Come quella strana coppia

maria e giuseppe

di Federico Pichetto  Il Sussidiario.net

Strana “coppia” Maria e Giuseppe. Lei desiderosa di essere tutta di Dio e chiamata invece a essere madre, e Lui, volendo solo un matrimonio giusto – secondo la Legge di Mosè –, spinto al contrario ad assumersi una paternità irregolare e, per quel tempo, sconveniente. Entrambi hanno dovuto imparare, senza ombra di dubbio, che il compimento della propria vita non consisteva in un loro progetto, ma nel rapporto con un Altro. La festa della Santa Famiglia ci porta quindi a chiederci che cosa veramente tenga in piedi un matrimonio o un rapporto, per quanto controverso o problematico sia. Maria e Giuseppe, in questo senso, ci appaiono adulti non perché “bravi” o “santi”, ma per il fatto di non essere per niente protesi a cercare l’uno dall’altro il compimento della vita. In loro il matrimonio appare veramente come la strada scelta per camminare verso il destino e non come un’istituzione dove cercare rifugio, pace o tranquillità.

Quanti matrimoni, e quanti rapporti, vivono con la sottile pretesa che l’altro possa rispondere a tutto il dramma che ciascuno ha nel cuore, trasformando quel legame in una relazione sottilmente violenta, frustrante, piena di paura. Ma il problema non è mai nel rapporto, bensì all’origine, nell’Io. Costruire un “noi” senza che ci sia un “io” risulta infatti un’impresa disastrosa e raccogliticcia, piena di sogni e fantasie, ma povera di realtà e di profondità. Quando a venticinque o a trent’anni uno crede che il problema della vita sia accasarsi, significa che ha già perso il punto della questione: non tanto cercare qualcuno da sposare quanto fare tutta la strada – tutto il cammino – per sposare sé, la propria umanità, e giungere così ad ammettere, magari fra le lacrime, che il nostro cuore ha bisogno soltanto di Cristo. Come sono sterili, per inciso, i dibattiti su omo ed eterosessualità quando eludono il vero problema, che è quello della vocazione. Per che cosa sono fatto io? Che cosa ci sto a fare al mondo? Quando dall’orizzonte della vita sparisce la dimensione del “compito” resta solo l’adempimento borghese dei propri doveri coniugali o, peggio, la soddisfazione reciproca degli istinti e dei bisogni insiti in ognuno di noi. E tutto diventa un ricatto, un’obiezione, un baratro in cui cadere. Abbiamo davvero bisogno, sempre, di riscoprire per che cosa è fatta tutta l’ampiezza del nostro cuore. E il mio cuore non è fatto per te – amore mio – ma è fatto per Cristo. Ma se questo è vero, allora chi è l’altro? Solo uno strumento per arrivare a Dio? L’altro non è mai un attrezzo, un mezzo da usare (anche religiosamente), ma l’altro è il luogo dove continuamente si riaccende la mia domanda sulla vita: i suoi limiti, la sua bellezza, il suo dolore o la sua forza fanno domandare di più a me per che cosa è fatta la mia vita.

L’altro è il Santuario dove continuamente la mia umanità è provocata, sfidata, rilanciata a domandare tutto. Un matrimonio, pertanto, non è in crisi quando c’è un problema, un matrimonio è in crisi quando l’altro non mi fa nemmeno più arrabbiare, quando non esiste più nella mia coscienza. La moglie e il marito sono, in questo senso, il segno più grande della Misericordia di Dio che non ha voluto che il nostro cuore dormisse in eterno, ma che continuamente fosse ridestato dal volto dell’altro. Come avvenne a Giuseppe con Maria e come avvenne a Maria con Giuseppe: l’altro è la mia possibilità di vita tutti i giorni, l’altro è sempre una proposta di Dio. Una proposta che io sono chiamato ad accogliere in ogni istante. Nel silenzio della notte, come nel fragore del giorno, pronto ad amare al di là di tutto. Anche nel giorno in cui l’altro decidesse di lasciarmi. Perché su questa terra noi non siamo l’esito delle nostre considerazioni, ma – in forza del sacramento – partecipiamo alla fedeltà di Dio e alla Sua capacità di dire, sempre e comunque, “Io ti amo”.

