di Costanza Miriano
La prima cosa che salta agli occhi a guardare donne e uomini, è che esistono. Il che già mi pare una notizia, in questa epoca di annunci definitivi – la fine degli uomini, la fine della distinzione tra i sessi (scemi noi che pensavamo che fossero due, dice che sono cinque), la fine del lavoro e varie altre fini periodicamente declamate.
Uomini e donne invece sono lì, e lì rimarranno, se non altro perché a loro, checché ne dicano gli illustri pensatori che si esibiscono qua e là, è affidata la sopravvivenza della specie umana. Rimarranno, uomini e donne, con la loro benedetta irriducibilità, che ci rende profondamente incompleti e sempre alla ricerca gli uni delle altre.
Quello che manca, casomai – a parte il tempo, il parcheggio e la coca light alla ciliegia, sempre introvabili – sono uomini e donne adulti, cioè capaci di giocarsi la vita seriamente. In questo sì che c’è una parità indiscutibile.
Difficile trovare uomini e donne che non siano ragazzini, eterni adolescenti che credono di avere sempre davanti a sé un bivio, un’altra possibilità, una seconda palla da servire, quando tante volte tocca solo stare lì, al chiodo, a rispondere alla palla che ci ha tirato la vita. Una vita che dobbiamo imparare a spendere tutta, senza tenerne una goccia, ma in modo profondamente diverso, maschile e femminile.
Con Sposati e sii sottomessa ho cercato di diffondere tra le mie amiche quello che ricordo per prima a me stessa (mio marito dice sempre che la vorrebbe conoscere, quella meravigliosa autrice del libro), e cioè che lo specifico della donna è l’accoglienza, la capacità di smussare e mediare, di stare sotto, “con l’intuizione – come scrive Joseph Ratzinger – che il meglio della sua vita è fatto di attività orientate al risveglio dell’altro, alla sua crescita, alla sua protezione”.
Quanto all’uomo, il suo speciale modo di perdere la vita è morire prendendo su di sé i colpi, a scudo di quelli che gli sono consegnati. A volte morire tutto insieme, il più delle volte a fettine, a briciole anche. Sposala e muori per lei voleva dire questo agli uomini, ai mariti delle spose sottomesse. Volevo scrivere un libro che dicesse agli uomini come li vogliamo. Nobili, pronti a dare la vita, generosi ed eroici. Ho fissato a lungo lo schermo del computer, trascorrendo notti insonni (anche grazie all’aiuto di pocket coffee e pane e salame), cercando di trovare uno straccio di ispirazione. Poi ho guardato mio marito. Siamo onesti. Ha mai fatto qualcosa per una predica che gli abbia fatto io? Ma direi di più, l’ha mai ascoltata una delle mie prediche? Alla fine quindi ho scritto un libro diverso (anche se il titolo è rimasto quello che avevo pensato all’inizio).
Noi donne quasi sempre questi uomini li vogliamo correggere, plasmare, formattare: “mi vai abbastanza bene, ti prendo, poi però ti miglioro io”. Credo che non ci sia niente che dia più fastidio all’uomo che sentire la sua libertà costretta e minacciata.
Se c’è un modo per invitarlo all’eroismo che tanto desideriamo da lui, è solo lasciandoci inseguire con la nostra bellezza, senza parlare troppo, chiedere, rimbrottare, dirigere e correggere, ma aprendogli la strada con l’esempio, “risvegliandolo”, come dice il Papa, con la bellezza più sontuosa di cui i nostri gesti siano capaci. Solo così potremo chiedergli, mutamente, di essere autorevole, coraggioso, onesto, leale, generoso.
È la generosità, infatti, il tasto debole dell’uomo, è per questo che san Paolo lo invita a morire, mentre la donna deve lavorare sul suo desiderio di controllo e manipolazione, come dice chiaramente l’apostolo nella Lettera agli Efesini.
Una volta capite le differenze – e certo ogni uomo e ogni donna vivono con diversa intensità la loro specificità maschile e femminile (non cominciamo con le donne che sanno cambiare le ruote e gli uomini lavare i piatti, non è questo l’essenziale) – si può provare a costruire la cattedrale di un amore stabile e fecondo, che non ha niente di romantico, almeno come è volgarmente inteso qui in occidente, ma è più simile a un’ascesi in cui due persone che lavorano ciascuna su di sé incontrano e abbracciano le proprie povertà senza mai rinfacciarsele, perché sanno che alla fine l’altro non è che un promemoria dell’unico amore che veramente ci sazia, colma le voragini e mai ci delude, quello di Dio.
