Il concetto di regalità sacra non parte da costruzioni culturali, parte dal “Per me reges regnant”.
Se volessi approfondire – e sempre tu non l’abbia già letto – ti rimando al testo collettaneo omonimo curato da Franco Cardini.
In ogni caso, come illustri bene qui:
https://dumlucetsol.wordpress.com/2019/11/24/un-argomento-di-pressante-attualita-lideale-cavalleresco/
non è che le “sovrastrutture” culturali siano necessariamente un male.
Ciao.
Luigi
@ Luigi
Sulle sovrastrutture culturali: certo mi piace pensare che tutte tendenze culturali potrebbero essere declinate in positivo, “santamente”, anche se di fatto ci riescono solo raramente e in parte. Per esempio la grande aspettativa di rinnovamento che attraversa l’Europa del XII-XIII secolo, è stata fatta propria in gran parte dai mavimenti ereticali, ma San Domenico e soprattuto San Francesco l’hanno “come si deve”. Forse gli sviluppi culturali sono moralmente neutri. Anzi alcuni, non ricordo però la fonte, sostengono che siano sempre buoni in origine (perché verrebbero da Dio) anche se passibili di corruzione. Forse anche l’individualismo del nostro tempo lo è (o era), declinato come “personalismo”.
Sull’idea monarchica, non conosco il libro a cui ti reiferisci ma cercherò di dare un’occhiata. Ci sono sicuramente passaggi della Scrittura che fanno pensare che la monarchia sia in qualche senso più “naturale” di altre forme. Però almeno tutta la storia di Saul dovrebbe metterci in guardia. Si può argomentare che Dio ha voluto (cioè avrebbe voluto) fare un’eccezione per Israele per via dei Suoi progetti su Israele ok… ma le argomentazioni “antimonarchiche” che Dio presenta a Samuele non sembrano contingenti. Un motivo ci sarà se Dio preferiva scegliere dei Giudici, cioè delle guide chiamate per singole missioni. Forse mi farai notare che questo mette in crisi anche la figura di Cristo come Re. Bisognerà discuterne un’altra volta.
Sul fatto che delle sponde nella gerarchia, siamo sicuri? Nel tempo dell’Impero Spagnolo, quanti cardinali avranno approvato le leggi di “limpieza de sangre”? E i papi che in quegli anni hanno introdotto leggi simili nello stato della Chiesa? E quanti cardinali o vescovi avranno brigato perché la Chiesa non si preoccupasse mai di far applicare le leggi più restrittive contro il commercio di schiavi? O si può fare l’esempio dell’uso della tortura nei tribunali: l’autorità ecclesiastica a un certo punto ha accettato, sull’esempio e sulla pressione della società civile, che anche i tribunali ecclesiastici facessero ricorso alla tortura negli interrogatori (pur richiedendo garanzie e limiti più severi). A me questa sembra appunto una “normalizzazione” che l’autorità ecclesiastica ha fatto propria.
Sulla pena di morte ok, sarebbe stato saggio dire “al momento” le condizioni sono tali per cui è giusto farne a meno ecc.
Mentre sulla guerra giusta, davvero l’enciclica la nega senza appello?
Zimisce, sulla “Fratelli tutti” non rispondo perché penso sia meglio la legga anche tu, con pieno agio.
Sull’istituto monarchico, nel “De regimine principum” san Tommaso d’Aquino – pur riconoscendo piena legittimità anche a “Repubblica” e “Aristocrazia” – conclude per la superiorità di quello; non senza ricordare che, come il buon governo di uno è il migliore, così il cattivo governo di uno (tirannia) è il peggiore. Il bello è che per la Repubblica designa come degenerazione la… Democrazia!
(Il testo che ho segnalato più sopra mi parve buono, ma non l’ho citato per dire “istrusciti, zuccone!” 😀
Semplicemente, non vorrei sembrasse che talune idee – oggettivamente un po’ vintage – fossero solo farina del mio sacco)
Infine, sulle notazioni riguardanti le Spagne asburgiche: santa Teresa d’Avila, se male non ricordo, era nipote di Ebrei.
Con sponde intendevo, forse un po’ cripticamente, azioni esplicite dalla sede petrina, arrivando alla formulazione di documenti magisteriali. Del resto san Pio V espulse gli Ebrei da Roma, ma non ne fece un insegnamento. E infatti il successore li riammise prontamente.
@Luigi Grazie a te per la risposta.
Siamo d‘accordo, infatti se l‘umanita‘ ripiombasse in situazioni dove la pena di morte risultasse purtroppo nuovamente necessaria, non vedrei niente di scandaloso se il punto corrispondente venisse modificato nuovamente, proprio perche‘risponde a situazioni contingenti. Come vedi, il principio e‘rimasto identico.
Concordo che la formulazione potrebbe essere piu‘chiara, per quanto „pertanto“ abbia un significato preciso.
Nota inoltre che la pena di morte non viene dichiarata un male in se stessa (questa si sarebbe una rottura con l‘insegnamento precedente).
Non capisco inoltre il riferimento alla guerra, visto che non ho letto FT e non mi risulta che il corrispondente punto del Catechismo sia stato cambiato.
Anche sulla risposta di Padre Bellon non mi e‘molto chiaro dalla tua risposta che cosa esattamente non ti convince.
Grazie e un saluto
@bariom
veramente qualcuno ne ha parlato recentemente,di complotti. certo mons.viganò non è la sibilla cumana o l’oracolo di delfi. ma un poco addentro alle secrete cose,forse,lo è.
e non si riferisce al cornutazzo.
il testo e video che l’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha pronunciato alla Catholic Identity Conferenze il 23 ottobre, intitolata “Fare di Francesco un capro espiatorio – Come la rivoluzione del Vaticano II serve il Nuovo Ordine Mondiale”
http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/cultura-e-filosofia/chiesa-cattolica/9608-mons-vigano
Ma chi, Don Ariel il grande amico di Barbara d’urso? Ah allora…
Cara Costanza, complimenti per la limpidezza della tua riflessione. Vorrei che tu considerassi anche un altro fatto, a mio avviso determinante. È necessario verificare se davvero Papa Francesco ha detto “È Dio che vi ha fatto gay”. Ora questo è un errore gravissimo dal punto di vista teologico, antropologico e fisiologico. È più che evidente come la lobby LGBT, ripetendo alla noia la teoria infondata dell’innatismo, può invocare l’assenza di responsabilità morale per chi compie atti omoerotici. E questo non lo si può e non lo si deve accettare né velatamente tollerare per il bene degli stessi omosessuali “che cercano sinceramente Dio”.
Gent.ma Dott.ssa Miriano, grazie per il suo ottimo articolo. Tuttavia da cattolico “bambino” mi chiedo: perche’ il Papa ha detto ( e questo lo ha detto, non si puo’ negare) che e’ necessaria una legge sulle unioni civili che li tuteli? Non conosce forese il magistero precedente e le note della CdF in merito? E poi lei dice che la Parola di Dio sull’omosessualita’ non cambiera’ mai. Questo e’ vero: ma le sue interpretazioni? Sappiamo che e’ stata sdoganata l’idea che Sodoma e Gomorra furono distrutte non perche’ in esse si peccava contro natura ma, semplicemente, perche’ non erano accoglienti con gli stranieri (altro tema molto caro a questo pontificato). E qualcun’ altro, l’ineffabbile Mons. Galantino di proverbiale ignoranza, ha detto addirittura che Sodoma e Gomorra NON furono distrutte ( e questa menzogna e’ stata ripresa e diffusa, udita con i miei orecchi durante una predica al Divino Amore). Quante anime semplici verranno traviate per questa “superficialita’ ” (per non voler pensare peggio)? “Conferma i tuoi fratelli” furono le parole di Cristo rivolte a Pietro, non “confondi”.
Tanto quello che si fa in intimità tra persone lo si continua a fare.
Ma secondo lei perché il Papa non smentisce? Grazie
Brava Costanza … la Chiesa rimarrà tale nonostante gli errori dei singoli, per chi rimane attaccato a Cristo.
Ma a me non sembra più plausibile giudicare il comportamento del Papa come quello di uno sconsiderato appartenente a un’altra epoca, che viene manipolato dai media e che ha attorno cattivi consiglieri, sono piuttosto convinto che egli viva un’ambiguità di fondo, che in qualche modo ne costituisce il pontificato sin dall’inizio, ben accetto alla mentalità del mondo di oggi. Troppi eventi documentano questo fatto.
Benedetto XVI è ben più vecchio di lui e appartiene quindi a un mondo ancora più vecchio di quello di Bergoglio, ma non è mai caduto in equivoco sui fondamenti della dottrina cattolica e nessun mezzo di comunicazione ha potuto mai manipolarlo.
Gentile signor Guido pensi che sulla pag Fb 2 di Avvenire, mi pare 2 utenti cattolici praticanti a giudicare dalle immagini sacre che esibivano nel profilo e dal loro linguaggio “religioso” dicevano proprio l ‘ esatto contrario di ciò che afferma lei e cioè che S. Giovanni Paolo 2 e Papa Benedetto certe cose non potevano dirle perché di altri tempi e di altra cultura!!!!!! Ci rendiamo conto che adesso c’ è chi sostiene che quindi San Giovanni Paolo 2 e Benedetto xvi fosse stato per loro avrebbero incontrato leaders lbgtq con i loro figli da utero in affitto e mangiato una bella torta insieme…!?!? Ma che fine ha fatto poi la bellezza delle diversità di cultura, pensiero ANCHE nella Chiesa oltre che nella vita pubblica civile?, Dobbiamo TUTTI pensarla come padre Martin o la suora che in Usa si è detta disgustata da Trump perché sarebbe contrario all ‘ aborto o a Luciano Moia che su Avvenire ha inneggiato all’ approvazione da parte del Papa alle unioni gay senza minimamente preoccuparsi di chi non la pensa così e adesso viene sbeffeggiato pubblicamente? A questo punto io mi aspetto denunce a raffica da questi fervorosi cattolici non appena il ddl zan verrà approvato. Buona giornata
Costanza,
la manipolazione di Papa Francesco, la strumentalizzazione delle sue parole, il “tagli e ricuci” ad uso e consumo del “pensiero unico”, mirano a 3 obiettivi: confonderci, incupirci, isolarci per renderci ancora più gracili e fiacchi sotto i colpi di “colui che divide”.
