Rivoglio il mio centesimo

2013-03-07_002059

di Costanza Miriano

Rivoglio i soldi che il Ministero della Salute finanziato anche dalle mie tasse ha speso in mio nome per pagare lo spot per l’uso del preservativo. Non so a quanto ammonti la mia quota, fosse anche un centesimo la rivoglio, è sempre una monetina che si può usare per scopi più nobili, che so, tirarla a un piccione, appiccicarla sulla fronte con una pressione della mano per vedere se con una botta alla nuca cade. Sono cose importanti, rivoglio il mio centesimo.

Non con la stessa drammatica urgenza con la quale rivoglio i soldi – molti, molti di più, questi – spesi dal servizio sanitario nazionale per uccidere bambini piccolissimi nelle sale operatorie pubbliche, ma comunque rivoglio anche questo, il mio piccolo centesimo.

Lo spot sembra “solo” per promuovere il preservativo, e già si potrebbe discutere su questo (l’unica protezione davvero, certamente sicura dal virus Hiv è una condotta sessuale fedele, perché il lattice si rompe, non è mica titanio). Ma la verità è che lo spot parla solo marginalmente di questo. In realtà quello che vuole far passare è che l’”amore” – mai parola più abusata – è bello perché è vario, lui e lui, lei e lei, non ci facciamo tanto caso, basta che ci proteggiamo. E anche qui ci sarebbe da discutere: l’amore è proprio il contrario di proteggersi, è consegnarsi senza rete a una sola persona per sempre, e se non è un rischio questo…

Tra parentesi, così, tanto per chiedere, non so se sono troppo inesperta io, forse sì, ma che se ne fanno due femmine di un preservativo? E poi, qui sono un po’ più esperta, posso dire con certezza che una donna incinta – c’è anche lei nello spot (non ci facciamo mancare niente, con quel centesimo) – non se ne fa davvero niente di un preservativo, a meno che non stia per fare l’amore con uno che non è il padre del bambino.

Ma guardiamoci negli occhi: il vero tema non è il profilattico, ma la concezione dell’amore, e ovviamente non è quella banale, scontata, noiosissima, che noi continuamente ci ostiniamo a proporre con poca fantasia: un uomo e una donna. È invece quella  promossa in modo violento e martellante dalle potentissime lobby omosessuali. Dico che sono potentissime perché rispetto alla diffusione del fenomeno riescono sempre, anche in momenti di emergenza politica e sociale, a mettere la questione in agenda (ma con un paese nel nostro stato, sull’orlo del baratro, può essere  tra i problemi più urgenti?).

Ma il vero capolavoro è quello che dicono il padre e la madre che accarezzano il pancione (di lei; no, lo dico, perché qui non si è più sicuri di niente): “l’unica cosa che vogliamo trasmettergli è la protezione della vita”. A parte che se c’era un virus da trasmettere è stato trasmesso col concepimento, credo (se c’è un medico tra i lettori e mi sto sbagliando me lo dica, sono pronta a imparare nuove cose). Ma che vuol dire la protezione della vita? Il preservativo è proteggere la vita del bambino? Io avevo capito che serviva a non concepirlo.

E nella fiera della follia, c’è stato anche chi (la Lega Italiana Lotta all’Aids) ha avuto da protestare contro lo spot. Ma indovinate perché. Perché la parola preservativo non viene detta, e il simpatico oggetto viene solo mostrato. Il Ministero riconosce l’errore, adducendo motivi tecnici, e si affretta a mettere online la versione integrale. Mi raccomando.

Io comunque rivoglio il mio centesimo (e ringrazio fra Roberto che mi ha fatto notare la follia).

p.s. Domani a Roma alle 13,30 sarò al campus Biomedico a parlare di uomo e donna con un sacco di gente simpatica (tra cui Bruno e Nadine Mastroianni) ; alle 17 presenterò il libro di Pippo Corigliano alla Pontificia Università della Santa Croce insieme al rettore dell’università e ad Aldo Cazzullo; alle 18,15 sarò a piazza san Calisto per il movimento pro sanctitate dove parlerò di matrimonio come desiderio del di più (quest’ultimo incontro potrà essere seguito in diretta streaming a questo indirizzo http://www.slogin.org/live/ ) .

188 pensieri su “Rivoglio il mio centesimo

  1. Blas

    I cattolici, specie in Italia ma non solo, sono innamorati dello stato. Lo stato deve dare la salute, l´educazione e perfino l´acqua. Poi lo stato cade in mano a non cattolici epromuove il preservativo, e si spinge un pó e definisce cosa sia un matrimonio, cosa sia il sesso e il genere. Poi infine finirá per definire che tutto é bene tranne che essere cattolico.
    Lo stato é buono in buone mani, ma sapete il peccato originale crea dei problemi. Meglio limitare il piú possibile lo stato.
    Ma questo i cattolici non lo capiscono, o almeno non lo votano.

  2. Anonimo

    Gentile Costanza,

    Mi permetto di commentare alcuni parti del Suo intervento, non per fare polemica, ma per dare una chiave di lettura diversa.

    ” Lo spot sembra “solo” per promuovere il preservativo ”
    In realtà promuove anche il fatto di fare un test Hiv e suggerisce, mi sembra, anche di usare il preservativo in caso di sieropositività (cosa che, se non vado errato, viene tollerata anche dalla Chiesa).

    ” l’unica protezione davvero, certamente sicura dal virus Hiv è una condotta sessuale fedele”
    Se il/la partner è infetto/a, non c’è fedeltà che tiene (e ci si può infettare anche rimanendo fedeli, es. con aghi contaminati, trasfusioni ecc). Quindi, non resta che la castità (anche se i rischi sopracitati rimangono).

    “posso dire con certezza che una donna incinta – c’è anche lei nello spot (non ci facciamo mancare niente, con quel centesimo) – non se ne fa davvero niente di un preservativo, a meno che non stia per fare l’amore con uno che non è il padre del bambino. ”
    O a meno che il padre del bambino non sia infetto (o magari anche lei) e l’altra persona sia ancora sieronegativa. Mi sembra che “la protezione della vita” che questi genitori vogliono trasmettere sia un atteggiamento, che si può esprimere anche attraverso il test hiv (per evitare di infettare chi si vuole bene) e l’uso del preservativo quando necessario.

    “A parte che se c’era un virus da trasmettere è stato trasmesso col concepimento, credo ”
    non necessariamente. Anzi, l’uso di antivirali durante la gravidanza pare scongiurare la trasmissione del virus.

    ” il vero tema non è il profilattico, ma la concezione dell’amore, e ovviamente non è quella banale, scontata, noiosissima, che noi continuamente ci ostiniamo a proporre con poca fantasia: un uomo e una donna. È invece quella promossa in modo violento e martellante dalle potentissime lobby omosessuali ”
    Da un calcolo veloce, su 31 secondi di spot, meno di 5 sono dedicati all’amore omosessuale (più o meno quanto dedicato ai rapporti sessuali in età matura). Entrambe sono comunque considerate categorie a rischio (assieme ai “migranti”). Il citare l’amore omosessuale mi pare quindi giustificato e non vedo un modo martellante né violento.

    “ma che se ne fanno due femmine di un preservativo?”
    Anche in questo caso ci può essere rischio. Senza entrare troppo nei dettagli, basta pensare alle vie di contagio di questo virus.

    Buona giornata.

  3. Alvaro.

    Eccolo qua’, e’ arrivato, come arrivera’ il solito botta e risposta, la solita precisazione su, insomma la solita solfa da parte di chi contesta tutto e tutti. Grazie anonimo della “buona giornata” ma fai il bravo e non fare, anche perche’ non lo sei, il primo della classe, sei uno dei tanti che si diverte andando in giro per i vari blog cattolici a scompigliare, a fare confusione sempre e in nome del “politicamente corretto”. Ciao e buona giornata anche a te. Alvaro.
    P.S. Ma la notte non e’ fatta per dormire?

  4. caro anonimo, tu ragioni già come un soldatino della tecnica, un adepto di questo mondo malato dove l’essenza dell’amore e della vita sono state dimenticate a favore di un mondo tecnicizzato e sfruttatore composto da infedeli alle leggi naturali e dell’amore creativo. Non hai capito il messaggio di Costanza nella sua essenza. Ritorna tra noi vecchi umani.

  5. t.punto

    caro anonimo
    è già violento il fatto di mettere l’amore omosessuale e quello naturale (mi rifiuto di chiamarlo ‘amore etero’) sullo stesso piano. Non sono e non potranno mai essere due opzioni. La natura non fa salti, e se s’incazza…

  6. Lau I.

    Alvaro–> Su questo blog non può esserci contraddittorio? Qual è la sua funzione allora? Riconfermarsi sempre nelle proprie posizioni? Se un non credente scrivesse qui per offrire un punto di vista diverso (o se un credente volesse confrontarsi con altri credenti che hanno delle posizioni diverse dalla propria)? Senza intenti polemici? Il blog è aperto e, entro i limiti del rispetto reciproco, ognuno è libero di esprimere le idee che più gli aggradano. E’ questa la funzione di un blog! E’ uno strumento democratico!
    Per quanto riguarda il contenuto del post io son d’accordo sugli spot pro-preservativo e sull’idea che possano essere utilizzati in tutte le combinazioni umane possibili (donna-uomo/donna-donna/uomo-uomo). Gli spot del Ministero della Salute sono destinati a tutti, non possono essere confezionati su misura per i credenti (viviamo in uno Stato laico, ricordiamocelo ogni tanto!)!Io non credo, non ho nulla contro il sesso fuori dal matrimonio o fuori da un contesto di una relazione stabile; credo che ognuno possa disporre del proprio corpo come meglio crede però, ed un però bello grosso, nel rispetto dell’altro. In quest’ottica usare il preservativo è un gesto di rispetto per la persona con cui si fa l’amore ed anche un gesto di rispetto per noi stessi. Fossimo tutti così responsabili da usare sempre il preservativo!

    1. t.punto

      E no, caro Lau I.
      Le opinioni, nel confronto dialettico, vengono messe alla prova, ed è in quella fase che si fortificano o, addirittura, ed è questo lo scopo più nobile, si migliorano. Onestamente il tuo memo sullo stato laico e il concetto del poter disporre del proprio corpo, mi sembrano meno che opinioni, ma concetti superficiali sentiti infinite volte. Su questo blog, a quanto leggo, si parla di cose un tantino più complesse.

    2. paolopugni

      quindi aiutami a capire Lau, per dialogare bisogna rinunciare a ciò che si crede? O per essere laici condividere le posizione ide radicali. Io sono laico, in quanto non ordinato, e credente: sarebbe ora di ridare il vero senso alle parole e non quello che fa comodo.
      Quindi alla fine l’amore è tecnicismo e massima libertà.
      E’ questo che non capite, non ci provate neppure: le conseguenze di tutto questo. Ma non sto neanche a spiegarle perché ritengo che sarebbe tempo inutile: non c’è peggior sordo di chi ascolta solo le proprie idee.
      Anche’io lo sono dici?
      Può essere. Ci ho riflettuto sopra a lungo: e credo che ascoltare sia doveroso.
      Il punto è che quando sai di possedere la verità, e non perché sia mia, ma perché ci è stata donata, spiegata, illustrata, ricondotta… beh il resto è inutile.
      Che presunzione potresti dire, e magari aggiungere come molti relativisti, che non porti il cervello all’ammasso e non credi se non ci arrivi per conto tuo.
      Palle.
      Quante solo le informazioni (scienza, storia, biologia, economia, persino politica per tacere delle notizie e dei giornali) che dai per scontate, alle quali credi perché ti fidi di chi le ha dette.
      E allora poi vieni qui a dirmi che io devo dialogare? Aprirmi a posizioni diverse?
      Con quale coerenza, se chiunque afferma che l’amore è uno, unico, fedele (a proposito se l’amore è SEMPRE fedele come fa un coniuge ad essere infetto? quindi….) tra un uomo e una donna.
      Non mi risulta che l’ano sia stato progettato per la penetrazione ad esempio. Ma questo è solo un dettaglio tecnico diciamo, poco rilevante rispetto al resto.
      Se lo stato laico non vuol dire che sia anche pazzo o irragionevole: lo vedi che implicitamente affermi che tutto quello che è religioso è sbagliato? E parli a me di tolleranza?
      Io peraltro la tolleranza la detesto, non ci credo: è spocchiosa e contiene in sè un forte senso di superiorità, che è intollerante. Io credo e mi sforzo di praticare la carità, che è tutt’altra cosa. E che parte dall’ordine del creato.
      Buona giornata.

  7. Valeria Grassi

    Lo so io che sarebbe meglio che non mi addentrassi mai a leggere i commenti, perché alcuni mi danno il voltastomaco già di prima mattina….vado a messa, a ricevere l’Amore gratuito. Grazie Costanza!