***
Le illustrzioni sono di Giulietttt (il suo vero nome è Giulia Amadei, graphic designer e illustratrice), realizzate appositamente per il libro Sposala e muori per lei. Nei prossimi giorni ne pubblicheremo altre.
Forza, Costanza e dintorni!
Seconda, dietro Karin! Mica male!
A st’ora non sono in grado di distinguere, neanche guardandoli, uomini e donne: smack a tutti! 😀
“Sante” parole Costanza…
Parlando da “marito”, credo che quello che chiediamo a Voi (mogli), sia il sentirci amati così come siamo, con tutti i nostri limiti e difetti, quelli personali e quelli che ci vengono dall’identità di genere.
Sapere che Voi siete casa, il nostro approdo, il ritorno, il riposo. Spose, amanti, amiche, sorelle in Cristo. Il Dono di Dio alla nostra vita.
Sapere che non ci considerate l”uomo migliore del mondo”, ma certamente l’uomo migliore che potevate avere (anche se sappiamo di non esserlo…)
Questo ci dà il desiderio di essere migliori, di spenderci per Voi, di dimenticarci un po’ di noi. Di faticare, di combattere, di difendervi, di non tradirvi mai, mai ferirvi, mai deludervi. Perchè è il solo modo di ricambiare il Vostro Amore per noi.
Certo, Cristo ci chiama a morire per Voi, indipendentemente da Voi, e dal Vostro Amore per noi… sempre noi come Voi, amando per primi. Il mio scrivere non era porre una condizione quindi, ma una lode a Dio per donne come Voi.
ma poi lo scrivi anche un libro per come e dove rintracciare questi uomini adulti e maturi…..
Ma è facile… si chiedono a Dio 🙂
Ebbé ma è proprio quello il problema, no? E l’autrice di questi bei libri e le sue simili dove stanno (come chiede il marito di Costanza).
Bisogna sapersi riconoscere e ritrovare sotto strati e strati di peccato, di acciacchi, di storture, di bende e cerotti e avviarsi per strada. Mi sa che la chiave è “”abbracciano le proprie povertà senza mai rinfacciarsele””… bella fregatura 😀
In bocca al lupo, Costanza! Speriamo che il nostro (mio) brutto carattere non ti abbia alienato dei potenziali acquirenti 🙁
Li abbiamo plasmati, effeminati, ci piaceva l’idea della parità assoluta dei sessi, abbiamo cercato di assomigliare sempre di più a loro, gli uomini, stessi orari di lavoro, stesso piglio e anche di più. Nel frattempo abbiamo cercato di farli assomigliare di più a noi, Ci piaceva l’idea che sapessero cambiare pannolini, lavare i piatti, assistere felici al parto del loro figlio, intenerirsi davanti a un neonato, schermirsi per un complimento. Ora si fanno la ceretta, si sfoltiscono le sopraciglie, sono i maggiori consumatori di prodotti cosmetici e a noi manca tanto quel maschio che sa dire SI SI NO NO, che sa offrire una spalla alla nostra frahgilità e guardarci da lontano fare cose eroiche in modo quotidiano!!! L’è tutto da rifare?
“Se c’è un modo per invitarlo all’eroismo che tanto desideriamo da lui, è solo lasciandoci inseguire con la nostra bellezza, senza parlare troppo, chiedere, rimbrottare, dirigere e correggere, ma aprendogli la strada con l’esempio, “risvegliandolo”, come dice il Papa, con la bellezza più sontuosa di cui i nostri gesti siano capaci. Solo così potremo chiedergli, mutamente, di essere autorevole, coraggioso, onesto, leale, generoso.”
Quanto è vero Costanza! Auguro a te un mondo di bene, perché sei un dono per tutti noi!
Mi senmbrano parole sante frutto di un’innata sensibilità umana e di una particolare intuizione, sgorgano come acqua limpida in questo mondo arido e assetato. Auguro ogni successo a Costanza in questo giorno speciale sperando che l’editore sia anche puntuale con i pagamenti:-)).
Per me oggi è anche il giorno di Chelsea-Juventus e quindi aspetterò un altro giorno prima di morire per lei.
