Presentazione del libro di Carmen Hernandez con Kiko Arguelo, il cardinal Christoph Schönborn e Costanza Miriano. Diretta streaming

Presentazione del libro di Carmen Hernandez con Kiko Arguelo, il cardinal Christoph Schönborn e Costanza Miriano.

Auditorium del Centro Congressi della CEI in via Aurelia 796. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Inizio ore 18

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La sofferenza degli innocenti. Questa sera su Rai Uno

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Che senso ha il dolore? Non lo so. Il dolore rimane un mistero. Ma so che su quella croce Dio ci è salito per me. La risposta cristiana al dolore nel mondo è prima di tutto non un’azione sociale ma un abbraccio, quello di Dio fatto uomo, quello che noi cerchiamo di restituire. Vorrei provare a scrivere almeno un post su questo, è da giorni che la riflessione mi ronza in testa e mi riempie il cuore. Perché nella proposta del cristianesimo come azione sociale è rimosso il tema del mistero del male. Quello che è dentro di noi, e che a volte supera la nostra volontà, e il dolore innocente. Intanto, per preparami, questa sera su Rai 1 rivedrò la sinfonia composta da Kiko Arguello, a mezzanotte e dieci. Ne vale veramente la pena. Il 7 ottobre dal vivo in Aula Paolo VI io e la mia amica Lucia abbiamo avuto bisogno di vari fazzoletti.

In onore di tutte le madri che come la Madonna che vede morire suo figlio, assistono alla morte dei propri figli vittime innocenti della violenza dell’uomo sull’uomo, vittime delle guerre e delle catastrofi naturali, una sinfonia per i bambini abbandonati, vittime di violenze, una sinfonia per i rifugiati e per tutti i sofferenti della terra. Bellezza assoluta! Continua a leggere “La sofferenza degli innocenti. Questa sera su Rai Uno”

Abbiamo una notizia: il kerigma!

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di Costanza Miriano

Si può dare la notizia del cristianesimo – perché il cristianesimo è, oggettivamente, una notizia; per chi ci crede una buona notizia – in tanti modi diversi. Che rispecchino tante sensibilità diverse. Ciò che non si può, io penso, è ritenere la propria sensibilità, il proprio modo gli unici validi, perché la notizia di Cristo è troppo grande per essere tradotta tutta da un solo uomo.

Io domenica ho sentito dare questa notizia nel modo che preferisco, e che sento più vicino a me, in un modo forte, che mi ha infiammato il cuore. Ero, per lavoro – che ci volete fare, sono fortunata – al Divino Amore all’incontro vocazionale del cammino neocatecumenale. Dal palco vedevo decine di migliaia di persone, silenziose, in attesa come me. Continua a leggere “Abbiamo una notizia: il kerigma!”

Scandalosamente semplice

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di Tonino Cantelmi*

Dunque la Gender Theory non esiste. Peccato che proprio Judith Butler, autrice del libro che segnò l’irruzione della questione gender nel dibattito accademico, in una intervista al giornale “Le Nouvel Observateur”, solo due anni fa, usi proprio questo termine: Teoria del Gender. Eppure, poche ore dopo il Family Day del 20 giugno 2015, un mucchio di opinionisti copia-incolla hanno copiato e incollato l’annuncio che la Gender Theory non esiste e non è mai esistita. Alcuni poi hanno scritto che sì, qualcosa esiste, ma figuriamoci se nega la differenza maschio/femmina, quella differenza che una Miriano, quasi sorpresa nel doverlo fare, ha cercato di raccontare alle famiglie, anche loro altrettanto sorprese, che manifestavano in piazza. Continua a leggere “Scandalosamente semplice”

San Giovanni non fa inganni

Costanza Miriano spiega a un accidioso Camillo Langone (Il Foglio) in che senso la grande piazza di sabato è una vittoria politica, culturale e di fede

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Signora Miriano, sono l’Avvocato dell’Accidia e intendo dimostrare innanzitutto a me stesso che la manifestazione pro famiglia di Roma, da lei organizzata insieme ad altri undici laici, nonostante il suo successo ricada nella fattispecie di Ecclesiaste 2,11: “Ho visto tutte le opere che si fanno sotto il sole, ed ecco: tutto è vanità e un correre dietro al vento”.

L’Ecclesiaste non dice certo che l’agire umano è insignificante, ma che tutto va guardato sub specie aeternitatis. Il nostro non è mica stato un concerto. E’ stata un’azione fatta per il bene di tanti, e su tre piani. Primo: quello politico. Abbiamo espresso il massiccio dissenso popolare contro tre leggi. Nessuno oggi riesce a portare oltre un milione di persone in piazza, in diciotto giorni, senza un euro di finanziamento, senza i giornali e la tv: non c’è paragone col 2007, quando la manifestazione che bloccò i Dico fu lungamente preparata e anche, giustamente, aiutata economicamente. Non credo che il Palazzo avrà il coraggio di ignorare quello che è successo. Secondo: il piano culturale. Le persone mi fermano per dire che hanno imparato cose che non sapevano. Quante volte si esce da una piazza con informazioni nuove, con la determinazione a sapere di più? Terzo, per me il più importante: il piano della fede. A San Giovanni ho visto muoversi una chiesa, nel senso etimologico di assemblea, che prende sul serio il ruolo dei laici. Ogni battezzato è sacerdote, re e profeta. Noi abbiamo bisogno dei sacerdoti, innanzitutto perché senza di loro non possiamo avere i sacramenti, ma se vediamo per strada un uomo ferito non è che andiamo a chiamare il prete. Ci rimbocchiamo le maniche e lo soccorriamo. Ecco, noi abbiamo visto un pericolo e ci siamo dati da fare. E i nostri pastori, a partire dal Papa e dai presidenti della Cei e dei Pontifici consigli di famiglia e laici, ci hanno incoraggiati e benedetti.
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