di Jane
Lo scrittore britannico E. M. Forster diceva che se non ricordiamo non possiamo comprendere. Ricordare significa, letteralmente, ripassare dalle parti del cuore. In fondo, forse, è vero che la vita è quella che si ricorda e che si è in grado di raccontare.
Infatti, non possiamo avere in mente tutto, è umanamente impossibile. La nostra mente trattiene solo parte dei nostri ricordi, solitamente quelli che appunto ci hanno toccato il cuore. E sono tanti i ricordi che vorremmo eliminare e che, invece, rimangono lì, indelebili, contro la nostra volontà.
La nostra memoria è la memoria della nostra esperienza, delle persone che abbiamo incontrato, delle parole che abbiamo detto e di quelle che abbiamo ascoltato. E’ la memoria degli sguardi che abbiamo incrociato, delle mani che abbiamo stretto, dei sorrisi che abbiamo strappato e che abbiamo regalato. E’ la memoria degli insegnamenti che abbiamo ricevuto, dei rimproveri che abbiamo subito, degli appuntamenti che abbiamo accettato. E’ la memoria delle lacrime e delle risate, dei litigi e delle confidenze. E’ la memoria delle amicizie e delle inimicizie, delle complicità e delle incomprensioni. E’ la memoria degli errori e dei successi, è la memoria dell’amore, e di tante altre cose.
Qualche giorno fa ho letto la notizia di una ragazza affetta da una malattia rarissima, la sindrome di Susac. Questa patologia riduce la memoria ad un massimo di ventiquattr’ore. Come se domani ci svegliassimo senza ricordare tutto ciò che è accaduto prima di quella notte. Come se tutta la vita, senza che ne siamo consapevoli, durasse un solo giorno.
Insomma, forse questa disgrazia è una delle più grandi che potrebbero capitarci, perché davvero ci intrappolerebbe nel presente, senza lasciarci la possibilità di fare tesoro della nostra esperienza. La memoria, infatti, conserva il ricordo di ciò che ci è capitato, e permette di riprendere mentalmente l’evento e di rifletterci sopra. In questo senso se non ricordiamo non possiamo comprendere.
La memoria è un diario mentale, di cui possiamo sfogliare le pagine in ogni momento, anche nei sogni. E anche se non lo vogliamo, esse si sfogliano da sole o vengono sfogliate da altri. Quelle pagine, tuttavia, sono anche scritte da altri. Sì, perché i nostri ricordi sono integrati da quelli delle persone che fanno parte della nostra vita, le quali contribuiscono a ricostruire il nostro puzzle biografico.
La meraviglia della memoria è anche il confronto di ricordi: la diversità tra le persone fa sì che uno stesso accadimento sia vissuto, interpretato e ricordato in maniera differente, e la messa insieme dei ricordi ricostruisce, per quanto possibile, la verità.
Non possiamo ricordarci tutto, e le persone della nostra vita sono lì apposta per arrivare dove noi non arriviamo e per raccontarci le vicende che noi abbiamo dimenticato (chissà poi perché dimentichiamo, perché manchiamo agli appuntamenti, perché non ricordiamo certi particolari…). Come nel film The notebook, in cui viene mostrato come l’amore tra due persone possa essere tale da far diventare due amanti una cosa sola: l’uno la memoria dell’altra, l’uno la vita stessa dell’altra. (Per la visione del film è consigliata la presenza di una scorta massiccia di kleenex)
cara laura,
citi una malattia che conosco e mi permetto di segnalarti che non hai citato in maniera corretta, d’altra parte se la bibliografia è wikipedia non si può pretendere.. La sindrome di Susac è caratterizzata dalla triade encefalopatia, ipoacusia neurosensoriale di solito bilaterale e occlusioni dei rami arteriosi della retina.Encefalopatia è un termine generico che comprende tutte le malattie cerebrali, soprattutto quelle cronico-degenerative. Quindi la sintomologia propria della sindrome non è quella che citi, in genere prevalgono disturbi psichiatrici e solo raramente si può verificare una perdita di memoria. Quindi i soggetti affetti da sindrome di Susac hanno cefalee, perdita di udito e perdita della vista. La memoria è un optional raro.
Ma questo non cambia molto il senso del tuo discorso che, Susac a parte, mi ha fatto riflettere.
usi la parola “comprendere” che significa Contenere in sé!
La comprensione è quel punto di arrivo che origina nella percezione dei sensi quindi attraverso il raziocinio arriva all’assimilazione della conoscenza ed infine diventa comprensione profonda. Si giunge quindi all’appropriazione di una certa verità che da quel momento in poi diventa parte di noi e che la memoria ci aiuterà a conservare.
per questo “se non ricordiamo non possiamo comprendere”, non possiamo contenere in noi senza memoria.
tu invece interpreti la frase come se la memoria appartenesse ad una fase del processo di conoscenza.. ma questo non è il percorso segnalato dalla gnoseologia aristotelica e nemmeno da quella moderna. Per caità, esiste un ruolo della memoria nel processo di approfondimento della conoscenza ma qui credo che ci si stacchi completamente dal senso della frase di Foster.
e gli istinti,che sono reazioni comportamentali innati,invece,quale gnoseologia te li ha insegnati?
e la legge naturale iscritta nel cuore dell’uomo fin dall’inizio dei tempi da quale percezione sensoriale la ricavi?
e le esperienze mediate( i racconti di esperienze altrui)( e che non rientra nella percezione dei sensi come la intendi) è una memoria collettiva di cui non hai fatto direttamente esperienza.
ma resta nella tua memoria.(come le favole che ci raccontavano-se te le raccontavano-da bambini)
mi sa che ci son più cose in cielo ed in terra…..
che centrano gli istinti con la memoria? e la legge naturale? perchè non metterci anche il pentimento allora? Vale, non capisco la logica del tuo messaggio, mi spiace.
ma io non volevo pestare i calli a qualcuno.. scusate! volevo solo lanciare un’argomentazione.
come mai queste risposte umorali e irrazionali? che cosa mi sono perso? mi manca qualche dato credo, mi aggiornate?
ma di che parli te. forse non ci capiamo.la tua-nel senso di citazione,neh,- gnoseologia aristotelica-la citi te-:chi se ne….
i percorsi che cito, che sono parte della memoria sia singola che collettiva-perché esiste pur questa.
quella moderna che vuol dire? che siccome c’è qualcuno che si è fatto il suo viaggio mentale-e stavo per usare una parola più volgare-( e tenendo conto che la matematica dimostra che esistono infiniti sistemi autoreferenziali a seconda di ciò-valore- che si attribuisce ad n,dove n è il presupposto indimostrabile assunto come base),mi vieni a parlare di gnoseologia moderna come se fosse un dato acquisito e dimostrabile a priori…..
dimostrami, con la tua gnoseologia, da che deriva la memoria degli istinti primari-se preferisci dell’imprinting(presente Lorenz?)che sono parte della memoria non sperimentale perché già inscritti-come direbbe un positivista-nel dna.
o tu pensi che un animale nasca senza codesti così come un ‘essere umano sia una tabula rasa?
se si parla di conoscenza, prima di improvvisarsi a dire qualcosa di nuovo, è prudente e furbo studiare quelli che hanno passato la vita ad arrovellarsi sul tema, appunto i filosofi della scienza. Dai greci ad oggi hanno costruito un sapere colossale per spiegare come procede il percorso della conoscenza. Io non vivo di gnoseologia e non ho la mia teoria gnoseologica, per questo cito altri.
ma è normale, quando parliamo di matematica citiamo teorie di altri, eppure ne possiamo parlare.
Se vuoi sapere cos’è la memoria per la gnoseologia vatti a leggere qualche filosofo della conoscenza degli ultimi 3000 anni, ne parlano in parecchi. poi non tutti dicono la stessa cosa identica.