Noi, invece, dobbiamo restare svegli, lucidi e uniti su tutta la linea dell’amore incondizionato per Cristo e per tutti i nostri fratelli senza fare però nemmeno il più piccolo sconto a tutto ciò che LO compromette. Difatti il sovvertimento contro l’ordine naturale non si limita alle sole falangi d’assalto pro Lgbt ma attraversa anche l’altro campo. Tralasciando le produzioni porno e limitandoci ai film (per così dire) di autore, da “ultimo tango a Parigi” a “caos calmo”, è tutto un inneggiare alla sodomia pure tra etero nell’errata convinzione della sua liceità morale allorquando praticata tra un uomo e una donna. Invece sovverte la natura dell’Amore perché nega la logica del dono di sé, calpesta la dignità umana della persona e riduce l’altra/o a mero strumento per il piacere individuale. Ovvero la logica dell’egoismo, del falso piacere consumistico che prima illude poi intristisce ed infine imputridisce.
Noi, ma anche loro, invece possiamo e dobbiamo mirare più in alto: al vero Amore (CRISTO) e quindi alla vera Gioia. Perché come ricordavi bene ieri su FB, mediante la memoria di Navarro Vals, “la gioia è una decisione di fondo dell’anima”. (Giovanni Paolo II). Ovvero la decisione di «Servite Domino in laetitia» (salmo 99, 2) giacché “la Santità (consiste) nello stare sempre allegri e fare sempre e bene il nostro dovere.” (Don Bosco)
Ma come, “non cadiamo nella trappola delle lobby gay”, e “il papa è stato chiarissimo su questo punto”?
Cos’altro deve fare Francesco perché prendiate atto che come cristiani non possiamo più fidarci del papa e seguire la sua guida?
“Non cambierà il magistero”?
Veramente, lo sta già facendo. Senza chiedere il permesso a nessuno. Introducendo nella Chiesa l’errore e l’oscurità.
Le forze degli inferi non prevarranno, ma non sappiamo fino a che punto all’eresia sarà concesso di devastare la Chiesa e procurare perdizione e sofferenza.
Vogliamo smetterla di giustificare Francesco? O è un eretico, o è un tonto. In entrambi i casi sta portando la Chiesa verso tempi tremendi.
Se non possiamo difendere la Chiesa, difendiamo almeno la nostra fede da papa Francesco. Nessuno di noi è esentato dal prendere una posizione.
Dalla lettera ai Galati:
“Mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo passiate ad un altro vangelo. In realtà, però, non ce n’è un altro; solo che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!”
Scusami Valeria, ma che intendi? Costanza una posizione l’ha presa eccome !
Con nome e cognome e da personaggio pubblico !
Giovi, il mio commento era solo a questo post. Lo so che Costanza è una delle persone nella Chiesa di oggi che più ci hanno messo la faccia e preso pubblicamente posizioni eroiche. La ammiro enormemente per questo. La seguo con attenzione perché per me è un punto di riferimento.
Però su questo specifico tema intendevo dire quello che ho detto, anche se forse nel mio solito modo sgarbato: cioè che l’impatto delle parole del papa pronunciate in quella intervista e reso pubbliche solo ora nel film, non è “una trappola delle lobby gay” ma è un altro consapevole passo di Francesco nella direzione “distruttiva” del suo pontificato, che non è affatto “chiarissimo” nel confermare nella fede, ma coerentemente orientato a dissolvere questa fede in qualche cos’altro.
Quello che penso è che più Francesco diverge dall’ortodossia, più diventa impossibile difendere la fede e il Magistero senza contemporaneamente prendere le distanze dal papa, ritrovarsi in posizione diamteralmente opposta a lui.
E purtroppo non penso che “tanto non cambia niente”: forse non cambia per noi già adulti che abbiamo ricevuto una trasmissione della fede da dei veri pastori; ma per i giovani? Per chi è più giovane nella fede? Che impatto distruttivo ha un altra picconata come quella di ieri? Quanto suamo più vicini a una Chiesa che insegnerà ai bambini che la condotta omessessuale è una specifica vocazione cristiana?
@Giovi, il mio commento era solo a questo post. Lo so che Costanza è una delle persone nella Chiesa di oggi che più ci hanno “messo la faccia” e preso pubblicamente posizioni letteralmente eroiche. La ammiro enormemente per questo e la seguo con attenzione perché per me è un punto di riferimento.
Però su questo specifico tema intendevo dire quello che ho detto, anche se forse nel mio solito modo sgarbato: cioè che l’impatto delle parole del papa pronunciate in quella intervista e rese pubbliche solo ora nel film, non è “una trappola delle lobby gay” ma è un altro consapevole passo di Francesco nella direzione “distruttiva” del suo pontificato, che non è affatto “chiarissimo” nel confermare nella fede, ma coerentemente orientato a dissolvere questa fede in qualche cos’altro.
Quello che penso è che più Francesco diverge dall’ortodossia, più diventa impossibile difendere la fede e il Magistero senza contemporaneamente prendere le distanze dal papa, ritrovarsi in posizione diametralmente opposta a lui.
E purtroppo non penso che “tanto non cambia niente”: forse non cambia per noi già adulti che abbiamo ricevuto una trasmissione della fede da dei veri pastori; ma per i giovani? Per chi è più giovane nella fede? Che impatto distruttivo ha un’altra picconata come quella di ieri? Quanto siamo più vicini a una Chiesa che insegnerà ai bambini che la condotta omossessuale è una specifica vocazione cristiana?
Poco fa mi hanno segnalato l’intervento di una blogger devota che sostiene che il papa vada giustificato perché “sudamericano”! Pensi che questo atteggiamento (che, beninteso, non è di Costanza) faccia il bene della Chiesa?
Ecco, questo intendevo dire, Giovi.
Gentile Costanza,
non Le pare che la strategia sia oramai la consueta?
1. Il vescovo di Roma lancia un messaggio discutibile (l’intervista con Scalfari, il video documentario con il regista premiato in Vaticano(!), …).
2. Si inizia a scrivere che il messaggio non è quello inteso.
3. Si parla di manipolazione del messaggio creato ad arte.
4. Nessuna smentita/precisazione dal Vaticano.
5. Danni devastanti per un messaggio poco chiaro, confuso, che fa passare un’idea che si deposita nel cuore di molti e lentamente diventa prassi (visto che la dottrina tutti dichiarano che è intoccabile).
Mi sembra una strategia poco cristiana e cattolica. Il vostro parlare sia “sì, sì, no, no” (cristiano) e che sia universalmente (cattolico) inteso.
Abbiamo bisogno di un riferimento che continui a rendere chiaro cosa voglia dire essere cristiano e cattolico. Lei ha le idee chiare ma allo stesso tempo bisogna dire con chiarezza e senza infiniti distinguo che… il vescovo di Roma ha dato un messaggio completamente sbagliato.
Nessun fronzolo. La Verità.
Grazie per la Sua attenzione ed ospitalità in questo blog. La apprezzo perché continua ad inseguire Gesù Cristo con tutti i limiti che sono quasi pari ai miei. Un abbraccio
grazie…. ogni tanto ci vuole !!!!
Cara Costanza devo correggerti,per ADESSO nessun vescovo ha giustificato l ‘ utero in affitto ma un vescovo tedesco ha dichiarato giorni fa che lui non vede nessuna motivazione per non celebrare nozze gay in chiesa, il sinodo tedesco ha dichiarato che vogliono senza se e senza ma sacerdozio femminile, preti sposati e se quel vescovo già prima dello scandalo di queste ore aveva richiesto il matrimonio gay vuol dire che sa di avere dietro tutti i vescovi tedeschi e non solo. E visto che a comandare in Vaticano sono proprio loro a causa dei fondi immensi di cui dispongono e visto che i cattolici americani hanno enormemente diminuito il loro sostegno economico al vaticano perche irritati e delusi a dir poco dai troppi scandali sessuali e finanziari( l ‘ Obolo di San Pietro era in primis “loro” ) e anche per prendere le distanze da un pontificato che a quanto so non li ha mai convinti, neanche nei primi tempi come invece in Europa e adesso dopo il “complimento” a Trump presente nel documentario posso solo pensare che ci sarà un altro tracollo nelle offerte…..
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Grazie Costanza…sempre chiara, onesta, vera…in una parola autenticamente evangelica. Abbiamo bisogno di testimoni così, fanno bene al cuore e all’anima e…infondono speranza.
Lara
Grazie Costanza per il tuo splendido articolo.
Averne ancora come Navarro Valls! E povero Papa Benedetto! Cosa gli é toccato sentire!
Grazie Costanza per questo tuo articolo che non si preoccupa di giustificare quella che sembra una gaffe del nostro pontefice.
Un articolo che non si preoccupa di gridare al complotto e di denunciare la manipolazione di parole che comunque sono state dette e che, anche se montate ad hoc per veicolare un messaggio alterato, hanno visto l’approvazione di chi in Vaticano avrà visionato per tempo questo docufilm, tanto da conferire addirittura un premio al suo autore (sarebbe interessante sapere chi è il responsabile di questa operazione così ben architettata).
Credo che il dolore che noi “troppo cattolici” abbiamo provato ieri rimane, non ce lo toglie nessuno. Possiamo però offrirlo al Padre, cercando almeno di non lasciarci caricare di questo peso.
