58 pensieri su “11 – Le domande grandi dei bambini

  1. …l’inferno non ci sarà per nessuno, un po’ di purgatorio, forse, e poi ci accomoderemo in paradiso!!!
    Non ci credo, ma se fosse sarebbe certamente così. Non c’è altro verso. l’inferno se ne è già avuto abbstanza quaggiù.
    Ecco, Dio, forse, ci fa patire per guadagnarci il godimento. Sennò che gusto ci sarebbe! Quello che non si capisce è perhé fosse necessaria tutto questa gran macchina della vita la morte eccetra….Va be’, non importa, ormai è andata!

    1. 61Angeloextralarge

      Alvise Maria: “l’inferno se ne è già avuto abbstanza quaggiù” Concordo e aggiuno che a volte l’inferno ce lo creiamo noi….

  2. Dall’ Editoriale di “Radicati nella fede” di Novembre

    NON PREDICANO I NOVISSIMI, NON ASCOLTATELI!

    Per la salvezza eterna dell’uomo, di ogni uomo, e non per renderlo cosciente di una salvezza già avvenuta: per questo c’è la Chiesa.

    La differenza sta tutta qui. Ormai il Cattolicesimo in mezzo a noi ha preso un’altra forma, questo fatto è sotto gli occhi di tutti. La preoccupazione non è più la salvezza delle anime. Chi frequenta ancora le chiese, difficilmente sentirà predicare questo che è il cuore del cristianesimo: Nostro Signore Gesù Cristo è l’unico Redentore, occorre pentirsi e cambiare vita, essere battezzati e accostarsi ai sacramenti, occorre vivere in grazia di Dio per la salvezza dell’anima nostra. No, di tutto questo non si parla più. E lo vedremo in questo “Anno della fede”, nel quale, ahimè, si sarà preoccupati di celebrare le date della Chiesa, ma non si affermerà la preoccupazione della salvezza delle anime.

    Perché tutto questo? Semplicemente perché dopo il Concilio si è di fatto prodotta una mutazione della fede cattolica, i cui tragici frutti cogliamo pienamente in questi tempi.

    Hanno in testa molti, troppi, quasi tutti, che la salvezza delle anime è già avvenuta, e che ora bisogna solo rendere coscienti gli uomini di questo dono dall’alto. È una Chiesa, questa, che ha spostato tutto sull’umano, sull’antropologia, sul benessere della persona, sulla ricerca della felicità.

    Ma questo è ancora Cristianesimo? Gesù non è venuto perché senza di Lui non possiamo salvarci? Non è morto in Croce per liberarci dal potere del Demonio e per riaprirci il Paradiso? Non ha comandato ai suoi discepoli di predicare il Vangelo sino agli estremi confini della terra e di battezzare?: “Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, chi non crederà sarà condannato” …non è scritto così?

    Invano attenderete, nei dibattiti televisivi sul Concilio, che l’ecclesiastico di turno vi parli della questione della salvezza eterna.

    Ma se non è in gioco questo, che ci sta a fare l’ecclesiastico di turno e la Chiesa stessa? Capita di vedere un Cardinale, quello di Milano, su “LA7”, sfoderare un irenismo ridicolo e cieco sulla situazione della Chiesa (“Quando visito le chiese, sono sempre piene”… “Non è vero che c’è crisi”), sentirlo parlare di un fumoso cristianesimo in un discorso che assomiglia più ad una lezione di antropologia, reagire infastidito alle chiare affermazioni del Prof. De Mattei sulla spaventosa crisi seguita al Vaticano II, mentre il laico di turno, nel caso Giuliano Ferrara, ricorda che occorre parlare anche dell’Inferno, oltre che della “pienezza umana” portata da Cristo. Siamo a questo punto: quelli fuori della Chiesa ricordano alla Chiesa l’essenziale, che essa non predica più.

    Ma attenti tutto questo è più che drammatico, perché cambiare la prospettiva vuol dire cambiare tutto.

    Se lo scopo è rendere migliore, più cosciente la vita di quaggiù, e non la salvezza eterna, siamo di fronte ad una modificazione profonda del Cristianesimo, siamo di fronte ad una nuova religione, che non è più quella di Nostro Signore Gesù Cristo. Siamo di fronte alla religione dell’uomo, e non alla religione di Dio.