Tuttavia…almeno il buon Husserl sarebbe d’accordo sul ruolo della memoria che le attribuisce LGT, per la quale resta da considerare il fatto che ha scritto un post, non un trattato di teoria della conoscenza…
Comunque la memoria è qualcosa di potente: se è vero che “La nostra mente trattiene solo parte dei nostri ricordi, solitamente quelli che appunto ci hanno toccato il cuore”, è vero nel senso che spesso la memoria trattiene più di quello che sappiamo di trattenere. Bel tema, LGT!
il tema è geniale!! sono d’accordo.
ah scusa, dimenticavo..
Edward Morgan Forster si chiama Forster con la R e non Foster come hai scritto.
tra le sue opere ci sono varie pubblicazioni a carattere sessuale e omosessuale. sono noti vari dei suoi aforismi tra cui no che mi piace e che potrebbe essere un tema futuro
“sentirsi perdonare le proprie manchevolezze non è meno piacevole che perdonarle agli altri.”
@Coca Cola
grazie della segnalazione, correggerò. Volevo però precisare che il collegamento a wikipedia l’ho inserito io a beneficio dei lettori, non so se e non credo sia la fonte di Laura. Se mi puoi segnalare una fonte più attendibile sul web sarò ben felice di linkarla.
Grazie ancora
Il fatto che abbia scritto romanzi a carattere sessuale ed omosessuale cosa c’entra con il post?
centra! perchè se interpreti la frase di uno scrittore la devi collocare nel contesto in cui l’ha scritta.. Se vuoi ti spiego perchè ha scritto quella frase e che significava.. alla luce della sua omosessualità.. ma non volevo ampliare troppo il tema.
Non vedo il nesso tra quella frase (“se non ricordiamo non possiamo comprendere”) e la sua omosessualità. Per me non ci sono problemi. Spiega pure
per restare in tema
buona giornata a tutti
Grande Paolo stavo pensando allo stesso film 😀
Anch’io!! 🙂
E’ tornata Lgt, ora posso dormire sonni tranquilli! Anche perchè c’è coca cola che le fa notare le sue manchevolezze!
cara fefral mi dispiace veramente moltissimo che Laura non sia di tuo gradimento oltretutto non perdi occasione per palesare la tua avversione spesso in maniera anche abbastanza pesante.
Ma il mondo di internet offre infinite possibilità una delle quali è non leggere ciò che non ci piace sopratutto se sappiamo a priori che non ci piacerà.
(o in alternativa commentare e criticare nel merito non per pregiudizio)
admin, carissimo, stavolta cosa ho fatto di male?
Sono semplicemente contenta che lgt sia tornata, mi ero preoccupata che stesse male, che le fosse successo qualcosa, che le si fosse spezzata un’unghia (terribile, mi è successo la settimana scorsa, adesso ho il dito medio della mano destra impresentabile, vi assicuro che è un dramma, soprattutto quando devo salutare il solito idiota fuori dall’ufficio che mi fa i complimenti ogni mattina) o il tacco 12 degli stivali (questo mi è capitato il mese scorso, correvo per rientrare dalla pausa pranzo, mi sono trovata con una gamba più corta dell’altra, non lo auguro a nessuna, davvero imbarazzante)
Non ho criticato nulla di quello che Lgt ha scritto in questo post, confesso di non averlo neppure letto, mentre ho letto con molto interesse cocacola. Mi piace come ci ricorda che comprendere significa contenere in sé. E mi sto chiedendo perchè io non riesca a comprendere quasi nulla dei post di Laura, perchè devo dire che questa cosa mi lascia tutt’altro che serena.
Mi sembra che il pregiudizio sia piuttosto nei confronti di un mio presunto pregiudizio tutt’altro che dimostrabile.
Davvero ti dispiace se Laura non è di mio gradimento? Tu però mi stai simpatico! SMACK!!
ma non sai quanto riesco ad essere antipatico quando qualcuno cerca di prendermi per il c..o
non farei mai una cosa del genere! Comunque mi stai simpatico pure da antipatico 😉
Spezzo prima di partire una lancia a favore di lgt: mi sembra che il suo post sua sulla memoria non sulla sindrome di Susac né su Edward Morgan Forster.
Capisco l’importanza di precisare e comprendo che si aiuta a crescere con una acuta correzione.
Ma ci vuole anche il sostegno e la dimostrazione di fiducia ed entusiasmo.
Brava Laura, mi è piaciuto molto, un ottima riflessione.
Grazie.
E grazie a Sal!
pugni, visto che è importante precisare un’ottima vuole l’apostrofo!!!!!
(e poi dai, la ragazza è abbastanza grande da difendersi da sé…. già c’è Grozino che ci pensa a lei, non ha bisogno pure del tuo sostegno 😉 )
Stavo cercando di meditare sulla mia memoria personale e non è una cosa facile capire cosa mi rimanga impresso e cosa mi dimentico per poi ritornare sporadicamente magari sotto forma di deja vu. Il passato costituisce la nostra esperienza, i nostri ricordi, la nostra nostalgia ma molto spesso anche un peso, un tentativo di rifugiarsi su qualcosa che non c’è più, una debolezza del nostro essere.
Parlare con i figli del nostro passato è importante, far conoscere le nostre e le loro radici, aiuta a conoscersi meglio e a collocarsi nel tempo e nello spazio.
far conoscere le nostre e le loro radici, aiuta a conoscersi meglio e a collocarsi nel tempo e nello spazio.
questa è una frase che mi ha colpito!! profonda, grazie!
forse molta dell’ incertezza e insicurezza che la nostra società respira, dipende proprio dall’aver perso memoria delle radici.
ci penserò su
Cara Fefral, trovo piuttosto curiosa la sua perdurante, sottile e più o meno velata disapprovazione verso quanto scrive lgt (o addirittura vs lgt, prescindendo da quanto scrive…). Non che io voglia difenderla, non la conosco e francamente non mi sento in grado di prendere posizioni così nette se non ho chiaro e perfettamente conosciuto ciò che valuto: tuttavia mi fa specie notare che mentre con altri lei ha sì una certa mordacità, ma pur sempre nei canali del simpatico e gioviale confronto, ecco che con lgt raggiunge degli acuti che paiono mossi più da un pensiero pre-costituito che non dalla valutazione di quanto scritto. Evidentemente conosce la ragazza, e allora le mie righe sono superflue giacchè io non ho questo privilegio, ma se non fosse così troverei i suoi toni un poco eccessivi a essere eufemistico, per non dire fuori luogo, oltre al fatto che non sono minimamente moderati. Un saluto cordiale, Giovanni
non sono moderata di carattere. Mi dispiace averle dato disturbo. No, non conosco Lgt, la prima volta che ho sentito parlare di lei è stata in questo blog. Un po’ mi infastidisce il fatto che non abbia mai risposto alle critiche (di merito) che le sono state più volte fatte con garbo ed educazione da diversi commentatori. Tutto qua!
Buona giornata e mi saluti grozzy
Non mi ha affatto disturbato. Semplicemente riscontro saccenza, presunzione e divertita trivialità nei suoi interventi vs lgt, che peraltro conferma di non conoscere, e avevo pochi dubbi al riguardo. Chissà che non ci sia anche un pò di invidia. Non so cosa o chi sia grozzy ma la saluto cordialmente, nella sua dimensione di unghie spezzate e tacchi rotti. Buon lavoro. Giovanni
Laura Gotti Tedeschi
18 giugno 2011 alle 17:18
Cara Elena, grazie per il tuo commento, certamente con una sua profondità, forse più del mio post. In effetti, qui nella bambagia faccio un pò fatica ad adeguarmi al popolo e a mettermi nei loro panni, non vorrei spezzarmi un’unghia o rovinarmi lo smalto..
No, Giovanni, neanche un briciolo di invidia, neppure (e so che è difficile crederlo ma sono sincera) per la giovane età della dottoressa Gotti Tedeschi.
saccenza, presunzione e divertita trivialità?
ok, ci penso.
