Libro fascista a chi?

Un consigliere comunale di Verona regala alla biblioteca civica dei libri tra cui il mio, e c’è chi si sente in diritto di dare definizioni senza conoscere. Voglio che il Corriere di Verona riporti con totale esattezza quali parole del mio Quando eravamo femmine hanno fatto meritare al mio libro la definizione di fascista. Le voglio elencate con precisione. Scopro che per Dalai la donazione di questi libri è reato. io lo condanno a leggere il mio dalla prima all’ultima riga e a dirmi quale reato di opinione commetto.

C.M.

qui gli articoli del blog su QUANDO ERAVAMO FEMMINE

81 pensieri su “Libro fascista a chi?

  1. Enrico Turomar

    Oltre a ‘Quando eravamo femmine’ c’è un altro libro sicuramente fascista :- ) : ‘Giuseppe figlio di Giacobbe’ di Silvana De Mari.

  2. Dal loro punto di vista è tutto coerente: “fascista” è chi non la pensa come loro in qualsiasi cosa, e la legge “antifascista” di Fiano serve a zittire chi cerca di opporsi ai loro piani, specialmente nel momento in cui percepiscono di perdere consenso.

  3. MenteLibera65

    E’ la foto ed il titolo ad essere sbagliata. I libri “fascisti” erano altri, ma sono finiti nella stessa foto dei primi ed il titolo non fa distinzione. Quindi si…il corriere deve rettificare. Lo scandalo cmq si è avuto per i libri di chiaro stampo…tipo libri “fascisti” di autori come Franco Freda, il fumetto dedicato a Sergio Ramelli (il militante del Fronte della Gioventù assassinato negli anni di piombo) e “Militia” dell’ex-SS Leon Degrelle.
    Al di la della libertà, 300 euro in libri potevano forse essere spesi un po meglio. Magari una Bibbia.

    1. Molti di quei titoli non mi piacciono. Ma da quando è stata reintrodotta la censura? O l’indice dei libri proibiti? Non era roba retrograda e oscurantista della Chiesa pre-conciliare? La notizia è che un signore ha comprato quei libri e li ha regalati alla biblioteca, dove chi vuole può andare a consultarli. Non c’è nessuna imposizione di lettura nelle scuole, per esempio.

    2. Luigi

      “il fumetto dedicato a Sergio Ramelli”

      Ah, ecco.

      Il problema è ricordare.
      Perché, citando il mago Merlino di “Excalibur”, “la maledizione degli uomini è che essi dimenticano”.
      Ma agli uomini che dimenticano, si può far credere di tutto…

      Ciao.
      Luigi

  4. UnCristiano

    Penso intendano fascismo per Ur-Fascismo (fascismo eterno).

    Rimane il fatto che per certi futurologi differenze sessuali troppo marcate sono un problema, perché nella loro visione di umanità futura le differenze maschio/femmina dovrebbero scomparire.

    Secondo interpretazioni estreme della <> la <> sarà caratterizzata da diffferenze di genere impercettibili, che apparterebbero ad uno stadio evolutivo più primitivo. Buona giornata !

  5. exdemocristianononpentito

    Premesso che io sono contrario ad escludere qualsiasi libro (mein kampf, compreso) da una biblioteca come si deve, vorrei che, mentre l’esclusione dei libri della sig.ra Costanza e della de Mari, è effettivamente una cosa pretestuosa, per i libri di Freda e Degrelle, il discorso è un po’ diverso.
    In effetti per uno che sia convintamente antifascista e che abbia avuto un padre deportato, “digerire” quei libri là è una cosa un po’ difficile. Metttetevi un attimo nei suoi panni.
    Del resto credo che ci sarebbero cattolici che avrebbero qualcosa da ridire, se la stessa bibiblioteca acquisisse “Il marxismo e la linguistica” di Stalin o “Che fare?” di Lenin.

    1. exdemocristianononpentito

      Alla 2a riga “………..vorrei DIRE che, mentre l’esclusione……”

    2. Del resto credo che ci sarebbero cattolici che avrebbero qualcosa da ridire, se la stessa bibiblioteca acquisisse “Il marxismo e la linguistica” di Stalin o “Che fare?” di Lenin

      Veramente la questione è proprio il contrario: quei libri (come quelli di Mao, Castro, Guevara, e la lista è lunghissima) si trovano certamente nelle biblioteche. Io non ho nulla in contrario che ci siano, né vedo kattolici che ne chiedano la censura. E come mai non c’è una proposta di legge anticomunista?

      In effetti per uno che sia convintamente anticomunista e che abbia avuto un padre ammazzato, per esempio nel triangolo della morte emiiano, “digerire” quei libri là è una cosa un po’ difficile. Metttetevi un attimo nei suoi panni.

    3. Luigi

      “In effetti per uno che sia convintamente antifascista e che abbia avuto un padre deportato, “digerire” quei libri là è una cosa un po’ difficile. Mettetevi un attimo nei suoi panni”

      E perché, di grazia?
      Altrimenti varrebbe anche il similare “in effetti per uno che sia convintamente anticattolico…”, da cui – in linea con le premesse – l’espulsione dei testi di Corti, Guareschi, Miriano, De Mari dalle biblioteche (per tacere di san Giovanni Crisostomo!).

      Il punto quindi è semplice: o si ammette la libertà di stampa, o non si ammette.
      Se si ammette, però, si ammette tanto per Degrelle come per Camilleri e la sua ributtante produzione (il primo esempio che mi è venuto in mente, ma è il 90% dei libri stampati che meriterebbe il macero).
      Se iniziano le eccezioni, queste diventano poi valanga.

      A dirla tutta, e sperando di non offendere alcuno, io osservo abbastanza sorridente il tutto.
      Perché non c’è una virgola, nel fatto, che abbia un pur minimo senso.
      Dall’accusa di fascismo a 75 anni dalla fine di quel movimento politico (!), all’invocare l’applicazione di una legge non ancora approvata dal Parlamento (!), è tutto un deporre il cervello all’ammasso del politically correct.

      Rimane un dato di fatto: nessun sistema “politico” può permettersi obiezioni reali, alla propria costruzione.
      Infatti tutti i sistemi, nei fatti, applicano censura e roghi di libri.
      Soltanto l’Occidente, però, riveste di ipocrisia la propria violenza, non avendo stomaco per reggere la realtà.

      Purtroppo Tolkien aveva evidentemente parlato un po’ nel vuoto, ammonendo che l’anello del potere ha un solo padrone…

      Ciao.
      Luigi

      1. exdemocristianononpentito

        Io parlavo di Fredda e Degrelle, non degli altri sunnominati, e, probabilmente (io credo) se si fosse trattato solo degli altri, “scompagnati” dai 2 predetti il problema non sarebbe sorto, o sarebbe sorto con minore intensità.

        Se non ci si mette mai “nei panni degli altri” la comprensione e il dialogo non arrivano. Come infatti accade.

        Fra un sistema politico che distrugge i testi che contengono le “obiezioni reali” e punisce coloro che riescono comunque a procurarseli e un sistema che rende solo un po’ difficile reperire quei documenti e, semplicemente, ignora chi riesce a trovarli, VI è qualche differenza.

        1. Luigi

          “Io parlavo di Fredda e Degrelle”

          Sì, l’avevo capito che era il consueto uccidere uomini morti.
          Ma proprio questo osservavo. Nei panni degli altri, o ci si mette per tutti o per nessuno.
          Se si comincia col dire “ma io sono antifascista, questi libri non mi piacciono” si avalla tutto il resto: “ma io sono anticattolico”, “ma io sono anticomunista”, “ma io sono antimussulmano”… risultato: le biblioteche chiuderebbero per mancanza di libri!