    Un grande sacerdote santo, il Père Emmanuel Andrè, chiamava tutto questo “Naturalismo”: tutto è ridotto alla natura, all’uomo. È il più grande e devastante cancro del Cattolicesimo. E lo stesso Pére Emmanuel diceva che occorre, di fronte a questo male, essere “uomini di Dio, uomini di reazione”: entrambe le cose… di Dio e di reazione. Sì: occorre PREGARE E REAGIRE, dire basta!, non avere più a che fare con coloro che stanno affossando la Chiesa e la fede Cattolica.

    Sono nostri pastori coloro che custodiscono il cattolicesimo, non coloro che lo svendono trasformandolo in antropologia religiosa per entrare nei salotti culturali di questa stanca società occidentale. Come fare per sapere se i pastori sono degni di essere ascoltati e seguiti? È semplice: se parlano ancora della salvezza eterna, se parlano dei Novissimi: Morte, Giudizio, Inferno, Paradiso. Se nel loro parlare tutto questo non compare mai, diffidate, hanno già cambiato la fede.

    1. Ecco il proclama di coloro che hanno dall’alto il dono della scienza infusa, della verità e della sapienza. Coloro che sanno discernere se lo Spirito Santo era presente o meno nel Concilio Vaticano II e sui suoi frutti, e perché no, sul tal Papa o sul talaltro.

      Coloro che già sanno cosa sarà di questo “Anno della Fede”… profeti di sventura!

      Che vogliono la conversione non per l’Amore Misericordioso di Cristo, ma per paura del castigo e dell’inferno… terrore all’intorno!

      Sanno loro cos’è il Cristianesimo e cos’hanno in testa tutti, troppi… tranne loro!

      Usano la Parola alla lettera come una clava, non temono loro il giudizio che e stato per i farisei, perché loro sono gli eletti , i difensori di Dio in terra, contro tutto e tutti, contro la stessa Chiesa.
      Cos’è l’ “essenziale”? Parlare dell’Inferno! Certo perché questa è la prima e l’ultima parola di Cristo, il messaggio fondamentale… (?)

      Se non parli di Morte, Giudizio, Inferno, Paradiso (meno male il Paradiso c’è) sei fuori, fuori del Cattolicesimo. Basta parlare di Misericordia, Amore di Dio gratuito, del “non abbiate paura”.

      A lor signori il giudizio su chi si e chi no…loro che hanno cuore e occhi limpidi e mani pure… ma non vedono la loro ubris che li chiamerà, loro sì, in giudizio.
      Da costoro Dio ci scampi!!

      1. Giusi

        Bariom scusa vedo pericolosa questa contrapposizione. Quoque tu che sei sempre così equilibrato! Non è che noi cristiani dobbiamo distinguerci tra giustizialisti e misericordiosi. Che i sacerdoti parlino poco dei Novissimi è vero e non va bene. Ma non è che parlare di Morte, Giudizio, Inferno e Paradiso sia in contrapposizione con l’infinita misericordia di Dio. Però l’Inferno non è vuoto e non perchè Dio è cattivo ma perchè Satana dilaga e l’uomo lo sceglie: è una realtà sotto gli occhi di tutti. Dobbiamo attrezzarci e attrezzarci vuol dire anche conoscere la Verità e i Novissimi sono Verità. Se poi ti riferisci a quei siti (che non nomino), sedicenti cattolici, che pubblicano a puntate interi dossier contro Papi (e Papi santi!), che si sostituiscono a Dio lanciando anatemi a destra e a manca son d’accordo con te e non condivido neanche la critica di cui sopra al Cardinale Scola che peraltro a me piace e spero anzi che, il più tardi possibile (lunga vita a Benedetto!) sia Papa.

        1. Cara Giusi, la contrapposizione non è mia contro costoro, la contrapposizione è di costoro contro la Chiesa e lo stesso Spirito Santo “…dopo il Concilio si è di fatto prodotta una mutazione della fede cattolica, i cui tragici frutti cogliamo pienamente in questi tempi”.
          Lo Spirito Santo in questi ultimi 50 anni a lasciato che la Chiesa deviasse e a sentir molti che ragionano come costoro, lo stesso C.V.II e stato nefasto.

          Ma stiamo scherzando!!

          Stanno dicendo a noi tutti (e a Dio) che loro sì sanno come le cose andavano fatte… dovevano essere lorsignori tra i Padri Conciliari. Due grandi papi di sono succeduti ad aprire e chiudere quel Concilio, ma (sempre secondo costoro) non hanno avuto discernimento!