 

27 pensieri su “Come quella strana coppia

  1. Dopo 2000 anni abbiamo che i fatti dell’Incarnazione, nel Piano di Dio, viene a trovare la fantasia del pensiero umano a dar una interpretazione gratuita’ a uno dei Misteri della Divina Provvidenza .

    Un trattato di spessore considerevole per attori come San Giuseppe, la Santa Vergine Maria e l’Arcangelo Gabriele e con la partecipazione del piccolo Gesu’ secondo persona che ivi era presente..

    Non deve essere stato facile meditare su questo Mistero di Dio riguardante la redenzione dell’Unanita’ ed arrivare ad una spiegazione sociorazionale di gusto popolare particolarmente necessaria 2000 anni piu’ tardi nel tempo.

    Il potere della mente umana oltre misura: ma che dico, a immagine e somiglianza di Dio..

    Forse che sia il caso che Vecchio e Nuovo Testamento debbano essere riscritti secondo nuova interpretazione della partecipazione dell’ Arcangelo Gabriele e partecipanti a quei ineffabili eventi secondo nuovo evangelista o lasciare la “fiaba” cosi’ com’e’?

    Cordiali saluti di annunciazione e di vita da sacra famiglia a tutti voi.

    Paul

  2. Paul Candiago

    Dopo 2000 anni abbiamo che i fatti dell’Incarnazione, nel Piano di Dio, viene a trovare la fantasia del pensiero umano a dar una interpretazione gratuita’ a uno dei Misteri della Divina Provvidenza .

    Un trattato di spessore considerevole per attori come San Giuseppe, la Santa Vergine Maria e l’Arcangelo Gabriele e con la partecipazione del piccolo Gesu’ secondo persona che ivi era presente..

    Non deve essere stato facile meditare su questo Mistero di Dio riguardante la redenzione dell’Unanita’ ed arrivare ad una spiegazione sociorazionale di gusto popolare particolarmente necessaria 2000 anni piu’ tardi nel tempo.

    Il potere della mente umana oltre misura: ma che dico, a immagine e somiglianza di Dio.

    Forse che sia il caso che Vecchio e Nuovo Testamento debbano essere riscritti secondo nuova interpretazione della partecipazione dell’ Arcangelo Gabriele e partecipanti a quei ineffabili eventi secondo nuovo evangelista o lasciare la “fiaba” cosi’ com’e’?

    Cordiali saluti di annunciazione e di vita da sacra famiglia a tutti voi.

    Paul

  3. Vincenza Simoni

    Che bellezza!!! Ti amo, e ti amerò per sempre. Al meglio di me stessa, e con l’aiuto di Dio. Baci baci baci!!!

  4. giovanni

    gira e rigira, di far del sano, piacevole e soddisfacente sesso non se ne parla proprio.
    Esattamente come nei matrimoni odierni. Che molto hanno in comune con la strana coppia. E chissa’ perche’ l’espressione “Io sono un Dio geloso” adesso acquista un significato molto piu’ interessante.

  5. Vittorio Ravaioli

    “l’altro è sempre una proposta di Dio” è veramente qualcosa di straordinario: questa frase campeggia nella nostra cucina ma è sempre rivoluzionaria. Quanto la creazione della famiglia sia opera straordinaria della fantasia di Dio, che va oltre tutti gli stereotipi e usi strumentali, neanche ce ne rendiamo conto.
    Grazie!

    1. Paul Candiago

      Gentile Signor V. Rivaioli,

      lei sa meglio di me che Dio non ha fantasie, non ne ha bisogno, solo pensarlo sarebbe una posizione teologica eretica.

      “Crescete e moltiplicatevi” a noi caprine tutta magnificienza e luminosita’ di vita e Verita’ delle sua eterne Parole.

