da Oriana Fallaci intervista sé stessa. L’apocalisse (BUR 2010)
“[…]Con quale diritto, dunque, una coppia di omosessuali (maschi o femmine) chiede d’adottare un bambino? Con quale diritto pretende d’allevare un bambino dentro una visione distorta della Vita cioè con due babbi o due mamme al posto del babbo o della mamma?
E nel caso di due omosessuali maschi, con quale diritto la coppia si serve d’un ventre di donna per procurarsi un bambino e magari comprarselo come si compra un’automobile? Con quale diritto, insomma, ruba a una donna la pena e il miracolo della maternità?
Il diritto che il signor Zapatero ha inventato per pagare il suo debito verso gli omosessuali che hanno votato per lui?!?
Io quando parlano di adozione-gay mi sento derubata nel mio ventre di donna. Anche se non ho bambini mi sento usata, sfruttata, come una mucca che partorisce vitelli destinati al mattatoio.
E nell’immagine di due uomini o di due donne che col neonato in mezzo recitano la commedia di Maria Vergine e San Giuseppe vedo qualcosa di mostruosamente sbagliato. Qualcosa che mi offende anzi mi umilia come donna, come mamma mancata, mamma sfortunata. E come cittadina. Sicché offesa e umiliata dico: mi indigna il silenzio, l’ipocrisia, la vigliaccheria, che circonda questa faccenda.
Mi infuria la gente che tace, che ha paura di parlarne, di dire la verità. E la verità è che le leggi dello Stato non possono ignorare le leggi della Natura. Non possono falsare con l’ambiguità delle parole «genitori» e «coniugi» le Leggi della Vita. Lo Stato non può consegnare un bambino, cioè una creatura indifesa e ignara, a genitori coi quali egli vivrà credendo che si nasce da due babbi o due mamme non da un babbo e una mamma.
E a chi ricatta con la storia dei bambini senza cibo o senza casa (storia che oltretutto non regge in quanto la nostra società abbonda di coppie normali e pronte ad adottarli) rispondo: un bambino non è un cane o un gatto da nutrire e basta, alloggiare e basta. E’ un essere umano, un cittadino, con diritti inalienabili. Ben più inalienabili dei diritti o presunti diritti di due omosessuali con le smanie materne o paterne. E il primo di questi diritti è sapere come si nasce sul nostro pianeta, come funziona la Vita nella nostra specie. Cosa più che possibile con una madre senza marito. Del tutto impossibile con due «genitori» del medesimo sesso.”
Oriana Fallaci
Finalmente! ..questo e
é parlare chiaro ….dire le cose come stanno …senza giri di parole ..come solo lei sapeva farlo…
L’ha ribloggato su maurostabile.
Nel libro difende anche la famiglia “biologica” e afferma che due omosessuali già hanno la libertà di vivere come credono e tutto il resto è un attacco contro la famiglia naturale. È un molto dura con l’islam ma alla fine è consapevole che è la stessa civiltà europea che si sta suicidando l’islam fa solo l’islam e su questo concorderei… Un libro meritevole fa anche accenno alla vicenda Buttiglione e alla discriminazione dei cattolici. Posso dire che nonostante tutto Oriana mi manca? Mi manca la sua voce libera, la sua forza di donna, la sua autorevole non correttezza politica…
Oriana manca anche a me…. Se penso a quanto è stata contestata…..
L’ha ribloggato su Leonida & Co..
Eh già, anche io lo avevo postato sul mio blog tempo fa… parole di una chiarezza disarmante che non capisco come non sortiscano effetto… il cuore dell’uomo è veramente così indurito?! La mente così offuscata dalla menzogna?!
L’ha ribloggato su kos64.
“…abbonda di coppie normali e pronte ad adottarli”
attenta, Fallaci, diranno che sei omofoba, perché usi questo aggettivo – “normali” – e ti arroghi il diritto di definire la normalità!
IO NON NE POSSO PIU’ DI ESSERE POLITICAMENTE CORRETTI
“…abbonda di coppie normali pronte ad adottarli”
non le daranno dell’omofoba per l’utilizzo di questo aggettivo, ‘normali’?
“Io quando parlano di adozione-gay mi sento derubata nel mio ventre di donna. Anche se non ho bambini mi sento usata, sfruttata, come una mucca che partorisce vitelli destinati al mattatoio.”
(come è d’uso dire oggi: standing ovation!!!)
“standing ovation” da intendersi come duro sarcasmo (ovviamente)!
che c’è da essere sarcastici? le parole citate da te sono la perfetta descrizione di come possa sentirsi una donna di fronte a questo scempio. Alvise, forse è che non sei donna ma credimi, c’è da piangere di rabbia , di orrore, di dolore alla sola idea di vedersi portare via il proprio bambino appena partorito. C’è da sentirsi come la più abusata delle schiave
…o come una mucca che partorisce vitelli destinati al mattatoio?