          Sia ben chiaro non ho nulla contro la predicazione dei Novissimi, anzi, ma questo “fuoco sacro” che li divora, li porta a giudicare senza timore alcuno, coloro che “hanno già cambiato la fede” (parole loro!)

          Se hanno tanto zelo, perché non sono per le strade e nelle piazza a predicare il Novissimi, a urlare dei tetti “Convertitevi o perirete all’Inferno!”. Nessuno di loro mi ha mai suonato il campanello.
          Cara Giusi ammesso che io sia “equilibrato”, qui l’equilibrio non c’entra.
          Il pericolo non è la mia contrapposizione (per chi sarei io un pericolo), il pericolo sono costoro. Sei padrona di pensarla diversamente.

          Buona Festa dell’Immacolata.

          1. Giusi

            Guarda che non li ho condivisi, lo dico chiaramente nella seconda parte del mio post precedente. Dico che dobbiamo elevarci al di sopra della inesistente contrapposizione tra quelli che sono per la giustizia e quelli che sono per la misericordia divina perchè questa contrapposizione non esiste. Santa Faustina, l’apostola della Divina Misericordia ha avuto la visione dell’Inferno e non era vuoto. Cioè, nel sacro fuoco che ti ha colto e lo capisco (perchè anche a me viene l’orticaria quando leggo certe cose che scrivono contro i Papi), a un certo punto dici: “Se non parli di Morte, Giudizio, Inferno, Paradiso (menomale il Paradiso c’è) sei fuori, fuori del cattolicesimo. Basta parlare di Misericordia, Amore di Dio gratuito del “non abbiate paura”. Pare quasi che le due cose siano in antagonismo ma non è così. Per quanto riguarda il Concilio qualcuno lo ha interpretato in maniera sbagliata altrimenti non ci sarebbe questa infinita discussione e puntualizzazione anche da parte del Papa e la pletora infinita di libri che precisano come deve essere inteso (e non sono libri scritti solo dagli integralisti). A me sembra che ognuno dica la sua e che si ascolti poco il Papa. C’è una crisi di autorità all’interno della Chiesa non si può negare. Da cosa derivi non so (ne hanno scritto fiumi di esperti non sarò certo io a dare la risposta) ma c’è. Buona Immacolata anche a te!

            1. E infatti Giusi non ci deve essere contrapposizione, ma neppure un assoluto sul primo assunto.
              E tanto per chiarire, perché rileggendo il mio scrivere c’è un termine che può essere frainteso, quando scrivo “Basta parlare di misericordia… ecc” quel basta non è da intendesi come “è sufficiente parlare di…”, ma come imperativo “basta!” di chi vorrebbe tornare al tempo del “sei un peccatore, brucerai all’inferno” (così ci troveremo in tanti in buona compagnia 😉 perché chi dice che è senza peccato fa di Cristo un bugiardo).

              Ciao

              1. Giusi

                Bariom avevo ben capito il senso di quel basta. Quello che voglio dire è che non è che c’è una Chiesa di prima e una di adesso, quella di prima giustizialista e quella di adesso misericordiosa, la Chiesa è una. Non è che la misericordia divina sia un’invenzione del Vaticano II, è nel Vangelo, nelle Scritture. E’ vero che il Signore ci ha salvato gratis ma è anche vero che noi possiamo scegliere volontariamente di non aderire a questo progetto di salvezza, vivere nel peccato, consegnarci al nemico e andare all’Inferno. “Dio che ti ha creato senza di te non può salvarti senza di te” diceva Sant’Agostino. Far presente questo non è terrorizzare, è la Verità! Perlamaggiorgloriadidio (più che altro è lungo, dacci un nickname!) parla di San Giovanni Bosco un santo che adoro. Forse che lui non conosceva la misericordia? Ha fatto cose grandi con e per i giovani (e giovani problematici!) proprio con la sua infinita bontà e misericordia. Però insegnava pure un sano timor di Dio. Non è una parolaccia e penso che oggi ce ne sarebbe proprio bisogno!

                1. Grazie Giusi per il tuo intervento! Era quello che volevo dire. Io non ha mai detto che Dio non è misericordioso. Dio è sia misericordioso che giusto. Ma in questo momento si vuole cancellare la sua giustizai! Cmq il mio nome è Andrea. Per la maggior gloria di Dio è il nome del mio blog. Non so come fare a cambiare il nickname!

