6 pensieri su “Non supereroi ma genitori che si amano”
Costanza come sempre sei grande in cio’ che scrivi (con tutto che qualche battutina in meno non guasterebbe….e vale anche per i tuoi libri).
Pero’, onestamente, dopo tanti anni di matrimonio ho concluso che sarebbe stato meglio se non mi fossi sposato. Anche il matrimonio e’ una vocazione.
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@lele,
perdonami se entro su un fatto tuo personale solo basandomi sulle tue poche righe, ma lo hai posto tu come “pubblico”…
Intanto mi dispiace questa tua affermazione, mi dispiace pensare che così vivi il tuo matrimonio intendo.
Il Matrimonio è si una vocazione, ma spesso, molto spesso di questa Vocazione e di cosa realmente comporti, non se ne ha precisa contezza, per tanti e tanti motivi, ma, a meno che tu non ti sia sposato “tanto per fare” o sotto coercizioni (e senza entrare in ipotesi di nulità), avrai avuto un sentimento e una volontà che hai innestato in un preciso Sacramento.
Questo Sacramento (come tutti i Sacramenti), ha una AZIONE salvifica e santificante, oserei dire che è anche capace di “plasmare” le persone nle senso buono del termine. Per esperienza personale e di tante coppie che ho conosciuto anche in una azione pastorale, posso dirti che sono (o sarebbero) realmente poche le coppie che hanno una insanabile differenza di carattere, che in modo assoluto ne precluda una serena se non felice vita assieme.Poi ci sono a volte accadimenti seri durante il cammino, ma in Dio una risoposta si trova.
Il problema è quanto ci si basa sulle proprie misere forze (e ondivaghi sentimenti) e quanto sulla forza del Sacramento e ancor meglio sulla presenza di Cristo nella propria vita e nella vita di coppia. Facendo questo “salto di qualità”, ho visto coppie ridotte “al coltello”, rifiorire e rinascere in un Amore che forse non avevano neppure mai conosciuto…. Perché a Dio NULLA è IMPOSSIBILE.
L’episodio delle Nozze di Canaa, ci insegna che la festa prosegue gioiosa finché c’è vino, ma il vino della festa finisce e con esso la gioia e l’allegria, allora è tenpo dell’intervento di Cristo che trasforma la semplice acqua (l’acqua biblicamente è segno di vita, ma anche segno di morte) in un vino ancor più buono di quello che avevamo messo in tavola. Come Maria invita i servi andate da lui e “fate quello che vi dirà”, così faciamo anche noi.
Un abbraccio e un’Ave Maria per te.
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…a distanza di un anno confermo “paro paro” il mio antico commento:
“Novella 2000 con Dio in fondo!” (ma sempre presente, ovviamente)
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Io, invece, che non mi sono sposato (pur avendo avuto ben 2 occasioni, una delle quali, ottima anche sul piano economico), almeno fino ad ora, non ho rimpianto la mia scelta. Si vede proprio che anche il matrimonio è una vocazione. A69
PS: cosa ci trovavano in me, quelle due………….boh?!
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Le donne hanno occhi che sanno scrutarci più in profondità dei nostri stessi occhi…
Oltre al buono però vedono anche i difetti… Colei che ti ama veramente prende tutto in blocco, senza sperare di cambiarti.
Naturalmente non è una verità assoluta… sarebbe troppo semplice. Anche le donne hanno spesso occhi velati da sentimenti che fanno da “paraocchi” o peggio, ti guardano come pietra grezza, da cui credo “tirar fuori” un diamante (!)
Ma questa è attività precipua di Dio… e una donna che pensa di farsi o essere dio della tua vita (nonché sua) è decisamente da evitarsi 😉
(Vale anche in senso invero)
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Carissima Costanza, stasera quando mi troverò ad asciugare i capelli della mia bimba di due anni, mentre l’acqua della pasta va sopra perché il fuoco del fornello è troppo alto, e mentre urlo alle due figlie più grandi di sbrigarsi a finire la doccia “perché consumano troppa acqua ” e sicuramente mi suona il telefono perché la nonna vuole salutare le bambine… Mi ricorderò delle tue sante parole!! Mi metterò a ridere e correrò incontro a mio marito con il sorriso!! Grazie per le tue parole che ci rafforzano ! Un abbraccio.
