(?) Cristo è risorto (?)

di Mario Barbieri

Certo che è veramente uno “strano” dio il nostro Dio…
Un Dio misterioso che sembra scegliere sempre la strada meno appariscente possibile o che ha quantomeno cambiato stile a partire dall’ultimo dei Profeti canonici, le cui gesta sono racchiuse nel Antico Testamento.

Così, niente più roveti che ardono senza bruciare, niente più segni tremendi, colonne di fumo e di luce, terremoti o suoni di trombe da far tremare, aperture del mare e piogge di fuoco dal cielo… tutti “segni” che in tanti oggi paiono rimpiangere o nuovamente attendere (e verrà il tempo, ma non so se augurarcelo).

Ha invece deciso di mettere incinta un ragazzina a quel tempo neppure sposata – con tutti i rischi annessi e connessi – di nascere in una notte come tutte le altre, invero particolarmente stellata (si forse ha un po’ esagerato con quella stella cometa, che però in pochi pare abbiano seguito e riconosciuto… si racconta di tre) e così incarnarsi in un figlio d’Uomo, un piccolo bimbo come piccoli e indifesi sono tutti i bimbi appena nati. Qualche pastore – persone poco raccomandabili al tempo – unici testimoni di quel coro d’Angeli che con “una moltitudine dell’esercito celeste” lodavano Dio… poi il silenzio di una vita normale in una più che rispettabile (santa) famiglia, crescendo in sapienza età e grazia, con qualche episodio che dava da pensare ai suoi Genitori e a un vecchio giusto e timorato di Dio e a una profetessa illuminati dallo Spirito Santo… nulla di più.

Poi  tutta una vita pubblica di Gesù, Figlio di Dio, vero Uomo e vero Dio, preannunciata con valentia e senza mezzi termini da un parente di Gesù stesso, che i più consideravano pazzo e che per la sua schiettezza e audacia, ci rimetterà la testa…
Una vita ricca di segni, miracoli, insegnamenti, che pur se non lunga quanto ad anni, aveva suscitato un certo scalpore, tante discussioni e anche tanta acredine e invidia, ammirazione e avversione.
A tratti si erano persino radunate folle acclamanti che si erano prontamente dissolte quando il candidato “Re Liberatore” aveva declinato l’invito. Rimasero solo dodici discepoli non del tutto convinti, ma certo affascinati e speranzosi e tra questi due traditori: uno che andò sino in fondo e un altro che si pentì amaramente del suo tradimento.
Una vita quella di Gesù, spesa per compiere la Volontà del Padre, che solo al Figlio e verosimilmente a Sua Madre era nota, misteriosa per tutti gli altri. Una figliolanza divina mai realmente percepita, colta solo da uno dei discepoli per precisa rivelazione. Una figliolanza divina, temuta e avversata tanto da decretare il supplizio e la morte di Cristo, morte ignominiosa, morte di croce.

Ma, ci si attendeva la resurrezione… si c’era chi l’attendeva. I discepoli, pur forse senza averne capito appieno il senso, ma perché il Maestro lo aveva detto, e i detrattori del tempo, che erano però preoccupati solo degli eventuali stratagemmi dei discepoli per rendere credibile quella folle profezia.

Che succede poi, quando il Padre risuscita il Figlio perché la Morte non poteva tenerlo in suo potere, come anche le Scritture avevano predetto?

Fulmini, trombe, angeli, segni nel cielo e sulla terra, terrore dei bugiardi e sgomento degli increduli… niente, niente di tutto questo! In verità più segni – come era giusto che fosse – alla morte del Cristo in croce: «Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra… Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti.».
Alla resurrezione, nulla di tutto questo… anzi nessuno è realmente testimone del fatto, cosa e come avvenne che poi alcune donne recatesi al sepolcro lo trovarono vuoto, o quanto meno, non trovarono il corpo del Cristo come si attendevano?
Già, le donne… nessun testimone meno attendibile di costoro, per la mentalità del tempo.
Donne spaventate e impaurite che dicevano di aver visto un angelo che aveva parlato loro e che le aveva invitate a portare un messaggio ai discepoli, ma «quelle parole parvero loro (i discepoli) come un vagheggiamento e non credettero ad esse».

