8 pensieri su “Le regole della seduzione

  1. Carlotta

    …anch’io appartengo alla schiera di quelle che hanno corteggiato per prime e siamo insieme da 40 anni. Il fidanzamento casto ci ha rinforzato, forgiato e messo in una tensione d’amore che dura anzi aumenta da tutto questo tempo. Con 4 figli, siamo nonni, e siamo felici, viviamo una seconda giovinezza! Vale la pena, vale la pena… fidanzarsi aspettare vivere in castità, per poi aprirsi alla vita. La castità nel fidanzamento, ci ha permesso di essere fedeli nel matrimonio. La castità dura tutta la vita, intendendo che la fortezza si basa anche su questa .
    Un abbraccio!

  2. Valeria Maria Monica

    “Mi chiedo però perché quella Costanza sembri irresistibile (…) Non lo so, e vorrei affidare la domanda alle donne, alle ragazze che mister Right non lo hanno ancora trovato. Magari la risposta può essere utile a loro.”

    Cara Costanza, qualcuno ha detto che le famiglie felici sono tutte uguali, mentre quelle infelici lo sono ognuna a modo suo. Parafrasando Tolstoj, da EX ragazza (54) che mister Right non lo ha (mai) trovato, vorrei rispondere così alla tua domanda: forse le dinamiche di coppia si assomigliano, c’è gusto a confrontarle e condividerle. Visto che voi “accoppiati” lo fate, vi credo. Ma le storie di solitudine, tra loro, si assomigliano molto meno. E non so quanto si possano dare “risposte”.
    Personalmente, negli anni della mia  giovinezza  in cui mi chiedevo – con molta sofferenza – per quale motivo non riuscissi a costruire un rapporto di coppia con nessuno, i punti di vista e i volonterosi consigli  degli amici sposati – fidanzati – accompagnati non si sono mai rivelati illuminanti, anzi spesso sono stati fonte di ulteriore amarezza. E anche le risposte dei preti o suore.
    Se, tra chi ti legge, c’è qualche ragazza che si porta questa sofferenza dentro, vorrei dirle solo queste poche cose, perché io l’ho attraversata.
    Prima cosa e più importante di tutte: la  vostra è una sofferenza VERA.
    Mandate a quel paese gli improvvisati direttori spirituali che si permettono di dirvi che forse non trovate uno sposo perché la vostra vocazione era farvi suora: “quando Dio vuole qualcosa da noi, è in grado di farcelo capire”. SE non avete mai sentito attrattiva per la vita consacrata, e invece desiderate con tutte le vostre forze uno sposo e dei figli, vuol dire che farvi suora non era la vostra vocazione.
    Secondo: ascoltate pure (SE VI VA DI FARLO) tutti i consigli delle amiche sul rinnovare il guardaroba, sul taglio di capelli, sul far volontariato e sull’iscrivervi ai corsi di ballo “per conoscere nuove persone”. Ma proteggetevi dalla disillusione. A volte funziona, a volte no.
    Se sono consigli completamente estranei alla vostra personalità, rifiutateli pure, e ricordatevi che non esistono regole. Le coppie si formano in modo misterioso. Troverete sempre qualcuna che è felicemente in coppia nonostante abbia ancora il taglio di capelli di quando era giovane, e non abbia mai fatto volontariato. E quindi non sentitevi in colpa, se il ballo latino americano non fa per voi. Se nella vostra vita un incontro deve succedere, succederà in un altro modo, in un modo che corrisponde alla vostra personalità.
    Terzo: proteggetevi psicologicamente dai volenterosi consigli degli amici che vogliono “accoppiarvi” con un corrispondente sigle della loro cerchia di conoscenza. Tantissimi matrimoni sono partiti così. Altrettante coppie, invece, non si sono mai formate. Quindi, assecondate pure gli amici, ma restate lucide e non fatevi illusioni sul loro talento di combina matrimoni: con tutte le loro buone intenzioni, può capitare che semplicemente vi espongano alla ennesima umiliazione.
    E ora i consigli in positivo: andate avanti col VOSTRO cammino di fede.
    La solitudine affettiva e la sterilità – temporanea o definitiva – è una grandissima sofferenza per una donna, è la vostra croce. Finché si presenta nella vostra vita, e vi è chiesto di portarla, potrete riuscire a non farvene schiacciare solo abbracciandola e chiedendo al Signore la sapienza per portarvela sulle spalle e vivere giorno per giorno il vostro cammino verso di Lui. NELLA GIOIA.
    Ricordatevi bene questo: che non esistono vocazioni a vite tristi, ripiegate, avvilite. Non esistono vocazioni a vite fallite.
    Vi posso garantire che, anche se la vostra vocazione al matrimonio non si realizzerà, anche se il Signore non vi toglierà questa croce, arriverà il giorno in cui il Signore vi farà il dono di vedere la vostra vita con lo sguardo di Dio, e, nonostante la sofferenza attraversata, direte a voi stesse, con completa sincerità e il cuore gioioso:
    “Potresti essere più felice di così?
    No, non potrei.
    Vorresti la vita di un altro?
    No, non la vorrei.”

    1. Michela

      Grazie Valeria,
      illuminante e vera la tua riflessione.
      Vivo la tua stessa condizione e posso solo ringraziarti perché rispecchiarmi nelle tue parole è consolante, mi dona gioia.

