
Il caso che stiamo per esporre ne è un esempio. Come doveroso, offriamo qualche connotato storico.
Siamo nel 1872 in America, precisamente a Santa Fe, capitale del New Mexico.
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Il caso che stiamo per esporre ne è un esempio. Come doveroso, offriamo qualche connotato storico.
Siamo nel 1872 in America, precisamente a Santa Fe, capitale del New Mexico.
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Da questa tradizione, non identificando il falegname con San Giuseppe, ma con un angelo, fu scritto un libro che poi divenne sceneggiatura di un film con Sidney Poitier, “I gigli del campo”. Nel film il falegname è un essere umano (il personaggio interpretato da Poitier).
È un film bellissimo, che val la pena comprarsi in DVD, tutto incentrato sul ruolo della Provvidenza Divina.
Non per fare il guastafeste, ma semplicemente per mettere in guardia da chi tra poco verrà a sbeffeggiare e ad insultare, prendendo a pretesto questa storia per prendere in giro i cristiani.
Senza nulla togliere alla straordinarietà dell’opera, costruzioni in legno senza usare chiodi sono “abbastanza” comuni, in ogni caso è possibile realizzarle, specie nel 1872. Il CICAP (che non mi sta simpatico e spesso, specie in questo campo, prende delle cantonate paurose) pare abbia dissolto alcuni dubbi:
https://tinyurl.com/y7lurgms
Il sito del Cicap ha scritto, tra l’altro, delle affermazioni che vanno in contrasto con alcune altre di Query… Oltre al fatto che sembrano farci dire delle cose che come cattolici non diciamo…
Ho approfondito un po’ l’argomento al seguente link
http://credolachiesauna.blogspot.it/2018/03/ancora-su-san-giuseppe-la-scala-di.html?m=1
Secondo me i suddetti confutatori non sono poi tanto “scientifici” nelle loro disamine.
Secondo me i suddetti confutatori non sono poi tanto “scientifici” nelle loro disamine.
Vero, come spesso accade agli ideologi. Per esempio è significativo come hanno risposto alla questione del Miracolo Eucaristico di Bolsena, mostrando che un certo batterio può contaminare il pane e produrre una sostanza rossa che può essere confusa con il sangue. Benissimo, accetto questo contributo; però non è dirimente, perché non collima in tutti i dettagli con il racconto dei testimoni. Non credono ai testimoni dell’epoca? Bene, fatti loro, ma qui intanto si esce dalla questione propriamente scientifica (intesa come “scienza dura”) e si entra in quella storica; a questo punto se per partito preso consideri inaffidabili i documenti o le testimonianze di chi l’episodio lo visse e quelle di chi lo indagò all’epoca, evidentemente siamo in presenza di un pregiudizio ideologico. Inoltre, su altri miracoli simili, come quello di Lanciano, non sono stati in grado di confutare le analisi che hanno provato che ci troviamo in presenza di carne e sangue umano. E allora che senso ha insistere con i batteri?
Io chiedo ai sapientoni del CICAP (quelli che nel 1994 avevano già capito TUTTO, salvo poi scoprire 4 anni dopo l’esistenza dell’Energia Oscura ) cosa sia una legge fisica. Che senso ha parlare di leggi, quando basta il battito di una farfalla a Tokyo per scatenare un ciclone in Florida? Il premio Nobel Ilya Progine esprime anche molti dubbi sul concetto di legge fisica.
Io chiedo ai sapientoni del CICAP … cosa sia una legge fisica
Non sono del CICAP (e me ne compiaccio), ma provo a rispondere:
è quella cosa che ti permette di non sbattere quando giri il volante, quella cosa che ti fa arrivare l’acqua in casa, quella cosa che ti fa curare quando sei malato…
quando basta il battito di una farfalla a Tokyo per scatenare un ciclone in Florida?
Confondi le due cose: quella che citi si chiama TEORIA DEL CAOS e fa anche quella parte della Fisica (ma anche della matematica, detto molto approssimativamente).