  8. Federica

    Ah, a proposito… vai errato perchè la dottrina della Chiesa non ammette mai l’uso del preservativo, neppure in caso di sieropositività di uno dei coniugi. In quel caso resta soltanto l’astinenza. Non giriamo la dottrina come ci viene meglio…

  9. Carlo

    Grazie Costanza
    Da medico posso aggiungere che in tutto il mondo, dove la lotta all’AIDS viene fatta veramente con gli occhi ai risultati e non alle ideologie, non si prescinde mai da quello che viene chiamato “behaviuor change programs” che consistono in una educazione alla sessualità (che comprende promozione del matrimonio, della fedeltà matrimoniale, educazione a ritardare più possibile il primo rapporto sessuale nei giovani ecc). Tutta la letteratura scientifica degli ultimi 15 anni è concorde su questo punto (vedi il rapporto annuale dell’ONU – UNAIDS – sulla lotta all’AIDS… Anche l’ONU, organismo attraversato da correnti laiciste fortissime si è dovuto adeguare x ottenere dei risultati!)
    Sembra che questo spot mostri che l’Italia è il solo paese che va contro… Oppure lo spot non ha per scopo la lotta alle malattie sessualmente trasmesse, AIDS in primis, ma qualcosa di altro.
    P.S.
    Ho scritto questo commento senza essere riuscito a vedere lo spot, quindi pur confermando quanto detto sulla lotta all’AIDS, i commenti relativi allo spot potrebbero non essere congrui qualora non mostrasse una sessualità libera variegata disinibita e sicura come risultato dell’uso del preservativo (come mi sembrava venisse fuori dal commento di Costanza)
    Buongiorno, Carlo Ancona

  10. vale

    la sciùra Miriano ha ragione e c’è da notare anche il fatto che ricorda della continua confusione tra la parola amore e quello che è nella maggior parte dei casi: sesso. senza amore.
    che l’hiv si possa prendere con lo scambio di fluidi corporei o con una siringa infetta o trasfusione non toglie il fatto che la causa della grande diffusione del virus è stato ed è il comportamento sessuale promiscuo.
    poi paolo pugni ricorda quel che anche in altri commenti di altri post si è detto: l’uso della neolingua per alterare la percezione del reale. e sul ripetere come mantra determinati concetti alterati di modo che diventino una mezza verità-o verosimili anche se completamente falsi.
    non vorrei dire che ci toccherà sguainar spade per affermare che un sasso è un sasso e che l’acqua è bagnata( crasi di citazioni tra la Miriano e Chesterton)
    perlappunto la carità è anche correzione fraterna.

  11. vale

    e siccome l’ho scritta di getto m’è venuto fuori un crasi -nel copia incolla,non riesco a scrivere direttamente nello spazio per le risposte- invece di un quasi. ed e sparito: un misto di…mah!
    una crasi figurata o una figura da crasi?(pirla in milanese…)

  12. se il Ministero avesse fatto uno spot in cui si diceva che la prevenzione dell’AIDS passa per la fedeltà qualcun’altro avrebbe voluto indietro i suoi centesimi. La restituzione sarebbe stata più onerosa, per altro. Dunque che si fa?
    Forse il Ministero fa degli studi, della valutazioni e prende delle decisioni (forse, perchè conoscendo altri dicasteri magari non è così). Dunque che si fa? si grida al relativismo? per cortesia me la spiegate questa parola? non è una provocazione, io davvero non la capisco.
    Un blog non è fatto per contestare alle cieca, questo è poco ma sicuro, ma non solo i blog, anche la vita reale. Però se sotto un post c’è lo spazio per i commenti e l’ingresso sul blog è libero e una persona (con molto garbo) fa delle proprie notazioni ed è una pioggia di belle parole (il primo della classe, il voltastomaco,adepto di questo mondo malato, non c’è peggior sordo di chi ascolta solo le proprie idee e via dicendo) io resto fuori dai panni.
    Dunque ditemi che si fa quando una persona (magari in parrocchia, o a casa, in consiglio comunale, all’ospedale) dà una chiave di lettura diversa? praticamente….
    Lo stato, poraccio, da parte sua, una sola linea dovrà dare… mettetevi nei suoi panni
    ps. io rimpiango i tempi in cui i cattolici si assumevano le responsabilità politiche in prima persona, mettendo nel simbolo la croce, perchè erano chiamati in prima persona ad assumersi la responsabilità per tutti

  13. vale

    p.s aggiungo un’ altra chicca.rivoglio il centesimo anche per questo: a milano portano i bimbi da tre a otto anni delle scuole elementari( e degli asili,presumo) a vedere spettacoli “teatrali” chiamati “piccolo uovo” :storie di famiglie con due mamme e/o due papà. come se fosse normale…
    ( tratto da bastabugie)

  14. Anonimo

    t. punto

    Sulla presunta non naturalità dei rapporti omosessuali si potrebbe rispondere che in molte specie di animali ci sono comportamenti e atti omosessuali. La contro replica sarebbe che l’uomo non è una bestia. Ma questa invaliderebbe la prima affermazione, che cioè bisogna sempre seguire la natura “altrimenti s’incazza”.
    Insomma, mi pare che questa argomentazione porti a nulla (se non a suggerire tra le righe l’idea poco dimostrabile che l’aids sia una punizione legata a una natura inalberata…)

    paolopugni

    ” a proposito se l’amore è SEMPRE fedele come fa un coniuge ad essere infetto? quindi….) ”
    L’uso di aghi infetti e il contatto anche involontario cin sangue infetto sono veicoli d’infezione.

    Federica

    A dire il vero ho scritto che la Chiesa tollera l’uso del preservativo, non che lo accetta.

    ” È innegabile peraltro che chi ricorre al profilattico per diminuire il rischio per la vita di un’altra persona intende ridurre il male connesso al suo agire sbagliato. In questo senso il Santo Padre rileva che il ricorso al profilattico “nell’intenzione di diminuire il pericolo di contagio, può rappresentare tuttavia un primo passo sulla strada che porta ad una sessualità diversamente vissuta, più umana”. Si tratta di un’osservazione del tutto compatibile con l’altra affermazione del Santo Padre: “questo non è il modo vero e proprio per affrontare il male dell’Hiv”. ”

    http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20101221_luce-del-mondo_it.html

    1. Cavaliere di San Michele

      Scusate, ma queste ultime frasi inquadrano il “problema preservativo-Chiesa” nell’unico punto veramente problematico e dolente, vale a dire se in una coppia uno dei due è infetto (o per una sbandata, anche del passato, o magari anche solo per una trasfusione sbagliata… adesso il pericolo è basso, in passato ci sono casi drammatici): come fare per proteggere l’altro? Solo la castità assoluta o ci sono altri sistemi? A parte che conosco personalmente una situazione di questo genere, nella quale la concreta misericordia della Chiesa c’è stata e c’è, questo, ripeto, è l’unico caso problematico. (Ma non è poi molto comune! almeno in Europa)

      Perché, visto che per la Chiesa l’esercizio della sessualità è buono e santo all’interno del matrimonio e nell’ottica dell’apertura alla vita, ditemi voi se vi sembra possibile che uno che ha deciso di cornificare la moglie o di andare con una prostituta o di avere rapporti liberi con la prima che passa (o una combinazione delle varie cose) si ponga il problema: “Sì, lo faccio, ma senza preservativo perché il Papa dice che è peccato!”.

      Ma per favore! Tanto è peccato tutto il resto! Non venitemi a dire che l’AIDS si diffonde in Africa perché molti uomini hanno una condotta “disinvolta” ma non vogliono usare il preservativo perché se no il Papa si dispiace.

      A questo punto, quanto dice il Papa nel documento qui sopra si traduce volgarmente con “Se proprio devi peccare, fallo solo contro il Sesto Comandamento e non aggiungerci pure il Quinto”, ma se uno continua, l’AIDS si diffonde lo stesso.

      (Notarella “scientifica”: Il problema del preservativo è quello di una falsa sicurezza, perché continuare a fare la roulette russa con una pistola a venti colpi rispetto a una con sei alla fine è ugualmente rischioso. Non solo perché il lattice si rompe, ma anche perché ha costituzionalmente dei micropori attraverso cui può passare lo spermatozoo, figurati un virus mille volte più piccolo!)

    2. vale

      se è per la natura ci sono anche, in natura, gli ermafroditi. incluse delle lumache, mi pare ,che perdono il pene dopo la copula eppoi gli ricresce.
      che vi siano comportamenti omo in natura non vuol dire che sia la regola.( vedere per es.scienzanews.it/scienze/omosessualità-animale.html dove quel comportamento è descritto con motivazioni scientifiche ben diverse da quel che fai intendere)
      ma la natura non è la natura umana. poi se per te non c’è niuna differenza tra bestie e uomini vuol dire che parliamo due lingue diverse.- anche se è vero che vi son molti esseri umani che si comportan da bestie( ma per motivi differenti.la similarità è solo nel paragonare comportamenti simili.non nelle motivazioni. ammesso che si possa dire qual’è la motivazione di un animale a compiere un determinato atto.)

    3. Alessandro

      “la Chiesa tollera l’uso del preservativo, non lo accetta”. Affermazione equivoca, e in definitiva sviante.

      La citazione addotta va spiegata nel contesto in cui è inserita.

      Trattasi della “Nota sulla banalizzazione della sessualità. A proposito di alcune letture di “Luce del Mondo” [di Benedetto XVI]” della Congregazione per la Dottrina della Fede (22 dicembre 2010). La Nota va letta per intero, ma cerco di riassumerla attraverso citazioni:

      “Come risulta dalla lettura della pagina in questione, [di “Luce del Mondo”] il Santo Padre non parla della morale coniugale e nemmeno della norma morale sulla contraccezione… il Santo Padre si riferiva al caso completamente diverso della prostituzione, comportamento che la morale cristiana da sempre ha considerato gravemente immorale.
      È innegabile peraltro che chi ricorre al profilattico per diminuire il rischio per la vita di un’altra persona intende ridurre il male connesso al suo agire sbagliato. In questo senso il Santo Padre rileva che il ricorso al profilattico “nell’intenzione di diminuire il pericolo di contagio, può rappresentare tuttavia un primo passo sulla strada che porta ad una sessualità diversamente vissuta, più umana”. Si tratta di un’osservazione del tutto compatibile con l’altra affermazione del Santo Padre: “questo non è il modo vero e proprio per affrontare il male dell’Hiv”.

      “Alcuni hanno interpretato le parole di Benedetto XVI ricorrendo alla teoria del cosiddetto “male minore”. Questa teoria, tuttavia, è suscettibile di interpretazioni fuorvianti di matrice proporzionalista (cfr. Giovanni Paolo II, enciclica Veritatis splendor, nn. 75-77). Un’azione che è un male per il suo oggetto, anche se un male minore, non può essere lecitamente voluta. Il Santo Padre non ha detto che la prostituzione col ricorso al profilattico possa essere lecitamente scelta come male minore, come qualcuno ha sostenuto. La Chiesa insegna che la prostituzione è immorale e deve essere combattuta. Se qualcuno, ciononostante, praticando la prostituzione e inoltre essendo infetto dall’Hiv, si adopera per diminuire il pericolo di contagio anche mediante il ricorso al profilattico, ciò può costituire un primo passo nel rispetto della vita degli altri, anche se la malizia della prostituzione rimane in tutta la sua gravità. Tali valutazioni sono in linea con quanto la tradizione teologico-morale della Chiesa ha sostenuto anche in passato.”

      In sintesi: Benedetto XVI ha parlato del ricorso al profilattico da parte di chi si prostituisce ed è infetto dall’Hiv (e non ha parlato d’altro), e anche relativamente al caso considerato non ha detto che il ricorso al profilattico può essere “tollerato”. Il Papa avrebbe sostenuto che il profilattico nel caso in esame può essere “tollerato” se avesse abbracciato la teoria del “male minore” nella sua versione proporzionalista, cioè se avesse sostenuto che un’azione, che è male per il suo oggetto, ma è un male minore, può essere lecitamente voluta (può essere appunto “tollerata” come male minore). Ma Benedetto XVI non abbraccia questa teoria: “il Santo Padre – precisa la Nota – non ha detto che la prostituzione col ricorso al profilattico possa essere lecitamente scelta come male minore, come qualcuno ha sostenuto”.

      Quindi citare la suddetta Nota per suffragare l’affermazione “la Chiesa tollera l’uso del preservativo, non lo accetta” equivale a fraintendere completamente la Nota stessa.

  15. “Il punto è che quando sai di possedere la verità, e non perché sia mia, ma perché ci è stata donata, spiegata, illustrata, ricondotta… beh il resto è inutile.”

    A parte questa presupponente-presupposizione-presupposta da Paolo Pugni:

    1)La pubblicità è contro le malattie che si possono trasmettere per via sessuale. (quello che dice Giusy non ha senso, allora tanto varrebbe fare la pubblicità contro il preservativo nei rapporti sessuali che così diminuirebbe l’AIDS?)Non ho mai visto pubblicità sull’aborto.
    2) i soldi spesi dalla sanità pubblica per l’aborto sono stati decisi da una legge che vale per tutti (sarebbe inverosimile che per ogni legge che costa soldi i contrari alla legge esigessero il rimborso)
    3) la RAI trasmette in continuazione servizi sul Papa la Chiesa S. Pietro, la papamobile, il papaplano eccetra, le cui spese sono ripartute tra tutti anche tra gli ebrei, i Valdesi, i musulmani, gli atei, gli anticlericali eccetra. Allora anche di questi progammi andrebbe il rimborso ai contrari?

    1. Giusi

      Non fare considerazioni banali Alvise. Intanto non lo dico io ma lo dicono ad Harvard e poi mi pare chiaro che la cosa debba andare di pari passo non con un’educazione sessuale ma direi sentimentale cioè inquadrare la grandezza dei sentimenti e degli scambi affettivi nel modo più alto di essere uomini (che uomini siamo e non bestie!). A meno che tu non voglia intendere che, visto che in Africa ci vanno i nostri porci pedofili perchè lì si trovano bambine a buon mercato, è meglio che usino il preservativo così, poverini, non si infettano e non infettano nemmeno le loro mogli! Ma per piacere!

  16. romana

    A me sembra peggio il fatto cher alcune ASL per promuovere l’educazione sessuale nelle scuole MEDIE propinino l’uso della pillola ( che peraltro non protegge manco dalle malattie) dando come bonus il fatto che fa sparire l’acne…..

  17. Maxwell

    http://it.wikipedia.org/wiki/Prevenzione_dell'AIDS

    Tralasciando che, è bello sottolineato e senza fonte che la causa potrebbero essere le “indicazioni religiose”…….(sigh !! ), è carino considerare che, nei “programmi governativi” è considerato migliore dagli USA e da altre organizzazioni ( fra cui l’OMS- organizzazione mondiale della sanità ) l’approccio ABC.

    Abstinence ( astinenza)
    Being Faithful ( essere fedeli )
    Condom

    Anche se qualcuno l’ha criticato perchè un partner fedele di uno infedele è a rischio ( ma si può ancora essere così idioti nel 2013? )
    Se esistesse il metodo C-attolicesimo R-omano C-onvinto l’Aids non esisterebbe più.