Bellissimo articolo!!!
Auguri Costy per questa nuova avventura !! Mio marito oggi è a Roma e spero tanto che torni con il mio regalo !! Bacio da Firenze
Su IL FOGLIO di oggi c’è una pagina intera dedicata “Sposala e muori per lei” con un ampio brano del libro e articolo di Camillo Langone
Buon giorno Costanza!Quando ci siamo fidanzati io e Francesco abbiamo deciso di restare noi stessi, lui non sarà mai me e io non diventerò lui. Nella coppia ciascuno ha i suoi pregi e i propri difetti. Che c’è di più bello? Di certo non voglio vivere con una mia copia maschile, che orrore!Lui è bello così com’è perché siamo complementari.
Ok ricordatemelo quando mi fa arrabbiare…..
Pingback: Adesso siamo pari! …o no?
Grazie. Le tue sono parole di Vita Eterna. Sei uno strumento che Dio sta usando per parlare all’uomo. Preghiamo per te.
E’ arrivato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ;-D …vetrina in allestimento…..
Una delle mie librerie preferite 😀
CONGRATULAZIONI per l’uscita del nuovo libro!!!
Alvise, che bello rivederti! Come stai?
IMMENSO Cyrano!!!
…come sto? “la morte si sconta vivendo”
…e la vita si scopre morendo (magari a fettine 😉 )
ALVISEEEEE!!!!
sei citato anche tu nei ringraziamenti.
SMACK!!!
Carissimo! Bentornato!
Oh, bene. Cominciavo a preoccuparmi 🙂
Finalmente si dicono le cose come sono. Ogni volta che sento ricordare alle mogli la sottomissione citando Efesini, tutte le donne presenti, nella migliore delle ipotesi si prodigano a rispondere che “sì, ma si dice anche che il marito deve dare se stesso per la moglie”, spiegando che intendono il “darsi per lei” come il morire PER MANO di lei, cioè il marito dovrebbe essere accondiscendente con la NON sotttomissione della donna, perchè tanto la missione del marito è quella di morire per la propria moglie, anzi, quasi dovrebbe ringraziare la moglie per il fatto che si ribella all’idea della sottomissione. Se ciò non si avverasse crudelmente, ci sarebbe da farsene grandi risate di questi corto circuiti di pensiero. E’ meglio, perciò, spiegare (come fa Costanza) che è scritto “come Cristo ha amato la Chiesa”, quindi non facendosi crocifiggere dai suoi intimi e dai suoi amici (come per un marito lo è la propria moglie), bensì da tutti gli altri (soldati e governatori romani, sommi sacerdoti, la folla, etc.), dal mondo esterno, per custodire il dono della Sua Chiesa, per farla vivere col Suo Sacrificio. Perchè “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv, 15, 13) – [molto interessante anche come prosegue il testo di Giovanni: “Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando” (Gv 15, 14)] – . Comunque, in modo simile, il marito diventa l'<> della sua famiglia. Grazie a Dio per Costanza!
Una bellissima, attenta e dettagliata recensione su LAPORZIONE.it di “Sposala e muori per lei” ad opera di Giovanni Marcotullio (già autore di una delle più belle recensioni di “Sposati e sii sottomessa”)
http://www.laporzione.it/2012/09/19/adesso-siamo-pari/
Wow, Admin, grazie tante per questa menzione d’onore sul blog! 🙂
Più ci penso, più mi vengono in mente altre cose che avrei voluto dire, ma una recensione non deve mica sostituire il libro! 😉
Grazie ancora, e saluti a Costanza.
Una recensione stupenda, direi quasi un’esegesi! 😀
Wow, grazie anche a te! 🙂
Admin, se è così, pubblicami ancora! 😀
Con quella penna quando vuoi. Saremmo onorati di averti fra i nostri autori!!!
wow (!?!) vabbè :-/
Comunque ho letto la recensione citata e devo dire che se il libro è veramente come Marcotullio lo descrive una buona parte delle mie obiezioni a costanza sul suo primo lavoro trova delle soddisfacenti risposte.
Aspetterò ovviamente di leggere lo “sposala”, ma l’idea espressa “Sì, resta verissimo che «l’uomo vedendo la nostra generosità sarà invogliato a dare la vita per noi» (35), ma appunto, “invogliato”, non “necessitato”, e potrà sempre comunque, misteriosamente, rifiutare: ” è uno dei punti su cui nei tempi antichi di questo blog mi sono più soffermata a criticare le tesi di Costanza. Bene bene… come ho già scritto tornerò presto. Baci!