Brava Oriana…..
Finalmente. …!.
In barba a tutti noi quando esordiamo dicendo….
“Per carità ognuno è libero di fare ciò che crede……però i bambini dovrebbero avere…..due figure diverse a cui fare riferimento papà e mamma….”
Dovrebbero?
Condizionale ormai molto in uso tra i cattolici. ….pediatri e psicologi impauriti che fanno un passo avanti e dieci indietro…in nome della correttezza e del rispetto. ….vero Galantino?
Oriana …..coraggiosa e ferma nella verità. ..
La normalità è cio che la natura ha scelto…..
Quindi uomo e donna che fanno un bambino sono normali ….mentre donna – donna o uomo – uomo. ….non sono normali…..
Basta……la normalità è una lo dice anche la natura non solo gli “omofobi”.
Poi che una persona scelga il suo modo di vivere……ok…..ma che la sua scelta non ricada sui bambini.
Stop…….
“la croce” oggi,pag.3
Al liceo Virgilio di Empoli
si torna a #ragionare
Resoconto del dibattito organizzato a seguito di un’autogestione scolastica: altarini svelati
di Filippo Fiani
….
Per contro, quando gli attivisti LGBT hanno rivendicato il loro diritto ad amare chiunque desiderassero, il diritto a vedersi riconosciuto il matrimonio anche tra persone dello stesso sesso per poi, successivamente, qualora ne avessero voglia, vedersi riconosciuto il diritto a progettarsi (parole precise loro) la prole ed ottenerla, grazie alla tecnologia che oggi c’è, è apparso chiaro che il figlio è solo il simbolo di una emancipazione rivendicata e il mezzo per ottenere uno status di famiglia che naturalmente non avrebbero.
E questo, deve essere chiaro a tutti, avverrà immancabilmente subito dopo l’approvazione, in qualunque forma, della
legge Cirinnà, scritta appositamente per sovrapporsi completamente alla disciplina del matrimonio.
Infatti per come è sancita, interrotta e garantita, per quali siano gli impedimenti e per quali siano i doveri derivanti dalla contrazione di una unione civile, essa è equipollente all’istituto del matrimonio.
Anche la seconda carica dello stato si è visto costretto a mentire al Senato, attribuendo il riferimento di questa legge all’articolo 3 della Costituzione inveceche al 29, altrimenti sarebbe stato svelato il segreto di pulcinella: questa legge è l’alibi del governo per far fare il lavoro sporco alla Corte Di Strasburgo (come è accanto in Austria) o direttamente ai tribunali.
Quello che è di sicuro stato evidente agli studenti, anche a quelli che hanno posto domande, preparate a tavolino o meno, è che non è di diritti civili che si deve discutere.
Nessuno ha sollevato la questione, nessuno, neanche gli attivisti LGBT si sono scagliati sulla mancanza di diritti del singolo o di coppia convivente.
…
wow … sono oggetto di citazioni sotto le citazioni di Oriana … Firenze uber alles
@Filippo Fiani: considerato che viene da Firenze anche Renzi andrei cauto con gli entusiasmi patriottici.. 🙂
Natione, non moribus. E comunque da Rignano Valdarno a Firenze ce ne corre… 😉
O dall’Antella…
O da Aguglione o da Signa…
Pane al pane, vino al vino … brava Oriana, ti ricordiamo come una nostra cara sorella
Pingback: Con quale diritto? | Ordo Agni
…o Firenze o non Firenze, poco importa, scrittorucoli come Oriana Fallaci, Montanelli e poi gli altri, non facesse differenza, sempre scrittorucoli restano, e basta, di natura sua ontologica, intrinseca.
Zitti ragazzi …..parla lo scrittore vero….
Buahahahahahah….. ..
,,,proprio così!
E’ bello vedere come i nostri stereotipi, le nostre convinzioni possano valere nulla, perchè ci si apetterebbe di sentire tali parole da un cattolico o da un uomo di Chiesa invece le sentiamo da Oriana Fallaci. E’ bello vedere come Dio sia libero di far dire le cose giuste da chi noi reputioamo meno consono a dirle, ad esempio Renato Zero, uno dei pochi, forse l’unico che è andato contro al pensiero unico del festival di Sanremo. Questo ci aiuta ad essere umili, perchè è evidente che i nostri giudizi sono spesso sbagliati o quanto meno vedono corto. Le vie del Signore sono infinite.
Incoerenza: umiltà per chi crede e speranza per chi non crede.
con tanti problemi da risolvere proprio su questo si devono accanire i nostri politici………….
L’ha ribloggato su My Blog LeggiAmo La Bibbiae ha commentato:
L’apocalisse
http://leggiamolacroce.blogspot.com/2016/02/oriana-fallaci-intervista-se-stessa.html