                2. Giusi ” Non è che la misericordia divina sia un’invenzione del Vaticano II”, mai detto né pensato.
                  Cmq qui si mette insieme Giustizia Divina e Santo Timore di Dio che sono due cose diverse e che si applicano in tempi escatologici diversi. Ciò che è buono per un neofita nella fede (o neo-convertito) con ciò che è buono per un adulto nella fede (ovviamente tutto e buono ciò che la chiesa insegna, ma, come dice S. Paolo, c’è un cibo per i “lattanti” e un solido per gli adulti – vado a memoria passatemela).

                  Tutta questa discussione è partita poi dal mio intervento “contro” chi mette in dubbio i frutti (santi e buoni) del CVII – e su questo si è glissato per passare ad un disputa che sta diventando sterile, anche perché a quanto pare non ci capiamo o non riesco a farmi capire.

                  Dato che sembra io conosca poco o nulla di quanto abbiano detto tanti nostri amati Santi (che sono tante le cose e i Santi che si potrebbero citare a favore della propria tesi) andrò a ri-leggermeli, e mi ritiro a meditare 😉 e speriamo per tutti che tra Giustizia e Misericordia prevalga la Misericordia nel giorno della nostra morte.

                    1. Così come?… scherzo 😉

                      Quello che mi faceva riflettere e che se così fosse, potrebbe essere mio figlio…
                      D’altra parte alla sua età (sempre se) la mia sete di “giustizia” e di integrità, si spendeva per ben altri (illusori) ideali.

  3. Caro Bariom io non ho niente contro il Concilio Vaticano ll e neanche nell’articolo c’è scritto che il Concilio è stata una cosa sbagliata. Anzi è stato proprio Paolo VI a dire che il fumo di Satana è entrato nella Chiesa. Il problema è che oggi in pochi(soprattutto tra i giovani) conoscono i Novissimi e il santo Timor di Dio non viene più predicato. ( “Inizio della sapienza è il timore del Signore”).

    Senti Sant’Agostino: “Chi è senza timore, non potrà essere giustificato (Sir 1, 28).Bisogna dunque che il timore entri per primo ed attraverso il timore arrivi la carità. Il timore è medicina, la carità è salute. Ma chi teme non ha raggiunto la perfezione della carità (1 Gv 4, 18). Perché? Perché il timore tormenta così come la ferita aperta dal chirurgo.Certi uomini temono Dio, perché non vogliono cadere nell’inferno e bruciare col diavolo in un fuoco eterno. Questo appunto è il timore che prepara il posto alla carità. Il timore di Dio è inizio di sapienza (Sir 1, 16) prepara il posto alla carità” “Ma se non vi è alcun timore, manca alla carità la via per entrare nell’animo.”

    Oggi viene predicato un Dio che è solo misericordia, invece Dio è anche Giustizia. La misericordia senza la giustizia non può esistere, sarebbe priva di senso.

    L’eterno Padre disse a Santa Caterina da Siena, nel dialogo della divina provvidenza: “la vita è il tempo della misericordia, dopo sarà solo infinita giustizia”

    Bariom ti consiglio di leggerti un po’ di libri di santi e dottori della chiesa. Vedrai quanto parlano dei novissimi, del Timore di Dio, della coscienza del peccato e della paura dell’inferno. Sai qual’è la differenza tra noi (cristiani di oggi) e loro: Loro erano umili, noi siamo superbi!

    “Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto per l’uomo” (Ec 12.13).

    1. @perlamaggiorgloriadidio

      Grazie del buon consiglio (chissà perché alcuno presumono sempre che il propri interlocutore sia un ignorante che non legge nulla?), ma la tua risposta serve solo a spostare il nocciolo del problema.

      Credi che io no conosca o sottovaluti il valore – anche salvifico – dei Novissimi? Guarda mi metto in fila dopo di te e, ovviamente, di tutti i Santi che ci hanno preceduto nella loro “difesa”, ma l’oggetto del discorso non mi pare affatto sia questo.
      E’ piuttosto l’assunto, le deduzioni e i GIUDIZI, che dalla supposta non proclamazione di questi si fanno nel testo che tu ha qui riportato (il primo intervento) e che sono portato a credere, data la mancanza di un qualunque accenno critico, tu condivida.

      Quindi dato che sposti il discorso e che sui Novissimi non ho nulla da aggiungere alle tue dotte citazioni, per me il discorso si può già considerare chiuso.

      Ti saluto.

      1. Condivido l’articolo che ho postato perchè è vero che oggi non si parla più dei novissimi e della salvezza eterna. é la realtà che lo dimostra.

