Caro Gesù Bambino

di Costanza Miriano

Caro Gesù Bambino, scusa il ritardo, forse non sono più in tempo, ma, ecco, volevo dirti, straccia la letterina che ti ho scritto. Fa’ finta di niente con quelle richieste, posso sicuramente farne a meno. Ascolta quello che ti chiedo e lascia stare tutto il resto, sono accessori (che poi, se ti rimane tra i piedi quella scatola della Apple e non sai che farne, nulla ti impedisce di darmela comunque lo stesso).

A una catechesi ho ascoltato una cosa, e da allora voglio solo quella, e, manco fosse un iPhoneX, sono disposta a fare la fila tutta la notte in piedi pur di averla. Padre Emidio diceva che per alcuni che fanno sul serio con Dio, ma davvero sul serio, che lo convincono sinceramente che lo desiderano, che sono pronti a giocarsi tutto soprattutto sul piano dell’affettività, il cuore, si può entrare in un’altra dimensione del rapporto con Dio. Ci si può sintonizzare con lui, si può davvero essere agganciati, e cominciare a vivere un’amicizia piena col Creatore. Allora non staremo più a chiedergli i miracoli, ma sarà lui a tirarceli dietro, perché l’unica cosa che ci starà davvero a cuore sarà salvare fratelli, che è esattamente la stessa cosa che sta a cuore a Dio, quindi non ci sarà più bisogno di chiedergli niente: si diventa una società per azioni con l’Onnipotente (era per questo che santa Teresa d’Avila diceva che non riusciva a chiedere niente a Dio perché lui preveniva sempre le sue richieste). Essere in società col capo del mondo deve essere niente male. Nulla può farti paura, neanche la morte, perché cominci a vivere già un po’ dell’altra vita, a intuire qualcosa. La frattura tra questa e l’altra vita ogni tanto cede, e si riesce a buttare l’occhio di là.

Come può avvenire questo? Quando arriva il momento opportuno, bisogna stare pronti, essere seri, e dire di sì. Non avere paura di dare qualcosa di grosso, di coinvolgerci, di perdere il controllo, di rischiare, anche se Dio, tremendum et fascinans, fa pure un po’ paura (niente di più lontano da certe immaginette devozionali caramellose…).

Come si fa a fare questo passaggio? Noi non possiamo creare le occasioni, ma dire di sì quando lui arriva. Voglio raddrizzare i miei sentieri, e appianare le colline e riempire le valli per farti passare. Che vuol dire voglio accogliere le croci perché ho capito che mi sono necessarie. Voglio accoglierle per cambiare il mio modo di pensare, quello che ho ritenuto indiscutibile fino a oggi. Vorrei cominciare a pensare non secondo me, ma secondo te, Dio. Voglio cominciare a stare attenta a quello che mi sussurri piano piano nelle giornate, quando impercettibilmente cerchi di portarmi su un altro livello di vita. Voglio capire che la vita secondo te, la vita secondo il battesimo, è tutta un’altra cosa, ma lo voglio capire davvero, sperimentandolo concretamente. Voglio proprio sintonizzarmi su un altro livello di comunicazione con te. Allora l’unica preghiera che avrò voglia di fare sarà “Signore, cambia la mia testa. Sia fatta la tua volontà perché tu solo sai quello che è meglio per me, per i figli, per le persone a cui tengo. Voglio entrare in questa nuova relazione con te, che sei un oceano di piacere”.

Dio, se è vero quello che ho ascoltato, se è vero che esisti e che è possibile questa vita in un’altra dimensione già da qui e ora, perché in queste feste non mi cambi la testa e non me lo fai capire sul serio? Ripeterò questa preghiera senza sosta come una giaculatoria in questi giorni di Natale, ti prenderò per sfinimento. Se non mi ascolti, allora riprendi pure in mano la letterina che ti avevo scritto, perché alcune cose mi servono davvero, e se tu non mi riempi il cuore mi sa che ne avrò bisogno. Comunque, preferisco il paradiso.