Non capisco cosa c’entri.
Da quanto ho letto di quel Premio Nobel che citi, non mi pare proprio che sia così.
secondo la dottrina cristiana, il mondo è conoscibile, e questo ha permesso lo svilupparsi di discipline quali la fisica, la chimica, la biologia, quind non vedo cosa ci sia di male nella conoscenza delle leggi che regolano l’Universo.
Io sono stato socio del CICAP nel 1999, per poi fuggirne a gambe levate allo scadere del primo anno dopo averne constatato l’evidente cultura di fondo atea e materialista.
Questo però non c’entra con la valida osservazione di Kosmo. Senza andar a discettare su cosa sia una legge fisica, ci sono fenomeni che hanno una spiegazione e ricadono nella normalità, nelle cose attese, e certi invece che non ce l’hanno, che chiamiamo “miracoli”. Negare questa distinzione alla fine porta alla stessa conclusione di quelli che negano i miracoli, perché se tutto è un miracolo, niente è un miracolo. La Chiesa, d’altronde, avvia indagini anche di tipo scientifico tutte le volte che studia un miracolo prima della sua eventuale proclamazione (p.es. quelli di carattere medico di Lourdes) e, tanto per tornare al riferimento al CICAP, si serve anche di scienziati atei come “avvocati del diavolo”: se una spiegazione non l’hanno neanche loro, quale miglior conferma del miracolo ci potrebbe essere? Dunque, anche atei e materialisti possono giocare un ruolo proficuo nella questione.
Sulla scala di Santa Fe ho letto un certo numero di articoli, compreso quelli citati da Kosmo; ne aggiungo uno che, vista la fonte, non può essere certo tacciato di atteggiamento scettico:
http://www.sanpiox.it/articoli/spiritualita/910-la-scala-misteriosa-di-san-giuseppe
Come vedete, il clero locale è il primo ad essere cauto e il termine miracolo è messo tra virgolette.
La mia opinione personale è che la storia della scala è stata contaminata da miracolismo, il che distrae dal suo senso originale, che è quello dell’intervento della Divina Provvidenza: perché rimane il fatto che il falegname che risolse il problema si presentò all’improvviso, non fu pagato, sparì subito dopo aver compiuto il lavoro – dando grande testimonianza di umiltà – e invece di produrre un manufatto semplicemente sufficiente allo scopo creò un piccolo capolavoro. Ma tutto ciò rimane oscurato dalla discussione sul presunto miracolo nella fisica della scala ed è un peccato.
La mia opinione personale è che la storia della scala è stata contaminata da miracolismo, il che distrae dal suo senso originale, che è quello dell’intervento della Divina Provvidenza: perché rimane il fatto che il falegname che risolse il problema si presentò all’improvviso, non fu pagato, sparì subito dopo aver compiuto il lavoro – dando grande testimonianza di umiltà – e invece di produrre un manufatto semplicemente sufficiente allo scopo creò un piccolo capolavoro. Ma tutto ciò rimane oscurato dalla discussione sul presunto miracolo nella fisica della scala ed è un peccato.
E’ precisamente quello che volevo dire io, solo che tu l’hai detto molto meglio: Dio interviene a volte attraverso persone comuni, anche senza ricorrere ad eventi che non seguono le consuete leggi fisiche.
Non conoscevo la scala santa di Santa Fe “…
.A me fa pensare alla scala di ogni uomo che costruisce fondamenti solidi, per grazia di Dio. Gradini dopo gradini, con i strumenti buoni. E se crolla è bene ricostruire, con altri materiali. Un ri cominciare fino alla fine. Tutto è grazia.
Con questo voglio dire che non possiamo nulla, se non interviene la provvidenza, DIVINE….
Non so se mi sono spiegato…….nn sono brava a scrivere abbiate pazienza.
Sul concetto di legge fisica, guardare il blog del prof. Giorgio Israel (quello che ha fatto l’introduzione alla versione italiana del saggio del rabbino capo di Francia sulla Teoria del Gender e Matrimoni gay).