Possiamo continuare a guardare in Alto, possiamo rimanere nella Chiesa facendo squadra (de visu e/o in contatto Wi-fi), facendoci coraggio l’un l’altro e continuando a fare riferimento alla immutabile Parola di Dio e ai pastori coraggiosi che non abbandoneranno mai, nè lasceranno confondere il “piccolo gregge” di cui facciamo parte.
Spero comunque che la Santa Sede trovi questa volta la forza di denunciare la manipolazione, se come sembra la completezza del messaggio è stata alterata.
Non certo per andare contro qualcuno ma per non perdere di vista la Verità, e per continuare a richiamare alla conversione in tutti gli ambiti in cui è necessario farlo, non solo in quelli che ora va più di moda denunciare.
Grazie Costanza in particolare per la frase
“Gesù mangiava con i peccatori, le prostitute, le adultere, ma non chiedeva una legge per il divorzio o per la prostituzione, perché sapeva che il vero bene di quei figli feriti era tornare al progetto originario di Dio su di loro. Si faceva compagno del peccatore, ma giudicava il peccato”.
Cercherò di ricordarla a memoria e di usarla insieme alla frase similare del cardinal Caffarra che precisava “I pubblicani e le prostitute ci passeranno avanti nel Regno dei cieli ma NON nell’esercizio delle loro funzioni”.
Grazie Costanza!
Condivido totalmente il commento di Silvia !
Grazie a te, Giovi.
Mi fa molto piacere.
Nelle difficoltà evidenti di questo momento storico, cerchiamo di non perdere mai la Speranza e di continuare ad alzare gli occhi al cielo: non un segno di rassegnazione ma per noi un gesto di preghiera e di affidamento all’Unico che tutto può.
@Silvia
Credo che la citazione che tu attribuisci al Cardinal Caffarra sia in realtà del Cardinale Giacomo Biffi.
Ops…pardon!
Si, hai ragione tu.
Grazie della correzione.
Cercherò di mandare a memoria pure questo per non sbagliarmi ancora.
Grazie!
Sentite le parole della De Mari. Balsamo per l anima.
Il caos non è cominciato con Bergoglio. Adesso la gente si scandalizza giustamente per la Pachamama, ma ci ricordiamo di cosa è successo durante le cosiddette giornate di preghiera per la pace di Woitila, così come del suo bacio al Corano? Personalmente me ne sto tranquillo con il catechismo di Pio X e guardo con sereno distacco, occasionalmente venato di pacata ilarità, alle convulsioni del clero contemporaneo.
Un papa che parla di diritti suona male, molto male. Bergoglio se vuole esaltare il valore della famiglia lo dovrebbe fare partendo da un discorso morale e religioso. . Un pontefice si batte per i diritti ? Mai sentito. Anche se non ci sono le aperture ai matrimoni gay nel discorso manipolato di Bergoglio, il ricorso alla rivendicazione politica e alle conquiste giuridiche è contrario allo spirito cattolico. Se Bergoglio non smentisce, il messaggio che passa è sempre lo stesso: la chiesa si piega al mondo e lo segue.
Seguo sempre il blog anche se per problemi personali non posso intervenire spesso, ma ho letto nel suo post una grave inesattezza:
“Un pontefice si batte per i diritti ? Mai sentito. Anche se non ci sono le aperture ai matrimoni gay nel discorso manipolato di Bergoglio, il ricorso alla rivendicazione politica e alle conquiste giuridiche è contrario allo spirito cattolico”.
Mi scusi, ma la Rerum Novarum di Leone XIII non era forse un’enciclica sociale, non erano forse ritenute sacrosante alcune rivendicazioni sociali? Non erano forse suggeriti in essa alcune leggi da adottarsi?
Mi pentirò un attimo dopo di averti risposto, ma, exdemo, ti sembra un commento appropriato rispetto ai mille commenti che si potrebbero fare sul tema , commenti che qui sono piovuti in abbondanza e varietà e che non ti hanno fatto un baffo , come non ti ha fatto un baffo l’accorato articolo di Costanza ? Secondo te, ci dovremmo mettere a disquisire su una singola frase estrapolata dal contesto, per di più discutere a suon di citazioni quando ci sta cascando la casa addosso ? Il senso di quello che ha scritto Costanza era chiarissimo, qual è l’utilità di cercare il pelo nell’uovo? Boh.
@exdemopentito
Le leggi,comunque si interpretino le parole della “rerum novarum semel excitata cupidine” (l’ardente brama di novità che agita i popoli doveva naturalmente dall’ordine politico passare nell’ordine del sociale”)
Nella parte prima titola”il socialismo falso rimedio”
Che,invece,è quel che si sta costruendo in Europa in puro stile nazicomunista cinese.
Rispondo anche a un altro/a:
Che l’attuale Pontefice abbia cambiato idee o modo di procedere,
Non ne sono certo.
Vedi: zanatta Loris ne il libro “il populismo gesuita”
Mario Grossi non ha semplicemente detto che le parole del Papa erano inopportune o sono state male interpretate, ma che non è compito della Chiesa, rivendicare diritti per questa o quella categoria (lavoratori, malati ecc.).
Almeno se ho capito bene e con tutto il mio rispetto per lui.
Non è “pelo nell’uovo” dire che, in linea di principio, la Chiesa può o non può intervenire a sostegno di un diritto di questo o di quello.
Perchè, a mio avviso, se la Chiesa ritiene giusta la rivendicazione di un diritto, non sbaglia se la sostiene.
Se la rivendicazione non è giusta (non conforme al Vangelo ed alla Tradizione, come nel caso che stiamo trattando) allora è evidente che la Chiesa non debba sostenerla, ma questo non implica che la Chiesa non abbia, in generale, la facoltà di battersi per un diritto o di un’istanza sociale.
Giustamente la rerum novarum condanna il socialismo, ma mica dice che le rivendicazioni delle classi umili siano di per sè ingiuste.
Grazie Costanza…sei un faro nella notte.
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Bravissima Costanza.
Condivido in pieno tutte le Sue considerazioni.
Aldo Maria Valli:
Allora, solo per stare alle ultime notizie, dal Vaticano oggi abbiamo le seguenti:
Un impiegato del Governatorato condannato per aver drogato e fatto prostituire una liceale.
Un vaticanista gay che chiede a un amico prestazioni sessuali in cambio della possibilità di fargli avere una foto accanto al papa.
Un regista che confeziona un docufilm sul papa e, con una disinvolta operazione di taglia e cuci, gli fa dire cose che il pontefice non ha detto o per lo meno non ha detto proprio in quel modo.
Il medesimo regista truffaldino che viene ricevuto in Vaticano con tutti gli onori e riceve in regalo una torta direttamente dalle mani del papa, per l’occasione nelle vesti di cameriere.
Il responsabile della comunicazione vaticana che, di fronte alla palese manipolazione operata dal regista, intima ai suoi sottoposti silenzio assoluto e di non produrre in proposito nemmeno una notizia.
Potremmo aggiungere, come contorno, le novità sui trasferimenti di denaro dal Vaticano all’Australia, presumibilmente per foraggiare gli avversari del cardinale Pell e incastrarlo per benino.
Potremmo aggiungere, sempre come contorno, le imprese della signora (arrestata) Cecilia Marogna, meglio conosciuta, ormai, come la “dama” del cardinale (scardinalato) Angelo Becciu.
Potremmo aggiungere le vicende relative a faccendieri, consulenti finanziari di dubbia moralità, gestori di fondi, speculatori e affini, tutti gioiosamente impegnati nell’arte di spillare quattrini al Vaticano a vantaggio proprio, degli amici e degli amici degli amici.
Potremmo aggiungere molto altro ancora. Ma come descrivere questo quadro? Mi verrebbe in mente una parola, ma per decenza non la scrivo.
E meno male che Francesco era stato eletto per fare pulizia.
A latere, abbiamo anche notizie di stampa, per ora non smentite, secondo cui il papa a Natale non celebrerà la Messa di mezzanotte, causa paura per il Covid.
Proprio un bel quadretto.
Beh, ma non è la prima volta che succedono cose simili nella Chiesa! Purtroppo, i periodi di crisi ci sono di tanto in tanto….
Non serve neanche più a nulla grattare il fondo del barile alla ricerca di quelle quattro dichiarazioni “anti”, parole peraltro tiepide, ormai ammuffite e comunque prontamente smentite, per lo meno nei fatti, dalle successive. Buffo che ogni volta che il Papa apre la bocca parta una corsa all’interpretazione e al ma-che-avrà-voluto-dire, lo-ha-detto-o-non-lo-ha-detto, manco fossero le parole sibilline di un oracolo di 7000 anni fa invece che di un Papa vivo e vegeto, pluri-registrato e anche piuttosto ciarliero, ma affetto da mutismo selettivo quando si tratta di fare chiarezza su certe quisquilie. Altro che sì sì no no! Il Vangelo non cambia, ma che bella notizia! “Noi” lo sapevamo già, ma il problema non è riformare o meno il Vangelo (cosa vorrebbero fare, un referendum anche per quello?) quanto che questo venga messo in soffitta proprio da chi ha invece il compito di diffonderlo. Se il Papa vuole fare la primadonna e gli altri pastori le veline, pazienza, ma la conseguenza gravissima e imperdonabile è quella di tirarsi dietro un bel po’ di anime con questa rete avvelenata. Se poi è così facile gabbare il Papa e tutti i filistei, vado subito a bussare alle porte del Vaticano per vendergli la Fontana di Trevi!
Subito dopo la sua investitura,
Papa Francesco raccontò che vedendolo esitare prima di accettare, il cardinale brasileno che gli sedeva accanto l’aveva esortato dicendogli: “Pensi ai poveri, accetti per i poveri…”
Scopo, quindi, del suo pontificato doveva essere la diffusione nel mondo della Teologia della liberazione, tramite il potere e l’agiatezza economica conseguenti alla nomina.