Quando poi appare a degli uomini, discepoli, questi non lo riconoscono, per propria incapacità o per precisa volontà del Signore non saprei, ma così è. Così è per i discepoli di Emmaus, così nel Cenacolo, dove nuovamente timori e dubbi ne “offuscano la vista”, si potrebbe dire.
Che dire poi quando il Signore si manifesta sulla riva del Lago di Tiberiade ai discepoli, che se ne erano tornati a pescare dopo averlo già rivisto nel Cenacolo?

Insomma, certo il Padreterno ha un bel da fare con tutti i nostri limiti di comprensione, ma di certo non ci “aiuta” con qualche bell’ “effetto speciale”, qualche “segno nel cielo” da far rimanere tutti a bocca aperta, anche qualche bello scossone che ci faccia avere un sussulto del perduto “timor di Dio”… non lo fa e non lo ha fatto neppure con la Resurrezione di Suo Figlio, il “miracolo dei miracoli”, il centro della storia dell’Universo, la Porta aperta per il Cielo, la definitiva sconfitta della Morte, il Perdono per i peccati di molti (potenzialmente di tutti).
No, ancora una volta sceglie la strada del “nascondimento”, del mistero, della libertà nostra. Si, la massima libertà nostra, la libertà di credere o non credere, la libertà non costretta da segni inconfutabili, incontrovertibili. Una libertà che ci è consegnata, che è rispettata, per Amore. Per concederci una scelta libera, consapevole sin dove può arrivare il nostro umano limite.

Così è anche, se ci pensiamo bene, per la nostra vita di tutti i giorni… dov’è la nostra resurrezione operata da Dio? Perché tutti sappiamo e avvertiamo dove e come sperimentiamo la Morte, quella del nostro essere profondo, oltre che quella fisica, ma dove la Resurrezione, la Resurrezione di Cristo, la PASQUA, si manifesta nella nostra vita?

Perché il rischio è quello di non riconoscere Cristo Risorto nella nostra esistenza, nella nostre croci.. qualcuno ce lo dice che la tomba è vuota, la Chiesa in questo Tempo non fa che ripetercelo, in ogni Liturgia, nel cadenzare della Preghiera, ma abbiamo occhi per vedere?
Che arrivi la Pentecoste, che anche per noi ci sia tempo e modo di testimoniare, perché Dio ha scelto questa strada, nessun “segno nei cieli” (per ora), ma manifestazioni nel nascondimento delle nostre vite quotidiane, perché nella propria libertà ogni Uomo nel riconoscerle possa dire e credere: «Cristo è risorto! E’ veramente risorto!».

 

29 pensieri su “(?) Cristo è risorto (?)

  1. Eh! Che articolo centrato che va dritto al nocciolo della questione: il mistero di Dio.
    Di lui si diceva con ragione: « Passò beneficando e guarendo tutti » (Atti 10, 38), ma questo non bastò a quella umanita’ per identificarlo col Messia.
    Mistero che pare continuare anche ai nostri giorni, qualcuno nutre dubbi in proposito?

  2. marcoventinove

    Cristo è risorto! E Dio riesce sempre a spiazzarci. In questo mondo alla rovescia, beati sono i ricchi? No, beati i poveri. Beati quelli che ridono? No, beati quelli che piangono e che soffrono. Dio non sceglie la potenza ma una croce. La vita eterna è già iniziata. Il nostro Dio è pane e vino, corpo e sangue, vita eterna. Brava Costanza

    1. Molto meglio, da poco rientrato a casa (nuova, la precedente rendeva tutto troppo complicato), resta una situazione abbastanza impegnativa.
      Grazie Osvaldo.