Trovo piuttosto curiosa tuttavia la sua discesa in campo a difendere una persona che sostiene di non conoscere. Grozino è un tipo che lei mi ricorda molto, tutto qua. Ora però devo lavorare, cordiali saluti a lei e ci pensi anche lei un po’ alle cose che ha scritto.
“Trovo piuttosto curiosa tuttavia la sua discesa in campo a difendere una persona che sostiene di non conoscere.”
Veramente io non difeso alcunchè, cara fefral tanto impegnata al lavoro. Io ho commentato i Suoi nobili, puntuali, preziosi commenti, conditi da toni così misurati e sostanziosi che hanno addirittura smosso l’admin.
….e non toccatemi neppure la fefral!!!!(come la lgt)
qui si disquisisce,talvolta amabilmente, talvolta meno. Siamo tutti ondivaghi all’interno delle nostre emozioni-vedi Alvise che ne è il prototipo-,del momento.Accettiamo persino la presenza di conigli meccanici per non dir di peggio.
suvvia non fate come i gentili che si ritengono in possesso della verità mentre dovremmo accontentarci di raccoglier briciole fuori dell’uscio del banchetto….ed essere pur felici di ciò.
il malanimo lasciamolo ad altri. e si consideri che la vis polemica-oltre al fatto che non si può esser simpatici a tutti- talvolta ci porta ad eccedere….
grande Vale!
(vale) 😉
grazie per il saluto latino. è un po’ di tempo che niuno mi augurava di star bene….
bibitur estur!
La memoria come dice Laura funziona in maniera selettiva: ricordiamo quello che più ci ha colpito, in termini positivi (ciò che ci ha sorpreso, fatto gioire, entusiasmato, commosso) e negativi (ciò che ci ha deluso, ferito, irritato o per cui abbiamo faticato). Mi verrebbe quindi da dire che la qualità dei nostri ricordi può dirci tanto di noi… Ognuno di noi ha vissuto momenti belli e altri duri nella propria vita, ma a quali diamo più peso? quali, a distanza di tempo, risuonano ancora e quali magari non abbiamo valorizzato e a poco a poco dimenticato? Per carità, non voglio dire che le prove a cui la vita sottopone siano le stesse per tutti, alcuni sono stati sicuramente esposti a maggiori difficoltà di altri. Ma credo che chi ha un maggior numero di bei ricordi è chi in fondo vuole averli, è chi è riuscito a dare a certi momenti o occasioni un valore più positivo di quanto siano riusciuti a fare altri, chi quei momenti li ha saputi gustare, li ha voluti apprezzare.. insomma, penso che chi abbia la volontà o la capacità di ringraziare e lodare il Signore anche per le piccole cose che di buono accadono ogni giorno e si circonda di persone che facciano lo stesso, alla lunga conservi nella memoria più ricordi felici..
Bel post sulla memoria. Mi ricorda il film MEMENTO che era proprio sulla perdità della memoria (a breve termine però).
http://www.youtube.com/watch?v=cLpk_ovAG6I
Leonard Shelby tentando di salvare la moglie da due malviventi rimane gravemente ferito alla testa, tale trauma gli causa l’impossibilità di accumulare nuovi ricordi, che svaniscono dalla sua mente pochi minuti dopo averli acquisiti (“memoria a breve termine”). Dal momento dell’incidente, che resta anche l’ultimo ricordo fissato nella sua memoria, l’unico scopo nella sua vita è trovare e punire l’uomo che ha violentato e ucciso sua moglie. Determinato e consapevole del suo problema, prende appunti e fotografa con la Polaroid tutto quello che gli può essere utile e che dimenticherà dopo pochi minuti. Il suo corpo è pieno di tatuaggi sui quali appunta gli avvenimenti e i dati più importanti nella ricerca del colpevole.
Il montaggio del film procede su 2 binari: le scene che si susseguono sono alternativamente l’ultima in ordine cronologico, poi la prima, poi la penultima, poi la seconda, e così via. La scena finale del film è quindi quella cronologicamente centrale, che rappresenta il punto di scioglimento dell’intreccio. La tecnica replica il punto di vista del protagonista, che, afflitto di mancanza di memoria a breve termine, dimentica tutto ciò ha vissuto nell’immediata precedenza. Lo spettatore, vedendo eventi di cui ancora non ha visto ciò che li precedono, si trova nella stessa condizione di spaesamento. Ma al di la della trama il film è incentrato sulla necessità umana di ancorare la vita ad una successione temporale di eventi. Nel momento in cui ciò non è possibile, essa stessa diventa qualcosa di non gestibile. Il protagonista non sa neppure quanto tempo è passato dall’incidente e ogni volta che si risveglia scopre di nuovo tutto da capo, così come dopo pochi minuti non ricorda assolutamente ciò che stava facendo. Ciononostante, la necessità di avere uno scopo è così forte da spingerlo a continuare a vivere grazie “all’istinto, all’urto e al metodo”.
NOOOOO GiulioL mi hai fregato sul tempo!
MEMENTO è uno dei miei film preferiti in assoluto.
Scusa… apprezzo la tua cinefilia 🙂 ..avevo un amico che adorava questo film. A me non fece impazzire sinceramente anche perchè e’ faticoso da guardare (magari avessi letto la spiegazione) pero l’idea e’ affascinante.
La parola memoria mi fa tornare in mente Proust e la sua distinzione tra memoria volontaria (ricordi suscitati volontariamente dall’intelligenza) e memoria involontaria, cioè i ricordi che ritornano a galla involontariamente a causa di una percezione sensoriale (es. sento un profumo e automaticamente mi ricordo di un luogo dove l’avevo già annusato in passato). Questo secondo tipo di memoria mi ha sempre incuriosito perché ha sempre influenzato la mia vita, molto più che la memoria volontaria. E sinceramente ci vedo lo zampino di Dio anche qui, che “casualmente” (leggasi “Provvidenzialmente”) fa in modo che certe situazioni, persone, momenti etc… non scompaiano dalla mia vita, ma restino “latenti” per riaffiorare al momento giusto. Infatti è incredibile constatare come quei ricordi apparentemente insignificanti e casuali in realtà, presto o tardi, acquistino un significato e si rivelino non casuali. Ad esempio, talvolta mi torna in mente così alla leggera una persona che non vedo da tempo e magari dopo pochi giorni vengo a sapere che si trova in una situazione particolare: o è in difficoltà (e allora posso pregare per lei), o passerà vicino a casa mia (e allora potremo incontrarci dopo tanto),etc.. Non so se altri hanno fatto la stessa esperienza… niente di mistico o soprannaturale, eh? Solamente un ulteriore conferma che la mia vita non va avanti a caso, ma anche nel groviglio della mia memoria Dio sa farsi largo e mettere ordine…:-)
Le famose Madeleine di Proust…giusto.
Si Stefano, capita anche a me. Siamo normali allora, o forse qualcuno è più sensibile di un altro a queste cose.
e non toccatemi la lgt o metto mano alla pistola……(metaforicamente,s’intende…)
ah ecco, perchè rispondi in maniera viscerale.. c’è del tenero 🙂
a me sti tedeschi ultimamente non piacciono. se la tirano troppo, non lo sceglierei mai un nick così! ma ora non ho voglia di parlare di politica europea.
ciao
🙂
cocaco’ ma da dove arrivi? Tedeschi è il secondo cognome dell’autrice del post non un nick, la merkel non c’entra un tubo!
haha ma che ridere!!
io avevo capito una cosa tipo “Gottes” che è dio in tedesco. E il dio tedesco non mi faceva impazzire, meglio angeloextralarge!
pensavo ad un nick assurdo
ma è tedesca sta laura?
coca ma ci fai o ci sei? 🙂
Ottima domanda.a tal proposito vorrei anche sapere se il nomignolo viene dalla bibita…
Per tenere deste la speranza e la gioia di saperci chiamati a una sorte beata, occorre suscitare e ravvivare costantemente la memoria della condiscendenza misericordiosa di Dio per noi, fare perseverante memoria che la fedeltà di Dio non viene mai meno. La memoria della bontà di Dio consente di farci largo nella caligine del presente, di vincere la fatica e la scoramento (cioè: il non ri-cordare che Dio ci ama infinitamente), di infondere un respiro di eternità ai nostri singoli atti quotidiani, sottraendoli alla rapina del tempo che pare inghiottirli nell’oscuro non-senso di una insanabile caducità.