Quello che è il suo pensiero l’ha spiegato bene nell’ultima enciclica che è tutta politica. La dottrina e il culto si direbbe che li sopporta, e non sono al primo posto fra i suoi interessi.
Ancora mi trovo a riflettere sul fatto che al suo primo Corpus Domini a San Giovanni in Laterano, si rifiutò di salire sul camioncino infiorato e addobbato per onorare l’ostensorio davanti al quale si erano sempre inginocchiati gli altri pontefici. Gli stavo molto vicina e potei vedere il suo volto. Pensai che forse era timido… che non saliva per umiltà… Siccome la processione doveva partire, ci fecero salire a inginocchiarsi un pretino giovane fra lo stupire di quanti erano abituati a vedere il Papa.
Fatto sta che quella bella
processione, così caratteristica, da San Giovanni a Santa Maria Maggiore, a Roma non si fa più.
Certo, come dicono molti, una smentita/puntualizzazione da parte della sala stampa vaticana sarebbe poco credibile – ma, se non arrivasse (come pare), questo segnerebbe una fase nuova, quella in cui “il Vaticano neppure si preoccupa di rettificare cattive interpretazioni delle parole del Papa”. Sarebbe preoccupante. O magari sarà meglio in prospettiva, in un ottica di onestà intellettuale. Comunque sarebbe un cambio di passo, bisogna rendersene conto.
Già. Evidentemente non si tratta di cattiva interpretazione. Come si potrebbe mai interpretare “mi sono battuto per le unioni civili”? O la telefonata (telefonata! un Papa che alza il telefono e ti chiama a casa!) ai due “pepè e papò” che a una Costanza Miriano che come una leonessa tentava di difendere i valori della famiglia rispondevano serafici che “la madre” non esiste? Non stiamo parlando di una telecamera nascosta o di striscia la notizia, ma di un docufilm girato e approvato. Cosa fanno, lanciano il sasso e poi dicono “Stavamo scherzando, volevamo vedere se eravate attenti!”? La fase nuova è già bella che iniziata.
Insomma Bergoglio si è disturbato a telefonare a uno che ha detto che la “madre” non esiste. Lo trovo molto interessante. Non una parola qualunque, ma una che dovrebbe essere molto cara ai cristiani, tanto da ripeterla per oltre 50 volte nel Rosario. Anche Dio ha voluto una madre, la madre è Colei che ha reso tutto possibile. E per questi non esiste, e a Bergoglio va bene così. Qua si va molto oltre la diatriba unioni civili sì-no. A parte il fatto che la lotta politica non dovrebbe essere fra le priorità di un Papa. La mia impressione è che chi lo ha messo lì abbia cercato una personalità fortemente narcisista, che non avrebbe avuto difficoltà a sforzarsi di mettere in ombra Cristo e il Vangelo e sarebbe andato avanti imperterrito, privo di vergogna e anche di senso del ridicolo.
Concordo con tutto!
Non sono dei vostri, ma vi frequento saltuariamente (ho passato tutta l’infanzia tra suore – orribili megere -, salesiani – veri aguzzini – e preti secolari, un po’ meglio dei salesiani, ma mica tanto). Constato che il signor Bergoglio – anche se non ufficialmente, i tempi per la rivoluzione non sono ancora maturi – ha nella pratica distrutto il cristianesimo equiparandolo a tutte le religioni del pianeta, religioni addirittura volute da Dio. Duemila anni di riflessione teologico-filosofica in parte pregevole anche per non credenti nella pattumiera! La Trinità, la verginità di Maria, la divinità di Cristo, vero Dio e vero uomo (cosa per islamici ed ebrei semplicemente assurda), l’assunzione di Maria (dogma del XX secolo proclamata da Pio XII) ecc. ecc. Tutte sciocchezze. Adesso l’ineffabile argentino ha abolito anche l’inferno (quelli che una volta si chiamavano “dannati” si dissolverebbero nel nulla, non “patirebbero” per l’eternità – che consolazione, bravo Bergoglio, tu sì che sei umano). Quel che conta ormai è l’ecologia, l’accoglienza di tutti i dannati della terra e di chi ha tendenze sessuali un po’ speciali. Di Gesù e della salvezza eterna il signor Bergoglio non parla più (o parla di Gesù in modo ridicolo: “In questa occasione Gesù fa un po’ lo scemo.”).
E voi, da brave pecorelle, obbedite a un tale “pastore”? Complimenti. E viva Josef Seifert, filosofo cattolico, che usa la ragione (secondo la quale due più due fa sempre quattro – tranne che per Bergoglio).
Dubito che questo commento venga pubblicato. Cara Costanza, sei brava, ma ti trovo anche molto ingenua. Andrai sicuramente in paradiso. Io invece mi dissolverò (teste Bergoglio cum Sybilla).
E il prossimo Natale parec che abbia soppresso la Messa di Mezzanotte , anche se potrebbe benissimo celebrarla in sicurezza , da solo o con pochi . Ma meglio sopprimerla per il Covid19! Invece gli incontri “ ecumenici “ coi “ cari fratelli “ quelli vanno avanti
La profezia dei due papi. Rivelazioni sulla fine della Chiesa ai tempi di Benedetto e Francesco
Saverio Gaeta
Saverio Gaeta, è tipo affidabile: ha lavorato a Famiglia Cristiana e all’Osservatore Romano……
Va bene: per comprarlo lo ho comprato.
In sostanza, rileggendo gli scritti di SANTI e BEATI ha raccolto tutte le profezie sui due papi….
Lo ammetto: dopo poche pagine mi mi son spaventata e quindi adesso il librio sta a prender polvere.
Se a qualcuno di stato libero interessa mi può contattare: lo cedo a 0
Per gli altri
https://www.ibs.it/profezia-dei-due-papi-rivelazioni-libro-saverio-gaeta/e/9788856664522?inventoryId=105216883
Sant’Agostino (dottore e padre della Chiesa) scriveva: “I delitti che vanno contro natura, ad esempio quelli compiuti dai sodomiti, devono essere condannati e puniti ovunque e sempre. Quand’anche tutti gli uomini li commettessero, verrebbero tutti coinvolti nella stessa condanna divina: Dio infatti non ha creato gli uomini perché commettessero un tale abuso di se stessi. Quando, mossi da una perversa passione, si profana la natura stessa che Dio ha creato, è la stessa unione che deve esistere fra Dio e noi a venir violata” (Sant’Agostino, Confessioni, c.III, p.8).
La Sacra Scrittura non tace le cause che spinsero i sodomiti a questo gravissimo peccato e che possono spingere anche altri. Leggiamo infatti nel libro di Ezechiele: “Questa fu l’iniquità di Sodoma: la superbia, la sazietà di cibo ed abbondanza di beni, e l’ozio loro e delle loro figlie; non aiutarono il povero e il bisognoso, ma insuperbirono e fecero ciò che è abominevole al mio cospetto; per questo Io la distrussi” (Ez 16, 49-50). Di questa turpitudine mai abbastanza esecrata sono schiavi coloro che non si vergognano di violare la legge divina e naturale»
Ammesso che le parole del Papa siano veramente quelle riportate dei media, mi sento di scrivere qui la mia opinione evitando però di giudicare.
A mio modesto parere un Papa dovrebbe conoscere a fondo la legge di Dio e difenderla davanti a tutti. Al massimo avrebbe dovuto suggerire di pregare per le persone che non sanno quello che fanno piuttosto che appoggiare le unioni civili degli omosessuali. In alternativa meglio il silenzio.
“I sostenitori dell’unione civile tra persone dello stesso sesso sono quindi anche colpevoli di creare una sorta di struttura di peccato, cioè la veste giuridica della fornicazione abituale e innaturale”.
Queste affermazione del vescovo Athanasius Schneider descrive meglio di ogni altra parola l’inganno in cui è caduto Papa Francesco e devono farci aprire gli occhi sul fatto che nessuno è immune alle trappole che il Demonio ci tende ogni giorno!
Vi va di pregare insieme per la Chiesa, per il Papa, per ogni cattolico confuso (me compreso) e che in questo momento soffre per la confusione che sembra regnare all’interno della Chiesa?
E se tutti andassimo a confessarci? Ogni peccato, grande o piccolo, perdonato in Confessione, cancellato, sarebbe una bella botta per il Diavolo: tanto male in meno che girerebbe nel mondo e tra i credenti.
mi limito a considerare che tale operazione di propaganda,e quale scusa migliore del festival, ma se no sarebbe stata un’altra, avviene a ridosso della votazione in aula della proposta di legge zan.scalfarotto.
se passa,ciao core.
Eh, ma infatti adesso anche senza la legge Zan se diciamo che non vogliamo neppure le unioni civili gay ci risponderanno: “Ecco, siete contro il Papa, disobbedite alla vostra Chiesa, pure Adinolfi e Gandolfini vi hanno abbandonato, siete soltanto dei fanatici”. Metti che tra qualche tempo si discuterà se approvare le unioni civili gay in quei Paesi che non le hanno ancora, tipo la Polonia, e tu, discutendo pubblicamente o privatamente, ti dirai a favore di chi contrasta la legge per l’approvazione, vedi un po’ se non sarà quella la risposta che otterrai. O si difende la Verità tutta intera o si soccomberà alla menzogna, vie di mezzo non sono possibili.
E al signor Adinolfi che in un’intervista ha detto che ha portato in piazza un milione di persone col family day (https://www.tpi.it/politica/adinolfi-papa-francesco-unioni-civili-20201022685756/), rispondo che non è stato lui a portarmi in piazza, ma Gesù. Gli insulti che mi sono presa per aver partecipato, i soldi spesi, il tempo perso, tutto l’ho fatto non certo per Adinolfi, ma per Gesù.