        Don Bosco diceva che un prete o in paradiso o all’inferno non va mai solo: vanno sempre con lui un gran numero di anime, o salvate col suo santo ministero e col suo buon esempio, o perdute con la sua negligenza nell’adempimento dei propri doveri e col suo cattivo esempio.

        Don Bosco ha formato generazioni di santi perché ha richiamato i suoi giovani all’amore di Dio, alla realtà della morte, del giudizio di Dio, dell’Inferno eterno, della necessità di pregare, di fuggire il peccato e le occasioni che inducono a peccare, e di accostarsi frequentemente ai Sacramenti.

  4. Dalle Rivelazioni di Gesù a Santa Brigida

    Parole della Madre alla sposa, che spiegano l’eccellenza del Figlio suo e come Cristo sia più crudelmente messo in croce dai nemici cattivi cristiani che non lo fosse da parte dei Giudei e che, perciò, essi saranno più aspramente e più dolorosamente puniti:

    Ma tu forse potresti chiedermi: come lo crocifiggono? Sì. Lo pongono dapprima sulla croce da loro preparata, quando non si curano dei precetti del loro Creatore e Signore e lo disprezzano quando Egli li ammonisce, per mezzo dei servi suoi, a servirlo e, disprezzandolo, fanno quel che loro piace. Crocifiggono poi la mano destra, quando chiamano giustizia l’ingiustizia, dicendo: Il peccato non è così grave né così nemico di Dio come suol dirsi, né Dio punisce alcuno eternamente, ma l’ha minacciato per intimorirlo. Perché infatti lo avrebbe redento, se avesse voluto perderlo? E non badano che il minimo dei peccati, se l’uomo se ne compiace, basta al supplizio eterno. E giacché Dio non lascia impunito nessun minimo peccato, come nessun minimo bene senza ricompensa, perciò sarà sempiterno il supplizio, perché sempiterna è la loro volontà di peccato che il Figlio mio vede nel cuore e reputa come eseguita. Avendone infatti la volontà, così anche l’eseguirebbero, se glielo permettesse il Figlio mio.
    Gli crocifiggono poi la mano sinistra, quando cambiano la virtù in vizio, ostinandosi nel peccato e dicendo: « Se avremo detto una volta, alla fine: “Pietà di me, o Dio”, è tanta la divina misericordia, che otterremo perdono ». Questo non è virtù; è voler peccare e non emendarsi, è volere il premio senza la fatica, senza che ci sia contrizione di cuore, con la quale emendare volontariamente, compatibilmente con la debolezza o altro impedimento. Infine gli crocifiggono i piedi, quando si dilettano nel fare il peccato e mai pensano all’amara passione del Figlio mio, né mai lo ringraziano dall’intimo del cuore, dicendo: O quanto fu dolorosa la tua passione, o Dio, grazie e lode a te per la tua morte! Mai esce questo dalla loro bocca.

    Essi son peggiori dei crocifissori, perché i Giudei lo fecero per invidia e perché non sapevano che fosse Dio; questi invece sanno che è Dio e per propria malizia e presunzione, a causa della loro cupidigia, lo crocifiggono in ispirito più dolorosamente, che non quelli nella carne, perché questi sono stati redenti e quelli non lo erano ancora. Perciò, mia Sposa, obbedisci al Figlio mio e temilo, perché come è misericordioso, Egli è anche giusto.

    Papa Pio XII «Il più grande peccato di oggi è che gli uomini hanno perduto il senso del peccato».

  5. A Bariom: di chi vorrebbe tornare al tempo del “sei un peccatore, brucerai all’inferno” (così ci troveremo in tanti in buona compagnia perché chi dice che è senza peccato fa di Cristo un bugiardo).

    Ma chi ha mai detto che siamo senza peccato? Certo c’è una bella differenza tra il peccato veniale e quello mortale(volontario) che ti fa perdere la grazia! Per la chiesa chi muore in stato di peccato mortale e non si pente va all’inferno. Peccato che queste cose non vengono quasi più dette nelle Chiese. L’inferno è un dogma e bisogna parlarne!

    1. E chi ha mai detto che non dobbiamo parlarne?

      Mi sembra tu dimentichi:
      Perché un peccato sia mortale si richiede che concorrano tre condizioni: « È peccato mortale quello che ha per oggetto una materia grave e che, inoltre, viene commesso con piena consapevolezza e deliberato consenso » CCC

      Ma se ti fa sentire meglio sapere che tutti i peccatori in materia grave, ma spesso inconsapevoli perché la società è profondamente scristianizzata, accomodati.