    Purtroppo al bene c’è una fine….. al male e all’idiozia proprio no.

  18. Salve! Leggo sempre con pacere i post di questo blog. Che dire… è tutto corretto quello che è scritto (nel post di costanza): questa è la meta e il cammino. Però… bisogna considerare che la popolazione italiana è molto eterogenea e quindi che un messaggio alto può non venire capito e anzi avere effetti negativi. Ma anche i messaggi negativi hanno effetti negativi. Ho visto la pubblicità ed è agghiacciante, non è tanto il messaggio dell’uso del preservativo a preoccuparmi, ma l’idea di amore che ne è alla base (e il preservativo ne è solo una conseguenza). Però noi cosa comunichiamo invece a chi ha una condotta sessuale “allegra”? Condanna? Una vita dura? (E non mi riferisco al post di Costanza) Le persone vanno guidate gradualmente, perchè gradualmente si adattino ai cambiamenti e abbiamo meno modo di tornare indietro. Penso che la pubblicità “progresso” citata possa aprire nuove prospettive. Cosa e come comunichiamo noi l’Amore? Solo tra noi cattolici o riusciamo ad arrivare nelle orecchie e nei cuori di tutti? Buona giornata a tutti!

  19. Lau I.

    Io intendo il dialogo come un processo di avvicinamento reciproco che non coincide necessariamente con il condividere delle idee (nessuno deve rinunciare a ciò in cui crede) ma consiste nella creazione di uno spazio di interazione reciproca. La mia risposta era riferita ad un commento che negava la possibilità di esprimere in modo rispettoso il proprio pensiero e quindi negava la possibilità della sola interazione.
    Da quale punto del mio commento ha dedotto che per me l’amore è mero tecnicismo? Dal fatto che non condanno la sessualità come esperienza di vita che può anche (non ho detto sempre!) non andar di pari passo con l’affettività? Dal fatto che considero ugualmente degne di rispetto unioni d’amore tra persone che non siano un uomo e una donna? Io non voglio sminuire la sua Verità; sono solo qui a ricordare che la sua verità non è la Mia! L’unica verità che io conosco, non perchè me l’hanno detta ma perchè l’ho vissuta da sempre, è che l’amore può esistere anche senza Dio. I miei genitori (atei entrambi) si sono sposati in comune per scelta e da 29 anni si amano, si rispettano e costruiscono una vita insieme giorno dopo giorno. Dal mio punto di vista due persone etero o omosessuali che si amano (o vogliono intrattenere una relazione solo sessuale) e decidono di proteggersi reciprocamente da malattie sessualmente trasmissibili in che cosa starebbero sbagliando? Questa non è responsabilità?
    Ps- Anche io mi sforzo tutti i giorni di praticare la carità, soltanto che la mia carità non ha niente a che fare con Dio. E sì, anche se l’amore è sempre fedele un coniuge può essere infetto (a meno che i due non si siano fatti un test prima di iniziare la loro vita sessuale, cosa che andrebbe fatta SEMPRE).

    1. t.punto

      Gentile Lau I.
      Mi spiace ma no, non essere disposti a sacrificare le proprie posizioni rende il dialogo sterile. Io dico la mia, tu dici la tua e poi ciao. Non c’è possibilità che nasca una posizione nuova ed unificatrice, magari.
      Detto questo, la possibilità di espressione qui è data a tutti, nonostante l’orientamento esplicito del blog. Cosa ti aspetti che succeda dopo quello che hai scritto, che è, secondo me, un pò banale come contributo al dibattito, forse che qualcuno dica ‘Ah è vero, infondo l’idea che i preservativi possano essere utilizzati in tutte le combinazioni umane possibili (donna-uomo/donna-donna/uomo-uomo) non è male!’ Oppure ‘Accidenti, mi sono dimenticato che viviamo in uno stato laico!’
      Non credi che forse ci dovresti pensare un pò su o magari leggere bene tutti i commenti prima di scrivere?

    2. Sara

      “E sì, anche se l’amore è sempre fedele un coniuge può essere infetto (a meno che i due non si siano fatti un test prima di iniziare la loro vita sessuale, cosa che andrebbe fatta SEMPRE)”.

      E invece no, poiché i coniugi avranno giustamente atteso il matrimonio per “iniziare la loro vita sessuale”.

      Ottimo post, Costanza! Quello spot è proprio una “fiera della follia”!

  20. Concordo sul fatto che il concetto di amore sia abusato e usarlo in certi contesti fa accapponare la pelle. La soluzione del problema AIDS non sta certo nel condom. Ma qui il punto è la prevenzione sanitaria, non l’educazione ai sentimenti.
    Quella parte dalle famiglie e dai surrogati della famiglie, la televisione prima di ogni altra cosa, che ti mette in testa che lo scopo ultimo della tua vita sia passare da un letto all’altro, ed anche con una certa velocità.
    Ha avuto questo effetto anche su di me, che ne ho sempre vista pochissima.

  21. lidia

    Anonimo (però potresti prendere un nickname qualunque, anomino è un po’ straniante…), mi scuso io per le repliche che ti sono state fatte da altri utenti.
    Io credo tu abbia detto le tue opinioni in modo garbato, preciso, offrendo spunti al dialogo, cosa che sarebbe auspicabile da tutti, ma pazienza.
    per quanto mi riguarda, penso che la via migliore per difendersi dall’AIDS sia sicuramente la fedeltà (nel caso di coniugi sieronegativi, va da sé) e l’astinenza (in tutti gli altri casi); del resto è provato che sia la starda migliore.
    Certo, fra fare sesso “a caso” senza e con il preservativo: meglio con, non c’è dubbio. Il problema è che il sesso “a caso” distrugge la società, e la persone. Mi ricordo che due anni fa in Germania le strade erano pure tappezzate di manifesti per l’uso del preservativo che dicevano “Una vacanza nei Balcani senza preservativo: pericolo. Col preservativo: divertimento”. Lo trovo un messaggio molto pericoloso, perché appunto “educa” a pensare che il sesso sia bello se è protetto, e basta.
    Poi, è chiaro che se una paersona ha una vita sessuale variegata e non gli poassa manco per la mente di cambiarla, direi che se usa il preservativo è meglio,e non credo che nessuno possa dire il contrario. Il problema è che è un’educazione “al ribasso”, e non credo sia la migliore possibile.

    1. JoeTurner

      io invece penso che “anonimo”sia perfetto per il generico esponente del PUUA (Pensiero Unico Uniformato e Accettato).
      L’altro giorno Anonimo ha fatto una pessima figura in fatto di storia oggi si cimenta con gli stessi risultati in campo medico; come diceva Petrolini “di una ignoranza senza lacune”

      PS scusa Lidia ci siamo scontrati in passato e forse non dovrei farlo ma ti chiedo, a che titolo ti scusi in nome degli altri?

    2. Grazie Lidia per la risposta! Saremmo ciechi oltre che stolti a non riconoscere la realtà per quella che è e, a partire da questa realtà, ad arrivare in Alto.
      E grazie ad Anonimo che ha tirato fuori le sue perplessità.

  22. Che dire…
    Prendo questo articolo come una provocazione, come sottolineatura del “segno dei tempi”, semmai dell’una o dell’altra ve ne fosse bisogno.
    Allora vorrei indietro i miei centesimi (forse andhe qualche euro) che dalle tasse vanno al finanziamento ai partiti (soprattutto quelli con non osservano i “famosi” principi irrinunciabili); quelli con cui lo stato finanzia anche nelle scuole, certo tipo di educazione (?) sessuale; quelli che investe per estendere i rapporti (per lo più meramente commerciali) con la Cina, paese dove si applica un genocidio di stato per legge, brutale, violento e che lede ogni libertà della persona; quelli che… temo starei qui sino a notte fonda!

    Allora lancio anch’io la mia provoacazione “intrer nos”… Sul “tributo a Cesare” Cristo si è già espresso (seppure ben sappiamo che il senso ultimo e profondo è la supremazia di “cio che è di Dio”). Di chi è l’effige sulla moneta? E i Romani erano allora per il popolo Ebraico, quanto di più odioso postesse esserci, essendo stranieri occupanti. Credo che neppure la Famiglia di Gesù si sia sottratta al pagamento del tributo. Tributo dato a chi avrebbe operato – fisicamente – il supplizio del Figlio.

    Eppure Cristo e i Suoi dopo di Lui, hanno sconvolto il mondo e convertito anche l’oppressore di un tempo… senza chiedere indietro neppure un centesimo.

  23. margaret

    Rivorrei anche i vari centesimi che sono finiti per pagare donnine allegre, i centesimi che non sono stati spesi per mettere in sicurezza o fare controlli su case scuole etc che son crollate sulle teste di persone, i centesimi che vengono usati per pagare aerei militari, i centesimi usati per corrompere, per apparire, per avere potere. Rivorrei tutti i centesimi che non sono usati per governare una democrazia (con tutte le componenti e tutte le difficoltà e tutte le differenti visioni). Ma non funziona così Costanza. Altrimenti si migra su un’isola deserta solo con nostri pari che siano d’accordo con noi su tutto. Il sistema si cambia dall’interno. Il sistema si cambia guardandolo nel suo complesso.
    Quanta vita viene calpestata continuamente. Quanto sbandieramento di principi si perde poi subito dopo i proclami per procaccarsi voti. Davvero vogliamo solo indietro il nostro centesimo? Davvero adottiamo il motto “not in my name, not in my backyard?” (non nel mio nome, non nel mio cortile?). Troppo comodo.

    1. vale

      beh, i “cristeros” in messico nel 1926 iniziarono così: boicottando gli acquisti che prevedevano una tassa governativa. idem a milano con lo “sciopero” dei sigari del 1848 durante il periodo ausro-ungarico. o ghandi che invita a farsi gli abiti col cotone filato in india e non di provenienza inglese. o a fare il sale direttamente e quindi non pagando la tassa sull’acquisto del sale .e chissà quanti altri comportamenti simili ci sono nella storia.
      nel proprio piccolo, forse, indietro non li avremo mai quei centesimi. possiamo limitare ,però quelli che daremo loro in futuro. che vuol dire che non si deve “pagare” tutto a tutti in nome di una male intesa libertà e diritto .per chi si dice cristiano.

  24. Sul preservativo poi, lo Stato dovrebbe almeno dare una informazione scientufica più corretta, perchè basta fare una ricerca appena un pò più approfondita e fuori da preconcetti ideologici, per scoprire quanto questo “mezzo meccanico”, non sia la panacea di tutti i mali, HIV in primis, anzi.
    Non lo è né tecnicamente, né per la falsa idea di “sicurezza” che induce e che aumenta un, diciamo, “uso non responsabile della propria sessualità” (mi perdonerete se uso un termine che appare come uno dei noti “neologismi” e che esula dalla morale cattolica).

    Una informazione quindi fuorviante anche (ma soprattutto) per chi si affida a questi mezzi.

    Ma è come la fola sul gioco d’azzardo… com’è? “gioca il giusto” ? O un’altra str***ata del genere!

    1. lidia

      davvero Bariom! A me si accappona la pelle a vedere le pubblicità delle slot machines con l’ipocrita scritta “attenzione il gioco può dare dipendenza”. Mi sembra una presa in giro….

  25. lidia

    A me invece la provocazione sull’ “avere indietro” i centesimi piace. penso sia chiaro che Costanza non inviti alla disobbedienza civile in toto, ma penso che la sua procazione indichi una cosa molto importante (almeno è la mia interpretazione, e non posso parlare per lei): che abbiamo il dovere di protestare contro leggi, o azione fatte anche in nome nostro, dallo Stato.
    Quando a Eluana Englaro furono interrotte l’idratazione e l’alimentazione ho aderito alla campagna “Non in mio nome”. Il Tribunale aveva sentenziato quella morte “in nome del popolo italiano”, ma io non credo che uno Stato debba legiferare sulla morte dei propri cittadini.
    Poi, è ovvio che tali disobbedienza hanno dei limiti, e non credo Costanza inciti alla rivoluzione. Però attenzione, forse, anche a prendere un po’ troppo come “dato”, “dovuto” ciò che è statale; e dico in tanti altri campi, anche.
    però la mia interpretazione della provocazione del centesimo è forse sbagliata 🙂

    1. @Lidia, guarda che io non ho mai pensato che costanza ci invitasse alla disobbedienza civile…
      Approfitto rispondendo a te per chiarirlo. Non vorrei essere frainteso…
      Il mio era solo uno spundo diverso, un altro punto di vista. 😉

      1. lidia

        sì sì! Del resto, la disobbedienza civile è anche giusta, in certi casi: pensa se fossimo obbligati a fare aborti (ops…è la realtà), o ad espellere tout court tutti i “negri” o gli ebrei o i disabili dall’Italia (ecco, cambiamo argomento, così è neutro)….io disobbedirei all’istante 🙂
        Ho preso spunto dal tuo commento per dire che a me la provocazione dell’avere indietro il centesimo è piaciuta, anche se ovviamente – e sono certa lo pensa anche Costanza – noi cristiani abbiamo il dovere di agire dall’interno delle istituzioni, non tirandocene fuori in una sorta di nostro mondo felice (forse era questo che volevi sottolineare anche tu?)