          “Fra un sistema politico che distrugge i testi che contengono le “obiezioni reali” e punisce coloro che riescono comunque a procurarseli e un sistema che rende solo un po’ difficile reperire quei documenti e, semplicemente, ignora chi riesce a trovarli, VI è qualche differenza.”

          Differenza solo temporale; di stadio di sviluppo, diciamo così.
          Nessun sistema è mai partito a “freddo”, tutti hanno bisogno di entrare a regime (appunto!).
          I nazisti iniziarono coi semplici boicottaggi, poi passarono ai roghi di libri e infine sappiamo dove arrivarono. E come loro, tutti gli altri.
          Lo stesso vale per il nostro totalitarismo – nostro nel senso di epoca – quello che Del Noce preconizzò, chiamandolo “totalitarismo della dissoluzione”.

          Si è cominciato col ridurre a “non persone” coloro i quali professassero determinate idee, o leggessero determinati libri. Poi si è passati a mettere in galera, pur saltuariamente, gli “eretici” del nostro tempo. Qualcuno pure a eliminarlo fisicamente, per la verità.
          Ora si sta profilando il passo successivo, il livello ISIS per così dire. Si abbattono le statue e i monumenti, si bruciano i libri, si vieta la ricerca, si demonizzano le opinioni, si intruppa e indottrina la gioventù (perché insegnare la “volubilità” dei sessi non ha nulla di qualitativamente differente dall’insegnare la superiorità di alcune razze o classi su altre)…

          Pur nei secoli ammoniti sistematicamente e tenacemente dalla Chiesa di Roma, tanti come te ancora si illudono di poter “cavalcare la tigre”, di riuscire a volgere l’anello di Sauron contro Sauron stesso, di piegare gli “immortali principj dell’Ottantanove” contro l’immancabile figlio di questo, il Novantatré.
          Peggio di un crimine, è una fesseria.
          I Saruman di turno sono infatti sistematicamente destinati a fini meschine eppur dolorose, senza neppure la fosca “grandezza” di un Sauron…

          Ciao.
          Luigi

          1. exdemocristianononpentito

            Si ma i sistemi politici dell’Europa occidentale è dal 46-47 che ci sono e non mi sembra che siano ancora arrivati a ridurre qualcuno a “non persona” e a proibire di leggere i libri che vuole. Dopo 70 anni quel motore non è ancora a regime……… ?! Ai nazisti bastarono un paio d’anni…….
            Insegnare la volubilità dei sessi non mi sembra sia la stessa cosa di reprimere gli eterosessuali quali nuova razza inferiore. A mio modesto avviso questa impressione nasce dal fatto che in occidente è molto vivo il ricordo di quando gli omosessuali erano veramente ghettizzati.
            Qualcosa di simile a quello che accadde a molti pagani dopo costantino, i quali, probabilmente, non riuscivano a capacitarsi che i cristiani non fossero più dei reietti, ma che, anzi, rispondessero “a tono”, e pubblicamente, ai suddetti pagani!
            In quanto all’isis e ai musulmani in genere, non ti contesto perché anch’io penso che siano un pericolo reale e per tutti.

            1. exdemocristianononpentito

              E poi i principi dell’89 ormai sono un dato acquisito in tutte le costituzioni dell’occidente, e non mi pare proprio che, ogni qualvolta siano stati affermati nella nostra epoca, ne sia immancabilmente addivenuto il 93.
              Per aversi il 93 ci vogliono anche altre circostanze (come le guerre della 1a coalizione, la vandea, la chouannerie, la rivolta federalista) oltre ai principi dell’89.@

              1. Luigi

                “E poi i principi dell’89 ormai sono un dato acquisito in tutte le costituzioni dell’occidente, e non mi pare proprio che, ogni qualvolta siano stati affermati nella nostra epoca, ne sia immancabilmente addivenuto il 93.”

                Basta chiederlo alle decine di milioni di europei sterminati con l’aborto, se non è mai esistito un Novantatré…

                Ciao.
                Luigi

                1. exdemocristianononpentito

                  Guarda che l’aborto c’è stato anche sotto regimi che gli immortabli principi dell’89, non li avevano conosciuti, Clandestinamente, o legalmente è sempre esistito.
                  Tanto è vero che il più importante studio sull’aborto clandestino, pre194, quello del prof. B. Colombo (citato da F. Agnoli, quindi “non sospetto”) stimava cifre non molto inferiori a quelle dei primi anni dell’aborto legale e, grosso modo corrispondenti a quelle attuali.
                  Se poi si considera che le condanne per procurato aborto erano rarissime (ci voleva un grosso colpo di fortuna per scoprirne uno), mi sembra esagerato questo collegamento sinallagmatico fra aborto e principi dell’89. Certamente le democrazie hanno permesso una giustificazione di tale deprecabile fenomeno, ma si è trattato solo di dare una “camicia” ad un fatto già esistente. Il danno aggiuntivo è più morale che materiale. Il doloroso sterminio cui tu fai riferimento non è cominiciato con le legislazioni abortiste.
                  No caro Luigi, la vera arma contro l’aborto e la ri-evangelizzazione dei popoli. Bisogna arrivare al punto che i genitori trovino, loro per primi, impensabile l’idea di uccidere il feto.Quando un nuovo referendum sull’aborto darà una maggioranza schiacciante contro l’aborto, allora si potrà pensare che di porre termine a questo Olocausto

                  L’Europa è ormai pagana e il lavoro che attende i cristiani è lungo e difficile.

                  1. Luigi

                    “Certamente le democrazie hanno permesso una giustificazione di tale deprecabile fenomeno, ma si è trattato solo di dare una “camicia” ad un fatto già esistente”

                    Sempre la solita solfa.
                    Esisteva già, allora legalizziamolo. Come dire che, esistendo effettivamente l’antisemitismo, i nazisti gli diedero solo una camicia giuridica. Un danno più morale, che materiale.

                    Dovresti però sapere che chiamare bene ciò che è male non è solo un danno morale… come dovresti sapere che bene e male non si decidono a colpi di maggioranza…

                    Ciao.
                    Luigi

                  2. Luigi

                    Mi era sfuggita questa perla:

                    “stimava cifre non molto inferiori a quelle dei primi anni dell’aborto legale e, grosso modo corrispondenti a quelle attuali”

                    Nulla di più falso, poiché verità pretende che agli aborti chirurgici “pubblici” si aggiungano quelli clandestini, che sono continuati nonostante tutte le menzogne radicaloidi, nonché la novità spaventosa di quelli farmaceutici.

                    Come vedi, al pari delle Leggi di Norimberga anche la 194/78 ha determinato un bel salto di qualità, nel male già esistente.
                    Come sempre accaduto in ogni Novantatré che si rispetti, del resto.

                    Ciao.
                    Luigi

                    1. exdemocristianononpentito

                      E la prova che il numero degli aborti clandestini sia rimasta inalterato e che quelli legali si siano aggiunti e non sostituiti a quelli illegali? Si prega di utlizzare riferimenti imparziali. Io ho citato addirittura uno studio riferito da un pubblicista vicino alle tue posizioni.

                      Per quelli farmaceutici, bisognerebbe fare un discorso a parte, e non credo che l’admin lo permetterebbe in questa sede.