      Io penso l’uomo si convinca di peccato incontrando l’Amore di Dio in Cristo e sentendosi amato e perdonato per quello che è: peccatore. Tu pensi di farlo minacciandolo con le “fiamme” dell’Inferno… auguri.

      1. Roberto

        Ciò però è curioso, perché con molta facilità se ne potrebbe dedurre che ri-cristianizzare la società sia non un atto di amore verso il prossimo ma un danno, in quanto “una società profondamente scristianizzata” diventa un ombrello che mi protegge dal peccato mortale in materia grave.
        Si capisce bene che c’è qualcosa che non va in tale modo di argomentare; e inoltre si tende a ignorare che in un blog di cattolici si ragiona “ad intra”, cioè tra cattolici, e non “ad extra”, con dei non-cattolici. I quali non cattolici, se vogliono leggerci, dovranno almeno assumere un certo “sguardo antropologico” su di noi; come guarderebbero della gente stramba e a volte inquietante. E se non sono capaci di farlo e si offendono a certe nostre uscite, ebbene, peggio per loro. Tale ragione non può bastare a giustificare “autocensure” che finiscono per rendere il sale insipido.

        E comunque, Bariom, la contrapposizione finale che tu fai nel tuo ultimo capoverso è, quella sì se ci pensi bene, un po’ disonesta. “Io sono buono e tu no” è quel che si legge bene tra le righe…

        1. Roberto grazie delle puntualizzazioni.

          Corretta quella che mi fai sull’ultimo capoverso. Il mio intendimento non era quello, ma inevitabile la conclusione avendo usato malamente il “io” ed il “tu”. Semmai era riferito alla bontà o meno dell’atteggiamento e della proposta, a “questo” piuttosto che “quello”. Quindi chiedo venia, mea culpa.

          Sul resto, nessun tensione di “autocensura” né “ad intra” né “ad extra”. In che modo potrei censurare qualcosa? Argomento su una posizione che profondamente non condivido.

          La scristianizzazione non è affatto per me un ombrello che protegge chichessia dal peccato, ma nella mia esperienza di evangelizzazione ai lontani, vedo che ciò che attira loro come ha attirato me a suo tempo, è proprio il trovare qualcuno che non ti condanna, non punta il dito verso il tuo vivere nel peccato non per dire: “ok, non fa nulla, è lo stesso…”, ma: “io non ti giudico, né ti condanno”. “Cristo ti ama così come sei e se sei disposto, se lo desideri, Lui ti libererà dai tuoi peccati”. Che ricordiamoci sono una schiavitù, non te ne liberi da solo.

          La presa di coscienza sul proprio peccato, il riconoscere come questo ti portava alla morte sia nelle sofferenze che genera nella vita terrena, sia per quella Eterna, con il rischio della perdita della stessa, è un cammino (generalmente) lungo e a volte fatto di cadute e riprese e ricadute. Un cammino di conversione in cui ci sta tutto, spesso partendo dalle fondamenta, dall’ABC, compresi i Novissimi (e ci mancherebbe).

          Ma io non mi accosterei mai ad un “lontano” peccatore fin che si vuole (e non è detto io non lo sia più di lui…) per dirgli: “abbandona la tua vita o finirai all’inferno”. Questo già fa sentire all’altro che non c’è misericordia, sei già stato giudicato e condannato.
          Non credo proprio cambierò atteggiamento, perché quando qualcuno è nella melma fino al collo, magari proprio per i propri peccati, gli occhi gli si illuminano nel sentirsi dire: “Coraggio, Dio ti Ama, Cristo è venuto a salvarti, ha già pagato il tuo debito, vieni mettiti in cammino. Convertiti, credi al Vangelo”.

          Poi, per carità, qualcuno lo stesso ti manda a quel paese! 😉

          1. Diverso credo sia il ricordare e il proclamare i Novissimi (più di frequente, con più forza, come volete voi) “ad intra”, come riporta l’intervento sopra di “perlamaggiorgloriadidio” (scusa chiunque tu sia ma questo nick mi piace proprio poco… è piuttosto pretenzioso) dalle Rivelazioni di Gesù a Santa Brigida, che ovviamente non posso che condividere.

      2. Grazie, guarda che lo conosco il catechismo! Abbiamo una coscienza e una libertà, non diamo la colpa dei nostri peccati alla società!

