Sale in cui si proietterà il film L’ULTIMA CIMA:
13 Maggio 2013, ore 21.00, Settima replica Straordinaria presso il centro Rosetum, via Pisanello 1, Milano.
14 Maggio 2013, ore 21.00, presso il Cinema delle Province, viale delle Province 41, Roma. Per info e prenotazioni: 328 5799005 (ore 16-19).
22 Maggio 2013, ore 21.15, presso il Teatro S. Giuseppe, piazza S. Giuseppe 2, Milano. (Consigliata la prenotazione dei biglietti scrivendo a: uc-tovini@outlook.it).
24 Maggio 2013, orario da definire, presso il Cinema-Teatro San Michele, via Asilo 8, Magnago (MI)
28 Maggio 2013, ore 20.45, presso il Cinema Siani, via 4 Novembre 36, Marano (NA).
28 Maggio 2013, ore 21.00, presso il Cinema Araceli, Borgo Scroffa 20, Vicenza.
29 Maggio 2013, ore 19.00, presso il Cinema Araceli, Borgo Scroffa 20, Vicenza.
30 Maggio 2013, ore 21.15, presso la Parrocchia San Gregorio Barbarigo, via Bordighera 46, Milano.
31 Maggio 2013, ore 21.00, presso la Sala della Comunità Karol Wojtyla, Via Baracca, Cabiate (Co).
31 Maggio 2013, ore 19.30, presso l’Aula Magna del Seminario, via Mons. Cogoni 9, Cagliari.
6 giugno 2013, ore 21.00, presso il Cinema Pax, via Fiume, Cinisello Balsamo (MI)
7 Giugno 2013, orario da confermare, presso la Sala Comunale GARDEN di GAVIRATE, Varese.
Il programma aggiornato delle proiezioni in tutta ITALIA si trova sul sito:http://www.laultimacima.it/
Per chi ancora non sapesse di cosa si tratta riproponiamo questo articolo che Piero Vernizzi ha scritto per ilsussidiario.net
Il regista spagnolo Juan Manuel Cotelo ha incontrato don Pablo Domìnguez nel febbraio 2009. Pochi giorni dopo, accendendo la televisione, ha scoperto che il sacerdote conosciuto da così poco tempo aveva perso la vita in un incidente durante una scalata in montagna. Subito gli è venuto il desiderio di conoscere più a fondo quell’uomo con cui aveva parlato solo per pochi minuti, e ha iniziato a intervistare tutti coloro che gli erano stati più vicini. Da qui è nato il documentario L’ultima cima Ilsussidiario.net ha intervistato il regista Cotelo.
Come le è venuta l’idea di girare un film sulla vita di don Pablo Domìnguez?
Tutto è nato dal fatto che per tre mesi ho cercato in tutti i modi di evitare di incontrarmi con don Pablo. La mia idea era quella di non avere niente a che fare con lui. Un mio amico continuava a insistere dicendo che voleva presentarmelo, e io ogni volta gli rispondevo: “Grazie, ma non ho bisogno di incontrare nessun prete”. Alla fine ho accettato di vederlo, ma il mio unico obiettivo era di liberarmi al più presto di lui e dell’insistenza del mio amico.
Come è andato quell’incontro?
Quando sono arrivato, la mia idea era quella di dirgli soltanto “buongiorno e arrivederci”. Gli ho parlato per un minuto, e 12 giorni più tardi guardando la televisione ho scoperto che era morto su una montagna. Ho deciso di sapere qualcosa di più su di lui, è stato un impulso involontario. Più cose scoprivo e più desideravo conoscerlo, e questo con il tempo mi ha fatto cambiare radicalmente idea nei confronti dei preti.
Quindi è arrivato il film L’ultima cima…
Ho deciso di girare un film per raccontare che cosa sia un buon prete. Mi rendevo conto che conoscevo tantissime cose sui preti cattivi: chi sono, che cosa hanno fatto e dove vivono. Conoscevo però molto poco sui preti buoni. La mia idea quindi è stata quella di mettere la telecamera davanti a un esempio positivo di prete.
Era stato l’incontro con don Pablo a farle cambiare idea?
No, perché gli avevo parlato soltanto per un minuto. L’unica cosa che mi aveva detto era stata: “Fammi sapere se posso fare qualsiasi cosa per te”. Per me le cose hanno incominciato a cambiare quando ho sentito così tante persone parlarmi di quel prete. Inizialmente ho pensato che stessero mentendo o esagerando. La mia prima impressione era chiara: “Nessuno può essere così buono”. A poco a poco però ho capito che anch’io potevo essere così buono, il problema è che noi non vogliamo esserlo perché preferiamo rimanere persone mediocri.