                      Legalizzare un male non è certo bene, però quel male preeesisteva all’89. Il dato di fatto rimane.

  6. BugieSvelate

    Non è affatto normale tutto questo… Hanno sdoganato il reato d’opinione, tutto ciò che non è in linea con lo standard mainstream è “fascista” (Psicopolizia).

  7. Nathalie

    Quelli che giudicano, senza neanche leggere il libro: Poveracci……Brava Costanza.Aspettiamo l’uscita del tuo nuovo libro. Meno male che ci sei tu…..io dico, dico, ma quando bisogna fare, alla prima sconfitta mi tiro indietro (provo a spiegare l’importanza del family day alle mamme apparentemente normali della classe di mio figlio e mi prendono quasi a parolacce e mi danno di intollerante, senza rispetto ecc.ecc. ).Le stesse persone portano i figli al catechismo ed alcuni all’oratorio e mi indicano con il dito e non mi salutano.Dovrei dire che la teoria gender va bene e che per “politicamente corretto” la dovrebbero imporre pure ai miei figli a scuola??????

  8. Perché non c’è una virgola, nel fatto, che abbia un pur minimo senso.
    Dall’accusa di fascismo a 75 anni dalla fine di quel movimento politico (!), all’invocare l’applicazione di una legge non ancora approvata dal Parlamento (!), è tutto un deporre il cervello all’ammasso del politically correct.

    Il senso non c’è, per noi, ma c’è per loro. È consistente con il fatto che (p.es. in Australia) si faccia un referendum consultivo per il “matrimonio omosessuale”, ma se fai propaganda per votare “no” sei fascista, omofobo e ti licenziano pure, anche se la legge non è ancora passata. Stessa cosa, solo un po’ più indietro, da noi per quanto riguarda la legge Scalfarotto: non esiste ancora, ma viene già applicata.

    1. Luigi

      “È consistente con il fatto che (p.es. in Australia) si faccia un referendum consultivo per il “matrimonio omosessuale”, ma se fai propaganda per votare “no” sei fascista, omofobo e ti licenziano pure”

      Lo stesso, insomma, che fare votazioni con schede simili:
      https://storiadentrolamemoria.files.wordpress.com/2017/01/6-schede-elezioni-24-marzo-1929.jpg?w=820

      Concludo che qualcuno di lorsignori abbia fortissimi problemi con il complesso di Edipo!

      Ciao.
      Luigi

  9. prando riccardo

    E’ la solita storia, niente di preoccupante. Meravigliarsi, però, è segno di ottima salute. Mentale e non.

  10. Francesco Paolo Vatti

    Pare anche a me folle che si possa fare della censura, anche per i libri più controversi…. Personalmente ho letto libri provenienti da idee che non condividevo e non condivido neanche un po’. Trovo assurdo aggredire libri in nome della democrazia (è come uccidere per la vita….). Poi, non capisco proprio come Costanza Miriano possa essere vista come fascista….

  11. salve
    a furia di sentire “parlare” i “democratici e pluralisti” antifascisti, l’epiteto fascista mette in risalto chi pensa con la propria testa e non entra nel gregge liberal-pogressista con tutto il caravanserraglio che ne consegue: aborto, divorzio, eutanasia, perdità di sovranità nazionale, esportazione di “democrazia”, gay “pride”, gender e alla via così …
    Al momento, nell’armadio ho solo una camicia blu scuro (di solito le mie sono a quadretti) come i nazionalisti irlandesi degli anni 30 (le blueshirts) … la tengo ? si, la tengo, è un regalo di mia suocera
    un saluto
    Piero e famiglia

  12. Klaus B

    E’ il sillogismo del sessantottino, lo abbiamo visto tutti applicare negli anni formidabili (tutti quelli che sono abbastanza vecchi):
    1. Tutte le opinioni sono lecite tranne quelle dei fascisti.
    2. Chiunque non la pensi esattamente come me su tutto è un fascista.
    3. Dunque tutte le opinioni sono lecite tranne quelle di chi non la pensa esattamente come me su tutto.
    Con il crollo del muro di Berlino ci eravamo illusi che fosse finita. Invece è andata sempre peggio.

  13. Paola Trippitelli

    credo che purtroppo sarà vero quello che si preannuncia e cioè che torneremo a pregare nelle catacombe.
    ma se così dovrà essere lo faremo a gloria di Dio

  14. Luigi igiuL

    Mi fa paura l’ignoranza di chi teme un libro al punto da negargli uno spazio in biblioteca. Anche perché, statisticamente parlando, quanti poi potrebbero essere davvero interessati a leggerli. Ergo, il danno che potrebbero fare, sarebbe molto limitato. Parlo, ovviamente, in generale.

  15. MenteLibera65

    Vorrei ricordare a tutti, se mi sarà concessa la pubblicazione, che mentre il Fascismo ha governato l’Italia in forma dittatoriale (abolendo le elezioni) , il Partito Comunista Italiano non ha mai governato l’italia, ed ha partecipato alla democrazia italiana come altri partiti. Questo è un fatto storico, ma da questo deriva che alcuni hanno in famiglia dei perseguitati dal regime fascista ma nessuno ha in famiglia un perseguitato da un regime comunista.
    Quindi per un italiano deve essere evidente la differenza tra scritti fascisti e scritti comunisti, perchè il fascismo è stato una esperienza diretta. Del comunismo , al di la degli slogan, non sappiamo nulla….io sono stato in Unione Sovietica ai suoi tempi, e quando sento qualcuno , qui in italia, dare del “comunista” a qualcun’altro, mi sembra come se qualcuno chiamasse “fuoriclasse” un calciatore di serie D, senza aver mai visto giocare Maradona.
    Come si fa ad affrontare una discussione seria senza tener conto di questa differenza ?
    Forse pochi avranno notato una cosa di sostanza e cioè che Costanza Miriano si è offesa per essere stata “mischiata” ai libri fascisti! Segno che anche lei vede nel fascismo qualcosa con il quale non vuole essere mischiata.

    1. Kosmo

      che mentre il Fascismo ha governato l’Italia in forma dittatoriale (abolendo le elezioni) , il Partito Comunista Italiano non ha mai governato l’italia,

      Sempre la stessa, stupida obiezione. In Italia non ha governato neppure il Partito NazionalSocialista, eppure se se ne formasse uno in Italia, stai a vedere quanti Mente”libera” urlerebbero.

      ed ha partecipato alla democrazia italiana come altri partiti.
      In attesa degli ordini di Stalin di prendere il potere. Costituendo uno “stato parallelo” con tanto di armi, spie e controspionaggio allo scopo, al momento opportuno, per dare l’assalto come “quinta colonna”.

      ma nessuno ha in famiglia un perseguitato da un regime comunista.
      Questo per esempio…
      https://it.wikipedia.org/wiki/Rolando_Rivi
      Questi qui ci si sono buttati da soli:
      https://it.wikipedia.org/wiki/Massacri_delle_foibe
      e potrei continuare per ore.

      1. potrei continuare per ore.

        Circa 20.000 vittime del “triangolo rosso” (secondo la ricostruzione di Pansa), per esempio. Recentemente, qui in Liguria, è stato ricordato il caso di una ragazzina adolescente, violentata insieme alla madre ed uccisa dai partigiani a guerra finita, con la scusa che erano simpatizzanti fascisti (cosa peraltro anche falsa)… Non male per un partito che, effettivamente, è stato al governo effettivo di alcune zone del paese (nelle settimane di caos subito dopo la fine della guerra): figuriamoci cosa avrebbe fatto se fosse andato veramente al governo. E questo è quello che sappiamo nonostante un clima repressivo relativamente alla divulgazione di queste storie: ogni volta che Pansa ha presentato il suo libro è stato verbalmente aggredito dall’ANPI, a dimostrazione che certe cose non vanno dette.