A questo mi fa pensare quanto disse il Papa:
“La struttura fondamentale è che Israele [nel Salmo 136] si ricorda della bontà del Signore. In questa storia ci sono tante valli oscure, ci sono tanti passaggi di difficoltà e di morte, ma Israele si ricorda che Dio era buono e può sopravvivere in questa valle oscura, in questa valle della morte, perché si ricorda.
Ha la memoria della bontà del Signore, della sua potenza; la sua misericordia vale in eterno. E questo è importante anche per noi: avere una memoria della bontà del Signore. La memoria diventa forza della speranza. La memoria ci dice: Dio c’è, Dio è buono, eterna è la sua misericordia. E così la memoria apre, anche nell’oscurità di un giorno, di un tempo, la strada verso il futuro: è luce e stella che ci guida.
Anche noi abbiamo una memoria del bene, dell’amore misericordioso, eterno di Dio. La storia di Israele è già una memoria anche per noi, come Dio si è mostrato, si è creato un suo popolo.
Poi Dio si è fatto uomo, uno di noi: è vissuto con noi, ha sofferto con noi, è morto per noi. Rimane con noi nel Sacramento e nella Parola. E’ una storia, una memoria della bontà di Dio che ci assicura la sua bontà: il suo amore è eterno.
E poi anche in questi duemila anni della storia della Chiesa c’è sempre, di nuovo, la bontà del Signore. Dopo il periodo oscuro della persecuzione nazista e comunista, Dio ci ha liberati, ha mostrato che è buono, che ha forza, che la sua misericordia vale per sempre. E, come nella storia comune, collettiva, è presente questa memoria della bontà di Dio, ci aiuta, ci diventa stella della speranza, così anche ognuno ha la sua storia personale di salvezza, e dobbiamo realmente far tesoro di questa storia, avere sempre presente la memoria delle grandi cose che ha fatto anche nella mia vita, per avere fiducia: la sua misericordia è eterna.
E se oggi sono nella notte oscura, domani Egli mi libera perché la sua misericordia è eterna.”
(Benedetto XVI, Udienza generale, 19 ottobre 2011)
Cara Laura,
grazie della tua riflessione di oggi.
Al di là dei sottili distinguo degli specialisti sulla ‘sindrome’, che ti è servita di striscio solo come esempio, e il chiarimento sulla ‘comprensione’, il tuo discorso è chiaro e limpido e si capisce perfettamente dove vuole andare a parare.
Poi, apre gli usci a tanti altri orizzonti di comprensione e a tante altre riflessioni. Ma è proprio questo lo scopo di ogni nostra comunicazione, oltre a quello di condividere con gli altri le nostre scoperte, i nostri pensieri.
Ancora grazie a a la via così!
E ringraziamo il Signore anche per tutte quelle cose che, come tu dici, la memoria – insieme alla comprensione e ai successivi atti di volontà – ci ha aiutati a far diventare parte integrate di noi. E, se si tratta di “quelle cose” che vengono dal nostro rapporto col Signore e quindi dalla Sua Grazia, beh, esse hanno il respiro soprannaturale dell’eternità e, allora, credo che siano esse le uniche che rimarranno per sempre perché sono scritte in noi e nella nostra storia personale e collettiva con Lui in Lui e per Lui…
Smack! In ritardo ma smack! 😀
Grazie Laura perché ci “ricordi cos’è il ricordare” e ci stimoli ad interrogarci e a ricordare!
“La meraviglia della memoria è anche il confronto di ricordi: la diversità tra le persone fa sì che uno stesso accadimento sia vissuto, interpretato e ricordato in maniera differente, e la messa insieme dei ricordi ricostruisce, per quanto possibile, la verità”: (per confermare fefral 27 febbraio 2012 alle 22:51 : “Quello che noto è che riportare situazioni di vita vissuta è molto più frequente per le donne del blog che per i maschietti”), racconto questa cosa curiosa…
Il mio primo ragazzo (avevo 15 anni più o meno) era uno molto “esigente” in fatto di abbigliamento, ma non per questioni di moda o di eleganza! A lui piaceva avere la morosa “in tiro”, sia perché era più bella, ma anche per “mostrarla” agli altri e far vedere quanto lui era “grande, uomo, bravo, etc., etc., etc.” con le persone dell’altro sesso. Era cotto anche lui ma aveva questo grande “difetto” ai miei occhi. Per me era scontato (cotta persa come lo si può essere solo ad una splendida età) “farmi” bella per lui, MA LUI NON ERA MAI SODDISFATTO!!! Dovevo farmi sempre “più bella” di quello che “mi ero fatta”! La frase più gentile era: “Ma cosa hai messo addosso? Non è brutto ma potresti essere più bella vestita meglio!”. Per me questa cosa stava diventando una corsa infinita: a lungo andare, nonostante la cotta, l’ho mandato a fare un giro da altre parti! Era uno stress! Uffaaaa! Beh, l’ho reincontrato circa un anno fa e abbiamo iniziato a “ricordare” la nostra giovinezza. Ho riso tantissimo, soprattutto quando mi ha detto: “Sai, ho un bellissimo ricordo di te! Tra tutte le ragazze che ho avuto da giovane eri quella che ci teneva di più a farti bella per me! Eri ogni volta più curata e più in tiro! Quanto mi piacevi!”. A quel punto non ho resistito (a volte dovrei mettere la famosa “custodia alla bocca”) e ho risposto: “Per forza! Certo che ogni volta ero più curata! Con tutto lo stress che mi davi! Non ti stava mai bene niente! Non ti reggevo più! Ma non ricordi che ti mollato proprio perché rompevi?”. Ci sarà rimasto male? Magari, che so… un po’ ferito nell’orgoglio maschile?
Angelo XL,io a 16 anni avevo un ragazzo che,quando gli dicevo:-ora vado a farmi bella- rispondeva:-opera ardua,direi quasi impossibile-.
Ah, ah, ah! Secondo me si sta ancora mordendo le dita dal tuo rimpianto!!! Smack! 😀
memoria fotografica…
non ho ben capito il post di LGT, però il commento di Claudia e il chiaro rissunto del film fatto da GIulio (oh, ma sei bravissimo a raccontare un film!) mi hanno diradato le nebbie.
Non ho molto da dire, se non che senza tutti i miei ricordi, le mie esperienze, nel bene e nel male, mi sentirei persa. Tra le cose che ho impresse nella memoria e di cui non potrei fare a meno ce ne sono un paio che metto nella “top ten”: la morte in casa di mio padre, i giri in bicicletta con le mie compagne delle medie, il mio secondo parto. Sono ricordi che forse non diranno molto in sè, ma hanno in modo misterioso formato la mia percezione della vita e della morte, della libertà e della sofferenza.
Il riassunto del film non e’ scritto da me ma da quello che ha postato il trailer di Memento su youtube. Vero. Un ottimo racconto del film.
Io ho scarsa memoria: leggo e dimentico, incontro persone ma non ricordo i nomi, o dove le avevo già viste. Studio un periodo storico e poi lo cancello sotto la lettura successiva. Ho dimenticato persone del passato, gente con cui ho passato anni scolastici, capodanni, sabati pomeriggi, e di cui ora non so più neppure il nome, il volto. Ho dimenticato persino il nome di un paio di ragazzi che ho baciato.
