di Marco Tarquinio da Avvenire
Una «N» per marchiare, per umiliare, per discriminare, per derubare legalmente. La impongono – in carattere arabo, lo stesso che affianca il titolo che apre questa pagina – i fondamentalisti musulmani sunniti dell’Isis a Mosul, in Iraq. «N» come «nasara», seguace del Nazareno, cioè cristiano. «N» come marchio di vergogna. Ma vergogna solo e soltanto per coloro che lo usano, che si proclamano credenti in Dio e si dimostrano feroci portatori e servi di odio, sopraffazione e violenza. Continua a leggere “Sulle case di tutti”