      1. Giulia

        Beh qualcosa di eclatante con effetti speciali lo racconta, Giovanni. I soldati tremarono tramortiti.
        1Passato il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare il sepolcro. 2Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. 3Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve. 4Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite. 5Ma l’angelo disse alle donne: “Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. 6Non è qui. È risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. 7Presto, andate a dire ai suoi discepoli: È risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l’ho detto”. 8Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annunzio ai suoi discepoli.
        Ma quello che ci mostra davvero che Cristo è risorto, sta alla porta e bussa, e cena con noi e abita in noi se gli apriamo la porta del nostro cuore è proprio il miracolo quotidiano della conversione del cuore, come meravigliosamente canta il
        Salmo 27:
        Di te ha detto il mio cuore: “Cercate il suo volto”;
        il tuo volto, Signore, io cerco.
        Non nascondermi il tuo volto,
        non respingere con ira il tuo servo.
        Amen!

        1. Si Giulia, ma come detto : testimoni di quel terremoto non certo planetario e dell’apparizione dell’Angelo chi? Quattro cinque soldati (di cui nulla si è saputo) e le donne di cui sopra (comunque non vedute)…

  3. NonnaAnna Maria

    CRISTO E’ RISORTO! !
    Io ci credo per fede, ma con tutto il mio essere.
    Ne sono certa!
    Quanti di noi credono come e meglio di me!
    I segni si fanno presenti ogni giorno nella vita con manifestazioni della Sua presenza, quando Lo invochiamo nelle necessità quotidiane, ma soprattutto quando si presenta una “prova” che ti pare essere impossibile superarla con le tue sole forze. E Lui è lì, ti risolleva il morale, ti manda lo Spirito Santo che ti consola, che ti fornisce la forza anche fisica, se necessario, per continuare a vivere “felice” anche nella difficoltà, anche se le cose vanno come tu non ti saresti mai immaginato di scegliere.
    Eppure senti che Lui ti ama e ti perdona anche se in certi momenti, ti lamenti perché la croce ti pesa. Lui e li e continua ad amarti.
    Tutto questo vivere con la fede nella Sua presenza costante, fa sì che non abbiamo più necessità di al tri miracoli per credere in Lui.
    Scusate se ho “pasticciato” un po, ma non ho certo la stoffa della scrittrice. Spero solo di essere riuscita a trasmettere un pochino la mia esperienza.
    Nonna Anna

    1. Simonetta

      Cara nonna Anna Maria, anche io sento Gesù come te, mai come in questo periodo difficile della mia vita, le tue parole traboccano d’amore. Dovremmo essere sempre così, vicino a Lui.

  4. Nonna Anna

    Grazie Simonetta.
    Buona FESTA DELLA MAMMA a tutte le mamme e in particolare alla nostra MAMMA del Cielo che ci Ama tutti !

    1. Gian Piero

      Vari teologi e persino cardinali hanno parlato di un significato “ simbolico” della Resurrezione , cioe’ non reale e letterale. Ovviamente non vanno seguiti, ma nella Chiesa odierna ci sono anche cardinali che non credono nella Resurrezione vera, letterale di Cristo ma solo nel suo significato simbolico.
      E a noi che ci importa direte voi, peggio per loro se non credono.
      Mah , uno di questi cardinali era stato dato per papabile!

        1. Non credo lo si sappia… Direi questo sia solo uno spingere a fare vaghe illazioni (e/o averne fatte in proprio).

          Detto questo, credere nelle resurrezione di Cristo come una semplice “simbologia” significa di fatto porsi fuori dal Credo, con ciò che significa o dovrebbe significare.

          1. Apro una parentesi, perché effettivamente questa è una divagazione.

            Non credo lo si sappia…

            Dipende da cosa si intende per “sapere”. Nonostante le proibizioni regolarmente appaiono libri con ricostruzioni dettagliate. Sei gli autori venissero sanzionati (sono cattolici, potrebbero subire l’interdetto) si potrebbe concludere che si sono inventati tutto. Ma quando te li trovi che scrivono su America, la rivista dei gesuiti USA, come Gerard O’Connell, non vengono sanzionati in alcun modo (mentre p.es. Magister subì un provvedimento leggero solo perché l’Espresso ruppe per poche ore l’embargo su un documento, roba veniale al confronto), descrivono nel dettaglio anche i ruoli di certi laici che non commentano, né smentiscono, né minacciano querele, evidentemente il nocciolo della ricostruzione è verace. Dunque molte cose si sanno, ma per ora non si possono provare. È qualcosa di meno solido di una certezza, ma meno vago di un’illazione.