      Poi che l’uomo/ donna non riescano piu’ a capirene il significato per lasciarci ingannare dal peccato non e’ certo da imputare a Dio.

      Le pare?

      Cordiali saluti,

      Paul

      1. Enrico

        Dire che Dio ha fantasia (non fantasie) per quello che vediamo compiere nella nostra vita io la vedo come una lode e non mi pare proprio sia un’eresia.

        1. Paul Candiago

          Signor Enrico,

          meravigliosa, umana percezione dei nostri sensi e nulla da dire, tramite il dono dei quali la nostra anima si collega spiritualmente al nostro Creatore.

          Lasciamo da parte la teologia…..ma non troppo…non so se e’ daccordo, noi dobbiamo confrontare, senza alterazioni di opinioni personali, l’eterno Mistero del Padre nostro che e’ nei Cieli che come da Rivelazione ci dice : Io sono colui che E’.

          Ci “ informa” in maniera sufficiente alla nostra natura umana, di non cercare di andare al di la’ di cio che ci ha elargito…ecc.

          E’ sempre una grazia avere un “rapporto” personale, come da Sacre Scritture, per comunicare con il Padre Celeste, ma questo doveroso e amoroso legame avviene nel suo giusto ordine,modo e significato del senso spirituale e reale di preghiera:

          con l’animo di servire ed adorare Dio, mentre al tempo stesso Gli chiediamo di assisterci con la sua Provvidenza nello svolgersi giornaliero della nostra vita che dirigiamo con buona volonta’ al guadagno della vita eterna.

          Cio’ nonostante, mantengo il santo Timor di Dio come da catechesi cattolica sapendo la mia miseria di peccatore e polvere a polvere.

          Cordiali saluti,

          Paul

  6. Oggi alle 17 (in onda domani, mercoledì, alle 21) sarò a Beati Voi su Tv2000 a rispondere alle domande di Sortino sul perché alcuni di noi cattolici facciamo un po’ fatica ad appassionarci alla Laudato si’ (evidentemente, parlo per me, perché mi devo ancora convertire parecchio).

    1. Paul Candiago

      Gentile Signora Costanza Marino,

      e’ molto facile essere, o voler essere cristiani nel vero senso, spirito e vita.

      Lei sa meglio di me il significato delle parole evangeliche: “Non chi dice Signore, Signore entra nel Regno dei Cieli, ma chi fa la Volonta’ del Padre mio che e’ nei Cieli”.

      Moltissime sono le distrazioni del Mondo e Mammaona, con le sue tentazioni a vanita’ e vana gloria, verso le quali dobbiamo sempre ripeterci l’assilante preghiera : “ Vigiliamo e preghiamo per non cadere in tentazione”.

      Abbiamo da Cristo stesso l’avvertimento ben preciso per rimanere, per chi vuole essere un fedele Cristiano, integralmente seguace alla sua Dottrina invece di un compromesso fra Dio e il Mondo.

      (Nello stato di Grazia pregando non esistono tentazioni che la prghiera non riesca a vincere.

      Se cii fossero altri ricorsi spirituali per proteggerci dal peccato Cristo ce lo avrebbe insegnato.)

      Non scrivo nulla di nuovo, ne nessuno potra’ mai scrivere qualcosa di nuovo: tutto e’ stato gia’ divinamente Rivelato alla Perfezione dalla Verita’ viva ed eterna.

      Cordiali saluti e sia solo prezioso strumento in mano allo Spirito Santo che si serve anche di lei per dar testimonianza a Cristo e alla sua Sposa la Chiesa le/ci costi quel che costi.

      Non dobbiamo essere compromessi, no canne sbattute dal vento, non sette, no supporto a qualsiasi forma o metodologia di teologia liberale, no secolarismo e moralita’ cattolica in felice connubio fra vita mondana e spirituale, no al fai da te coscienza e vivere permissivo invece che austero: aggiunga lei il resto di altre apostasie cristiane che vediamo ai nostri giorni.

