Lettera semiseria ai neogenitori

Illustrazione di Emanuele Fucecchi
Illustrazione di Emanuele Fucecchi

di Emanuele Fant per Credere

Cari neogenitori, voi non dovete temere che crescere un figlio vi potrà costare fino a 14000 euro annui, né le battaglie notturne con le colichine. Voi non dovete deprimervi al pensiero che potrete pure regalare il vostro abbonamento a teatro. Dovete risparmiare energie per affrontare l’unico, vero, lato irrimediabilmente negativo che comporta la scelta di avere un bambino: le feste dei compagni delle elementari.

Adesso il vostro neonato sonnecchia sereno, da solo, protetto da un velo di tulle. Ma presto camminerà, rovescerà le pappine, pretenderà l’iscrizione all’asilo e, prima che possiate prendere delle contromisure, si farà degli amici a sua scelta.

Jessica lo inviterà nel ranch californiano allestito in un campo di mais alla periferia di Milano: lì potranno fare un giro su un pony che odia i bambini, poi gareggeranno con la caccia al tesoro nel pollaio, infine faranno una escursione in mongolfiera dove riceveranno una merenda a base di frutta di stagione e prodotti a chilometro zero.

Martino proporrà il suo party nel circuito delle mini moto simili in tutto a quelle vere. Sarà presente un istruttore per spiegare come si accelera e si fa benzina; poi, tutti insieme, percorreranno in fila il circuito ad anello attorno al lago artificiale. Quelli che riusciranno a tornare, saranno i benvenuti al taglio della torta a forma di casco tridimensionale.

Ludovica proverà a distinguersi con una festa elegante nel giardino di famiglia. I camerieri serviranno finger food in piccoli bicchieri, mentre la party planner si assicurerà personalmente che nessuno soffra di allergie alimentari. Al momento buono salteranno fuori i gonfiabili, ai quali avranno accesso solo i possessori di calzine antiscivolo.

Negli anni Ottanta usavamo festeggiare in salotto. Non era male. Il mio vezzo erano le candeline che si riaccendevano dopo che avevi soffiato. Compivamo anni meno impegnativi, ma siamo invecchiati uguale. E adesso ci scopriamo genitori che forse tendono talvolta a esagerare.

 

10 pensieri su “Lettera semiseria ai neogenitori

  1. giovi

    La cosa bella delle feste delle elementari, almeno per quanto hanno vissuto i miei figli, è che si invitano tutti i bambini, impegnativo, ma bello. Poi arrivano le medie e pure le superiori e i ragazzini timidi , poco espansivi,o in qualche modo diversi dal gruppo, non vengono più invitati. Una mia figlia che fa l’ultimo anno delle superiori, non così “avanti” come le sue compagne, dopo le elementari non è stata più invitata a nessuna festa,una festa che sia una, anzi le compagne declinano spesso persino gli inviti alla sua festa. Un’altra figlia, ora all’università, molto brava e appassionata allo studio, ma molto timida, ha assistito per anni , in classe, agli accordi per feste e regali cui non aveva accesso. Dunque, benché stucchevoli, viva la festa all’acquapark, piuttosto che al mc donald, purché qualsiasi compagno possa partecipare !
    Non che i miei figli non vivano mille volte meglio di tanti pseudo-bulletti, soprattutto passata la terribile adolescenza, ma era per dire !

    1. La moda di invitare tutti i bambini non la trovo così bella. Di sicuro è scomoda visto che in tal modo ci sarebbero da calcolare una ventina di feste all’anno (e alcune arrivano anche da altre classi, perché magari erano compagni all’asilo).
      Ma per fortuna nessuno obbliga ad andare a tutte le feste, ci mancherebbe altro! Anzi, cogliamo l’occasione per iniziare fin d’ora a fare selezione. Primo perché non si può avere sempre tutto, e poi perché non è detto che tutti i tipi di festa siano condivisibili, infine non è ugualmente detto che tutti i bambini siano una buona compagnia.

  2. CP

    Qui in USA i pacchetti compleanno sono un business da non so quanti miliardi. Ce n’è per tutti i gusti: le mie figlie sono state invitate a compleanni nel posto degli scivoli gonfiabili, in quello che ha anche carrucola e macchinine a pedali e piscina di mattoni di gommapiuma e castello delle principesse, al bowling, alla pista di pattinaggio su ghiaccio con istruttrice vestita da Elsa di Frozen, alla pista di pattinaggio a rotelle, al posto dove dipingi la tua statuina di porcellana e alla sala giochi per bambini, dove ogni invitato riceve un bicchierino di gettoni per i videogiochi. Stiamo ancora aspettando che ci invitino a Build-A-Bear, il negozio dove ti puoi costruire il tuo orsacchiotto di peluche.
    Poi ci sono quelli che fanno la festa a casa e noleggiano il castello saltarello gonfiabile, il pony, il mini-zoo con gli animaletti da accarezzare o lo spettacolino con iguane e serpenti / pappagalli parlanti e cocorite che vanno in bicicletta.
    Il cibo è sempre lo stesso: cartoni di pizza e torta di compleanno coperta di frosting a colori sgargianti. La durata standard è 2 ore; i regali spesso si aprono dopo, senza gli invitati, e qualche giorno dopo arriva la letterina di ringraziamento; alla fine della festa ogni bambino riceve un sacchettino pieno di caramelle e giochini di plastica di quelli che si rompono prima di arrivare a casa.
    Adesso una delle mie figlie vuole il suo compleanno alla pista di pattinaggio sul ghiaccio – quando compie gli anni di solito ci sono 35 gradi all’ombra. Un’altra in questo momento sta festeggiando un’amichetta che ha trasformato la sua casa in Hogwarts. Anche per le mamme che fanno la festa a casa e organizzano tutto loro, giochi, decorazioni, torta, inviti e regalini, tutto deve essere a tema.
    Devo dire che i bambini si divertono, a pattinare sinceramente mi sono divertita anch’io, e se una mamma è un po’ creativa quando organizza una festa di compleanno si può davvero sbizzarrire. Il problema è che o fai una festa all’altezza di queste, spendendo $300-$500 per figlio o lavorando come una pazza tutto il mese prima, oppure ti vergogni a invitare gli amichetti di scuola, per non fare brutta figura con i genitori. E allora inviti una o due famiglie di amici, i bambini giocano insieme tutto il pomeriggio, dopo cena torta con le candeline e un regalo o due. Una bella giornata insieme. Ma non conta come festa.

    1. Ale

      Mah… Dipende anche dagli ambienti che frequenti negli USA. Io ho sempre fatto feste di compleanno nel parco pubblico, portando qualche palla e frisbee, con dolcetti e torta fatti da me. Ho sempre invitato tutti i compagni di mia figlia senza vergognarmi di nulla, anzi orgogliosa del fatto che facessi le torte in casa.

  3. procopio

    Anche il mondo di chi non e’ toccato dalla “durezza del vivere” della crisi di memoria padoiana schioppona, puo’ essere complicato.
    Non so se sono arrivate le goody bags anche in Italia.

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