        Ai nazisti bastarono un paio d’anni…
        In questo furono più efficienti: ma frettolosi, perché i semi (fortunatamente) germogliarono una pianta debole e dalla vita lunga. Memori di questo fatto, i nuovi padroni del vapore hanno pensato che era meglio agire pian piano sull’arco di qualche decennio, in modo che la gente si convincesse in modo più radicato.

        1. Luigi

          “Non male per un partito che, effettivamente, è stato al governo effettivo di alcune zone del paese (nelle settimane di caos subito dopo la fine della guerra)”

          Giusto per amor di precisione, visto che sembra un particolare dimenticato: il PCI, già PCdI, fu al governo della nazione per oltre tre anni, a dir poco cruciali, dall’aprile 1944 (quando ricevette l’imprimatur staliniano, con la svolta di Salerno) al giugno 1947.

          Quanto alla cappa asfissiante del politically correct – la Sesta Internazionale, a voler chiamare le cose col loro nome – calata prima sulle regioni rosse e poi sul resto d’Italia, è cronaca di questi anni. Purtroppo.

          Buona domenica.
          Luigi

          1. exdemocristianononpentito

            Vero Luigi dalla svolta di salerno (cosa buona per me) al IV governo De Gasperi, i comunisti furono al governo. Ma si era ben lontani da un regime comunista in quanto non solo essi non avevano la presidenza del conisglio e il minisstero dell’interno, ma anche perchè il ministro del tesoro era quell’ultraliberista di Epicarmo Corbino (che fece un disastro sociale).
            E poi furono buttati fuori dal governo, senza colpo ferire.

            1. Kosmo

              Ma si era ben lontani da un regime comunista in quanto non solo essi non avevano la presidenza del conisglio e il minisstero dell’interno,
              Ma ebbero il ministero di Grazia e Giustizia

        2. Kosmo

          per non parlare del fatto che una delle ragioni del sorgere del fascismo fu il cosiddetto “Biennio Rosso”…

        3. exdemocristianononpentito

          Veramente il partito nazionalsocialista ha governato in Italia: tramite la RSI.

          Il tringolo della morte (deprecabilissimo, ovviamente!!) fu opera di gruppi e individui, pur numerosi, ma isolati che agivano autonomamente. Non dimentichiamo l’odio, il rancore ed il desiderio di vendetta che c’era in quegli anni.
          Escludo che la direzione del PCi abbia preordinato la cosa, per la semplice ragione che sapeva benissimo che l’Italia non era “roba” del blocco sovietico e che Stalin non sarebbe mai intervenuto in caso di insurrezione comunista in Italia, come i fatti di Grecia avevano dimostrato. per cui favorire, tali azioni criminose non finalizzate alla presa del potere, non sarebbe un atto politico intelligente.,

          Se si considera l’area del “triangolo della morte”, il numero delle persone coinvolte, la durata del periodo incriminato (un quinquennio grossomodo) a 20.000 vittime ci si arriva. Si tenga anche conto che in molti casi, ci saranno stati coloro che avrranno approfittatto della situazione per compiere le vendette personali…..ci si arriva.” Sembra” poi, riguardo a quest’ultimo punto che la questione della mezzadria sia la causa di molti di quei delitti.

          Le foibe furono una pulizia etnica determinata più dal nazionalismo slavo, dalla volontà di eliminare l’elemento italiano, più che da comunismo, tanto è vero che analoghe pulizie etniche si sono verificate in quell’area anche dopo la caduta del comunismo.

          1. Kosmo

            Non so se ti riferisci a questo dicendomi che mi hai risposo. Nel caso:
            Veramente il partito nazionalsocialista ha governato in Italia: tramite la RSI..
            Allora anche il Partito comunista ha governato in Italia, tramite il PCI (e si sa che il pentapartito, dagli anni ’60 in poi era pappa e ciccia col PCI).

            Il tringolo della morte (deprecabilissimo, ovviamente!!) fu opera di gruppi e individui, pur numerosi, ma isolati che agivano autonomamente. Non dimentichiamo l’odio, il rancore ed il desiderio di vendetta che c’era in quegli anni.
            Allora anche i crimini delle squadracce fasciste erano “opera di gruppi e individui, pur numerosi, ma isolati che agivano autonomamente.

            Escludo che la direzione del PCi abbia preordinato la cosa, per la semplice ragione che sapeva benissimo che l’Italia non era “roba” del blocco sovietico e che Stalin non sarebbe mai intervenuto in caso di insurrezione comunista in Italia
            All’epoca della “guerra partigiana” ancora era tutto in divenire, anzi i gruppi paramilitari partigiani facevano di tutto per portare l’Italia verso il comunismo, non certo per liberarla, arrivando anche a decimare le formazioni partigiane “bianche” (e tu “ex democristiano” dovresti saperlo meglio di me). Anche per questo motivo americani ma soprattutto inglesi optarono per l’assalto all’Europa attraverso il “ventre molle”, l’Italia, per arrivare prima dei sovietici/comunisti. Ancora a guerra finita era in dubbio se l’Italia dovesse partecipare alla NATO o no (da qui poi l’obbligo in Costituzione da non poter sottoporre a referendum i trattati internazionali).
            LA direzione del PCI era al correntissimo della situazione visto che già allora c’erano le squadre del soccorso rosso ben organizzate per far scappare i responsabili delle stragi, delle bande paramilitari da lanciare all’assalto del neo stato subito dopo la fine della guerra.

            Se si considera l’area del “triangolo della morte”, il numero delle persone coinvolte, la durata del periodo incriminato (un quinquennio grossomodo) a 20.000 vittime ci si arriva. Si tenga anche conto che in molti casi, ci saranno stati coloro che avrranno approfittatto della situazione per compiere le vendette personali…..ci si arriva.

            Se deve valere questo criterio, allora lo stesso criterio valga anche per i fascisti, che approfittarono del loro potere per vendicarsi/per capriccio/per aumentare il loro potere. Perchè i comunisti devono essere “scusati” (in senso moooooolto lato) con la “vendetta” e i fascisti no?

            Le foibe furono una pulizia etnica determinata più dal nazionalismo slavo, dalla volontà di eliminare l’elemento italiano, più che da comunismo, tanto è vero che analoghe pulizie etniche si sono verificate in quell’area anche dopo la caduta del comunismo.
            Qua non capisco? E’ stata fatta o no? con l’apporto fattivo dei comunisti italiani o no? E la successiva lunghissima negazione da parte dei comunisti italiani?
            E “analoghe pulizie etniche si sono verificate in quell’area anche dopo la caduta del comunismo” intendi quelle durante le guerre nella ex- Jugoslavia negli anni ’90?
            A parte che non è vero, ma allora vorrebbe dire togliere a tutte le guerre succedutesi nel mondo qualsiasi spiegazione e motivazione che sia diversa dalla sete di potere (il che, in prospettiva escatologica cristiana, può essere anche vero). Che valga per tutte allora. PER TUTTE.