Quindi che cosa è successo?
Conoscendo la vita di quel prete, ho iniziato a sentire il bisogno di diventare una persona migliore. E ho pensato che se questo era ciò che mi stava accadendo, probabilmente gli spettatori del film avrebbero reagito nello stesso modo. Il mio intento era quello di provocare chi avrebbe visto il mio film così come ero stato provocato io per primo.
Oggi pensa che don Pablo sia soltanto un’eccezione o ha cambiato idea anche nei confronti della Chiesa in generale?
Solo una persona stupida può pensare che la maggioranza dei preti sia cattiva, e che don Pablo sia un’eccezione. Io non mi ritengo uno stupido e non ho mai pensato questa cosa neanche prima di conoscere don Pablo. La mia posizione era piuttosto simile a quella di un malato che non è interessato a parlare con un dottore perché non ritiene che sia una cosa necessaria per lui. E quindi quando qualcuno insiste perché si faccia visitare, la risposta è: “Io sto bene, perché mai dovrei andare dal medico?”.
E’ quasi una citazione evangelica: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico”…
L’atteggiamento di numerose persone nei confronti della Chiesa è esattamente questo. La mia convinzione era che si trattasse di qualcosa che non faceva per me, io stavo bene con me stesso e non sentivo il bisogno di vedere un prete. Finché mi sono reso conto del fatto che le informazioni che avevo sui preti erano sbagliate o inadeguate.
Secondo lei da dove nasce questa disinformazione?
Oltre a lavorare come regista sono anche giornalista, e conosco bene i problemi del giornalismo. Se voglio conoscere la verità sulla medicina non mi rivolgo a un giornalista scientifico ma a un medico, e lo stesso per l’economia, lo sport e una serie innumerevole di altre questioni. A maggior ragione chi vuole conoscere la verità sulla Chiesa non deve prestare ascolto a quello che dicono i giornalisti, ma cercare di averne un’esperienza il più possibile diretta.
(Pietro Vernizzi)
per chi fosse interessato alla Gran Madre di Dio alle 19.00 di domenica c’è la Messa celebrata da don Fabio Rosini
Visto in spagnolo dato che abitiamo a Friburgo … un documento eccezionale. E’ vero quello che dice Juan Manuel, guardando la vita di Pablo viene voglia di essere migliori … andate ASSOLUTAMENTE a vedere questo documentario.
ciaoooooooo don fabio……domenica siamo ancora nelle piazze, ma prima o poi!!!!!!!!
per la prima i posti sono già quasi tutti prenotati….
per info e prenotazioni (posti limitati): 328 5799005 (ore 16-19)
Ciao Costanza,
grazie per il puntuale report.
Ma traduzioni dei suoi libri (dell’ultimo in particolare)?
Hai notizie?
Incredibile ma vero, in questi giorni in proiezione a Modena al Film Studio 7b.
La recensione non è certo avvincente:
“Il documentario, con la regia di Juan Miguel Cotelo, racconta la storia di Don Pablo, grande appassionato di montagna e alpinista esperto. Nella visione del film, lungo 82 minuti, viene ritratto come un uomo allegro e semplice, attraverso il quale il regista ritrae la missione sacerdotale. Don Pablo morì tragicamente nel 2009 in un incidente in montagna mentre scendeva dalla cima del Moncayo. Ai funerali del sacerdote, a quanto si evince molto popolare, parteciparono più di 3.000 persone e una ventina di Vescovi.”
Ma non si può pretendere troppo 😉
Ma per questa proiezione di Modena, i responsabili della sala a chi si sono rivolti? Perché come si vede dall’elenco dei cinema, questa sala non è inserita, quindi è una proiezione non in regola, o come si direbbe in altro gergo, non legale…
Caro Francesco, non chiedere a me queste cose…
Io stasera cercavo semplicemente sul web i film in programmazione in città.
Puoi vedere qui:
http://www.mymovies.it/cinema/modena/provincia/?f=78459
Ho trovato L’ULTIMA CIMA su youtube !!! (solo in spagnolo però)
Salve a tutti.
Sapete dirmi se si trova in commercio il film con i sottotitoli in italiano? Mi piacerebbe molto comprarlo.
Grazie
Rossana