Dopotutto delle conversioni questo Papa le sta facendo veramente, sì, le conversioni dei pro-family alla causa LGBTQ+. Vedere Adinolfi e Gandolfini che a posteriori danno ragione alla Cirinnà è una scena da teatro dell’assurdo che non avrei mai pensato di vedere. Quindi quel “Renzi ce ne ricorderemo” che l’hanno detto a fare?
“O si difende la Verità tutta intera o si soccomberà alla menzogna, vie di mezzo non sono possibili.”
Considerazione sacrosanta.
Non è perciò inutile ricordare da dove tutto è partito:
https://www.aldomariavalli.it/2020/10/26/i-frutti-avvelenati-di-oggi-e-quei-semi-velenosi-di-ieri/
Gesù ad un solo uomo ha riservato il paragone con Satana: non a quelle “razze di vipere” dei Farisei, non a Giuda che sarebbe stato meglio per lui che non fosse mai nato, ma a Pietro subito dopo averlo investito della carica di “Papa”.
“Vade retro Satana perché mi sei di scandalo, il tuo è un parlare secondo gli uomini e non secondo Dio”. Dunque, per la responsabilità del suo ministero, un Papa può essere santo ma anche Satana, ce lo assicura Gesù, e sarà solo per la sua vera conversione e l’aver accettato il martirio che Pietro, a differenza di Giuda, si salverà.
E’ stato forse già sottolineato, ma oltre a tutto il resto una cosa che mi ha molto infastidito è che questo documentario da cui tutto è partito è stato proiettato il giorno prima della memoria di S. Giovanni Paolo II. Sarà stato sicuramente casuale (anche se per un cristiano il caso è un concetto da maneggiare con molta cura…); ciò non toglie che ripensando al magistero e alla testimonianza di un gigante della fede come il santo papa polacco piange il cuore vedere come è ridotta la Chiesa oggi. Per dire, ho ripescato nel mio archivio un documento di 20 anni fa esatti di cui neanche mi ricordavo più; è del Pontificio Consiglio per la Famiglia, ed ha come tema “Famiglia, matrimonio e unioni di fatto”. Scorro l’indice e noto due paragrafi in particolare, che già fin dal titolo danno la cifra di come in due decenni appena la chiesa abbia cambiato musica: paragrafo 23: “Gravità maggiore dell’equiparazione del matrimonio alle relazioni omosessuali”; pararafo 29: “La società e lo Stato devono difendere la famiglia fondata sul matrimonio”. Sappiamo com’è andata a finire. E a proposito di S. Giovanni Paolo II, il paragrafo 23 riporta questo estratto di un suo discorso al Tribunale della Rota Romana del 21 gennaio 1999, che non abbisogna di commenti: “si rivela anche quanto sia incongrua la pretesa di attribuire una realtà coniugale all’unione tra persone dello stesso sesso. Vi si oppone, innanzitutto, l’oggettiva impossibilità di far fruttificare il connubio mediante la trasmissione della vita, secondo il progetto inscritto da Dio nella stessa struttura dell’essere umano. E’ di ostacolo, inoltre, l’assenza dei presupposti per quella complementarietà interpersonale che il Creatore ha voluto, tanto sul piano fisico-biologico quanto su quello eminentemente psicologico, tra il maschio e la femmina”.
E’ inutile cercare di negare sconcerto, rabbia, delusione,persino, la sensazione di essere stati presi in giro dalla Chiesa ( penso agli sforzi e alla fatica di tante persone per mantenersi fedeli al Vangelo, pur nelle cadute,).
Non voglio commentare le giravolte di molti.
Ieri alla messa il sacerdote ha ricordato che al di là e nonostante le parole e le esternazioni in libertà di chi e’ costituito in autorità e,anche, nella massima autorità, e’ la Chiesa ,corpo mistico,che ci salva con il sacrificio dell’altare ed i sacramenti e la misura della santità personale determina il tipo di società in cui viviamo.
Queste parole mi hanno un po’ rasserenata, ma non posso che essere realista.
Caro amministratore,
non è vero che niente cambia. Il pastore lascia sbranare le pecore, soprattutto le più fragili ed indifese, dai lupi: il primo effetto sarà la rapida approvazione del ddl Zan. Le parole del Pontefice disarmano i volenterosi , forniscono validi argomenti ai renitenti e saranno usate e buttate in faccia a chiunque oserà ricordare il catechismo, il diritto naturale o esprimera’, semplicemente, una visione diversa dall’ indifferentismo sessuale.
Due ultime considerazioni.
La nostra posizione e’ quella della rana in un pentolone d’acqua che diventa sempre più calda.
Per il momento ci si oppone all’utero in affitto, ma basta dare tempo al tempo: una campagna orchestrata sui social, le belle immagini di qualche presunto vip, un paio di storie strappalacrime ed il gioco è fatto e poi ad una generazione se ne sostituisce un’altra.
Due. Rimpiango i pontefici del rinascimento che , forse, ebbero condotte private discutibili e fecero molti errori, alcuni anche gravi, ma mai toccarono il depositum fidei e a chi voleva, indicavano la via della salvezza e ricordo una data: 6 maggio 1527.
Luthien hai ragione, anch ‘ io nei miei commenti sopra ho affermato che il ddl Zan adesso sarà approvato a furor di popolo in Parlamento ma ciò che mi dispiace veramente è che in Sud america e in alcuni Paesi dell’ Est Europacome la Polonia la gente è nella stragrande maggioranza contraria ad aborto, eutanasia matrimonio gay e utero in affitto, ma adesso dopo lo show papale essi dovranno subire quella che per loro sarà una dittatura culturale che ricorderà loro vecchi regimi precedenti e davvero NON voluta contro cui avevano avuto importanti vittorie. Ho letto anche il post dell’ Associazione Steadfast che cerco di impedire l’ eutanasia di Charlie ed Alfie, ebbene il presidente afferma che già si stanno facendo avanti le associazioni lbgtq che chiedono senza se e senza ma la legalizzazione dell ‘ utero in affitto proprio con le parole del PAPA. Il suo scoramento traspariva dalle parole. Per questo io ho lanciato il suggerimento di tenerci pronti invece che a dare offerte alla Chiesa cattolica per chi ancora lo fa ad associazioni che combattono contro l ‘ utero in affitto, eutanasia ed aborto ANCHE perché possano pagarsi le spese processuali che adesso anche in Italia dovranno affrontare ormai senza neanche più avere l’ illusione che almeno il Papà sia daa loro parte. Buona serata
” Nella curia ci sono persone sante, questo è vero, ma c’è anche una corrente di corruzione e una “lobby gay” : queste le parole attribuite a Papa Francesco, che le avrebbe pronunciate in un incontro del 6 giugno con i vertici della Clar (Confederazione latino-americana e dei Caraibi dei religiosi e delle religiose). Il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, interpellato dalla France Presse, non commenta: “Si è trattato di un incontro privato, non ho commenti da fare”. Eppure, le parole attribuite a Papa Francesco sono pesantissime: “Si parla di una ‘lobby gay’, ed è vero, esiste”, avrebbe ammesso il nuovo Pontefice. “Dobbiamo valutare cosa si può fare”, avrebbe detto ai suoi interlocutori. Perchè l’ha detto , vero ?
Questi alcuni elementi che parrebbero mostrare che questo gruppo di potere ha affondato il colpo.
Mi coglie da una parte un grande sentimento di tristezza e confusione , ma confortato dalla sicurezza nel vedere che nello stesso giorno alcuni Arcivescovi hanno puntualizzato come il Magistero della Chiesa è chiaro : la Parola di Cristo ed il Vangelo affermano ben altro rispetto alle parole del Papa ed a questo e solo a questo dobbiamo continuare a riferirci, anche a costo di essere un numero di pecorelle ben ridotto rispetto al passato. Preghiamoci sopra perchè lo Spirito della Pentecoste dia coraggio anche a noi tutti di testimoniare il Vangelo con chiarezza e senza ambiguità…. si, si, no, no
E grazie Costanza per darci sempre la possiblità di confrontarci su temi importanti per la nostra vita.
Ormai su siti cattolici abbiamo la giustificazione “teologica”dei rapporti omosessuali come giusto ed accettabili purche’siano fedeli ( la tecnica della rana bollita)
Su Settimananews:
Se l’omosessualità è connaturale26 ottobre 2020/ Nessun commento
di: Jesus Martinez Gordo
Se vissuta in un rapporto sessuale unico, fedele e gratuito, la relazione omosessuale possiede elementi di verità. Un argomento da approfondire.
Le dichiarazioni di Francesco sulle unioni civili omosessuali (non sui matrimoni), indipendentemente dal fatto che le abbia pronunciate o no nell’intervista di cui si parla (al regista Evgeny Afineevsky, ndtr) rimettono sul tavolo varie questioni teologiche. Ne riprendo una, quella riferita alla “naturalità” o no dell’omosessualità, riaperta nei sinodi del 2014 e 2015 dedicati alla pastorale familiare e alla morale sessuale.
Come è noto, si trattò di un dibattito chiuso prematuramente in quei sinodi, grazie alla capacità di ostruzione che ha la minoranza sinodale; costituita, in quell’occasione, da una buona parte dei vescovi africani, da alcuni statunitensi (con a capo il cardinale R.L. Burke) e da un altro gruppo di prelati dell’Europa orientale.
Cambiamento dottrinale
Tuttavia, un simile ostacolo non ha impedito che ci fossero dei contributi come quello del domenicano Adriano Oliva, che hanno sostenuto la fondatezza di un cambiamento non solo di prospettiva, ma anche dottrinale, nei confronti delle persone omosessuali.
Appena l’ho letto, mi ha interessato per la sua coerenza argomentativa e lo sforzo di superare possibili atavismi che, prima o poi, sarebbero dovuti sparire, nonostante continuino ad avere una forza enorme in molti ambiti della Chiesa e, ovviamente, in tanti o più ancora fuori di essa.