            1. Kosmo

              Escludo che la direzione del PCi abbia preordinato la cosa, per la semplice ragione che sapeva benissimo che l’Italia non era “roba” del blocco sovietico e che Stalin non sarebbe mai intervenuto in caso di insurrezione comunista in Italia
              Tra l’altro non è neanche vero anche perchè tra le vittime ci furoni molti preti, e di cosa si doveva vendicare uno verso un prete?

            2. exdemocristianononpentito

              I nazisti tedeschi avevano pieni poteri di vita e di morte in Italia del nord, i comunisti, ai governi di coalizione cui hanno partecipato: no. Tanto è vero che sono state elezioni a toglierli dal potere. Potevi fare lo stesso nella RSI?

              Che il pentapartito sia stato pappa e ciccia col PCI, lo so ora: all’epoca mi sembrava tutto il contrario…….

              i crimini delle squadracce fascise erano preordinate dall’alto, erano funzionali alla conquista del potere, mentre, quelle del triangolo della morte, non essendo funzionali alla conquista del potere, sono principalmente imputabili ai diretti esecutori
              Quelle dei fascisti non erano solo “vendetta”, ma azioni tese alla conquista del potere
              Fin dalla conferenza di Teheran (1943) si sapeva che l’Italia sarebbe stata occupata totalmente dagli angloamericani e i gogernanti sovietici non potevano non ignorare che, come essi avrebbero voluto dominare in Polonia e nie paesi dell’est, gli amecicani avrebbero voluto fare lo stesso nell’europa dell’ovest. Tanto è vero che è Stalin stesso a far ritornare Togliatti in Italia e a fargli fare la svolta di Salerno (un governo con Badoglio, e con gli anglomericani in casa!).
              Con la conferenza di Jalta, poi, ai dirigenti comunisti fu tutto chiaro, ed è dal 45 in poi (senza più il pericolo dei tedeschi) che avviene la maggior parte delle uccisioni.
              Forse nelle prime fasi del “trangolo” qualche dirigente del PCI (Secchia per es.) si era un po’ illuso, ma dopo Jalta, non c’erano dubbi, bisognava accettare il predominio americano e accontentarsi, con la lotta politica democratica, per ottenere maggior potere locale e sociale e, in prospettiva ritornare ad un governo di coalizione..

              Partecipare alla NATO è una cosa, far parte della sfera d’inflenza americana un’altra.

              Che negli anni 90 NON ci siano state in Jugoslavia pulizie etniche anche peggiori delle foibe, pure, lo so ora…………….

              1. Insomma alla fine del discorso (fine per modo di dire), si sta discettando sulle diverse sfumature di rosso del sangue innocente (o più o meno innocente?) sparso…

                Molto interessante 🙁

              2. Kosmo

                I nazisti tedeschi avevano pieni poteri di vita e di morte in Italia del nord, i comunisti, ai governi di coalizione cui hanno partecipato: no. Tanto è vero che sono state elezioni a toglierli dal potere. Potevi fare lo stesso nella RSI?
                Stai confondendo (volutamente? la solita doppiezza democristiana?) i due periodi storici. I tedeschi (sempre ammesso che sia vero quello che dici) c’erano prima del ’45, dei comunisti in coalizione si parla ovviamente dopo il ’45. E in ogni caso, SI’, avevano potere di vita e di morte attraverso le loro squadracce e i loro soccorsi rossi, come tu stesso hai ammesso, parlando del “quinquennio” delle violenze rosse nel triangolo della morte.

                Che il pentapartito sia stato pappa e ciccia col PCI, lo so ora: all’epoca mi sembrava tutto il contrario
                Basta vedere tutte le leggi di spesa votate anche dal PCI, la SPARTIZIONE delle commesse pubbliche, il manuale Cencelli e, andando più in là con gli anni, l’appalto in perpetuo di RaiTre ai comunisti.

                i crimini delle squadracce fascise erano preordinate dall’alto, erano funzionali alla conquista del potere, mentre, quelle del triangolo della morte, non essendo funzionali alla conquista del potere, sono principalmente imputabili ai diretti esecutori
                Ah no? E allora perchè assassinare preti? Perchè assassinare i testimoni di quello che avevano fatto i comunisti nella guerra partigiana? E chi lo ha stabilito che non erano funzionali alla conquista del potere? Ti informo, se non lo sai, che sono 60 anni che al potere in quelle zone c’e’ il vecchio PCI (e non ritirare fuori la storia che il PCI non esiste più).

                Tanto è vero che è Stalin stesso a far ritornare Togliatti in Italia e a fargli fare la svolta di Salerno (un governo con Badoglio, e con gli anglomericani in casa!).
                Il che era tutta una farsa in attesa di tempi migliori. Infatti si aspettava l’invasione prossima ventura dell’Armata Rossa per “agevolare” l’avvento di uno stato comunista.

                Che negli anni 90 NON ci siano state in Jugoslavia pulizie etniche anche peggiori delle foibe, pure, lo so ora
                A me non risulta che friulani e veneti siano stati infoibati da sloveni e croati negli anni ’90. A te si’?

            3. Vanni

              A proposito di comunismo e foibe.

              “…quanto accaduto nell’autunno del 1943, nella primavera del 1945 e nel lungo dopoguerra istriano non fu solo un moto di reazione, ma violenza di stato. Infatti, se pur dentro un clima che in alcuni casi fu di furor popolare, le azioni repressive rispondevano a finalità politiche precise, erano decise dai massimi organi del partito comunista ed eseguite da organi dello stato, come la polizia politica (OZNA). Dietro a esse stava un nuovo soggetto politico – il partito comunista jugoslavo appunto – portatore di una propria cultura della violenza d’impronta rivoluzionaria e stalinista. La violenza politica non era né spontanea né casuale, ma costituiva uno strumento essenziale per la conquista del potere e il consolidamento del regime.”

              Raoul Pupo (Trieste, 1952) è uno storico italiano, professore di Storia Contemporanea all’Università di Trieste ed è uno dei massimi conoscitori del fenomeno delle foibe e dell’esodo Giuliano Dalmata.

              1. exdemocristianononpentito

                veramente il prof. Pupo rispetto alla situazione istriana ed alla situazione pregressa alle foibe, diceanche altre cose, e si guarda bene dal negare la forza dell’elemento nazionalistico nel movimento comunista juguslavo. Ed era questa una critica che io rivolgevo tanti anni fa ai comunisti: il vostro partito che dovrebbe essere sommamente internazionalista ha dato luogo a tanti partiti, di fatto, ultranazionalisti: non è una contradizione da poco!

    2. Luigi

      “Vorrei ricordare a tutti, se mi sarà concessa la pubblicazione, che mentre il Fascismo ha governato l’Italia in forma dittatoriale (abolendo le elezioni) , il Partito Comunista Italiano non ha mai governato l’italia”

      “Questo è un fatto storico, ma da questo deriva che alcuni hanno in famiglia dei perseguitati dal regime fascista ma nessuno ha in famiglia un perseguitato da un regime comunista.”

      “Del comunismo , al di la degli slogan, non sappiamo nulla…”

      Ma cos’è, la serata del dilettante dell’AGIT-PROP? 😀

      Non dico un De Felice – storico accademico, socialista ed ebreo, per dire – che ha chiarito, una volta per tutte, il consenso di cui il regime fascista godette, ma almeno un Pansa si potrebbe anche leggerlo.
      Di nascosto, per carità, non sia mai che si sappia in giro…
      Che dico, basta un semplice romanzo come “Rose bianche a Fiume” per scoprire che perfino i comunisti furono perseguitati dai regimi comunisti!