  26. Ma quale provocazione?! la provocazione è nello spot, mica nel post di Costanza!
    Anche io quando l’ho visto in tv (è almeno da un paio di mesi) mi sono detta subito: “qui non si parla tanto del profilattico quanto della libertà di trombare con chiunque purchè come dicono loro!”. A me il concetto pare chiarissimo. Poi che non ci facciamo tanto caso è un fatto concreto: siamo talmente immersi nella mentalità che dietro la parola “amore” o “libertà” si celino tutti i comodi possibili che non ce ne rendiamo neanche conto di essere diventati schiavi delle voglie passeggere. Siamo arrivati al punto che pensiamo “bè, se vado a letto con chiunque mi piaccia tanto vale che mi protegga, non vorrò mica piangere dopo?”. Massì, disponiamo del nostro corpo come ci pare ma facciamolo con rispetto, checcavolo! e certo, puoi fare quello che vuoi ma la tua libertà finisce dove inizia la mia, e bla bla bla….
    Niente, non ci arriviamo più a capire che la libertà è guardare e trattare il prossimo, le cose e noi stessi per come sono, per quello per cui sono fatte. Ci piace una cosa, la prendiamo. Ci piace una persona, la scopiamo. Tutto è a nostra disposizione, di tutto possiamo usare perchè ci sentiamo di farlo, perchè “ci fa stare bene”. Non so quanto si può resistere così. Intorno tutto dice che possiamo continuare così, fare come ci pare perchè è giusto, perchè se non è vietato dalla legge umana allora è ok. Ma quanto regge una persona, un essere umano da cui non sia stata completamente sradicata una coscienza, a comportarsi come se le persone intorno a lui fossero oggetti, come se il suo stesso corpo fosse solo un contenitore staccato dalla sua interiorità? E non è l’uso del preservativo a preservarci dal dolore. Prima o poi qualcosa si rompe. La frattura prima o poi la senti, perchè il corpo non è un involucro, fa parte del nostro io, è inscindibile fino alla morte con l’anima. Con anima potete intendere quello che volete, lo spirito, la coscienza, ma è innegabile che finchè siamo vivi l’unità della persona c’è. Il messaggio di questi spot è soft, è sentimentale, ma a ben vedere è violento. Possiamo chiudere la persona in un pezzo di lattice? è tutta lì la persona?

  27. Erika

    Ci sono purtroppo altri modi di trasmissione dell’Hiv oltre ai rapporti sessuali.
    Aghi infetti e trasfusioni, ad esempio. E a me sembra che lo spot promuova soprattutto la necessità di fare il test, per evitare di contagiare qualcuno se si è sieropositivi senza saperlo, ma magari ho inteso male.
    Per il resto concordo con Lidia: Anonimo ha espresso le sue opinioni in modo rispettoso, e gli è stato replicato in modo inutilmente astioso.
    Per quanto riguarda le tasse, concordo con Bariom.
    Se pensiamo che i nostri soldi siano spesi in modo inaccettabile, è giusto e doveroso farsi sentire, ma, se vogliamo vivere in una democrazia, dobbiamo accettare che ci sarà sempre qualcosa che non ci garba.
    Se non vogliamo vivere in una democrazia, certo, è un’altra storia….

    1. “Se non vogliamo vivere in una democrazia, certo, è un’altra storia….”
      ben detto! non esiste la democrazia a giorni alterni o quando fa comodo

  28. Lau I.

    t.punto–> ti assicuro che la mia mano è ben collegata al mio cervello e penso bene prima di scrivere quel che penso. Io non mi aspetto nessuna reazione particolare al mio commento (non sono così narcisa!) e la mia intenzione è solo quella di affrontare il problema da una prospettiva diversa. Se poi i miei commenti ti sembrano sterili non li leggere, non te lo prescrive di certo il medico!

  29. Floriana

    Belle considerazioni Costanza!!!! Concordo in pieno!!!!

    “l’Amore è proprio il contrario di proteggersi, è consegnarsi senza rete a una sola persona per sempre, e se non è un rischio questo…”
    VERO VERO VERO!!!!!

    Questo lo puoi fare solo verso un marito o una moglie, una persona che appunto hai scelto per sempre, all’interno di un matrimonio….un consegnarsi con responsabilità anche aprendosi alla generazione di nuova Vita, se Dio vuole!!
    Lo sò non sono allineata ai tempi moderni…eppure ho poco più di 30 anni, e sono fierissima di non esserlo!!!!
    Su certi temi c’è poco da ammodernarsi!!!!!

    Credo che spesso si confonde l’Amore con le “pulsioni sessuali” che sono spesso varie e non tengono conto di legami fra le persone e a volte si riducono ad un soddisfacimento personale….questo non è Amore, assolutamente!
    Rivoglio anch’io il mio centesimo, ma soprattutto rivorrei una reale libertà di espressione e informazioni che ormai mi sembra sparita….mi spiego. Appena si parla con una voce fuori dal coro attuale sei “omofobo” e “chiuso”!

    Credo di non pensarla solo io così….incontro molti giovani e meno giovani che ancora parlano e testimoniano questo Amore con le proprie scelte di vita…..e perchè tutto questo viene oscurato a livello di informazione???
    Perchè nel Sanremo di anni fa tutti si sono precipitati a rompere le scatole per la canzone di Povia su “Luca era gay” che aveva poi ritrovato la sua VERA natura sposandosi con una donna (tra l’altro racocnto di un’esperienza vera e reale)…e quest’anno mi sono trovata di fronte ad una canzone in cui si parlava di amore omosessuale (anch’essa esperienza reale) ricco di particolari e tutti erano fieri di questo e nessuno ha fatto polemica????
    Come esiste l’amore omosessuale esistono anche persone che ritrovano la loro Natura…ah no non si può dire, dimenticavo????Eppure esistono.

    Ecco il testo della canzone di quest’anno: (che poi racconta secondo me non di Amore ma di “approcci fisici fra due uomini”…

    Sulle tue curve
    la mia mano ondeggerà
    anche se il tuo corpo
    di curve non ne ha
    sei sempre più spigoloso
    poi sorridi
    se mi mostro geloso
    Amami uomo
    con le mani da uomo
    e tu
    e toccami fiero fiero
    con un soffio leggero
    bello di mammà
    sto macho per papà
    l’uomo senza curve
    un donnone sposerà
    no
    c’è anche amore senza rima
    voglio urlare più forte di prima
    amami uomo
    con le mani da uomo
    e toccami fiero
    con un soffio leggero
    e portami via
    delle braccia tue
    sarò in balia
    prendimi
    apparecchiami
    poi sorprendimi
    con un mazzo di fiori
    freschissimi
    tranquilizzati
    ora vado lì a cantare
    che io me ne vo
    un postino diventerò
    e non c’è pericolo
    ciao mammà,
    ciao papà,
    l’uomo senza curve
    un altro uomo abbraccerà
    sarà la sua felicità.
    Amami uomo
    con le mani da uomo
    e toccami fiero
    con un soffio leggero
    prendimi
    apparecchiami
    poi sorprendimi
    con un mazzo di fiori.

    Perchè arriveremo che nelle scuole sarà obbligatoria l’educazione sessuale come in altri Paesi e non si potrà fare nulla? Come la gente sceglie di non far fare religione, io voglio scegliere di non far partecipare i miei figli a lezioni di sesso!!!!
    Premetto che nella classe di mio figlio ci sono genitori che hanno scelto di non far frequentare l’ora di religione perchè l’insegnante si è “permessa” di parlare di famiglia sotto Natale facendo l’esempio della famiglia di Nazareth, Maria (donna) Giuseppe (uomo) e Gesù (bimbo)…e non ha parlato di altre forme di famiglia!!!! AIUTOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!COSE DA PAZZI!!!!!
    Mi vedrete sui giornali perchè incatenata sotto la scuola del Municipio II per protestare quando imporranno queste idee anche nell’ora di religione e aihmè accadrà!!!!! Prometto!!!!!
    Io credo che molte persone, soprattutto fra i cattolici, non hanno capito fino in fondo la gravità del periodo che stiamo vivendo e siano un pò “addormentati” ….bè risvegliamoci soprattutto per i nostri figli.
    Rendiamo concreta la nostra fede , uniamoci, soteniamoci e interveniamo in maniera più attiva nella società.
    Floriana

    1. t.punto

      Anch’io tremo a pensare al momento in cui dovrò affrontare il problema dell’ora di religione per i miei figli.

    2. Max

      “Rendiamo concreta la nostra fede, uniamoci, soteniamoci e interveniamo in maniera più attiva nella società.” Hai il piccolo sostegno della mia preghiera affinchè cessino queste pagliacciate contro natura.

  30. 61Angeloextralarge

    Aiutooo! E adesso come si fa a lasciare un commento? Vorrei ringraziare Costanza per il post, scritto proprio “concretamente”. Smack!
    Vorrei lasciare un commento con quello che penso su altri commenti, tipo quelli di Anonimo… ma corro il rischio di stare al suo gioco e proprio non ne ho voglia. Vorrei … vorrei… Va bene! Mi limito a dire che questo non è proprio un blog dove non ci sono i contraddittori: sono anche troppi… sopra la media… provocatori. Un blog non è una piazza dove tutti dicono tutto. Un blog deve essere in linea con il pensiero del padrone/padrona di casa. Mi ripeterò all’infinito: trovo ridicolo nonché provocatorio e maleducato entrare in un blog dove so che la si pensa diversamente da me e dire la mia tirando calci a destra e sinistra e/o pretendendo che gli altri mi rispettino e che adeguino le loro mentalità alla mia. Questo non è “rispettare” gli altri ma rompere gli altri… per non essere volgare perché ad una donna non si addice… 😉

    1. lidia

      ma scusa Angela: dov’è che Anonimo ha tirato calci?
      Io capisco il tuo punto di vista, ma credo che sia abbastanza sterile una serie di commenti del tipo “Garzie Costanza” Bellissimo Costanza” Grandioso Costanza! Anche io Costanza!”. Cioè….è bello, ma se ci limitassimo a questi commenti, a che pro commentare? Basterebbe un “mi piace”.
      Invece, ritengo che commenti come quello di Anonimo – che, ed è innegabile, nel suo primo post di oggi non è statos cortese, non ha tirato calci e non ha offeso nessuno – siano positivi: spingono alla discussione. Se poi uno non ha voglia di discutere: bene, non risponde e basta.
      Sono d’accordo che questa sia casa di Costanza, e sarebbe del tutto fuori luogo che si venisse qui ad insultare lei o persone che scrivono i post, che ci si azzuffasse, che si usasse un linguaggio improprio. Ma che si esprimano opinioni diverse mi pare del tutto naturale. Quando invito gli amici a cena non pretendo che siano d’accordo con me su tutto: pretendo però che urlino, non si offendano a vicanda, non si tirino piatti in testa, non siano inutilmente provocatori. Per il resto…ci sono opinioni che si commentano da sé. Altre a cui vale la pena di rispondere argomentando. Altre ancora che vanno stigmatizzate con forza.

        1. 61Angeloextralarge

          Lidia: non ho scritto che “anonimo” ha tirato calci.
          L’ho scritto in riferimento al comportamento da tenere, secondo me in un blog.
          Riferendomi ad “anonimo” ho scritto che non ho voglia di stare al suo gioco. Posso chiarire dicendo che ho l’impressione, visto altri suoi commenti, che voglia un po’ alzare il tono dei comenti. E’ successo già con altri: ci sono caduta e non voglio che si ripeta. Per precauzione, ammesso che non sia la sua intenzione… evito. tutto qua.
          Non mi pare che i miei commenti si limitino a “Grazie Costanza”… etc Se hai questa impressione ti invito a rileggerli.

          1. Giusi

            Che se poi vuoi dire: grazie Costanza non vedo perchè non lo possa dire. Qua c’è chi stabilisce chi è umano e chi è disumano, cosa si può dire e cosa no e poi si erge a paladino dei diritti degli altri parlando a nome di tutti e scusandosi per tutti. Mah!

            1. lidia

              Giusy: scrivere “Costanza grazie” va benissimo. Scrivere sempre e solo “Costanza grazie” lo evdo sterile. Ma io ho detto “se si facesse così”, non “si fa così”.
              Vorrei farti notare l’estrema scortesia del tuo commento nei miei confronti; suppongo che la scortesia sia una nuova virtù cristiana, che a me è passata inosservata.

              1. Giusi

                Certo. Tu invece sei cortesissima. Come volevasi dimostrare. Sei un coacervo di virtù. Io non posso assurgere a tanto: mi accontento….

                1. lidia

                  Giusy, io ho solo detto: da pesona umana mi è spiciuto leggere alcune delle risposte ad anomino e mi è venuto spontaneo scusarmi. Basta. non ho offeso, non ho insultato, non ho detto nulla di cattivo, almeno mi pare; perlatro, difendo anche la posizione del post.
                  Da dove dunqua tanta acrimonia nei miei confronti? Perché mi attacchi così?
                  Io francamente non capisco. Mi pare che entrambi i tuoi commenti manchino non solo di cortesia umana, ma di carità cristiana. Però posso sbagliare io; se invece a te pare che io sia una persone scortese che ha offeso, insultato o detto qualcosa di cattivo accetto la critica e riesamino quello che ho scritto. a me non è parso fosse così, però posso sbgaliarmi.

          2. lidia

            no, non credo che i tuoi post siano solo “grazie Costanza”, né l’ho mai detto.
            penso solo che il tuo commento di prima fosse scortese nei confronti di Anonimo e che propugnasse una tesi che a me non piace, cioè quella di dire “qui la si pensa così, se non ti sta bene adeguati”. è possibilissimo che io abbia capito male; nel qual caso mi spiace.
            come ho detto, anche io sono dell’opinione che seguire la scia di chi vuole alzare il tono sia inutile e dannoso, ma Anonimo (almeno: il suo commento di oggi) non mi pare seguisse quella strategia, e mi è spiaciuto – da persona umana, che è poi l’unico titolo che ho per potermi dispiacere – per lui. Alvise, pace a lui, sì; perciò io gli non rispondo più; e paperella pure certe volte, mi è parso.
            Sicuramente anche io l’ho fatto, a volte, e ben mi sta se poi non mi si è risposto.

