Solido come un crocifisso

 

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di Paolo Pugni

Si dice che san Francesco abbia così distinto il lavoro dall’arte: “chi lavora con le mani e la testa è un artigiano, chi lavora con mani, testa e cuore è un artista”.

Se è così allora sono artisti i fratelli Marchesi che il cuore lo mettono dentro al vetro per tirarci fuori il significato della vita, vale a dire il crocifisso.

Che dentro nella sua fragilità mostra in effetti tutto quello che c’è da capire. E quello che hanno deciso di fare è il segno che si può sempre andare oltre la superficie, oltre l’acqua che si scontra con il vento e ti sballotta nel dolore e nella confusione, puoi sempre immergerti sotto e lasciarti andare con dolcezza a cercare il senso.

Un po’ come fa Andrea Giovanoli che sbuccia la quotidianità per regalarti la polpa che sta dentro e che ti parla al cuore.

Così loro, che dentro ad un tubo di vetro freddo e banale, una provetta senza fondo, che fa scivolar via lo sguardo, dentro a questo nulla c’hanno visto il dolore e l’amore, la carezza e la luce e l’hanno estratta poco alla volta, perché così si fa, perché questo è il lavoro fatto con il cuore, che tira fuori dall’atto il suo significato divino, colmo, il contributo alla creazione, il compimento del compito che Dio c’ha assegnato: coltivare la terra, lavorare con santità.

Qui, dentro quest’oggetto che pare frangibile, intimidito, ci sta la forza della solidità, il sangue versato che ti ricorda che senza di Lui sei debole, basta un urto a mandarti in mille pezzi, mille schegge che ti riducono il futuro ad un rompicapo del quale non sai trovare la soluzione.

Ed è trasparente perché ci guardi attraverso la vita, attraverso di Lui la vedi come deve essere, e dentro quella vita ci sei perché è riflessa su di lei la tua immagine.

Un crocefisso che parla di Lui, di te, della vita, del lavoro, del senso di tutto, di dolore, fatica e gioia. Perché il vetro è luce e la luce ha tanto da raccontarti.

10 pensieri su “Solido come un crocifisso

  1. Elena Maffei

    Rientro a casa dopo un’ora di adorazione. La parrocchia ha organizzato quest’esperienza speciale: uscire, anche di notte, per pregare insieme. L’occasione è la giornata missionaria: abbiamo pregato per le croci caricate sulle spalle di interi popoli.
    Ma io ho aggiunto una personale preghiera per ognuno di voi, perché conosco i vostri dolori e ho presentato tutto a Dio. L’insistenza della preghiera è la nostra salvezza. Buona giornata a tutti!

        1. 61angeloextralarge

          Elena: grazie di cuore! In questo momento sono proprio in croce e, anche se sono pienamente consapevole che ci sono tanti più crocifissi di me… le tue preghiere mi sono utili come non mai. Smack! Ovviamente tutte ricambiate! 😀

          Paolo. grazie per questo post! Le croci fanno parte della nostra vita e parlarne ogni tanto non fa male.
          “Pare fragile” il crocifisso dei fratelli Marchesi, è vero, ma è anche molto bello per i miei gusti e delicato il fatto che la Croce la si può solo immaginare, guardando Gesù. Sembra quasi che la croce sia più leggera. Ma la croce c’è, chi non ce l’ha? Altrimenti come si farebbe a seguire Gesù? “Chi vuol venire dietro di me…”.

          1. Sara

            Grazie, Elena! Ne ho tanto bisogno. Ricambio di cuore!
            Angela, ovviamente preghiere anche per te, sempre e come sempre!

  2. Veronica

    Cari, OT, vi inoltro questo messaggio,potete votare per la Madonna di Oropa?
    Gentili amici sono un ragazzo che abita in provincia di Biella. Tra pochi mesi qui sarà inaugurato il nuovo ospedale che doveva essere intitolato alla Madonna di Oropa. Il sindaco si è opposto alla dedicazione e si è deciso di far decidere il nuovo nome on-line. Vi chiederei di pubblicizzare questa pagina http://www.biellascuole.it/2014/10/08/scegliamo-assieme-il-nome-del-nuovo-ospedale/ ai vostri amici perché votino perché l’ospedale sia dedicato alla Madonna. Dio vi benedica Francesco Scegliamo assieme il nome del nuovo ospedale | S.B.I.R Scuole Biellesi in Rete http://www.biellascuole.it
    Scegliamo assieme il nome del nuovo ospedale | S.B.I.R Scuole Biellesi in Rete
    http://www.biellascuole.it

        1. Giusi

          Chiedo scusa mi sono informata: è una pediatra che ha dato la vita per curare i bambini in Africa!

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