      1. MenteLibera65

        Rispondo a te per tutti.
        So benissimo dei delitti compiuti dalle bande comuniste alla fine della guerra , in un periodo di transizione anarchico in cui chi aveva le armi le usava. La quantità di atrocità compiute in quel periodo non si contato.
        Ma questo però non equivale ad aver governato un paese, imposto leggi, formato dirigenti di stato , prefetti , etc., come invece ha fatto per 20 anni il partito Fascista.
        Dal 1948 in poi il PCI ha partecipato alla vita democratica di questo paese, in forma certo sempre border line e critica, finanziato da regimi stranieri (come peraltro atri partiti italiani erano finanziati da governi amici).
        Qualcuno è stato ucciso dai comunisti, ma nessuno è stato ucciso da un regime comunista, in italia.
        Lo dico soltanto perchè ad un italiano serio dovrebbe far molto più paura il ritorno di un regime fascista che ha già vissuto (e l’Europa piano piano sta andando verso quella direzione , viste le elezioni che si susseguono e vedono sempre in crescita i partiti che si ispirano al nazifascismo) piuttosto che l’avvento assolutamente improbabile ed anti-storico di un regime comunista, le cui probabilità che avvenga oggi come oggi sono lo 0%.
        Questo per chi ha a cuore la libertà propria e dei suoi cari, indipendentemente dalle idee politiche.
        A chi invece ritiene che la sia liberà un optional, probabilmente perchè pensa che in un momento di regime si troverebbe dalla “parte giusta”, non posso che esprimere la mia distanza ora e in futuro.

        P.S. Insisto sul particolare non secondario che Costanza Miriano ha voluto rimarcare la sua distanza dagli scritti di ispirazione fascista, al punto da farci un articolo sopra, e non per solidarizzare col politico che li ha regalati, ma per criticare il giornale che aveva messo tutti sullo stesso piano.

        P.S. Non ritenete che questi libri siano stati regalati proprio con l’intento di finire sul giornale e farsi un po di pubblicità politica , persino nazionale, a gratis?

        1. Luigi

          “Lo dico soltanto perchè ad un italiano serio dovrebbe far molto più paura il ritorno di un regime fascista che ha già vissuto”

          Già vissuto?!?
          Settantacinque anni dopo il crollo del fascismo, pochissimi italiani possono ormai dirlo di averlo vissuto. È una semplice questione di anagrafe.

          Per il resto, se gli italiani seri la pensano come te, io vado fiero di essere un italiano poco serio.

          Ciao.
          Luigi

          1. Antonio Spinola

            Uno che si firma MenteLibera65 immagino sia nato nel ’65, allora avrà visitato l’Unione Sovietica dopo l’85 in piena era Gorbaciov. Per vedere in faccia il comunismo doc bisognava andarci prima, magari nel ’56, e magari facendo poi anche un salto a Budapest, verso la fine di ottobre…

            1. Luigi

              Temo sia tempo perso, Antonio.

              Anche portandoli a Goli Otok o Chrinovoe, non cambierebbe una virgola.
              Se i fatti contraddicono l’ideologia, peggio per i fatti.
              Come ben descrisse Orwell, nel suo “1984”, alla fine costoro giungono ad amare il Grande Fratello… contenti loro!

              Cosa è del resto, questo accanirsi contro i fantasmi di un secolo fa, se non l’equivalente della valvola di sfogo dei due minuti d’odio contro Emmanuel Goldstein?
              Intanto, il genocidio del nostro tempo prosegue indisturbato…

              Ciao.
              Luigi

            2. MenteLibera65

              Esatto, per essere precisi nel 1984. E non era affatto un posto piacevole.
              Esattamente come Costanza Miriano, vi invito ad indicarmi una sola frase o pensiero da me espresso FAVOREVOLE al comunismo come ideologia o applicazione. E’ un continuo attribuire idee a chi non le ha, per il solo fatto che prova ad esporre i fatti per quelli che sono.
              Per quanto riguarda l’Unione Sovietica è ovvio che nel ’56 era probabilmente ancora peggiore di quella più recente, ma non credo che nessuno di voi (che leggono) ci sia mai stato, ne nel ’56 ne nel ’84, quindi non capisco tutte questi inutili dettagli. Almeno io nell’84 ci sono stato, anche se ovviamente ho visto pochissimo e solo quello che mi hanno fatto vedere.
              Ma esserci stato o meno conta poco, alcune cose non c’è bisogno di vederle di persona per capirne gli errori o gli orrori.
              E questo vale per il fascismo quanto per il comunismo.
              Ma penso che siamo molto OT, rispetto all’articolo.

        2. Kosmo

          Ho aspettato che rispondesse Fabrizio Giudici o qualcun altro molto più titolato di me, ma vedo che lo ritengono superfluo, per cui provo a rispondere io.
          Ma questo però non equivale ad aver governato un paese, imposto leggi, formato dirigenti di stato , prefetti , etc., come invece ha fatto per 20 anni il partito Fascista.
          Assolutamente sì, non ne vedo la differenza. Hanno esercitato il loro potere su un territorio molto ampio (il Centro Italia, per non contare il resto delle “vendette” in altre parti d’Italia), hanno formato dirigenti (comunisti), cellule, “soccorsi rossi”, e questo per più dei 20 anni del partito fascista, praticamente fino all’altro ieri (fino agli anni ’90).
          Dal 1948 in poi il PCI ha partecipato alla vita democratica di questo paese, in forma certo sempre border line e critica,
          Diciamo più correttamente la parte “visibile” ha messo su la pantomima della corretta partecipazione alla vita democratica, mentre la parte più nascosta si preparava a fare da quinta colonna alla probabile invasione da parte dell’URSS (c’è chi diceva entro gli anni ’50), il tutto ovviamente sotto dettatura ed ordine della forza straniera che minacciava l’Italia.
          finanziato da regimi stranieri (come peraltro atri partiti italiani erano finanziati da governi amici).
          Certo, perchè sarebbero la stessa cosa secondo te? Un partito italiano finanziato da una potenza nemica che puntava contro l’Italia missili nucleari ed una schiacciante forza d’assalto è la stessa cosa di altri partiti che erano sostenuti da altre forze affinchè l’Italia rimanesse libera?
          Qualcuno è stato ucciso dai comunisti, ma nessuno è stato ucciso da un regime comunista, in italia.
          Invece è proprio così. Molti (circa 20.000) sono stati uccisi nel tentativo di far svoltare l’Italia verso un regime comunista satellite dell’URSS. Altrimenti perchè ammazzare un 14enne consacrato? Allora, seguendo il tuo ragionamento, neppure Matteotti è stato ucciso dal fascismo, ma da quttro sbandati di una squadraccia fascista che volevano fare contento il “capo”. Vedi che non regge?
          Lo dico soltanto perchè ad un italiano serio dovrebbe far molto più paura il ritorno di un regime fascista che ha già vissuto (e l’Europa piano piano sta andando verso quella direzione , viste le elezioni che si susseguono e vedono sempre in crescita i partiti che si ispirano al nazifascismo) piuttosto che l’avvento assolutamente improbabile ed anti-storico di un regime comunista
          E perchè dovrebbe fare più paura il fascismo del comunismo? E perchè l’avvento di un regime comunista dovrebbe essere più anti-storico di un ritorno al fascismo (che è morto e sepolto da 75 anni)? Perchè ci sono imbecilli che fanno il saluto romano? Hai visto quanti idioti sfasciano città e beni pubblici e privati alzando il pugno chiuso allora?
          A chi invece ritiene che la sia liberà un optional, probabilmente perchè pensa che in un momento di regime si troverebbe dalla “parte giusta”, non posso che esprimere la mia distanza ora e in futuro.