            1. 61Angeloextralarge

              Lidia: spero di riuscire a farmi capire senza offendere nessuno. Non è mia intenzione, tantomeno nei confronti di “anonimo”.
              intanto il mio primo commento non era rivolto solo a lui (leggi bene): l’ho portato come esempio perché è quello che mi ha colpito di più. Ad altri commenti avrei voluto dire: “No!” ma proprio per non entrare in polemica ho evitato di farlo. Adesso, (colmo?) mi trovo a rispondere a te e a Lau I. per chiarire il mio punto di vista. E se scrivevo tutto quello che avrei desiderato scrivere… che sarebbe successo?.
              Mi pare che stiamo un po’ troppo a guardare il pelo nell’uovo. cerchiamo di trattarci un po’ meglio l’uno con l’altro.Senza offenderci se qualcuno non conferma i nostri commenti, ma soprattutto senza offendersi anche per gli altri. siamo tutti maggiorenni e a quanto vedo, tutti in grado di difenderci. Aggiungo che il tuo scusarti per tutti mi è sembrato un tantinello esagerato. non mi sento in colpa per aver detto quello che penso, perché sono sicura di non averlo fatto con l’intenzione di offendere qualcuno.Se qualcuno si è offeso mi dispiace, questo sì, ma finisce a questo livello. non ho intenzione di farmi venire la paranoia dello stare attenta a quello che scrivo. Delicatezza e carità sono fondamentali: a volte si riesce a trasmeterli in un comento, altre no: che ci volgiamo fare?

              1. lidia

                continuare a provarci.
                Io non mi sono scusata al posto vostro, quasi che voi non poteste farlo, o assumendomi la responsabilità dei commenti degli altri. Mi sono scusata da persona umana a cui è spiaciuto vederne un’altra offesa: non “in nome vostro”, ma mio, e solo mio.
                Sai quando un ragazzo spinge malamente una vecchietta sul bus e tu chiedi scusa alla vecchietta istintivamente, anche se ovviamente non sei stato tu ad averla spinta? Ovvio, prendiamolo con le pinze: nessuno qui dentro ha spinto chicchessia; la mia reazione è stata quella.
                Sbagliata, forse; e accetto le critiche, purché abbiano un senso: ti pare bello quello che mi scrive sopra Giusy? No. Ma ci sarà qualcuno che le risponderà? No, perché lidia è maggiorenne e non ha bisogno di essere difesa; e amen se la cortesia e la carità vanno a mare. è una posizione comprensibile e condivisibile: oguno si becca le scortesie proprie, e ci pensi da solo a rispondere. Eppure, a volte, fa bene vedere che gli altri pensano a te, anche su un blog, anche in una cosa così stupida.
                Io ho risposto ad anonimo scusandomi con questo spirito – se ho sbagliato, mi spiace, ma è stato più forte di me.

                1. 61Angeloextralarge

                  lidia: vedi com’è facile travisare le parole?
                  Non ho detto nulla a Giusi anche se la sua risposta mi è sembrata un po’ dura, come non dico nulla ad altri che lasciano commenti dai toni un po’ accaldati. Sai perché? Perché fino a quando non ho letto il tuo commento sopra ero convinta che tu sia una che “voglia difenderti da sola”. Ho sbagliato visto che hai notato il fatto che nessuno ti ha “difesa”. Ma cerchiamo di non appiattire il tutto e di usarlo per qualcosa di buono. Stiamo prolungando, anche se è interessante perché così ci si conosce” meglio, un tema nostro, inerente al comportamento più idoneo nei blog, ma che non è il tema del post, Questo non è il massimo, soprattutto nei confronti di chi il post lo ha scritto. ;.)

                  1. Giusi

                    Non capisco dov’è che ho offeso, insultato, attaccato, sarò una str….. inconsapevole: tutto può essere…

                    1. 61Angeloextralarge

                      Giusi: non ho detto questo. Ho detto che la tua risposta mi è sembrata un po’ dura. Ma potrei dire la stessa cosa anche di altri. Ho avuto l’impressione di un botta-risposta un po’ pccato. Se sbaglio… mi perdoni? 😉
                      Non facciamo in modo che una buona intenzione si trasformi in qualcosa di diverso.
                      Quanto mi piacerebbe, non solo nei blog, un po’ più libertà interiore. 😀

  31. 28ottobre

    A me pare che con lo spot il preservativo c’entri poco. E’ solo una scusa ma credo che ciò sia evidente a tutte le persone intellettualmente oneste.
    Quando l’ho visto, pur essendo io un peccatore cattolico confuso e poco allineato, mi ha urtato.
    Mi ha urtato l’aver messo su un piano identico qualsiasi varia combinazione sessuale, vero scopo di questa pubblicità “progresso” che per certi versi è addirittura fuori dal tempo.
    Ma sul serio ci pensa che dopo 20 anni ci siano persone così sprovvedute da non conoscere l’esistenza dei preservativi o dei test per l’hiv?
    Oppure esistono persone che si pungono con una siringa infetta e non fanno nulla?
    E se queste persone esistono (dovrebbe trattarsi di situazioni simili a quelle dei soldati giapponesi che, armati fino ai denti su isole sperdute, combattevano per l’imperatore dopo che la guerra era già finita da anni), davvero ci si illude che un spot in tv possa servire?
    “Ma guarda un po’, sono 10 anni che mi trastullo con i miei amichetti trans e nessuno mi aveva mai avvertito! Meno male che ho visto la pubblicità in TV.”
    Andiamo…. va bene che di norma il popolo è bue, però c’è un limite nel pensarlo talmente ingenuo da bersi una pubblicità pro-gay, mascherandola da spot buonista socialmente utile.
    Ma questo è solo l’aperitivo di quello che avverrà se con qualche inciucio andranno al governo Bersani e i suoi kompagnucci (anche purtroppo grazie al voto di qualche cattolico). Ve lo ricordate l’alone viola ? Lo faranno venire alle poche coppie etero non disposte a buttare la loro differenza sessuale dentro l’insipido minestrone dello chef Nicky.
    Nell’attesa di una pubblicità che elenchi i rischi dell’influenza spagnola e della peste bubbonica, porgo i miei saluti.

  32. Lau I.

    61Angeloextralarge–> credo proprio che lei non abbia capito quale sia la funzione di un blog! Troppo comodo etichettare le voci fuori dal coro come provocatori! Il blog è un luogo virtuale dove si discutono, testimoniano e veicolano idee anche nella speranza che arrivino a chi ha posizioni diverse dalla propria! Questo atteggiamento, metaforicamente parlando, è la classica zappa sui piedi!

    1. 61Angeloextralarge

      Lau I.: non ho nulla contro le voci fuori dal coro. Le rispetto. Ne sa qualcosa Paperella, con la quale non ho nulla da dividere in quanto ad idee, ma con la quale ho un rapporto di sereno rispetto reciproco. Anzi ne approfitto per salutarla.
      Ho parlato di “certi” contraddittori che mancano di rispetto e che sono invadenti e maleducati. La speranza che i commenti arrivino a chi ha idee diverse dalla propria è anche la mia speranza, ma mi limito ad usare i toni ed i modi della civile convivenza. E’ successo il contrario più di una volta.

  33. Anonimo

    JoTurner,

    Quando avrei fatto una figuraccia in fatto di storia? Quando ho citato il voto a favire della presa di potere di hitlet da parte del partito di centro, guidato dal Mons. Ludwig Kaas? Eppure mi risulta sia andata proprio così (e ho messo un link a sostegno).

    Un ringraziamento a chi (lidia, lorenza, erika e altri) ha voluto rispondere senza attaccare e a chi lo ha fatto e lo farà concentrandosi sui contenuti.

    1. 28ottobre

      Grazie Costanza e Giusi.
      E’ davvero irritante vedere che si utilizzino i soldi pubblici per fare propaganda a stili di vita “alternativi”. (alternativi a cosa non è dato sapere, però mi pare si dica così) e che comunque non sono affatto condivisi o approvati da tutti.
      Uno spot per raccogliere fondi per i bimbi africani o per far conoscere malattie come la SLA o la sclerosi multipla, ci troverebbe tutti più o meno d’accordo. Chiunque (si spera) è, almeno a parole, ben disposto ad aiutare le persone sofferenti o a ricevere informazioni sensate riguardo a malattie non conosciute da tutti.
      Invece con questo spot così gay friendly, (che non dà in realtà alcuna nuova informazione e non aggiunge nulla a quanto ormai sanno anche le pietre) si usa il timore del contagio per far passare un messaggio diverso che non ha nulla a che vedere con l’hiv o la sua pericolosità. L’idea è: “ti distraggo parlandoti dell’aids ed intanto ti propino come normale il fatto che i gusti sessuali delle persone sono tanti, vari ed indistinti. Un poco alla volta ti abituo all’idea… lentamente e giocando con argomenti civetta, in modo che tu, tra qualche tempo, non noterai nemmeno più quei due ragazzotti pelosi che si sbaciucchiano per strada, tenendo per mano il bimbetto che hanno appena adottato.”.

  34. Carlo

    Il problema è la morale sessuale cattolica che non viene proclamata con forza e chiarezza per quello che è, cioè ” il libretto di istruzioni per il buon funzionamento dell’uomo, scritto dal costruttore” come diceva Lewis. Noi invece ci giriamo intorno, stiamo a sottilizzare, ci perdiamo in bizantinismi, disquisiamo di preservativi e l’impressione che diamo al mondo è quella di essere degli incomprensibili rompipalle che trovano sempre scuse per mettere i bastoni tra le ruote del quieto vivere della gente. La verità è che il 90% dei cattolici stessi non capisce e non segue la morale sessuale cattolica, che è semplice: castità fino al matrimonio e, dopo, solo rapporti aperti al concepimento oppure astinenza. Noi dovremmo proclamare al mondo questa visione in quanto via di vita felice, soprattutto se sperimentatane la veridicità. Siamo agli antipodi del puritanesimo…il peccato è quello che ci allontana dal (anche nostro) bene. La morale sessuale cattolica è una proposta da fare al mondo non un giudizio sugli stili di vita pagani; che oggi riprendono forza anche in reazione ad un certo mondo di prima che si conformava solo ipocritamente alla morale cattolica, ma era finzione o moralismo bigotto. Bisognerebbe credere davvero per evangelizzare.

    1. … e convertire il mondo. Carlo la tua conclusione, voleva essere la mia più su (10.44) che non riguardava in realtà il pagare o meno le tasse 😉

  35. t.punto

    C’è un operazione di vasta comunicazione, morbida in superficie ma di enorme potenza a ben guardare. La Stampa titolava qualche giorno fa ‘UE: Italia indietro rispetto al riconoscimento delle nozze gay’. Leggittimando in silenzio un sistema di misurazione del tasso di modernità di una nazione, per cui se non riconosci i diritti ai gay sei ‘indietro’. Nessuno dei grandi media si sottrae alla diffusione del verbo secondo il quale puoi scegliere, o etero o gay, la cosa riguarda solo te. Quello che è successo a Sanremo è stato di una gravità inaudita, ma tutto è avvenuto sul velluto, sono passati concetti violentissimi, volgarità che hanno offeso le donne (la Littizzetto è uno strumento perfetto per questo), banalità che hanno offeso gli elettori, orrori che hanno offeso gli appassionati di musica e anche solo gli ascoltatori, come quella terrificante di Harding, ripresa poi da Bocelli, che la musica è bella o brutta, non si accettano più altre classificazioni, non ce n’è più bisogno. Ma tant’è, tutto ciò non è ‘evidente’., Anzi c’è chi non solo non se ne accorge, ma non ha nessuna voglia di farci caso.

  36. Carlotta

    Forse dico una banalità, ma chi è cristiano adulto nella fede può e deve fare scelte coerenti con la sua fede perché da queste deriva la sua felicità. È felice portando avanti la fedeltà, l’apertura alla vita, la carità, l’accoglienza…..cioè il vero cristiano, colui che ha la Natura di Cristo sa cosa deve fare, e anche come!
    Sono gli altri che hanno bisogno di essere informati, stimolati ed educati. Faccio un esempio: chi è cristiano non ruba, perciò non evade le tasse, si fa fare la fattura anche se non può scaricarla, perché sa che la vita non viene dai soldi, ma da Dio ed esercita la libertà di fidarsi della provvidenza .
    Ma le istituzioni devono comunque combattere l’evasione fiscale. Lo stato laico deve pensare anche a chi non ha chiara la strada che porta al Paradiso, e informare, magari grossolanamente, dato che negli spot non si possono fare catechesi. Anni fa ebbi in cura (sono dentista) due pazienti con l’aids conclamato. Uno era un omosessuale che con grande dignità e correttezza mi avvertì di essere malato in modo che potessi proteggere al massimo livello sia me stessa che il personale infermieristico. L’altra paziente era una signora di circa 65 anni che piangendo mi “confessò” di essere infetta per aver subito una trasfusione in seguito ad un intervento. Il marito l’accompagnava ed era disperato. Sono entrambi già morti. Lui non doveva usare il preservativo? Lei non doveva usare il preservativo? Se entrambi fossero stati cristiani adulti nella fede avrebbero saputo cosa fare traendo comunque gioia dalle loro scelte pur nella grande sofferenza di sapere che sarebbero morti presto. Lui pur essendo omosessuale, e resti omosessuale anche se sei cristiano, avrebbe forse esercitato la castità , ma lei dopo 25 anni di matrimonio, costretta a esercitare la castità ? Ok che era anziana ma erano passati 10 anni dal contagio. Cosa faceva? Non faceva più l’amore con suo marito?
    È vero che gli esempi che ho portato sono per fortuna rari, ma quando tocca a te!….. Il donatore di sangue malato che ha infettato la signora era mosso da buone intenzioni. Infatti è donatore! ……
    La rete umana che costituisce l’umanità ê molto molto variegata. Il problema delle malattie sessualmente trasmissibili ê altrettanto complesso. Io sono cristiana e non ho mai tradito mio marito ne lui me. Ma se curando quei due pazienti, che magari avrebbero potuto tacere, mi fossi infettata, nell’intimita del mio letto, io avrei scelto….ma non la castità!!!

