Meriam è libera!

Meriam Ibrahim with her daughter, who was born in Omdurman women's prison last week

“Meriam è libera, l’hanno rilasciata e ora sta tornando a casa”. Lo ha confermato alla Bbc Elshareef Ali, avvocato di Meriam Yahia Ibrahim Ishag, la donna cristiana condannata a morte in Sudan per apostasia per aver sposato un cristiano pur avendo padre musulmano. Oggi la sentenza è stata annullata dalla Corte d’appello. “Siamo molto felici e ora stiamo andando da lei”, ha aggiunto il legale.

Figlia di musulmano (in realtà cresciuta dalla sola madre, di fede cristiana ortodossa), Meriam ha sposato un cristiano. Il suo matrimonio era stato considerato illegale dal tribunale di Khartoum. Per questo era stata condannata anche a 100 frustate per adulterio. Madre di un bimbo di due anni, durante la carcerazione nel penitenziario di Omdurman, nella capitale sudanese, il 27 maggio, aveva partorito la piccola Maya.

Qualche giorno fa la Commissione nazionale per i Diritti umani sudanese aveva definito la condanna a morte di Meriam una sentenza in contrasto con la Costituzione, che prevede la libertà di culto. In precedenza Meriam era stata liberata dalle catene per ordine dei medici.

25 pensieri su “Meriam è libera!

  1. Franca 35

    Grazie a Dio per Meriam! Mai smettere di pregare. Al momento buone Dio agisce. Grazie, Signore, e grazie a tutti voi cari amici.

  2. vale

    quale legge? quella del sudan. che è la sharia( o come volete scriverla). e siccome il padre era musulmano-per la cronaca la religione della madre non conta. anzi nessun altra conta
    ( d’altronde se persino l’imam mahmoud abbas, in vaticano, davanti al Papa ,ha pregato dio per la vittoria sugli infedeli -indovinate chi sono?- L’Imam invitato da Bergoglio ha recitato le sue “invocazioni”, solo che l’Imam ha detto una frase notata dallo scrittore egiziano-tedesco Hamed Abdel-Samad poi trasmessa in Francia da Bernard Antony, presidente della Agrif, e riportata dal blog di Yves Daoudal. Titolo dell’articolo: Victoire islamique au Vatican.
    Per cosa ha pregato, con Bergoglio, in Vaticano, l’Imam Mahmoud Abbas? “Prego ‘dio’ per la vittoria sugli infedeli”.
    Secondo l’Islam gli infedeli saremmo anche noi.
    Secondo la stampa estera, il Vaticano, resosi conto della cosa, ha fatto sparire l’invocazione dal suo sito )
    http://radiospada.org/2014/06/limam-prega-con-bergoglio-per-la-vittoria-sugli-infedeli/

    – per la legge sudanese è apostasia. e da quelle parti si punisce con la morte.se ti va bene ti impiccano. come in iran.

    1. Giusi

      Non ci fosse tutto scritto sul Corano. Ma c’è scritto. Gli infedeli o convertiti o morti. Che vuoi dialogare?

  3. vale

    mah, sai uno in ufficio mi diceva che no, non è vero. la costituzione sudanese garantisce la libertà di religione. certo. sulla carta, forse. e per accontentare la comunità internazionale.nella pratica no. tant’è che le forze di sicurezza che possono agire indipendentemente dai tribunali e da altri poteri l’hanno riarrestata. ( un po’ tipo la polizia religiosa che esiste in arabia saudita) e la possono tenere in galera quanto vogliono senza processo.
    è un po’ come la storia dei paesi che hanno firmato la carta universale dei diritti dell’uomo. i paesi musulmani-la maggior parte- non l’hanno firmata. se ne son fatta una loro. islamicamente corretta.
    perciò quando parli di libertà, religione e ditirri di parola s’intendono cose affatto diverse.
    più che dialogare, parli.tanto per passare il tempo. ma quando si arriva al punto non è possibile nessun compromesso. e loro neppure lo vogliono.lo fanno-il compromesso o il dialogo- solo se torna loro di utilità e temporaneamente.fino a quando non sono in grado di obbligarti a fare come dicon loro. o morire. come Meriam.