Auguri!!
Mi colpisce la differenza nei titoli “SposaTI” e “SposaLA”. Suppongo sia perché nel secondo si dà per conosciuta l’esistenza della sposa sottomessa del primo libro, giusto?
Potrebbe anche sottintendere che per la donna in fondo è importante raggiungere lo stato matrimoniale, mentre per l’uomo il fine non è lo stato, ma la persona che ha scelto e che è bene sposare invece di tenerla come eterna fidanzata o convivente…però non penso che sia l’interpretazione corretta dei titoli!
Oh, finalmente una che se ne accorge! 🙂
Una delle prime cose che ho detto a Costanza, quando l’ho conosciuta, è che ero rimasto folgorato da come – nel riflessivo-passivo del primo titolo – avesse cercato di riproporre il costrutto mediopassivo del greco “γαμίζω”, che vale solo per le donne! 🙂
ma secondo me Lidia non ha mica torto…. gli esortativi Spsati e Sposala sono pensati per questo: donna, togliti di dosso tutti i preconcetti di autonomia e sposati, uomo, deciditi una buona volta e fermati su una donna, sposala! 🙂
difatti è proprio così…
Auguri d’oltralpe!!!
Bello quello che scrivi. Purtroppo ho visto una famiglia sfasciarsi perche’ lei pensava che con il matrimonio lui avrebbe messo la testa a posto.
Io dopo qualche anno di matrimonio- fra qualche giorno sono 7 – ho imparato che tutti sull’altare, in quel giorno magico pieno di benedizioni, pensiamo che stiamo sposando un santo, ma poi ci accorgiamo che e’ un peccatore come noi; da questa scoperta poi nasce, secondo me, un amore piu’ vero e piu’ profondo, che sceglie davvero l’altro.
Comunque gli uomini veri sono difficili da trovare se li cerchiamo in posti sbagliati. Io per trovarlo ho seguito il consiglio del mio padre spirituale, p.Giovanni: sono andata in Porziuncola e’ ho pensato se fra le persone che conoscevo ce n’era uno che potessi almeno prendere da metro di misura; questo uno era il mio amico Francesco che pero’ aveva 8 anni piu’ di me (io ne avevo 17), romano (io lucana), che viveva per lavoro in Svizzera. Lui chiaramente era irraggiungibile per distanza, per provenienza culturale e per tante altre cose, ma io dissi al Signore che quello era il modello di uomo, uno cosi’, come il mio amico che sapeva vedere subito le cose belle e con tanta liberta’ incamminarsi verso di esse. Dopo un paio di mesi proprio quel mio amico Francesco ha cominciato a telefonarmi e a corteggiarmi tanto che dopo due anni ci siamo sposati e adesso ci godiamo i primi sorrisini di Samuele nostro terzo figlio 🙂
anche su ZENIT
http://www.zenit.org/article-32663?l=italian#.UFmDD_MUMwI.twitter
COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: nei giorni scorsi mi è stato chiesto più volte se sarebbe stata disponibile la versione E-booK ed avevo risposto che per il momento non era prevista; mi ero sbagliato su AMAZON c’è!
Grande Admin!!! Corro a scaricarla!!!!
Fatto!!!
Questa recensione mi è molto piaciuta…
Bravissima!
Sono contenta che ti ho ‘scoperto’. Da tempo che cercavo un libro in italiano (sono americana) che comunicasse questo. Tre anni fa mia cognata Americana mi ha regalato un suo libro (Captivating – Unveiling the Mystery of a Woman’s Soul by Stasi & John Eldredge) che mi ha ‘cambiato la vita’ sono tentata di dire, ma è così. Mi ha cambiato il modo di vedere le cose, especialmente su il mio proposito essendo stata creata femmina, sempre nella Sua immagine, ed la mia personale relazione con Dio. Esiste quello per i uomini (Wild At Heart -Discovering the Secret of a Man’s Soul by John Eldredge) Miio marito (italiano) ed io abbiamo cercato di ‘tradurre’ questi ad alcuni di nostri amici, ma risultava difficile, aparte il cercare di essere “l’esempio” in vita, non che questo sia meno difficile!