    1. 28ottobre

      Carlotta, posso farti una domanda? 🙂
      Ammettiamo che in una coppia cattolica uno dei due si infetti e che di comune accordo i due cerchino da un lato di controllare gli istinti sessuali ma dall’altro (sapendosi umani) decidano di usare il preservativo nel momento in cui dovessero cedere alla tentazione. Quali credi sarebbero le conseguenze sul piano morale/canonico?

      1. Scusa 28ottobre, perche usi la frase “cedere alla tentazione”?
        Dov’è la “tentazione” nel atto coniugale di quella o altra copia sposata?
        Qual’è il bene superiore della coppia in questo caso?

        1. 28ottobre

          Ho usato la parola tentazione in modo del tutto generico: desidero fare una cosa, non posso, dunque mi sento tentato.

    2. @Carlotta tu porti delle esperienze concrete e reali che possono essere anche spunto di riflessione… personalmente credo i personalissimi casi, non possono essere presi a ricerca di una singola risposta che diventa regola aurea per tutti.

      Su temi delicati come questi, che coinvolgono anche altri (vedi la signora che citi, poteve scegliere la castità e poi “imporla” a suo marito, piuttosto che “viverla” con il marito), esiste la coscienza individuale davanti a Dio, nel discernimento, nella preghiera, nella retta intenzione, magari seguiti da un padre spirituale, tenendo come riferimento le “regole” che ci vengono dal Magistero.
      Certo agire “secondo coscienza” a volte può essere rischioso, ma se ci sono le componenti che ho citato sopra, nella coscienza Dio si rivela e ci dà risposta (almeno questo ho sperimentato) e nell’intimità del tuo letto (talamo nuziale) avresti scelto… secondo coscienza.

      Mi spiace che la mia testa bacata non ricordi dove e da chi ho ascoltato un bellissimo discorso su questo argomento… voglio dire non era dell’ultimo teologo “alla moda”.
      Cristo non ci ha liberati per ricadere sotto la schiavitù della legge.

  37. Nicoletta

    Quando avrò il piacere di vederti a Varese ?
    P.S.: sottoscrivo parola per parole l’articolo!

  38. 28ottobre

    @Carlo. Concordo sul fatto che la Chiesa proponga una morale sessuale non certo complessa. E’ senza dubbio esigente ma comunque semplice, lineare e comprensibilissima da tutti.
    Mi permetto di osservare però che riguardo alla equiparazione delle coppie gay o, peggio ancora, al matrimonio omosessuale, ci si trova sul un piano di una ancor più semplice e potenzialmente condivisibile anche da chi non è cattolico o nemmeno cristiano (sempre che non abbia solidi paraocchi ideologici).
    Sono mai esistite culture dove si sia farneticato di matrimoni gay?
    Ci sono stati senza dubbio periodi in cui l’omosessualità è stata più o meno tollerata, ma mai è stata messa in discussione l’idea che la famiglia potesse essere composta anche da persone di sesso identico.
    (e non mi si tiri fuori che l’omosessualità esiste in natura ed altre amenità del genere. In natura vi sono comportamenti aberranti di vario genere che nessuna società civile si sognerebbe mai di apprezzare poiché semplicemente naturali)

    1. Amedeo

      Purtroppo, 28ottobre, gli antropologi sarebbero pronti a smentirti.
      Provate a leggere questo articolo pubblicato sul sito dell’universita’ di Padova (sempre avanti quelli di Padova eh?!?):
      http://www.unipd.it/ilbo/content/sessualita-e-procreazione-niente-di-meno-naturale

      Il problema e’ che l’uomo e’ nato nel peccato e, se non conosce Cristo, non ne puo’ uscire da solo.

      Da qui nascono tutte le aberrazioni possibili.

      Comunque sono d’accordo con Carlo: la maggioranza dei cattolici non ha capito la bellezza della proposta d’amore cristiana.
      E, purtroppo, per capirla temo non sia e’ sufficiente il manuale. Io quello lo avevo anche seguito, ma la vera dimensione sacramentale del matrimonio cristiano non l’avevo nemmeno intuita.

      Poi, “per fortuna”, ho conosciuto don Renzo Bonetti e ho cominciato a frequentare i suoi seminari (per chi e’ interessato: http://www.misterogrande.org). E finalmente si e’ aperta di fronte ai miei occhi e a quelli di mia moglie una nuova dimensione, fino a capire che il punto piu’ alto della spiritualita’ umana e’ invocare lo Spirito Santo quando faccio l’amore con lei! (spero che nessuno sia svenuto nel frattempo…)

      Io penso sia questo il messaggio che sarebbe giusto far passare: amarsi in Cristo e’ molto piu’ bello dell’amore umano.
      Il problema e’ che questo non puo’ essere detto solo a parole, ma deve essere mostrato con la vita.

      1. 28ottobre

        Amedeo, forse non mi sono spiegato bene.
        Ho scritto che in nessuna cultura, moderna o antica, cristiana o meno, si è mai considerata accettabile l’idea di una famiglia/matrimonio omosessuale, cosa che è diversa dal tollerare o accettare comportamenti omosessuali. Forse faccio un esempio banale ma un greco antico, pur non reputando asociali i comportamenti omosessuali, non si sarebbe mai sognato di definire “famiglia” l’unione di due gay. Nell’articolo che citi, non si parla di culture dove si avalli l’idea di un matrimonio gay ma, semplicemente, si elencano alcune società che culturalmente accettano alcuni comportamenti omosessuali talvolta arrivando a regolamentarli.

      2. @Amedeo, “… invocare lo Spirito Santo quando faccio l’amore con lei! (spero che nessuno sia svenuto nel frattempo…)”. Non c’è nulla da svenire direi 😉

        La preghiera di Tobia e Sara la prima notte di nozze (nonché quella del mio matrimonio):

        “…Tobia si alzò dal letto e disse a Sara: «Sorella, alzati! Preghiamo e domandiamo al Signore che ci dia grazia e salvezza». Essa si alzò e si misero a pregare e a chiedere che venisse su di loro la salvezza, dicendo: «Benedetto sei tu, Dio dei nostri padri, e benedetto per tutte le generazioni è il tuo nome! Ti benedicano i cieli e tutte le creature per tutti i secoli! Tu hai creato Adamo e hai creato Eva sua moglie, perché gli fosse di aiuto e di sostegno. Da loro due nacque tutto il genere umano. Tu hai detto: non è cosa buona che l’uomo resti solo; facciamogli un aiuto simile a lui. Ora non per lussuria io prendo questa mia parente, ma con rettitudine d’intenzione. Dègnati di aver misericordia di me e di lei e di farci giungere insieme alla vecchiaia». E dissero insieme: «Amen, amen!».

  39. Lucia

    1. “Abbiamo fatto il test e ora siamo piú uniti”: immagino che grande amore! se non lo avessero fatto se ne sarebbero stati lí a guardarsi in cagnesco sospettando malattie??

    2. Mi pare che aver messo le due donne nella pubblicitá del preservativo sia solo per la solita idea di par condicio. Sono dotata di una fervida fantasia ma davvero non riesco a pensare come due donne possano usarlo… a parte fare palloncini o indossarlo in posti a caso (con grande scomoditá tra l’altro)…

    3. Sinceramente la storia di aghi e trasfusioni mi sembra un po una scusa per non guardare il problema. Io sono sicura che l’AIDS si trasmetterá anche cosí ma sará una percentuale bassissima…voglio dire: c’é tutta sta gente che va lí a usare aghi usati da altri?

    4. Anche per la donna incinta mi scappa un po da ridere… evidentemente non lo ha usato (oppure non ha funzionato) quindi che senso ha metterla? L’unico senso é dire: noi siamo una coppia aperta, ci divertiamo col primo che incontriamo peró siamo molto responsabili e fuori dalla nostra coppia usiamo il preservativo! Che cuore!

    1. Lucia

      P.S.
      Costanza, quella del piccione mi ha fatto spisciare! Stai attenta agli animalisti peró!

    2. 61Angeloextralarge

      Lucia: il tuo punto 2 mi sembra probabile. Lo quoto!
      Sul punto 3 dico che chi usa aghi usati è, purtroppo, una porzione non indifferente: i tossici, spesso, usano aghi usati. Quando ci si fa non si ha la testa completamente lucida da pensare alle conseguenze.

  40. tremo al solo pensiero della fatica che farò a cercare di trasmettere ai miei bambini principi saldi nel bel mezzo della tempesta… in questo contesto credo sia molto importante avere validi punti di riferimento e alleati con cui affrontare il cammino!
    Grazie Costanza!

  41. Velenia

    Premetto che non ho visto lo spot e che la politica del mio datore di lavoro mi impedisce di vederlo da qui,ci proverò più tardi da casa,volevo, tuttavia, partecipare al dibattito raccontando la mia esperienza.A metà degli anni 90,insieme a mio marito e a tanti amici, andavo a fare caritativa nel reparto malattie infettive di un ospedale della mia città dove erano ricoverati malati di aids.
    Molti erano ex-tossici,qualcuno aveva contratto la malattia con un patner occasionale,qualcuno con un patner stabile,un paio da trasfusioni.Ma non era il contagio l’argomento delle nostre conversazioni.Ricordo ancora bene quelle stanzette spoglie a volte piene di parenti,come si usa da noi,e ricordo quegli amici malati, magri all’inverosimile,con i segni del sarcoma.Allora non c’erano ancora i farmaci antiretrovirali,di aids si moriva.Noi stavamo semplicemente con loro,non potevamo certo guarirli o salvarli,potevamo volergli bene.Una coppia,con figli già cresciutelli, l’abbiamo vista sposarci e al momento della benedizione,quando si dice:-possiate vedere i figli dei vostri figli, il sacerdote disse-Abbiamo tutti l’audacia di chiederlo!-
    Alcuni di loro,che ora,ne sono sicura,sono in Cielo sono rimasti s

  42. Velenia

    Alcuni di loro,che ora,ne sono sicura,sono in Cielo sono rimasti per sempre nel mio cuore,uno in particolare che all’inizio ci cacciava in malo modo e poi ci aspettava dicendo che non gli importava più se lui era ateo e noi cristiani,ormai eravamo “i suoi amici”.Prego per lui ogni giorno.
    Nessuno di questi amici malati ha mai discusso con noi di condom,l’argomento delle conversazioni era altro,la loro inguaribile voglia di vivere innanzitutto,l’amore per quelli che lasciavano,il senso di quello che gli stava accadendo.
    Penso che piuttosto che far vedere spot o proporre la visione di “Philadelphia” nelle scuole ( che ha l’unico merito di far vedere un Banderas non ancora mugnaio),sarebbe meglio far fare ai nostri ragazzi un’esperienza di caritativa come quella che ho fatto io.

  43. vale

    a velenia
    visto come recita mediamente banderas, è meglio mugnaio.anzi, direttamente nei campi…
    sull’esperienza d’accordissimo.meglio degli esempi concreti, dei fatti che siano d’esempio alle parole dette che solo parole…..

  44. Bene, potremmo proporre una bella raccolta di firme intitolata “Rivoglio il mio centesimo”, per l’abolizione di questo spot idiota, dove peraltro si conferma la principale qualità recitativa di Raul Bova: la monoespressione…

    1. Povero Raul…in realtà come dissero di un altro “famoso” attore, iin realtà ne ha 2…

      Una col cappello e una senza ! 😀

      1. Giusi

        E quello era Clint Eastwood! Su Raul Bova son d’accordo con Susanna. Secondo me hanno sbagliato il cognome: dovevano mettere una e al posto della a. Ha la stessa espressività di una mucca al pascolo in una malga. Il bello è che sulla carta sarebbe cattolico…..

        1. …sulla carta come tutti, per quanto ne sappiamo l’uno dell’altro, e perfino di no istessi.

          Anche Costanza Miriano si dichiara cattolica, ma lavora per una TV massonica.

          1. Giusi

            Caro Alvise, viviamo, respiriamo, camminiamo in un mondo massonico, sono dappertutto, siamo circondati!

              1. …o circoncisi?

                Ma il fatto che lo siamo, circondati, non toglie che c’è chi è in un modo e chi in un altro (o dichiara di essere in un modo etc.)(o la verità è che siamo tutti massoni?) (te lo puoi dichiarare di non essere massona, ma come fo io a sapere se è vero?)(o lavori anche te per i massoni, come tutti?)

    2. 61Angeloextralarge

      Susanna: firmooooooo subitooooooo! 😀
      Però spezzo una lancia a favore di Raul Bova: sarà anche monoespressione… ma…ma…ma… vuoi mettere? Meglio lui che uno scardafone (anche se è bello a mamma sua). 😉

      1. 61Angeloextralarge

        N.B.: se lo scardafone è monoespressivo… e siccome grandi attori non mi pare che ne girino attualmente… Fatemi qualche nome, così mi aggiorno.

        1. Buon giorno! Michael Fassbender è bello ma anche e sopratutto molto bravo; Hugh Jackman del quale si può dire altrettanto. Insomma lo ammetto, mi piacciono gli attori che non hanno l’aria troppo delicata, diciamo il maschio un poco ” rude “, non uno che la mattina si spalma la crema antirughe, quello lo farò io quando sarà il caso!

            1. Giusi

              Minchia! Pure consulente estetico sei! Uomo dalle mille risorse! Non mi dire che le compri pure a tua moglie che ti propongo per un’altra medaglia: la devo ancora studiare! 🙂

              1. @Giusi, no non le compro, è che mia moglie vorrebbe che ogni tanto ne usassi qualcuna (idratanti non antiruge), ma io ODIO le creme sulla faccia (eppoi sono bello così ;-)) e lei che invece usa creme sin da giovane (sempre idratanti e non è che sia una fissata di cosmesi o simili) ora a più di 40anni, ha un viso che dimostra 10 anni in meno (per il mio sommo gaudio :-D)

            2. Si ma può essere anche un contagio casuale, prendi chi lavora in ospedale, o una siringa nel parco, non è che puoi controllare sempre tutto, ma fare il test per chi ti stà vicino si.