23 pensieri su “Caro Gesù Bambino

  1. 61angeloextralarge

    Mi accodo! Smack! 😀
    Buon Natale a tutti. Il Bambino ci renda migliori di quello che crediamo di essere!

  2. Lia

    Grazie,Miriana. La tua letterina ha perfettamente dato parole alla richiesta del mio cuore. Spero che il Signore la accetti anche se ho copiato il compito….
    Grazie davvero ancora. Buon Natale!

      1. Lia

        Ho letto tutti i suoi libri, sono una sua ammiratrice, ma non so perché mi viene sempre da chiamarla Miriana. Chiedo scusa.

  3. Da Roit Silvano

    Chi vive ancora nella notte ha bisogno di chiedere un sacco di cose che gli mancano.
    Chi vive nella luce non chiede nulla perche’ sa di aver gia’ tutto.
    Sino a dove riusciamo a vedere la luce di Gesu’ Cristo nelle tenebre del nostro mondo?
    faccio tanta difficolta’ a spiegare questo ai miei amici
    Buon Natale

  4. Sr Cristiana

    Quella vita e’ la vita risorta cui il battesimo ci apre la strada . Esiste e desiderarla e domandarla e’il modo per cominciare ad entrarvi.
    Desideriamo la stessa cosa e se la chiediamo insieme – e siamo già un buon numero- ci sarà data. Grazie!

  5. Benedico Dio che vuole metterci nel cuore questo desiderio che Costanza ha espresso così bene.
    Auguro a tutti un cuore pronto ad accogliere la pienezza di vita che Dio non aspetta altro che riversare su di noi.

  6. Gg

    Che il Signore accolga di cuore questa tua preghiera che altrettanto di cuore farò mia!
    Buon Santo Natale !

  7. anna maria

    ….Mi basterà trovare un uomo col cuore puro e l’Animo buono,
    perchè IO possa nascer di nuovo!…..

    Grazie di cuore a te Cpstanza e grazie a tutti coloro che leggono e Buon Santo Natale ANNA MARIA

  8. Grazie Costanza…concordo con te…

    .e ti dirò che il mio desiderio più grande è che Gesù viene nascere nel mio povero cuore, e nel cuore di ogni persona.
    Buon e felice Natale del nostro Signore Gesù…Dio con noi a tutti voi..Pace nei nostri cuori, la Sua Pace.
    Il Verbo si fece Carne, e vene la Luce, i pastori erano i primi ad Adorare quest evento grandioso …IL NOSTRO Redentore.

    Buon Natale a tutti, e al mondo intero.

  9. msilvia2

    Stai attenta Costanza.
    Se Gli dici quel SI, Lui ti prende sul serio e se è il SI radicale, Gli firmi un assegno in bianco e Lui può scriverci. .. quello che vuole!
    Buon Natale!

  10. Enrico Locatelli

    Grazie Costanza,
    anche se in ritardo (ma spero di essere come gli ultimi operai presi a giornata dal Signore), appongo anch’io il mio nome alla petizione. E che Dio ci prenda per mano e ci porti con Lui! Buon Natale!
    Enrico

  11. Simone

    Nella mia famiglia, la tradizione iniziata dal mio bis-nonno vuole che non si mischi il Sacro al profano e che la Natalità non abbia nulla a che vedere con i regali che, eventualmente, vengono portati ai bambini. Mio padre da piccolo non riceveva alcun dono a Natale infatti, ma poi con noi figli introdusse il Babbo Natale che portava regali.
    Ma assolutamente rimane indiscusso il fatto che sia blasfemo accostare l’immagine di Gesù Bambino ad un I-Phone (che poi, anche a livello “fantastico”, viene più facile pensare ad un vecchio sulla slitta piena di regali che ad un Bambinello, figlio di Dio, che viene a casa “volando” e portando regali materiali).
    Bah…

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