      Non lasciamoci mai prendere, specie oggi, da falsi profeti: che vengono a noi vestiti da agnelli e dentro sono lupi rapaci di anime.

      “Che vale all’uomo/donna conquistare tutto il mondo se poi perdiamo l’anima, con che denaro la si potra’ comperare?”

      Preghiamo fratelli e sorelle,

      Paul

      1. Enrico

        Forse io sono un po’ stupido, ma quasi mai riesco a cogliere il rapporto tra quello che scrive lei e quello di cui si discute, se potesse essere più chiaro mi farebbe piacere.

  7. Signor Enrico,
    mi scuso se non so far di meglio, ma se le va a me hanno insegnato, via catechismo ufficiale della Chiesa Cattolica Romana, che ogni Cristiano deve esaminare qualsiasi “dettaglio”,della nostra formazione e vita cristiana alla luce ed integralita’ del deposito della Fede: incluso l’interpretazione ufficile dei Vangeli e documenti canonici..

    Al di fuori di questo unico riferimento si smembra e sfilaccia l’Unita’ della Chiesa, si iniziano o difforndono apostasie non trovando gli stessi riscontro nell’insegnamento della Chiesa e mostrano direttamente o meno la disubbidienza al Magisterio.

    Il mio scrivere e’ solo diretto a chi e’ cristiano cattolico romano e per altri credi, come sempre, non mi pronuncio.

    In umilta’ ed amorosa ubbidieza dobbiamo essere rigorosamente fedeli alla Chiesa nostra Madre e Maestra: Si, si e no, no tutto il resto viene dal maligno. Cordiali saluti, Paul

    1. Paul Candiago

      Signor Filosofazzero,

      Deve/dobbiamo ammettere, prove alla mano, che di fantasie popolari in fatto di Religione Cattolica ai nostri giorni non ne mancano e sono in continuo aumento.

      Cosa ne pensa di spiegarmi come mai, diciamo 50 anni fa, non si e’ mai avuto tanta fioritura di fantasie sulle Sacre Sritture come ai giorni nostri?

      Che siano le telecomunicazioni e i telefonini i responsabili del aver fatto fare alle menti un salto di illuminazione spirituale o viceversa?

      Cordiali saluti,

      Paul

    1. Luigi I.

      da sempre la tradizione cattolica nel “COME È POSSIBILE? NON CONOSCO UOMO” vede l’intenzione di Maria di non voler vivere una vita sponsale “piena”,difatti lei ormai giá promessa sposa di Giuseppe si stupisce delle parole dell’Angelo che le annuncia che sarebbe diventata madre del Salvatore. Se avesse avuto intenzioni di vivere il matriminio pienamente non si sarebbe certo stupita di diventare madre, in quanto per logica mettere al mondo un figlio sarebbe stato l’ovvia conseguenza del matrimonio. Prima di dare dell’ignorante (a parte il fatto che l’articolo non é della Miriano) é meglio approfondire.

      1. Paul Candiago

        Signori, ma di fantasie siete ricchi a non finire.

        Vi costa tanto leggere il Vangelo e attenerci alla scrittura invece di fantasticare tanto e per di piu’ con errori rispetto ai Codici della Chiesa.

        Ovviamente potete/ possiamo pensare e fantasticare quanto vogliamo, ma in ultima analisi non e’ ortodossia catechetica ufficiale della Chiesa Cattolica,

        Ma, come sempre, opinioni di persone.

        Quante persone ci sono, specie oggi, che inventare storie e’ diventato un passatempo religioso da dentro e fuori la Chiesa.

        Povero Arcangelo Gabriele, San Giuseppe e la Santa Vergine Maria e bambino Gesu’ quante ne devono sentire dei fatti loro da chi non era al loro Matrimonio.

        La solita superba curiosita’ razionale dell’uomo che vorrebbe investigare anche il Mistero dell’Incarnazione pensando che ne ha la capacita’.

        Siamo solo all’inizio quando arrivera’ la persona dell’Anticristo ne sentiremo ancora di nuove e piu’ belle.