Alcune persone però le ricordo: quelle che mi hanno fatto conoscere uno scrittore, una musica. Quelle che hanno toccato, magari un attimo, il mio cuore. Un vecchio professore che incontravo in vacanza da ragazza, certi pomeriggi in casa dei miei genitori, il ruscello davanti alla casa di montagna dove si andava d’estate, odori, frasi… in francese sapere a memoria si dice sapere “par coeur” e l’ho sempre trovato illuminante.
Anche Maria non si limitava a ricordare i momenti più significativi dell’avventura terrena di suo Figlio, ma conservava quelle cose meditandole nel suo cuore. Ecco, ciò che conta è quel che meditiamo nel nostro cuore.
allora baciamoci! 🙂
fefral (ma anche per altri): non tirarmi sassate (ho già chi me le tira tutti i giorni quindi non infierire anche tu, per carità!) ma il tuo dire “non sono moderata di carattere” mi sembra quasi un alibi per poter dire quello che pensi (che a volte ho anche condiviso perché mi è sembrato “giusto”) ma in un modo un po’ pesante, per lo meno è il messaggio che passa. Il risultato è quello di creare una certa tensione con qualche commentatore che ti risponde (esattamente come fai tu agli altri commentatori, quindi ALLA PARI). Non è una cosa molto carina nemmeno per gli altri commentatori. Quando noi commentatori, per un qualsiasi motivo, creiamo attrito con qualcuno degli altri non è un andare fuori dalla righe, soprattutto da quello che mi sembra lo stile di questo blog? Anche il rilevare gli errori di ortografia e/o di sintassi (non lo fai solo tu), soprattutto se tra tutti se ne fanno tanti (e io sono una di quelle più accreditate al record), soprattutto per la fretta e/o la disattenzione di non rileggere il commento prima di inviarlo, non possiamo evitarlo? Parliamo di carità cristiana e poi ci perdiamo nelle sciocchezze! Non solo tu, parlo anche per me! E il sapere di non essere moderata di carattere è positivo, se cerchi di fare di più, non trovi? 😉
come potrei tirare sassate a te angeloXL? Tu hai ragione, ma con il fatto di non essere moderata non mi giustifico. Dico sempre quello che penso e non ho intenzione di smettere di farlo. Potrei curare i modi e i toni (e lo faccio, se mi lasciassi libera sarei decisamente peggio). Ma se risulto stronza è perchè lo sono davvero, poi uno cerca di migliorarsi.
Gli errori di ortografia normalmente non li rilevo, ma con Pugni ogni tanto mi diverto (dai pugni, mica ti offendi più per colpa mia? Se rispondi bene ti offro un nespresso!)
Il sig. Giovanni non è la prima volta che interviene, in passato è stato bannato ma avevo fatto in tempo a leggere un messaggio non propriamente educato e caritatevole nei miei confronti. Sono stata fin troppo moderata!
D’altra parte se Lgt scrive post insulsi di qualcosa bisogna pur parlare, no? (giudizio di merito sul post, non sulla persona, intendiamoci! Come quello di mandare i bambini a disneyworld, ma andiamo ragazzi!!!!)
Grazie davvero per il tuo rimprovero, SMACK 😉
Non mi piace il termine “stronza” soprattutto perché te lo dici da sola. 😉 Un fraticello un giorno sentendomi dire da sola: “Che rimbambita!” perché avevo combinato qualcosa che con un po più di attenzione avrei potuto non combinare, mi ha detto (scherzando ma mi è entrato dentro): “Chi sei tu per offendere una creatura di Dio? Dio non produce scarti, quindi nemmeno rimbambite!”. Ancora oggi, purtroppo, tendo a rimproverarmi da sola, ma subito mi rendo conto che il mio rimprovero è dettato dall’orgoglio e dalla troppa esigenza da me stessa.
Sono contenta per il fatto che se ti lasciassi libera saresti decisamente peggio, perché vuol dire che sei sulla buona strada! Pazienza e coraggio! Prima o poi ce la fai! 😀
“D’altra parte se Lgt scrive post insulsi”: lo so che è quello che pensi, ma formulato così è come se tu lo dessi come VERITA’ ASSOLUTA ed invece è un TUO PENSIERO, che può anche non essere condivisibile se non addirittura contestabile: il bello però è che nesuno di noi ha la erità in tasca! Se tu avessi scritto: “D’altra parte credo che Lgt scrive post insulsi”, avresti espresso il tuo pensiero, ma senza “colpire” Lgt: purtroppo quello che passa è più una tua antipatia nei suoi confronti, anche se (ci credo) tu stessa dici che non la conosci e che non ti è antipatica. Se Lgt ha scritto che i bambini dovrebbero andare a Disneyland è probabilmente perché vorrebbe andarci e/o c’è stata e le è piaciuto: se per quei casi incontestabili della vita non ha avuto problemi economici nell’andarci, buon per lei! C’è chi puù e chi non può, come in tutte le cose, ma a me se c’è stata e/o se ci vuol andare non deve toccare più di tanto.
Questo non è un rimprovero, anche se affettuoso, come non lo era il precedente! Smack! 😉
da cosa deduci che Giovanni sia stato bannato in passato? Non mi risulta ne dalla mail ne dall’indirizzo IP, ne da una mia personale considerazione sul tono e sullo stile.
Dal nome e dallo stile (meno offensivo ma ugualmente pretestuoso). Comunque se tu dici che non è lo stesso io mi fido, tu sei HAL, tu sai tutto!
“pretestuoso”? veramente chi ha iniziato a criticare prestesuamente non sono io, cara tinteggia-unghie. Grazie anche per non avermi confuso con altri evidentemente meno pazienti del sottoscritto. Grazie e complimenti a chi ha invece approfondito il tema dell’articolo. Saluti, Giovanni.
Cara Fefral, la risposta che diede ai tempi lgt è di un ironia talmente evidente che solo una minus habens non capisce. Dopo che ha riconosciuto di essere una stronza, a questo punto non perdo neanche più tempo. Saluti cari.
Giovanni: il commento che ho lasciato sopra era anche per te! Scusa ma il riconoscere fefral come stronza non mi sta bene, nemmeno se è lei a dirlo. 😉
Scusa non capisco, mi sto smaltando le unghie. Cosa significa minus ….?
minus habens loc. lat. (pl. minus habentes); in it. loc. sost. m. e f. (pl. orig.)• Con valore eufemistico, chi è scarsamente dotato di intelligenza
ahhh adesso ho capito! Mi ha dato della deficiente!
«”Ignorante” nel senso che ignora che questo è un biglietto a tratta singola…»
«Allora lei è un imbecille nel senso che imbelle…»
“Ciò che conta è quel che meditiamo nel cuore”… quanto è vero, Daniela! Gesù stesso ci ammonisce dicendoci che il male nasce dal cuore dell’uomo, non dall’esterno… non vorrei fare voli pindarici, ma mi chiedo se il male non abbia una delle sue origini proprio nella cattiva rielaborazione (o meditazione, come scrivi) delle nostre memorie nel nostro cuore… Personalmente, la direzione spirituale mi è servita moltissimo proprio per illuminare certi ricordi e vederli sotto la giusta luce. Chissà quali azioni sarebbero scaturite da quei ricordi se avessi agito basandomi solo sul mio modo di vederli. Sicuramente avrei fatto un sacco di errori in più rispetto ai tanti che ho già commesso… P.s. = spero di essere stato comprensibile… Mo’ vi lascio, indosso l’armatura ed entro in 5B…
Stefano, smack! 😀
Buongiorno
non c’entra nulla con l’articolo, ho letto oggi di questo blog, del libro e della cronista del Tg3 sull’agenzia Zenit. Bè, devo dire che quella parte del curriculum (“Aspirante casalinga, attualmente è giornalista alla RAI, tg3 nazionale. E’ cattolica fervente, e, convinta che in cielo si vada solo per raccomandazione, cerca sempre dei canali preferenziali per arrivare al Capo Supremo. Trova che la messa e il rosario siano quelli che funzionano meglio”) mi ha emozionato tantissimo. Chissà come farà a vivere dentro Tele Kabul, ma comunque mi comprerò il libro. Saluti
Simone! Torna presto! Smack! 😀
Ma perche? il tg3 e’ ancora TeleKabul? al massimo e’ piddino e il PD e’ da tempo che non e’ di sinistra..
lo dici te…..
la sinistra si converte in radicalismo-visto il ridicolo della quale si è coperta la teoria marxista sia leninista che post- di massa ed è l’apoteosi della “clasa discutadora”(vedi donoso cortès e ortega y gasset) che porta allo stesso “topos”: il dominio dell’avanguardia degli intellettuali(o dei tecnocrati) che dicono a tutti gli altri come devono vivere la loro vita.(dettaglio: in genere è tutta la gente che vive dei soldi ,del lavoro,dei sogni e della vita degli altri) e l’esautorazione della democrazia. che sarà pure uno schifo.
ma meno peggio delle altre…(parafrasi-mia- di Churchill).
questo se si vuol fare riferimento solo ad uno dei tanti -ismi che hanno ammorbato gli ultimi due secoli….