          Bah, per chi ha fatto un casino immenso quando al governo c’era qualcuno non di suo gradimento queste parole suonano quanto meno RIDICOLE.
          Per questo
          https://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Comunicato_4_ottobre_2011
          avete scatenato il finimondo, così come per le guerre di Bush, o i provvedimenti “impopolari” dei governi di allora, mentre per la finta lotta alle “fake news” (cioè tutto quello che non viene imbeccato dal governo e/o dalla UE, tanto sono la stessa cosa), per le guerre di Obama, per le porcate legislative di chi adorate manco un fiato.

  16. roberto

    La Corte Costituzionale, dovrebbe intervenire e applicare la nostra Costituzione sulla libertà di pensiero e di parola

  17. vale

    Nn entro nella quaestio fascismo.almeno che chi ‘ ne parla nn si sia letto del noce.
    L’ur fascismo va bene x gli epigoni di evola.
    È mi taccio.

  18. Luigi

    “E la prova che il numero degli aborti clandestini sia rimasta inalterato e che quelli legali si siano aggiunti e non sostituiti a quelli illegali? Si prega di utlizzare riferimenti imparziali.”

    Ma certo. Anzi, ti restituisco la cortesia e cito un sito vicino alle tue posizioni:
    https://lamedicinainunoscatto.it/2016/03/ritorno-al-passato-preoccupante-aumento-degli-aborti-illegali-italia
    Contento?

    Quindi ricapitoliamo: gli aborti chirurgici “ufficiali” sarebbero all’incirca eguali a quelli clandestini pre-194. Bene (per così dire).
    Però i clandestini non sono scomparsi, rimanendo comunque nel novero delle decine di migliaia ogni anno.
    E poi ci sono i farmacologici, su cui tu – nell’orgia di giustificazionismi e negazionismi in cui ti sei lanciato insieme ad altri commentatori – hai pudicamente sorvolato.
    Ma per la Chiesa non solo la RU486, ma pure la “pillola del giorno dopo” è abortiva… vedi tu.

    Ciao.
    Luigi

    1. exdemocristianononpentito

      “Vicino alle mie posizioni…?” veramente io, nell’82, ero nel partito che fece da solo (c’era anche il MSI, ma dubito che cio pagasse in termini di suffragio anti aborto)………
      Il sito parla di 20.000 forse 50.000 aborti illegali all’anno (e ne attribuisce , lui non io, la colpa all’obiezione…) che sommati ai ai 90.,000 circa di aborti legali danno un numero non tanto lontano dalle stime,, del prof. Colombo degli aborti clandestini pre 194.
      Bisogna poi considerare che la maggioranza degli aborti legali e no, riguarda le donne extracomunitarie,a riprova che l’aborto è diffuso anche laddove i principi dell’89 sono sconosciuti.
      E in quei casi (extracomunitarie) è doloroso dirlo, ma la motivazione economica è seriamente sostenibile.
      Ho sorvolato sull’aborto farmacologico e la pillola del giorno dopo, perché siamo fuori tema, e non ricordi che una volta l’Admin ci aveva rimproverato, tutti, per l’abitudine di andare fuori tema?
      Comunque stai tranquillo: è un argomento che emerge periodicamente, non mancherà occasione

  19. In breve:
    1) Da “fastidio” (uso eufemismi: tra un po’, se va bene a Loro alle prossime elezioni, ci faranno pagar cara quel po’ di libertà che rimane) l’abilità usata dal titolista per “sbattere il mostro in prima pagina”. Si noti il contrasto tra il carneade Bacciga e la gravità e certezza del’onta,
    2) Da fastidio che esista un guardiano delle coscienze, di nome Fiano, che probabilmente deve il suo posto in Parlamento alla legge elettorale che la Corte ha cassato; però, si sa, la Coscienza è selettiva.
    3) Da fastidio che esistano giornali che sembrano locali, quindi, in teoria, più vicini alle persone -la grafica del “corriere di Verona” è analoga a quella del “corriere della Sera”- che invece ripetono, sempre più ossessivamente, l’unica idea che fa andare avanti il Mondo, cioè: “adeguati”, e, sottovoce: “comandiamo noi”.

    1. Luigi

      Riguardo al punto tre: è nota la concentrazione di quotidiani locali, realizzata in questi anni dal gruppo “Repubblica-Espresso” (una trentina, se non sbaglio), cui si è aggiunto “Il Corriere della Sera”, che ha preferito la strada di sue versioni locali, come giustamente noti.

      Niente di sorprendente visto che era, questo controllo dell’informazione locale, uno dei capisaldi del famoso “Programma di rinascita democratica” del venerabile massone Licio Gelli.
      Come dicono i cugini mangiarane, tout se tient.

      Ciao.
      Luigi

    2. PaulBratter

      E’ tutta questione di “narrativa” e di chi la controlla. L’Ordine dei Giornalisti impone da qualche anno “corsi di formazione permanente” indetti dal medesimo Ordine, i corsi sono ”obbligatori”, pena radiazioni e quant’altro. Se guardate l’elenco dei programmi di alcuni dei corsi troviamo corsi che insegnano quello che un giornalista deve pensare: del Caso Regeni, degli LGBT, sulla “violenza di genere”, delle fake news, dell’immigrazione. Il corso sui Trans, ”Nati in un corpo sbagliato”, ha lo scopo di “valorizzare le strategie anti-discriminazione sui media e nella rappresentazione pubblica delle persone trans gender”, consapevoli che le parole “sono uno strumento capace di produrre il cambiamento”. Il corso è tenuto da gruppi di militanti gay.
      Non sono corsi che insegnano come lavorare di fronte ai nuovi medi, ai nuovi strumenti digitali etc. ma corsi che insegnano quello che un giornalista deve pensare, dall’editorialista del giornale di tendenza, all’ultimo redattore della cronaca locale.

  20. Buongiorno a tutti. Siccome non è bene scrivere quando si è perso il lume degli occhi (e io l’ho perso prima di arrivare alle ultime due sillabe di “Sergio Ramelli”) mi sono astenuta dal commentare. Qui solo un sentito ringraziamento a Luigi, Paul, Kosmo, Davide e scusate se dimentico qualcuno.

    1. Luigi

      Buongiorno a te, Viviana.

      Immagino che il “Luigi” che ringrazi sia il mio omonimo “Igiul”, ma poiché sono un bieco reazionario approfitto subito dell’opportunità (sullo stile del protagonista di “Novantatré”, di Hugo).
      Lascio però la parola ad altri, ricopiando (da Hope Hamilton, “Sacrificio nella steppa”) un breve passo riguardante la citata località di Chrinovoe:

      Il campo di Chrinovoe un tempo era stato uno dei centri della cavalleria cosacca, ma allora era in rovina. Le sentinelle ammassarono i prigionieri in edifici cadenti, con porte e finestre rotte; ventisei uomini occupavano un box impiegato in precedenza per un solo cavallo, tanto che per loro era quasi impossibile allungarsi sul pavimento ghiacciato per dormire.
      Dei ventisettemila soldati che morirono nel campo, circa ventimila erano italiani. Il cappellano Guido Turla scrive che lì non si viveva da uomini, ma da animali. […]
      La disperazione fece compiere ai soldati affamati azioni inimmaginabili. Essi “recuperavano gli escrementi dalle immense latrine e a mani nude prendevano il miglio e il granturco non digeriti, che poi lavavano e mangiavano. […]”
      Il cappellano Carlo Caneva afferma che la fame disperata rese famoso quel campo, perché i soldati impazzivano e la pazzia portò al cannibalismo.