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Costanza come sempre sei grande in cio’ che scrivi (con tutto che qualche battutina in meno non guasterebbe….e vale anche per i tuoi libri).
Pero’, onestamente, dopo tanti anni di matrimonio ho concluso che sarebbe stato meglio se non mi fossi sposato. Anche il matrimonio e’ una vocazione.
@lele,
perdonami se entro su un fatto tuo personale solo basandomi sulle tue poche righe, ma lo hai posto tu come “pubblico”…
Intanto mi dispiace questa tua affermazione, mi dispiace pensare che così vivi il tuo matrimonio intendo.
Il Matrimonio è si una vocazione, ma spesso, molto spesso di questa Vocazione e di cosa realmente comporti, non se ne ha precisa contezza, per tanti e tanti motivi, ma, a meno che tu non ti sia sposato “tanto per fare” o sotto coercizioni (e senza entrare in ipotesi di nulità), avrai avuto un sentimento e una volontà che hai innestato in un preciso Sacramento.
Questo Sacramento (come tutti i Sacramenti), ha una AZIONE salvifica e santificante, oserei dire che è anche capace di “plasmare” le persone nle senso buono del termine. Per esperienza personale e di tante coppie che ho conosciuto anche in una azione pastorale, posso dirti che sono (o sarebbero) realmente poche le coppie che hanno una insanabile differenza di carattere, che in modo assoluto ne precluda una serena se non felice vita assieme.Poi ci sono a volte accadimenti seri durante il cammino, ma in Dio una risoposta si trova.
Il problema è quanto ci si basa sulle proprie misere forze (e ondivaghi sentimenti) e quanto sulla forza del Sacramento e ancor meglio sulla presenza di Cristo nella propria vita e nella vita di coppia. Facendo questo “salto di qualità”, ho visto coppie ridotte “al coltello”, rifiorire e rinascere in un Amore che forse non avevano neppure mai conosciuto…. Perché a Dio NULLA è IMPOSSIBILE.
L’episodio delle Nozze di Canaa, ci insegna che la festa prosegue gioiosa finché c’è vino, ma il vino della festa finisce e con esso la gioia e l’allegria, allora è tenpo dell’intervento di Cristo che trasforma la semplice acqua (l’acqua biblicamente è segno di vita, ma anche segno di morte) in un vino ancor più buono di quello che avevamo messo in tavola. Come Maria invita i servi andate da lui e “fate quello che vi dirà”, così faciamo anche noi.
Un abbraccio e un’Ave Maria per te.
…a distanza di un anno confermo “paro paro” il mio antico commento:
“Novella 2000 con Dio in fondo!” (ma sempre presente, ovviamente)
Io, invece, che non mi sono sposato (pur avendo avuto ben 2 occasioni, una delle quali, ottima anche sul piano economico), almeno fino ad ora, non ho rimpianto la mia scelta. Si vede proprio che anche il matrimonio è una vocazione. A69
PS: cosa ci trovavano in me, quelle due………….boh?!
Le donne hanno occhi che sanno scrutarci più in profondità dei nostri stessi occhi…
Oltre al buono però vedono anche i difetti… Colei che ti ama veramente prende tutto in blocco, senza sperare di cambiarti.
Naturalmente non è una verità assoluta… sarebbe troppo semplice. Anche le donne hanno spesso occhi velati da sentimenti che fanno da “paraocchi” o peggio, ti guardano come pietra grezza, da cui credo “tirar fuori” un diamante (!)
Ma questa è attività precipua di Dio… e una donna che pensa di farsi o essere dio della tua vita (nonché sua) è decisamente da evitarsi 😉
(Vale anche in senso invero)
Carissima Costanza, stasera quando mi troverò ad asciugare i capelli della mia bimba di due anni, mentre l’acqua della pasta va sopra perché il fuoco del fornello è troppo alto, e mentre urlo alle due figlie più grandi di sbrigarsi a finire la doccia “perché consumano troppa acqua ” e sicuramente mi suona il telefono perché la nonna vuole salutare le bambine… Mi ricorderò delle tue sante parole!! Mi metterò a ridere e correrò incontro a mio marito con il sorriso!! Grazie per le tue parole che ci rafforzano ! Un abbraccio.