Ma parli del Pd che appoggia il governo Monti,il governo della finanza e di wall Street. Il pD di bersani? …siamo nel 2012. Il comunismo e’ morto nel 1989 e il pci anche..che poi il pci togliattiano berlingueriano tutto era tranne che rivoluzionario o perlomeno marxista leninista. Se poi parliamo di ismi oltre ai comunismi ci sono stati anche i fascismi e i nazismi…..
lasciamo perdere. se non sei in grado di vedere la continuità e la consanguineità dei tre movimenti sia dal punto di vista filosofico che politico,la faccenda si fa un po’ lunga. oltretutto non mi par il luogo di parlare di politica.se l’admin mi manda un email sua ,la risposta,un po’-tanto-polemica la invio a lui. deciderà lui se pubblicarla o meno.
Dall’alto della mia ignoranza ho visto che questa espressione (“clasa discutadora”) e’ stata coniata in riferimento ai parlamenti borghesi (“Juan Donoso Cortés, nel suo Saggio sul cattolicesimo, il liberalismo e il socialismo (1850) parla spregiativamente dei parlamenti come luoghi in cui la borghesia mostra la sua intima e corrotta natura di clasa discutidora e propugna non il governo del popolo ma la teocrazia, il governo di Dio e dei suoi rappresentanti con i quali c’è poco da discutere.”). Quindi parli di un pensatore che non era ostile solo al socialismo ma anche alla democrazia. Gli sarebbe piaciuto Franco per dire…un fascismo benedetto dalla Chiesa per sintetizzare.
che Franco sia stato un fascista lo dici te. la banalità della vulgata storica che va di moda oggi è esattamente questa.
per il resto decida l’admin. io mi fermo qui su quest’argomento.
oltretutto se avessi letto ,oltre che Donoso e la sua storia, anche ortega y gasset, non avresti detto quel che hai detto.
mi sembra di leggere Vargas Llosa nel suo manuale del….
Era un dittatore. Per chi si lamentava dell’esautorazione della democrazia considerandolo il regime meno peggio e’ curiosa la tua difesa di Franco. Comunque la finisco qui anch’io anche la questione non l’ho iniziata io mi pare ma chi parlava a vanvera di “telekabul”. Gia….era meglio Minzolini no?
un dittatore. che c’entra il fascismo? e la chiesa? (ache se l’alzamiento-che peraltro non iniziò lui-lo fece anche per far smettere i massacri di religiosi e semplici fedeli da parte dei “republicones”…)
o forse che i Castro,i Pol Pot,I Kim Il Sung e figli,i militari birmani-che si autodefiniscono,loro,comunisti, -cc. non son dittatori?
Ma non avevi detto che avevi smesso?
Telekabul era un nomignolo inventato da giuliano ferrara che non ha mai avuto molto senso
Forse volendo dare un contesto storico al nomignolo all’epoca in Afghanistan era presente un regime filocomunista appoggiato dai sovietici. Credo che fosse un modo per dare a quelli del tg3 del comunista o peggio dei filosovietici. Oggi non ha senso perche a kabul ci sta un regime filoamericano circondato da talebani fanatici che lo vogliono far fuori…insomma tutto c’entra tranne che con sinistra, pd,tg3…
e per la cronaca all’epoca le donne non portavano il velo e i bambini andavano a scuola a Kabul. Sti cattivi comunisti…meno male che poi sono arrivati i “combattenti per la libertà” (tipo Bin Laden che si addestrava con la Cia). Ironia ovviamente..
sposatiesiisottomessa@gmail.com
Demose ‘na calmada. Se qualche buon’anima sospinta dal libro di Costanza entrasse in questo momento in questo blog e vedesse sta caciara sarebbe come se entrasse in casa Totti e trovasse Hillary con la maglietta della Lazio.
Luigi: spero che non passi veleno attraverso i mei ultimi comenti! Non è mia intenzione avvelenare nessuno. 😉
@Angelo XL,” spero che non passi veleno”,vorrei ben vedere,l’unica dispensatrice di veleni qua sono io!
AngeloXL,va bene che non ci dobbiamo insultare da soli perchè siamo creature,ecc…,però il nomignolo che mi hanno dato gli amici a 20 anni e che ritrae bene il mio carattere a me garba proprio.
Il nomignolo è u’altra cosa! 😉 Anche io mi sono autoproclamata Angelo extralarge! 😀
http://www.blitzquotidiano.it/wp/wp/wp-content/uploads/2010/04/blasilazio.jpg
Aleee! Dalle mie parti questo si chiama: scherzo da prete! Scusa, don Fa’! 😀
oh beh, non hai idea degli scherzi che facevo soprattutto in seminario (ho rischiato più volte di essere cacciato in effetti…)
Va la che non ti hanno cacciatoooo! Che scherzo atroce sarebbe statoooo! 😀
In effetti devi essere un prete molto simpatico e scherzoso. E qui le dita me le mordo io molto volentiri! Va bene che a Fano ci sono certi frati che…. troppo forti! 😉
Te ne racconto solo uno. Avevamo in seminario un campanile multitonale, che si suonava con una piccola tastiera.
Bene, qualcuno fece una copia della chiave della sacrestia e alle tre del mattino suonò sul campanile del seminario le inconfondibili note di “siam tre piccoli porcellin”… per mia fortuna non hanno mai scoperto il colpevole 😉
Carino lo scherzo! Un po’ sonoro ma carino! Ma la campana si sentiva anche fuori del seminario? Poveri seminaristi!!! Meno uno ed eventuali complici! ;-D
Ok! Uno dei miei: al 35esimo giorno di missione popolare in Sicilia… Non so se ci sei stato ma l’accoglienza è eccezionale solo che dura 24 ore su 24, quindi al 35esimo giorno, nonostante lo Spirito Santo, IL SONNO SI CHIAMA SONNO! Alcuni missionari, proprio quelli arrivati freschi freschi a dare una mano a quelli che c’erano già da settimane, avevano preso la “sana” abitudine di andare a mangiare la pizza con i giovani ALLE DUE DI NOTTE, finiti tutti gli incontri. Beh, quale migliore occasione di stare con i giovani? Dopo una settimana qualcuno dei “vecchi” ha avuto una bella idea: “Perché non andiamo a dormire dopo l’incontro serale (notturno)?”. Beh, si dormiva tutti nello stesso posto (sotto il campanile della Matrice cittadina)! I missionari “freschi” venivano accompagnati dai giovani e tutti cantavano a squarciagola (canti gioiosi a Gesù, per carità!). Poi si fermavano sotto il campanile per una buona ora, sempre cantando a Gesù, pero!. La prima notte: “Uhm!”. La seconda: “Uhm, uhm!”. La terza notte (dopo aver chiesto per la seconda volta ai missionari e ai ragazzi siciliani di evitare almeno di stare sotto il campanile): “Uhm! Mumble! Mumble!”… e giù un secchio d’acqua sopra i malcapitati! Però le serenate sono finite li! 😀
NESSUNO DI LORO SI E’ ARRABBIATO! 😉
Sei una miniera Alessandro, mumble mumble, come potrei metterti alla prova? Ci penserò.