Forse per questo – mi sono detto – valeva la pena ascoltarlo e vedere se effettivamente apriva le porte a un futuro più inclusivo e meno esclusivo. Rimando, a chi è interessato a un’informazioni più dettagliata, al mio libro Estuve divorciado y me acogisteis. Para comprender “Amoris laetitia” (Ero divorziato e mi avete accolto. Per comprendere “Amoris laetitia” (PPC, Madrid, 2016).
“Comportamento omosessuale” e “sodomia”
Secondo A. Oliva, era necessario rivedere l’equiparazione morale che il Catechismo stabiliva di fatto tra comportamento omosessuale e sodomia. Siccome entrambi erano considerati «intrinsecamente disordinati», alla persona omosessuale che pretendesse di essere allo stesso tempo cristiana non restava che rinunciare ad ogni rapporto sessuale.
Tuttavia – aggiunse – era una disposizione che li discriminava rispetto alle persone eterosessuali, poiché, li obbligava a non compiere “atti omosessuali” e proponeva ad essi una vita celibataria come unica alternativa, chiudendo loro ogni possibilità di scelta. Per questo esortava a ripensare la dottrina morale contenuta nel Catechismo per eliminare ogni parvenza di ingiusta discriminazione e poter accogliere queste persone nella Chiesa «con sensibilità e delicatezza».
Impegnato in questo compito, Oliva denunciò, sostenuto da altre indagini, l’inammissibilità di identificare i “comportamenti omosessuali” con il peccato di “sodomia”. Una simile associazione non era accettabile. Bisognava respingerla e, ovviamente, non rimaneva altra scelta che riesaminare la presunta immoralità degli atti omosessuali e della stessa omosessualità alla luce di una tale dissociazione. E proponeva di seguire in questo la porta aperta da san Tommaso.
La “connaturalità” individuale in san Tommaso
Il santo di Aquino – sottolineò A. Oliva – prese sul serio la realtà e la vita concreta delle persone. Perciò non accettava l’esistenza della natura umana in astratto, ma solo se si concretizzava nelle persone di carne e ossa. E nemmeno una legge naturale unica e uniforme, senza gradualità, senza una obbligatorietà differenziata e indipendentemente dalle eccezioni. Partendo da questo modo unitario di vedere la realtà e la vita, si chiese, studiando il caso della sodomia, se era conforme alla natura umana l’esistenza di un’inclinazione e di un piacere “innaturale” o “contro natura”, vale a dire con persone dello stesso sesso.
La sua risposta fu che questa inclinazione, e quindi la ricerca del relativo piacere, pur andando contro la natura specifica e generale dell’essere umano, era tuttavia “connaturale” o “secondo la natura” di questa persona individualmente considerata. Era questo il modo con cui si concretizzava la natura umana generale e specifica. In questo consisteva la sua “anima”, vale a dire ciò che costituiva e qualificava ogni essere umano in quanto tale.
Pertanto, l’inclinazione omosessuale non era per san Tommaso una questione culturale, ma antropologica. Purtroppo, una volta giunto a questa conclusione, non la sviluppò. Si limitò a continuare le sue considerazioni sull’atto sodomitico in quanto peccato contrario al comandamento di Gen 1,28 di crescere e moltiplicarsi.
Questo contributo – ha sottolineato A. Oliva – ha aperto le porte ad un opportuno sviluppo dottrinale circa la concezione dell’amore, della sessualità e dello stesso matrimonio. E più ancora dal momento in cui la Chiesa aveva riconosciuto che, nella vita coniugale, c’erano circostanze in cui era possibile separare il mandato di procreare e la reciproca comunicazione di amore.
Ma non facilitava solo l’articolazione della reciproca comunicazione dell’amore e della procreazione in base alla centralità della prima. Opportunamente aggiornata, permetteva anche di superare la discriminazione nei riguardi degli omosessuali; rendeva possibile la loro accoglienza ecclesiale con sensibilità e delicatezza e distingueva la sodomia dall’omosessualità.
Connaturalità individuale e rapporto unico, fedele e gratuita
In effetti – sottoloneò A. Oliva – la rivelazione cristiana riconosce che l’atto sessuale – basato sull’inclinazione connaturale – è moralmente accettabile se rimane inserito in una relazione unica, fedele e gratuita.
Pertanto, gli atti umani – come coronamento dell’inclinazione connaturale – sono buoni o cattivi a seconda se la relazione che un omosessuale intrattiene con la persona amata è unica, fedele e gratuita. Quando mantiene un profilo in questi termini, sviluppa ciò che lo costituisce e qualifica come un essere umano singolo – l’“anima” –, cioè realizza e sviluppa la sua esistenza di persona omosessuale, senza dover frustrare – come è richiesto dal Catechismo – la sua connaturale capacità di amare. Si tratterebbe di un rapporto omosessuale che, attenendosi a queste caratteristiche, dovrebbe essere accolto dai cattolici come moralmente accettabile, in modo analogo a quello eterosessuale.
Alla luce di questo contributo è stato possibile distinguere la naturalità e la connaturalità dell’inclinazione omosessuale – applicabile alla bisessualità e alla transessualità – dalla sodomia. Quest’ultima sarebbe un atto moralmente riprovevole perché mantiene un rapporto in cui non esistono affatto amore esclusivo, fedeltà e gratuità. Mancando questo, va “contro la natura” della persona omosessuale che afferma di essere cristiana.
@maria cristina
mi sembra di leggere le cronache del sinodo di macon dove un vescovo o un monaco pose il problema se il termine homo valesse anche per la donna.
da qui, poi, la leggenda se le donne avessero un anima.
l’aquinate lo ho sulla scrivania. sia la summa teologica che contro i gentili. (per la cronaca ho anche il denzinger) così vado direttamente alla fonte.
io, queste robe, dette da l’aquinate,, non le trovo. e, siccome, ogni tanto, lo leggo( così come uno dei suoi massimi studiosi-a mio giudizio- del ‘900: cornelio fabro ) continuo a non trovarcele.
invece trovo benissimo quel che dice s.paolo ai romani. e,siccome anche allora sapevano la differenza, derivane- dal mondo greco -della relazione sentimentale tra erastes ed eromenos,, viene condannata ugualmente. non da me. ma da s.paolo.
se poi si son sbagliati anche dottori della chiesa come s.pier damiani(liber gomorrianus),
o dei laici come gotti tedeschi che si domandano se sodoma fosse stata distrutta per castità,
vuol dire che la confusione è grande sotto il cielo.
ma non modificabili da sottigliezze semantiche o interpretative nella loro essenza. e ritorno a s.paolo.
“derivante”,ovviamente. non derivane. nell’mio precedente.
quindi ha ragione admin: il senso dell’articolo è che per noi non cambia niente.
poi mi taccio. sempre per le coincidenze.
https://www.marcotosatti.com/2020/10/27/labate-faria-e-il-filo-fra-francesco-zan-moia-e-la-cirinna/
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@Lucia, lo scoramento ed il dolore del Presidente dell’associazione Steadfast e di tutta la galassia del mondo pro-famiglia e pro-vita è il nostro dolore e il nostro sgomento.
Non sapevo nulla delle affermazioni del pontefice. Me la ha detto mio fratello , con le lacrime agli occhi. Eravamo insieme con altri amici alle manifestazione contro i dico , proposti dall’allora Governo Prodi. Sembrano passati secoli!
Credo- mi sembra che la proposta venga da te o da un’altra frequentatrice del blog-sia necessario costituire delle leghe di mutuo soccorso con avvocati, esperti di diritto , per provare a tutelarci , medici , infermieri, insegnanti per difendere una certa visione dell’uomo perché c’è poco da salvare del nostro mondo, salvo il seme.
Un amico, mi manda la riflessione su questo episodio, che -sig!- definisce “bella”, del noto padre Alberto Maggi
“Le dichiarazioni di Papa Francesco sull’inclusione delle coppie omosessuali nella Chiesa cattolica hanno suscitato scalpore e scandalo nelle curie, mandando in crisi i solerti tradizionalisti che, volendo salvare capra e cavoli, si sono subito affrettati a dire che no, non c’è alcuna rottura, né con la dottrina, né con l’insegnamento dei papi precedenti. Eppure, è evidente la contraddizione tra l’insegnamento del Catechismo della Chiesa cattolica e le parole di apertura e accoglienza di papa Francesco. La dottrina della Chiesa non è un monumento pietrificato e imbalsamato da incensare e venerare…” (segue una lunga e superflua dissertazione sulla Vulgata, che centra niente)
“i solerti tradizionalisti”??
Mah!
“Eppure, è evidente la contraddizione tra l’insegnamento del Catechismo della Chiesa cattolica e le parole di apertura e accoglienza (🤔) di papa Francesco…”
Questa “evidenza” evidentemente non preoccupa padre Maggi.
Mi domando se sarebbe turbato dell’eventuale contraddizione delle parole di un Papa con la Parole di Dio.
Affatto Bariom!! Lui è un “aperturista”, tutto si può rivedere e correggere secondo il nuovo che avanza…
Ma solamente a noi sgranarosari ci rimangono ben impresse le parole di Gesù?
PASSERANNO I CIELI E LA TERRA MA LE MIE PAROLE NON PASSERANNO…
Cosa hanno recepito, negli studi che hanno fatto, che a noi sfugge?
gente come Maggi non è cattiva.
E’ peggio che cattivo : è ignorante, dato che vuole fare il legislatore del futuro, senza aver capito nulla della lezione del passato.
In un paese come il nostro annientato da una quantità incredibile di divorzi e di aborti, Maggi parla di “monumento pietrificato”?
Magari fossimo rimasti fermi al “monumento pietrificato”!
I vecchi hanno nostalgia del “monumento pietrificato” e i giovani ne sentono dolorosamente la mancanza, anche se non riescono ancora ad identificarla.
Tutte le volte che si è lasciato fare agli araldi del progresso, o alle persone che si sono adattate di volta in volta alle mutevoli esigenze cretine della realtà contingente, si sono aperte voragini da tutte le parti.