        Ti ricordo che l’inferno è un dogma! Ti consiglio di rileggere i libri dei Santi e dei dottori della Chiesa.

        Tu scrivi: “Io penso l’uomo si convinca di peccato incontrando l’Amore di Dio in Cristo e sentendosi amato e perdonato per quello che è: peccatore. Tu pensi di farlo minacciandolo con le “fiamme” dell’Inferno.” Ti rispondo: anch’io lo penso e sono convinto che la misericordia serva sempre, soprattuto per chi si deve pentire mentre il Santo timore di Dio ci è d’aiuto per non cadere ancora in peccato, per non acconsentire alle tentazioni. Siccome siamo deboli abbiamo bisogno anche di certi paletti!

        Se non gli hai ancora letti ti consiglio di leggere: il dialogo della divina provvidenza ( santa caterina da Siena) e Lo spirito del Curato d’Ars! Il Santo curato d’Ars è stato fatto patrono e modello di tutti i sacerdoti da Papa Benedetto XVI. Vai a leggere i suoi scritti!

        Ciao e grazie per la discussione!

        1. Grazie a te Andrea e di nuovo per i consigli… e giusto per citarti: “guarda che lo conosco il Curato d’Ars!” 😉

  6. Giusi

    Segnalazione: stasera su TV 2000 c’è il film sul Beato Giovanni Duns Scoto colui che per primo difese la validità del dogma dell’Immacolata Concezione. Da non perdere!

  7. Giusi: sei sicura su Giovanni Duns Scoto?
    Per in quanto riguarda il discorso di Scola, me lo sapresti dire te in due parole il succo?
    Io rimango, ovviamente, a tua disposizione, per qualsiasi chiarimento (che te mi darai) e per domande che mi vorrai fare, o volere che ti faccia!!!

    1. THE IMMACULATE CONCEPTION. Mediaeval Controversy up to the Death of Scotus
      by Carlo Basic, OFM

      «While formerly it was held that Scotus was the first to have given a scientific presentation of the doctrine of the Immaculate Conception, nowadays this honour is claimed for many others, such as Peter of Compostella, Eadmer, Nicholas of St. Alban’s, Peter Paschasius and Raymond Lull, all of whom are described as the “first” theologians of the Marian privilege. Some of these lived at the beginning of the twelfth century, others at the end of the thirteenth; all of them, however, wrote before Scotus.» (segue in http://www.marymediatrix-resourceonline.com/library/files/scholastic/ic_history.htm)

    2. Giusi

      Tu hai detto che il Cardinale Scola ha tuonato contro lo stato laico. Non è vero. Ha detto: “La giusta e necessaria aconfessionalità dello Stato (quindi per prima cosa ha preservato lo stato laico) ha finito per dissimulare, sotto l’idea di neutralità, il sostegno dello Stato a una visione del mondo che poggia sull’idea secolare e senza Dio”. E non è quello che è sotto gli occhi di tutti? Il degrado. la corruzione, l’assoluta mancanca di moralità dei nostri politici che mi viene da vomitare al sol pensiero di andare alle urne. Sai come si è concluso il discorso di Obama (Obama, il politicamente corretto Obama, non Romney) dopo la sua rielezione? Con un’invocazione a Dio: “E con il vostro aiuto e la grazia di Dio continueremo il nostro percorso e ricorderemo al mondo perchè viviamo nella nazione più grande del mondo. Grazie, America, Dio ti benedica, Dio benedica questi Stati Uniti.” Hai mai sentito un Presidente, sia pure di una bocciofila, in Italia invocare la benedizione di Dio? Eppure Dio solo sa quanto ne avremmo bisogno!

  8. “a scientific presentation of the doctrine of the Immaculate Conception,”
    (quando la parola “scientifica” è usata a sproposito!)
    ….e il “dogma ancora non c’era…..

    1. Giusi

      Appunto! A riprova che lo Spirito Santo non ha bisogno dei dogmi: quelli intervengono al momento opportuno. Si sa: la Chiesa è lunga.