Gesù, che immagine folgorante! 🙂
celestiale, direi! 🙂
A me sembra che questa faccenda della incapacità di una memoria a lungo termine sia una perfetta metafora del mondo in cui viviamo. Chi se ne frega del passato? Ciò che conta è solo il presente, l’immediato, solo che poi la vita diventa come un libro le cui pagine sono state strappate e rimescolate a casaccio. Sarà forse perché subiamo un eccesso di informazioni?
A me questo articolo ha fatto venire in mente una delle canzoni di Gaber che preferisco:
don Fabio: come hai fatto ad inserire il video così? Bella canzone! 😀
Admin: il video inserito come ha fatto don Fabio, appesantisce lo stesso la pagina? Grazie!
@61Angeloextralarge:
non ti fare troppi problemi carica pure i video l’altro giorno avevo solo chiesto di non postarne troppi tutti insieme 😉
Admin! Confesso: oggi non li ho inseriti perché non ci ho pensato ancora… Sono stata a passeggiare con fefral!
Credo che il link adesso esce così per scelta dell’Admin e penso che in questa forma non pesa sulla pagina stessa… ma dovrebbe dirtelo lui suppongo 😉
no usciva in quel modo perché mancava lo spazio tra i due punti e l’indirizzo IP
Potremmo anche ipotizzare che Fefral fosse effettivamente dispiaciuta di aver “morso” LGT l’ultima volta e una vocetta dentro di lei le dicesse “ecco, adesso lgt non interviene più perché l’ho scoraggiata”; così magari è stata davvero sollevata di averla vista riapparire.
Ma dato che Fefral non è bravissima a chiedere scusa (e se quella di cui sopra è una mia ipotesi, questa è quasi una certezza… 😉 ) il suo sollievo le è uscito male e si è impelagata in una polemica che non le interessava innescare.
Se poi ho tempo potrei darti un abbozzo di risposta alla questione dell’altro giorno, Fefral – per quanto mi concerne tranquilla, non mi hai urtato, ma in questi giorni non ho avuto tempo di passar di qua.
Però anche l’argomento della memoria è interessante, mmmm… sono indeciso.
Giusto Roberto. È anche la mia tesi su Fefral, fa di tutto per apparire peggio di quello che è, praticamente il mio opposto, io cerco di apparire meglio di quello che sono altrimenti non mi filerebbe nessuno, se mi vedeste svaccato sul divano…in che condizioni, forse solo ad Alvise starei simpatico.
nonpuoiessereserio: credo che le donne sposate del blog – e anche alcune delle fidanzate – non si scandalizzerebbero a vederti svaccato sul divano… lo svacco maschile non ha molte varianti… visti i nostri mariti, sappiamo immaginare tutti gli altri… è un altro argomento a favore dell’indissolubilità, se ci pensi bene!
Grazie Daniela, troppo gentile.
Il rutto libero solo d’estate all’aperto, ora che ho la bambina devo contenermi altrimenti non si sposerà mai.
Ah, ah, ah! 😀
Non vorrei sembrare il diverso da tutti, ma più che col divano mia moglie deve lottare col mac… ammetto che appena ho un momento libero mi fiondo sul computer per i più svariati motivi: navigare, preparare le lezioni, diavolerie musicali etc… Ricordo un giorno in cui Michela, mia moglie, sbottò: “Sei sempre davanti al computer!!!” E io: “Per forza, dietro non si vede nulla…” e fu l’ennesima occasione in cui feci il fatale errore di considerare l’ironia un rimedio… lascio a voi immaginare come finì…
UN APPELO:
ALVISEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
Cyrano: mi associo! ALVISEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
@Roberto:
la risposta a fefral tienila per domani… 😉
robè non ti preoccupare di rispondermi per l’altro giorno, poi finiamo per parlare solo io e te in coda a qualche post che nessuno legge più! Guardiamo avanti, parla sulla memoria, diamo un senso a questa giornata!
(e grazie per le tue ipotesi e quasi certezze… ma non ho nessuna intenzione né di confermare né di smentire 😉 )
Oggi siete così litigiosi che sembra di stare nella Curia vaticana 😉
Ale, io “taglio”: ormai quello che penso l’ho detto, ma a quanto pare… sigh! sigh! 🙁
Alessandro: quindi ora qualcuno tirerà fuori i dossier riservati? Ci dobbiamo preoccupare? 😉
Daniela: carina questa! Smack! 😀
ognuno ha i suoi segreti inconfessabili 😉
momenti di debolezza che, nel nostro mondo-grande fratello, telecamere invisibili e indiscrete catturano impietosamente…
Ognuno ricorda “a modo suo”:
oh,gli appelli di Cyr. e anglextra li ho postati sul sito di filosofiazero.si sa mai…..
Vale sei un genio! Smack! 😀
Vado a lanciarglielo in diretta (se riesco a lasciare il commento!)
Valeee, ti ha risposto! E’ vivo! Stavolta ci è andata bene! 😀
Cyrano, ci ha chiamati “cari amici” e a me ha risposto “fate i bravi”…
effettivamente ero entrato in qusto blog ieri e me ne sono letto varie pagine.. trovandolo interessante nei contenuti ma un po’ un mortorio nei modi.
Mi ha fatto piacere che è bastato tirare un sasso in piccionaia per suscitare un po’ di movimento..
Ma o non conosco nessuno mentre mi pare che voi siate una specie di cricca da come parlate.. non ce l’avevo con laura, l’autrice del post che non so chi sia.. mi pareva banale e melensa la sua argomentazione su un tema imporante come la “memoria” ed ho provato a dire la mia per confrontarmi con altre intelligenze e magari arricchirmi un po’..
pechè tutti sti post personali su chi ha tirato la bastonata all’altro e chi non sopporta tizio.. o perchè tanti messaggi adulatori tipo Grazie Laura perché ci “ricordi cos’è il ricordare” e ci stimoli ad interrogarci e a ricordare!
Però qualche pernsiero articolato l’ho trovato e questo penso che sia il valore del blog. complimenti!
ma ha ragone quello che diceva: se uno nuovo entra cosa legge? c’è troppa bega personale e troppo poco pensiero, questo legge.. ma per me quel poco pensiero è già interessante. quindi per ora vado avanti a leggere.
Coca Cola: “Grazie Laura perché ci “ricordi cos’è il ricordare” e ci stimoli ad interrogarci e a ricordare!”: è mio! Mi “ricordo” di averlo scritto! Non era mia intenzio ne adulare Laura, che come te non conosco. Se hai letto questo nel mio commento mi dispiace perchè non ho mai adulato nessuno in vita mia né lo farò!
Hai ragione sulla “specie di cricca” anche se questo lo considero un complimento nel senso che tra qualcuno dei commentatori si è creato (ed è stato detto più volte) un certo feeling. Ti garantisco però che è più un feeling spirituale che una cosa di simpatia. Questo rapporto, spesso anche scanzonatorio a me personalmente piace! E’ vero che chi arriva nuovo rischia di sentirsene escluso (anzi, non rischia ma purtroppo rimane escluso, soprattutto se “resta al di fuori” proprio per questo motivo. mi piace che hai detto che andrai avanti a leggere: questo ti darà modo di vedere le cose, non dico “meglio” ma con maggiore conoscenza.
Le cose si sono smosse, sì, ma non mi sembra che questo sia stata una cosa positiva. I sassi nella picionaia ai piccioni non piacciono molto! Abbi pazienza! Nessuno di quelli che commentano in questo blog, né in altri, è fatto di PERFEZIONE PURA, quindi capita di scaldarsi o di raffreddarsi.