Maggi esalta le rivoluzioni, dimenticando che queste hanno infine sempre prodotto risultati diametralmente opposti a quelli che si volevano ottenere : questo è un fatto storicamente inconfutabile.
Fanno più danni le persone ignoranti delle persone cattive.
Rispondo qui alla seguente osservazione di Ola, perché più su la discussione si sta “ingarbugliando” graficamente:
“Nota inoltre che la pena di morte non viene dichiarata un male in se stessa (questa si sarebbe una rottura con l‘insegnamento precedente).”
Nel testo che segnalavo, con cui si “corregge” il Catechismo, si leggono queste testuali parole:
Pertanto la Chiesa insegna, alla luce del Vangelo, che «la pena di morte è inammissibile perché attenta all’inviolabilità e dignità della persona»
Non mi sembrano possibili equivoci.
Contrariamente a 20 secoli di ininterrotto insegnamento cattolico in materia, la pena di morte è dichiarata inammissibile a prescindere. Non se ne fa una questione di circostanze, di opportunità; no, è proprio un discorso di sostanza.
Ne consegue che tutti i padri e dottori della Chiesa, tutti i santi, beati e sommi pontefici che hanno reputato e insegnato essere lecita la pena di morte – per tacere dei papi che l’hanno messa in pratica – hanno perciò attentato alla inviolabilità e dignità della persona.
Siamo nel delirio conclamato della religione dell’uomo che si vuole dio, che si innalza a divinità; siamo all’uomo della perdizione, siamo al pieno esplicitarsi del “mysterium iniquitatis”.
Sulla dottrina della guerra giusta, rimando ancora alla lettura della “Fratelli tutti”.
Essa vi viene esplicitamente condannata.
Fra l’altro mi era sfuggito, ma in una delle note dell’enciclica viene citato il Talmud.
Non mi risulta fosse mai accaduto: un’enciclica papale che si rifà al testo sacro della “sinagoga di Satana”…
Non posso che concludere, con Aldo Maria Valli, ricordando le parole del Catechismo – prima che vengano cambiate:
«Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra svelerà il “mistero di iniquità” sotto la forma di un’impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell’Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l’uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del Suo Messia venuto nella carne» (nn. 675-676)
@Luigi
Ci riprovo: La frase inizia con “pertanto”, quindi dipende dal paragrafo precedente. La pena di morte viene dichiarata “inammissibile” (nel tempo presente, non in tutti i tempi), e non “oggettivamente disordinata” (omosessualità), “una grave offesa alla legge naturale” (divorzio), “gravemente disonesta” (fecondazione assistita). Come vedi, se il Catechismo vuole dichiarare qualcosa come un male intrinseco, ha a disposizione le parole esatte per farlo. Qui non lo fa.
Inammissibile significa… inammissibile.
Qualcosa che non può essere ammesso, in nessuna circostanza, è male.
Nel testo, infatti, non c’è la locuzione “nel tempo presente” che introduci tu. A ulteriore riprova, si scrive “la chiesa insegna”. Un insegnamento è valido sempre e in ogni luogo.
Riguardo al “pertanto”, ne davo esplicita e ampia ragione. Infatti ho scritto poco sopra:
“Ne consegue che tutti i padri e dottori della Chiesa, tutti i santi, beati e sommi pontefici che hanno reputato e insegnato essere lecita la pena di morte – per tacere dei papi che l’hanno messa in pratica – hanno perciò attentato alla inviolabilità e dignità della persona.”
Per venti secoli, la Chiesa non ha ben compreso cosa fosse la dignità umana.
Scherziamo?
No. Questo è il fatto grave.
Ovviamente nemmeno prendo in considerazione le annesse sciocchezze sulle sanzioni penali o sui sistemi di detenzione più efficaci.
A dimostrazione della loro pochezza, pochi mesi dopo il sacrificio ricordato sopra un’altra ragazzina innocente, Desirée Mariottini, subiva analogo supplizio.
Quanto alla legittima difesa, basta leggersi l’enciclica. Si vedrà che al #270 si toglie implicitamente liceità anche a quella.
A proposito, Bergoglio chiama “pena di morte mascherata” l’ergastolo…
Mi sembra che il problema sia prettamente.. lessicale.
“Inammissibile significa… inammissibile.”
“non c’è la locuzione “nel tempo presente” che introduci tu.”
Se e’per questo non c’e’ nemmeno la locuzione “in ogni tempo e in ogni luogo”, con la differenza che la lettura “nel tempo presente” e’quantomeno supportata dal “pertanto”.
“Un insegnamento è valido sempre e in ogni luogo.”
E in effetti che uccidere sia contrario alla dignita’della persona umana e’un insegnamento che e’rimasto sempre valido, a partire dal Decalogo. Ci sono dei casi in cui le circostanze lo possono richiedere: pena di morte fino a poco fa, legittima difesa e guerra in passato e ancora oggi.
Confronta anche il discorso sulla dignita’umana fatto in EV 56:
http://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_25031995_evangelium-vitae.html
“Ovviamente nemmeno prendo in considerazione le annesse sciocchezze sulle sanzioni penali o sui sistemi di detenzione più efficaci.”
Sul fatto che la valutazione sia pertinente o no non ho mai nemmeno espresso un giudizio (ammetto di non conoscere il caso da te citato, si tratta di una evasione?), ma sul fatto che questa frase sia la causa del paragrafo successivo non vedo come potrebbero esserci dubbi, anche semplicemente basandosi su un’analisi sintattica del testo. Tu sei convinto di no: non mi rimane che prenderne atto. Penso che si possa trovare un massimo comun denominatore cosi’: se tu hai ragione e il testo dice quello che dici tu, allora non si tratta di un insegnamento autentico e non bisogna seguirlo.
Non ho letto FT, mi riprometto di farlo. Al momento su guerra e legittima difesa Catechismo alla mano non mi sembra ci possano esser dubbi, ma prendo per buona la tua parola.
Un saluto
No Ola, non devi prendere per buona la mia parola; non fosse altro che non l’ho impegnata.
Come già detto a Zimisce, leggiti il papello – ma non riuscirai a starci dietro… – e poi formula il tuo pensiero.
Al più, potrei consigliarti di leggerci insieme anche l’elogio del boia di de Maistre 🙂
Ho dimenticato un punto: se tu avessi ragione, e quindi “l’inviolabilità e dignità della persona” fossero considerate un bene assoluto che rende quindi per se intrinsecamente sbagliata la pena di morte, come mai non si e’modificato il punto 2264 sulla legittima difesa, oltre al punto 2309 sulla guerra giusta? Ok per quanto riguarda l’ultimo capisco che tu sia convinto che verra’modificato a breve, pero’al momento stiamo ancora ragionando sulla stesura corrente.
Un saluto
Per come la vedo io, mi pare che tutto questo pasticcio derivi dalla confusione che nella Chiesa si sta facendo tra valori e diritti.
Ora, la Chiesa ha sempre difeso valori e principi, non diritti. Per i cristiani solo Dio Padre è titolare di diritti. Né uomini, né insetti, né piante hanno diritti; nulla ci appartiene per diritto, neanche la nostra vita (figuriamoci la salute o la felicità… o l’accoglienza).
Tutto è dono, o non è niente: i nostri doveri sono dono agli altri di ciò che abbiamo ricevuto o di ciò che abbiamo avuto la capacità e la possibilità di realizzare. E lo stesso vale per lo Stato e per ogni corpo sociale organizzato. Ma l’uomo moderno è montato in superbia, rifiuta Dio e dunque rifiuta ogni dono, trovandolo umiliante.
Dunque, non è chiudendo l’umanità nella trappola dei diritti che edificheremo una società più giusta di quelle che ci hanno preceduto, anzi.
Perché, come disse una volta Kubrick: “L’uomo non è un nobile selvaggio, è un ignobile selvaggio… E ogni tentativo di creare istituzioni sociali su una falsa visione della natura dell’uomo è probabilmente destinato al fallimento”. Con buona pace per J.J.Rousseau.
Per quanto mi riguarda la situazione è chiara : è la progressiva perdita di femminilità che ha generato queste mostruosità come la compravendita dei neonati.
In un paese dove la femminilità è forte sarebbe concepibile ridurre la donna a puro meccanismo riproduttivo?
In una coppia di gay che abbiano acquistato sul mercato un neonato, la donna è considerata del tutto superflua al piccolo : questo può accadere perché si è indebolita la femminilità al punto tale da averla annientata.
L’unione civile è l’anticamera del matrimonio tra persone dello stesso sesso, e il matrimonio è l’anticamera delle compravendite di neonati.
In un paese di donne femminili, questa catena perversa non sarebbe mai stata forgiata.
Perdita di femminilità che deriva dalla cancellazione della figura paterna….
No Francesco, è il giusto contrario.
Come scrisse proprio Costanza, a questo mondo tutto trae inizio dalla donna: da Eva la perdizione, da Maria la salvezza.
Quando fu scatenato il drago femminista, la figura paterna – in tutte le sue declinazioni – era ancora viva e forte. Infatti resistette per decenni ai colpi sempre più fitti e duri che le furono portati; e proprio per scardinarla alla radice, le fu scatenato contro il drago femminista.
A riprova di ciò, non furono i maschi che un bel mattino – versato all’ammasso il cervello – si svegliarono convinti (ad arte) di essere uguali alle donne; fu l’esatto opposto.
La perdita della femminilità antecede quindi la scomparsa del pater.
Colpa dei maschi fu quella di aver infine ceduto, come Adamo, alle moine e profferte femminili; non per nulla, lungo i secoli, i maschi si erano sempre organizzati in confraternite virili: per diventare uomini e per restarlo.
Quindi non ci sono innocenti, caso mai qualcuno lo pensasse.
Peggio di una femminista, a questo mondo, esiste infatti una sola figura sociologica: il femministo.