    2. A forza di voler fare il bastian contrario su tutto, certe volte lei fa proprio l’effetto di un soufflé sgonfio 😛
      Secondo lei è azzardato definire “scientifica” un’esposizione per filo e per segno, con nomi, cognomi e citazioni corrette e controllare, delle diverse fasi della plurisecolare discussione teologica su un punto dottrinale controverso il quale alla fine è stato tradotto in dogma?
      Non era stato lei a mettere in questione la primazia di Giovanni Duns? Allora si metta tranquillo e si legga la dissertazione, che tratta proprio di quella cosa là. Se invece la sola cosa che le sta a cuore è rompere gli zibidei continui pure …

  9. Condivido la perplessirtà di Alvise. Scientifico è un aggettivo che avrei usato in riferimento a qualcosa di empiricamente dimostrabile, come la legge di gravitazione universale. Magari però in inglese ha un significato più ampio (razionale, tecnico, rigoroso)…Se dovessi fare una traduzione in italiano cercherei un sinonimo per non indurre confusione in chi legge. ora mi leggo la dissertazione, spero di capirla 🙂

    1. @xsara72. Io sono di formazione umanistica, ho fatto la tesi in storia medievale e mi guadagno da vivere facendo ricerca storica. Ti assicuro che il mestiere dello storico, richiede precisione, cautela, rigore e serietà quanto quello del matematico o del fisico nucleare. E non è certo basato sulle fantasie alla Dan Brown o alla Giacobbo. Quanto alle parole “scienza” e “scientifico”, temo che la mentalità oggi dominante, in Italia e non solo, tenda a dargli una sacralità del tutto inappropriata.

      1. lidia

        il mitico Kazzenger!! 🙂 Tra parentesi, ho letto il libro tempo fa “Il Simbolo perduto” di Dan Brown. Ero indecisa se ridere o piangere. Ridere per le boiate colossali che spaccia per “verità storica”, piangere perché circa 450 milioni di persone nel mondo l’hanno letto e ci credono.

        1. Giusi

          Torna sempre comoda la frase di Chesterton o comunque a lui attribuita: “Quando non si crede più in Dio si finisce col credere a qualsiasi cosa”.

      2. Giusi

        Già. Quante volte ci hanno fatto “una capa tanta” con teorie considerate per anni indiscutibili per poi venirci a dire che non era niente vero? E’ successo pure con la relatività. Per fortuna che io non ci avevo capito niente prima e non ci ho capito niente adesso così sono a posto! 🙂

        1. xsara72

          Giusi:La relatività è una teoria ben verificata… anche se molto complicata…
          Il fatto che alcune teorie scientifiche vengano riviste alla luce degli esperimenti è una prova di quanto il metodo scientifico sia valido e serio, non il suo contrario.
          senm_webmistress: come vedi, nessuna sacralità alla scienza, ognuno fa il suo mestiere… cmq non vedo il motivo di chiamare “scientifica” la definizione di un dogma quando questa parola, in italiano ha un suo significato preciso, nel senso che, generalmente, sottintende un esperimento. Cosa aggiunge la parola “scientifica” alla definzione dello stesso? per me genera confusione, tutto qui… avrei usato un termine diverso (rigorosa? logica? analitica? l’italiano è una bella lingua..) Inoltre, non metto in dubbio che il mestiere dello storico o del teologo o del filosofo o di quant’altro richieda una capacità di analisi, sintesi e logica pari a quella di un fisico, mai mi sarei sognata di dire il contrario… non era questo il senso della mia affermazione… 🙂

          1. Magari torniamo al principio dell’ingarbugliata matassa, cioè questa frase

            «formerly it was held that Scotus was the first to have given a scientific presentation of the doctrine of the Immaculate Conception».
            Io la leggo così: un tempo si riteneva che lo Scoto fosse stato il primo ad affrontare una trattazione organica secondo i criteri riconosciuti della trattazione scientifica (dei tempi suoi ovviamente, che oggi non sarebbero considerati scientifici ma allora lo erano ) di tutti gli argomenti attinenti alla dottrina etc. Invece (dice l’autore) già prima di lui altri avevano affrontato questo compito.

            Il commento di Alvise come al solito serviva a buttarla in cagnara.

            1. xsara72

              sì, in effetti, in quel contesto “scientifico” ha un significato diverso da “empiricamente provato” e più vicino a “logicamente rigoroso”. così siamo d’accordo tutti… o no? 😉

            2. …io invece credo che qui (nel testo citato)la parola “scientifica” sia usata in senso comune, e cioè non relativo al pensiero medioevale, ma sicuramente avrai ragione te che sei una storica di professione!!!

              1. “Even though it is true that the Church has a right to define the doctrine of the Immaculate Conception, she would not do so until the doctrine was proven to be well founded on Sacred Scripture and Tradition. Such proofs do not seem available. Indeed, despite insistent demands of devotees, the Church has not proceeded to a definition, and her silence shows that the doctrine is not definable.”

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