  4. Alessandro

    “Meriam arrestata per documento falso, sara’ rilasciata a breve”

    (Adnkronos/Aki) – La cittadina sudanese di fede cristiana Meriam Yehya Ibrahim, la cui condanna a morte per apostasia era stata annullata ieri da un tribunale d’appello, viene ”trattenuta all’aeroporto di Khartoum perché in possesso di un documento falso nel quale era scritto che la donna era cittadina del Sud Sudan”, Paese originario del marito Daniel Wani. E’ quanto apprende Aki – Adnkronos International da fonti qualificate che hanno chiesto di restare anonime.

    La donna, che era stata arrestata una prima volta a febbraio e ieri era stata scarcerata, ”sara’ rilasciata a breve e partira’ per gli Stati Uniti solo quando avra’ i documenti in regola per l’espatrio”, ha aggiunto la fonte. Diversa, invece, la condizione per ”il marito”, che ha anche cittadinanza americana, e per ”i due figli” della coppia, Martin di 20 mesi e Maya nata lo scorso 27 maggio in carcere. I tre sono infatti ”liberi di lasciare il Paese quando vogliono”, ha concluso la fonte.

    http://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2014/06/24/sudan-meriam-arrestata-per-documento-falso-sara-rilasciata-breve_DuUaeLeFiorJI7SfKJyx3J.html

  5. vale

    Può darsi, come sostengono alcune fonti, che l’arresto sia dovuto al fatto che Meriam non è stata in grado di esibire alle autorità aeroportuali tutti documenti attestanti la sentenza della Corte d’appello. In tal caso potrebbe essere rilasciata in breve tempo, una volta chiarita la sua posizione, e autorizzata a partire.

    Può darsi invece che la mancanza dei documenti richiesti sia solo un pretesto e che l’intervento del Niss riveli uno scontro interno al governo del Sudan. Il Niss è un’agenzia potentissima che spesso interviene nelle vicende politiche del paese. E’ molto probabile che non abbia approvato la liberazione di Meriam disposta dai giudici, senza dubbio sotto l’influenza di pressioni da parte del governo, a sua volta però forse diviso in merito. La decisione del Niss di arrestarla e impedirle di lasciare il paese rispecchierebbe allora la posizione contraria dei vertici dell’agenzia e costituirebbe un segnale per le componenti del governo sudanese, accusate di aver ceduto alle richieste degli Stati Uniti. Siccome poi all’interno del Niss si scontrano correnti diverse, non è escluso che a ordinare l’arresto sia stata una della componenti dell’agenzia stessa.

    In attesa di notizie che si sperano rassicuranti, l’eventualità che Meriam e la sua famiglia siano vittime di una prova di forza tra diversi organi governativi, in un paese in cui è in atto uno duro scontro politico, è senza dubbio la peggiore.

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-sudan-il-calvario-di-meriam-continua-9563.htm

  6. vale

    EsteriSudan, prime conferme: per la Bbc Meriam è di nuovo libera. Ecco cos’è successo con il passaporto giugno 25, 2014 Redazione La notizia del rilascio arriva dalla Bbc. Angela Napoli (Italians for Darfur) e le autorità Usa: non è un arresto, fermo in aeroporto per un controllo documenti
    Meriam Yahya Ibrahim sarebbe stata finalmente liberata. Di nuovo. A confermarlo è la Bbc: secondo il network britannico, la giovane donna sudanese sarebbe stata rilasciata ieri in tarda serata

    La conferma del nuovo rilascio di Meriam arrivano anche da Antonella Napoli, presidente di Italians for Darfur, che ieri sera su Twitter ha scritto: «Usa confermano: Sudan assicura che Meriam non è stata nuovamente arrestata. Forse domani (oggi per chi legge, ndr) potrà partire con la famiglia».

    http://www.tempi.it/sudan-conferme-bbc-meriam-di-nuovo-libera-forse-oggi-potra-partire-con-la-famiglia

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