“troppo poco pensiero”: vai a leggere post precedenti edi pensiero ne trovi di più. 😉
Il fatto stesso che in questo blog ci siano tanti commentatori e tanti commenti la dice lunga! Per quello che ne so questo non succede a tutti i blog. 😀
ciao angeloextralarge
ma che nome.. non è poi sto angelo ti cade in testa?
volevo ringraziarti di avermi risposto. va bene,seguirò il consiglio e approfondirò
Coca Cola: Non può cadermi in testa perché l’Angelo sono io (Angela) e caduta dal cielo per il troppo peso “extralarge”. 😀
Ti confesso che sono una Coca Cola dipendente. pensa che non la compro quando faccio la spesa proprio per non cadere in tentazione… e siccome San Filippo Neri diceva che la tentazione si vince fuggendo… 😉 Ma nonostante questa mia dipendenza appena ho letto il tuo primo commento odierno ho pensato: “Ma che nome!”. Siamo tutti sulla stessa barca! 😛
Grazie della fiducia! Vedrai che vale la pena continuare! 😀
ha ah hai ragione.. siamo sulla stessa barca ma tu extralarge non muoverti che sennò sono guai 🙂
Ehi aspettate, non si può fare una rissa senza di me!!! Dal momento che Fefral è mia amica e che forse oggi è in una giornata NO, lasciatela stare perché sennò mi arrabbio… (scusa Fefral, lo so che sai benissimo difenderti da sola, ma fammi dire qualcosa 🙂 ).
Per quanto riguarda LGT non è il caso di prendersela con lei; è giovane e il suo silenzio di fronte a tante critiche ne fanno comunque una “signora”.
Gli appelli ad Alvise sono stucchevoli!!! E’ proprio quello che lui cerca… ma siccome è un ateo da convertire bisogna essere carini, no?
AngeloXL: sei simpatica (anche un po’ pesante co’ tutti sti smack)… ma stai tutto il giorno davanti al computer?
Ecco, adesso che ho detto la mia mi sento meglio! 🙂
fk mi commuovi! 🙂
Mi spiace aver creato tutto ‘sto casino, cocacola, abbi pazienza non succede sempre così e forse potevo evitare di rispondere all’amico di grozino ma ormai è fatta.
Tornando al tema, che merita davvero riflessioni più articolate (secondo me meriterebbe un intero nuovo post), riprendo questa frase della new entry
“La comprensione è quel punto di arrivo che origina nella percezione dei sensi quindi attraverso il raziocinio arriva all’assimilazione della conoscenza ed infine diventa comprensione profonda. Si giunge quindi all’appropriazione di una certa verità che da quel momento in poi diventa parte di noi e che la memoria ci aiuterà a conservare.” e più che la parte sulla memoria mi colpisce quella dell’appropriazione della verità che diventa parte di noi. Quello che succede quando conosciamo davvero qualcosa, quando la capiamo (la “facciamo nostra”) è che quel qualcosa ci cambia. Senza la memoria forse non siamo in grado di riconoscere in noi quel cambiamento, ma il cambiamento c’è.
Per dire io non ricordo quasi nulla di quello che studiavo al liceo di filosofia, ma la studiavo con passione, mi ci rompevo la testa. Oggi a malapena ricordo i nomi di qualche filosofo, eppure mi è successo che qualcuno, che di filosofia mastica abbastanza, abbia riconosciuto in alcuni miei ragionamenti o pensieri l’impronta degli studi che ho fatto da ragazzina.
Quando conosci davvero qualcosa, o qualcuno, anche se non ricordi più quel qualcosa o quel qualcuno è dentro di te, per sempre.
I ricordi a me servono per potermelo godere e magari per ringraziare.
Sai Fefral, condivido ogni parola di quel che hai detto.
Non capisco perché non l’hai detto prima.
… ma aggiungo, che se è vero che quel che comprendi diventa parte di te e lo tiri fuori anche senza avvertirlo consapevolmente, il valore della memoria resta comunque in uno dei nel sensi indicati da Laura: cioè per ‘narrare’ la tua vita; il che significa trovarne il filo conduttore. Perché il ‘narrare, non è a scopo esibizionistico, ma serve a dare un senso al nostro ‘esserci’, dandone contemporaneamente ragione agli altri.
Smack!
(era quello che intendevo per “godere” e “ringraziare”)
semplicemente perchè ho lavorato tutto il giorno e gli unici attimi di tempo che ho avuto li ho persi a rispondere al signor giovanni!
Fk: “Gli appelli ad Alvise sono stucchevoli!!! E’ proprio quello che lui cerca… ma siccome è un ateo da convertire bisogna essere carini, no?” per quel che mi riguarda non te la faccio passare per buona perché, indipendentemente dal fatto che Alvise sia ateo, lo considero come gli altri commentatori non atei. Non so se è quello che cerca, ma ancora non si è fatto vivo, nonostante gli inviti a ricomparire fatti anche nel suo blog. Detto tra noi non mi interessa se lo fa apposta o meno.
Da una extralarge la pesantezza è di casa quindi sopporta i miei smack come io sopporto altre cose che non mi piacciono: le persone moleste servono ad andare in Paradiso!
Come ho spiegato già una volta (senza che nessuno me lo avesse richiesto), non sto davanti al pc tutto il giorno ma lo lascio acceso ed ogni tanto controllo i nuovi commenti. In un’altra occasione ho spiegato che sono disoccupata e quindi sto a casa più di altri, a fare la babysitter a mia madre di soli 80 anni. Ci sono giorni nei quali compaio solo la mattina o solo il pomeriggio: gli impegni ci sono anche se una è disoccupata. Tra l’altro con il pc faccio anche cose moooolto interessanti che ti risparmio. 😉
“adesso che ho detto la mia mi sento meglio!”: le cose vanno dette, con carità e al momento giusto ma vanno dette.
Ti avrei lasciato uno i quei cosini che pesano quindi NADA! Ma faccio fatica a non lasciartelo!
Aggiungo perché fa la differenza: non sono sposata e non ho figli quindi ho moooolto meno da fare della media femminile di questo blog!
ma che è ‘sto pollaio?
vabbuò… speriamo che domani vada meglio….
oggi il blog è così…
Comunque Alessandro sei sempre il migliore! Grazie per la miniera di magistero e di simpatia che metti in circolo ogni volta! Le scene di Totò fanno proprio scompisciare! 😀
Grazie a te, trooooppo buono, davvero! 😀
Fefral, prendo la tua scia 🙂 perché mi hai fatto ricordare (ironia della sorte:-)) quel tipo che mi diceva circa così “Ciò che leggi e studi è come ciò che mangi: puoi dimenticarti il cibo che hai ingerito, ma esso ti ha nutrito comunque”.
Completamente OT:oggi è la GIORNATA DELLE malattie RARE
http://www.scienzaevita.org/rassegne/ab528f1a008790ab30bbdd67f73b0b34.PDF
“Rivolgo infine il mio cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare ai rappresentanti della “Federazione Italiana Malattie Rare” (Benedetto XVI, 28 febbraio 2010)
🙂 🙂 🙂
http://www.scienzaevita.org/rassegne/f1d8a8d68d9f603b38ba09131196a646.pdf
perchè mi avete messo i messaggi sotto approvazione? vedo che gli altri vengono approvati subito mentre i miei vengono fermati!
ho fatto qualcosa di sbagliato?
ma che modi di accogliere chi arriva! siamo in 1984 di orwell? che nervi!!
ops questo è andato! allora ringrazio la censura. grazie!
semplicemente non devi cambiare mail altrimenti risulti come nuovo commentatore e necessiti di approvzione
ciao laura, anzi LGT come ti chiamano,
sai che il tuo blog ha avuto il maggior numero di interventi dell’ultima settimana?
e che oggi l’ambiente si è vivacizzato? peccato tu non ci fossi.
comunque mi devi delle royalties! 🙂