        Cordiali saluti, Paul

          1. Enrico

            @ Rosaria
            allora avrà anche capito la faccenda del fantasticare e degli errori rispetto ai Codici. Io no. A meno che non ci si riferisca a filosofiazzero, ma lui è notoriamente non cristiano e quindi non vede motivi di attenersi alla scrittura.

          2. Paul Candiago

            Gentile Signora Rosaria Caradonna,

            la storia secolare della Chiesa fin dai primi secoli, cercare di fare religione di testa propria.

            Nulla di nuovo.

            “Vigiliamo e preghiamo per non cadere in tentazione” che in grazia di Dio non abbiamo nessun timore di cadere nella rete di “ canne sbattute dal vento” , da dentro e fuori la Chiesa, la cui proliferazione odierna non conosce precedenti e come varieta’ di errori ed apostasia.

            Dopottutto e tristemente, le proferzie si devono avverare: “sorgeranno falsi profeti e ne seduranno moltissimi”..

            Cordiali saluti, Paul

            1. Luigi I.

              Paul, con tutto il rispetto ma mi dice in quale parte del Vangelo.trova l’assunzione di Maria oppure la diretta espressione di Santissima Trinitá? Oppure in quale Vangelo canonico trova che i genitori di Maria siano stati Gioacchino ed Anna? Cmq, non mi va di andare eccessivamente off topic, ci spiega per quale motivo Maria é la “sempre” Vergine? Se avesse volto vivere pienamente il matrimonio per quale motivo é rimasta sempre Vergine?
              In ultima analisi… lo vada a dire al beato Duns Scoto che anche lui “fantasticava” ed era vittima della sua “superba curiosita’ razionale dell’uomo” quando predicava a l’Immacolata Concezione di Maria…
              La religione “fai da te” in questo caso non c’entra proprio nulla.

              1. Paul Candiago

                E bravo il Signor Luigi,

                che ci mette in evidenza le “ favole” che la Chiesa Cattolica ci racconta da 2000 anni.

                Meno male che nel terzo millenio la razionalita’ dell’uomo e cosi’ avanzata da far luce sulle suprestizioni dottrinali.

                Continui e vedra’ che ci fara’ sapere che la terra non e’ piatta ma rotonda.

                Se trova tempo veda nel catechismo cattolico romano, come sempre mi riferisco solo a questa Fede, cosa significhino e consistono queste tre colonne del procedere Pellegrino della Chiesa cattolica: La Parola, La tradizione e il Magistero.

                Da solo trovera’ tante risposte e anche ai dogmi.

                Pensi cosa sarebbe successo se la scrittura Evangelica si fosse persa, codici mangiati dai topi golosi di pergamene e derivati, pensa che anche la Chiesa avrebbe terminato di esistere per mancanza di carta e che tutto il “lavoro” di Cristo sarebbe andato perduto o no?

                Come consolazione pensi alla tradizione del popolo Ebreo schiavi in Egitto e Babilonia senza “rotoli di pergamena/papiri” ma erano astuti visionari e avevano memorie invidiabili inventavano fra il fantasioso e il reale nuova carta su carta e ancor oggi nulla e’ stato perduto della loro Fede. (e tutto fatto da scribacchini a mano )

                Ah! la razionalita’ dell’uomo usata senza il discernimento della divina illuminazione quante ne inventa e come si diverte Satana a far ballar la mente dei superbi.

                Se trova interessante legga lo scirvere di Santa Teresa d’Avila, non era del nostro tempo quindi no inquinamento mentale dei nostril giorni,ma di intelligenza ne ha dimostata di averne moltissima in materia di spiritualita’e come progredire nel cammino della Verita’.

                A risentirci e cordiali saluti, Paul

  8. Luigi I.

    Grazie Paul, sono colpito dalla tua simpatia e sopratutto colpito dal sentirti cosí pieno di “spirito”… bravo continua cosí!

I commenti sono chiusi.