      Non che il cannibalismo fosse l’eccezione, perché poco più avanti si legge, riguardo il campo di Micurinsk:

      Assegnato alla “squadra della morte”, Vicentini trasportava i soldati deceduti al campo in una fossa comune. Presto smise di fare quel lavoro che gli procurava ribrezzo, dopo aver scoperto un cadavere a cui erano state asportate le anche, tranciate di netto.

      Nel 2009 ebbi il dono di conoscere, in una libreria di Udine, il Vicentini citato nel testo (Carlo, di nome, andato avanti pochi mesi fa a 99 anni).
      Parlai con lui per oltre un’ora, fino a quando la commozione non lo sopraffece.
      Dico solo che quel giorno compresi il significato dell’espressione “nobiltà d’animo”.

      Puoi dunque arguire, cosa abbia significato leggere che “nessuno ha in famiglia un perseguitato da un regime comunista”.

      Ciao.
      Luigi

      1. Si potrebbero leggere (e scrivere) pagine e pagine di aberrazioni di ogni stampo e “colore”.

        Quando è uno spirito demoniaco che si impossessa dell’Uomo, per odio o per disperazione, per terrore o crudeltà, non esiste più un limite, così il peggiore dei gironi infernali prende vita su questa terra.

        Grazie a Dio, per le vittime su questa terra tutto ha un termine, per i carnefici non so…

        1. Luigi

          “Quando è uno spirito demoniaco che si impossessa dell’Uomo […]”

          Più di mezzo secolo fa, quando ero ancora un ragazzo mi ricordo di aver sentito un gran numero di anziani offrire la seguente spiegazione per i grandi disastri che hanno colpito la Russia: ‘Gli uomini hanno dimenticato Dio, ecco perché tutto questo è accaduto’. Da allora per circa 50 anni ho lavorato sulla storia della nostra rivoluzione, nel frattempo ho letto centinaia di libri, raccolto centinaia di testimonianze, e ho io stesso contribuito con otto volumi allo sforzo di rimuovere le macerie lasciate da quel terremoto. Ma se mi chiedessero oggi di esprimere, nella maniera più concisa possibile, la causa principale della disastrosa rivoluzione che ha ingoiato qualcosa come 60 milioni di persone, io non potrei trovare un modo migliore di rispondere se non ripetendo ‘Gli uomini hanno dimenticato Dio, ecco perché tutto questo è accaduto’
          (Aleksandr Isaevic Solzenicyn)

          “mi dispiace rimbeccarti perchè, nonostante tutto, mi sei simpatico e mi piace dibattere con te”

          C’erano una volta un re e una regina: il re era il re; la regina era la Francia. Hanno mozzata la testa al re e dato la regina in moglie a Robespierre; codesto signore e codesta dama hanno avuto una figlia che ha nome ghigliottina, e con la quale farò conoscenza domattina. Ne sarò ben lieto. Come di vedervi. Venite per questo? Siete salito di grado? Sareste per caso voi il carnefice? Se si tratta di una semplice visita di amicizia, ne sono commosso. Signor visconte, può darsi che voi non sappiate più che cos’è un gentiluomo. Ebbene, eccone uno, sono io. Guardatelo attentamente. È un tipo curioso; crede in Dio, crede nella tradizione, crede nella famiglia, crede nei propri avi, crede nell’esempio di suo padre, nella fedeltà, nella lealtà, nel dovere verso il suo sovrano, nel rispetto delle vecchie leggi, nella virtù, nella giustizia; e vi farebbe fucilare con piacere”
          (da Victor Hugo, “Novantatrè”)

      2. exdemocristianononpentito

        Luigi! per favore! mi dispiace rimbeccarti perchè, nonostante tutto, mi sei simpatico e mi piace dibattere con te, MA episodi di cannibalismo si trovano nella Bibbia, nella guerra dei 30 anni e “pare” anche nelle crociate (però quet’ultima informazione proviene da storici arabi….e quindi va presa con le “molle”).
        E’ sempre stata la grande penuria di cibo a provocare tali episodi; a pensiamo a cos’è stata l”operazione ;Barbarossa alla vastità dei territori e ai milioni e milioni di persone (basti pensare che ben oltre la metà dell’esercito tedesco era impegnata in Russia) che ha coinvolto, e poi quanto è durata!
        Non si tratta di una persecuzione politica qua, ma di un grande disastro provocato da una guerra apocalittica (non iniziata dall’URSS, peraltro).
        E in quale grossa guerra, che ha coinvolto vasti territori e popolazion, sono mancate le atrocità?

        1. exdemocristianononpentito

          I russi, non “ce ne avevano” per il loro popolo, figuriamoci per i prigionierii!

  21. Ho aspettato che rispondesse Fabrizio Giudici o qualcun altro molto più titolato di me, ma vedo che lo ritengono superfluo, per cui provo a rispondere io.

    Io non so cosa sono “più” degli altri (quasi sicuramente più incazzato), ma certo non sono più titolato. E quindi non penso che nessuno debba “aspettare” che risponda io. Quello che hai scritto va benissimo, e per quanto mi riguarda più varie sono le persone che lo scrivono, meglio è.

    PS Alle motivazioni “nazionali” ne aggiungo un’altra. Ma… “l’Europa?”. Ha senso “in Europa” fare normative nazionali? Metà Europa ha sperimentato decenni di duro governo comunista, incluse le invasioni: chiedede a polacchi, cechi e slovacchi, ungheresi, eccetera…. Dunque, se vogliamo fare la censura delle idee dittatoriali, perché limitarci alle nostre?

  22. Antonio Spinola

    Questa storia della “caccia al fascista” sta diventando stucchevole, è in tutta evidenza una furbata p.c..
    Come i fatti ampiamente dimostrano, i libertari progressisti antifascisti militanti di oggi (sebbene si ritengano a volte anche anticomunisti) la pensano esattamente come i Togliatti, i Longo, i Terrarici dell’epoca d’oro del comunismo italiano: occorre “schiacciare il fascismo nell’uovo”.
    Non per niente nell’ottobre del ’56 fu il “nostro” Togliatti a sollecitare l’intervento armato sovietico in Ungheria. E lo stesso Togliatti nel ’57 a Mosca votò a favore della condanna a morte di Nagy e Maléter. Un’altro dirigente del PCI che difese l’intervento dell’Armata Rossa in Ungheria, diventò recentemente Presidente della Repubblica…
    Ma i 3000 sacerdoti fatti fucilare nel 1918, e poi gli altri settemila, e i martiri cristiani affogati a centinaia nelle acque gelide del Don, i genocidi, i milioni di oppressi e perseguitati da regimi comunisti sparsi nel mondo in questo e nel passato secolo, non contavano e contano ancora nulla rispetto al male assoluto “fisso” del fascista dietro l’angolo…

    1. exdemocristianononpentito

      Per una persona onesta, le vittime innocenti sono tutte uguali e i colpevoli tutti deprecabili. Io queste cose ai comunisti le dicevo nel 77-78, quando la fine dell’URSS era impensabile.

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