Se leggete l’inglese ve li suggerisco.
Aspetto con molto entusiasmo il tuo ultimo libro.
Grazie Costanza!
Scusate se il mio italiano non è corretto!
Pingback: Sposala e muori per lei - Il nuovo libro di Costanza Miriano | Cammino.info
Grazie Costanza!!
Ma in Sicilia c’è già? Help voglio una copia subito! Non è che devo strapparmi i capelli con altre Miriano-fans urlanti?
I Bassotti vorrebbero sapere se ci sono gadgets per chi lo aquista il primo giorno ( come nei film della Disney) che so una Coca light o lacci per scarpette da corsa.Scherzo,un abbraccio Costanza e tanti auguri!!!
@ Velenia
http://ouaibelephant.free.fr/Asterix/The_Beatles.gif
Acciuffato! Sto correndo lungo il corso di Perugia nella speranza che riuscirò a percorrere 40 km in mezz’ora e riuscire a vedere mio marito almeno per un bacio. Costanza oggi non sono una buona moglie, non gli ho lasciato neanche il pranzo pronto povero piccolo!! Pero’ la cosa positiva e’ che alla Feltrinelli la mia era l’ultima copia!!! Insomma nel territorio Perugino stai andando alla grande!!!!
Sperando di non venire “lapidato” o come minimo “bannato” 🙂 devo pubblicamente confessare che non ho letto nessuno dei libri di Costanza (ne avevo sentito parlare).
Mi ha colpito la sua intervista a “A Sua immagine” (dico bene?), così ho cercato di lei sul web e ho trovato il blog 😀
Bisognerà che li compri e li legga… intanto il primo lo regalo a mia moglie (tra poco è il suo compleanno) così poi me lo leggo anch’io.
“intanto il primo lo regalo a mia moglie (tra poco è il suo compleanno) così poi me lo leggo anch’io.”
Ho usato la stessa tattica… con la sola differenza che l’ho letto prima di mia moglie:-) (come credo tanti altri qui presenti…)
Eh… troppo vicina la data, lo leggero “dopo” 🙂
Io mandai mio marito a comprarlo perchè mi vergognavo a pronunciare la parola “sottomessa”.Sembra un secolo fa,da allora,grazie a Costanza e a tutti voi mi si è aperto un mondo,non posso dire di essere diventata una dolcezza,ma almeno prima di dispensare battute velenose al mio consorte ci penso un pò su!
Allora il tuo nick va cambiato… o le tieni a ricordo dell’ “uomo (donna) vecchio”? 🙂
Pingback: Su “Sposala e muori per lei” « Una casa sulla roccia
L’ho appena comprato ! Evvai !
” Pero’ la cosa positiva e’ che alla Feltrinelli la mia era l’ultima copia!!!”
Prenotato alla Mondadori……per non rischiare…….visto che fino a questa sera non potrò andare a prenderlo!!!
Già comprato!
Non vedo l’ora di leggerlo.
Anche se ibs é possibile acquistare ebook: io l’ ho appena fatto!
Ho letto sia il brano del nuovo libro di Costanza, pubblicato su “il foglio quotidiano”,
che il commento di camillo Langone. Del brano non ne voglio parlare. Quando avrò letto il libro
intero credo avrò un’opinione fondata, quale che sia e (ovviamente) quale che sia il valore che potrà avere la mia opinione (quale che sia):
Langone:
“Non cerco prove dell’esistenza di Dio. sarebbe un lavoro inutile, tanto grande è l’evidenza(sic!)Cerco invece, sempre più spesso, prove dell’esistenza del cristianesimo […]per me una delle poche prove dell’esistenza del cristianesimo è Costanza Miriano”
Perché? Perché Costanza Miriano 1) non parla mai male di nessuno, non giudica. 2) Costanza Miriano non sporge querele. E’ in credito, ma non passa alle vie legali. 3)Costanza Miriano ha impostato la sua biografia e la sua bibliografia sulla Lettera agli Efesini.
Che dire? Cominciamo da 3. Impostare la propria vita e la propria bibliografia sulla Lettera agli Efesini non mi sembra una ragione né necessaria né sufficiente per vivere da cristiani.
Poi la 2. Certo, è una questione di onore non andare a pigolare nei tribunali per avere giustizia.
