Se Dio fosse veramente il dio che gli atei negano

Da quando nel lontano 2010, in occasione del Discorso alla curia romana, Benedetto XVI propose l’apertura di una sorta di Cortile dei gentili, nella Chiesa sono state numerose le iniziative, di vario livello, volte a promuovere il dialogo con le religioni diverse dal cattolicesimo e con le persone che si professano non credenti, fino ad arrivare all’ultimo Cortile di Francesco organizzato dalla comunità francescana e dal Pontificio Consiglio per la Cultura. Un evento straordinario che ha portato in dialogo ad Assisi, dal 14 al 17 settembre, importanti personalità – dal Card. Ravasi ad intellettuali, politici ed artisti del calibro di Cacciari, Augè, Isgro, Christo – con incontri gremiti di pubblico che si sono svolti, oltre che al Sacro Convento, anche in molti luoghi della città. Ancora una volta credenti di varie religioni e atei si sono incontrati, per confrontarsi senza pregiudizi su temi che interrogano e sfidano la nostra contemporaneità. Continua a leggere “Se Dio fosse veramente il dio che gli atei negano”

Dio è diventato un’ipotesi superflua

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Estratto del libro “Dio o niente”, del cardinal Robert Sarah*

Nel mondo postmoderno, Dio è diventato un’ipotesi superflua, sempre più allontanata dalle diverse sfere della vita. Penso che gli uomini che vogliono conservare la presenza di Dio nella loro esistenza debbano essere coscienti delle sottigliezze che possono tanto facilmente condurre verso l’ateismo pratico e lo svuotamento della fede; essi potrebbero diventare, come i pagani di un tempo, quegli uomini “senza speranza e senza Dio nel mondo”, descritti da san Paolo ai cristiani di Efeso (Ef 2, 12). Oggi, non possiamo non essere coscienti del modo in cui Dio è sistematicamente respinto nell’oscurità; anestetizzati, gli uomini salgono su una barca che li conduce sempre più lontani dal Cielo. (…)

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L’occidente ha tradito le sue radici

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Estratto del libro “Dio o niente”, del cardinal Robert Sarah*

Oggi l’occidente vive come se Dio non esistesse. Come hanno potuto, paesi di antiche tradizioni cristiane e spirituali, tradire le loro radici fino a questo punto? Le conseguenze appaiono talmente drammatiche da rendere indispensabile comprendere l’origine di questo fenomeno. L’occidente ha deciso di prendere le distanze dalla fede cristiana sotto l’influenza dei filosofi dei Lumi e delle correnti politiche che ne sono derivate. Se esistono comunità cristiane tuttora vivaci e in missione, la gran parte delle popolazioni occidentali non vede più in Gesù che una forma di idea, ma non un avvenimento, e ancor meno una persona che gli apostoli e numerosi testimoni del Vangelo hanno incontrato, amato e alla quale hanno consacrato tutta la loro vita. Continua a leggere “L’occidente ha tradito le sue radici”

Vivere come se Dio non esistesse, alla presenza di Dio. Una lettera aperta a Umberto Veronesi (Seconda Parte)

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di Robert Cheaib    theologhia

Caro Professore,

Come promesso, rieccomi a parlare del secondo punto, quello in cui ci regala un’istantanea del suo mondo da medico, portandoci precisamente in sala operatoria dove racconta dell’affidamento commovente che il paziente fa della sua vita nelle sue mani. Al riguardo scrive: «E tu, chirurgo, non puoi pensare che un angelo custode guidi la tua mano quando incidi e inizi l’operazione, quando in pochi istanti devo decidere cosa fare, quando asportare, come fermare un’emorragia». Continua a leggere “Vivere come se Dio non esistesse, alla presenza di Dio. Una lettera aperta a Umberto Veronesi (Seconda Parte)”

Quando Dio muore di cancro. Una lettera aperta a Umberto Veronesi (Prima Parte)

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di Robert Cheaib    theologhia

Caro e stimato prof. Veronesi,

Come tanti, ho letto l’articolo sul suo nuovo libro, dove fa l’affermazione che «il cancro, come Auschwitz, è diventato la prova della non esistenza di Dio» e dove dichiara che «non può pensare che un angelo custode guidi la sua mano quando incide e inizia l’operazione».

Ho letto e, per un primo momento, sono andato oltre. Mi ha fatto tornare sull’articolo la gentile provocazione di un’amica che mi ha scritto: «Un tema delicatissimo ed intenso che ci tocca tutti nel profondo. Sarebbe bello essere illuminati alla tua “maniera”». Continua a leggere “Quando Dio muore di cancro. Una lettera aperta a Umberto Veronesi (Prima Parte)”

Salvi nella speranza

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“Nell’epoca moderna il pensiero del Giudizio finale sbiadisce: la fede cristiana viene individualizzata ed è orientata soprattutto verso la salvezza personale dell’anima; la riflessione sulla storia universale, invece, è in gran parte dominata dal pensiero del progresso. Il contenuto fondamentale dell’attesa del Giudizio, tuttavia, non è semplicemente scomparso. Ora però assume una forma totalmente diversa. L’ateismo del XIX e del XX secolo è, secondo le sue radici e la sua finalità, un moralismo: una protesta contro le ingiustizie del mondo e della storia universale. Un mondo, nel quale esiste una tale misura di ingiustizia, di sofferenza degli innocenti e di cinismo del potere, non può essere l’opera di un Dio buono.

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