Oggi, in tutta evidenza, il katechon rappresentato dal “vir / pater / miles / cives” è stato divelto, in ogni ambito.
Il problema per tutti – maschi, femmine e indecisi – è che al vir competeva l’edificazione e la manutenzione della civiltà. In sua mancanza, nessun altro può farlo.
Infatti quello che gli uomini, con somme fatiche, avevano costruito in 50 secoli, è miseramente crollato in 50 anni…
@zimisce
Infatti non mi stupisce che la Chiesa subisca le pressioni del fronte LGBTQ+ (anche se mai avrei creduto che si sarebbero spinti così oltre in così poco tempo), è da un sacco di anni che in questo e altri blog vado in giro a scrivere delle pericolose derive che ha preso questo pontificato, semmai la situazione mi rattrista e mi preoccupa. Allo stesso modo non mi stupisce il consenso che l’ideologia gender ha tra vasti strati della popolazione (anch’io per molto tempo sono stata ingannata da tutta la propaganda sentimentale che c’è dietro). Mi rendo conto che è un terreno minato, però è un terreno che non dobbiamo abbandonare, perché è una delle questioni fondamentali per la vita dell’uomo (suor Lucia di Fatima disse al cardinale Caffarra: «Verrà un momento in cui la battaglia decisiva tra il regno di Cristo e Satana sarà sul matrimonio e sulla famiglia»).
Per il resto, lo sappiamo che la Chiesa ha subito e sempre subirà le pressioni del mondo esterno perché “si normalizzi”. Già Dante si lamentava del suo “puttaneggiar coi regi”. Biffi la chiamava “casta meretrix”. Una volta un prete in un’omelia disse che la Chiesa non è Santa perché composta da uomini perfetti, la Chiesa è Santa perché in ogni epoca, per quanto siano peccatori i suoi membri, ha gli strumenti per permettere all’uomo di santificarsi, cioè i Sacramenti. Quindi è perfetta nel senso che è capace di portare a compimento la sua missione, quello per cui è stata creata, che è l’incontro trasformante tra Dio e l’uomo, la via ordinaria attraverso cui ognuno di noi può attingere alla sorgente di Grazia (e sappiamo che senza Grazia non si va da nessuna parte). Insomma, è Dio a renderla Santa, non sono gli uomini da cui è composta. Anzi, penso che le crisi nella Chiesa servano a liberare l’uomo dalla sua superbia, a liberarlo dal credere di poter controllare tutto da solo con le proprie forze. Non è così. In realtà è Dio che sostiene e dà forza alla Sua Chiesa. Ecco perché, nonostante tutti i disastri fatti dai suoi membri, oggi esiste ancora.
La novità preoccupante di adesso è che la Chiesa, ma in generale tutto il mondo cattolico, sembrano attraversati da una crisi di fede senza precedenti, più grave persino di quella dovuta all’eresia ariana. Oggi vengono messi in discussione punti nevralgici del Depositum Fidei, mentre in passato la Chiesa sbagliava non tanto nell’insegnamento che dava, quanto piuttosto nella pratica, nelle scelte pragmatiche relative ai rapporti con la società e con la politica (certamente errori dalle gravi conseguenze anche quelli, ma non così devastanti come quelli di oggi).
Mi piace credere che anche in passato avrei lottato contro gli sbagli che i vertici della Chiesa commettevano (combatterli come facevano i Santi e non come faceva Lutero), ma non lo so. Io mi trovo a vivere qui, in questo tempo, e affronto i problemi che ci sono ora. Mi spaventa molto il fatto che come umanità abbiamo raggiunto un avanzamento tale nelle conoscenze scientifiche e tecnologiche parallelamente a un arretramento spaventoso nell’etica e nei valori. Non si può vivere come se Dio non esistesse e sperare che le cose vadano bene. Quindi se le gerarchie hanno deciso di arrendersi davanti alle follie ideologiche tanto in voga oggi, non per questo dobbiamo farlo anche noi. Guareschi scrisse: «Quando i generali tradiscono, abbiamo più che mai bisogno della fedeltà dei soldati». Per esempio, qui tra i commenti di questo blog di soldati rimasti fedeli ne ho visti tanti e questo mi rincuora.
L’importante è che il soldo alla truppa non sia pagato nel nuovo conio vaticano:
https://www.lanuovabq.it/it/il-vaticano-paga-in-pachamama
@Ola
Torno sulla questione “pena di morte” per l’ultima volta e poi basta, che siamo già andati abbastanza fuori tema. A me sembra che le tue puntualizzazioni siano sofismi per cercare di salvare capra e cavoli. E no, la risposta di Padre Angelo Bellon non mi ha convinta (per quanto io apprezzi e consulti spesso il suo sito). Già prima delle modifiche il Catechismo diceva che nel tempo presente non è necessario che gli Stati si avvalgano di una misura così drastica come la pena di morte. San Giovanni Paolo II più volte ha parlato pubblicamente contro di essa, auspicando la sua abolizione (https://www.repubblica.it/online/mondo/papa/pena/pena.html). Allora che necessità c’era di modificare quel punto del Catechismo? Non era neanche un problema impellente, la cui soluzione era chiesta a gran voce da alcuni fedeli. Non c’era alcuna pressante necessità, però così facendo è passata l’idea che il Catechismo può cambiare e che quanto la Chiesa ha detto per duemila anni può essere bellamente contraddetto.
È come se non importasse proprio il problema di far stare insieme quello che si diceva ieri con quello che si dice oggi, si pensa di poter stravolgere quanto ereditato senza doverlo in qualche modo giustificare (e del resto questo è ciò che alcuni dicono apertamente di voler fare, vedi Padre Maggi). Invece quello che diceva il Catechismo del 1992 era comunque uno sviluppo in linea coi tempi (ed era un no deciso alla pena di morte), ma allo stesso tempo rispettoso del passato e prudente nella valutazione della storia ereditata.
A scanso di equivoci: sono sempre stata contro la pena di morte e lo sono ancora. Quando era scoppiato il caso del Catechismo cambiato mi ero informata in giro e ho leggermente modificato la mia opinione (complice questo scritto di Vittorio Messori: http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2018/08/la-pena-di-morte-vittorio-messori.html). Ora penso avesse ragione il Catechismo del 1992: oggi non è necessaria come misura (quindi tutti gli Stati che ancora ce l’hanno dovrebbero abolirla soprattutto se si vantano, come gli Usa, di essere Paesi civili) e anche in passato è stata applicata in maniera troppo leggera e ingiusta, causando l’uccisione di innocenti (la condanna a morte di Cristo è esemplare in questo senso). Tuttavia in casi rari ed eccezionali (che oggi sono praticamente inesistenti) non è contrario alla dottrina cattolica il suo utilizzo e la ragione è la stessa che giustifica, come sottolineavate te e Luigi, la legittima difesa e la guerra giusta. A sostenerlo è per esempio San Tommaso D’Aquino (qui è spiegato bene il suo pensiero in merito https://pellegrininellaverita.com/2018/08/08/pena-capitale-una-nota-alla-luce-dellinsegnamento-di-san-tommaso/).
Il quinto comandamento non è da interpretare come “non uccidere” in maniera assoluta, ma come “non uccidere l’innocente”. Se una persona sta per fare del male a un bambino, io devo salvare quell’essere indifeso, quindi posso uccidere l’aggressore senza per questo infrangere il quinto comandamento. Il mio obiettivo non deve essere uccidere il malvagio per vendetta (questa non è legittima difesa e non è cristiano), il mio obiettivo deve essere salvare l’innocente e se l’unico mezzo è uccidere il malvagio, lo devo fare. Con la pena di morte si deve fare lo stesso ragionamento: non devo giustiziare il colpevole per vendetta, lo devo fare solo e unicamente se la sua sopravvivenza è una minaccia per la società, quindi il mio obiettivo anche qui deve essere non quello di punire un reo, ma di salvare degli innocenti.
Adesso faccio degli esempi tratti dalla cultura mainstream (attenzione spoilererò un sacco). La regola di base da tenere sempre penso sia quella che chiamerò “legge Gandalf”, perché è un concetto espresso da quel personaggio a Frodo nel film del Signore degli anelli in questa scena qui: https://www.youtube.com/watch?v=YbxgKDDJPog. Cito le sue parole: «Molti di quelli che vivono meritano la morte e molti di quelli che muoiono meritano la vita. Tu sei in grado di valutare Frodo? Non essere troppo ansioso di elargire morte e giudizi. Anche i più saggi non conoscono tutti gli esiti». Il gesto di pietà di Bilbo Baggins, che risparmia la vita a Gollum, sappiamo che in pratica salverà la Terra di Mezzo. Mi sembra un messaggio molto forte quello che ha voluto lanciare Tolkien con questa scelta narrativa.
Tuttavia esistono casi dove è necessario uccidere qualcuno che rappresenti una concreta minaccia per la società. Esempio: nel Trono di Spade Jon Snow, quando ritorna in vita dopo essere stato ucciso, condanna a morte i suoi assassini, perché erano nel bel mezzo di un’apocalisse zombie, con gli estranei alle porte e un sacco di guerre in corso tra le varie casate nobiliari, insomma un vero casino, e non poteva permettersi di rischiare che i traditori si rivoltassero ancora contro di lui, cioè va bene risorgere dai morti una volta, ma due, beh, dai, è troppo pure per una saga fantasy! Oppure alla fine quando per salvare il mondo è costretto a uccidere la donna che ama perché totalmente uscita di senno e convinta che tiranneggiare e bruciare tutti coi suoi draghi fosse il massimo della libertà.
Altro esempio: in Hunger Games alla fine Katniss è costretta a uccidere la capa della ribellione perché avrebbe instaurato una dittatura forse peggiore di quella del presidente Snow (e questo è un po’ simile a quello che fa quella gran donna di Giuditta quando uccide Oloferne per salvare il suo popolo).