Nella malavita (per esempio)è la prima regola non denunciare mai nessuno. Ma non vedo anche qui il lo stampo esclusivo e inconfondibile dell’essere cristiani.
Numero 1. Cosa vuole dire “davvero”il Vangelo quando dice non giudicate e non sarete giudicati (a parte il fatto che uno ptrebbe anche non giudicare e poi essere giudicato, anche su questa terra, per come lui ha vissuto, o bene o male, o zero, o un solo il numero del codice fiscale).
Quello che penso io che sia essere intelligenti, scrivere cose intelligenti, ragionare in maniera intelligente (ammettendo fosse possibile) è la capacità di prendere in considerazione tutte le circostanze le eventualità le variabili eccetra di una questione di un argomento di un ragionamento. Come nel gioco degfli scacchi per arrivare in fondo, per giocare bene la partita (non necessariamente vincere) uno deve poter vedere qule sono le possibilità sue e e dell’altro(o degli altri) in tutti i momenti. Essere cirsitiani si può intendere (secondo me) in tanti modi tutti egualemnte dignitosi e rispettabili (farisei a parte? ma non è giudicare anche questo?)
A volte si è parlato in questo blog, e ci siamo azzannati alle polpe,di principi non-negoziabili,
Anche il matrimonio è uno di questi?
Alvise, io rinuncerei a ragionare razionalmente sulle iperboli langoniane. Anche a me non è piaciuto granché quel boxino e, come ha ammesso lo stesso Langone, non so quanto possa giovare a Costanza quella sorta di beatificazione
Nella pausa pranzo sono andata a comprare la mia copia…mettermi a leggerlo in ufficio non mi pare il caso, però l’ho sfogliato e ho visto il mio nome tra i ringraziamenti…grande emozione e lacrimuccia…
Grazie Costanza…
😉
Possibile che nessuno abbia già finito di leggerlo? 🙂
Io purtroppo sto preparando un esame se no l’avrei già letto tutto nel pomeriggio sigh! Be’ la cosa positiva e’ che almeno me lo gusto di più, devo iniziare il quarto capitolo. Il prossimo passo e’ trovare il modo di inserire Costanza nella tesi!!!
Credo sia un’ottima idea questa di “inserire Costanza” [spero non di persona :-)] nella tua tesi, non tanto per Costanza ma per “veicolare” anche in questi ambiti idee “fuori del coro”.
Facci sapere…
Infatti e poi mi pare che la mia facoltà sia uno degli ambiti più appropriati visto che e’ Scienze dell’Edicazione! Ci sarebbero tanti spunti da prendere, ciò che vorrei riuscire a fare e’ trovare un filo logico che colleghi Costanza e Maria Montessori, uno dei miei idoli (sii lo so che non bisogna concentrarci sui falsi idoli e pensare solo al Principale, ma via su Maria Montessori e Francesco Totti si puo’ fare un eccezione!) A parte gli scherzi sento di aver trovato l’intuizione giusta perché io quando leggo le parole di Costanza sento affermarsi la mia identità, sento l’emozione che provavo durante il corso prematrimoniale, sento che attraverso di lei Dio stesso mi sta parlando indicandomi la giusta via da seguire. Lei riesce a tradurre in parole quello che da sempre e’ stato il mio pensiero! Non posso non inserirla nella tesi, lei che ogni giorno e’ per me fonte immensa di crescita; e poi sara’ proprio bello inserire anche i suoi due libri nella bibliografia e il blog nella sitografia da cui ho attinto! Ho ancora tempo fino a giugno quindi mi raccomando, se avete qualche idea aiutatemi!!!
Appena comprato in formato Kindle (al limite mi faccio autografare da Costanza il tablet alla prima occasione!), praticamente sciolta alla lettura dei ringraziamenti.
Sarà di default il mio regalo di Natale per amici e conoscenti (in formato cartaceo, non mi posso permettere un tablet a testa :-)). Obiettivo: triplicare le vendite del primo volume e sfondare anche all’estero! O, ancora più ambizioso, aiutare qualche coppia a santificarsi reciprocamente.
Nella libreria principale della città in cui mi trovo “in missione per conto di Dio”; colloquio con commesso maschio:
– Scusi, sto cercando il nuovo libro di Costanza Miriano… esce oggi.
– Costanza chi?