      1. Valeria Maria Monica

        Grazie Michela, ti abbraccio con gratitudine.
        Mi chiedevo se la mia testimonianza era risultata incomprensibile, e quindi inutile.
        Mi chiedevo se ero riuscita a spiegare quanto sia insopportabile la stupida frase consolatoria: “Lo vedi che sei più felice così, che non era la tua vocazione sposarti?”
        e quanto, invece, sia VERO e CONSOLANTE che la presenza del Signore è in grado di riempire con sovrabbondanza ogni vuoto interiore, ogni voragine esistenziale (che comunque rimane, farà sempre parte di noi).
        Quando avevo trent’anni, e soffrivo in modo lacerante per questa solitudine affettiva, avrei voluto che una sorella che c’era già passata mi testimoniasse: ” Sappi, sorella, che sicuramente la tua vita va incontro a un lieto fine, sia che ti sposi, sia che non ti sposi”.
        Happy end assicurato.
        Col Signore, può solo finire bene.

  3. Marie Rose Maciejasz

    Sei forte Costanza !!!!
    Mi piace perché sei sincera.

    Per quanto mi riguarda …ho avuto tante delusione, ma non disperazione..
    Il mio sogno da ragazzina era:
    Un bravo marito, che non beve, che non fuma, e lavoratore.
    Un bravo padre di famiglia, non ho chiesto altro.
    Cosi è avvenuto fino ad oggi.
    Ringrazio il Signore.

  4. Luthien

    Grazie Valeria per le belle e sagge parole che mi hanno commosso e per la Speranza con cui si chiude L’intervento. C’ è tanta sofferenza nascosta nei cuori di molte donne e , penso, anche di tanti uomini
    Come dice sempre una mia amica, l’importante è corrispondere al disegno che Dio ha su di noi perché soltanto cosi’ potremo essere nella pace e nella gioia.
    Hai ragione ( mi permetto di darti del tu), le storie di solitudine sono diverse le une dalle altre perché diversi sono i nostri cammini di vita, i caratteri , le scelte.
    Per quanto mi riguarda,posso dire di essere riservata ed un vero disastro in materia di seduzione . In realtà non ci ho mai neppure provato: la seduzione non è il mio campo , mi sentirei più a mio agio a parlare per un’ora dell’ordinamento dell’unione europea che non è un argomento proprio esaltante e diciamolo pure , se qualcuno era/ è interessato a me , non me ne rendevo /rendo conto. Ci sarebbe voluto, vorrebbe un sasso sulla testa..
    Non ho mai desiderato un uomo bello,pieno di fascino o ricco non perché disprezzi queste caratteristiche , ma perché ho cercato, qualcosa di più raro del platino : un uomo interiormente solido. Ecco questo mi dispiacerebbe aver incontrato il MIo Giuseppe e non averlo riconosciuto ( spero , però che in quel caso e Dio me lo avrebbe fatto capire).
    Anch’io sono molto scettica su certi consigli dati , anche a corsi vocazionali: uscite , andate nei locali , conoscete gente ., ma il punto non è neppure conoscere persone nuove quanto
    piuttosto incontrare un uomo che condivida , non dico la fede, ma , almeno una visione compatibile con le fede. ed ho sempre trovato eccessivamente semplicistica le affermazioni fatte da direttori spirituali , esponenti di movimenti , fedeli cattolici per cui o sposati o suore ,monache , frati sacerdoti.

  5. Valeria Maria Monica

    Cara Luthien, non credo che Dio giochi con noi come il gatto col topo: ci abbia messo davanti il nostro San Giuseppe, e abbia permesso che non ce ne accorgessimo.
    Penso che sia vero quello che tu stessa dici: te lo avrebbe fatto capire.
    Arrovellarsi su decisioni passate, su persone che ci hanno manifestato interesse e che abbiamo allontanato senza neanche dare loro una possibilità non porta a nessun bene, ci porterebbe solo a nutrire sentimenti di disperazione, di condanna verso noi stesse e di rabbia verso Dio che ci ha permesso di fare un tale tragico errore; tutto ciò, basato sul niente, su una ipotesi che non siamo più in grado di verificare.
    Sant’Ignazio ci insegnerebbe che bisogna discernere le emozioni che ci agitano guardando a dove ci portano: se ci portano alla disperazione, non vengono da Dio.
    D’altra parte, se li abbiamo istintivamente rifiutati, un motivo deve esserci stato: qualcosa di stonato o di poco equilibrato o di poco chiaro nella loro personalità, qualcosa che non ci tornava. Se è stato sufficiente a farci tagliare, nonostante fossimo alla ricerca di Mr. Right, fidiamoci del nostro istinto e della nostra sensibilità: la ipotesi più probabile è che, anche se avessimo provato a frequentarli, avremmo dovuto troncare dopo qualche mese, dopo parecchia sofferenza nostra e, forse, loro.
    Tu mi sembri una persona molto razionale e analitica, forse anche con la forma mentis plasmata dagli studi giuridici (come me… ): se ti va, procurati il libretto di padre Silvano Fausti s.j. “Occasione o tentazione” : un grande classico, uno stra best seller con l’ABC delle regole del discernimento ignaziano. Un abbraccio, cara sorellina.

  6. Luthien

    Grazie!
    Cercherò di procurarmi il libro e di leggerlo
    In effetti , nella prima stesura del post, di getto avevo scritto :” non mi sembra , però , probabile perché’ Dio me lo avrebbe fatto capire”, poi rileggendo ho modificato in “spero”
    Il mio istinto , in fondo, è sano perché cattolico , sono le emozioni e la mente che , ogni tanto, sviano e un po’ di sano discernimento non può fare che bene!

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