    1. Sì, non ci piove, anche se vederlo in tv mentre sforna saccottini mi intristisce da morire… era meglio Kevin Costner che biascicava “Valleverdiiii” nello spot delle scarpe, o Clooney che si presentava alla festa senza Martini (che poi io, Clooney, anche con una bottiglia di chinotto l’avrei fatto entrare comunque…)

      1. 61Angeloextralarge

        Susanna: ebbene sì, lo confesso… quando ero ancora “single” ero una delle idolatrici di Kevin Kostner… come lo mettevi lo mettevi. Ma credo profondamente che Chi so io è molto più bello, anche se non recita perché è sempre sè stesso. 😉

    2. ma non c’è proprio paragone! come si fa a mettere a confronto il talento multiforme di Banderas (che non è solo un gran pezzo d’uomo…) con quella faccia da gnoccolone di Bova che è attore perchè solo in Italia si può anzi si deve essere contemporaneamente bellocci e incapaci per fare film?

      1. Giusi

        Io di tutti questi farei un falò (metaforico s’intende!). No ma dico vogliamo mettere la virilità di un Robert Mitchum (e quella fossetta sul mento!), la bellezza di un Rober Taylor (mi pare che le famose sorelle abbiano copiato Diabolik da lui), la classe di un Cary Grant (anche se pare tendesse pure lui……)

        1. 61Angeloextralarge

          Giusi: nooo! lasciami fuori dal falò Kevin ti prego… per rispetto dei tempi andati. 😉

        2. Giusy, se mi pari di Cary Grant tutti gli altri scompaiono…. era assolutamente imbattibile come fascino, talento, espressione.
          Viviana, grazie della stima! 🙂 io trovo che Banderas non sia certo il massimo, ma si può dire che oggi come oggi quasi tutti gli attori di Hollywood siano meglio delle mezze tacche che abbiamo in Italia. La scuola di recitazione americana per me è insuperabile, gli inglesi tengono dietro, ma l’Italia è rimasta indietro, molto indietro. Sarà mica colpa dei finanziamenti statali al cinema? la mia è solo una boutade…..

  45. ele86

    Che schifo schifo schifo!!!! é abominevole uno spot del genere. E bona dire e paragonare l’essere umano in tutto agli animali. Se abbiamo delle differenze ci sarà un perchè, se abbiamo una ragione ci sarà un perchè e allora usiamola! Anche perchè se rigiri la frittata su cambi non attaccabili poi voglio vedere se femministe e lobby varie sono daccordo (che so,tipo tutte quelle specie dove dopo il rapporto sessuale il maschio uccide la femmina!!E milioni di altri esempi)!!!
    Mi unisco per la raccolta firme.
    L’aids come tutte le altre malattie trasmissibili sono la conseguenza della follia e e dell’egoismo dell’uomo. Se la tensione dello stato fosse a far crescere cittadini consapevoli onesti e responsabili, forse (come poi confermano i dati statistici) l’abbattimento di certe mallatie avverrebbe davvero. Ma oggi normalmente per responsabilità si intende mettere la testa sotto la sabbia.
    Ma avete mai letto il bugiardino di un preservativo?non è per niente un oggetto di facile uso e non è considerabile sicuro nemmeno dalla casa produttrice… Ne fa un bellissimo commento Cammillo langone in un suo libro (“Manifesto della destra divina” se non erro). Poi concordo in in pieno con l’ultimo discorso dell’articolo, in un paese con disoccupazione alle stelle, dove la sovranità non è più del popolo, e milioni di altri problemi veramente seri davvero dobbiamo considerare e parlare primariamente di matrimonio omosessuale. Mi sembra davvero l’ultimo dei problemi che “ci affliggono”.

    1. Lucia

      Occhio che sará la femmina che ammazza il maschio, se no quella specie sarebbe giá estinta.
      Le femministe sono d’accordo cosí eh!

  46. Giusi

    Per Angela. Ma infatti non hai usato tu quegli epiteti. Convengo che non la mando a dire ma resto dell’opinione che Lidia abbia dispensato regole di comportamento gratuite, l’ho detto e non mi pare di avere usato insulti. Non capisco poi questo invocare dei paladini a propria difesa…. Si vede che sono la più cattiva del reame! Bariom tienimi un corso! 🙂

    1. 61Angeloextralarge

      Giusi: se mi dai la mela… che faccio devo controllare se c’è il veleno? 😉 Se tutti i cattivi fossero come e, si starebbe meglio. A questo punto scendo in religioso silenzio… 😀

    2. lidia

      “E naturalmente dall’alto della tua umanità stabilisci che gli altri sono disumani…….”

      “Qua c’è chi stabilisce chi è umano e chi è disumano, cosa si può dire e cosa no e poi si erge a paladino dei diritti degli altri parlando a nome di tutti e scusandosi per tutti. ”

      “Certo. Tu invece sei cortesissima. Come volevasi dimostrare. Sei un coacervo di virtù. Io non posso assurgere a tanto: mi accontento….”

      A me paiono commenti inutilmente scortesi e aggressivi, oltre che insultanti perché rivolgersi a qualcuno in terza persone come nel secondo commento è – almeno secondo quanto mi hanno insegnato – insultante.

      Io mi accontento di cercare di non dimenticare che la carità cristiana va vissuta anche con la commentatrice lidia o Giusy o vattelapesca che magari mi sta antipatica o di cui non condivido il pensiero: spesso non ci riesco, ma penso che sia importante continuare a provarci.

      Giusy, i tuoi commenti sono inutilmente aggressivi (e se li rileggi lo noterai anche tu) e non so perché; io qui non chiedo di non essere criticata, ma di non essere trattata come hai fatto tu in un blog che si professa critiano lo vorrei.
      Io cerco di trattare tutti voi ricordando che siete, prima di tutto, miei fratelli e sorelle in Cristo – anche se ho platealmente fallito una marea di volte….però mi sono sempre scusata.

      1. Giusi

        Invece dire mi scuso a nome degli altri (dando un giudizio implicito e non diretto di scortesia da parte di questi altri), mi scuso come essere umano (che significa che gli altri sono disumani), stabilire che alcuni commenti siano sterili (accusando implicitamente di pochezza chi li esprime) è cristiano. Vabbè prendo atto. Non mi sei affatto antipatica, sarebbe stupido da parte mia perchè non ti conosco, si replica sulla base di quello che si legge, mi è capitato di replicare animatamente anche a Bariom o a Joe per es. che per il 90% abbondante scrivono cose che condivido senza che mi abbiano fatto una filippica sulla carità cristiana. Mi sento profondamente imperfetta e probabilmente sono molto peggio di te ma non certo perchè ho detto quello che penso col mio solito modo (ognuno ha il suo). Se poi intendi andare avanti ad oltranza con questa storia che ti ho ferita, vabbè mi scuso e chiudiamola qua.

          1. Giusi

            Se la estrapoli dal contesto hai ragione ma visto che l’espressione è venuta dopo le scuse a nome di terzi e dopo una replica a Joe che chiedeva a che titolo si arrogasse il diritto di fare ciò, argomentando logicamente e considerando che 2 + 2 fa quattro……

                1. lidia

                  Beh alvise ci ha azzeccato!
                  ma Giusy, scusami: ci voleva tanto a chiedermi “consideri gli altri disumani?”. No! Ma quando mai! E poi, come potrei considerare, che so, Joe o te o Bariom “disumani”??
                  Mi sono scusata per le risposte (non per le persone!!) a mio avviso inutilmente maleducate e aggressive che anonimo ha ricevuto. A che titolo, chiedeva Joe.
                  Da essere umano che prova sentimenti, a cui dà fastidio che un altro essere umano possa esserci rimasto male. Tutto qui. è l’unico titolo che ho per replicare: nel senso che non sono né un giudice né una persona migliore di nessun’altra; da persona umana (cioè normale, comune) ho provato fastidio e ho fatto ciò che credevo giusto, e basta.
                  Ok – ammetto che la frase ammettesse diverse interpretazioni, ora ho chiarito qual era quella che io intendevo.

                  Poi vabbè, anche io l’ho tirata troppo per le lunghe e neanche questo è stato bello da parte mia, soprattutto con angela che alla fine non c’entrava niente…diciamo, per riassumere, che la mia frase era ambigua, che le scuse forse erano inutili e sarebbe bastato rispondere io in modo carino ad anonimo senza scusarmi x gli altri, e che la polemica successiva potevo evitarla. Purtroppo diciamo che neanche io sono maestra nell’arte di piantarla lì..
                  però sono contenta che abbiamo chiarito

                  1. lidia

                    l’unica cosa che però secondo me è da considerare è che a volte noi (io anche) diciamo “beh questo è il mio modo di rispondere e te lo fai andare bene”. Sì certo, è verissimo, ognuno ha il suo stile: però va considerato, che il nostro modo di rispondere può ferire gli altri.

                    La filippica sulla carità potevo evitarla, però un po’ a me rimane sul groppo che si passi sopra al fatto evidente che le parole possono ferire.
                    Se da una parte è vero che io (per es.) devo essere meno iper-sensibile, o meno tendente a fare filippiche sulla carità, dall’altra mi pare che da parte tua, o di joe sopra, o di chi fosse ci potrebbe essere un attimo in più di riflessione del tipo “ma questo mio commento alla persona umana lidia che sta al di là dello schermo la aiuta, la fa riflettere, o è solo inutilmente polemico, inutilmente aggressivo, è solo un commento buttato là senza pensare a chi sta davvero dall’altra parte del mio pc?”.
                    penso che un ragionamento di questo tipo sia ciò che contraddistingue davvero un blog cristiano dagli altri pollai che sono in rete: un posto dove non solo si difendono opinioni vere, ma si pensa anche alle persone che scrivono.
                    Io vedo tante volte bellissimi sprazzi di amicizia e umanità bella su questo blog, e ne rimango contenta ed edificata; e quando mi pare che con me ciò non succeda mi spiace. Anche se, come dicevo prima, il alvoro è doppio: io dovrei anche imparare ad essere meno iper-sensibile e a fare meno filippiche (diciamo così).

                    1. Non ho seguito tutta la diatriba, ma concordo sull’invito ad un attimo di riflessione prima di inviare un commento ponendosi (per quanto possibile in un blog) anche nella prospettiva del “altro”…

                      Invito che ovviamente rivolgo anche a me stesso… poi si sa, non sempre ci si riesce 😉

  47. Io invece trovo che Anomimo abbia dato una lettura della questione condivisibiile, mi dispiace che sia stato tanto criticato ( come spesso accade a chi non condivide l’opinione della maggioranza ). Dov’è finita la tolleranza cristiana delle altrui opinioni?Ok lo spot è un po incasinato, d’accordo lo potevano fare meglio, ma non trovo che sia male fare dei test per proteggere chi ci stà accanto ( e questo vale sia per gli etero quanto per i gay). Tra l’altro basta una siringa in un parco e uno se la becca comunque, quindi anche senza darsi ” alla pazza gioia “, se si ha il sospetto di averla è bene fare i test per tutelare chiunque amiamo ( basta uno scambio involontario di sangue ).
    Mi pare eccessivo sollevare un putiferio su di uno spot fatto a cavolo, come ce ne sono tanti, poi ciascuno ha una sua opinione sull’uso del preservativo, ma mi pareva che si parlasse più che altro di test atti ad assicurarsi di non essere un pericolo per gli altrì. Per chi non vede cosa ci facciano due donne io un’idea ce l’avrei e anche il mio ragazzo……..ma non voglio scandalizzare nessuno! Un bacio.
    Ps siamo sinceri è più imbarazzante Banderas con Rosita, anche se la mia mamma invidia la gallina!

    1. admin

      senti babyduckling mi sarei un po’ stufato di sentirti dire ogni volta che qui chi la pensa diversamente non può parlare. Spero che le prossimi volta tu esprima il tuo pensiero tralasciando questo tipo di considerazioni altrimenti sarò costretto a darti ragione.

        1. 61Angeloextralarge

          Paperella del mio cuore: chissà perché ma me l’ero immaginato… Fa’ la brava, su!

          1. Io ci provo afare la brava…..ok non mi riesce proprio facile, questo me lo dicono anche a casa, stavo anche provando a sdrammatizzare. Se la devo dire proprio tutta più della pubblicità mi preoccupano le notizie del tg. Ecco, possiamo ancora ridere della pubblicità confusa, mi viene meno da ridere sulla notizia che chiude una fabbrica e 1000 persone perdono il posto, per questo ci sarebbe di che indignarsi.

              1. Io crdimi ci sono andata a votare sperando che cambiasse qualcosa invece siamo nei guai come prima, la democrazia è una bella cosa ma la nostra non funziona granchè: giusto questa mattina si chiedevano alla radio se Napolitano può farci qualcosa……ma lo hanno preso per Obama?

  48. Dino

    60 milioni di taliani e 42 miliardi di euro sperperati nelle spese militari. Dovresti indignarti anche per quelle. Oppure indignarti per l’uso improprio delle parole “missione di pace” per i militari italiani armati di tutto punto in giro per il mondo, in palese contrasto con l’art.11 della nostra bella costituzione. La mia idea di missione e di Pace è ben altra! Emergency gestisce il suo ospedale a Kabul per un anno con l’equivalente di due giorni, si, due giorni, di spesa militare italiana. Altro che preservativo….

    1. 28ottobre

      C’è sempre qualcosa di peggio, vero?
      Cogliere un po’ l’ironia non farebbe male, a volte.

  49. vitadastudentedimedicina

    Nel mondo, l’85% degli infetti da HIV contrae il virus attraverso rapporti sessuali. Trovo legittimo, da parte di chi ritiene che questa sia la strada migliore, praticare la via dell’astinenza o, di contro, avere rapporti non protetti con il solo partner (anche se questo non è garanzia di non infezione, bisogna vedere che ne pensa il partner).

    Tuttavia, le campagne per evitare questo stillicidio DEVONO essere fatte, per mille motivi. Tra cui quello di salvare la vita e migliorare l’esistenza ad un sacco di gente. Immagino che un Dio dell’amore, questo l’avesse messo in conto.