– Costanza Miriano, l’autrice di Sposati e sii sottomessa che avete ancora in vetrina…
– Ah, sì ne ho venduta una copia anche questa mattina…
– Ecco, appunto, io starei cercando il nuovo libro: “Sposala e muori per lei”
– Ma che è una suora questa?
– Non mi sembra! Cambia qualcosa?
– No, no, facevo per dire… allora vediamo… sì, sì è arrivato proprio oggi…
– Come in tutte le librerie italiane, credo…
– Solo che è ancora dentro gli scatoloni… adesso non ho tempo, ripassi nei prossimi giorni…
– La ringrazio, lei è molto gentile…
Urge prendere appuntamento con l’autrice per presentazione del libro da queste parti!!! 🙂
Condivido, e questa volta non mancherò.
Nel frattempo acquisto online il libro, mi è più facile. 😉
fra Filippo Maria: sìììììììììììììììììììì! Dai!!!! 😉 😀
Dopo mezz’ ora di corsa entro in libreria “Il Punto”. Mi rivolgo trafelato alla commessa: “E’ arrivato il libro di Costanza Miriano Sposala e muori per lei? Lei mi guarda sorridendo con aria perplessa. No, aggiungo, io son già morto. Comunque era arrivata giusto una copia che ora è nelle mie mani.
Qua siamo a frenesia da iPhone 5… 🙂
Cmq la mia copia di “sposati e sii sottomessa”, l’ho comprata oggi (buuuu), vi farò sapere se son stati soldi spesi bene 🙂
Alle Paoline c’erano due copie, ne ho pigliata una, ma mia madre l’ha intercettata. Quindi leggerò quando avrà finito lei. O ne comprerò un’altra.
Frattanto ringrazio Costanza per avermi menzionato 😀
Incrediblmente sono riuscito a trovarlo anche io, in queste lande desolate ai confini orientali d’Italia! (dico solo che ho cominciato a scorgere Sposati e sii sottomessa nelle librerie solo a fine primavera-inizio estate…)
Anche io ringrazio di cuore Costanza per la menzione nei ringraziamenti, tra Alessandro e Angelo XL mi trovo proprio bene! 🙂
🙂
Andreas: anche io accanto a te mi trovo proprio bene, soprattutto perché all’altro fianco c’è Alvise… Alvise? Scheeerzo! 😉
Ecco da dove viene quel brontolamento continuo…. 😀
Per quanto ”stanca di guerra’ e coi cabasisi spiaccicati non posso farti mancare ,oh piume delle mie piume,il mio sincero affettuosissimo abbraccio.Comprerò sicuramente il tuo nuovo libro, godrò del tuo humor,troverò diverse cose che mi faranno incazzare ma sono contenta che tu l’abbia scritto e che sia apprezzata. Da un buco nero negli spazi siderali pieno di antimateria : CHE LA FORZA SIA CON TE!
Admin: Sposati e sii sottomessa, pag. 221 del nuvo catalogo ed. Shalom… ma Sposala e muori per lei non c’è…
The e-book is on the tablet.
My tablet of course…..
Grazie per la citazione insieme a tanta bella gente.
Adesso copia cartacea e conto su autografo e dedica come per il primo.
Leggerò il libro con l’entusiasmo con cui leggo gli articoli di questo blog. Grazie.
Stefano
Costanza!!!!!! Scusa il ritardo, ma ieri sono stata quasi tutto il giorno senza connessione, ero a un matrimonio!!!
Congratulazioni!!
Oggi cercherò il tuo libro, tornerò presto a commentarlo ma intanto ti mando un abbraccio! Ciao!
Pingback: Il nuovo libro di Costanza Miriano sulla Famiglia cristiana: dedicato a “lui” | www.santamariaelemosina.it
Io stavo aspettando il tuo libro per me e per fare il regalo ad una coppia di neo sposini. La pubblicazione del secondo libro mi ha tolto di mezzo un problema: come regalare il tuo libro senza creare una crisi all’amica di turno. Se è una già maritata in mezzo alla bufera non ci sono problemi (di solito quelle avevano già sentito da me con meno simpatia!). Infatti sono la spacciatrice ufficiosa del tuo libro qui nel pavese. Ma nel caso delle giovani spose diventava più difficile. Ora non ci sono più problemi, siamo pari, ma non uguali!!!!
“Sposala e sii sottomesso”. perchè no? puoi! (Se può lei…)