            http://lanuovabq.it/it/bergoglio-cene-pre-conclave-col-futuro-direttore

            Questo per non dire che certi cardinali, tipo il defunto Danneels, hanno detto chiaro e tondo cosa hanno fatto, e se ne sono vantati.

            Chiusa la divagazione.

            1. Bene, ma per simili affermazioni sarebbero meglio certezze… o ci si riduce a illazioni non potendo fare affermazioni.

              Certo anche questo rientra tra le personali valutazioni di opportunità.

              Chiudo qui anch’io la “divagazione”.

        2. Immagino per chi abbia votato nel conclave questo fantomatico cardinale, secondo F. Giudici. Ma anziche’ prodursi in illazioni fuori luogo e dare spago a discorsi sibillini e da comari, perche’ non chiedere espressamente all’interlocutore i nomi dei cardinali che non credono nella resurrezione del Cristo? (Mica e’ questione di poco conto…) Per i teologi si lasci pure perdere perche’ esisteranno sicuramente ma, tutto sommato, non fanno testo.

  5. Alessandro70

    Come scrisse l’Apostolo delle genti i giudei chiedevano segni, i greci sapienza… e così rimasero scontenti entrambi perché Dio non si manifesta né negli “effetti speciali” né in raffinate teorie filosofiche; con i primi si crede per timore o per convenienza mentre nelle dottrine intellettuali ci si perde facilmente.
    Evidentemente tra i teologi e gli alti prelati oggi troviamo più greci che giudei ed il rischio di ridurre il Vangelo ad una gnosi sta diventando sempre più alto (la “gnosticizzazione” fa il paio con la riduzione del cristianesimo a dottrina sociale ed economica, altra piaga odierna). La gnosi appaga l’intelletto ma non ti cambia la vita, è solo una bella frittura d’aria servita sul piatto d’argento della vanità intellettuale.
    La voce del Cristo Risorto può essere udita solo nel grande silenzio del mattino di Pasqua.

  6. Caterina

    Come ci dice il Vangelo di oggi la voce del Pastore è conosciuta dalle sue pecore. Oggi si ascoltano nella Chiesa molte voci che non sono del Pastore, come nell’omelia di un sacerdote nella messa di due domeniche fa che, con mio grande sconcerto (per non dire scandalo), sollevava dubbi sulla realtà della risurrezione di Cristo. Questo credo sia il segno di una corrente di pensiero eretico che si è insinuata nella Chiesa in modo capillare. Le pecore però come conoscono la voce del Pastore riconoscono anche quella dei ladri e dei briganti.

    1. Come si legge a chiusura dell’articolo, se si ha una esperienza viva, concreta della Resurrezione di Cristo, nulla potrà togliercela o sminuirla…

      Se un sacerdote o un fratello la sminuiscono a parole nella loro testimonianza (o omelia nel sacro di un sacerdote) è giusto chiedergliene conto, cioè chiedergli in cosa, ma a questo punto in Chi, costoro realmente credano. Ancor di più se è un sacerdote, perché solitamente le sue parole hanno maggior peso e suo compito specifico è la “cura delle anime“.

  7. La Resurrezione di Cristo passa nei nostri cuore, con dei fatti della vita.

    Credere nelle Sua Potenza di Risorto, e tolto la pietra, del nostro cuore ,si apre un varco, che ti porta alla pace.

    conversione, cambiamento di mentalità, in Cristo Risorto.

    La Sua Potenza non ha confine.
    Grazie.

  8. Carla Casabassa

    Se Cristo non è risorto, perchè seguire ciò che ha detto un gruppo di sgarrupati, il cui capo, per di più, è finito in malo modo?

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