    1. 28ottobre

      Non pensi che prima di spendere soldi per una campagna pubblicitaria si dovrebbe almeno prima capire il livello di informazione delle persone riguardo al tema della campagna stessa?
      Sarebbe interessante sapere se dopo circa una trentina d’anni dall’esordio dell’aids, quante siano le persone così disinformate da non sapere utilizzare i preservativi per proteggersi o che non conoscono la possibilità di fare il test dell’hiv. Va bene che siamo una nazione di trogloditi ignoranti… però accidenti dopo così tanto tempo qualcosina la gente avrebbe dovuto impararlo visto che oltre certi limiti l’ignoranza è davvero una colpa.
      Ma dal momento che qualcuno ha iniziato il solito giochino basato sul “ti lamenti di questo, ma c’è quello che è ben peggio…”, allora mi chiedo perché non si vedano per esempio campagne sulle barriere architettoniche o comunque volte a risolvere i mille problemi in cui incorrono gli handicappati in Italia. Basterebbe provare a spingere una carrozzella per le vie di un qualsiasi centro cittadino per rendersi conto di che vita grama possa fare tanta gente impossibilitata a muoversi in modo normale. Ma di questo non frega niente a nessuno. Le vere urgenze sono altre… per esempio fare una legge per cui i milioni di gay che si trovano nei reparti di terapia intensiva degli italici ospedali abbiano il diritto di delegare al proprio amichetto il distacco della spina. Oppure chiamare matrimonio (mater-munus) quello che è impossibile rende tale nemmeno volendo.
      Fiori d’arancio per Caio e Sempronio… queste sono le urgenze delle nazioni “civili”…., poi se una ragazza in carrozzella vuole andare una sera al cinema, non può… a meno che non voglia stare in prima fila a tre metri dallo schermo, problema banalissimo da risolvere ma del quale, ripeto, non frega niente a nessuno.

      1. vitadastudentedimedicina

        Il “benaltrismo”, ovvero la cultura per cui i problemi impellenti sono sempre altri, è anche uno dei motivi per cui non si può mai risolvere nulla. Purtroppo, le campagne come queste sono ancora poche: quanti rapporti sessuali non sono protetti, lo sa? Sa quanto questo costa, in termini di qualità di vita ma anche economici? Mi crede se, con la competenza di chi queste cose le studia, le dico che se si riuscisse a ridurre il contagio (e si è visto che le campagne di informazione sono una via via estremamente efficace) si risparmierebbe tanto di quel denaro da poter destinare ad altri problemi?

        Si può svicolare dalle questioni, signor 28ottobre, solo nelle discussioni; nella vita vera è purtroppo impossibile.

        1. 28ottobre

          Il suo ragionamento funzionerebbe se si potesse prendere per vera l’affermazione che la diffusione del contagio sia determinata da una mancata informazione su come proteggere i rapporti sessuali.
          Ma si può seriamente affermare che oggi qualcuno, in Italia, non sappia come evitare le malattie sessualmente trasmissibili?
          In altri termini una campagna pubblicitaria di questo tipo è utile se informa mentre è inutile se ripete informazioni di cui tutti sono già a conoscenza.
          Oltretutto, nel 2011, un nuovo sieropositivo su tre risultava essere straniero. Forse sarebbe stata utile una pubblicità con i sottotitoli in arabo, in inglese o in francese, piuttosto che puntare, in modo del tutto subdolo e fuorviante, sulle abitudini sessuali di chi potenzialmente è a rischio. Non crede?

  50. Emanuela

    Grazie Costanza, sul detto spot mi era sembrato di cogliere gli stessi messaggi (nemmeno troppo subliminali), mi ero fatta esattamente la stessa domana sulla donna incinta e sulle due donne (??) ,non che nel secondo caso voglia un approfondimento…ma, diamine scienze era una delle mie materie preferite e lo spot ridisegnava le mie nozioni di anatomia umana. Quindi grazie mi sentivo la scema di turno a non seguire il filo logico dello spot.

  51. Matteo Donadoni

    L’uso più utile e divertente del preservativo è racchiuso nella desueta parola: gavettoni!!

  52. Donatella

    Ho visto lo spot e sono rimasta di stucco per il messaggio sin troppo chiaro.
    Questo è un vero e proprio lavaggio del cervello per chi non ha gli strumenti per capire che i preservativi sono il simbolo dell’ovvietà superficiale delle non-soluzioni.
    La verità sottesa è che l’ideologia del gender deve per forza e con ogni mezzo penetrare nel tessuto sociale e culturale al fine di trasformare antropologicamente l’uomo moderno, sempre più solo e disorientato. Deve distruggere il concetto naturale di famiglia, per creare individui sempre più schiavi di un sistema che consuma e usa il corpo come merce di scambio.

    1. 61Angeloextralarge

      Alvisuccio: dalla Lettera di Sant’Alvise Maria ai Costanzesi… o dalla Lettera di Sant’Alvise Maria ai Mirianesi? Mi puoi dare la definizione esatta? Grazie! Smack! 😀

  53. Donatella

    Per chi volesse approfondire consiglio vivamente la lettura del libro di Tony Anatrella “La teoria del gender e l’origine dell’omosessualità ” Edizioni San Paolo.

  54. Alvaro.

    Poiche’ accusato, da “Lau I.” ieri alle ore 08,04, di essere uno che non ammette il contraddittorio mi sono astenuto dal rispondere subito nella speranza, che si e’ poi rivelata essere errata, di aver sbagliato a scrivere quello che semplicemente pensavo. Quanto scritto ieri, non era frutto della mia fantasia e/o della mia ottusita’, era forte di altri botta e risposta accaduti in altri blog che frequento, che non portano mai a nulla se non alla fine anche a qualche insulto gratuito con relativo poi intervento del moderatore. E non e’ forse successa la stessa cosa anche qui’? Non c’e’ stato un botta e risposta abbastanza gratuito? Chiaramente, visto che siamo in democrazia, anche se a sentir parlare qualcuno mi comincio a domandare fino a quando, e’ giusto, giustissimo che ognuno di noi possa dire la sua, ma io penso che quando ci sono distanze cosi’ forti, per esempio ateo – cattolico; liberista – statalista, e cosi’ via, certi confronti non portano a nulla e ognuno rimane della sua idea. Differente e’ la discussione fra persone che hanno in comune una qualche matrice ma non sono in sintonia, e vorrei vedere che non succedesse, al 100% per cui parlano e ragionano almeno da una base di partenza comune. Comunque sia ben inteso che non volevo offendere nessuno e nel caso fosse successo chiedo scusa. Alvaro.

    1. admin

      @Alvaro:
      quanto hai ragione, purtroppo è una cosa che non entra nella testa dei tanti che si dicono democratici e pluralisti (e che criticano continuamente le scelte che si fanno su questo blog per la moderazione della discussione ) ma che invece in fondo non vogliono altro che il duello rusticano. Il blog così diventa una corrida delle idee, dove muore sia il toro che il torero.

  55. Lau I.

    Alvaro–> Accusa mi sembra davvero un parolone! Per usare parole tue mi è sembrata piuttosto “un’accusa preventiva” quella che hai rivolto al primo commento, assolutamente educato, di Anonimo. Sinceramente non ho letto tutti i 175 commenti sotto questo post ma posso dire con certezza di non aver insultato in modo gratuito nessuno! La libertà di parola è diritto fin quando non si dice niente di incostituzionale (e la nostra è una gran bella Costituzione che garantisce il rispetto di tutte le sensibilità!). E’ dove la forbice della distanza tra idee è più ampia che bisogna cercare fortemente un dialogo! Ignorarsi (la migliore delle ipotesi) o “farsi la guerra” (la peggiore) può essere la soluzione?

  56. Pingback: L’infermiera ugandese Busingye: «l’HIV non si vince con il preservativo» « Una casa sulla roccia

  57. Alvaro

    Io, e ci tengo a dirlo, non ho’ inteso “accusare” nessuno nel mio primo commento, ho’ semplicemente riferito di cose che avvengono in molti blog cattolici, punto. Per quanto riguarda poi gli insulti, cara/o Lau I., anche in quel caso mi riferivo a altri blog, ti prego di leggere e interpretare bene quanto da me scritto e vedrai che non parlavo ne di anonimo ne, tanto meno di te, che hai postato dopo il mio. Infine e chiudo, perche’ si sta’ avverando quanto da me scritto, non mi pare certamente questo il ne l’argomento, ne il luogo per parlare di Costituzione, parola della quale si fa’ troppo spesso uso e abuso e molti solo “pro domo sua”. Alvaro.
    P.S. Nil est dictu facilius.

  58. Pingback: Rivoglio il mio centesimo « Una casa sulla roccia

  59. Valentina

    A volte penso che essere cristiani sia difficilissimo. Ci hanno insegnato a non giudicare, eppure è così difficile, quando si è convinti delle proprie idee, non cadere nell’errore del giudizio.
    Io sono cristiana e mi interrogo. E solo una cosa credo sia giusta. Posso sbagliare, certo. Ci hanno insegnato la carità. Ci hanno insegnato la Verità. Noi la accogliamo, ma non possiamo comprenderla interamente. Perché come giudica Dio non lo possiamo sapere. Non possiamo sapere come Dio legge nel cuore degli altri. Ma una cosa la so. So che Dio non guarda agli uomini con il disgusto che noi riversiamo sugli altri uomini. Ed è il disgusto che non mi piace. Il disgusto che trovo anche, quando leggo commenti sugli omosessuali. Non credo che Dio guardi a loro come due “ragazzotti pelosi”, così come qualcuno li ha qui definiti. Come se queste persone non fossero nostri fratelli, che lo vogliano o meno, che CI vogliano o meno, che vogliano sentire la veirtà e seguirla o meno, come se Dio non avesse voluto anche loro tanto quanto ha voluto noi quando siamo venuti al mondo. C’è una certa dose di svilimento, nel liquidarli come degli invertiti contronatura. E se quello che fanno è peccato, come suppongo che sia, non è meno peccato il nostro scagliare la prima pietra non tanto a parole, con le quali siamo ancora bravi a giocare, ma con la prima reazione di disprezzo. Chi siamo per disprezzare? Non commetteremo forse quel tipo di peccato, quello sessuale, ma chissà quali altri il nostro cuore nasconde…e chi può stabilire che i nostri peccati, nella mancanza di carità o di ascolto o di generosità o di gentilezza, siano meno gravi? Io stessa, a volte, penso di essere così meschina che non mi sento degna di rivolgermi a Dio. E non è quel peccato che commetto, ma altri. Forse è con la nostra condotta di vita, che possiamo insegnare agli altri. Perché se è di Amore che parliamo, sappiamo anche che l’amore va donato con ancora più forza – insieme alla compassione – a chi non ci sembra meritevole di quest’amore. E’ facile accoglierci a braccia aperte, quando la pensiamo allo stesso modo. E’ meno facile calarsi nei panni del prossimo, quando il prossimo non è uguale a noi, quando ci rifiuta, o quando addirittura ci taccia di bigottismo (e quante volte succcede!). E se Cristo ci ama in ogni modo, noi che davanti agli occhi dell’Unico perfetto siamo così meschini e piccoli, chi siamo noi per guardare i nostri fratelli nella polvere e guardarli con cattiveria, con senso di fastidio? Non mi piacerebbe pensare che Dio, una volta che entriamo in Chiesa con tutti i nostri peccati e le nostre meschinità sulla testa, ci guardasse con l’occhio storto e pensasse “queste donnette ridicole”. Scusate se ho invaso le vostre conversazioni, con questa mia riflessione, che forse c’entra poco. Ma leggendovi questo ho pensato. Dovremmo amarci tutti, con leggerezza, con disponibilità, senza sentirci sempre aggrediti. Se davvero la nostra verità è la Verità, cosa in cui credo, portiamola nella nostra vita, usiamola con tutti, e speriamo che solo dal nostro esempio impari il mondo, come ha fatto Gesù – che alla fine, era l’Unico veramente autorizzato a predicare….mi scuso ancora per l’invasione. Un abbraccio in Gesù.

  60. Enrico - Innsbruck

    E’ possibile rivedere l’intervento di costanza di ieri (8. Marzo) presso il movimento pro sanctitate? Potreste caricarlo su youtube?

  61. Leonardo

    Se posso spendere il mio centesimo di saggezza (libertaria): il problema di queste campagne di stato è che sono, per l’appunto, di stato. Il governo, ovviamente, spende i soldi di tutti; perché ha deciso democraticamente che debba essere speso in quel modo; e questo è il limite della democrazia: che antepone il potere della maggioranza all’individuo. L’unica soluzione è che queste campagne siano lasciate ai privati (organizzazioni o singoli che siano), i quali, se ne hanno l’intenzione, possono raccogliere fondi e diffondere i messaggi che vogliono (e gli esempi di campagne di sensibilizzazione privata sono innumerevoli), a pagamento; (e non tramite veicoli di comunicazione di massa statali, altrimenti saremmo al punto di prima).

  62. LIVIA

    Aggiungo la mia a questa lunghissima serie di considerazioni anche molto aggressive, segno che il tema è sentitissimo. Nono sono riuscita a leggerle tutte, intervengo brevemente – non avendo visto lo spot – per dire questo:le realtà relazionali che avete scritto essere prese in considerazione dal breve filmato sono quelle che si stanno diffondendo sempre più – non so in quali dimensioni ma cmq all’ennesima potenza rispetto a pochi anni fa – e quindi è comprensibile che la comunicazione semplicemente pone a base questo DATO DI REALTA’.
    Oltre alle riflessioni ed alle critiche basate sulla propria fede occorre che ci facciamo però anche e prima di tutto la fondamentale domanda: come mai la realtà è questa? I cristiani non hanno dato la testimonianza necessaria? Sono stati incoerenti? Sono stati troppo discreti o silenti? Non si può solo censurare e criticare gli altri, mica possiamo pretendere che siano tutti i cattolici! O no?

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